Objet du Conseil n. 256 du 28 avril 1980 - Verbale
OGGETTO N. 256/80 - RINVIO DELL'ESAME DELLA PROPOSTA DI LEGGE STATALE N. 12, CONCERNENTE: "NORME PER IL TRASFERIMENTO ALLA REGIONE VALLE D'AOSTA E LA DELEGA AL PIEMONTE DEI POTERI AMMINISTRATIVI PER LA GESTIONE UNITARIA DEL PARCO DEL GRAN PARADISO".
Il Presidente DOLCHI ricorda che la proposta di legge statale n. 12, presentata dai Consiglieri Tonino, Mafrica, Cout, Carral, Péaquin e Bajocco, concernente: "Norme per il trasferimento alla Regione Valle d'Aosta e la delega al Piemonte dei poteri amministrativi per la gestione unitaria del Parco del Gran Paradiso", trasmessa in copia ai Consiglieri con apposita relazione unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso, era già stata iscritta, per decorrenza dei termini, all'ordine del giorno dell'adunanza del 6 dicembre 1979 ed era stata nuovamente rinviata all'esame delle Commissioni. Poiché sono trascorsi alcuni mesi e la Commissione investita non ha preso alcuna decisione in merito, i presentatori si sono avvalsi della facoltà loro offerta dall'articolo 21 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio per richiederne nuovamente l'iscrizione.
Dichiara quindi aperta la discussione sulla proposta di legge in questione.
Il Consigliere TONINO, nell'illustrare la proposta di legge statale, fa presente che l'approvazione da parte del Consiglio regionale di tale iniziativa che il gruppo consiliare comunista ha presentato sin dall'ottobre del 1979 è oggi particolarmente urgente. Ricorda che la Giunta non ha tenuto fede all'impegno che si era assunta votando una mozione, presentata dal gruppo comunista, con la quale si dava incarico alla Giunta di presentare una proposta di legge statale tendente a definire la questione del Parco nazionale del Gran Paradiso. Sostiene che, nel frattempo, il Ministro dell'Agricoltura, l'Onorevole Marcora, ha presentato un progetto di legge nettamente peggiorativo sia per quanto riguarda la questione dei confini, sia per quanto riguarda la composizione del Consiglio di amministrazione, dato che i membri designati dagli Enti locali sono calati da due terzi ad un terzo.
Sottolinea che tre sono i capisaldi sui quali si regge la proposta di legge statale n. 12 e che le conferiscono validità: la prima ragione della sua validità consiste nel fatto che con essa si definisce la questione dei confini; il secondo punto consiste nella riaffermazione del principio dell'unitarietà del Parco e della necessità di garantire una gestione unitaria e il terzo punto riguarda il trasferimento alla Valle d'Aosta dei poteri amministrativi relativi alla gestione del Parco.
Dopo aver ricordato che in sede di Commissione sono emerse delle posizioni leggermente differenziate sul problema, annuncia la disponibilità del gruppo consiliare comunista ad accogliere eventuali emendamenti e suggerimenti che giungano da altre parti politiche a patto però che non si tocchino i tre capisaldi che ha testé enunciato. In conclusione auspica che si possa giungere, sin d'ora, ad un pronunciamento unitario del Consiglio.
Il Consigliere LUSTRISSY esordisce sostenendo che la proposta di legge statale presentata dal gruppo consiliare comunista va considerata con la dovuta attenzione, in quanto l'inadempienza del Governo a presentare la legge quadro prevista nel D.P.R. n. 616 del 1978 ha favorito la presentazione, in sede parlamentare, di diverse iniziative legislative, le quali rappresentano tutte, ad eccezione di quella presentata dal Senatore Cipellini, dei pericoli per la Valle d'Aosta, perché ripropongono, ancora una volta, il problema dei parchi nazionali come un problema di esclusivo interesse nazionale, senza operare alcun coinvolgimento delle Regioni e ciò, nel caso della Valle d'Aosta, a discapito delle competenze primarie che lo Statuto speciale le riconosce in materia di agricoltura e foreste, caccia e pesca, urbanistica.
Ritenendo personalmente che su una questione di così grande importanza sia necessario che il Consiglio regionale assuma una posizione il più possibile unitaria e, essendo già emerse nel corso dell'esame in Commissione delle posizioni differenziate evidenziate dalla presentazione di emendamenti da parte del gruppo dei Democratici Popolari e dall'intenzione manifestata dal gruppo dell'Union Valdôtaine di presentare una proposta di legge regionale in materia, propone il rinvio della proposta di legge statale presentata dal gruppo comunista.
Il Consigliere VOYAT si associa alla richiesta formulata dal Consigliere Lustrissy, facendo presente che la proposta di legge regionale in materia che il gruppo consiliare dell'Union Valdôtaine ha intenzione di presentare è ormai in fase di ultimazione, per cui sarebbe opportuno procedere ad un esame congiunto delle proposte in sede di Commissione. Precisa che il ritardo con il quale la proposta di legge regionale sarà presentata è dovuto al fatto che è stato necessario attendere che giungessero dei pareri richiesti a degli insigni giuristi esperti di diritto costituzionale e di diritto regionale.
Il Consigliere MARTIN, nella sua qualità di Presidente della I Commissione consiliare permanente, ricorda che la Commissione da lui presieduta ha già iscritto all'ordine del giorno di diverse riunioni la proposta di legge statale n. 12, ma che il suo esame è sempre stato rinviato per consentire un esame congiunto con la proposta di legge regionale della quale il gruppo dell'Union Valdôtaine aveva annunciato la prossima presentazione. Ricorda che la I Commissione è nuovamente convocata per il 29 aprile 1980 con all'ordine del giorno anche la questione del Parco nazionale del Gran Paradiso, per cui si potrebbero cominciare ad esaminare, unitamente alla proposta di legge statale, gli emendamenti presentati dal gruppo dei Democratici Popolari, in attesa che venga presentata, da parte del gruppo dell'Union Valdôtaine, la proposta di legge regionale. Per queste ragioni si associa quindi anch'egli alla richiesta di rinvio formalizzata dal Consigliere Lustrissy.
Il Consigliere TONINO afferma che il gruppo consiliare comunista ricerca con la presentazione della proposta di legge statale in discussione un pronunciamento unitario del Consiglio regionale. Condivide le preoccupazioni espresse dal Consigliere Lustrissy, per cui la proposta che giungerà in Parlamento da parte della Regione dovrà essere il più possibile inattaccabile e dichiara di essere d'accordo al rinvio della proposta di legge statale presentata dal suo gruppo.
Il Presidente DOLCHI ritiene opportuno che i Presidenti delle Commissioni consiliari permanenti I e II fissino al più presto una riunione congiunta delle Commissioni da loro presiedute per discutere dell'argomento; rileva che l'effettuazione di tale riunione non pregiudicherebbe la possibilità delle stesse di analizzare la normativa anche in modo disgiunto.
Invita l'Assemblea a pronunciarsi sulla proposta di rinvio del provvedimento in esame all'adunanza consiliare del 14 e 15 maggio 1980.
Il Consiglio concorda all'unanimità di rinviare la proposta di legge statale in oggetto alla successiva adunanza consiliare.
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