Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1459 du 3 novembre 2010 - Resoconto

OGGETTO N. 1459/XIII - Disegno di legge: "Modificazioni alla legge regionale 23 dicembre 2004, n. 34 (Disciplina delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, trasformate ai sensi dell'articolo 37 della legge regionale 15 dicembre 2003, n. 21 (Legge finanziaria per gli anni 2004/2006). Abrogazione della legge regionale 12 luglio 1996, n. 18)". (Approvazione di un ordine del giorno)

Articolo 1

(Modificazione all'articolo 5 della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 34)

1. Al comma 11 dell'articolo 5 della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 34 (Disciplina delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, trasformate ai sensi dell'articolo 37 della legge regionale 15 dicembre 2003, n. 21 (Legge finanziaria per gli anni 2004/2006). Abrogazione della legge regionale 12 luglio 1996, n. 18), le parole: "con deliberazione della Giunta regionale" sono sostituite dalle seguenti: "dal consiglio di amministrazione".

Articolo 2

(Modificazione all'articolo 6 della l.r. 34/2004)

1. La lettera c) del comma 3 dell'articolo 6 della l.r. 34/2004 è sostituita dalla seguente:

"c) approvare il bilancio preventivo pluriennale di durata triennale, il bilancio preventivo economico annuale (budget) e il bilancio di esercizio;".

Articolo 3

(Modificazione all'articolo 9 della l.r. 34/2004)

1. Dopo il comma 1 dell'articolo 9 della l.r. 34/2004, è aggiunto il seguente:

"1bis. Le analisi dei costi, dei rendimenti e dei risultati, in termini di qualità dei servizi erogati per centri di responsabilità, sono rese pubbliche mediante pubblicazione annuale all'albo dell'azienda, unitamente alla deliberazione di approvazione del bilancio di esercizio.".

Articolo 4

(Modificazione all'articolo 10 della l.r. 34/2004)

1. La lettera c) del comma 1 dell'articolo 10 della l.r. 34/20004 è sostituita dalla seguente:

"c) il bilancio preventivo economico pluriennale di durata triennale, il bilancio preventivo economico annuale (budget) e il bilancio di esercizio;".

Articolo 5

(Modificazioni all'articolo 11 della l.r. 34/2004)

1. Alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 11 della l.r. 34/2004, le parole: "e finanziaria" sono soppresse.

2. Il comma 4 dell'articolo 11 della l.r. 34/2004 è sostituito dal seguente:

"4. Il consiglio di amministrazione approva, entro il 30 novembre di ogni anno, il bilancio preventivo pluriennale di durata triennale e il bilancio preventivo economico annuale (budget). Il bilancio di esercizio è approvato entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello cui il bilancio si riferisce.".

3. Il comma 5 dell'articolo 11 della l.r. 34/2004 è abrogato.

4. Al comma 6 dell'articolo 11 della l.r. 34/2004, le parole: "e l'approvazione del bilancio e del rendiconto" sono sostituite dalle seguenti: "e l'approvazione del bilancio preventivo economico annuale (budget) e di quello di esercizio".

Articolo 6

(Modificazione all'articolo 12 della l.r. 34/2004)

1. Il comma 2 dell'articolo 12 della l.r. 34/2004 è sostituito dal seguente:

"2. Per la gestione dei servizi socio-assistenziali, la Regione assicura all'azienda un finanziamento annuale definito sulla base del sistema della quota capitaria determinata in misura non superiore a quella riconosciuta alle strutture per anziani gestite dagli enti locali. All'azienda è inoltre concesso un contributo annuale non superiore al 20 per cento dei costi di esercizio risultanti dal bilancio di esercizio riferito all'anno precedente, il cui ammontare è determinato, con deliberazione della Giunta regionale, sulla base della stima previsionale dei costi relativa all'anno cui si riferisce il contributo presentata dall'azienda entro il 30 settembre di ogni anno. Contributi straordinari per scopi determinati o interventi speciali possono essere disposti con legge.".

Articolo 7

(Modificazione all'articolo 13 della l.r. 34/2004)

1. Al comma 1 dell'articolo 13 della l.r. 34/2004, le parole: "ed in conformità alle direttive impartite ad altre aziende o agenzie analoghe, operanti sul territorio regionale" sono sostituite dalle seguenti: "e in armonia con la specifica disciplina contrattuale nazionale del rapporto di lavoro del personale delle aziende pubbliche di servizi alle persone (ex IPAB)".

Articolo 8

(Disposizione transitoria)

1. Per gli esercizi finanziari 2010 e 2011, il termine per la presentazione della stima previsionale dei costi di cui all'articolo 12, comma 2, della l.r. 34/2004, come sostituito dall'articolo 6, è fissato al 20 dicembre 2010.

Articolo 9

(Disposizioni finanziarie)

1. L'onere complessivo derivante dall'applicazione degli articoli 6 e 8 è determinato complessivamente in annui euro 400.000 a decorrere dall'anno 2010.

2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 nell'unità previsionale di base 1.8.1.10 (Interventi per servizi e provvidenze socio-assistenziali).

3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si provvede mediante l'utilizzo delle risorse iscritte negli stessi bilanci:

a) nell'unità previsionale di base 1.8.1.10 per annui euro 150.000 per il triennio 2010/2012 a valere sul Fondo regionale per le politiche sociali di cui all'articolo 3 della legge regionale 4 settembre 2001, n. 18 (Approvazione del piano socio-sanitario regionale per il triennio 2002/2004);

b) nell'unità previsionale di base 1.16.2.10 (Fondo globale di parte corrente) a valere sull'accantonamento previsto al punto F1 (regionalizzazione della motorizzazione civile) dell'allegato n. 2/A al bilancio stesso per euro 250.000 per l'anno 2010;

c) nell'unità previsionale di base 1.16.2.10 (Fondo globale di parte corrente) a valere sull'accantonamento previsto al punto G1 (Istituzione commissioni valanghe) dell'allegato n. 2/A al bilancio stesso per annui euro 250.000 per gli anni 2011 e 2012.

3. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.

Articolo 10

(Dichiarazione d'urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

Président - Je vous annonce que sur cet objet a été présenté un ordre du jour des groupes ALPE et PD.

La parole au rapporteur, la Conseillère Emily Rini.

Rini (UV) - J'interviens à nom aussi de la collègue Impérial, rapporteur de ce projet de loi pour la IIe Commission.

Le présent projet de loi réforme la loi régionale n° 34 du 23 décembre 2004, afin de modifier certaines dispositions relatives au fonctionnement de l'Agence publique de services à la personne Maison de repos J. B. Festaz.

Ce texte est le fruit d'un long processus de concertation entre l'assessorat régional compétent et les administrateurs de l'agence, qui visait à définir les instruments les plus appropriés, à clarifier les compétences et à faciliter les rapports économiques et de gestion internes et externes de ladite agence.

Cette réforme était nécessaire pour résoudre certaines difficultés budgétaires survenues au cours des deux derniers exercices financiers et pour assurer la stabilité économique et gestionnaire indispensable à l'avenir de l'agence. L'objectif visé est de conserver et, si possible, de relever les niveaux de qualité garantis par l'ensemble des services fournis. Les aspects marquants de cette proposition de modification concernent l'adoption de nouveaux instruments de planification et de contrôle. Ceux-ci devront être mis en place par l'agence et, compte tenu de l'importance du financement public, leur fonctionnement sera surveillé par l'Administration. Sur les neuf articles présentés les plus importants sont ceux qui établissent que le conseil d'administration approuve le budget prévisionnel triennal, le budget prévisionnel annuel et le bilan. Dans une optique de modernisation de la méthode d'élaboration du budget, il est prévu que l'on passe d'un budget économique à un budget financier, qu'une analyse des coûts et des résultats, répartie par centre de responsabilité, soit effectuée et que l'on procède à une planification à moyen terme par l'approbation d'un budget prévisionnel triennal. L'Administration régionale pourra ainsi planifier à son tour et de manière efficace les ressources financières à destiner à l'agence et, par la même occasion, se doter de moyens de contrôle précis et efficaces.

Pour ce qui est du budget, une certaine flexibilité est prévue, puisque le conseil d'administration pourra avoir recours à la gestion provisoire si le budget prévisionnel n'était pas encore applicable et ce pour une période qui ne saurait en tout état de cause dépasser les quatre mois.

Le texte que vous avez sous les yeux est caractérisé par l'introduction de deux modalités de financement: la première est fondée sur le système de la capitation et le montant y afférant ne peut dépasser celui reconnu aux structures pour personnes âgées gérées par les collectivités locales, il faut notez aussi que le barème appliqué à ce jour est plus élevé; la deuxième établit que l'agence bénéficie également d'une subvention annuelle, dont le montant est égal ou inférieur à 20 pour cent des coûts d'exploitation résultant des comptes de l'année précédente. L'agence est ainsi assimilée aux autres organismes du système de services pour les personnes âgées et le financement qui lui est accordé correspond à la moyenne des dépenses prises en charge par les communautés de montagne pour les structures et les services à domicile qui dépendent de celles-ci. D'autres aides extraordinaires à des fins déterminées ou pour des actions spéciales peuvent être accordées, mais uniquement en vertu de dispositions législatives.

Enfin, je tiens à souligner qu'aucune modification n'est prévue pour ce qui est du statut et du traitement du personnel de l'agence. Il est toutefois souhaitable que les dispositions de l'article 13 de la loi actuellement en vigueur trouvent rapidement une application concrète par l'ouverture de négociations syndicales.

Président - La discussion générale est ouverte.

La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.

Morelli (ALPE) - Merci M. le Président.

Avant d'entrer dans le vif de mon rapport, permettez-moi une petite digression. La Maison de repos Jean Boniface Festaz a été fondée en 1657 lorsque Jean Boniface Festaz, le Trésorier du Duché d'Aoste légua ses biens à la ville d'Aoste pour créer un hospice de charité. Je crois qu'il est juste de le rappeler et je crois qu'il est juste aussi de devoir du respect à la mémoire de cet homme bienfaiteur, en prononçant par exemple correctement son nom. Je souhaiterais vraiment que l'on dise "Jean Boniface Festaz" au lieu de "Gi Bi Festaz", qui à tout me fait penser sauf qu'à un hospice de charité!

La vocation de l'hospice à se prendre soin des personnes âgées est restée la même et actuellement la structure accueille 70 personnes plus 20 dans les RSA et 10 dans le centre pour les malades d'Alzheimer, deux services qui sont en convention avec l'ASL. Une structure que nous avons entendu définir en commission comme une structure d'excellence, à même de répondre correctement aux nécessités des anciens, mais aussi aux exigences éminemment sanitaires des patients de la RSA et du centre Alzheimer. Jugement qui est partagé même par le réviseur aux comptes dans le rapport qui concerne le bilan des exercices financiers des années 2008 et 2009, dont j'ai eu l'occasion de prendre connaissance; un rapport qui met en évidence aussi l'état de criticité économique dans lequel se trouve la Maison de repos Festaz. Le 25 mars 2010 le réviseur aux comptes constate comme "alla data odierna non sono ancora pervenuti i segnali positivi, le convenzioni sono state prorogate senza alcun adeguamento economico, non è intervenuta la modifica della sopraccitata legge regionale n. 34, non sono state prese determinazioni in ordine alla stabilizzazione del personale, non ci sono le risorse finanziarie necessarie per far fronte alle necessarie spese in conto capitale. In tale scenario lo scrivente non può che invitare la Casa di riposo Festaz al contenimento delle spese e ad una razionalizzazione delle risorse impiegate, compatibilmente con gli standard qualitativi previsti dalle convenzioni, ad impegnare somme o ad assumere obbligazioni solo ed esclusivamente nei limiti delle entrate certe, sulla base delle convenzioni attualmente in essere, a monitorare periodicamente il mantenimento degli equilibri complessivi di bilancio, a sollecitare con ogni mezzo a sua disposizione l'Amministrazione regionale, anche per il tramite dei suoi rappresentanti in seno al consiglio di amministrazione, affinché sia data una pronta risposta alle problematiche sopra evidenziate".

La risposta della politica per arginare le difficoltà in cui si trova il Festaz consiste in questo disegno di legge n. 115, in particolare l'articolo 6, dove si dice che la Regione assicura all'azienda un finanziamento annuale definito sulla base del sistema della quota capitaria, che viene così equiparata a quella delle microcomunità - ricordo che attualmente era di 69 euro per il Festaz contro i 65 delle microcomunità - e che viene introdotto un contributo annuale in misura non superiore al 20 percento dei costi di esercizio risultanti dal bilancio di esercizio dell'anno precedente. In coda si precisa che i contributi straordinari per scopi determinati o interventi speciali possono essere disposti con legge. Tuttavia, l'articolo 9 recita che l'onere complessivo derivante dagli articoli 6 e 8 è determinato in annui 400.000 euro, fissando un limite quindi - par di capire - anche agli interventi straordinari previsti nell'articolo 6. Ci sembra un punto importante che necessita di un chiarimento, così come un altro aspetto: il 20 percento - si dice - è relativo ai costi di esercizio e l'onere che si prevede vada ad integrare la quota capitaria non deve superare i 400.000 euro; in audizione ci è stato riferito che, a partire dal 2008, con il rinnovo del contratto di lavoro la Regione ha versato annualmente circa 400.000 euro in più per far fronte alle spese dell'adeguamento contrattuale del personale; non è chiaro... Le informazioni sono state un po' contraddittorie e anche in questo senso gradiremmo una precisazione da parte dell'Assessore; questa cifra andava ad aggiungersi ai 2.120.000 previsti all'articolo 16 della legge n. 34, oppure erano inclusi? Perché l'Assessore ci ha invece parlato di circa 1.700.000 euro relativi alla quota capitaria, a cui si aggiungono 420.000 euro per l'adeguamento contrattuale, per un totale dunque di 2.120.000 euro.

L'altro nodo importante affrontato dalla discussione sul disegno di legge, che ha originato un dibattito intenso, è quello relativo al personale. Il disegno di legge con l'articolo 7 sostituiva un passaggio dell'articolo 13 della legge n. 34 introducendo l'armonizzazione dei contratti con la disciplina contrattuale nazionale delle aziende ex IPAB e su questo punto ci permettiamo di sottolineare un episodio spiacevole che si è verificato in commissione, quando doveva verificarsi l'audizione con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Come è già successo per altri provvedimenti precedenti, le organizzazioni sindacali hanno lamentato in quella seduta un mancato coinvolgimento e hanno lasciato la seduta, invitando i Presidenti di commissione a sollecitare un incontro con l'Assessore, incontro che poi è avvenuto, perché la loro partecipazione alla seconda audizione ha assunto un carattere risolutivo, perché ha reso palese a tutti i commissari come l'articolo 7 fosse inopportuno e anche un po' incomprensibile e addirittura per qualcuno suscettibile di illegittimità. La disciplina contrattuale nazionale dei servizi ex IPAB a cui si faceva riferimento e verso la quale la volontà della Giunta indirizzava la casa di riposo per le nuove assunzioni in realtà non è in fase di definizione a livello nazionale, contrariamente a quanto invece veniva indicato nella relazione a corredo del disegno di legge. La quale cosa a me, Commissaria non esperta di contratti e che tende a tenere nella giusta considerazione quanto viene scritto in un disegno di legge e in una relazione, ha leggermente infastidito. Non arrivo a dire che si siano scritte cose inesatte, ma di certo si è cercato di far percepire come un semplice adeguamento ad una situazione nazionale data per assodata quello che in realtà sarebbe stato un cambiamento radicale per i lavoratori del Festaz, che sarebbero passati da una situazione contrattuale chiara, stabilita in loco nel 2004 con la legge n. 34, quella del contratto regionale del comparto unico, ad una situazione indefinita, andando anche a creare una situazione di disparità con il personale delle microcomunità che svolge le stesse mansioni. Qualcuno in commissione lo ha definito un salto nel buio, qualcun altro una delega in bianco. Abbiamo dunque ritenuto in commissione quanto mai opportuno concordare lo stralcio dell'articolo 7, di cui ancora non comprendiamo la ratio e di cui chiederemmo spiegazione.

Prima di concludere il mio intervento, mi preme ricordare un aspetto che, benché non toccato direttamente dal disegno di legge, è stato trattato ampiamente durante le audizioni ed è quello che concerne la paventata esternalizzazione dei servizi della Casa di riposo Festaz con il possibile inserimento di cooperative. Le informazioni di cui disponiamo si mantengono nel vago, la risposta stessa dell'Assessore ad un nostro precedente quesito non è stata chiarificatrice, tuttavia alcune prese di posizione essenzialmente da parte dei rappresentanti al Comune di Aosta, ma anche di alcuni membri del Consiglio di amministrazione lasciano presagire che la Giunta intenda intraprendere questa strada per un'esigenza di razionalizzazione dei costi. Razionalizzazione che riteniamo essere tutta da dimostrare se rapportata alla qualità del servizio che unanimemente è stata riconosciuta da tutti per quanto riguarda il personale e l'insieme delle prestazioni fornite dalla struttura. Come già abbiamo avuto occasione di dire in precedenza, riteniamo che il buon livello qualitativo della realtà assistenziale e infermieristica del Festaz sia il frutto di un lavoro continuo di miglioramento delle pratiche che si sono acquisite nel tempo e che costituiscono un valore aggiunto, che non si può non tenere nella dovuta considerazione. A questo proposito ci proponiamo di mantenere alta l'attenzione e consideriamo utile e corretto che l'Assessore tenga al corrente la V Commissione dei possibili sviluppi futuri, in considerazione dello scadere della convenzione per la RSA e per il centro Alzheimer con l'azienda USL.

Président - La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie Presidente.

Il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale si poneva sostanzialmente due obiettivi chiari e precisi. Il primo, riguardava il rapporto di lavoro del personale della casa di riposo che, in un non precisato futuro, doveva transitare nel contratto di lavoro nazionale delle aziende pubbliche di servizi alla persona. Una proposta, come ha fatto bene rilevare la collega Morelli, quanto meno improvvisata per due ragioni: perché non era stata confrontata con le organizzazioni sindacali e perché si faceva riferimento ad un contratto ancora non esistente, dunque non se ne conoscevano né le condizioni, né i termini e quindi la non applicabile. Proposta quindi cassata all'unanimità dalle commissioni competenti in sede di confronto sul testo da licenziare, recependo così la richiesta espressa unitariamente dai sindacati.

Il secondo obiettivo del disegno di legge riguardava il rapporto finanziario fra il Consiglio di amministrazione della casa di riposo e l'Amministrazione regionale; le notevoli spese di gestione della struttura, la maggior parte relativa ai costi del personale, trovavano copertura in un finanziamento regionale insufficiente a garantire un equilibrato e sereno pareggio di bilancio. La novità introdotta nel nuovo articolato dovrebbe (ma ho dei dubbi in proposito) dare al bilancio della casa maggiori garanzie per una gestione finanziaria che non sia di sola sopravvivenza. Dover ancora accedere a contributi straordinari per far fronte agli aumenti riconosciuti dal contratto del comparto unico ai dipendenti non è il modo migliore e più oculato per garantire una tranquilla programmazione del futuro. A questo proposito, rivolgo anch'io la stessa domanda all'Assessore che è stata fatta in commissione: per il 2011 è previsto ancora, come per il 2010, il contributo di 400.000 euro relativo al riconoscimento per il personale degli aumenti contrattuali? È la stessa domanda posta prima dalla collega Morelli. Il consiglio di amministrazione comunque ritiene questa proposta un passo avanti, perché garantisce di più e meglio la gestione del bilancio, quindi io mi tengo le mie perplessità, e non mi sembra corretto intromettermi avanzando proposte diverse.

Stralciato l'articolo riguardante il futuro del personale e preso atto della condivisione del provvedimento relativo al finanziamento da parte del Consiglio di amministrazione della casa di riposo, il voto del gruppo del Partito Democratico sarà favorevole.

Consentitemi l'esternazione di una grossa preoccupazione: quella relativa alla gestione futura dell'UAP, della RSA e del nucleo Alzheimer, servizi a carattere prevalentemente sanitario, ospitati all'interno della struttura del Jéan Boniface Festaz. Le convenzioni in essere fra la casa di riposo e l'azienda USL della Valle d'Aosta scadranno il 31 dicembre 2010 e dalle audizioni promosse dalle commissioni consiliari abbiamo saputo che nulla è stato ancora deciso per il futuro gestionale dei tre servizi. Non entro nel merito delle informazioni e delle considerazioni emerse in sede di commissione: personalmente considero poco opportuna la convocazione presso l'Assessorato regionale della sanità dell'ex Direttore della casa, nel corso della quale gli è stato comunicato che una cooperativa sociale avrebbe gestito dal prossimo gennaio l'UAP, la RSA e il nucleo Alzheimer e che la stessa cooperativa ha successivamente avuto alcuni incontri informativi con il responsabile della struttura. Mi fermo qui. Il Direttore generale, dott.ssa Stefania Riccardi, ha detto che l'indirizzo dell'USL della Valle d'Aosta non è ancora stato definito, uno dei motivi è la manovra finanziaria che era in corso alcuni mesi fa, quindi non mi sembra il caso di fare valutazioni rispetto ad un disegno gestionale ancora incerto e confuso. Mi preoccupa però la tempistica, Assessore; la scadenza è il 31 dicembre, quindi mi sembra insufficiente il tempo per una scelta oculata e serena. Lo dico perché questa decisione dovrebbe essere frutto di una riflessione più profonda che non quella di un superamento di una convenzione capace di guardare al di là del rinnovo, seppure importante e delicato di una convenzione o di una presa in carico diretta da parte dell'azienda USL dei servizi sopraccitati.

A mio avviso, aveva ragione l'Assessore Albert Lanièce quando, rispondendo il 22 settembre alle interpellanze relative a tale vicenda, diceva: "in questa fase non è stato individuato alcun soggetto terzo, potenziale gestione di UAP, RSA e nucleo Alzheimer, ma si intende per il futuro mettere a punto un piano che affronti nel migliore dei modi i crescenti bisogni sanitari della popolazione anziana e lungodegente in riabilitazione". Questa ci sembra la via da imboccare, una reale innovazione della medicina del territorio deve dare una risposta di carattere generale anche all'aumentata incidenza e prevalenza delle malattie cronico-degenerative e della disabilità, conseguenze dirette del sensibile aumento dell'aspettativa media di vita. Credo sia proprio questo fenomeno ad aver messo in crisi il modello assistenziale tradizionale e tutto ciò impone alla politica di adeguare il servizio sanitario per renderlo coerente con le nuove realtà oggi prevalenti. Parte integrante di questo adeguamento è una profonda ristrutturazione della medicina del territorio; ad essa, all'assistenza domiciliare, alle strutture residenziali e semiresidenziali e da ultimo alle RSA sono stati affidati nel tempo i compiti di affrontare e rispondere ad una serie numerosa e complessa di funzioni legate al mantenimento della salute. Si tratta di compiti che hanno subito negli ultimi decenni, in particolare negli ultimi anni, uno straordinario sviluppo in termini di complessità e di assorbimento delle risorse, cui peraltro non ha fatto riscontro un adeguamento convincente e complessivo dell'organizzazione sanitaria, dei modelli organizzativi, penso al protocollo ospedale-territorio e dei finanziamenti. Il cardine del nuovo tipo di assistenza che si deve fornire ai cittadini anziani fragili, ossia la continuità dei processi di cura e di assistenza è oggi, alla luce dei fatti, un obiettivo difficile da realizzare: il filo sanitario e assistenziale fra le cure secondarie e ad alta complessità (l'ospedale, la medicina specialistica) e le cure primarie. Il risultato è che queste non riescono a garantire un'effettiva continuità nell'assistenza. Ricorderete certamente il rilievo contenuto nel piano per la salute e il benessere sociale dei ricoveri non opportuni in pronto soccorsi di anziani ospitati nelle microcomunità. È per questi motivi che tale situazione deve essere oggi affrontata all'interno di un processo di revisione del modello di organizzazione sanitaria e socio-sanitaria, forse quel piano a cui faceva riferimento l'Assessore, che restituisca armonia funzionale ed organizzativa all'attuale confusione fra bisogni ed attese dei cittadini, in questo caso cittadini fragili, e risposte sanitarie e socio-sanitarie effettivamente erogabili. Creare una vera rete, un'interconnessione di elementi fra di loro localmente collegati intorno ad un percorso assistenziale e sanitario uniforme, da territorio a territorio, da distretto a distretto, da casa a casa, ossia casa residenziale e RSA. Partendo da qui dovrebbe essere ricercata la soluzione migliore per la gestione dei servizi sanitari all'interno della Casa di riposo Festaz: un processo ispirato ad una filosofia di appropriatezza, ad un modello di riferimento capace anche di introdurre elementi di novità in quelle strutture oggi gestite totalmente dagli enti locali, che, a mio parere, in un futuro molto vicino dovranno ripensare anche alla loro organizzazione interna, specialmente in rapporto con i servizi sanitari. Con questa visione prospettica forse un prendere tempo e prorogare, se possibile, l'attuale convenzione per i tre servizi (UAP, RSA e nucleo Alzheimer) potrebbe essere la soluzione migliore. Fra le righe è anche quello che noi chiediamo nell'ordine del giorno che abbiamo presentato.

Président - Est-ce qu'il y a d'autres interventions? Maintenant on va discuter sur l'ordre du jour.

La parole au Conseiller Rigo.

Rigo (PD) - Grazie Presidente.

L'ordine del giorno vuole raccogliere un po' lo spirito con cui hanno lavorato le due commissioni e delle osservazioni che in quella sede sono state presentate. Sappiamo che c'è ancora incertezza, non c'è ancora decisione, ci piacerebbe che le verifiche che sono state preannunciate dalla dott.ssa Riccardi siano presentate anche alla commissione e in quella sede spiegato quale sarà poi la scelta che l'azienda, nella sua autonomia, andrà ad assumere. Credo sia una scelta che non riguardi solo la casa di riposo, ma che inevitabilmente la scelta di come gestire questi servizi sanitari andrà poi a marcare anche nel futuro altri tipi di gestione. Ci piacerebbe quindi che di questo ne potessimo discutere in commissione, anche prendendo tempo: quel poco tempo necessario per poter arrivare ad una scelta più corretta rispetto a quei servizi ospitati nella Casa Festaz, ma anche per guardare al futuro di tali servizi.

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie Presidente.

Per quanto riguarda questo ordine del giorno, c'è già stata occasione durante l'audizione in V Commissione di accennare gli atteggiamenti nei confronti dei servizi sanitari che sono compresi nella struttura della Casa di riposo Festaz. Come ho già avuto modo di dire nell'interpellanza che è stata fatta un paio di mesi fa, la nostra attenzione è quella di cercare di migliorare l'assistenza sanitaria, tenendo conto anche di tutta una serie di criticità dei pazienti che avevo già sottolineato. Per quanto riguarda questo ordine del giorno, quindi mi impegno ad andare in Va Commissione a relazionare quelli che saranno gli atteggiamenti, dunque accettiamo l'ordine del giorno.

Président - Je soumets au vote l'ordre du jour présenté par les Conseillers Rigo, Patrizia Morelli, Donzel, Chatrian, Bertin et Louvin, qui récite:

Ordine del giorno

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Preso atto che a tutt'oggi non è ancora stata definita la futura gestione dei servizi UAP - RSA - nucleo Alzheimer ospitati presso la Casa di riposo J. B. Festaz di Aosta e gestiti in convenzione fino al 31 dicembre 2010;

Evidenziato che questi servizi devono avere al centro dell'attenzione i bisogni di una popolazione anziana e lungodegente che sta crescendo di numero;

Constatato che tutti gli attori auditi dalle Commissioni consiliari II e V hanno posto in evidenza il futuro del personale operante presso la Casa di riposo e la dovuta attenzione alla valorizzazione delle competenze e professionalità maturate in questi anni;

Rilevato che la scelta della gestione futura di questi importanti servizi socio-sanitari potrebbe rappresentare la strada privilegiata anche per altri servizi a prevalente valenza sanitaria;

Impegna

l'Assessore regionale competente a relazionare nella competente commissione consiliare in merito alle verifiche, condotte dall'Azienda USL della Valle d'Aosta di concerto con la Regione, sulla praticabilità delle diverse ipotesi relative alla gestione dei servizi RSA - UAP - nucleo Alzheimer oggi presenti nella Casa di riposo J. B. Festaz.

F.to: Rigo - Patrizia Morelli - Donzel - Chatrian - Bertin - Louvin

Conseillers présents et votants: 28

Pour: 28

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Est-ce qu'il y a des interventions en discussion générale? Je ferme la discussion générale.

La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Albert Lanièce.

Lanièce A. - Grazie.

Intervengo brevemente, sono già stati illustrati i termini di questa legge che andiamo a proporre, una legge che prendo atto che è stata apprezzata da parte di tutte le forze politiche presenti in quest'aula e anche dalle forze sindacali, che ho avuto occasione di incontrare. Come è stato sottolineato, si rendeva necessario un intervento ulteriore per quanto riguarda il finanziamento, in quanto è stato ben riportato dalla relatrice come la Casa di riposo Festaz avesse finora un unico finanziamento, basato sulla quota capitaria e, non avendo un ente gestore alle spalle, come è stato detto più volte, come le microcomunità, una serie di oneri ricadevano direttamente sulle spalle della casa di riposo. Con questo finanziamento ulteriore, un contributo concesso in base al 20 percento dei costi di esercizio del bilancio, crediamo che si vada a contribuire a finanziare in modo corretto l'attività di una struttura estremamente funzionale alla città di Aosta e alla Regione, in virtù delle strutture sanitarie che vi sono presenti.

Mi riallaccio all'ordine del giorno di prima, vorrei solo sottolineare che intanto dei provvedimenti per quanto riguarda il miglioramento dell'assistenza sia sanitaria che della parte relativa all'assistenza agli anziani sono già stati presi. Teniamo conto che da meno di un anno la casa di riposo ha anche un turno notturno di infermieri, era un punto critico che si era rivelato già all'inizio legislatura e ci era stato sottoposto, ossia il fatto che di notte ci fosse una sola infermiera che facesse il turno sia nelle RSA o UAP e in casa di riposo. Da meno di un anno abbiamo con il consiglio di amministrazione condiviso il fatto che bisogna fare questo sforzo, quindi ora la casa di riposo ha un turno infermieristico di notte separato dal turno in RSA; questo ha sensibilmente migliorato molti aspetti per quanto riguarda la gestione sanitaria, perché spesso l'infermiera doveva assentarsi dalla RSA, andare in casa di riposo nei piani sopra e non era una gestione corretta. Questo è uno dei passi che abbiamo cercato di condividere con il consiglio di amministrazione per migliorare una serie di criticità di cui abbiamo parlato.

Volevo specificare che i 400.000 euro annui si riferiscono al nuovo contributo che dovrà rappresentare una novità rispetto al finanziamento, mentre i 420.000 euro dovuti all'aumento del contratto del comparto saranno previsti già nella parte di bilancio a disposizione dell'azienda; quindi, in realtà, rispetto al 2008, sono 800.000 euro in più.

Per quanto riguarda l'aspetto legato al personale, credo sia corretto sottolineare il passaggio che è stato fatto martedì scorso con i sindacati, dove abbiamo serenamente discusso sull'aspetto legato al contratto. Ricordo che all'articolo 13 si dice che il contratto del personale del Jean Boniface Festaz dovrà essere un contratto di una ex IPAB, appunto una società di pubblici servizi, ma, fino a quando non sarà stipulato questo contratto in accordo con le organizzazioni sindacali, sarà previsto appunto il contratto del comparto unico presente a livello regionale. Questo articolo 13 non è mai stato applicato dal 2004, perché, come leggo alla fine del comma 1: "in conformità alle direttive impartite ad altre aziende o agenzie analoghe operanti sul territorio regionale"... questo si riferisce poi al nuovo tipo di contratto che dovrà essere in conformità alle direttive impartite. Anche qui quindi non è che l'articolo 13 brillasse di chiarezza, pertanto si riteneva a questo punto di modificare la parte finale: "e in armonia con la specifica disciplina contrattuale nazionale del rapporto di lavoro del personale delle aziende pubbliche di servizi alle persone (ex IPAB)". In questo modo - si diceva - nel momento in cui ci sarà un contratto a livello nazionale delle ex IPAB, faremo riferimento a quell'articolo e poi si discuterà con i sindacati qual è l'applicazione a livello regionale. Devo dire che nella discussione con i sindacati c'è stata un'apertura rispetto a quello che c'è stato fino al 2004 da parte delle organizzazioni sindacali nel dire: "bene, tenendo conto..." e devo ammettere anche che c'è stato un atteggiamento preoccupato in rapporto anche alla gestione futura dei servizi sanitari e socio-sanitari, quindi in rapporto anche alle spese... i sindacati si sono detti disponibili a mettersi attorno ad un tavolo per ridiscutere, comunque per cominciare a lavorare su questo nuovo contratto al Festaz. A questo punto il sottoscritto ha detto: "io sono disponibile a ritirare l'emendamento", io spero che sia stato riportato il tutto da parte dei sindacati... in Va Commissione ho detto: "io sono disponibile a ritirare l'emendamento, lasciamo l'articolo 13 com'è e io sarò il primo a promuovere l'apertura di un tavolo di lavoro per permettere di arrivare ad un nuovo contratto"; questo è quello che è successo. Ho preso poi atto che le Commissioni Va e IIa, sentendo anche le organizzazioni sindacali, hanno avallato questo atteggiamento e il senso di tale emendamento che è andato ad annullare l'articolo 7. Noi siamo disponibilissimi e ci faremo promotori dell'apertura di tale tavolo, dove saremo lì a sentire quali sono le necessità e le indicazioni che le organizzazioni sindacali ci porteranno. Detto questo, c'è la soddisfazione di arrivare a questo disegno di legge per partire in modo più sereno con la gestione di questa casa di riposo, che è estremamente funzionale alla nostra realtà.

Per quanto riguarda le strutture sanitarie, sia il nucleo Alzheimer, l'UAP e la RSA, è funzionale che restino all'interno della struttura, quindi il nostro atteggiamento con cui discuteremo con il consiglio di amministrazione e soprattutto con l'USL che dovrà gestire queste strutture, sarà quello di mantenere le strutture all'interno della casa di riposo. Questo naturalmente dopo aver sentito ad esempio l'Associazione Alzheimer Valle d'Aosta, che ha sottoposto tutta una serie di problematiche qualora ci fosse stato lo spostamento della struttura del nucleo Alzheimer.

Ringrazio ancora i Presidenti delle Commissioni IIa e Va per il lavoro che è stato fatto. Grazie.

Président - Nous passons maintenant à l'examen article par article.

Je soumets au vote l'article 1er:

Conseillers présents et votants: 26

Pour: 26

Le Conseil approuve à l'unanimité.

Président - Article 2: même résultat. Article 3: même résultat. Article 4: même résultat. Article 5: même résultat. Article 6: même résultat.

Sur l'article 7 nous avons l'amendement n° 1 des Commissions IIe et Ve, qui récite:

Emendamento

L'articolo 7 del disegno di legge n. 115 è soppresso.

Article 7 avec l'amendement: même résultat. Article 8: même résultat. Article 9: même résultat. Article 10: même résultat.

Président - Je soumets au vote la loi dans son ensemble:

Conseillers présents et votants: 27

Pour: 27

Le Conseil approuve à l'unanimité.