Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1468 du 17 novembre 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1468/XIII - Interpellanza: "Problematiche relative agli interventi per lo spostamento dell'impianto di stoccaggio dei gas tecnici della Cogne Acciai Speciali".

Interpellanza

Premesso che con delibera di Giunta n° 535 del 2008 la Giunta regionale ha conferito l'incarico di versare alla CAS un importo fino ad un massimo di 2.565.000 euro a fondo perduto, a fronte delle spese sostenute per lo spostamento dell'attuale impianto di stoccaggio dei gas tecnici;

Visto che l'erogazione del suddetto importo è subordinato alla presentazione, da parte di CAS, di un preventivo crono programma degli interventi concordato con la Finaosta SpA;

Verificato che in base alla suddetta delibera, ad oggi, è stato liquidato da Finaosta SpA a CAS l'importo di euro 433.000,00 euro per soli oneri di progettazione e che non sono giacenti presso gli uffici di Finaosta richieste di ulteriore liquidazione in base allo stato di avanzamento di lavori materiali effettivamente fin qui eseguiti;

Considerato che la delibera n° 535 del 2008 contiene ben 22 punti di premessa dai quali emerge sostanzialmente che la concessione di tali importi in conto capitale da parte della Regione è riconducibile ad accordi e Piani (Piano Stabilimento Cogne 2010) intervenuti anche con il Comune di Aosta, volti ad ottemperare a precise disposizioni in materia di sicurezza e di destinazione d'uso prevista dall'autorità comunale (impianto ad ossigeno) nonché "al miglioramento generale degli impianti di stoccaggio e di distribuzione dei gas, nel minore tempo possibile" (commi i, p della delibera n° 535);

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore competente per conoscere:

1) quale sia il crono programma presentato da CAS a Finaosta, in base al quale si sono già erogati 433.000 euro per le spese di progettazione;

2) l'elenco dettagliato delle spese di progettazione e le verifiche su di esse compiute;

3) lo stato delle effettive opere fin qui compiute in base al crono programma e, in caso di assenza di esecuzione di tali opere, quali provvedimenti abbia adottato la CAS per ottemperare alle norme di sicurezza e destinazione d'uso prevista dall'autorità comunale;

4) l'intendimento della Regione in merito alle tempistiche di realizzazione di tali opere ed alle problematiche ad essa connesse.

F.to: Zucchi

Président - La parole au Conseiller Zucchi.

Zucchi (PdL) - Grazie Presidente.

Lei mi permetterà, Presidente, prima di illustrare l'interpellanza, di fare un passo indietro. Non credo di andare fuori tema, perché questo passo indietro è riconducibile all'iniziativa che sto per illustrare. Com'è noto, due settimane fa ho presentato un'interrogazione sul tema analogo a quello di oggi. A seguito di quell'iniziativa, nella scorsa settimana tutti i mass media si sono potuti occupare - e anche lei, Presidente - della vicenda assurta agli onori della cronaca oltre l'aula del Consiglio. Lei ha rivolto sulla stampa un invito ai consiglieri interessati a riproporre nelle aule preposte determinati temi. Invito che avrei voluto immediatamente discutere con lei, dal momento che immediatamente l'ho contattata, ma lei - come ha ricordato durante le sue comunicazioni - è stato impegnato in questi giorni fuori Valle. Spiace un po' rimarcare che nel suo invito pubblico, alla conclusione del quale ha dato la sua disponibilità a perorare una riconciliazione, in tutta la settimana non abbia trovato il tempo, anche soltanto con il telefono, di rispondere ad una mia chiamata che le ho fatto il giorno stesso, mercoledì scorso, per chiederle un colloquio per cogliere il suo invito. Un colpo di telefono sarebbe stato gradito, nonché auspicato, così come sarebbe stato gradito e auspicato anche fare un piccolo distinguo fra il concetto dell'aggressore e dell'aggredito, perché ricordo a tutti i colleghi che io, in quell'occasione, ho formulato un'interrogazione in quest'aula e sono stato aggredito, fuori da quest'aula.

Siccome non porto rancore, dopo essermi consultato con altri colleghi che hanno più esperienza di me, credo che questa sia l'occasione per annunciare la mia decisione nei confronti di un'iniziativa, quella del collega Donzel... quindi in questo caso mi rivolgo a lui, che ha ritenuto di porre un'accusa di speculazione edilizia nei miei confronti su un'interrogazione con un tema che mi sono ripromesso di porre all'attenzione. Non capisco cosa, caro Raimondo Donzel, ti sia capitato nella testa per accusarmi di una simile nefandezza e di un'accusa così rilevante, ma siccome non porto rancore, delle due l'una: o la finiamo qua e tu negli stessi mezzi dove hai posto determinate accuse, chiedi ufficialmente scusa, oppure dimostri che il sottoscritto ha l'intenzione di porre certi temi per un tentativo di speculazione edilizia su quei terreni. Auspico che prevalga il buon senso e faccio mio l'invito del Presidente del Consiglio, e invito anche te a fare altrettanto. Se così non fosse, naturalmente annuncio che ho dato istruzioni perché la querela non venisse più presentata e mi aspetto, se non ci sono le scuse, che questo Consiglio, accogliendo l'invito, possa esprimersi attraverso le funzioni preposte che sono il giurì d'onore. Fa specie, caro Donzel, che tu quando fai le tue iniziative sono tutte buone e sono tutte logiche e quelle poste da altri consiglieri non lo sono, sono strumentali e demagogiche. Fa specie anche che su determinati temi che sono stati e che dovrebbero essere propri della sinistra, tu assuma il ruolo del difensore d'ufficio, senza peraltro studiarti bene le carte. Ti consiglierei di andare a vedere l'iniziativa posta dal tuo stesso partito a Trento per l'acciaieria Valsugana, invito tutti ad andare a vedere su Google e sui mezzi di informazione cos'è successo all'acciaieria Valsugana... un caso che si presta, per analogia, a quello vicino a noi, un caso dove il PD - guarda caso! - ha enfatizzato con grande clamore il fatto che un'azienda che ha beneficiato - guardate un po' - di 1.800.000 euro di contributi pubblici, deve pensare anche alla tutela del lavoratore e alla salute dei cittadini!

Io pensavo che questi temi fossero a te cari come quello che hai proposto prima dell'occupazione, perché se da una parte deve essere chiaro che il nostro intento è quello di riconoscere alla CAS un ruolo importantissimo su questi temi, deve essere altrettanto chiaro che ci deve essere il rispetto delle istituzioni e dei rispettivi ruoli, cosa che attualmente non sta avvenendo! E non sta avvenendo purtroppo, caro Assessore Zublena, anche in base alle carte che mi sono pervenute dall'ARPA, mi stanno arrivando in questo momento, credo un po' tardivamente, ma effettivamente due settimane di tempo per avere della documentazione che ho richiesto ufficialmente mi sembrano un po' tardive!

Comunque dall'esame della documentazione, caro Assessore Zublena, risulta un festival di proposte di CAS e di accettazioni da parte di ARPA, e questo la dice lunga sulla situazione: noi abbiamo per troppo tempo accettato, di fronte ad una indubbia presenza importante di un'acciaieria che ha la funzione di dare tanti posti di lavoro, un atteggiamento subordinato nei confronti di questi imprenditori. Ora, senza nulla togliere al loro ruolo, credo che sia venuto il momento che tutto sia riportato nei rispettivi ambiti di competenza, dove chi deve fare impresa la faccia, abbia anche la compiacenza di investire quando ci sono dei periodi di "vacche grasse" una piccola parte dei propri profitti per la tutela dei lavoratori e dei cittadini e che questo onere non venga soltanto ribaltato unicamente... Altro che 1.800.000 euro, caro Donzel... l'iniziativa di cui sto parlando ne contempla una sola, 2.500.000 a fondo perduto, oltre tutti i benefit e le regalie che sono state fatte negli ultimi 14 anni a questi imprenditori che sono venuti ad esercitare un importante ruolo, ma che dovrebbero avere anche la compiacenza di riconoscere il ruolo delle istituzioni, in modo particolare della Regione. Un festival - dicevo - di accettazioni da parte di ARPA su proposte di CAS: questo sistema deve finire, qui dobbiamo ribaltare l'onere delle competenze, perché è l'istituzione che deve dare degli indirizzi a CAS e CAS deve avere la compiacenza anche di rendersi conto che su certi temi non si può scherzare... Valsugana insegna!

Venendo, caro Assessore Pastoret, all'interpellanza, che è una nicchia in mezzo a tanti quesiti che stanno affiorando in questa fase, che non sono certamente idilliaci e sono anche preoccupanti, noto che nel 2008, alla fine della passata legislatura, è stato deciso dalla Giunta precedente un investimento in conto capitale di 2.500.000 euro, quindi il 90 percento di 2.800.000, per una iniziativa di spostamento di gas tecnici, in quanto si riteneva da tempo pericoloso soprattutto l'impianto ad ossigeno. Come al solito, ho la sensazione che lei mi dirà che nel frattempo sono subentrate delle altre idee, le cose non sono state fatte, ci saranno stati dei movimenti... perché? Perché è evidente, dalle informazioni che ho assunto in questi giorni - così ha detto Finaosta nella persona del funzionario dr. Ferrod -, che, a parte i 433.000 euro di importo liquidato sulla base di questa delibera riferito a soli oneri di progettazione, nulla è stato fatto. Mi sembra strano che per un importo rilevante, per un ammontare di 2.800.000 euro, ci siano 433.000 euro di soli oneri di progettazione; quindi la mia iniziativa, oltre ad avere lo scopo di capire qual è lo stato dell'arte, a che punto siamo con lo spostamento di questi gas tecnici che erano ritenuti essenziali perché c'era una fonte di rischio per quanto riguarda l'impianto ad ossigeno... e non mi risulta che siano stati compiuti, né risulta a Finaosta... quindi sapere qual è la situazione in merito. Vorrei capire sulla base di quali dati, di quali fatture, di quali preventivi, di quali cronoprogrammi sono stati liquidati questi 433.000 euro.

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives, Pastoret.

Pastoret (UV) - Grazie Presidente. Ovviamente le questioni che il collega Zucchi pone sono più numerose delle domande che corredano l'ultima interpellanza che è stata posta; cercherò di dare una risposta che ricomprenda tutti i temi, quelli evocati verbalmente e quelli evocati nell'interpellanza.

Il finanziamento dello spostamento degli stoccaggi dei gas tecnici della Cogne è stato approvato con delibera della Giunta regionale nella scorsa legislatura, la n. 535/2008. La delibera individuava in 2.850.000 euro l'importo massimo delle spese per la progettazione e la realizzazione dello spostamento ammissibile a finanziamento nella misura del 90 percento, quindi la somma del finanziamento era pari a 2.565.000 euro, ovviamente previa presentazione di stati di avanzamento funzionali all'intervento in un cronoprogramma generale dei lavori. La Cogne, dopo aver effettuato le attività progettuali - sulle quali torneremo dopo -, con una nota del 23 luglio 2010 ha fatto presente alla Regione che (cito): "alla luce degli approfondimenti operati con i tecnici delle imprese contattate per la realizzazione dello spostamento dell'impianto di stoccaggio dei gas tecnici, al fine di ottimizzare la resa dell'impianto e garantire un livello di sicurezza ancora maggiore in conformità con i pareri dei comitati tecnici interpellati, è possibile collocare lo stoccaggio in un'area adiacente al reparto acciaieria, zona nella quale le aree interessate dallo scenario di danno continuerebbero ad essere confinate all'interno dello stabilimento". Poiché la nuova collocazione proposta dalla Cogne risultava maggiormente funzionale, sia per la società che avrebbe ridotto i rischi collegati alla presenza all'interno dello stabilimento delle tubazioni di adduzione dei gas, sia per l'Amministrazione regionale in quanto avrebbe consentito di ridurre i costi di realizzazione dell'intervento, l'Assessorato delle attività produttive ed i nostri funzionari hanno richiesto alla Cogne di produrre un dettaglio di costi della soluzione proposta, al fine di valutarne la finanziabilità - ovviamente non aggiuntiva a quella precedente, visto che gli interventi non sono stati realizzati - e poi entrerò nel merito. La Cogne ha presentato pertanto un nuovo preventivo dei costi che è in corso di istruttoria presso l'Assessorato.

Fatta questa premessa, si chiede quale sia il cronoprogramma presentato da CAS a Finaosta, in base al quale si sono già erogati 433.000 euro. La Cogne Acciai Speciali ha presentato, con nota del 26 giugno 2009, il cronoprogramma che illustrava la tempistica per le attività necessarie per lo spostamento degli stoccaggi dei gas tecnici. Il programma prevedeva la realizzazione dell'intervento in 22 mesi esclusi i tempi di ottenimento delle autorizzazioni.

Ci si chiede l'elenco dettagliato delle spese di progettazione e le verifiche su esse compiute: la verifica amministrativa e contabile delle spese, la verifica di compatibilità degli stati di avanzamento dell'intervento ai fini dell'erogazione dei fondi e della verifica di conformità dell'intervento è stata effettuata, come da mandato, da Finaosta, come previsto dalla deliberazione n. 535/2008. Le spese ritenute finanziabili pari a 2.850 euro si riferivano a (le cito brevemente, poi le do la copia con i dati, a meno che lei non li abbia già): opere edili, preprogetto operativo di spostamento, trasferimento serbatoi e accessori, progettazione direzione lavori e fornitura materiali, attività di supporto, mano d'opera e mezzi personale interno, ingegneria supporto tecnico, fermate di produzione acciaieria, interruzione movimentazioni di materiale. Non erano state considerate ammissibili le interruzioni di attività di cantiere.

Le spese finora finanziate da Finaosta, di importo pari a 481.683 euro, si riferiscono alla fattura n. 2161/2008 della SIAD Macchine e Impianti, di imponibile pari a 480.000 euro quale quota di anticipo pari al 30 percento del totale della fornitura di 1.600.000 euro; l'importo fatturato dalla SIAD è comprensivo dei lavori di progettazione ed ingegneria di base dell'impianto nel suo complesso, della stesura della lista dei materiali con relative specifiche, eccetera. Tali prestazioni sono quantificabili in circa 200.000 euro, la restante parte dell'anticipo è servita per avviare l'ordine. Altra fattura, la n. 3/2008 dell'ARIA S.r.l. di imponibile pari a 1.683 euro per la rielaborazione del rapporto preliminare di sicurezza per la ricollocazione degli stoccaggi. Questi sono i dati che Finaosta ci fornisce, la quale, dopo aver verificato l'avvenuto pagamento delle fatture, ha erogato il finanziamento nella misura del 90 percento delle spese per un importo pari a 433.514 euro. Considerato che il progetto è stato modificato, ovviamente nel finanziamento del nuovo progetto si terrà conto dell'impegno già erogato.

Si chiede qual è lo stato delle effettive opere fin qui compiute in base al cronoprogramma e, in caso di assenza di esecuzione di tali opere, quali provvedimenti abbia adottato la CAS per ottemperare alle norme di sicurezza e destinazione; come anticipato, successivamente alla progettazione ed all'ottenimento del nulla osta di fattibilità da parte de CTR (Comitato Tecnico Regionale) incaricato di valutare l'area di rischio dell'impianto, la Cogne Acciai Speciali ha interrotto la realizzazione dell'intervento e ha presentato alla Regione un nuovo progetto per lo spostamento dei gas tecnici in una collocazione che risulta essere più baricentrica rispetto allo stabilimento. Pertanto, di fatto, al momento non sono state eseguite opere, ma solo progettazioni. La Cogne Acciai Speciali ha sottoposto il nuovo progetto dello spostamento all'esame del CTR, ottenendo il nulla osta di fattibilità su questo nuovo progetto in data 30 settembre 2010. Inoltre ha avviato le procedure di progettazione e compilazione delle richieste per la presentazione della DIA (Dichiarazione Inizio Attività) al Comune di Aosta, che avverrà dopo l'approvazione da parte della Giunta regionale del finanziamento dello spostamento dell'impianto di stoccaggio dei gas tecnici della nuova area, per la quale è in corso l'istruttoria che è quasi al termine da parte dei nostri uffici.

Per quanto riguarda l'osservanza delle norme di sicurezza, questo è quanto comunicato da Cogne Acciai Speciali (cito): "Lo stabilimento è soggetto all'applicazione del decreto legislativo n. 334/1999; per l'applicazione dell'articolo 8 di tale decreto, il gestore dello stabilimento deve presentare un rapporto di sicurezza che contiene l'analisi del rischio da incidente rilevante e nel quale viene descritto tutto lo stabilimento, in particolare gli impianti in cui sono presenti le sostanze pericolose ai sensi di tale decreto, fra cui anche l'attuale impianto ossigeno. Nel rapporto di sicurezza vengono identificati gli scenari incidentali ritenuti credibili e i sistemi di sicurezza, di prevenzione e di protezione adottati. L'ultimo aggiornamento del documento è stato presentato nel 2007 all'autorità competente preposta alla sua valutazione, ovvero al Comitato Tecnico Regionale - CTR già citato -; lo stesso ha avviato un'istruttoria dalla quale sono scaturite alcune richieste di integrazione che hanno portato alla sua conclusione nel maggio 2010, con l'emissione di un documento finale che riporta alcune prescrizioni e raccomandazioni alle quali la Cogne dice che sta dando adempimento secondo le scadenze imposte. Poi vi è un piano di emergenza interna che è un documento interno, che definisce i ruoli, le responsabilità, i compiti e le funzioni coinvolte nella gestione di un'emergenza. Nel documento vengono definite le misure di protezione e di intervento da adottare, a seguito del verificarsi di un evento incidentale".

Per gli stabilimenti di cui all'articolo 8, al fine di limitare gli effetti dannosi derivanti da incidenti rilevanti, sulla scorta delle informazioni fornite dal gestore e dalla conclusione dell'istruttoria del rapporto di sicurezza, il Prefetto predispone il piano di emergenza esterno allo stabilimento e ne coordina l'esecuzione. Il piano di emergenza esterno in vigore attualmente è datato 30 maggio 2006 ed è attualmente in fase di revisione, si stanno ultimando gli accertamenti che verranno trasmessi a breve alla Protezione civile per la sostituzione...

(interruzione del Consigliere Zucchi, fuori microfono)

...è del 2006, non è di 30 anni fa, di fronte ad uno stabilimento che è rimasto lo stesso, mi scusi... poi non sta a me fare delle valutazioni.

Nella nuova collocazione dell'impianto di stoccaggio per ridurre i rischi globali legati alla produzione e allo stoccaggio dei gas, grazie alla minore lunghezza del tracciato delle tubazioni, la Cogne Acciai Speciali prevede anche il rifacimento dell'attuale torre di frazionamento, è uno strumento necessario per la produzione dei gas tecnici.

Ultima domanda, l'intendimento della Regione in merito alle tempistiche di realizzazione di tali opere ed alle problematiche ad essa connesse... ovviamente questa si esaurisce con tutta la descrizione che ho fatto prima; fornisco, però, un elemento aggiuntivo: secondo le informazioni fornite dalla Cogne, la realizzazione dello spostamento dovrebbe avvenire in un tempo pari a 11 mesi dall'autorizzazione regionale dell'ipotesi di effettuazione dei lavori, sincronizzata con i tempi di lavoro dell'acciaieria e con la fermata di tre settimane della stessa nel periodo estivo.

Presidente - La parola al Consigliere Zucchi.

Zucchi (PdL) - Parlo più veloce perché cinque minuti sono pochi per dire tutto quello che avrei da dire.

Come volevasi dimostrare, Assessore, quello che lei ha detto non fa altro che confermare le mie preoccupazioni; anche in questo caso ci si trova di fronte di nuovo ad una nebulosa del "vedremo, sposteremo, faremo". Se per l'impianto ad ossigeno nel 2006 c'era una prescrizione per cui era ritenuto rischioso, non capisco perché le latterie, i ristoranti, tutti gli esercizi commerciali debbano ottemperare a delle prescrizioni rigide - altrimenti dopo 30 giorni chiudono - e questi signori vanno avanti per degli anni senza che nessuno dica niente! Questa è una cosa inammissibile e fa il conto su tutte le altre questioni che stanno affiorando in questi giorni, da documenti e numerose testimonianze, su cui naturalmente sto compiendo le opportune verifiche, e le sto compiendo io, quando forse le dovrebbero compiere anche altri soggetti che sono preposti per competenza.

Ma in questo caso, i 433.000 euro... i conti non tornano, perché lei ha nominato una ditta che ho avuto modo anch'io di vedere in mezzo alle carte, di un pagamento del 30 percento all'ordine; ma se sono oneri di progettazione, 433.000 euro o 480.000 euro non le sembrano un po' tanti? È ammissibile che su un progetto che di fatto - lei lo ha annunciato in aula - è abortito, venga comunque saldato da Finaosta un anticipo del 30 percento all'ordine su un'opera che poi non viene fatta perché è stata abbandonata, deve essere rivista? Ma qui le cose non vanno assolutamente! Come non va - perché la delibera lo dice chiaramente - che si doveva pagare in stati di avanzamento lavori su opere effettivamente eseguite a colpi di 250.000 euro l'uno! Qui lei mi parla di 200.000, 1.700 euro... la delibera di Giunta parla chiaro, quindi qui siamo usciti dal seminato. La delibera di Giunta che è stata oggetto del pagamento di queste fatture parlava di stati di avanzamento lavori a colpi di 250.000 euro minimo, quindi 250.000 euro in su, ma per opere effettivamente eseguite! Oggi lei viene a dire, in aula, che è stato pagato un anticipo del 30 percento su un ordine che poi non è stato eseguito? Allora su questo punto, visto che ho altre cose da dire e mancano 2 minuti e mezzo, intanto mi riservo di vedere tutti i documenti per analizzare come, quando, perché, da chi è stata liquidata una fattura secondo i precetti iscritti in una delibera. Finaosta certamente, ma Finaosta siamo anche noi, quindi dovremo valutare se la Finaosta ottempera le prescrizioni di una delibera di Giunta.

Comunque, i "signori" della Cogne, in una maniera a dir poco irrituale, hanno pensato bene di invitare la III, la IV e la V Commissione, nani, ballerini, giornalisti, tutti, in quella sede, per andare a dire che tutto va bene; io, per le cose che ho detto, a questo gioco non ci sto, perché bisogna ricondurre i rispettivi compiti nelle rispettive sedi, così come ha detto il Presidente del Consiglio. Quindi su questi temi che sono oggetto di iniziative consiliari, questi "signori", anche qui, non devono distinguersi dagli altri; se hanno bisogno di dire qualcosa, devono venire e chiedere di essere auditi dalle rispettive commissioni e verranno auditi. È inaudito che il Consiglio si sposti presso di loro dimostrando in maniera palese una sudditanza nei loro confronti!

Questa è la sede per le iniziative e per le domande che oltretutto non riguardano solo loro; quindi, visto che manca poco tempo e ho avuto modo di vedere i primi documenti e per coloro che avranno il piacere di farsi scorrazzare con l'elmetto in testa domani da controllori e controllati per farsi dire che va tutto bene - magari hanno fatto le pulizie in questi giorni per far vedere che va tutto bene - io dico solo questo: ho preparato una serie di quesiti che sicuramente saranno posti in questa sede che è la sede idonea, e che sono già sul mio sito personale che tutti voi potete vedere, a cui con un semplice "sì" o con un semplice "no" può essere data una risposta. Sono quesiti che non riguardano solo la CAS, ma tutti gli organi preposti ai controlli e alle verifiche su cui ho qualche riserva. Sono nove quesiti di ordine tecnico per il momento, perché credo che ce ne saranno altri, non li cito, mi limito solo a leggere l'ultimo quesito che è di natura - diciamo - politica: "È vero che CAS ha creato sei società di servizi ad esclusivo utilizzo interno con evidenti intermediazioni di mano d'opera, di presenza operativa all'interno dell'azienda con indirizzi mail, numeri telefonici tutti interni all'azienda e con sede, tutte, a Milano, in corso Garibaldi, presso lo studio del commercialista di fiducia della società"? Dico questo per metterlo in correlazione con la parte conclusiva della relazione della Confindustria che, definendo il giudizio positivo sulla finanziaria regionale, dice: "Nel complesso rileviamo che vengono destinate risorse importanti per gli investimenti infrastrutturali e che possono avere una ricaduta positiva per il settore edile, a condizione che vengano bandite le gare e avviati i cantieri e a condizione che vi sia un'attenzione maggiore per le aziende valdostane, ovviamente a parità di condizioni e concorrenza con quelle esterne".

Credo che non vi sarà difficile trovare domani la persona che ha firmato questo documento.

Presidente - Prima di dare la parola al collega Comé - che poi non so per cosa interviene, me lo dirà -, mi permetto di fare osservare che era ben lungi da me richiamare i consiglieri in quella mia nota. Era un cortese ed educato invito a..., che è ben diverso dal richiamare. Se qualcuno ha letto la cosa in questi termini, me ne scuso, ma non era questa la mia intenzione, così come non era... non so come mai questa chiamata, ho fatto fare anche una verifica, io non ho avuto modo di riceverla, perché normalmente sono sempre telefonicamente reperibile, per cui mi telefonano a tutte le ore, ho sempre risposto e mi scuso anche per questo. Invece, vede, ma glielo dico con molta simpatia e con una certa cordialità, io non risponderò alle altre sue considerazioni, perché non parliamo lo stesso linguaggio, nel senso che ho fatto delle considerazioni di carattere generale, invece lei mi ha interpellato con un tono polemico. Io non posso scendere a fare della polemica, perché non è il mio ruolo.

Vorrei solo capire... non posso darle la parola, Assessore Pastoret, se non per fatto personale, perché per precisazioni no, altrimenti apriamo il dibattito. Se è per fatto personale è diverso.

La parola al Consigliere Comé.

Comé (SA-UdC-VdA) - Per motivare la richiesta di intervento, visto che sono stato chiamato in causa dal collega Zucchi, in quanto noi come Commissioni abbiamo accolto l'invito in maniera un po' "irrituale e pazzesca", come è stata definita da lei, collega Zucchi, quindi voglio tutelare non tanto la mia persona, ma il ruolo che ricopro come Presidente della commissione competente insieme ai Presidenti delle altre commissioni che, a seguito di un invito su una questione sollevata da Zucchi, corretta, portata all'attenzione di questo Consiglio, la CAS...

(interruzione del Consigliere Lattanzi, fuori microfono)

... su "l'irrituale" poi le farò sapere, collega Lattanzi, sull'irritualità di tanti altri inviti che sono... questo è un invito in cui fra l'altro i consiglieri partono da Aosta e vanno a piedi alla CAS; ci sono stati degli inviti che erano costosissimi e molto irrituali, eppure ci siamo andati! Vorrei ricordare Dubai, vorrei ricordare il Brasile, le visite a stazioni invernali dove abbiamo accolto l'invito da esterni!

Voglio solo puntualizzare che tale invito è stato esaminato attentamente dalle commissioni, è stato deliberato dalle commissioni, quindi non è che abbiamo accolto l'invito tout court; capisco, forse lei l'altro giorno aveva invitato la dott.ssa Zublena a fare una visita sui tetti della CAS, forse voleva avere la primogenitura, ma noi abbiamo ricevuto un fax, lo abbiamo analizzato, lo abbiamo deliberato e abbiamo deliberato di partecipare ad un sopraluogo, non abbiamo neanche predisposto una convocazione, e chi vuole può partecipare come consigliere alla visita.

Dopodiché vorrei sottolineare che il collega Donzel, in commissione, aveva sollevato la questione che io ho stoppato, perché ho dichiarato che avendo ricevuto l'invito, era forse prioritario dare assenso al sopraluogo e solo successivamente saremmo entrati nel merito della questione.

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive, Pastoret, per fatto personale.

Pastoret (UV) - Solo perché forse è stata interpretata nella visita anche la mia presenza, che non ci sarà, né da parte mia, né da parte del funzionario. Solo questo. Grazie.

Presidente - Consigliere Donzel... chiede la parola per cosa?

La parola al Consigliere Donzel, per fatto personale.

Donzel (PD) - Credo di essere un po' impreparato, perché forse non conosco bene il Regolamento, ma se lei ritiene che io non sia stato chiamato in causa in un'interpellanza che doveva parlare dell'ossigeno della Cogne e abbiamo parlato di tutt'altra cosa, valuti lei se ho diritto di parlare...

Presidente - ...lei ha chiesto la parola per fatto personale, non deve parlare per disquisire del comportamento dell'uno o dell'altro.

Donzel (PD) - ...è lei che deve autorizzarmi... mi autorizza?

Presidente - Se mi chiede la parola per fatto personale, per cortesia tiri fuori questo fatto personale.

Donzel (PD) - Se lei ritiene che non sia stato chiamato in causa...

Presidente - ...non ritengo niente, lei dica solo qual è il fatto personale per cui vuole intervenire.

Donzel (PD) - La questione attiene alla Cogne e, proprio prendendo spunto dal suo invito, avevo chiesto - e ringrazio il Presidente Comé di averlo ricordato - di parlarne nella sede competente: la III Commissione. Non ho chiesto di mettere ai voti questa richiesta perché il Presidente mi ha segnalato che era in atto un'iniziativa, e che prima si sarebbe provveduto a fare l'incontro con CAS e poi si sarebbe potuto approfondire in commissione.

Ora la gente fuori da questo Consiglio non sa che non possiamo intervenire in replica alle interpellanze di un altro Consigliere, quindi il nostro partito, perché io ho parlato da segretario del partito, non ha potuto intervenire in aula sulla questione della CAS, ha dovuto intervenire tramite comunicato stampa esterno, quindi non con un atto scorretto, ma con una normale procedura politica. Perché in questo momento posso solo intervenire perché il collega - che non nomino - ha usato il mio nome in quest'aula, altrimenti non posso intervenire nel merito.

Ho chiesto di parlarne nelle sedi competenti e aspetterò quella sede per valutare e dire le cose che ho da dire in quella sede; mi permetto solo di fare una precisazione: che nel comunicato c'era veramente la volontà di fare attenzione, è stato tirato fuori il PD della Valsugana, tutte storie... noi abbiamo messo al primo posto la salute, e vorrei ricordare a "qualcuno", in quest'aula, che siccome ero davanti alla sala di rianimazione quando mio nonno è morto per silicosi, la battaglia che facciamo per la salute dei lavoratori non è cominciata ieri! E non prendo lezioni da nessuno che si sveglia la mattina... quando questa primavera, in piena campagna elettorale, ha chiesto di mandare via quello stabilimento!

Ho seguito anche la delocalizzazione di stabilimenti di quella portata nei paesi del terzo mondo, dove non esistono regole, inquinano e uccidono dieci volte tanto; allora, come mio nonno, non voglio che muoia un operaio africano o tailandese...

(interruzione del Consigliere Zucchi, fuori microfono)

...sì, le regole dei paesi dove non ci sono! Quello che dico è che in questa regione sta crescendo un'azione contro quello che ha la stalla e dà fastidio perché puzza, quello che ha l'albergo e dà fastidio con la sua automobile, non si può passare con la bicicletta... qui c'è un attacco a tutto il mondo del lavoro...

Presidente - ...il fatto personale non sta venendo fuori, lei sta facendo un dibattito...

...certamente in quest'aula queste sono le regole, Zucchi può parlare e io no! E mi interrompe tutte le volte! Zucchi è intervenuto sull'interpellanza che riguardava... lei non gli ha detto nulla, per cinque minuti ha parlato...

Presidente - ...ma erano i tempi e parlava di un'interpellanza, se poi uno l'interpellanza la fa cominciare da... lei non può parlare, può parlare solo per fatto personale...

Donzel (PD) - ...è scorretto nei miei confronti!

Presidente - Sono scorretto nei suoi confronti, però si ricordi bene...

Donzel (PD) - ...la legge non è uguale per tutti...

Presidente - ...la legge non è uguale per tutti, ne prendiamo atto.

Donzel (PD) - Rispetto al fatto personale dirò una cosa: ci sono sedi deputate... io sono stato trattato, cioè la querela è stata interpretata da molte persone come un atto di condanna, perfino certa stampa garantista ha detto che se uno è querelato è come se avesse sbagliato... io non ho sbagliato e sono sereno!

Presidente - Va bene, questo ha un senso, grazie.

La parola al Consigliere Lattanzi, per fatto personale.

Lattanzi (PdL) - Grazie Presidente.

Non è per fare polemica, ma solo per specificare che l'irritualità dell'invito dei Presidenti delle commissioni competenti da parte di CAS è legittimo. Noi riteniamo che sia inopportuno, perché sappiamo che la questione della CAS non è stata portata in quest'aula dai Presidenti delle commissioni competenti, ma dal Presidente della I Commissione. Peraltro neanche i Presidenti della I e II Commissione sono stati invitati a questo incontro, sono stati invitati i consiglieri delle stesse, quindi sui tabelloni di invito-convocazione ci sono i tre Presidenti delle Commissioni terza, quarta e quinta, e tutti i consiglieri invitati di tutte le commissioni, compresa la I e la II Commissione che non hanno ricevuto l'invito.

Su questa "irritualità", che è legittima, solleviamo la tematica della correttezza istituzionale, sulla quale il collega Comé ha legittimamente detto quello che doveva dire; noi riteniamo che sia scorretto istituzionalmente ed inopportuno politicamente che questa istituzione si metta l'elmetto, prenda la provetta e vada a controllare la qualità delle opere, visto che noi non siamo in grado - perché ci dovrebbero essere delle persone competenti a farlo - di stabilire se quelle regole sono state rispettate... non è che chiamano me per capire se l'autovelox ha funzionato sull'autostrada, tanto per essere chiari!

Voglio solo chiarire questo: da parte del nostro gruppo c'è la denuncia dell'irritualità nella sua legittimità e dell'inopportunità che questo Consiglio si sposti, perché invitato, tutti, compresi i consiglieri delle commissioni di cui non stati invitati i Presidenti stessi. Siccome faccio parte della II Commissione, sono invitato io, ma il mio Presidente no, ad esempio.