Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1502 du 1er décembre 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1502/XIII - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 17 marzo 1992, n. 8 (Interventi regionali a favore di una fondazione per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale e per lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale in Valle d'Aosta), e determinazione di un ulteriore contributo a favore della fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta per l'anno 2010". (Reiezione di un ordine del giorno)

Articolo 1

(Modificazione all'articolo 6 della legge regionale 17 marzo 1992, n. 8)

1. Al comma 1 dell'articolo 6 della legge regionale 17 marzo 1992, n. 8 (Interventi regionali a favore di una Fondazione per la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale e per lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale in Valle d'Aosta), è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "I criteri e le modalità per la concessione del contributo annuo sono determinati con deliberazione della Giunta regionale, secondo il sistema della quota capitaria ovvero in relazione diretta al numero di allievi della Fondazione".

Articolo 2

(Modificazione all'articolo 7 della l.r. 8/1992)

1. Il comma 3 dell'articolo 7 della l.r. 8/1992 è sostituito dal seguente:

"3. Il contributo annuo di cui all'articolo 6, comma 1, è erogato per ciascun anno solare in due rate: la prima, fino al 60 per cento, entro il 15 febbraio, la seconda, a saldo, entro il 31 agosto.".

Articolo 3

(Contributo per l'anno 2010)

1. Al fine di concorrere al pagamento delle spese del personale docente della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta, il contributo annuo, relativo al 2010, di cui all'articolo 6, comma 1, della l.r. 8/1992, già determinato nell'allegato B della legge regionale 11 dicembre 2009, n. 47 (Legge finanziaria per gli anni 2010/2012), in euro 4.552.000, è incrementato di euro 1.069.595,31.

Articolo 4

(Disposizioni finanziarie)

1. L'onere complessivo derivante dall'applicazione dell'articolo 3 è determinato in euro 1.069.595,31 per l'anno 2010 e trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 nell'unità previsionale di base 1.6.1.10 (Trasferimenti ad enti universitari per il funzionamento).

2. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede mediante l'utilizzo per pari importi degli stanziamenti iscritti nello stesso bilancio nell'unità previsionale di base 1.6.1.10.

3. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.

Articolo 5

(Dichiarazione d'urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

Presidente - Il disegno di legge ha avuto parere favorevole a maggioranza della V e II Commissione.

La parola al relatore, Consigliera Hélène Impérial.

Impérial (UV) - Grazie Presidente.

Questo disegno di legge viene proposto dalla Giunta regionale in un periodo dominato dalle contestazioni e dalla polemiche innescate a livello nazionale dai "tagli" ai finanziamenti destinati all'ambito dell'istruzione e della cultura; questa contestualizzazione iniziale non vuole tanto alimentare inutili polemiche a tale riguardo, quanto piuttosto sottolineare, al contrario, ancora una volta, l'importanza e il valore che quest'Amministrazione attribuisce a quelle attività di carattere culturale in genere, musicale nel particolare, che contribuiscono alla formazione dell'individuo, sia esso bambino, giovane o adulto, alla sua piena espressione e realizzazione. Per questo vi chiederei di non limitare il significato di questo disegno di legge ad un significato squisitamente tecnico, ma di riconoscere anche il significato politico che esso sottende.

Entrando nel dettaglio, il presente disegno di legge nasce dalla necessità di assicurare la copertura di spese indispensabili all'espletamento delle attività della fondazione denominata "Istituto musicale della Valle d'Aosta". In particolare, il disegno di legge persegue due finalità: - primo, determinare i criteri e le modalità per la concessione del contributo annuo a favore della fondazione, secondo il sistema della quota capitaria, cioè in relazione diretta con il numero di allievi della fondazione: tale meccanismo consente di effettuare un controllo puntuale sull'entità del finanziamento erogato nell'ottica del contenimento della spesa pubblica come declinato nell'articolo 1; con l'articolo 2 vengono inoltre anticipati, rispetto alle date del 30 marzo e del 30 settembre previste dalla normativa attualmente vigente in materia, ossia la legge regionale 17 marzo 1992, n. 8, i tempi di erogazione del contributo, in considerazione delle esigenze di cassa manifestate dalla fondazione e dei tempi necessari per la materiale erogazione del contributo da parte dell'Amministrazione regionale;

- secondo, intervenire, attraverso l'articolo 3, nella copertura di spese concernenti il personale docente, attraverso un'integrazione al finanziamento 2010: tale integrazione contribuisce a fronteggiare nuove esigenze finanziarie sorte a seguito della stipulazione del contratto collettivo nazionale in data 4 agosto 2010 per il personale docente di Alta Formazione e Specializzazione Artistica Musicale (AFAM), oltre al riconoscimento degli arretrati a partire dall'anno 2006 per 50 docenti, 40 dei quali incardinati presso l'Istituto musicale pareggiato e 10 presso la Scuola di Formazione e Orientamento Musicale (docenti ai quali si applica il contratto AFAM in quanto vincitori di una vecchia causa, risalente al 1995, presso il pretore del lavoro); sono ancora comprese in questo intervento spese concernenti il personale dei corsi della Scuola di Formazione e Orientamento Musicale (SFOM), così come risultanti dall' ultimo conto consuntivo 2009.

Non mi dilungherò sull'illustrazione degli articoli 4 e 5 che definiscono le disposizioni finanziarie e la dichiarazione d'urgenza.

Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale.

La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Il gruppo ALPE aveva già attirato l'attenzione del Governo regionale e dell'Assessore alla cultura sulla questione del disavanzo ormai cronico che si manifestava all'interno della fondazione per la valorizzazione e divulgazione del patrimonio musicale, in sostanza Istituto musicale, perché così lo conosciamo. L'Istituto musicale, ci ha spiegato in quella circostanza l'Assessore Viérin, si portava dietro della zavorra da tempo e, in qualche modo, si era impegnato l'Assessore a mettere ordine in questa fondazione di cui la Regione è il principale partner e il principale finanziatore.

La situazione dell'Istituto musicale della Valle d'Aosta è una situazione che ha assunto delle dimensioni e dei connotati sinceramente preoccupanti; vorrei dare un solo dato complessivo, ed è che, mentre per il finanziamento dell'Università della Valle d'Aosta stanzieremo quest'anno 7.200.000 euro, ne stanziamo 5.500.000 per l'Istituto musicale. Ora, se tanto mi dà tanto, che costi più di due terzi dell'università l'Istituto musicale, dovrebbe farci riflettere sulla necessità di rimettere un po' d'ordine in questo settore, e credo che da questo punto di vista non ci sia stata un'azione particolarmente pressante, non dico negli ultimi mesi, ma forse negli ultimi anni.

Questo è un settore che è cresciuto esponenzialmente come spesa, ma soprattutto che non è stato governato dall'interno nel modo che noi riteniamo consono a delle fondazioni fondamentalmente di emanazione pubblica. Perché diciamo questo? Adesso siamo di fronte ad un disegno di legge in cui, prendendo atto di una situazione che già era ben presente all'inizio dell'anno - i verbali del consiglio di amministrazione fanno riferimento a questa situazione di pregresso già nel mese di gennaio -, prendendo atto di una spesa non prevista nel bilancio discendente dalla stipulazione del contratto collettivo del 4 agosto 2010, si va a proporre un finanziamento complessivo ad integrazione del già cospicuo budget 2010 per ben 1.069.000 euro. Vedete, colleghi, è sul concetto di non prevedibilità che noi osiamo avanzare qualche riserva. Se vi date la pena di leggere il percorso del contratto di lavoro dell'Alta Formazione e Specializzazione Artistica Musicale, scoprire che non è stato un fulmine a ciel sereno, è stato a lungo discusso ed era atteso e fra l'altro ha preso una forma ben inferiore dimensionalmente alle richieste avanzate dalle rappresentanze di categoria.

Qui sappiamo che ci troviamo in un settore nel quale un insegnante costa, all'Istituto musicale, di riflesso a noi, 50.000 euro all'anno e quindi riteniamo che sarebbe stato assolutamente normale mettere in bilancio una posta cautelativa, tenere presente - come teniamo presente noi, non faccio riferimento ad alte strategie, ma a quello che comunemente facciamo come amministratori pubblici - di prevedere degli avanzamenti contrattuali, di mettere una posta che può rivelarsi insufficiente in una certa misura, ma il non metterle queste poste, il non prevedere che ci siano dei rinnovi contrattuali, quando è notorio che essi stiano per arrivare, è un segno di debole previdenza. Ma questo fenomeno ha investito l'Istituto musicale per una posta di pregresso - mi pare di ricordare - di 480.000 euro per la parte ante 2010 e di circa 200.000 euro per il 2010 stesso, quindi sostanzialmente due terzi soltanto di questa posta complessiva riguardano questo avanzamento contrattuale; per il resto, sono dei debitucci di altra natura.

A fronte di questa situazione ci chiediamo come ha reagito, come si è comportato in questo biennio il consiglio di amministrazione, come sta amministrando concretamente questa fondazione, quali criteri di tipo cautelativo mette in opera, perché questa somma, già altissima che ha stanziato la Regione... ripeto, siamo oltre i 10.000.000.000 di lire per un istituto musicale, parte pareggiata, parte SFOM... come ha gestito la propria azione rispetto ad altre attività, comprese quelle ultime per le quali ci sono arrivati ancora pochi giorni fa degli inviti a concerti, ad iniziative esterne, attivazione di nidi sonori, eccetera. Abbiamo cioè una fondazione che continua a far proliferare attività, continua ad avere anche assunzioni di personale e, anche lì, forse un minimo di apertura di sguardo non sarebbe del tutto inutile per il modo in cui vengono operate queste scelte, ma abbiamo una situazione che continua ad evolvere e a far gestire all'Iistituto musicale - questo lo abbiamo già detto e consideriamo che sia una metodologia non corretta dal punto di vista amministrativo - un pacchetto di mezzo milione di euro di progetti speciali in campo musicale. Quello che si vuol far correre su rotelline un po' più veloci, invece di gestirlo dal punto di vista del Governo regionale e delle sue deliberazioni, lasciamo che vada avanti attraverso l'Istituto musicale: con quali criteri, con quale visibilità e riconoscibilità da parte nostra non lo sappiamo, perché non abbiamo nessuna informazione su come viene gestita questa enveloppe di 500.000 euro.

Il problema però, non è solo in quello che viene dato da gestire, è che queste attività generano a loro volta spese in termini di personale, e l'istituto ormai sta facendo fronte ad una situazione che ,sotto molti profili, comincia a rivelarsi problematica. Credo che siano a conoscenza anche gli amministratori dei problemi che si sono manifestati anche recentemente in termini di reperimento di spazi per lo svolgimento delle attività di istruzione musicale; insomma, ci sono delle situazioni che continuano a preoccupare e non abbiamo la sensazione - lo dico all'Assessore direttamente, perché è o dovrebbe essere l'occhio vigile di questa amministrazione sulla fondazione - che si stia governando questo settore in modo adeguato!

Abbiamo saputo, dalla lettura dei verbali del consiglio di amministrazione, che in uno slancio di generosità il Presidente del consiglio di amministrazione avrebbe proposto di rinunciare per l'anno in corso ai propri emolumenti e abbiamo constatato che, con altrettanta generosità, il consiglio di amministrazione ha respinto la sua proposta; sono dei passaggi di grande eleganza formale, ma sul piano sostanziale, di fronte ad un istituto che chiude questa annualità con una negatività di 1.069.000 euro... signori, questo tipo di eleganza ci sembra un poco troppo leggero! Questa è la ragione per la quale presentiamo un ordine del giorno, per esprimere un profondo disagio nel vedere sul tavolo del Consiglio regionale questo disegno di legge in fine anno 2010, ordine del giorno che riguarda l'opportunità di remettre le pendule à l'heure, e per far rimettere in ordine il funzionamento di questo consiglio di amministrazione con un suo azzeramento. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Rigo.

Rigo (PD) - Grazie Presidente. Un breve intervento per esplicitare tre considerazioni in ordine al disegno di legge alla nostra attenzione, alcune di queste già manifestate in sede di commissione.

La prima: vorrei che tutti ci rendessimo conto della possibilità di far fronte ad un'ingente spesa, oltre 1.000.000 di euro in parte corrente alla fine dell'anno, siamo a dicembre, avendone la disponibilità in capo all'Assessorato competente. Non è una cosa secondaria la capacità e anche la forza di far fronte ad una spesa non prevista in una realtà italiana molto pesante per quanto riguarda i bilanci delle amministrazioni pubbliche, in particolare nel settore della cultura come in questo caso. Vorrei che facessimo una riflessione su come la nostra Regione riesca a far fronte, improvvisamente, ad una spesa non prevista, in un campo che in altre parti d'Italia si considera secondario, a cui non prestare la minima attenzione.

La seconda (lo ha già espresso bene il collega Louvin): il nuovo contratto collettivo di lavoro, a cui fa riferimento questo disegno di legge, e quindi la conseguente rivalutazione del trattamento economico, non poteva essere una cosa che accadeva all'improvviso nell'agosto di quest'anno. Certo, la spesa non poteva essere prevista nel dettaglio, ma il consiglio di amministrazione doveva indicarla in questi anni come voce possibile, quindi si doveva effettuare un accantonamento, anche minimo, negli anni; così prevedono le pubbliche amministrazioni, così prevede anche l'Amministrazione regionale.

La terza: la spesa di oltre 300.000 euro invece doveva essere segnalata, perché è una spesa certa che riguarda non direttamente il contratto collettivo, ma riguarda anni precedenti. Come ho già detto in commissione, a mio parere anche il collegio dei revisori doveva indicare al consiglio di amministrazione, nelle note che il collegio fa al consiglio di amministrazione, la necessità di prevedere una voce di spesa certa in questi anni, il bilancio della fondazione doveva contenere queste voci che non erano improvvise, né dettate da una contrattazione ancora in essere.

Non entro nel merito sulla gestione dell'attività della fondazione; in commissione abbiamo stabilito un percorso, una specifica visita alla nuova fondazione, alla ristrutturazione della Torre dei Balivi e uno specifico momento in commissione di confronto sull'attività dell'istituto, anche per discutere in maniera approfondita delle questioni sollevate in Consiglio regionale. Siamo invece preoccupati per la gestione amministrativa della fondazione stessa e del fatto, è almeno questa l'impressione che noi ne ricaviamo, che non si cerchi da parte del consiglio di amministrazione di portare un'attenzione maggiore alle voci di spesa e di entrata, perché tanto ci sono le spalle coperte dall'Amministrazione regionale, e la vicenda ripercorsa da questo disegno di legge ne è una dimostrazione. Grazie.

Presidente - Se nessuno chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.

La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin.

Viérin L. (UV) - Merci M. le Président.

Intanto vorrei ringraziare la commissione e la relatrice del disegno di legge, perché credo che l'aspetto importante di questo disegno di legge sia stato deviato da certe considerazioni - sulle quali poi tornerò -, che vanno a mettere in discussione il buon nome e l'eccellenza, che ritengo siano un elemento basilare e parte integrante della fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta, realtà invidiata anche e soprattutto dalle realtà esistenti fuori Valle e che rappresenta, fra le altre cose, l'eccellenza da un punto di vista musicale per la nostra Regione. Un provvedimento importante che va a dare risposta, come è stato ricordato dalla relatrice, in un momento di crisi, dove fuori Valle, con lo stesso adeguamento di contratti, abbiamo certe realtà che sono a rischio chiusura, non avendo disponibilità di bilancio, avendo affrontato - ci siamo confrontati con altre realtà - la questione... quindi riteniamo che prima di tutto vada sottolineata la salvaguardia dei diritti dei lavoratori per quest'anno e anche quelli pregressi, perché sono costi inerenti al personale. Certe cause, ne abbiamo discusso in commissione, penso siano questioni tecniche e non ci tornerò, ma sottolineo da un punto di vista politico non il fatto che la fondazione abbia le spalle coperte in senso negativo, e anche su questo tornerò, ma sul fatto che l'Amministrazione regionale ha a cuore il problema dei lavoratori in senso generale, in questo caso dei docenti che svolgono il loro ruolo da un punto di vista professionale con eccellenza. Per una parte sullo SFOM abbiamo una certa tipologia di didattica non inerente al rilascio di titoli, mentre per la parte AFAM abbiamo un conservatorio, una realtà che diploma ragazzi giovani in ambito musicale e che è fiore all'occhiello della nostra Regione.

Per quanto riguarda tutte le questioni sollevate, intanto cosa ha fatto il consiglio di amministrazione, che è stato nominato a luglio 2009, non 15-20 anni fa?... ma tornerò anche sul passato... Quindi questo consiglio di amministrazione, che da luglio 2009 opera alla fondazione, intanto ha approvato un regolamento di contabilità per la prima volta che prima non esisteva, e nessuno si è posto il problema in passato di verificare, nessuno! Un codice etico che non esisteva in passato e che nessuno degli amministratori, qui, si era preoccupato in passato di verificare se c'era o se ce n'era la necessità, come su nostra richiesta sarà inserita l'evidenza pubblica per tutte le formule di assunzione e contratti, cosa che nessuno prima si è posto il problema di verificare se esisteva.

Abbiamo una fondazione che non è solo partecipata dall'Amministrazione regionale; abbiamo preparato, d'intesa con la fondazione, una richiesta al CELVA e ai Comuni per vedere se è possibile tornare come in origine ad una partecipazione dei Comuni e del Comune di Aosta, che hanno anche loro i membri nel consiglio di amministrazione, per un'assunzione di responsabilità. Quindi credo che la situazione di cosa ha fatto questo consiglio di amministrazione per ovviare - da un punto di vista amministrativo - alla gestione di una fondazione che nel tempo ha avuto, rispetto a 20 anni fa, un'evoluzione che oggi gestisce 1.220 alunni e che era iniziato nel tempo con 60 e con pochi corsi, oggi è una realtà che unisce il conservatorio e la parte AFAM, e che rientra nella filiera musicale che stiamo costruendo.

Cosa stiamo facendo? Le scuole medie ad indirizzo musicale, il liceo musicale che sarà attivato attingendo dalla fondazione parte AFAM per arrivare al conservatorio; quindi corso di studi: medie, superiori e accademia, università. Nessuno si era preoccupato di pensare ad una filiera, a cosa facciamo fare a questi ragazzi che poi escono diplomati; la filiera garantisce una continuità, perché questi ragazzi che escono dalla fondazione sono ad insegnare nelle scuole medie ad indirizzo musicale... nessuno se n'era preoccupato! Questo per dire cosa ha fatto questo consiglio di amministrazione. Ecco perché respingeremo questo ordine del giorno, è il primo consiglio di amministrazione in questo momento che, visto che la situazione era cambiata e vista l'evoluzione che questa realtà ha avuto... e questo può essere confermato da chi prima era alla guida di questo consiglio di amministrazione e che partecipava a quello precedente... in questi ultimi anni ha fatto molto per far crescere questa realtà.

Come funzionava in precedenza la questione delle spalle coperte? Si agiva con l'assestamento, da sempre; oggi non c'è più l'assestamento, cerchiamo di avere una certezza di bilancio, c'è un preventivo da parte della fondazione che ha un tot, ha un'assegnazione e quello deve essere. In tutti gli anni precedenti si agiva con l'assestamento, era una forma di riappianamento perché con l'assestamento si andava a coprire l'ulteriore quota che non era prevista nella precedente fase di bilancio. Quindi dipingere oggi questa situazione... credo che si debba riportare i termini della discussione nei giusti termini. Giustamente questo consiglio di amministrazione - poi fra l'altro su nostra sollecitazione, come Governo abbiamo sollecitato, perché siamo pienamente convinti che l'evoluzione di questa scuola vada da un punto di vista amministrativo di pari passo con questa crescita - ha avuto delle indicazioni e questi atti, dagli emolumenti che erano stati bloccati già da luglio, al regolamento di contabilità, codice etico, patto di stabilità, evidenza pubblica, sono tutti atti di questo ultimo consiglio di amministrazione che dal settembre 2009 in avanti ha messo in campo queste azioni per andare nella direzione che noi auspichiamo, e penso sia auspicata da tutti.

La questione dei fondi... i progetti speciali non c'entrano niente con la parte di didattica e la parte di formazione. Come succedeva in precedenza? Succedeva che nel calderone del bilancio c'era comunque quella quota dei progetti speciali che erano decisi e gestiti dalla fondazione con una quota. Noi abbiamo, con una delibera, cercato di mettere ordine provando a scorporare la parte dei progetti speciali, perché la fondazione ha anche una funzione di sviluppo sul territorio di fusione culturale musicale; allora abbiamo detto, anche da un punto di vista contabile: scorporiamo la parte di diffusione della cultura musicale dalla parte didattica e di costi fissi che è più del 95 percento e con una delibera andiamo a fissare, d'intesa con la fondazione, quali sono i progetti musicali che possono essere di interesse regionale e dove ci può essere l'apporto della fondazione, non senza controllo. C'è un controllo scientifico da parte della fondazione dei contenuti musicali di questi eventi, quindi noi potremmo benissimo organizzare direttamente questi eventi, ma vogliamo avere dei contenuti scientifici, e soprattutto far operare chi è nella fondazione. Quindi è un altro modo per valorizzare questi giovani, e allora non confondiamo le cose e non attribuiamo a questi progetti speciali una valenza che non hanno, perché non computano sulla parte e sono addirittura nell'Assessorato computati su due bilanci: da una parte è la cultura, dall'altra l'istruzione e la formazione. Non confondiamo, perché questo, in esterno e fuori da questa realtà, genera confusione.

L'ho detto in commissione: sono disposto ad incontrare la commissione con il consiglio di amministrazione, a fare i vari sopralluoghi sulle sedi, a vedere tutte le questioni che ci sono, ma facciamo attenzione a non andare a creare allarmismo o imputare a questo consiglio di amministrazione responsabilità che, a mio avviso, non ha per le cose riferite e per gli elementi che avete esposto.

Crediamo che la discussione vada incardinata sull'importanza di questo provvedimento, che va a riconoscere i diritti di chi opera all'interno, insegnanti e docenti, e respingiamo questo ordine del giorno perché riteniamo che il consiglio di amministrazione, appena nominato nel settembre 2009, debba agire nella direzione da noi auspicata e soprattutto per migliorare e ancora far crescere questa importante realtà, che è fiore all'occhiello della nostra Regione.

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Laurent Viérin, per un'ulteriore precisazione.

Viérin L. (UV) - L'ho esplicitato, ma forse non sono stato chiaro. Il consiglio di amministrazione non percepisce emolumenti, il Presidente non percepisce emolumenti da maggio e non li percepirà in futuro.

Presidente - Passiamo all'esame dell'ordine del giorno.

La parola al Consigliere Bertin.

Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.

Per una rapida presentazione dell'ordine del giorno che appare alquanto superfluo, al di là della difesa d'ufficio della gestione attuale della fondazione musicale. È del tutto evidente, da quanto emerso, che la situazione è del tutto fuori controllo; ormai la fondazione musicale ha assunto un ruolo e un peso enorme, che mette in discussione la stessa missione di questa fondazione, che non si capisce più bene qual è: è gestire i fondi speciali o cos'altro? Si ha l'impressione che sia cresciuta rapidamente, ma che in questo momento la situazione sia fuori controllo, che sia opportuno fare un punto a capo - e magari anche due! - per azzerare una situazione e fare il punto della situazione.

Pertanto crediamo necessario, anche verso l'esterno, chiedere al Governo regionale la revoca della nomina dei propri rappresentanti in seno al consiglio di amministrazione: ciò permetterebbe anche simbolicamente di riprendere in mano la situazione che appare ormai sfuggita di mano.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Egregio Presidente, cari colleghi, è costume ormai in quest'aula, quando si affronta un argomento specifico, legato ad una questione di bilancio, cercare di rimescolare le carte. Una volta tanto non è la minoranza, quella cattiva opposizione demagogica che fa questo lavoro, ma ultimamente vedo nelle file della maggioranza usare questo stile che ormai impera nella politica nazionale.

Non abbiamo minimamente messo in discussione la professionalità dei docenti, né messo in dubbio che c'è una qualità di formazione nell'istituto che è altissima, che è riconosciuta, anzi; il nostro interesse per l'istituto musicale è altissimo, e si apprezza questa istituzione... ci mancherebbe che non vogliamo che sia riconosciuto il giusto compenso a quei lavoratori che si impegnano nell'Istituto musicale! Così come siamo interessati allo sviluppo dell'educazione musicale... e voi direte: cosa c'entra tutto questo? Ma tutto questo lo ha messo in campo l'Assessore nella sua risposta, quindi conviene che ci sia chiarezza. Promuovere l'educazione musicale con i corsi nella scuola media è una cosa straordinaria, così come dare continuità a questo in un liceo è una cosa qualificante. Non era ciò che si voleva mettere in discussione con l'ordine del giorno.

Si voleva dire che non c'è a nostro avviso... ma con un certo sconcerto l'ho appreso anche dalle parole dell'Assessore, che dice è normale che non c'era attitudine a fare previsioni di spesa perché normalmente provvedevamo con variazioni di bilancio...

(interruzione dell'Assessore Laurent Viérin, fuori microfono)

...l'ho capito, non è rivolto a lei, Assessore, io non ho questioni personali con nessuno, le ho appena fatto i complimenti per quel lavoro sulla scuola media e questa filiera a promozione dell'istruzione musicale. Ma voglio tornare al merito della questione.

Se mettiamo dei consigli di amministrazione che anziché avere capacità previsionale, capacità di spesa, non interpretano la situazione, non lanciano un grido di allarme, non dicono: guardate, qua sforiamo completamente... ci troveremo sempre a ricorrere all'ultimo momento, come stiamo facendo, con un provvedimento d'emergenza. Noi, invece, vogliamo stigmatizzare questa cosa, perché la proporzione di questo tipo di intervento rispetto a questa realtà, se applicata ad altre realtà, vuol dire che c'è un totale sgoverno, incapacità di governo della spesa... questo non è ammissibile! È normale che lei faccia una difesa d'ufficio del consiglio di amministrazione dell'istituto, ma a nostro avviso vanno analizzate più a fondo le responsabilità. Ci sono state magari delle leggerezze nelle segnalazioni. Abbiamo provato a leggere i testi dei revisori dei conti: era stato lanciato un allarme preciso su una difficoltà, forse non esplicitato in modo chiaro, forse non con dei numeri, solo un segnale d'allarme... mi pare che i revisori dei conti nelle relazioni segnalino dei problemi!

Ora, un consiglio di amministrazione comme il faut dice: qui c'è un problema, vediamo di intervenire, e non in situazione di emergenza, quando si tratta di rispondere a degli emolumenti dovuti a questi docenti, sulla cui professionalità nessuno discute, né del loro impegno, del loro zelo e quant'altro. Quindi nessuno dice che non bisogna darli questi soldi, si dice che c'è un pessimo modo di gestire la cosa pubblica, il denaro pubblico, tanto più quando un governo invece si fa zelante di consigli di amministrazione con amministratore unico di iperefficienza. Qui c'è un caso di "non efficienza", di non puntualità, noi lo stigmatizziamo; se poi questa è la prassi consolidata che là dove intervengono dei problemi, si ripiana, ripianeremo; però, in una situazione come quella che andremo a discutere nei giorni a venire, forse è il caso di interpretare in modo diverso il ruolo dei consigli di amministrazione! Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (ALPE) - Grazie Presidente.

Evidentemente ci sono chiavi di lettura diverse sul comportamento, la rapidità, l'efficienza di questo consiglio di amministrazione; mi pare di avere capito che l'Assessore riconosca, in modo diametralmente opposto alla nostra visione, che ci sia stata una forte accelerazione di operato e di incisività da parte di questo consiglio di amministrazione per essersi dotato di un regolamento di contabilità. Io non sono molto informato, se non del fatto che, ancora a fine ottobre, il consiglio accademico non ne aveva avuto piena contezza e chiedeva ancora ragguagli su questo, sulla necessità di avere approfondimenti giuridici, e riteneva addirittura imprudente pronunciarsi prima di avere le necessarie informazioni. Non sappiamo del codice etico e delle decisioni che sarebbero state assunte in merito alle assunzioni di personale, in modo che finalmente vengano sottoposte a criteri di evidenza pubblica; ma se questo si sta manifestando come un'esigenza avvertita addirittura all'interno del consiglio di amministrazione, forse è perché qualche segnale è venuto in questo campo e finalmente si comincia a prenderne atto!

Questi sono degli esordi di un'amministrazione, ma la cosa ci sorprende, perché la Giunta con lei ha scelto di mettere a capo di questa istituzione una persona impegnata già nell'Amministrazione regionale, quindi presumo con un mandato che risale a 15 mesi fa, ad intervenire in modo sollecito. Questa sollecitudine non mi pare che ci sia stata, e non c'è stata sicuramente della preveggenza: come non accantonare delle somme necessarie per far fronte ad un urto come quello di un rinnovo contrattuale che riguarda oltre 50 docenti dalla remunerazione media?... parliamo di docenti che per 12 ore di insegnamento costano 57.000 euro all'amministrazione! Che non abbia previsto questo organismo l'onda d'urto, tale da far lievitare adesso del 20 percento complessivamente la spesa per questo istituto, è cosa che ci sorprende in modo sbalorditivo!

Insomma, nominiamo Consiglieri di amministrazione dappertutto, nessuno ha mai nessuna responsabilità qui, qualunque cosa succeda, è sempre tutto una fatalità, il fato, il destino cinico e baro che si accanisce contro delle situazioni! Eppure non ne abbiamo avute altre di fondazioni, istituzioni che siano venute a chiedere delle rallonges per dei rinnovi contrattuali, non lo chiede lei, perché lei, prudentemente, come Assessore, mette da parte i soldi dei rinnovi contrattuali, che non determina lei, ma che determina il contratto nazionale della scuola, fa quel giusto lavoro di cautela amministrativa. Qui perché non c'è? Qui perché le fondazioni possono permettersi di avere questa "finanza allegra"? Su questo punto siamo irremovibili e manteniamo molto fermamente la richiesta che le ha esplicitato poco fa, a nome del nostro gruppo, illustrando l'ordine del giorno, il collega Bertin. Questi rappresentanti che lei ha scelto devono essere sostituiti, si deve procedere in modo molto diverso alla gestione di questo organismo, perché lo impongono quelle esigenze di buon nome ed eccellenza musicale a cui noi sottoscriviamo totalmente. Ci riconosciamo nella cultura musicale di questa regione, è frutto non di questo o quel consiglio di amministrazione, è un patrimonio collettivo ampio, ma deve essere tutelato da un'efficienza amministrativa molto alta in questo momento.

Il fatto che lei dica che non è il portato di oggi, che queste cose nessuno prima le aveva fatte... ma si giri a destra, Assessore, perché il Presidente dell'Istituto musicale della gestione precedente ce l'ha lì vicino! Io non voglio girare il coltello nella piaga, perché del tema e dei rapporti di stretta dipendenza dell'Istituto musicale dal Governo regionale abbiamo discusso in altre sedi... e sul tema dell'ineleggibilità... non voglio girarle questo coltello nella piaga, ma c'è un'assunzione di responsabilità dei governi regionali, del suo in primis, di questi ultimi anni su come viene gestito questo. E lei ha la responsabilità, essendo Assessore da quattro anni e mezzo, delle scelte di questo consiglio di amministrazione, in particolare, e delle direttive date agli ultimi consigli di amministrazione.

Non mi accaloro ulteriormente; lei ha chiuso rimbeccando polemicamente, dicendo che dal mese di maggio questo consiglio di amministrazione non percepisce più emolumenti, è vero. Scusi, mi permetto di leggere, siccome è deliberato dal consiglio di amministrazione stesso: "Il consiglio respinge con 6 voti contrari ed 1 astenuto la proposta del Presidente di rinunciare alla propria indennità di incarico e di ridurre i gettoni di presenza dei Consiglieri. Tale decisione sarà oggetto di eventuale revisione, alla luce dell'approvazione del decreto concernente: Misure urgenti in materia di stabilizzazione...", eccetera. Allora, il beau geste, quel senso di responsabilità che chiedevamo e che qualcuno faceva finta di avere, l'ha avuto perché c'è stato un decreto di stabilizzazione che ha obbligato ad assumere determinati comportamenti... quindi non alziamo veli ipocriti!

Qui siamo su un terreno dell'analisi molto stretta di comportamento di un ente che è fondamentalmente dipendente dalla Regione e di cui noi chiediamo che ci sia una sostituzione; sarete voi a scegliere chi e come, ma che ci sia la sostituzione dei rappresentanti da voi nominati. Grazie.

Presidente - La parola al Consigliere Rigo.

Rigo (PD) - Due brevi osservazioni. Vede, Assessore, la nostra preoccupazione doveva essere valutata da lei non con fastidio, ma come uno stimolo per trasferire questa discussione e questa preoccupazione nel rapporto dell'Assessorato con il consiglio di amministrazione. Non faccio nessuna dietrologia, non c'è niente rispetto alle future gestioni, lo ha detto molto bene il collega Donzel, lo abbiamo riconosciuto e riconosciamo la capacità di fare cultura nel territorio dell'istituto; qui non si tratta di dare o di togliere la fiducia alle attività della scuola, perché questa l'istituto l'ha conseguita sul campo in questi anni. Qui non è in discussione la professionalità del personale che lì lavora. Noi, anzi, abbiamo detto, rispetto al rapporto con la Regione, che abbiamo riconosciuto e riconosciamo l'attenzione che la Regione dedica a questi temi; per la Valle d'Aosta è questa una risorsa ed è bene che l'Assessorato sia molto vicino allo sviluppo di questa fondazione.

Le nostre osservazioni avevano uno scopo ben preciso: vogliamo riportare l'attenzione alla necessità che, anche nella gestione amministrativa, burocratica, quella delle nude cifre, ci sia la stessa attenzione che vediamo nella gestione delle attività. Credo che la fondazione sia una grande risorsa e come tale debba essere attentamente valutata, anche nella parte che riguarda le entrate e le uscite della gestione, non dovrebbe essere una parte secondaria. Questa gestione, secondo noi non corretta, di una spesa per quanto riguarda il contratto collettivo, ma anche le spese precedenti riguardanti il riconoscimento al personale di pagamenti arretrati, doveva essere valutata in maniera diversa da chi doveva controllare.

Presidente - Pongo in votazione l'ordine del giorno, che recita:

Ordine del giorno

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Richiamata la legge regionale n. 8/1992 che istituisce la Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta;

Evidenziato il DDL 120 che determina, tra l'altro, un ulteriore contributo di euro 1.069.595,31 a favore della sopraccitata Fondazione per l'anno 2010;

Constatato l'evidente stato di criticità venutosi a creare nella gestione della Fondazione Istituto Musicale della Valle d'Aosta, determinato da una situazione che appare oramai totalmente fuori controllo;

Impegna

la Giunta regionale a revocare la nomina dei propri rappresentanti in seno al Consiglio di amministrazione della Fondazione Istituto musicale della Valle d'Aosta.

F.to: Bertin - Louvin - Chatrian - Carmela Fontana - Rigo - Morelli Patrizia - Donzel Giuseppe Cerise

Consiglieri presenti e votanti: 29

Favorevoli: 8

Contrari: 21

Il Consiglio non approva.

Presidente - Passiamo all'esame della legge, articolo per articolo.

Pongo in votazione l'articolo 1:

Consiglieri presenti e votanti: 30

Favorevoli: 22

Contrari: 8

Il Consiglio approva.

Presidente - Articolo 2: stesso risultato. Articolo 3: stesso risultato. Articolo 4: stesso risultato. Articolo 5: stesso risultato.

Pongo in votazione la legge nel suo complesso:

Consiglieri presenti e votanti: 30

Favorevoli: 22

Contrari: 8

Il Consiglio approva.