Objet du Conseil n. 126 du 15 juin 1964 - Verbale

OGGETTO N. 126/64 - PETIZIONI DI AGRICOLTORI RESIDENTI NELLE FRAZIONI DI TENSO, TORRENTSEC, TOUX e GLEREYAZ, DI ST. VINCENT, PER IL RISARCIMENTO DEI DANNI LORO ARRECATI DAI GAS DELLO STABILIMENTO SOCIETÀ FIBRE ARTIFICIALI DI CHÂTILLON. RICHIESTA DI INFORMAZIONI. (Interpellanza del Consigliere Regionale Sig. Pedrini Ennio)

Il Presidente, MARCOZ, dichiara aperta la discussione sulla seguente interpellanza presentata dal Consigliere regionale Sig. Pedrini Ennio concernente l'oggetto: "Petizioni di agricoltori residenti nelle frazioni di Tenso, Torrentsec, Toux e Glereyaz di St. Vincent per il risarcimento dei danni loro provocati dai gas dello Stabilimento Società Fibre Artificiali di Châtillon. Richiesta di informazioni", interpellanza trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza e di cui dà lettura:

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Aosta, 18 maggio 1964

Ill.mo Signor Presidente

del Consiglio della Regione Autonoma della Valle di

AOSTA

I sottoscritti Consiglieri del Gruppo Liberale desiderano interpellare l'Assessore all'Agricoltura e Foreste sul seguente argomento:

Numerosi agricoltori delle frazioni Tenso, Torrentsec, Toux e Glereyaz del Comune di Saint Vincent, hanno presentato in data 2 marzo 1964 una petizione riguardante danni subiti per l'entrata in funzione della Società Fibre Artificiali di Châtillon circa nel 1930.

Ai detti agricoltori il regime fascista aveva negato loro ogni indennizzo per motivi d'ordine politico.

Si desidera sapere se l'Amministrazione Regionale intende accettare dette richieste, nel qual caso, a che punto è la pratica.

In caso negativo, si desidera sapere perché a detti agricoltori non viene riconosciuto il diritto all'indennizzo.

F.to: Ennio Pedrini

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L'Assessore all'Agricoltura e Foreste, FOSSON, informa che in data 2 marzo 1964 è pervenuta al suo Assessorato una petizione recante le firme di agricoltori residenti nelle frazioni sopracitate.

Dichiara di voler illustrare brevemente i precedenti della vertenza allo scopo anche di rettificare alcune imprecisioni contenute nella interpellanza.

Riferisce che la menzionata petizione si ricollega a vecchie questioni sorte, sin dal 1935, tra gli agricoltori residenti nelle citate frazioni di St. Vincent e la Società Fibre Artificiali di Châtillon, a causa di danni arrecati dai gas di scarico dello stabilimento di proprietà della predetta Società, situato in Comune di Châtillon.

Ricorda che la vertenza diede luogo, in quel tempo, alla redazione di due perizie di parte, una a favore degli agricoltori, appoggiati dalla Confederazione fascista degli agricoltori, l'altra a favore della Società.

Informa che, nel periodo bellico, la vertenza, non ebbe seguito, anche perché la Società aveva sospeso le lavorazioni che avevano dato origine agli inconvenienti e che, nell'immediato dopoguerra, ripresa la produzione, la questione venne risollevata; precisa che, in seguito all'interessamento dell'Amministrazione Regionale, si procedette alla redazione di due nuove perizie di parte, una redatta a cura del Prof. Pratolongo, dell'Università di Milano, e l'altra a cura del Prof. Dotti, pure dell'Università di Milano.

Osserva che, trattandosi di perizie di parte, erano, come spesso succede, perizie tra loro contrastanti, riconoscendosi in una che una parte dei danni provocati all'agricoltura della zona erano da attribuire ai gas tossici dello stabilimento della Società Fibre Artificiali di Châtillon, negandosi invece nell'altra ogni dipendenza tra gas tossici e danni all'agricoltura.

In seguito - egli prosegue - in data 6 marzo 1948 l'allora Presidente della Giunta, Caveri, indisse una riunione alla quale parteciparono i Sindaci dei Comuni interessati, un rappresentante degli agricoltori dei Comuni di St. Vincent, di Châtillon e di Montjovet, i rappresentanti della Società Fibre Artificiali di Châtillon e i due periti di parte, il Prof. Peyronel, che aveva redatto una terza perizia a sostegno delle tesi degli agricoltori, ed il Prof. Pratolongo che sosteneva gli interessi della Società; la riunione era stata indetta allo scopo di giungere ad una soluzione conciliativa della vertenza, ma non si potè raggiungere alcun risultato positivo.

Dichiara che questi sono i precedenti ai quali si ricollega la petizione pervenuta all'Assessorato dell'Agricoltura e Foreste in data 2 marzo del corrente anno e rileva, pertanto, che non è esatto, come affermato nella interpellanza di cui si discute, che il regime fascista aveva negato ogni indennizzo agli agricoltori interessati del Comune di St. Vincent per motivi di ordine politico, perché la vertenza era sorta proprio in quel periodo, ottenendo l'appoggio delle Associazioni di categoria operanti a quell'epoca.

Per quanto riguarda gli intendimenti dell'Amministrazione Regionale in merito alle richieste degli agricoltori interessati, dichiara che l'Amministrazione stessa darà tutto il suo appoggio a favore di detti agricoltori e promuoverà, se sarà necessario, un nuovo incontro tra le controparti.

Rileva però che, trattandosi di una vertenza a carattere privatistico, l'Amministrazione Regionale non ha la possibilità di fissare la misura degli indennizzi e non può corrispondere degli indennizzi agli agricoltori.

L'opera che l'Amministrazione Regionale compirà - egli aggiunge - sarà ancora una volta un'opera di carattere conciliativo, fallita la quale agli agricoltori interessati non rimarrà altro mezzo che adire alla magistratura ordinaria.

Il Consigliere PEDRINI ringrazia l'Assessore all'Agricoltura e Foreste, Fosson, per le informazioni avute e augura che, nella prossima riunione delle controparti, la vertenza possa trovare una conclusione positiva.

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