Objet du Conseil n. 117 du 2 août 1968 - Verbale

OGGETTO N. 117/68 - Mozione riguardante la presentazione al Consiglio di una proposta di legge concernente la revisione del riparto fiscale tra lo Stato e la Regione.

Il Presidente, MONTESANO, dichiara aperta la discussione sulla seguente mozione dei Consiglieri regionali Signori Caveri e Germano, riguardante la presentazione al Consiglio di una proposta, di legge concernente la revisione del riparto fiscale tra lo Stato e la Regione, mozione trasmessa in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 29-30 luglio 1960:

Aosta, 12 luglio 1965

Al Signor PRESIDENTE

del Consiglio Regionale

AOSTA

I sottoscritti Consiglieri regionali richiedono che la S.V. voglia inserire fra gli argomenti all'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio la seguente

MOZIONE

PREMESSO che il Consiglio Regionale ha ripetutamente approvato all'unanimità, in vari documenti, il principio che la ripartizione delle imposte fra lo Stato e la Regione sia riesaminata e che la quota a disposizione della Regione sia fissata nella misura del 75%;

RITENUTO INDISPENSABILE ed urgente che il Consiglio Regionale proceda a fissare in un documento le esigenze della Regione e le volontà espresse;

DELIBERA

di IMPEGNARE l'Assessore alle Finanze e la Commissione Affari Generali e Finanze a presentare entro tre mesi al dibattito ed alla approvazione consiliare un disegno di legge che rappresenti la volontà unanime del Consiglio.

F.ti: S. Caveri - Germano Pietro

Il Consigliere GERMANO riferisce che, nelle discussioni avvenute in sede di Commissione Affari Generali, Finanze, Programmazione e Urbanistica, è emersa la volontà di tutti i Gruppi consiliari di affrontare la soluzione del problema riguardante la revisione del riparto fiscale tra lo Stato e la Regione, problema che è alla base dell'autonomia della Valle d'Aosta.

Osserva che si vedrà, poi, se questi propositi sono veritieri.

Dichiara di non voler illustrare ulteriormente la mozione di cui si tratta, in attesa della risposta della Giunta, riservandosi di riprendere la parola più tardi, nel caso che la risposta fosse negativa.

L'Assessore Bordon, a nome della Giunta Regionale, dichiara di essere favorevole all'approvazione della mozione in esame, perché la Giunta è sempre stata convinta della necessità di una revisione dell'attuale riparto fiscale tra lo Stato e la Regione stessa.

Osserva, d'altra parte, che la Giunta Regionale ha sempre manifestato chiaramente questa sua convinzione, come risulta dagli atti del Consiglio relativi all'approvazione degli ultimi bilanci preventivi della Regione e che, se non si è avuto eccessiva fretta nell'affrontare la soluzione di questo problema, è perché si è ritenuto che fosse necessario un preventivo approfondito studio del complesso problema.

Pensa che, nei prossimi mesi autunnali, la necessaria proposta di legge statale potrà essere sottoposta all'esame dei competenti Organi consiliari.

Il Presidente, MONTESANO, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola per chiedere chiarimenti o formulare osservazioni sulla mozione in oggetto, dichiara chiusa la discussione.

Il Presidente, MONTESANO, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della mozione stessa.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente, MONTESANO, accerta e comunica che il Consiglio, ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: ventinove), ha approvato la sottoriportata mozione:

MOZIONE

PREMESSO che il Consiglio Regionale ha ripetutamente approvato all'unanimità, in vari documenti, il principio che la ripartizione delle imposte fra lo Stato e la Regione sia riesaminata e che la quota a disposizione della Regione sia fissata nella misura del 75%;

RITENUTO INDISPENSABILE ed urgente che il Consiglio Regionale proceda a fissare in un documento le esigenze della Regione e le volontà espresse;

DELIBERA

di IMPEGNARE l'Assessore alle Finanze e la Commissione Affari Generali e Finanze a presentare entro tre mesi al dibattito ed all'approvazione consiliare un disegno di legge che rappresenti la volontà unanime del Consiglio.

Il Consiglio prende atto.