Objet du Conseil n. 207 du 27 novembre 1968 - Verbale
OGGETTO N. 207/68 - Proroga per gli anni 1968 e 1969 del finanziamento di spese per l'esecuzione di opere di pubblica utilità in Comune di Saint Vincent, a' sensi del capoverso n. 6 della deliberazione consiliare n. 29 in data 11.4.1949. Delega alla Giunta.
Con provvedimento deliberativo n. 29 in data 11 aprile 1949, il Consiglio Regionale stabiliva, tra l'altro (capoverso n. 6), di stanziare nel bilancio regionale un fondo, sino ad un importo annuo massimo di spesa non superiore al 5% degli introiti annui netti derivanti alla Regione dalla gestione della Casa da gioco di Saint Vincent, da destinare al finanziamento di lavori e opere riguardanti lo sviluppo e l'incremento della stazione e della attrezzatura turistica del Comune di Saint Vincent, ovvero per la concessione al Comune stesso di sussidi per il finanziamento delle opere e dei lavori stessi.
In considerazione delle particolari necessità connesse con lo sviluppo della stazione turistica di Saint Vincent, tale stanziamento è stato, con successive deliberazioni consiliari, prorogato annualmente sino a tutto l'anno 1967 (vedasi deliberazione consiliare 24 giugno 1967 n. 158).
Occorre ora approvare il seguente programma di lavori già concordato con il Comune per l'anno 1968:
1) Costruzione strada di Maison Neuve |
£. |
25.000.000 |
2) Costruzione strada del Tous |
" |
24.000.000 |
3) Costruzione strada per la Collina di Châtillon (II° stanziamento) |
" |
10.000.000 |
4) Ampliamento Asilo (stanziamento parziale) |
" |
10.000.000 |
5) Costruzione Diurno in Piazza 28 aprile |
" |
10.000.000 |
6) Sistemazione e ampliamento Viale Duca d'Aosta |
" |
7.000.000 |
7) Costruzione Piazza a Cillian |
" |
6.500.000 |
8) Nuovo Municipio: acquisto opere d'arte |
" |
6.000.000 |
9) Costruzione strada in Amay |
" |
5.000.000 |
10) Costruzione strada da Lerinon a Piané |
" |
5.000.000 |
11) Zona di protezione della Fons Salutis: acquisto terreni |
" |
5.000.000 |
12) Costruzione edificio nei giardini pubblici (III° stanziamento) |
" |
4.000.000 |
13) Sistemazione Via Gorret |
" |
3.000.000 |
14) Sistemazione Via Carso (II° stanziamento) |
" |
3.000.000 |
15) Costruzione strada a Biègne |
" |
3.000.000 |
16) Asfaltatura marciapiede e piazze abitato |
" |
3.000.000 |
17) Costruzione rami di fognatura |
" |
3.000.000 |
18) Ampliamento impianto pubblica illuminazione |
" |
3.000.000 |
19) Costruzione piazza a Moron |
" |
3.000.000 |
20) Sistemazione Via Aichino |
" |
1.500.000 |
Totale |
£. |
140.000.000 |
SI PROPONE
che il Consiglio Regionale, richiamata la precedente deliberazione consiliare 24 giugno 1967 n. 158;
Deliberi
1°) di approvare la proroga, per gli anni 1968 e 1969, dell'applicazione della disposizione del capoverso n. 6 del provvedimento deliberativo consiliare n. 29 in data 11.4.1949, concernente lo stanziamento e l'impegno sul bilancio della Regione di un fondo da erogare per l'esecuzione di lavori e di opere riguardanti lo sviluppo e l'attrezzatura turistica del Comune stesso, fino ad un importo massimo di spesa non superiore al 5% degli introiti netti derivanti alla Regione dalla gestione appaltata della Casa da gioco di Saint Vincent;
2°) di approvare la concessione al Comune di Saint Vincent dei contributi regionali sottoindicati, per un complessivo importo di spesa di Lire 140.000.000 (centoquarantamilioni), per il finanziamento delle spese per i seguenti lavori pubblici in corso di realizzazione a cura del Comune stesso:
1) Costruzione strada di Maison Neuve |
£. |
25.000.000 |
2) Costruzione strada del Tous |
" |
24.000.000 |
3) Costruzione strada per la Collina di Châtillon (II° stanziamento) |
" |
10.000.000 |
4) Ampliamento Asilo (stanziamento parziale) |
" |
10.000.000 |
5) Costruzione Diurno in Piazza 28 aprile |
" |
10.000.000 |
6) Sistemazione e ampliamento Viale Duca d'Aosta |
" |
7.000.000 |
7) Costruzione Piazza a Cillian |
" |
6.500.000 |
8) Nuovo Municipio: acquisto opere d'arte |
" |
6.000.000 |
9) Costruzione strada in Amay |
" |
5.000.000 |
10) Costruzione strada da Lerinon a Piané |
" |
5.000.000 |
11) Zona di protezione della Fons Salutis: acquisto terreni |
" |
5.000.000 |
12) Costruzione edificio nei giardini pubblici (III° stanziamento) |
" |
4.000.000 |
13) Sistemazione Via Gorret |
" |
3.000.000 |
14) Sistemazione Via Carso (II° stanziamento) |
" |
3.000.000 |
15) Costruzione strada a Biègne |
" |
3.000.000 |
16) Asfaltatura marciapiede e piazze abitato |
" |
3.000.000 |
17) Costruzione rami di fognatura |
" |
3.000.000 |
18) Ampliamento impianto pubblica illuminazione |
" |
3.000.000 |
19) Costruzione piazza a Moron |
" |
3.000.000 |
20) Sistemazione Via Aichino |
" |
1.500.000 |
Totale |
£. |
140.000.000 |
3°) di approvare e impegnare la spesa di Lire 140 milioni, di cui al precedente capoverso 2°), all'apposito capitolo di spesa 133 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1968 ("Spese, sovvenzioni e contributi per iniziative, lavori e attrezzature della stazione turistica e termale di Saint Vincent"), che presenta la necessaria disponibilità anche in relazione ai proventi derivanti alla Regione dalla gestione appaltata della Casa da gioco per il corrente anno 1968 e già introitata dal 1° gennaio 1968 alla data odierna;
4°) di delegare alla Giunta Regionale l'adozione di ogni provvedimento deliberativo di esecuzione della presente deliberazione per la liquidazione dei contributi relativi ai lavori, di cui si tratta, per l'anno 1968 in base agli stati di avanzamento dei lavori e alle spese accertate e sino ad un complessivo importo massimo di Lire centoquarantamilioni;
5°) di rinviare a successivo provvedimento deliberativo la concessione al Comune di Saint Vincent di contributi regionali per l'anno 1969, per il finanziamento delle spese per lavori di pubblica utilità da eseguire dal Comune stesso in base ad un programma da concordare con la Regione.
Bionaz (D.C.) - È la solita delibera che riguarda il 5% da attribuire al Comune di Saint Vincent. Su questo pregherei l'Assessore, che è più competente di me, di dare una spiegazione, se voi ritenete che sia necessario, in quanto l'allegato non è sufficientemente chiaro.
Tonino (P.S.I.U.P.) - Io vorrei solo mettere in luce un aspetto di questo oggetto: so che c'è una convenzione stipulata tra il Comune di St. Vincent e la Regione o il Casinò, del 5% dell'introito della Casa da gioco che dà alla Regione per la gestione stessa, e questo 5% maggiorato, mi sembra da altri 50 milioni, comporta per il Comune di St. Vincent un contributo annuo di 200 milioni, da destinare ad opere pubbliche. Tutto questo può essere bene se ci riferiamo agli anni in cui St. Vincent doveva svilupparsi ed incrementare le attrezzature turistiche necessarie per sostenere il ruolo che giustamente doveva competerci, ma agli occhi di uno sprovveduto, che io direi invece "provveduto", cosa si registra? Questo sprovveduto dice: ma come? St. Vincent, con tutte le entrate che incassa dei vari tributi, ha ancora 200 milioni annui fissi (oltre naturalmente agli 800 milioni che mi pare siano stati stanziati dalla Regione per quei lavori che si dovrebbero fare), e noi piccoli Comuni, che dobbiamo tartassare gli operai, il contadino, che dobbiamo attenerci alle circolari che l'Assessore ai Lavori Pubblici invia, in cui si raccomanda di non fare un Piano di lavori che comporti per la Regione delle grosse spese, mentre St. Vincent ha tutta quella cifra a sua disposizione? Questo sprovveduto dice: "ma questa è una sperequazione bella e buona". Si può anche concludere col dire che è proprio vero che tutte le acque vanno nel mare, un mare magari fatto di nababbi, come quello che c'è nelle vicinanze del Casinò di St. Vincent. Ecco, non voglio sollevare una questione su questo problema, ma volevo fare semplicemente notare che questo potrebbe sembrare un paradosso. Inoltre vorrei sapere se la Giunta regionale o, per essa, l'Assessore ai Lavori Pubblici, disporrà affinché le opere finanziate con così ingente somma non si effettuino sempre nello stesso posto, e se si terrà anche conto dei reali bisogni della popolazione della collina di St. Vincent.
Pedrini (P.L.I.) - Vorrei soltanto fare una domanda sul punto n. 8 "Nuovo Municipio: acquisto opere d'arte, 6 milioni". Desidererei essere illuminato su questo punto e sapere chi ha stabilito di spendere 6 milioni in opere d'arte.
Manganoni (P.C.I.) - Io qui devo fare alcune considerazioni.
Prima considerazione: qui il terzo comma dice "Occorre ora approvare il seguente programma di lavori già concordato con il Comune per l'anno 1968". Ora, noi siamo a fine novembre dell'anno 1968; allora approviamo il Piano di lavori e chiamiamolo "Piano di lavoro di St. Vincent, per il 1968, mese di novembre". I lavori li eseguiamo quando? Sono già tutti in fase avanzata? Bene, e allora, qui chiedo - questo è il vostro sistema - che il Consiglio regionale sia chiamato a ratificare, non ad approvare. Dovrebbe approvare un Piano di Lavori Pubblici che è già in corso? E allora cosa ci stiamo a fare? Il Consiglio regionale si deve pronunciare prima che si inizino i lavori, non quando i lavori sono in corso, perché questo, scusate, si chiama prendere il Consiglio regionale alla leggera, questo non è assolutamente serio! Non solo io protesto, ma invito la Giunta a fare in modo che ciò non si verifichi più e che il Piano di Lavori Pubblici per St. Vincent per il 1969 non lo si porti nel 1969, a fine novembre, quando i lavori sono già in corso, come dice Colombo, ma prima che i lavori abbiano inizio, prima che vengano appaltati. Un po' di serietà!
Seconda considerazione: il punto 3 dice "costruzione strada", il punto 2 "strada del Tous". Ecco, io questo volevo chiedere: non è per caso de la Tour? Questa è un'altra? Bene. E la strada de la Tour, a che punto sta? Ora, qui non c'è allora... la collina di Châtillon allora sarebbe la strada de la Tour? Grazie del chiarimento, io non l'avevo afferrato.
Allora, io vorrei porre alcune domande, non voglio più rifare tutta la storia di quella famosa strada di La Tour, sulla quale Dujany ne sa quanto ne so io. Mi pare otto anni fa se ne è parlato, e qui vedo scritto "secondo stanziamento", è già un piccolo passo avanti, altri 10 milioni e sarebbero 20. Ora, vorrei sapere a che punto è questa strada e se sono in corso i lavori. Io pongo alla Giunta questa domanda perché quando si è fatto il primo stanziamento, molti anni fa, si era detto che sarebbe servito per la progettazione e per il pagamento dei terreni. Abbiamo detto "sta bene", perché per fare una strada naturalmente ci vuole il progetto e i terreni; senonché, dopo alcuni anni, quei 10 milioni giacevano ancora fra i residui passivi del Comune, di progetti non se ne erano visti e di trattative coi proprietari dei terreni neanche. Io mi auguro di no, però adesso non vorrei che questi altri dieci milioni, aggiunti ai primi dieci, facessero la stessa fine, cioè rimanessero anni e anni a residuo passivo a svalutarsi, mentre la strada non va avanti. Io mi auguro di sbagliare e chiederei che la Giunta, che l'Assessore ai Lavori Pubblici, che i membri della Giunta vogliano precisare come stanno le cose.
Sulla questione della collina, è vero, qui nel Piano c'è qualche strada per l'allacciamento dei villaggi della collina, però io avevo segnalato al Consiglio, tempo addietro, il fatto che tutta la collina di St. Vincent è sprovvista di fognature. Dalle Fonti in su, tutti i villaggi sono senza fognature, non solo, noi siamo qui per approvare quello che è fatto, altro che per deliberare, ma pare che vi sia addirittura una parte del capoluogo, verso Montjovet - e Dujany forse le cose le sa meglio di me - che non ha fognatura. Non so come si chiama, ma è un prolungamento del capoluogo e senza fognature.
Sembra anche - ti prego Dujany, conferma se è vero e, se mi sbaglio, correggimi - che altri villaggi a valle di St. Vincent, verso la stazione, siano senza fognature. Cosa vediamo su questo Piano di lavori? Che per costruire tutte queste fognature ci sono tre milioni di lire e, se andiamo avanti di questo passo, ci vorranno ancora una ventina di legislature perché la collina di St. Vincent, quella parte di capoluogo oltre la collina, abbiano le fognature. Ora, secondo me, ciò non è serio. Non mi stupisco che gli Amministratori di St. Vincent propongano questo Piano di lavoro, perché agli Amministratori di St. Vincent interessa il capoluogo.
Non vorrei che si pensasse che io approfitto del fatto che c'è l'immunità, per dire alcune verità agli Amministratori di St. Vincent o almeno alla maggioranza. L'abbiamo osservato prima, quando io ero in Giunta, e lo osservo anche adesso: la preoccupazione di questi Signori è esclusivamente il capoluogo e non i villaggi che invece aspettano. Ma insomma, perché non devono pensare ai villaggi dove ci stanno solamente i poveri cristi, sulla collina chi ci sta, c'è la S.I.T.A.V.? No, in collina ci sono gli operai, ci sono i contadini, i poveretti, e non è necessario fare la fognatura per loro, che continuano ad andare in quel gabinetto sulla concimaia, mentre centinaia di milioni sono destinati al capoluogo, magari ad opere d'arte, come osservava Pedrini. Mi si dirà quindi che quel 2% - noi lo sappiamo - lo prevede la legge, però quanti Enti pubblici lo applicano? Siamo franchi, per tutti i Municipi che abbiamo costruito in Valle, in base a quella legge il 2% deve andare in opere d'arte, però i nostri Sindaci hanno del buon senso e hanno detto che prima di spendere dei milioni per opere d'arte si deve fare l'acquedotto e poi si penserà alle opere d'arte, mentre a St. Vincent li hanno i cinque milioni per le opere d'arte. Non mi tacciate di nemico dell'arte, degli artisti, no, io stimo gli artisti; non sono un grande conoscitore di arte o di quadri, specialmente oggi è un po' difficile districarsi fra i quadri e tra le sculture, però io dico che sei milioni per le opere d'arte si stanziano mentre i milioni per le fognature ai villaggi no.
Ora vi dicevo, non mi stupisco di questa posizione da parte degli Amministratori, della maggioranza che amministra St. Vincent, perché sempre si è comportata così, però mi stupisco che la Giunta, che conosce queste necessità di St. Vincent - se non altro perché qui, in Consiglio regionale, io ed altri Consiglieri abbiamo segnalato queste necessità impellenti, e parlo di fognature, ma potrei parlare di acquedotti e anche di strade, però alcune strade si sono fatte - approvi questo Piano, perché mi pare che il Regolamento dica che questo Piano deve essere concordato fra St. Vincent e la Giunta.
Ora, non mi si venga a dire "ma noi rispettiamo le autonomie dei Comuni", perché questa frase serve alla Giunta per giustificarsi tutte le volte che noi poniamo delle domande. L'autonomia dei Comuni va bene, però se a questi Signori gli si dice che non è giusto che a St. Vincent vi sia ancora una buona parte delle frazioni senza fognature ed anche senza acquedotti, e occorre quindi prima pensare alle fognature e agli acquedotti, anche se sono "solamente" dei contadini e degli operai e non dei dipendenti della S.I.T.A.V., io penso che questo ragionamento, fatto in un modo un po' energico, se necessario, da parte della Giunta, avrebbe convinto questi Signori Amministratori di St. Vincent che bisogna pensare anche ai villaggi e alla povera gente.
Io concludo quindi ribadendo che non si faccia l'anno venturo come quest'anno, che si portino qui a ratificare le cose già fatte; primo, perché il Consiglio deve deliberare e non ratificare e, in secondo luogo, si pensi anche alle necessità della povera gente che abita nei villaggi, alla necessità dei contadini e degli operai, non solamente a quelli che guadagnano fior di quattrini. Si pensi al capoluogo, sì, ma si pensi anche alle frazioni.
Savioz (P.C.I.) - Io vorrei fare solo una rimarca su questo Programma di lavori. Dal punto di vista amministrativo comunale, quando si ha la possibilità di disporre di 140 milioni, essendo degli Amministratori un po' previdenti e vedendo le cose un po' lontane, bisognerebbe preventivare pochi lavori di una certa importanza e risolvere determinati problemi. Lo spezzettamento di questo genere è "ordinarissima" amministrazione, ordinaria amministrazione che deve essere fatta coi fondi del Comune. St. Vincent fondi ne ha e ne potrebbe anche avere di più, sempre che si applicassero i principi logici e giusti di fare pagare a chi possiede, a chi ha. Invece, laggiù, sembra che le cose siano diverse.
Faccio proprio, così, un'osservazione di carattere amministrativo: a me sembra che l'Assessore ai Lavori Pubblici dovrebbe richiamare l'attenzione di quegli Amministratori affinché presentino un Programma di opere pubbliche, affinché siano veramente opere pubbliche e non uno spezzettamento di due, tre, cinque o sei milioni, che è una cosa che potrebbe procedere benissimo col bilancio del Comune di St. Vincent per fare poi delle opere veramente importanti e decisive dal punto di vista generale per la piccola cittadina di St. Vincent, la quale ha bisogno di determinate opere. È inutile che io ve le stia ad elencare, perché ognuno di noi le conosce.
Colombo (P.S.U.) - Io volevo, in primo luogo, richiamare l'attenzione del Consigliere Tonino sul problema del 5% previsto da una legge, se non erro, o perlomeno da un accordo sancito dal Consiglio regionale, che dà questo diritto al Comune di St. Vincent e quindi, sulla scorta di questo diritto, naturalmente noi seguiamo le relative impostazioni.
Per quanto riguarda la domanda fatta dal Consigliere Pedrini, io devo rispondere che qui ci troviamo di fronte ad una legge dello Stato, che impone, nel caso di costruzioni di edifici pubblici, di destinare una certa percentuale - che mi pare sia del 2% - ad opere d'arte. Ora, è pur vero che il Consigliere Manganoni dice che in altri casi questo non è avvenuto.
Io concordo, con tutta probabilità ci potevano anche essere altre esigenze prioritarie che il Comune avrebbe potuto affrontare, ma comunque, di fronte alla volontà di un Comune che adempie all'applicazione di una legge, non è possibile in un certo qual senso opporsi, e quindi abbiamo dovuto accogliere questa impostazione voluta dal Comune.
Pedrini (P.L.I.) - ...il 2% non fa mai 6 milioni, almeno, se la matematica non è un'opinione.
Manganoni (P.C.I.) - ...600 milioni, caro Pedrini...
Pedrini (P.L.I.) - ...questa è una piccionaia, non è un Municipio, cominciamo a dire le cose con realtà!
Colombo (P.S.U.) - ...non l'abbiamo approvato noi ...(rumori in Aula)...
Sulle osservazioni fatte, io chiedo almeno al Consigliere Manganoni di darci atto che con questa Amministrazione qualche cosa è cambiato nelle impostazioni del Comune di St. Vincent, perché, se lui tiene conto della destinazione dei fondi di questo 5%, lui vedrà che perlomeno un 60-70% di essi sono finalmente destinati a risolvere i problemi della collina. Tutte le strade che noi facciamo sono proprio il frutto del nostro intervento nei confronti del Comune di St. Vincent, e sono state accolte in una misura abbastanza elevata. Non per polemica, io vorrei dire che se nel passato si fosse seguita questa impostazione, con tutta probabilità questi problemi oggi non ci sarebbero e, rispondendo al Consigliere Savioz, con tutta probabilità in questo momento non dovremmo fare questi piccoli interventi per la soluzione di piccoli problemi della collina, ma potremmo chiedere al Comune di St. Vincent il finanziamento di opere di una certa consistenza e risolvere effettivamente i problemi di questo paese a carattere turistico.
Detto questo, per quanto concerne la costruzione della strada della collina, io devo dire che, naturalmente, anche su questo problema ci siamo fatti sempre vivi nei confronti del Comune di St. Vincent; abbiamo voluto che in questo Programma fossero stanziati altri dieci milioni oltre ai dieci milioni già stanziati mi pare nel 1962 o nel 1963, e abbiamo richiesto l'immediato appalto, in un primo tempo, cosa di cui io penso averne già dato anche comunicazione in Consiglio. Il Comune di St. Vincent ha sollevato delle obiezioni sulla vecchia progettazione sostenendo che la partenza di questa strada dalla parte di St. Vincent dovesse essere fatta più in basso rispetto a quella progettata, ma oggi come oggi è ritornato nuovamente alla vecchia progettazione e ora stanno pagando l'acquisto dei terreni per poi dare subito il via all'appalto dei lavori. Sulla base anche di assicurazioni che io ho avuto in questi giorni, penso che il Comune farà l'appalto e questa somma serve per dare inizio ai lavori della collina. Naturalmente, noi, un altro anno chiederemo altri finanziamenti per il proseguimento.
Io chiedo scusa, rispetto al ritardo col quale viene iscritta all'ordine del giorno questa deliberazione, volevo dire questo al Consiglio, con molta sincerità: questo problema io l'ho affrontato nel mese di febbraio o di marzo e l'abbiamo portato e discusso in Giunta, quindi mi meraviglio che arrivi in Consiglio soltanto al mese di novembre. Ecco perché ho detto prima che la maggior parte di questi lavori sono già appaltati, perché c'è stata l'approvazione della Giunta; dopodiché abbiamo dato il via, naturalmente, a tutti gli atti di competenza del Comune per l'appalto del lavoro.
Mi auguro che questo non succeda più, perché è giusto che il Consiglio sia informato di queste cose all'inizio dell'anno e io mi assumo l'impegno affinché questo avvenga nel tempo dovuto.
Pedrini (P.L.I.) - Signor Presidente, io desidero porre alcune domande, chiarendo in partenza che non desidero alcuna risposta. Mi sia concesso però di porre dei quesiti, perché ho notato che ogni volta che ci si permette, passatemi il termine, di dire "un qualche cosa" si ha l'impressione che si voglia ledere una volta la maggioranza, una volta la minoranza, una volta la Giunta, una volta il singolo, il che non è affatto vero. Evidentemente, ci deve essere un minimo di coscienza con noi stessi e dire con onestà quello che pensiamo su determinati problemi, questo non coinvolge per niente ciò che può essere un problema già superato da altre Giunte o da questa Giunta, ma almeno ci si conceda il diritto del mugugno.
Allora mi si permetta di dire, prima di tutto, che io ho preso atto con vero piacere delle parole dell'Assessore Colombo, perché ritorniamo a parlare di un argomento di cui abbiamo parlato stamane, cioè della funzione del Consigliere che viene qua soltanto per alzare la manina ma evidentemente non ha alcuna funzione al di fuori di quella. Io sono lieto che stamattina, qualche cosetta - e la Commissione in questo mi pare continui i suoi lavori - si sia fatto, perché proprio prima, con un Assessore di cui non faccio il nome, si diceva che si ha proprio l'esatta sensazione che vi sia una spaccatura netta fra quella che è la Giunta e quello che è il Consiglio. Io ho risposto che è esatto, e questo è dovuto al sistema maggioritario di una volta, che con quel sistema di votazione aveva impostato questa mentalità che purtroppo continua.
Preso atto di quanto dice l'Assessore, il Consigliere ha diritto di dire qualcosa oppure è inutile che a novembre gli si porti a vedere questa spesa di 140 milioni, che, praticamente, anche se non volesse approvarla, è già approvata e tutto è stato fatto.
Adesso parlo per assurdo a me stesso e, ripeto, non voglio la risposta. Preciso che io sono amico di un sacco di artisti, quindi non è che sia contrario alle opere d'arte, ci mancherebbe, però mi sia consentito di dire: "Ma, la Regione è stata vicino al Consiglio comunale, all'incaricato del Comune di St. Vincent per acquistare queste opere d'arte, o cosiddette tali, e sono realmente delle opere d'arte o sono stati comperati quadri o altre cose per fare piacere a Tizio, Caio, Sempronio? Chi è la persona che ha rappresentato il Consiglio regionale in questa cosa che oggi è di 6 milioni ma che potrebbe essere di 12 o di 20 la prossima volta? Sotto questo profilo c'è stata una persona nominata dal Consiglio che ha seguito da vicino i lavori di una Commissione o di un incaricato del Consiglio comunale di St. Vincent?" Dico questo perché non voglio arrivare ad altro, mi serve solo questo argomento, perché è quello che maggiormente ci può toccare e riesce più sensibile alla parola e raggiugere l'obiettivo. Qua c'è scritto che ci deve essere collaborazione con la Regione, se non erro, oppure la Regione deve soltanto indicare e poi il Comune fa quello che vuole? Io non le so queste cose, sono un po' ignorantello - ignorante, direi - in materia e desidererei essere illuminato, sia ben chiaro, altrimenti noi creiamo dei complessi bellici. Ci vuole un minimo di dignità, perché noi Consiglieri altrimenti cosa ci stiamo a fare qua? Potremmo stare a casa nostra, sdraiati in poltrona o al sole, che è molto meglio piuttosto che venire qua a vedere cose già fatte, già scritte, già approvate, già comperate e noi dobbiamo soltanto alzare la manina e dire che va bene!
Con questo io non voglio prendere posizione né contro il Comune di St. Vincent, né contro il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale di St. Vincent, non mi interessa; la stessa cosa potrebbe succedere a Canicattì, o diciamo a un Canicattì valdostano, una frazione qualsiasi, abbandonata, come diceva prima Manganoni, che effettivamente non ha quello che evidentemente deve avere. Io penso che un po' di diritto di mugugnare sia consentito in tutte le Assemblee e desidererei proprio che questo fosse preso in considerazione, perché è una cosa che io ho già detto altre volte: questo comportamento è diventato, direi quasi un costume, lo si dica chiaramente, e allora noi, almeno io per conto mio, mi asterrò dal venire in Consiglio e mi giustificherò verso i miei elettori, verso i nostri elettori liberali, perché evidentemente è inutile che noi rappresentiamo qua una parte del ceto valdostano, quando sappiamo a priori che non possiamo fare sentire con il debito conto, con la dovuta forza, la nostra voce e che pertanto è perfettamente inutile che noi partecipiamo ai lavori di questa Assemblea.
Così noi la pensiamo su questo argomento, così noi diciamo queste cose, così noi riteniamo di non avere e di non chiedere, per questa volta, alcuna risposta in merito.
Germano (P.C.I.) - È un argomento abbastanza serio quello che stiamo discutendo e vorrei chiedere scusa se anch'io mi soffermerò un momento per alcune considerazioni.
Per l'Assessore Bordon questo comportamento amministrativo è un comportamento lecito, normale. Do atto che l'Assessore Colombo ha risposto, però non ha risposto sulla base di un agire amministrativo. Cosa vuole dire agire correttamente? Vuole dire agire secondo le leggi e i regolamenti e il Presidente della Giunta ce l'ha ripetuto tante volte questo: secondo le leggi e i regolamenti. Cosa dicono le leggi e i regolamenti? Il Regolamento nostro, del Consiglio, regola le attribuzioni del Consiglio, della Giunta, del Presidente del Consiglio e del Presidente della Giunta. A proposito di questo dice che è competenza del Consiglio l'approvazione di Programmi e di Piani di opere pubbliche e di competenza della Regione il finanziamento delle relative spese. In questo caso una delibera del Consiglio che finanzia un determinato quid (delibera del Consiglio che è citata nella stessa relazione)... come non è così? È così, e se aspetti con calma lo chiariamo, perché ci sono anche le tue responsabilità, di cui do atto però della tua buona fede. I Piani di opere pubbliche, finanziati con i soldi della Regione, devono essere approvati dal Consiglio. Alla Giunta compete l'esecuzione di opere di pubblica utilità nei limiti dei Programmi e dei Piani approvati dal Consiglio. Alla Giunta compete questo, mentre invece per voi, cosa è successo? Quando avete assunto con quella deliberazione di Giunta, di concordare col Comune di St. Vincent questo Piano da finanziarsi con questo 5% degli introiti del Casinò, approvato dalla Giunta, tu Colombo, ti sei sentito a posto, e ti stupisce che arrivi in Consiglio a novembre, mentre invece tu dovevi portarlo o farlo portare in Consiglio e non mettere nulla in movimento fino a che il Consiglio non avesse approvato il Piano, perché così si poteva modificare. Altrimenti cosa vuole dire "si può modificare"? È evidente che si deve attendere quel placet, come prescrive il nostro Regolamento. È successo che nel passato abbiamo modificato e invece di una strada ne abbiamo fatta un'altra, e che abbiamo ridiscusso col Comune di St. Vincent per cambiare. Questa è la procedura, altrimenti questo è un illecito amministrativo.
La differenza, Pedrini, fra noi e voi, è questa, che noi non concludiamo scoraggiati, nel senso di dire: "vabbè, se volete proprio fare tutte queste cose vuole dire che noi ce ne staremo a casa"; noi restiamo qui, denunciamo queste cose, e ci battiamo perché queste cose vengano rispettate, perché il Regolamento e le leggi vengano rispettati. Non ha senso votare contro questo che dovremmo approvare, perché è però un illecito amministrativo. Mi dispiace, Colombo, io sono pronto a sentire le tue spiegazioni, a farmi convincere se è necessario, però le competenze che ha il Consiglio e le competenze che ha la Giunta sono quelle che ho letto e sono state approvate nel nostro Regolamento.
Manganoni (P.C.I.) - Io do atto a Colombo di aver risposto a tutte le mie domande. Mi auguro che sia di buono auspicio e che in avvenire anche gli altri Assessori, a differenza del passato, rispondano sempre a tutte le domande che pongono i Consiglieri.
Allora, a proposito della strada de La Tour, dei villaggi, eccetera, mi dice l'Assessore Colombo che non succederà più in avvenire di portare il provvedimento in ritardo. Ti do atto di questo, mi auguro che tu sia sincero e che in avvenire non succeda più. Ti do anche atto di un'altra cosa: tu hai appaltato i lavori prima, hai commesso, dice giustamente Germano, un illecito amministrativo, però in fondo hai fatto gli interessi del Comune, perché se tu avessi dovuto appaltare i lavori dopo l'approvazione del Consiglio, cioè dopo il 27 novembre, che è oggi, i lavori quest'anno non si sarebbero eseguiti, poiché in inverno è difficile e il Comune avrebbe perso un anno. Inoltre noi sappiamo che la svalutazione media della lira è del 5% all'anno e su 140 milioni il Comune ci avrebbe rimesso 7 milioni per questo ritardo. Invece, appaltando prima, hai evitato questa perdita alle finanze del Comune, quindi ti do atto, anche se non è un plauso perché doveva essere portato in Aula prima. Faccio tutte queste considerazioni non in tua difesa, ma per darti atto che con la tua tempestività nell'appalto, hai evitato il danno di 7 milioni alle finanze del Comune.
Sulla questione del 2% riguardo alle opere d'arte, dice l'Assessore Colombo che il Comune adempie ad una legge e noi non possiamo impedirglielo. A parte che il Comune adempie solo parzialmente ad una legge, perché la legge parla del 2% e siccome l'importo di quello che Pedrini chiamava piccionaia... ed è stato ancora tenero, perché quello è un orrore... quel Municipio è di circa 600 milioni, il 2% supera il mezzo miliardo, chiaro? Se si va a contare, con 450 milioni di appalto, maggiorati delle perizie suppletive che non finivano più, si superano indubbiamente i 600 milioni; 600 per 2 fa 12 milioni, quindi per adempiere effettivamente alla legge avrebbero dovuto acquistare per 12 milioni di opere d'arte a cui accennava Pedrini. Hanno quindi adempiuto alla legge solo in parte, e c'è da augurarsi che si fermino qui. Ora, ciò non toglie però che rimane quanto abbiamo detto noi: mentre a St. Vincent si sprecano questi soldi per certe opere d'arte, che io non ho visto - d'altronde non me ne intendo di opere d'arte, e quel lusso a St. Vincent è bene anche che ci sia, perché St. Vincent deve ricevere bene i clienti che vengono al Casinò a farsi pelare -, a poche centinaia di metri c'è della gente che manca delle opere primarie di igiene. Mentre tu dici che il Comune ha fatto bene ad adempiere ad una legge, avresti dovuto però ricordare al Comune che, anche se non è previsto dalla legge, è suo dovere provvedere alle necessità elementari ed igieniche dei villaggi, perché gli acquedotti e le fognature sono oggi delle necessità elementari ed impellenti, ma tu non ti sei sentito in dovere di ricordare questo! Poi aggiungi che abbiamo già fatto dei progressi, perché il 50% è destinato alla collina, mentre prima non lo era. È una questione che si potrebbe discutere e forse quanto affermi ha un fondo di verità, però io ti devo fare una precisazione. Quando si discuteva coi Signori Amministratori di St. Vincent - e io ne ho discusso diverse volte -, questi ti dicevano che prima era necessario abbellire St. Vincent per poter ricevere degnamente i turisti e occorrevano ancora alcuni anni per queste opere urgenti, indifferibili del capoluogo, poi si sarebbe provveduto alla collina. Questa era l'antifona che mi sentivo ripetere tutte le volte che discutevo con loro. Siamo ancora lì, forse è ancora troppo, in confronto alle necessità della collina e dei villaggi, si stanziano ancora soldi al capoluogo, dopo aver destinato miliardi, perché se si calcolano le cifre che il Comune di St. Vincent ha ricevuto, sia con la quota fissa dei 25 milioni portati, sia col 5% sugli introiti. Dal 1947 ad oggi il Comune di St. Vincent ha incassato diversi miliardi che sono stati quasi tutti destinati al capoluogo, ignorando in gran parte la collina: ecco perché io dico che bisogna pensare di più alla collina.
Ad ogni modo, io concludo invitando la Giunta e in modo particolare l'Assessore ai Lavori Pubblici, che penso tratti questo problema col Comune, a dirlo in modo, se necessario, anche energico, perché il Regolamento dice che il Piano viene concordato e "concordato" non vuole dire subire quello che vogliono gli Amministratori, ma vuole dire stabilire di comune accordo, che si tenga maggiormente conto delle necessità della collina, anche perché, scusami Colombo, tu appartieni ad un Partito che una volta era un Partito proletario e quindi dovresti ricordarti di cosa dicevi allora e delle necessità della povera gente, degli operai e dei contadini che abitano nei villaggi.
Bordon (D.C.) - Il Presidente della Giunta, appena finita la sua relazione ebbe a chiedersi perché hanno affidato a lui questo compito. Effettivamente è vero, è un compito che avrebbe dovuto essere affidato - come sempre lo era stato - all'Assessore alle Finanze, all'Assessore ai Lavori Pubblici e, forse, in parte all'Assessore al Turismo.
Non avendo visto questa pratica per ovvi motivi, perché ero assente da qui, ho desiderato rinfrescarmi la memoria e, con l'aiuto e i lumi del Segretario Generale, mi sono fatto portare la convenzione del 1949. Naturalmente quanto leggerò o citerò, più che per tanti altri Signori Consiglieri che siedono in quest'Aula da tanto tempo, è per il Consigliere Tonino, che giustamente aveva fatto un'osservazione dicendo che sembra una sperequazione di 200 milioni.
La storia è questa e qui, in quest'Aula, è un caso che non ci sia un Consigliere regionale di St. Vincent, perché avemmo il piacere di averne alcuni per diversi anni, almeno uno. Perdonatemi se ricordo la barzelletta che aveva trasformato St. Vincent in una poderosa mucca da mungere. Tutti quelli che sono qui, avendolo vissuto, si ricorderanno quel momento in cui si poteva vedere questa mucca dalle turgide mammelle che distribuiva il latte a tutta la Valle d'Aosta e che, combinazione, era sempre lasciata senza foraggio, mentre invece era quella che, se non riceveva il sufficiente foraggio, non ci dava sufficiente latte e sarebbe mancato il rifornimento per tutta la Valle d'Aosta.
Fatta questa piccola precisazione, io ho voluto parlare sulla base di documentazione. In parte rispondo e in parte non posso perché, naturalmente, in tutti i problemi ci sono delle lacune che qualche volta uno non si aspetta e sulle quali non si è potuto preparare.
Allora ricorderò, per Tonino e per quelli che non se lo ricordano più, che questo provvedimento che tutti gli anni viene proposto, viene predisposto in base ad una delibera consiliare dell'anno 1949 dell'11 aprile, avente come oggetto: "Casa da gioco di Saint Vincent, definizione di trattativa", eccetera; comprende un complesso di decisioni sagge che sono state prese allora, perché in quel momento si iniziava l'attività di Saint Vincent e abbiamo visto che questo inizio ha dato dei risultati positivi, perché oggi ancora lo constatiamo. Tra le tante regole fissate, questo provvedimento diceva: "... di provvedere allo stanziamento di fondi per l'esecuzione di lavori ed opere riguardanti lo sviluppo e l'incremento della stazione termale e l'attrezzatura turistica del Comune di St. Vincent, ovvero per la concessione di sussidi e per la compartecipazione nelle spese per il finanziamento di lavori e di opere di cui si tratta, fino ad un importo annuo massimo del 5% degli introiti annui netti spettanti alla Regione". Continuava questa recitazione: "I lavori saranno concordati fra l'Amministrazione regionale e il Comune di St. Vincent e saranno preferibilmente eseguiti a cura dell'Amministrazione regionale con destinazione delle opere in proprietà alla Regione o, eventualmente, al Comune di St. Vincent".
Allora, caro Tonino, mi rivolgo a te, perché insomma, sei quello che ha messo a fuoco l'argomento. Tanto per cominciare qui dentro si è sempre discusso se fino al 5% lo dovevamo dare o non lo dovevamo dare, però - e l'amico Savioz, come ex Assessore al Turismo, si ricorderà le discussioni che sono avvenute - abbiamo sempre dato tutto il 5%, perché io penso sinceramente di dire che per motivi politici mai nessun Consigliere o Assessore si è alzato e ha detto "non diamogli più il 5%, diamogli solo il 3%". È sempre stato dato quindi il 5% e in base a che cosa? In base ai cespiti annui netti, perché, mi diceva Brero adesso - ed è una cosa assurda - che noi dobbiamo liquidare il 1968 alla fine del 1968, perché, se invece di avere X miliardi - spiace persino dirlo - di proventi netti ne avessimo meno, invece di 200 milioni sarebbero proporzionati a questo 5%; quindi, tanto per cominciare questa deliberazione di 200 milioni è stata data in base a questa deliberazione consiliare, che attraverso gli anni, dal 1949 ad adesso, è sempre stata calcolata in questo modo.
Sul fatto che sia giusto o non giusto dare tutti questi denari a Saint Vincent, ognuno potrà esprimere il proprio giudizio, però io vi dico che in linea di massima in tutti i casi in cui il Consiglio ha deliberato su questo, abbiamo sempre sentito le stesse obiezioni: non è giusto che venga dato tutto al borgo di Saint Vincent, non è giusto che la collina ne abbia a patire, non è giusto che la collina guardi le luci al neon là sotto e vada avanti col lumino a petrolio. Sono sempre le stesse cose, però la sacrosanta verità è che tutti qui dentro, quando si è trattato di votare, abbiamo votato a favore, perché arrivati ad un certo momento il Consiglio comunale di Saint Vincent ha presentato un progetto di lavori. Questo progetto di lavori - ed ecco qui la carenza, la lacuna che ho, ma che cercherò di colmare - in tutti gli anni scorsi è stato presentato alla Giunta, e qui, Assessore ai Lavori Pubblici, io non mi ricordo se è stato portato in Consiglio, perché non è compito mio, ma io non credo, perché se è sempre stato concordato fra Regione, Amministrazione regionale e Comune di St. Vincent, se non erro si è sempre discusso e portato in Giunta.
Ad un certo momento - come diceva Manganoni - viene fuori l'autonomia dei Comuni, perché un Consiglio comunale viene qui e presenta un Piano di lavori, e io ritengo che come l'anno scorso - penso di avere buona memoria, perché sono confortato delle modifiche che tu hai richiamato a Manganoni adesso - anche quest'anno abbiamo fatto delle modifiche a questo Piano dei lavori. Ora la carenza, se c'è stata, è di non aver portato prima in Consiglio questo Piano. Io penso che questa sera noi avremmo potuto discutere lo stanziamento di 200 milioni in base a questa delibera in cui è un po' vaga la definizione. Si potrebbe andare a fondo, dicendo che dovremmo farli noi questi lavori, visto che si dice "preferibilmente". Io penso che sia da tanti anni che non li facciamo noi, li abbiamo dati al Comune che se li è fatti per conto suo, sia con l'amministrazione Bionaz che con le altre amministrazioni precedenti.
La conclusione di questa mia chiacchierata è che il 5% è fissato in base a questa deliberazione del 1949 e mai nessuno l'ha variata. L'unica cosa che si può esaminare è questa e vedere se il Piano dei lavori deve essere portato al Consiglio o se è sempre stato portato soltanto alla Giunta. Per il resto è una questione matematica: gli introiti netti del Casinò sono quelli che sono e su questi introiti netti si è calcolato questo 5%.
Fosson (U.V.) - Je voudrais répondre tout de suite à l'Assesseur Bordon et sur un seul point: le Programme des travaux a toujours été porté au Conseil. Je n'entre pas dans les autres détails, parce qu'on a déjà parlé longuement sur ce point. Je me limiterai seulement à demander qu'il n'arrive pas ce qui est arrivé cette année. Étant donné qu'au point 5 de la page 3 on dit qu'on se réserve d'approuver aussi pour 1969 l'allocation des fonds à la Commune de Saint Vincent, je demande que le Programme soit concordé comme l'établi le contrat: qu'il soit prévu en temps et lieu et qu'il soit porté à l'approbation du Conseil.
Manganoni (P.C.I.) - Sarò brevissimo per non prolungare la discussione.
Voglio solo fare osservare a Bordon che è incorso in un'inesattezza dicendo che, quando si portano in Consiglio delle questioni su St. Vincent, votano tutti sempre a favore. Forse la memoria di Bordon lo tradisce, perché tempo fa, quando la Giunta ha proposto al Consiglio di raddoppiare la quota fissa di St. Vincent e di portarla da 25 a 50 milioni, mi pare che noi Comunisti abbiamo votato contro; quando si è trattato degli 800 milioni, oltre a questi, da aggiungere al famoso Piano di programmazione, di aggiungere ai due miliardi della S.I.T.A.V. per portarli a 3 miliardi, noi abbiamo votato contro. Dico solo questo per la precisione, non per polemizzare.
Montesano (P.S.U.) - Allora è chiusa la discussione. Si passa alla votazione per alzata di mano.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 27
Il Consiglio approva all'unanimità.
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Il Consiglio
delibera
1) di approvare la proroga, per gli anni 1968 e 1969, della applicazione della disposizione del capoverso n. 6 del provvedimento deliberativo consiliare n. 29 in data 11.4.1949, concernente lo stanziamento e l'impegno sul bilancio della Regione di un fondo da erogare per l'esecuzione di lavori e di opere riguardanti lo sviluppo e l'attrezzatura turistica del Comune stesso, fino ad un importo massimo di spesa non superiore al 5% degli introiti netti derivanti alla Regione dalla gestione appaltata della Casa da gioco di St. Vincent;
2) di approvare la concessione al Comune di St. Vincent dei contributi regionali sottoindicati, per un complessivo importo di spesa di Lire 140.000.000 (centoquarantamilioni), per il finanziamento delle spese per i seguenti lavori pubblici in corso di realizzazione a cura del Comune stesso:
1) Costruzione strada di Maison Neuve |
£. |
25.000.000 |
2) Costruzione strada del Tous |
" |
24.000.000 |
3) Costruzione strada per la Collina di Châtillon (II° stanziamento) |
" |
10.000.000 |
4) Ampliamento Asilo (stanziamento parziale) |
" |
10.000.000 |
5) Costruzione Diurno in Piazza 28 aprile |
" |
10.000.000 |
6) Sistemazione e ampliamento Viale Duca d'Aosta |
" |
7.000.000 |
7) Costruzione Piazza a Cillian |
" |
6.500.000 |
8) Nuovo Municipio: acquisto opere d'arte |
" |
6.000.000 |
9) Costruzione strada in Amay |
" |
5.000.000 |
10) Costruzione strada da Lerinon a Piané |
" |
5.000.000 |
11) Zona di protezione della Fons Salutis: acquisto terreni |
" |
5.000.000 |
12) Costruzione edificio nei giardini pubblici (III° stanziamento) |
" |
4.000.000 |
13) Sistemazione Via Gorret |
" |
3.000.000 |
14) Sistemazione Via Carso (II° stanziamento) |
" |
3.000.000 |
15) Costruzione strada a Biègne |
" |
3.000.000 |
16) Asfaltatura marciapiede e piazze abitato |
" |
3.000.000 |
17) Costruzione rami di fognatura |
" |
3.000.000 |
18) Ampliamento impianto pubblica illuminazione |
" |
3.000.000 |
19) Costruzione piazza a Moron |
" |
3.000.000 |
20) Sistemazione Via Aichino |
" |
1.500.000 |
Totale |
£. |
140.000.000 |
3) di approvare e impegnare la spesa di Lire 140 milioni, di cui al precedente capoverso 2), all'apposito capitolo di spesa 133 del bilancio preventivo della Regione per l'anno 1968 ("Spese, sovvenzioni e contributi per iniziative, lavori e attrezzature della stazione turistica e termale di St. Vincent"), che presenta la necessaria disponibilità anche in relazione ai proventi derivanti alla Regione dalla gestione appaltata della Casa da gioco per il corrente anno 1968 e già introitata dal 1° gennaio 1968 alla data odierna;
4) di delegare alla Giunta Regionale l'adozione di ogni provvedimento deliberativo di esecuzione della presente deliberazione per la liquidazione dei contributi relativi ai lavori di cui si tratta, per l'anno 1968, in base agli stati di avanzamento dei lavori e alle spese accertate e sino ad un complessivo importo massimo di Lire centoquarantamilioni;
5) di rinviare a successivo provvedimento deliberativo la concessione al Comune di St. Vincent di contributi regionali per l'anno 1969, per il finanziamento delle spese per lavori di pubblica utilità da eseguire dal Comune stesso in base ad un programma da concordare con la Regione.