Objet du Conseil n. 1458 du 3 novembre 2010 - Resoconto
OGGETTO N. 1458/XIII - Disegno di legge: "Disposizioni per la promozione e la valorizzazione del patrimonio e della cultura cinematografica. Istituzione della Fondazione Film Commission Vallée d'Aoste".
Articolo 1
(Oggetto e finalità)
1. La Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste riconosce i settori cinematografico, televisivo e audiovisivo quali fondamentali strumenti di espressione artistica, di formazione culturale e di valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali, materiali e immateriali, afferenti il territorio regionale.
2. Per le finalità di cui alla presente legge, la Regione:
a) promuove iniziative atte a sostenere lo sviluppo del settore cinematografico e audiovisivo negli ambiti della produzione e della distribuzione;
b) assicura la tutela e la conservazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo ed incentiva la formazione, lo studio e lo sviluppo delle arti e delle tecniche cinematografiche e audiovisive, in ragione dei loro valori culturali, formativi e professionali;
c) persegue il rafforzamento dell'immagine della Valle d'Aosta e la valorizzazione del contesto culturale, turistico e ambientale del territorio regionale inteso come sistema portatore di identità e valori specifici;
d) riconosce nell'industria cinematografica e audiovisiva uno strumento di sviluppo, in grado di rafforzare e qualificare le imprese locali, di favorire la crescita professionale degli operatori del settore, di sviluppare nuove professionalità e di garantire la promozione della Valle d'Aosta, con particolare riferimento al settore dei beni culturali;
e) favorisce l'intervento dei privati nel settore cinematografico, adoperandosi per lo sviluppo di forme di partenariato con il settore pubblico.
Articolo 2
(Interventi)
1. La Regione interviene nei settori cinematografico, televisivo e audiovisivo al fine di:
a) promuovere e valorizzare, in termini sostenibili e qualitativi, il patrimonio culturale, ambientale, turistico, rurale, storico ed etnografico della Valle d'Aosta, nonché le competenze professionali, tecniche e artistiche presenti nel territorio regionale;
b) promuovere e sostenere la produzione di opere cinematografiche, televisive e audiovisive locali;
c) incentivare la presenza nel territorio regionale di produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e internazionali;
d) promuovere l'installazione di strutture del comparto cinematografico, al fine di favorire l'imprenditoria, con particolare riferimento a quella giovanile, e l'occupazione;
e) promuovere la conoscenza e la diffusione del linguaggio cinematografico, televisivo e audiovisivo, anche mediante attività di studio e di ricerca;
f) sostenere la distribuzione delle opere cinematografiche e audiovisive riguardanti la Valle d'Aosta mediante l'accesso ai circuiti di programmazione e la partecipazione a rassegne, festival e altre iniziative volte alla loro promozione e diffusione;
g) sostenere e incentivare le manifestazioni cinematografiche di qualità, di rilevante interesse culturale e sociale anche con riferimento alla realtà locale;
h) assicurare, per fini culturali ed educativi, l'acquisizione e la conservazione del patrimonio filmico riguardante la Valle d'Aosta, con particolare riferimento alle opere di interesse naturalistico, etnografico, storico e culturale;
i) finanziare e promuovere, anche a livello di sostegno all'ideazione, alla distribuzione e alla realizzazione, opere cinematografiche, televisive o audiovisive riguardanti la Valle d'Aosta, la cultura della montagna e il mondo dell'alpinismo;
j) sostenere la produzione cinematografica, televisiva e audiovisiva in lingua francese al fine di rafforzare la comunicazione plurilinguistica attraverso i moderni mezzi di comunicazione.
Articolo 3
(Film Commission Vallée d'Aoste)
1. Per il perseguimento delle finalità di cui alla presente legge, la Regione promuove l'istituzione di una Fondazione, non avente scopo di lucro, denominata Film Commission Vallée d'Aoste, con sede in Aosta.
2. I soggetti pubblici e privati che intendono aderire alla Fondazione successivamente alla sua costituzione devono farne richiesta, garantendo un apporto annuale di contributi sotto forma di erogazioni economiche, utilità finanziarie o servizi. L'adesione dei sostenitori è deliberata dal consiglio di amministrazione che determina anche l'entità o le modalità del relativo apporto.
3. Il Presidente della Regione è autorizzato a compiere ogni atto necessario all'istituzione della Fondazione, provvedendo a tal fine alla sottoscrizione dell'atto costitutivo e dello statuto in conformità alle disposizioni di cui alla presente legge e ai contenuti stabiliti con deliberazione della Giunta regionale.
Articolo 4
(Patrimonio e finanziamento)
1. La Regione concorre alla formazione del patrimonio iniziale della Fondazione e alle spese di costituzione nella misura di euro 50.000 per l'anno 2010.
Articolo 5
(Organi)
1. Sono organi della Fondazione:
a) il presidente;
b) il consiglio di amministrazione;
c) l'assemblea dei sostenitori;
d) il direttore;
e) il revisore dei conti.
2. Il consiglio di amministrazione, organo di indirizzo e programmazione, è nominato con deliberazione della Giunta regionale ed è composto dal coordinatore della struttura regionale competente in materia di cultura, dal coordinatore della struttura regionale competente in materia di turismo, da un soggetto di comprovata esperienza, maturata anche all'estero, nei settori cinematografico, televisivo e audiovisivo, e, qualora alla Fondazione aderiscano soggetti sostenitori, da un soggetto designato dall'assemblea degli stessi.
3. Il consiglio di amministrazione sceglie tra i suoi componenti il presidente, che ha la rappresentanza legale della Fondazione. In caso di parità di voti, prevale quello del presidente.
4. Il consiglio di amministrazione trasmette annualmente alla struttura regionale competente in materia di cultura e all'assemblea dei sostenitori una relazione sull'attività svolta, con particolare riferimento alla gestione del Film Fund di cui all'articolo 12, evidenziando i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati.
5. L'assemblea dei sostenitori, organo consultivo del consiglio di amministrazione, è composta dai soggetti, pubblici e privati, che aderiscono alla Fondazione ai sensi dell'articolo 3, comma 2.
6. Il controllo contabile della Fondazione è affidato ad un revisore dei conti, nominato con deliberazione della Giunta regionale tra gli iscritti nell'apposito registro.
7. I compensi dei consiglieri di amministrazione e del revisore dei conti della Fondazione sono stabiliti con deliberazione della Giunta regionale all'atto della nomina.
Articolo 6
(Direttore)
1. Il direttore della Fondazione, nominato dal consiglio di amministrazione, su proposta del presidente, è scelto tra soggetti in possesso di laurea, di qualificata e comprovata esperienza almeno decennale, maturata anche all'estero, nei settori cinematografico, televisivo e audiovisivo, ed in possesso di competenze professionali o esperienze gestionali adeguate alla natura e specificità dell'incarico.
2. Il direttore:
a) collabora con il presidente e il consiglio di amministrazione all'individuazione e all'attuazione delle iniziative fondamentali da intraprendere per il raggiungimento degli scopi della Fondazione;
b) propone agli organi della Fondazione iniziative e progetti rilevanti per il perseguimento degli scopi della Fondazione;
c) redige il piano di intervento annuale di cui all'articolo 11, della cui corretta e puntuale esecuzione è responsabile;
d) provvede alla gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa della Fondazione, della quale è tenuto ad assicurare la conformità agli obiettivi fissati e agli indirizzi impartiti dal consiglio di amministrazione.
3. Spettano, in particolare, al direttore tutti gli adempimenti che non siano altrimenti riservati agli altri organi della Fondazione, compresa l'adozione degli atti che impegnano la Fondazione verso l'esterno e di quelli concernenti la gestione del personale.
Articolo 7
(Attività)
1. La Fondazione ha il compito di coordinare le iniziative in ambito cinematografico, televisivo e audiovisivo. In particolare, la Fondazione, sulla base del piano di intervento annuale di cui all'articolo 11:
a) promuove, sostiene e coordina iniziative finalizzate alla scelta del territorio regionale quale luogo di produzioni cinematografiche, televisive e audiovisive;
b) fornisce servizi, informazioni, facilitazioni logistiche e organizzative alle società di produzione, nazionali ed estere, che intendono operare nel territorio regionale;
c) svolge la funzione di sportello del cinema, fornendo le informazioni necessarie per l'accesso ai finanziamenti regionali, statali ed europei;
d) istituisce e gestisce il Film Fund di cui all'articolo 12;
e) coordina, armonizza e promuove le manifestazioni artistiche a carattere cinematografico che si svolgono nel territorio regionale ed istituisce premi e concorsi;
f) avvia e sostiene attività di formazione, aggiornamento e specializzazione nel settore cinematografico, televisivo e audiovisivo, anche attraverso la realizzazione di appositi corsi;
g) sostiene e promuove la distribuzione di opere cinematografiche, televisive e audiovisive che valorizzano l'immagine e la conoscenza della Valle d'Aosta;
h) avvia e sostiene collaborazioni in ambito cinematografico, televisivo e audiovisivo con istituzioni ed enti locali, società di produzione e di servizi, nonché con organismi nazionali ed esteri, con particolare riferimento a quelli operanti nelle regioni transfrontaliere;
i) sostiene e incentiva la formazione, in ambito regionale, di una rete di strutture produttive nel settore cinematografico, televisivo e audiovisivo;
j) predispone misure atte alla creazione di strutture specializzate nell'attività di post-produzione visiva e sonora;
k) commissiona studi e promuove ogni altra azione volti a mantenere la competitività della Fondazione medesima in base alle esigenze di mercato e agli sviluppi di nuove tecnologie;
l) sostiene e organizza scambi con strutture analoghe in ambito francofono al fine di rafforzare la produzione plurilinguistica in tutti i settori della cinematografia, della televisione e della produzione audiovisiva.
Articolo 8
(Attività di formazione scolastica)
1. La Regione riconosce le potenzialità educative e formative del linguaggio cinematografico, televisivo e audiovisivo quale mezzo di espressione e comunicazione capace di sviluppare la creatività e il senso critico e di favorire la crescita civile e sociale dei giovani.
2. Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Fondazione promuove e realizza un programma di educazione all'immagine da svilupparsi nelle scuole con iniziative in lingua italiana e francese.
Articolo 9
(Manifestazioni a carattere cinematografico)
1. La Regione promuove e sostiene la realizzazione di festival cinematografici, rassegne, premi, seminari e convegni, quali strumenti fondamentali per lo sviluppo della cultura cinematografica, televisiva e audiovisiva, per la crescita delle professionalità collegate e per la promozione culturale della Valle d'Aosta.
2. Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Regione concede contributi a soggetti pubblici e privati che svolgono con continuità attività di alto livello qualitativo nel settore cinematografico, per la realizzazione di progetti nel territorio regionale.
3. La Giunta regionale, con propria deliberazione, individua i criteri e le modalità per l'assegnazione dei contributi di cui al comma 2 nonché ogni altro adempimento o aspetto, anche procedimentale, relativo alla concessione dei contributi, ivi compresi le modalità e i termini di presentazione delle domande, la documentazione da allegare e quella di spesa da esibire al fine dell'erogazione dei contributi medesimi.
4. La Giunta regionale può affidare alla Fondazione l'effettuazione di analisi e valutazioni inerenti alle manifestazioni cinematografiche, televisive e audiovisive promosse nel territorio regionale.
5. La Giunta regionale può delegare alla Fondazione, previo trasferimento delle relative risorse finanziarie, lo svolgimento delle attività di cui al comma 1.
Articolo 10
(Conservazione e diffusione delle opere cinematografiche)
1. La Regione promuove e sostiene l'eventuale acquisizione, la catalogazione, lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio cinematografico, televisivo e audiovisivo, con particolare riferimento alle opere e alle produzioni di interesse naturalistico, etnografico, storico e culturale riguardanti il proprio territorio, ivi comprese quelle segnalate dalla Fondazione.
2. La Fondazione acquisisce e promuove le opere cinematografiche, televisive e audiovisive realizzate con i benefici previsti dalla presente legge o con il supporto della Fondazione stessa e ne affida una copia alla struttura regionale competente in materia di cultura, che provvede alla sua conservazione.
Articolo 11
(Piano di intervento annuale)
1. Il consiglio di amministrazione della Fondazione, su proposta del direttore, elabora un piano di intervento annuale in conformità agli indirizzi programmatici concordati con la Giunta regionale. Il piano è approvato con deliberazione della Giunta regionale. In occasione di iniziative straordinarie, la Fondazione può sottoporre all'approvazione della Giunta regionale eventuali integrazioni o modificazioni del piano. La Giunta regionale può chiedere di apportare modificazioni o integrazioni al piano, anche successivamente alla sua approvazione.
2. Il piano di cui al comma 1 contiene le linee guida progettuali e le azioni atte al raggiungimento degli scopi della Fondazione, indicando il budget relativo, suddiviso per singole categorie di voci di costo.
3. Nella predisposizione del piano di cui al comma 1, gli organi della Fondazione garantiscono il necessario coordinamento con le attività della Camera valdostana delle imprese e delle professioni - Chambre valdôtaine des entreprises et des activités libérales, nell'ambito delle funzioni ad essa attribuite ai sensi dell'articolo 2 della legge regionale 20 maggio 2002, n. 7 (Riordino dei servizi camerali della Valle d'Aosta).
4. La realizzazione delle azioni indicate nel piano di cui al comma 1 e la copertura delle spese di funzionamento della Fondazione sono assicurate dai contributi di eventuali soggetti sostenitori e dai contributi regionali, espressamente quantificati all'interno del piano stesso. I contributi sono erogati con le seguenti modalità:
a) per l'anno 2010, al fine di consentire la creazione della struttura organizzativa e l'avviamento dell'attività, in un'unica soluzione in concomitanza con il compimento delle formalità di costituzione della Fondazione;
b) per gli anni successivi, la concessione è subordinata all'approvazione del piano di cui al comma 1 e alla presentazione della relazione di cui all'articolo 5, comma 4. Il contributo è erogato in due rate: la prima, a titolo di acconto, pari al 90 per cento dell'importo, all'atto dell'approvazione del piano; la seconda, a titolo di saldo, a seguito della verifica, da parte della struttura regionale competente in materia di cultura, della relazione di cui all'articolo 5, comma 4. L'eventuale eccedenza di acconto corrisposta rispetto alle risultanze finali di bilancio è imputata a decurtazione dell'acconto relativo all'esercizio successivo.
Articolo 12
(Fondo per l'incentivazione e il sostegno alla produzione cinematografica)
1. Al fine di incentivare e sostenere la produzione cinematografica, televisiva e audiovisiva nel territorio regionale, la Fondazione istituisce e gestisce il Film Fund, secondo gli obiettivi strategici e le linee guida indicati nel piano di intervento annuale di cui all'articolo 11.
2. Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Regione assegna alla Fondazione un apposito stanziamento, il cui importo è determinato nel piano di intervento annuale di cui all'articolo 11. I criteri per l'assegnazione dei contributi a valere sulle risorse stanziate per il Film Fund sono definiti dal consiglio di amministrazione.
3. Qualora i soggetti beneficiari dei contributi di cui al presente articolo siano imprese, gli stessi sono concessi in regime de minimis, ai sensi della normativa comunitaria vigente.
Articolo 13
(Mutui a tasso agevolato e contributi in conto interessi)
1. La Regione promuove le produzioni cinematografiche realizzate in Valle d'Aosta mediante la concessione di mutui a tasso agevolato o di contributi in conto interessi da concedere a imprese operanti in Valle d'Aosta.
2. Gli interventi di cui al presente articolo sono concessi in regime de minimis, ai sensi della normativa comunitaria vigente.
Articolo 14
(Fondo di rotazione)
1. La Giunta regionale è autorizzata a costituire un fondo di rotazione per la concessione dei mutui a tasso agevolato di cui all'articolo 13.
2. Al conto consuntivo della Regione è allegato, per ciascun esercizio finanziario, il rendiconto sulla situazione del fondo di rotazione al 31 dicembre di ogni anno.
3. Il fondo di rotazione è alimentato dalle seguenti risorse:
a) appositi stanziamenti annuali del bilancio regionale;
b) rimborso delle rate dei mutui a tasso agevolato;
c) rimborso anticipato dei mutui a tasso agevolato;
d) interessi maturati sulle giacenze del fondo.
Articolo 15
(Convenzione)
1. Con apposita convenzione, approvata dalla Giunta regionale, sono disciplinati i rapporti tra la Regione e la società finanziaria regionale FINAOSTA S.p.A. per la concessione dei mutui a tasso agevolato e dei contributi in conto interessi di cui all'articolo 13, con particolare riguardo al parametro di calcolo del tasso di interesse da applicare e alla modalità di concessione e di versamento dei contributi in conto interessi.
2. Nella convenzione sono inoltre disciplinate le modalità di costituzione e di gestione del fondo di rotazione di cui all'articolo 14, anche con riferimento all'entità dei compensi da corrispondere e alle modalità di rendicontazione dell'attività svolta, i cui oneri sono posti a carico del fondo medesimo.
Articolo 16
(Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge è determinato in annui euro 300.000 per gli anni 2010 e 2011 e di euro 620.000 a decorrere dall'anno 2012.
2. L'onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2010/2012 nelle unità previsionali di base 1.7.2.10 (Assegnazioni ad Enti culturali per il funzionamento), 1.7.1.10 (Spese per l'organizzazione e la partecipazione a mostre o manifestazioni), 1.7.1.13 (Altri interventi di carattere culturale) e al suo finanziamento si provvede mediante l'utilizzo delle risorse iscritte:
a) nell'unità previsionale di base 1.16.2.10 (Fondo globale di parte corrente) per annui euro 300.000 a valere sull'apposito accantonamento previsto al punto C.1 (Creazione di una "Film Commission VDA" e sviluppo dell'attività cinematografica in Valle d'Aosta) dell'allegato 2/A al bilancio medesimo;
b) nell'unità previsionale di base 1.11.2.10 (Promozione turistica) per euro 270.000 per l'anno 2012;
c) nell'unità previsionale di base 1.7.1.12 (Interventi nel settore etnografico linguistico) per euro 50.000 per l'anno 2012.
3. A decorrere dall'anno 2013, l'onere annuo a carico della Regione, derivante dall'applicazione degli articoli 13 e 14, è determinato con la legge finanziaria ai sensi dell'articolo 24 della legge regionale 4 agosto 2009, n. 30 (Nuove disposizioni in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e principi in materia di controllo strategico e di controllo di gestione).
4. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.
Articolo 17
(Entrata in vigore)
1. Le disposizioni di cui agli articoli 9 e 10, comma 1, entrano in vigore il 1° gennaio 2012.
2. Le disposizioni di cui agli articoli 13 e 14 entrano in vigore il 1° gennaio 2013.
Président - La parole au rapporteur, la Conseillère Hélène Impérial.
Impérial (UV) - Merci M. le Président.
Le projet de loi dont on discute est composé de 17 articles et a pour but de réglementer à travers la constitution d'une fondation, à but non lucratif, dénommée Film Commission Vallée d'Aoste, toutes les interventions de la Région en matière de promotion et valorisation du patrimoine et de la culture cinématographique: ces interventions, au-delà d'être des instruments d'expression artistique et de formation culturelle, sont surtout des facteurs de développement économique et social, de valorisation des biens culturels présents sur le territoire régional, ainsi que du paysage de notre région.
Le cinéma n'est plus considéré exclusivement comme une expression artistique à soutenir économiquement, mais représente désormais une véritable industrie, un secteur stratégique de l'économie mondiale en croissance et capable d'attirer de grands investissements, un instrument pour la valorisation économique des ressources culturelles et environnementales du territoire et, dans une Région à vocation touristique comme la nôtre, un ultérieur moyen de développement du tissu des entreprises et du tourisme local. La création de Film Commission Vallée d'Aoste, à notre avis, comme cela a d'ailleurs été mis en évidence lors des auditions en commission, permettrait la naissance et l'évolution de nouveaux professionnels et opérateurs du secteur.
Au cours de ces dernières années la production audiovisuelle et cinématographique italienne a subi d'importants changements: dans toutes les régions italiennes des co-productions entre sociétés privées et organismes territoriaux ont vu le jour et ces derniers ont revêtu le rôle de soutien des productions audiovisuelles. Une fois que l'impact économique et culturel positif que cette situation peut avoir a été constaté, presque toutes les Régions italiennes se sont dotées d'instruments législatifs réglementant ce secteur en instituant les Film Commission, qui, outre à promouvoir la réalité territoriale sur laquelle elles insistent, comme le lieu de tournage et de travail pour les productions cinématographiques et télévisuelles, fournissent aux sociétés de production œuvrant dans le milieu du cinéma des informations, un soutien dans le secteur du web et de la publicité, des services, en établissant des véritables accords de co-production. C'est en considération de tout cela que l'Administration régionale a considéré opportun de se doter d'un instrument normatif qui permette la promotion et la valorisation du territoire et du tissu économique valdôtain à travers le soutien de la production et de la diffusion cinématographique, ainsi que des œuvres audiovisuelles ayant un fort lien avec la réalité régionale. Lors d'une audition, l'expert M. Chatrian a bien mis en évidence que notre région, tout en étant numériquement petite, est particulièrement vive dans le secteur audiovisuel: nous sommes dotés d'une vidéothèque publique parmi les plus fournies d'Italie, un groupe de réalisateurs indépendants et innovateurs connus internationalement travaillent sur notre territoire, une revue de cinéma appréciée en toute Italie et à l'étranger est dédiée et rappelons la présence désormais consolidée de festivals cinématographiques importants, il suffit de citer Noir in Festival, Cervino CineMountain et Lo Stambecco d'oro, qui contribuent à accroître la visibilité du territoire parmi les experts du secteur.
Cependant, comme cela a bien été indiqué par les experts lors des auditions, afin d'augmenter les potentialités de promotion de ces événements, il faut les insérer dans un système qui transforme les activités cinématographiques en un instrument incisif de marketing territorial à travers le développement de réalités commerciales, professionnelles et touristiques. Ce projet de loi prévoit en effet divers niveaux d'intervention intégrés dans un système coordonné par la Fondation Film Commission Vallée d'Aoste, qui, comme indiqué dans la première partie du texte, soutient la formation de base et spécialisée dans le domaine cinématographie, crée et gère le fonds pour encourager et soutenir la production cinématographique sur le territoire régional, promeut la Vallée d'Aoste comme lieu de production cinématographique, coordonne les manifestations artistiques à caractère cinématographique et soutient la distribution d'œuvres audiovisuelles qui valorisent l'image et la connaissance de la région. Ces activités permettront à la Film Commission d'attirer des investissements aussi de la part de tiers dans le secteur de la production audiovisuelle, en valorisant les ressources professionnelles déjà existantes sur le territoire régional, en créant des emplois et en stimulant la naissance d'entreprises locales de service, en augmentant de cette façon la visibilité du territoire régional et de son patrimoine culturel et environnemental avec par conséquent d'importantes retombées sur l'économie locale.
Président - J'ouvre la discussion générale.
La parole au Conseiller Rigo.
Rigo (PD) - Grazie Presidente.
Ambiente e territorio come sinonimo di benessere e di qualità della vita: questa è la lettura che diamo noi del disegno di legge alla nostra attenzione. La Fondazione Film Commission Vallée d'Aoste credo possa aggiungere un tassello al progetto di sviluppo sostenibile per la nostra regione. Uno sviluppo legato, in tempo di crisi, ad un nuovo indicatore, non solo il PIL, quanto la qualità della vita, la valorizzazione del territorio e - perché no? - del nostro orgoglio: l'orgoglio di appartenere ad una terra che conserva, a volte un po' nascoste, delle gemme preziose da scoprire e da valorizzare. Una regione che vuole essere appetibile tutto l'anno dal punto di vista turistico e dal punto di vista delle famiglie che ci vivono. Questo vuol dire migliorare la vivibilità e l'attrattività delle aree, anche quelle periferiche e di vallata: dal ruolo dei parchi alla volontà di mantenere aperte con le pluriclassi le scuole di montagna, dal rafforzamento e dalla promozione dei servizi di assistenza socio-sanitaria e socio-educativa al sostegno delle attività agricole, rafforzando la loro capacità di valorizzare i prodotti e le scelte di puntare su produzioni biologiche. Perché quello che occorre è mantenere la cura del territorio, altrimenti questo muore. È un concetto semplice. Un'operazione che significa smontare una falsa tesi: quella secondo cui una politica meno ambientalista risponde meglio alla crisi economico-occupazionale. Promozione del territorio può invece essere veicolo di opportunità anche occupazionali, e la promozione passa, spesso, attraverso le immagini: film, spot e miniserie sono uno strumento efficace, per l'incisività del messaggio e del bacino di pubblico che riescono a raggiungere. La proposta della Fondazione credo vada in questa direzione. Suo obiettivo primario è il marketing territoriale per attirare investimenti produttivi in Valle d'Aosta nel settore della produzione audiovisiva, per contribuire a creare occupazione, stimolare la nascita e la crescita di piccole imprese di servizio locali. Altro obiettivo è dare maggiore visibilità al territorio regionale, grazie ad una sua presenza più importante e continua sul piccolo e grande schermo. Una Fondazione che mette a disposizione delle società di produzione servizi in tutte le fasi del lavoro: da quella di preparazione e di pre-produzione all'assistenza nei sopralluoghi e ricerca di materiale fotografico relativo alle locations, sia pubbliche che private e collegamento con le professionalità tecniche locali e con i servizi alla produzione. Offrire assistenza anche per affrontare i problemi che si presentano quando si gira on location: dai permessi all'intervento della polizia locale, dai parcheggi alla ricerca di sistemazioni alberghiere per la troupe, alle pratiche burocratiche. Per progetti di particolare interesse per il territorio valdostano potrà intervenire anche sul versante finanziario. L'istituzione del Film Fund regionale (fondo per il cinema già presente in altre regioni: Toscana, Piemonte, Friuli, Puglia), credo di aver capito, nasce proprio per la promozione e la valorizzazione del patrimonio e della cultura cinematografica, per lo sviluppo delle produzioni audiovisive attraverso contributi diretti a sostenere la realizzazione di opere audiovisive girate in tutto o in parte in Valle d'Aosta.
L'Assessore regionale Laurent Viérin in commissione ha spiegato che l'industria audiovisiva ha grandi potenzialità economico-occupazionali nel territorio in cui viene svolta. Ho provato a guardami in giro ed ho scoperto che si calcola, laddove le Regioni investono in diversi modi e quindi incentivano le produzioni alla realizzazione di progetti sul territorio, che l'investimento elargito ritorni alla collettività in una proporzione pari a 2 o 3 volte l'ammontare iniziale. Basti pensare a quanto può spendere una produzione per alberghi, ristoranti, trasferimenti, assunzione di personale tecnico e artistico in loco, acquisti e noleggi, materiali di scenografia, costumi, attrezzature tecniche e consumi di ogni genere in relazione all'impegno di persone della troupe. Fondazione quindi vista anche come leva per lo sviluppo. Da ciò devono discendere politiche e risorse conseguenti: occorre ragionare sul sistema audiovisivo come un sistema unitario, come dice il disegno di legge, non sulle singole realtà locali; occorre qualificare la regione come luogo anche di creazione e produzione, non solo come luogo di accoglienza di produzioni esterne. La Valle d'Aosta in questi anni ha sviluppato un tessuto ampio di professionalità, associazioni, manifestazioni e soprattutto una gamma di specializzazione di filiera che la Fondazione dovrà saper coordinare valorizzandola.
Queste ci sembrano le linee contenute nel disegno di legge, linee in cui ci riconosciamo. Così come valutiamo positivamente il rapporto tra la Fondazione e i ragazzi, i giovani, gli insegnanti, nell'ottica della formazione di una cultura rivolta all'educazione al cinema di qualità, nel disegno di un rafforzamento del sistema culturale nel suo complesso, sempre più radicato nel tessuto sociale valdostano. Queste sono le ragioni di un voto favorevole al disegno di legge, ma nella Fondazione leggiamo un altro motivo di speranza: in un momento di crisi non solo economica, in un momento di disinteresse della politica al mondo della cultura e dello spettacolo, in un momento di tagli finanziari pesanti all'università, alla ricerca, alla cultura, far parte di un Consiglio regionale che invece tutela e valorizza i beni archeologici, difende la scuola e la ricerca, sostiene, valorizza e tutela lo spettacolo ci rassicura che è possibile amministrare guardando con speranza al futuro di questo Paese. In Italia stiamo assistendo al tentativo di raccontare agli italiani il mondo della scuola e della cultura come regno degli sprechi e degli spreconi: insegnanti, ricercatori, restauratori, masse artistiche e tecniche, maestranze, autori... mentre la crisi economica infuriava e infuria, decine di migliaia di lavoratori precari si sono sentiti non solo abbandonati, ma persino insolentiti da ministri della Repubblica. "Con la cultura non si mangia": quante volte abbiamo sentito questa frase? Occorre invece investire nella scuola, nei beni e nelle attività culturali, nello spettacolo se vogliamo domani avere una società più preparata, un turismo di massa, ma anche di qualità, un paese luogo di produzione culturale e non solo un circuito dove mostrare unicamente creatività importate dall'estero. In questi giorni abbiamo assistito ad un vivace dibattito sul futuro del cinema italiano a Roma pochi giorni fa e, fra le tante cose lette, ho trovato una frase di Ettore Scola, uno degli artisti che ha reso celebre il cinema italiano nel mondo e che vorrei adattare alla Fondazione che oggi nasce: "Il grande neorealismo nel cinema è nato per la volontà di cambiare e proprio trovare quella voglia di cambiamento è un'operazione culturale". Un voto favorevole, ma permettetemi in chiusura una considerazione. Voto favorevole, che si accompagna ad altri, del gruppo del Partito Democratico a disegni di legge presentati dalla Giunta regionale. Ma allora quale "film" ha visto in questi due anni il Presidente dell'Union Valdôtaine, Signor Ego Perron? Non potendo chiederlo a lui, lo chiedo a lei, Presidente Rollandin, autorevole iscritto allo stesso movimento. Venerdì 22 ottobre 2010 al termine dell'incontro fra l'Union Valdôtaine e il Popolo della Libertà, il Presidente del Leone ha testualmente detto al TG3 regionale: "Noi cerchiamo di mettere insieme le forze che possono lavorare e cooperare nell'interesse della Valle d'Aosta in un momento di difficoltà. C'è un'opposizione che dice sempre no e ce n'è un'altra che ha un atteggiamento più costruttivo". Su La Stampa di sabato 23 ottobre l'approccio è diverso, ma la sostanza non cambia, leggo: "C'è un'opposizione che grida sempre e una più dialogante". I partiti non sono citati, ma immagino si riferisse anche al PD, quella che grida, e al PdL, quella più dialogante. È questo il "film" che ha visto anche lei, Presidente, oppure, come ha spesso affermato nel corso di incontri, celebrazioni pubbliche e scritto nei rapporti di legislatura che sono andato a rileggermi, è stato importante in questi anni il rapporto corretto con l'opposizione, tutta l'opposizione, per arrivare a risultati efficaci e condivisi? Penso ai provvedimenti anticrisi, al piano delle politiche del lavoro, alle politiche di promozione della legalità e della sicurezza, alle leggi in materia di lavori pubblici, alle norme di attuazione, al servizio civile regionale e via elencando. Il collega Tibaldi ha monitorato i voti espressi da PdL, ALPE e PD sui provvedimenti assunti quest'anno... ve lo ricordate? Lo scorso Consiglio... i voti favorevoli e quelli non favorevoli molte volte sono stati accompagnati da proposte e suggerimenti. I dati, le dichiarazioni pubbliche del Presidente della Regione, gli atteggiamenti tenuti nelle commissioni consiliari e in aula dimostrano quindi che non c'è un'opposizione ostruzionistica e che dice pervicacemente "no" a tutto. Se questa è la trama vera del "film" che racconta il lavoro dell'aula consiliare, le dichiarazioni del Presidente dell'Union Valdôtaine hanno un unico obiettivo: cercare con la disinformazione di far passare un messaggio ai valdostani che non è quello corretto! Lo capisco: è difficile spiegare agli unionisti l'operazione che sta portando il PdL nella maggioranza regionale e allora si tenta di scaricare le "colpe" sulle spalle degli avversari politici: l'opposizione ostruzionistica di ALPE e PD. Questo è il motivo, almeno secondo me, questa è la ragione. Ditelo però chiaramente ai valdostani: non cercate con gli slogan "loro dicono sempre di no" di nascondere ai valdostani questa scelta, cercando, furbescamente, di addossarne agli altri la responsabilità! Abbiate il coraggio di dirlo chiaramente: "la nostra scelta politica è obbligata". La storiella dell'opposizione che dice sempre "no" per favore non usatela: è una falsità! Lo sapete bene e facendo così fate solo un torto alla vostra intelligenza e a quella dei valdostani!
Président - La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci M. le Président.
Le cinéma en tant qu'art populaire accessible au plus grand nombre, sans barrières culturelles a vu son taux de fréquentation augmenter, son influence grandir de manière exponentielle. J'oserais dire que la quasi totalité des gens sont allés au moins une fois au cinéma au cours de leur vie et tout le monde a accès à la cinématographie à travers la télévision, ainsi également pour nous exprimer ou défendre une idée nous faisons désormais de plus en plus référence à un scénario, à un acteur ou à un film plus généralement, tellement cette art a pénétré notre vie. Depuis son invention le cinéma est devenu à la fois une art populaire, un divertissement, une industrie comme justement le rappelait la collègue Impérial et un média. Il peut aussi être utilisé à des fins de propagande, de pédagogie, de conservation documentaire ou de recherche scientifique. Les festivals cinématographiques sont devenus des véritables moments-clé de la vie culturelle d'un pays, car le cinéma considéré à juste titre la septième art, peut englober toutes les autres arts et constitue un véritable moteur de développement culturel et économique. Tout ceci pour signifier que l'on ne peut pas rester insensibles aux possibilités et aux opportunités que le cinéma et l'audiovisuel en général peuvent offrir, même à une petite région comme la nôtre qui, tout compte fait, à travers plusieurs initiatives et festivals, a déjà su démontrer son intérêt et sa vivacité vis-à-vis de ce moyen artistique et de communication.
Dans les dernières années la plupart des Régions italiennes et même des villes importantes se sont dotées de celle que l'on définit film commission, c'est-à-dire une autorité administrative à même d'attirer des productions cinématographiques et audiovisuelles sur le territoire de leur compétence, afin d'engendrer un effet marketing de valorisation et de promotion des prérogatives environnementales, architecturales, culturelles, linguistiques et outre. Les film commission italiennes constituent un archipel assez varié, dont il est assez difficile de saisir véritablement la portée, les retombées et la structure que l'on pourrait définir idéale. Sous la définition de film commission nous trouvons des fondations, des associations, des bureaux, des guichets même dépendant directement de l'Administration publique que ce soit des Communes, des Provinces ou des Régions. Les finalités que le projet de loi en question se pose sont complexes et très ambitieuses et vont bien au-delà de l'action d'attraction, de facilitation et de soutien adressée à des productions cinématographiques, qui pourraient être intéressées à effectuer des tournages dans notre région. La Film Commission Vallée d'Aoste sera chargée de la promotion et de la valorisation du territoire valdôtain, mais également de soutenir les activités cinématographiques propres à notre région, de coordonner les initiatives existantes, de créer des nouvelles occasions, de diffuser la culture cinématographique en général et notamment dans les écoles. Tout ceci exige d'après nous une vaste connaissance et un caractère professionnel très fort. Nous pensons qu'il faut créer les conditions pour favoriser la naissance d'une structure appropriée, qualifiée et qualifiante, il faut garantir le présupposé pour la bonne réussite, pour l'utilité et l'efficacité. C'est la remarque que je me suis sentie de faire en commission lors de la discussion avec l'Assesseur, qui a été ouverte et franche, et à laquelle a suivi la présentation de la part de la majorité de trois amendements, dont un en particulier essayait de donner réponse à ces exigences. J'ai dit: "essayait", parce que d'après nous il faudrait aller plus loin. Le point de vue de l'ALPE concerne la nécessité de voir garanties la compétence et l'efficacité de cette structure, qui devra remplir une fonction importante et qui ira utiliser de l'argent public; à cet effet nous serons peut-être encore ennuyants, mais nous estimons important de prévoir la vérification et l'évaluation des résultats et en ce sens au cours de la votation nous irons présenter des amendements.
Président - Est-ce qu'il y a d'autres conseillers qui souhaitent intervenir en discussion générale? Je ferme la discussion générale.
La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.
Viérin L. (UV) - Merci M. le Président.
Vorrei ringraziare innanzitutto i membri della V Commissione per il lavoro svolto, in particolare la relatrice Impérial, ma tutti i membri, perché, come sottolineato dalla collega Morelli, il dibattito, l'approccio è stato sicuramente aperto. Ringrazio anche il Presidente del Governo che fin dall'inizio è stato alla base di questo provvedimento, ha creduto assieme al sottoscritto e al collega Marguerettaz che tale provvedimento potesse rappresentare un volano molto importante e una promozione a tutti i livelli dell'immenso patrimonio culturale, ma anche naturalistico e paesaggistico che la Valle d'Aosta possiede. Riteniamo che il settore cinematografico rappresenti un ottimo canale di promozione, era stato dimostrato in occasione di due interventi sperimentali e propedeutici alla nascita della Film Commission che abbiamo messo in campo: il finanziamento e la compartecipazione alla produzione del recente film I figli delle stelle - il quale è già stato ricordato -, con un cast di eccezione, che sta avendo un successo a livello nazionale, e una coproduzione anche ad una fiction di Luciana Littizzetto che promuoverà il Castello di Fénis, il Teatro Romano e il Casino de la Vallée in collaborazione con il casinò. Le risorse culturali, paesaggistiche della Valle d'Aosta si potranno così ammirare anche sul grande schermo, o si potranno di nuovo ammirare sul grande schermo, perché ricordo che alcuni film erano stati girati in Valle d'Aosta: Fantozzi a Courmayeur, piuttosto che il Castello di Fénis sempre con Paolo Villaggio in un film molto famoso... e anche Nuti con "Tutta colpa del Paradiso". Potranno essere da questo veicolate ad un vasto pubblico per dare sostanza e concretezza al turismo culturale, nel quale crediamo fermamente, che stiamo valorizzando e promuovendo a tutti i livelli. Per tale motivo si è ritenuto di dover istituzionalizzare e regolare un intervento dell'Amministrazione rispetto a tale tematica. Questo strumento senza fini di lucro permetterà in modo sistematico e coordinato di stendere delle strategie e delle modalità attuative di sviluppo, che vanno nella direzione auspicata di promozione e non solo di produzioni cinematografiche e audiovisive in Valle d'Aosta, ma di riuscire a far crescere professionalità valdostane e creare un indotto sul territorio; tale azione ha l'intento di proporre questa nostra Valle d'Aosta e anche la valorizzazione economica delle risorse culturali, ambientali e professionali della nostra regione. La parte di razionalizzazione dei festival è stata ricordata, poi sarà graduale... quindi è preparatoria ad un rientro e ad una razionalizzazione di questi festival... l'industria cinematografica ha assunto negli ultimi decenni un'importanza culturale e la Valle d'Aosta non poteva stare a guardare... importanza culturale, sociale ed economica e sta diventando veramente strategica anche a livello nazionale e mondiale, se ne dibatte a livello nazionale con il festival che è in corso a Roma. In Italia il cinema non è più considerato solo come un'attività culturale che richiede il supporto dell'ente pubblico senza garantire nulla in cambio, ma è uno strumento per la valorizzazione economica delle risorse culturali e ambientali, per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e turistico locale, per la crescita e la qualificazione tecnica e professionale degli operatori del settore e per la nascita di nuove professionalità.
In previsione della stesura del disegno di legge, abbiamo studiato due film commission italiane che su tutte sono un esempio: una è quella del Piemonte, a fronte di 4.000.000 di euro investiti - 3.400.000 della Regione, 400.000 del Comune, 100.000 della Compagnia San Paolo e 100.000 della Fondazione CRT -, 2.000.000 sono stati destinati a produzioni cinematografiche, 800.000 ad attività promozionali, 800.000 a costi per il personale e collaboratori e 400.000 a copertura dei costi di gestione; a fronte della produzione per 2.000.000, la ricaduta nell'indotto piemontese è stata quantificata in circa 25.000.000 di euro per tutto il 2008, speso su Torino e Piemonte. Il Friuli ha visto passare l'indotto generato da questa Film Commission Friuli Venezia Giulia da 7.000.000 nel 2004 a 13.000.000 nel 2008, anno nel quale sono state realizzate 26 produzioni con 643 giornate di lavorazione, quasi 15.000 pernottamenti alberghieri, 230 professionalità locali impiegate, 88 attori locali impiegati, 3.664 comparse, che peraltro già nel film "I figli delle stelle" sono state reperite in loco. Questo per dire che è evidente che il settore cinematografico, oltre ad essere un mezzo fondamentale di espressione artistica, formazione culturale, comunicazione e crescita sociale, debba essere visto come questo sviluppo che tutti auspichiamo, soprattutto in un momento di difficoltà.
Per quanto riguarda l'ambito internazionale, è chiaro che anche qui la Valle d'Aosta non può rimanere inerte di fronte a questa famosissima Bollywood, le produzioni indiane addirittura che vanno a girare in Svizzera le scene montane, quindi le Alpi e il territorio montano della Svizzera viene valorizzato, mentre dall'altro versante spesso eravamo penalizzati. Bisogna quindi iniziare a valorizzare il nostro territorio e in questo senso riuscire a fare sistema con tutto ciò che è messo in campo, sia dall'Assessorato del turismo che dalla parte culturale, ecco perché il raccordo con la politica culturale e con l'Assessorato del turismo è fondamentale, perché è quello che detta dal punto di vista del marketing tutto ciò che viene svolto; ecco perché questo è un dossier trasversale e sicuramente noi ci impegneremo a fare in modo che ci sia autonomia gestionale, ma anche raccordo con le linee guida che stanno emanando l'Amministrazione, il Governo e tutto ciò che è uno sforzo comune e corale per riuscire a promuovere maggiormente la nostra regione.
Président - La parole au Président de la Région, Rollandin.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Ritengo che il dibattito e la presentazione di questo provvedimento abbiano ampiamente dimostrato la validità nel loro insieme, credo che possiamo scrivere questa norma fra gli investimenti produttivi; ce lo auguriamo, anche se parliamo di una ONLUS. Bene è stato detto da parte di tutti come questo sia uno strumento che potrà dare delle possibilità molto valide al "sistema Valle d'Aosta", se da una parte si cerca di fare marketing assieme, di presentare tutto assieme, questo sarà il sigillo per cercare di valorizzare il tutto.
Credo di dovere soprattutto una risposta al collega Rigo, che con correttezza ha voluto sottolineare un problema e non mi sembra giusto lasciare inevasa questa richiesta di chiarimento. Non voglio interpretare le parole del Presidente dell'Union, voglio però chiarire che, per quello che mi riguarda e per quello che so, le valutazioni sul comportamento per quanto ci riguarda noi le abbiamo sempre espresse qui e altrove, come è stato ricordato. Credo che il tema che sostanzialmente si voleva evocare è che ci sono momenti in cui francamente nel dialogo e nell'ottica di una dialettica che si capisce, e che deve esserci, sicuramente ci sono degli atteggiamenti diversi... questo non vuol dire che necessariamente coinvolgeva tutte le forze di opposizione. Ritengo che su questo ci sia la possibilità di avere un chiarimento molto ampio, perché su questo l'atteggiamento dell'aula lo dice... credo che la giusta sottolineatura del collega Rigo stia nei numeri, in quello che succede e dalla grande correttezza che in quest'aula tutti hanno e dei momenti in cui forse c'è un'esasperazione dei toni o comunque il tentativo di evidenziare alcuni aspetti, che sono marginali rispetto alla sostanza, ma che sicuramente fanno presa: questo sta nel gioco politico. Risottolineo un aspetto di rispetto reciproco che in quest'aula è sempre stato riconosciuto, di grande volontà di partecipare al dibattito da parte di tutti e del contributo che ognuno dà. Evidentemente ci sono momenti di maggiore frizione e di minore attenzione ad alcuni passaggi che vengono o sottovalutati, o sopravvalutati, però nell'insieme non penso ci sia mai stata la volontà da parte della maggioranza di sottovalutare il contributo che ogni forza dà anche in aula a migliorare, soprattutto in commissione: quanti testi in commissione hanno avuto delle modifiche importanti che abbiamo apprezzato e sottolineato? Con tale spirito voglio rimarcare ancora come tale provvedimento sia apprezzato da tutti e questo ci fa particolarmente piacere; la difficoltà era quella di arrivarci, perché è da un pezzo che si aspettava a presentare tale provvedimento, perché volevamo avesse una sua connotazione, come è stato ricordato, e potesse essere il frutto anche di un'analisi di quello che avviene in altre regioni, perché è giusto guardare le vie intraprese da altri, guardare anche i possibili errori commessi per evitare di fare errori analoghi. Con questo ringrazio tutti i colleghi e, per quanto riguarda la Giunta, c'è la soddisfazione di vedere un progetto condiviso, sperando che abbia questi risultati da tutti auspicati. Grazie.
Président - Je soumets au vote l'article 1er:
Conseillers présents: 30
Votants: 26
Pour: 26
Abstentions: 4 (Bertin, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Le Conseil approuve.
Président - A l'article 2 il y a l'amendement n° 1 du groupe ALPE.
La parole au Conseiller Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Questo emendamento tende semplicemente a valorizzare e a puntualizzare un aspetto dell'articolo 2, riferendosi alla produzione internazionale, aggiungendo "con particolare riferimento a quelle in lingua francese", questo per usare tale strumento come uno strumento di promozione all'esterno, in particolar modo nell'area francofona, che è anche una delle produzioni cinematografiche più importanti al mondo.
Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.
Viérin L. (UV) - Je crois que nous pouvons accepter cet amendement car nous avions prévu à l'alinéa j) de soutenir la production cinématographique en langue française, mais, comme le soulignait le collègue Bertin, là c'est plus référé au réseau international et en particulier aux productions de langue française.
Président - Je donne lecture de l'amendement n° 1 du groupe ALPE:
Emendamento
Alla lettera c) del comma 1 dell'articolo 2 sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: ", con particolare riferimento a quelle in lingua francese;".
Je soumets au vote l'article 2 dans le texte ainsi amendé:
Articolo 2
(Interventi)
1. La Regione interviene nei settori cinematografico, televisivo e audiovisivo al fine di:
a) promuovere e valorizzare, in termini sostenibili e qualitativi, il patrimonio culturale, ambientale, turistico, rurale, storico ed etnografico della Valle d'Aosta, nonché le competenze professionali, tecniche e artistiche presenti nel territorio regionale;
b) promuovere e sostenere la produzione di opere cinematografiche, televisive e audiovisive locali;
c) incentivare la presenza nel territorio regionale di produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e internazionali, con particolare riferimento a quelle in lingua francese;
d) promuovere l'installazione di strutture del comparto cinematografico, al fine di favorire l'imprenditoria, con particolare riferimento a quella giovanile, e l'occupazione;
e) promuovere la conoscenza e la diffusione del linguaggio cinematografico, televisivo e audiovisivo, anche mediante attività di studio e di ricerca;
f) sostenere la distribuzione delle opere cinematografiche e audiovisive riguardanti la Valle d'Aosta mediante l'accesso ai circuiti di programmazione e la partecipazione a rassegne, festival e altre iniziative volte alla loro promozione e diffusione;
g) sostenere e incentivare le manifestazioni cinematografiche di qualità, di rilevante interesse culturale e sociale anche con riferimento alla realtà locale;
h) assicurare, per fini culturali ed educativi, l'acquisizione e la conservazione del patrimonio filmico riguardante la Valle d'Aosta, con particolare riferimento alle opere di interesse naturalistico, etnografico, storico e culturale;
i) finanziare e promuovere, anche a livello di sostegno all'ideazione, alla distribuzione e alla realizzazione, opere cinematografiche, televisive o audiovisive riguardanti la Valle d'Aosta, la cultura della montagna e il mondo dell'alpinismo;
j) sostenere la produzione cinematografica, televisiva e audiovisiva in lingua francese al fine di rafforzare la comunicazione plurilinguistica attraverso i moderni mezzi di comunicazione.
Conseillers présents et votants: 32
Pour: 32
Le Conseil approuve à l'unanimité.
Président - Je soumets au vote l'article 3:
Conseillers présents: 32
Votants: 28
Pour: 28
Abstentions: 4 (Bertin, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Le Conseil approuve.
Président - Article 4: même résultat.
A l'article 5 il y a les amendements n° 2 et n° 3 du groupe ALPE.
La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Comme je le disais dans mon intervention, les amendements que nous allons présenter à cet article vont dans le sens de garantir une plus grande compétence et une plus grande professionnalisation du conseil d'administration. Nous estimons qu'il soit important que les membres du conseil d'administration soient des membres compétents et qu'ils aient mûri une certaine expérience dans la cinématographie. En ce sens nous proposons le premier amendement; le deuxième amendement au contraire va dans le sens d'une évaluation de l'efficacité et du fait que cette évaluation, qui est prévue en partie dans le projet de loi à travers la présentation d'un rapport annuel à la structure régionale compétente... nous demandons que le même rapport soit présenté à la commission compétente également.
Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Laurent Viérin.
Viérin L. (UV) - Pour ce qui est du premier amendement, comme je l'ai énoncé dans mon rapport, nous retenons qu'il y ait de cette façon un rapport étroit entre cette fondation et la partie technique de la ligne touristique et culturelle de l'Administration régionale et, entre autres, il y a les deux aspects: il y a le raccord technique et les professionnalités mûries dans le domaine national et international pendant les années. Il y a donc l'union de deux éléments, de cette façon nous valorisons aussi des ressources internes et nous évitons avec une rationalisation de créer des multiplications; je crois qu'il y aura dans notre philosophie la possibilité de travailler bien et de travailler ensemble. Cela pour ce qui est de l'amendement n° 2.
Pour ce qui est de l'amendement n° 3, nous croyons que, comme nous l'avons prévu, la Film Commission enverra un rapport au Gouvernement régional et à l'Assesseur compétent et je crois qu'il y aura là la disponibilité de ma part de me rendre en Ve Commission pour illustrer le tout, mais, d'un point de vue des compétences, le Gouvernement régional est le raccord avec cet organisme.
Nous annonçons donc un vote d'abstention sur les deux amendements.
Président - Vous gardez les amendements?
La parole à la Conseillère Patrizia Morelli.
Morelli (ALPE) - Nous gardons les amendements, car le premier amendement répond à une philosophie, qui d'après nous doit être à la base de cette initiative et également pour le deuxième amendement nous prenons acte de la disponibilité de l'Assesseur; nous sommes sûrs qu'il tiendrait parole et qu'il viendrait bien référer à la Ve Commission, mais nous croyons que cette disponibilité devrait être signalée et normée dans la loi.
Président - Je soumets au vote l'amendement n° 2 du groupe ALPE, qui récite:
Emendamento
Il comma 2 dell'articolo 5 è sostituito dal seguente:
"2. Il consiglio di amministrazione, organo di indirizzo e programmazione, è nominato con deliberazione della Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, ed è composto da tre membri di comprovata esperienza, maturata anche all'estero, nei settori cinematografico, televisivo e audiovisivo, e, qualora alla Fondazione aderiscano soggetti sostenitori, da un membro designato dall'assemblea degli stessi.".
Conseillers présents: 32
Votants: 4
Pour: 4
Abstentions: 28 (Agostino, Benin, Bieler, Caveri, Alberto Cerise, Comé, Crétaz, Donzel, Empereur, Hélène Impérial, Isabellon, André Lanièce, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Prola, Rigo, Emily Rini, Rollandin, Rosset, Salzone, Tibaldi, Laurent Viérin, Marco Viérin, Manuela Zublena, Zucchi)
Le Conseil n'approuve pas.
Président - Je soumets au vote l'amendement n° 3 du groupe ALPE, qui récite:
Emendamento
Al comma 4 dell'articolo 5, dopo le parole "competente in materia di cultura" sono aggiunte le seguenti: ", alla commissione consiliare competente".
Conseillers présents: 32
Votants: 6
Pour: 6
Abstentions: 26 (Agostino, Benin, Bieler, Caveri, Alberto Cerise, Comé, Crétaz, Empereur, Hélène Impérial, Isabellon, André Lanièce, Lattanzi, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Prola, Emily Rini, Rollandin, Rosset, Salzone, Tibaldi, Laurent Viérin, Marco Viérin, Manuela Zublena, Zucchi)
Le Conseil n'approuve pas.
Président - Je soumets au vote l'article 5:
Conseillers présents: 32
Votants: 28
Pour: 28
Abstentions: 4 (Bertin, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Le Conseil approuve.
Président - Article 6: même résultat. Article 7: même résultat. Article 8: même résultat. Article 9: même résultat. Article 10: même résultat. Article 11: même résultat. Article 12: même résultat. Article 13: même résultat. Article 14: même résultat. Article 15: même résultat. Article 16: même résultat. Article 17: même résultat.
Je soumets au vote la loi dans son ensemble:
Conseillers présents: 31
Votants: 27
Pour: 27
Abstentions: 4 (Bertin, Chatrian, Louvin, Patrizia Morelli)
Le Conseil approuve.