Objet du Conseil n. 546 du 21 décembre 1978 - Verbale

OGGETTO N. 546/78 - QUESTIONI CONCERNENTI L'ESTENSIONE ALLA VALLE D'AOSTA DELLE DISPOSIZIONI DEL D.P.R. 24 LUGLIO 1977, N. 616. (Approvazione di mozione)

Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione presentata dai Consiglieri Dujany, Pollicini, Lanivi e Maquignaz, concernente l'oggetto: "Questioni concernenti l'estensione alla Valle d'Aosta delle disposizioni del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616", mozione trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 13, 14 e 15 dicembre 1978:

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Ill.mo Signor PRESIDENTE

del Consiglio regionale

SEDE

I sottoscritti Consiglieri regionali chiedono alla S.V. di voler inserire all'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale la seguente

MOZIONE

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Tenuto conto della disposizione dell'art. 72 della legge 16 maggio 1978, n. 196, concernente "Norme di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta";

Considerato che in data 25 maggio 1978 il Consiglio regionale ha provveduto a designare i membri della Commissione Paritetica di cui all'art. 72 sopra menzionato, costituenti la componente regionale della Commissione stessa;

Considerato che il 30 giugno è scaduta la delega prevista dal citato art. 72;

Considerato altresì che non risulta ancora rinnovata la delega medesima;

Considerato infine che il Consiglio non è ancora a conoscenza, se non per sommi capi, dello stato dei lavori della Commissione paritetica;

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale:

1) ad informare il Consiglio sui lavori svolti dalla Commissione;

2) a portare tempestivamente a conoscenza del Consiglio il testo definitivo approntato dalla Commissione paritetica, allorché questa avrà completato i propri lavori, al fine di consentire il più ampio dibattito sull'argomento;

3) a chiedere al Parlamento che il rinnovo della delega avvenga in termini più ampi di quelli, angusti, previsti dall'art. 72 della legge 16 maggio 1978, n. 196.

F.ti: Dujany Cesare - Angelo Pollicini - Ilario Lanivi - Amato Maquignaz

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Il Consigliere DUJANY, nell'illustrare la mozione, evidenzia la preoccupazione del Gruppo dei Democratici Popolari per il metodo adottato dal Consiglio regionale nel designare le tre persone di propria nomina nella Commissione paritetica prevista dall'articolo 72 della legge 196 e per il fatto che il Consiglio non abbia provveduto a fornire indicazioni sul tipo di comportamento da tenere in una Commissione nella quale verrà deciso quale tipo di attuazione dare allo Statuto.

Stigmatizza d'altra parte il fatto che, prevedendo la legge n. 196 la delega al Governo ad emanare atti aventi forza di legge tendenti ad estendere alla Valle d'Aosta le funzioni trasferite o delegate alle Regioni a Statuto ordinario dal D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, la Regione Autonoma Valle d'Aosta venga considerata alla stessa stregua delle altre Regioni a Statuto ordinario.

Precisa che, come indicato nei tre punti del deliberato, la mozione si prefigge di impegnare la Giunta a informare il Consiglio sui lavori svolti dalla Commissione e a portare a conoscenza dello stesso il testo definitivo approntato dalla Commissione in modo da consentire lo svolgimento di un dibattito sull'argomento e di chiedere al Parlamento che il rinnovo della delega non si limiti ad una proroga dei termini, ma contenga anche delle modificazioni ai principi e criteri direttivi in modo che l'azione della Commissione paritetica si svolga in termini più ampi rispetto a quelli attualmente previsti.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE dichiara di concordare sui primi due punti del deliberato della mozione in discussione, mentre ritiene che il terzo punto sia ormai superato dall'avvenuta approvazione da parte del Parlamento di una nuova legge di delega al Governo.

Precisa che la Commissione paritetica prevista dall'articolo 72 della legge 196 è un organo tecnico destinato poi a trovare riscontro in sede politica e precisamente nel Consiglio dei Ministri, con la presenza del Presidente della Giunta regionale della Valle d'Aosta.

Fa presente che il procedimento previsto dall'articolo 72 della legge concernente: "Norme di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta" si è reso necessario per consentire l'estensione alla Valle d'Aosta delle disposizioni del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, e ciò perché lo Statuto speciale della Valle d'Aosta prevede, al contrario degli Statuti delle altre Regioni a Statuto speciale, che le funzioni amministrative diverse da quelle nelle quali ha potestà legislativa primaria e di integrazione e di attuazione le siano delegate dallo Stato con legge.

Dichiara quindi che la Giunta è disposta a votare a favore dei primi due punti del deliberato perché riconosce l'opportunità che il Consiglio sia informato del problema nella maniera più completa e che su di esso si sviluppi un dibattito approfondito, ma chiede che il 3° punto venga trasformato in raccomandazione.

Il Consigliere TONINO dichiara di concordare sulla mozione presentata dal Gruppo dei Democratici Popolari.

Fa presente che la Commissione consiliare permanente per gli Affari Generali aveva auspicato che la questione dell'estensione alla Valle d'Aosta del D.P.R. 24.7.1977, n. 616 fosse dibattuta perlomeno in Commissione senza limitarsi alle questioni tecniche, ma approfittando dell'occasione per effettuare un dibattito politico sul ruolo dei Comuni in Valle d'Aosta alla luce delle nuove funzioni loro affidate dal D.P.R. n. 616 e dalla legge n. 382 che rappresentano, a suo dire, una grossa vittoria per i Comuni italiani.

Il Consigliere DUJANY sostiene che il modo di procedere seguito dal Consiglio regionale è sintomatico di un atteggiamento di completa sottomissione nei confronti dello Stato, come del resto lo era già l'avere accettato che le norme di attuazione dello Statuto speciale avessero un contenuto tanto restrittivo e prevedessero che la conoscenza della lingua francese costituisse un semplice elemento di preferenza e non un requisito essenziale per il trasferimento di funzionari statali in Valle d'Aosta.

Ringrazia comunque la Giunta per aver accettato i primi due punti del deliberato della mozione invitandola però ad operare con la massima sollecitudine in tal senso.

Per quel che riguarda il 3° punto dichiara di rendersi conto che esso, in seguito all'avvenuta approvazione da parte del Parlamento di una nuova legge di delega, ha perso gran parte della sua attualità, ma manifesta l'intenzione di trasformare tale punto in raccomandazione sostenendo che il problema di fondo rimane, dato che anche la nuova legge delega prevede un ambito di possibilità assai angusto per la Regione.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE fa presente che, qualora il 3° punto del deliberato venisse mantenuto sotto qualsiasi forma, è intenzione della Giunta richiedere la votazione separata sui vari punti ed in tal caso essa sarebbe favorevole ai primi due punti e contraria al terzo; se, viceversa, il terzo punto fosse ritirato esso voterebbe a favore della mozione nella sua interezza.

Il Consigliere DUJANY annuncia il ritiro del terzo punto del deliberato della mozione in discussione.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in esame, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della mozione in discussione.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente DOLCHI accerta e comunica che il Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: trenta), ha approvato la sottoriportata

MOZIONE

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

Tenuto conto della disposizione dell'art. 72 della legge 16 maggio 1978, n. 196, concernente "Norme di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta";

Considerato che in data 25 maggio 1978 il Consiglio regionale ha provveduto a designare i membri della Commissione Paritetica di cui all'art. 72 sopra menzionato, costituenti la componente regionale della Commissione stessa;

Considerato che il 30 giugno è scaduta la delega prevista dal citato art. 72;

Considerato altresì che non risulta ancora rinnovata la delega medesima;

Considerato infine che il Consiglio non è ancora a conoscenza, se non per sommi capi, dello stato dei lavori della Commissione paritetica;

DELIBERA

di impegnare la Giunta regionale:

1) ad informare il Consiglio sui lavori svolti dalla Commissione;

2) a portare tempestivamente a conoscenza del Consiglio il testo definitivo approntato dalla Commissione paritetica, allorché questa avrà completato i propri lavori, al fine di consentire il più ampio dibattito sull'argomento.

Il Consiglio prende atto.

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