Objet du Conseil n. 198 du 27 novembre 1968 - Verbale

OGGETTO N. 198/68 - Stanziamento di un fondo nel bilancio di previsione dell'anno 1969 per l'acquisto di un elicottero di tipo medio da impiegare per salvataggi e per ogni altra evenienza. Richiesta di informazioni. (Interpellanza del Consigliere Manganone)

Interpellanza

Lo scrivente Consigliere regionale Manganone Eraldo desidera interpellare gli Assessori competenti se ritengono (considerato che in questi giorni altre eccezionali calamità atmosferiche hanno nuovamente e gravemente danneggiato parte della nostra penisola, e che l'elicottero, se ancora ve ne fosse stato bisogno, ha dimostrato di essere il solo mezzo veloce di collegamento, di aiuto, di conforto, e di speranza, soprattutto di salvezza) di predisporre per il prossimo bilancio uno stanziamento per l'acquisto di un elicottero del tipo medio da essere impiegato oltre che per salvataggi, anche essere adibito ad altre evenienze.

Ringrazio e porgo distinti saluti.

F.to: Eraldo Manganone

Montesano (P.S.U.) - Passiamo al punto n. 10 dell'ordine del giorno.

Manganone (D.C.) - Alcuni giorni dopo la presentazione della mia interpellanza ho saputo che tale argomento era già stato dibattuto in Consiglio regionale, quasi cinque anni fa. Confesso che è stato per me intima soddisfazione l'aver rispolverato e riproposto questo tema che in questi anni è stato ignorato completamente, almeno in sede consiliare. Ho letto con attenzione i verbali di quella seduta e mi è parso che già allora i consensi fossero unanimi sull'utilità d'impiego degli elicotteri nei vari settori: dal salvataggio, ai soccorsi, all'impiego nell'agricoltura, ai trasporti, nel controllo di linee elettriche, nei rilievi fotogrammetrici, nei rifornimenti di alimenti, di medicinali, eccetera. È apparso allora come la difficoltà maggiore fosse quella di ordine finanziario, sia per la spesa d'acquisto - aggirantesi sui 100 milioni circa -, sia per la spesa di manutenzione e gestione. Ebbene, ho voluto effettivamente rendere conto di qual è il costo orario medio di un elicottero. Ho preso contatti con la Regione Trentino-Alto Adige, proprietaria di due elicotteri dal 1953, mi pare, impiegato in località simili alle nostre e per scopi uguali o simili ai nostri.

Ho parlato lungamente con il Comandante Slomp che già conoscevo, il quale mi ha ancora ricordato un fatto avvenuto nel novembre del 1966, durante le disastrose alluvioni che hanno colpito la terra trentina, che io voglio ricordare brevissimamente, in quanto proprio gli uomini valdostani, inviati laggiù con la colonna del pronto intervento, hanno vissuto. Operavamo nella zona di Primiero quando nuovamente era ripreso a piovere, i torrenti senza argini scorrevano un po' ovunque. Improvvisamente la grande frazione di Transacqua, con oltre 600 abitanti e con un cospicuo numero di case ed una bellissima piazza, venne investita; alcune case furono nuovamente sepolte dalla melma, e altre, seriamente minacciate dalla furia delle acque, stavano per essere travolte. Con la nostra pala meccanica operante nella zona abbiamo cercato di contenere e di imbrigliare il torrente impazzito, ma un banale incidente meccanico - la rottura del perno del tendicingolo - costrinse ad inoperosità il nostro mezzo meccanico mentre l'acqua stava aumentando e, nel volgere di poche ore, anche la frazione gravemente danneggiata sarebbe stata travolta. Ho comunicato via radio la situazione a Trento, distante di oltre cento chilometri, precisando l'indicazione del pezzo meccanico rotto. Ebbene, dopo 45 minuti circa, l'elicottero della Regione portò il perno e nel giro di pochi istanti la nostra pala fu rimessa in efficienza; fu digato il torrente, salvando così la frazione e la piazza di Transacqua, che ora porta il nome della nostra Regione: Piazza Valle d'Aosta.

Ebbene, Onorevoli colleghi, di fronte a certe situazioni - e non ho voluto accennare ai soccorsi, ai salvataggi di vite umane, per le quali penso che non esista prezzo o costo orario - è certo che il costo di un'ora di volo di £. 50.000 non sia una spesa che noi non possiamo effettuare, anche perché reputo che basterebbe uno degli interventi suaccennati per confortarci e dirci che i nostri sacrifici finanziari sono più che giustificati.

Vorrei ancora brevissimamente aggiungere che il capitale d'acquisto si può reperire interessando Enti tipo l'E.N.E.L., il Bacino Imbrifero e i Comuni, e che alla spesa annua di ammortamento si potrebbe fare fronte con i ricavi delle prestazioni a tariffa, di costo inferiore a quelle delle società che forniscono simili prestazioni in Valle. Per le spese di gestione basterebbero 10-12 milioni annui per questa operazione. Noi diamo - e lo vediamo anche in questa seduta - un contributo a fondo perso del 70 percento per la costruzione e ricostruzione di rifugi alpini; il nostro bilancio prevede ed eroga una somma media annuale aggirantesi sui 50 milioni; le spese di trasporto incidono ad un buon 40-45 percento sul contributo, quindi circa lire 22.500.000. È noto che se questi trasporti sono fatti esclusivamente con elicotteri c'è un risparmio di circa i 3/4 della spesa, quindi un risparmio di lire 15 milioni è sufficiente per le spese di gestione.

Io mi auguro che su questo problema - la cui soluzione, dopo quanto si è visto, non è impossibile - vi sia la massima comprensione e ponderatezza da parte dell'Assessore che vorrà rispondere.

Balestri (P.S.U.) - Come lei ha già detto, Consigliere, la questione dell'elicottero è dibattuta da molto tempo; si è arenata per il costo che allora si aggirava sui 115 milioni, e che oggi penso sia aumentato, più che altro anche per le spese di gestione, perché nella relazione ci avevano indicato qual era il costo di manutenzione, le ore di volo - molto ridotte rispetto agli apparecchi normali - e il personale specializzato che occorreva per questa attività.

Ad un certo momento, la questione fu presa in considerazione da parte della Giunta precedente per vedere di superarla e si scrisse alla Provincia di Torino per vedere se era possibile acquistare un elicottero in comune, proprio per dividere le spese di gestione. Questo non fu possibile. Noi ripiegammo sulle Autorità militari, siccome c'era una richiesta, e con l'Esercito firmammo una convenzione. Ora dovrebbero entrare in funzione. Quello che premeva a noi è che avrebbero fatto anche Scuola di Soccorso alpino con l'Arma dei Carabinieri e ora siamo in trattative.

Si tratta di vedere come vanno le cose, perché so che il Senatore Berthet si sta anche interessando per concludere queste cose a Roma; poi porteremo la discussione in Giunta, per vedere quello che è possibile fare.

Manganone (D.C.) - Io prendo atto di quanto m'ha detto l'Assessore e spero che questo problema venga risolto, se non entro il corrente anno, almeno entro i primi mesi dell'anno prossimo.

Il Consiglio prende atto.