Objet du Conseil n. 405 du 29 septembre 1981 - Resoconto
OGGETTO N. 405/81 - SOLUZIONE DEL PROBLEMA CONCERNENTE L'ARRETRAMENTO DEL CASELLO AUTOSTRADALE DI SAINT-RHEMY. (Interrogazione) - STATO DELLE TRATTATIVE PER L'ARRETRAMENTO DEL CASELLO DELL'AUTOSTRADA DI ACCESSO AL TRAFORO DEL GRAN SAN BERNARDO. (Interpellanza)
Presidente - Do lettura dell'interrogazione presentata dal Consigliere Minuzzo:
INTERROGAZIONE
Il Consigliere del P.S.D.I., Piero Minuzzo, interroga:
il Presidente della Giunta per conoscere se si è prossimi alla soluzione di tale problema e quali iniziative ha intrapreso per soddisfare le aspettative dei valligiani interessati a tale problema.
Presidente - Do lettura dell'interrogazione presentata dal Consigliere De Grandis:
INTERROGAZIONE
Il Consigliere regionale del P.R.I., Franco De Grandis, interpella:
il Presidente della Giunta per conoscere a che punto sono le trattative con la Società del Traforo, con le Autorità elvetiche e con l'ANAS per ottenere l'arretramento del casello.
Presidente - Il Consigliere De Grandis intende illustrare l'interpellanza? No?
Allora, la parola al Presidente della Giunta.
Andrione (UV) - Come ho già avuto occasione di spiegare diverse volte, il tratto di strada che va dal ponte sopra il torrente del Gran San Bernardo fino al Traforo del Gran San Bernardo, è considerato concessione alla Società SISTRASB, che gestisce il detto Traforo ed è da essa mantenuto. Già da diverso tempo abbiamo avuto dei contatti con la SISTRASB per far arretrare il casello: il rifiuto è stato assoluto e totale; abbiamo preso anche contatti con l'ANAS per vedere se era possibile aggirare l'ostacolo riconcedendo all'ANAS questo tratto di strada e fare come hanno fatto gli svizzeri: la percezione del pedaggio avviene all'entrata del Traforo e non all'inizio della galleria coperta di Bourg-Saint-Pierre. Anche l'ANAS malgrado affermazioni di carattere puramente verbale e senza pronunciarsi in maniera formale, ha nicchiato; allora, anche al fine di saggiare quale fosse la vera volontà delle amministrazioni in questione - e cioè la SITRASB e l'ANAS - e seguendo quanto fatto dal Comune di Saint-Rhémy-Bosses e cioè l'esproprio di terreni, in parte di proprietà della Società SITRASB, per creare una strada alternativa, la Presidenza della Giunta ha firmato degli espropri che sono stati impugnati sia dalla SITRASB - e questo possiamo anche ammetterlo - che sostiene la tesi della pertinenza dei terreni in questione al tracciato cosiddetto autostradale tra il ponte dove vi è la biglietteria e il Traforo, sia ultimamente dall'ANAS - e questo con procedura per lo meno singolare, con il patrocinato dell'Avvocatura dello Stato - che sostiene le stesse tesi della SITRASB per cui siamo in causa. Per quanto riguarda la nostra opinione, le tesi in questione non hanno alcun fondamento perché con questo sistema è evidente che qualsiasi porzione espropriata per la creazione di un manufatto, come strade, ecc., avrebbe delle pertinenze che sono ad libitum della Società o di chi ha preteso l'esproprio; non è dunque sostenibile la tesi di una pertinenza in questa materia. Però questo denuncia quella che è la reale volontà delle Amministrazioni in questione, che sono contrarie a quanto a nostro avviso giustamente, ha sostenuto e attuato il Comune di Saint-Rhémy-Bosses.
Ho chiesto di avere un incontro con il Ministro dei Lavori Pubblici, e ciò dovrà avvenire prossimamente, anche per rappresentargli questa questione; ma fino a quando non si è sbloccata la questione della concessione di questo tratto di strada, non si risolverà il problema della biglietteria. Non so se mi sono spiegato chiaramente, ma, ripeto, occorre che l'autostrada che porta al Traforo non sia più di concessione della SITRASB, perché fino a quando rimarrà concessione della SITRASB, la biglietteria non potrà essere arretrata. Questo è quanto il Consiglio di Amministrazione della SITRASB, con il voto contrario del rappresentante della Valle d'Aosta, ha affermato. Di conseguenza, quali sono le cose da fare?
Qui il Consigliere Minuzzo potrebbe aiutarmi....
Minuzzo (PSDI) - A sua disposizione!
Andrione (UV) - Ecco, allora visto che il Ministro dei Lavori Pubblici è anche il Presidente dell'ANAS, in questo Paese, l'importante - cosa che sosterrà e che sostiene ufficialmente la Giunta regionale come pure il Comune di Saint-Rhémy-Bosses e che potrebbe essere sostenuto anche dal Consigliere Minuzzo nella sua qualità non di Consigliere regionale ma di socialdemocratico italiano - è che il Presidente dell'ANAS proponga al Consiglio di Amministrazione di questa azienda di togliere questa concessione alla SITRASB e di trasferire questo tratto di strada all'ANAS. Direttamente! Per quanto riguarda il trattato internazionale, lo ripeto ancora una volta, possiamo garantire che da parte della Svizzera non vi saranno difficoltà, e cioè gli svizzeri sono assolutamente indifferenti a quello che è il regime del tratto di strada in questione, anche se la metà italiana del Traforo del Gran San Bernardo prende una percentuale superiore sugli introiti, cioè prende più del 50%, proprio a motivo di questa concessione specifica che, secondo il trattato, fa parte dell'Opera del Traforo. Sono stato chiaro?
Sarà mia particolare cura - ho chiesto adesso le fotocopie - consegnare all'interpellante e all'interrogante la copia dei ricorsi della SITRASB e dell'ANAS, in maniera che si possa vedere quale è la buona fede delle due Amministrazioni.
Presidente - Allora, per la replica, la parola al Consigliere Minuzzo.
Minuzzo (PSDI) - Mah, Signor Presidente, tutto il discorso che ha fatto lo poteva risolvere in quattro parole: "Non ho fatto niente". Perché... (...interruzione fuori microfono del Consigliere Viberti...) ...Consigliere Viberti, ha insultato l'Assessore Ramera per averla interrotta e poi lei fa né più né meno quello che ha fatto l'Assessore Ramera!
Presidente - Continui Consigliere Minuzzo! Non accetti le interruzioni!
Minuzzo (PSDI) - Il Consiglio regionale approvò all'unanimità qualche mese fa una mozione con la quale si impegnava il Presidente della Giunta a promuovere degli incontri, ai quali partecipasse anche la Commissione Sviluppo Economico, per vedere di trovare una soluzione a questo problema. Di fatto, il Presidente ha ottenuto la disponibilità della società svizzera all'arretramento del casello in occasione della venuta in Valle d'Aosta del rappresentante della società... (interruzione fuori microfono) ...e per il fatto che ha avuto soltanto contatti telefonici in via informale, ritengo che non si sia attenuto a quello che era il deliberato del Consiglio regionale.
A una mia interpellanza il Presidente della Giunta rispose tempo fa, che bisognava aspettare che sbollissero un po' gli spiriti del Sindaco di Saint-Rhémy; in quell'occasione io dissi che potevo anche essere d'accordo, ma da allora a oggi di tempo ne è passato parecchio!
Per quanto poi riguarda la questione dell'esproprio, Signor Presidente, questo è un fatto di un mese o un mese e mezzo fa, molto dopo la mozione approvata dal Consiglio... (interruzione fuori microfono) ...Quale volontà dell'Amministrazione?
Presidente - Della SITRASB e dell'ANAS.
Minuzzo (PSDI) - Ma io vorrei vedere, se è possibile, Signor Presidente, una lettera con la quale lei promuove un incontro fra le Società ANAS e SITRASB, il Presidente della Commissione Sviluppo Economico e i Sindaci interessati, e vorrei vedere anche la risposta di non disponibilità a partecipare a questo incontro da parte degli interpellati! Solo a questo punto Signor Presidente, potrò dire che lei ha tenuto fede agli impegni che le aveva dato il Consiglio regionale, ma non ha potuto assolverli per mancanza di volontà delle Amministrazioni interessate.
C'è poi da dire che per poter risolvere certi problemi spesso occorre esclusivamente la volontà politica di farlo! C'è un esempio a questo proposito, e lo ricorderà certamente meglio di me l'attuale Presidente della Giunta: quando all'Assessorato alle Finanze c'era l'Assessore Chantel io ricordo che nel giro di 24 ore o poco più seppe risolvere la questione dell'apertura del cancello di Bosses; poiché la Regione avrebbe dovuto intervenire in un aumento di capitale, l'Assessore Chantel in quell'occasione ebbe a dire alla Società SITRASB che se non avesse aperto quel cancello la Regione non avrebbe effettuato l'aumento di capitale di sua pertinenza. Vediamo dunque che quando c'è effettivamente la volontà politica di risolvere certi problemi, questo si può fare.
Un'altra cosa: se il Presidente della Giunta avesse chiesto la mia collaborazione per poter intervenire nei confronti del Ministro Nicolazzi, io l'avrei senz'altro già fatto, ma ritengo che se il Presidente della Giunta, in quanto tale, avesse chiesto un incontro con il Ministro ai Lavori Pubblici e avesse inviato una lettera certamente non avrebbe dovuto fare più anticamera di quella che ha fatto con certi Ministri per il riparto fiscale! Perciò, ripeto, se ci fosse stata la volontà di operare nella direzione dell'incarico avuto dal Consiglio regionale, il Presidente avrebbe dovuto muoversi in un certo modo.
Nel dichiararmi non soddisfatto della risposta fornita dal Presidente della Giunta alla mia interrogazione, metto comunque a sua disposizione tutta la mia collaborazione per vedere di promuovere un incontro col Ministro Nicolazzi al fine di risolvere questa situazione.
Presidente - La parola al Consigliere De Grandis per la replica all'oggetto n. 21.
De Grandis (PRI) - Se ho capito bene le risposte fornite dal Presidente della Giunta, saremmo a questo punto: la Società svizzera non ha posto problemi di alcun genere, la SITRASB si oppone in maniera categorica a spostare il casello, la ANAS nicchia e non dice né si né no. Facendo poi ancora un passo avanti, si scopre che ad alcune iniziative assunte dal Comune di Saint-Rhémy la SITRASB risponde con ricorsi al TAR dimostrando, se ce n'era ancora bisogno, il suo comportamento arrogante nei confronti delle popolazioni di Saint-Rhémy. E questo comportamento non è solo arrogante, ma io ritengo sia addirittura intollerabile se si pensa che la SITRASB vuole vantare presunti diritti di pertinenza attorno a quella benedetta superstrada che passa in mezzo ad un villaggio, anzi, al di sopra di un villaggio che mi pare si chiami Ronc, in una situazione che fa venire i capelli diritti solo a pensarci! E non è solo questione di rumore per il continuo transito degli autotreni, è una situazione di pericolo reale quella che si realizza in quelle condizioni! Se, Dio ne liberi, un TIR dovesse uscire, travolgerebbe e distruggerebbe un intero villaggio! Io mi chiedo se noi possiamo rimanere inerti di fronte a una situazione del genere, e visto che il Presidente della Giunta negli incontri che ha avuto, nei tentativi che ha fatto e di cui non ho difficoltà a dargli atto, non è riuscito a rimuovere questa situazione difficile, io chiedo al Presidente del Consiglio se è possibile trasformare questa mia interpellanza in mozione, per fare in modo che attraverso il voto, io mi auguro unanime, del Consiglio il Presidente della Giunta sia posto in una situazione di maggiore forza per chiedere un immediato incontro con Nicolazzi, nella sua veste di Ministro dei Lavori Pubblici e di Presidente dell'ANAS, perché egli faccia in modo che un'azienda pubblica come l'ANAS non si schieri a favore della SITRASB che sta comportandosi in una maniera intollerabile. Questa è la richiesta che io farei al Presidente. Evidentemente, in un secondo tempo, si dovranno studiare tutta una serie di interventi nei confronti della SITRASB sia direttamente sia attraverso lo stesso Ministro dei Lavori Pubblici e l'ANAS, che deve modificare senz'altro le sue posizioni, perché questo problema venga risolto. Non possiamo dunque consentire che la SITRASB si permetta di strangolare un paese come Saint-Rhémy in un momento in cui abbiamo proprio bisogno di rilanciare il turismo: Saint-Rhémy si adopera, si dà da fare in questa direzione e credo che abbia il sacrosanto diritto di vedere il Consiglio e la Giunta regionali impegnati nel risolvere questo problema.
Per il momento vorrei chiedere al Presidente del Consiglio se posso trasformare l'interpellanza in mozione.
Presidente - Può trasformarla in mozione e sarà iscritta all'ordine del giorno del prossimo Consiglio.
Passiamo quindi alla trattazione dell'oggetto n. 14.