Objet du Conseil n. 50 du 13 février 1970 - Resoconto
OGGETTO N. 50/70 - Attività della Società Alpila. (Ritiro di mozione)
Montesano (P.S.D.I.) - Chi illustra la mozione? Manca Manganoni. Allora Assessore Milanesio, non illustra la mozione e il Consiglio chiede di sentirti in merito a questa mozione.
Milanesio (P.S.I.) - Bene. Io credevo che qualcuno volesse illustrare questa mozione; del resto la mozione è abbastanza chiara.
Si delibera di impegnare la Giunta a fornire al Consiglio regionale, nella sua prima seduta, ampie documentazioni, completata dalla documentazione di attività degli eletti nel Consiglio di Amministrazione, ai fini di valutare l'attività della Società.
Io, per quello che mi riguarda, sono in grado di dare fin da adesso delle indicazioni, non già come eletto nel Consiglio di Amministrazione, ma come Assessore al Turismo, il quale segue evidentemente il problema delle partecipazioni regionali, soprattutto nel settore turistico, in quanto l'attività è collegata con la propria carica.
Io quindi, vorrei, se il Consigliere Germano è d'accordo dare quelle notizie che sono in possesso mio e della Regione, quindi in fondo dando queste notizie, si potrebbe superare il carattere della mozione, questo chiedeva Germano, se voleva che si approvasse una mozione di questo tipo, oppure se in possesso di certe notizie queste notizie venivano comunicate. Va bene.
Molto brevemente. Io ho avuto degli incontri con l'Amministratore delegato dell'ALPILA, al quale ho chiesto diverse questioni e ho posto delle domande, per le quali ho avuto risposte, delle indicazioni concrete, in cifre, che sono qui a esporvi e a darvi.
Non è che devo fare la cronistoria, brevemente devo dire che la STIFA, che ho però dal '63 al '66, per prima studiò il problema di Pila e della sua valorizzazione, per questo, la STIFA preparò degli studi e a un certo punto decise di mettere in vendita questo dossier e chiederci 100 milioni.
Nel dicembre del '66 nacque l'ALPILA, la quale compera il dossier dalla STIFA, non per i cento milioni, ma per i 40, che vengono considerati come acquisti in conto capitale. Brevemente alcune notizie: l'ALPILA è composta oltre che dalla Regione, nella misura del 20%, è composta di due tipi di azionisti, quelli italiani e quelli francesi; le Società Italiane che partecipano sono la FIAT, il San Paolo e la Banca di Novara, la Cassa di Risparmio, la Società Toro Assicurazioni, le condotte d'acqua, la Valtour, la quale a sua volta è composta da Alitalia, FIAT, San Paolo, Agip, ecc. (Voce in lontananza) ...Questi sono appunti miei, il resto si può avere benissimo, le altre carte si possono avere, le altre indicazioni, ad ogni modo questi sono i miei appunti che posso dare. Quanto io dichiaro è vero, ora, dico: ciascuna di queste Società che sono sette, FIAT, San Paolo, Banca di Novara, Cassa di Risparmio, Società Toro Assicurazioni, Condotte d'acqua, e Valtour; queste società che non hanno niente a che fare con le sette sorelle, hanno ciascuna il 5% per un totale di 35%, la Valtour se volete saperlo, a sua volta è composta dall'Alitalia, FIAT, San Paolo e Agip, comunque lasciamo perdere, poi c'è la STIFA, col 10%... la Valtour è composta da Alitalia, FIAT, San Paolo e Agip, ecc. - non so chi sono quelle minori -, la Valtour rappresenta il 5% in tutto, quindi io vi dico per maggiori cognizioni, la STIFA che rappresenta il 10%, c'è la Regione che rappresenta il 20%, poi ci sono le società francesi di cui non ho notizie più precise che rappresentano il 35%.
Quindi il capitale sociale sarebbe così diviso: 35% Società così dette italiane, 35% Società francesi, 10% STIFA che è la società promotrice, 20% la Regione, la quale con questo 20% dovrebbe essere l'azionista cuscinetto in grado di equilibrare le posizioni che i gruppi francese e italiano avrebbero potuto assumere nella conduzione dell'azienda.
Ora, si delibera con successivi aumenti di portare il capitale sociale a un miliardo di lire; ora attualmente sono versati 793 milioni, questo alla data 15 dicembre 1969, cioè due mesi fa circa.
Bisogna dire che il gruppo francese non ha ancora onorato la promessa per 175 milioni, difficoltà dovute al trasferimento di capitali, probabilmente anche ad alcune valutazioni che sono sorte all'interno di questi gruppi per la morte di uno degli amministratori di questi gruppi, la STIFA deve ancora versare 32 milioni, che dovrebbero essere versati prossimamente, però.
(Voce) ...Non so come si chiami...
La STIFA deve ancora versare 32 milioni, di modo che voi vedete che un miliardo meno 175 più trentadue fanno 793. Ora che cosa è stato fatto? Io qui ho un elenco che vi leggo, è un po' noioso, ma ritengo che sia giusto leggerlo; comunque questo elenco può essere acquisito agli atti, ma io ve lo leggo.
Allora, la Società ha ritenuto di articolare in tre fasi la propria attività; una prima fase di carattere informativo e di studio, una fase di carattere decisionale, cioè delle scelte da compiere in base a questi studi, a queste valutazioni, e un'altra fase, la fase esecutiva delle decisioni prese in base alle ricognizioni fatte.
Attualmente la Società STIFA, ponendo le basi per passare dalla fase, chiamiamola così, informativa alla fase decisionale, e alla fase esecutiva, conseguentemente, perché la fase decisionale e quella esecutiva, praticamente si sovrappongono, ora sono stati affrontati e risolti i seguenti problemi:
- studio delle principali condizioni di fattibilità, Valtour, aprile '67, piano imprenditoriale di Pila, premesse legislative e conseguenti rapporti con i Comuni interessati, piano urbanistico ed architettonico, estensione della stazione turistica, proprietà dei terreni e mezzi di risalita;
- servizi collettivi ed interesse pubblico, previsione economica della realizzazione della stazione;
- previsioni finanziarie.
Passo ad esaminare un po' in dettaglio queste voci generali, sull'acquisizione degli studi STIFA e Valtour, la fattibilità della stazione ha comportato un esborso complessivo di 113 milioni 697 mila lire; ora, di questi, 40 milioni sono andati alla STIFA per l'acquisizione di quel dossier, 50 alla Valtour, per quanto riguarda studio delle principali condizioni di fattibilità, gli altri milioni residui, circa 23 sono stati dati per progettazione di esborso minore a prestazioni professionali varie.
Stesura del piano regolatore di Pila e approvazione dello stesso da parte degli organi regionali - legge 11.3.1968 n. 9; preventivo di costi e ricavi per l'operazione immobiliare relativa al centro residenziale di La Gorraz; stesura della convenzione con il Comune di Gressan e relativa approvazione con delibera comunale, ecc. acquisizione dei terreni per mq. 3 milioni circa pari a lire 554 milioni 912.304 lire questi sono circa 3.100.000 mq.
Poi hanno compiuto lo studio di massima del Domaine Skiable, esaminate le ubicazioni dei futuri impianti di risalita delle piste di discesa e delle attrezzature sportive in genere; poi qui c'è un altro esborso: partecipazione azionaria nella Società Pila S.p.A. con l'acquisto di numero 37.132 azioni per un importo complessivo di Lire 204.226.000 pari al 52% del capitale totale della Pila S.p.A.; progetto ed esecuzione di un parking in zona Soleil, redatto a cura dell'Ufficio Tecnico della Società, per circa 300 posti massima, progetto ed esecuzione - io però non ho l'importo relativo; rilievo celerimetrico in zona Chacard progetto di parking con circa 350 posti massima; rilievo celerimetrico nella zona di Grand Grimod per complessivi 5 ettari; rilievo celerimetrico nella zona Chalaquémoz (?) per circa 1 ettaro al fine della costruzione di un ristorante in detta zona; studio sulla ristorazione, sulla catena di distribuzione automatica, e semi-automatica e manuale delle bevande e dei cibi; rilevamenti e trattamenti relativi agli impianti di Pila-Chalaquémoz, Chalaquémoz-Grand Grimod, Grand Grimod-Drinc, Pré Noir-Leissé, rilievo delle pendenze di entrambe le strade di accesso a Pila, al fine di individuare i punti di maggiore pendenza della rettifica del tracciato stradale; delimitazione e picchettamento della Gorraz; tali operazioni eseguite nell'agosto del '60 hanno permesso di individuare i perimetri degli sviluppi indicati nei piani di utilizzazione; rilievo celerimetrico nella zona di Gorraz per comprensivi sette ettari; scavi di prospezione geologica nella zona di La Gorraz; studio geotecnico e geologico particolareggiato della zona della Gorraz per una esatta indicazione sulla natura del terreno di questa zona; studio di massima geotecnico ed idro-geologico della conca di Pila, per una visione completa della natura del terreno e della possibilità di rifornimento idrico; studio delle sorgenti della conca di Pila e delle relative opere per la creazione di stramazzi per la misura delle stesse; progetto del primo tronco dell'acquedotto redatto dagli Ing. Bruschi e Luboz relativo ai villaggi di La Gorraz, di Soleil e di Chacard per uno sviluppo di m. 1723, questo progetto deve essere consegnato in questi giorni; progetto del primo tronco di fognatura... (voce in lontananza) ...io avevo... ho detto che... progetto del primo tronco dell'acquedotto redatto dagli Ing. Bruschi e Luboz, relativo ai villaggi di Gorraz, di Soleil e di Chacard per uno sviluppo di metri 1723, progetto del primo tronco di fognatura a copertura di lire 50 milioni stanziati dalla Regione per le opere infrastrutturali, redatto dall'Ing. Chamois e inoltrate all'Amministrazione regionale in data 13.1.1970, si sviluppa ed attraversa i villaggi di Printemps, Soleil, e Chacard per un complesso di metri 1421, progetto e preventivo completo della stazione di depurazione delle acque nere per un costo complessivo dell'opera di lire 102.925.000, non sono stati sborsati questi soldi, questo è un progetto che prevede questa spesa per la depurazione delle acque nere.
Documentazione cartografica, l'ufficio tecnico della Società possiede rilievi aerofotometrici in scala al mille, al duemila, mappe catastali al 2000 e al 4000 e relativi ingrandimenti al 10.000 e 5.000, rilievi celerimetrici in scala al 2000, al 200, pardon; plastici della conca di Pila, eseguiti nell'inverno '60-'70 dalla Ditta A.P.M. di Aosta, riproducono il comprensorio montano, localizzandone gli impianti di risalita ed i costruendi villaggi, installazione di n. 2 stazioni meteorologiche acquistate dalla Società; la parte informativa è stata altresì suffragata da tutta una serie di contatti sia in sede regionale che comunale in particolare con il Presidente della Regione, gli assessori al Turismo, ai Lavori Pubblici e Finanze, con i relativi uffici competenti, con i Sindaci dei Comuni di Gressan e Aosta, parallelamente per lo sviluppo dei lavori ci sono state periodiche riunioni con gli architetti del gruppo francese e del gruppo italiano, in particolar modo con l'architetto Chapis, a cui è stato devoluto l'incarico di sovraintendere l'urbanizzazione della zona.
Analoghi contatti si sono svolti con i progettisti incaricati dei vari studi e con la Valtour, la quale ha il management dell'intera operazione. Sono stati interpellati tecnici dell'ENEL, della SIP-STIPEL e delle Poste telecomunicazioni; è stato più volte contattato il progettista del primo tronco della strada Pila-Ozein per il problema delle centrali termiche, della distribuzione del carburante; è stato interpellato il servizio rete di distribuzione dell'AGIP, nella persona dell'Ingegner Dina (?); per la tecnologia della costruzione dei fabbricati di Gorraz e Chacard, è stato scelto come consulente l'Ingegner Genero della FIAT, circa la formazione del personale sono intercorsi contatti con le Amministrazioni comunali di Gressan e Aosta, il problema è stato sollevato in sede regionale a tutti gli Assessorati competenti, nel corso degli studi sono state visitate le più importanti stazioni invernali francesi, Supersigne, Laflagne, Avoriat, Pleine, ed è stato raccolto il relativo materiale di informazione, a coronamento della fase informativa sono in via di ultimazione i seguenti studi: studio del rapporto fra letti alberghieri e residenziali; esame del tipo di aziende commerciali e scelte delle soluzioni più convenienti; studio della scelta dell'attuazione del programma mediante la creazione di Società consorelle per la realizzazione concettuale e contemporanea di due o tre nuclei a Chacard e Gorraz; studio della possibilità di addebito degli impianti funiviari pesanti sui costi dei fabbricati; stesura di una bozza di convenzione per le infrastrutture con la Regione autonoma Valle d'Aosta, stesura di una bozza di convenzione per le infrastrutture con il Comune di Gressan, stesura di una bozza di convenzione di comparto e sottomissione con terzi proprietari a Pila; rilievo aerofogrammetrico del Domaine skiable e della Valle di Arbolle; studio del bacino idrologico della valle di Arbolle, per un'eventuale captazione di acqua per il rifornimento della stazione, studio idrologico particolareggiato della conca di Pila; controllo quindicinale a cura della Società delle sorgenti, dell'innevamento e della temperatura dell'aria; aerofotografie quindicinali del Domaine Skiable per constatarne l'innevamento; presentazione nella settimana in corso e la data di questa memoria che ho chiesto all'amministratore porta quella del 12 febbraio, presentazione nella settimana in corso del progetto definitivo in scala 1:500 della Gorraz. Si prevede altresì che i tempi di consegna previsti dal planning per il piano volumetrico di Chacard saranno rispettati, prosieguo degli studi relativi alla rete impiantistica, alla ubicazione dell'altiporto, al trampolino di salto, esame delle proposte di management, esame della legge 614, 326 per contributi a fondi perduti, sollecito per il richiamo dei decimi non versati e ricerca di nuovi sottoscrittori in rapporto della recente proposta dell'aumento del capitale sociale. Questo è quanto è stato fatto e quanto stanno facendo in questi giorni.
Ora, io ho anche qui, dettagliata, una situazione, chiamiamola così, patrimoniale al 15.12.1969, nella quale si ripetono le grosse cifre che vi ho detto, e ve ne sono altre di importanza minore, comunque tutte quante elencate, io non so se il Consiglio ritiene che io faccia grazia di questa lettura, fermo restando che questo documento è in visione a chi lo vuole vedere, comunque citerò le principali voci. I terreni, ripeto incidono nella misura di 554.921.304; studi e progetti per Pila 113.697.261, poi ci sono spese di impianto da ammortizzare, 9.000.000, mobilio e arredi, due milioni, depositi cauzionali, carta, automezzi, un automezzo 1.077.000, azioni da collocare; sono quei 165 milioni che vi ho detto che non erano ancora stati versati, partecipazioni che sono state assunte, sono quei 204.226.000 della Funivia Pila, ci sono 27 milioni al momento di spese generali, 1 milione di interessi passivi, queste sono grosso modo le voci importanti, le altre riguardano centinaia di migliaia di lire, quindi non ve le sto ad elencare, ad ogni buon contro, io ho qui, in possesso, questa situazione che mi è stata consegnata dall'Amministratore delegato, se i Consiglieri regionali la vogliono vedere in visione... ora, quali sono gli interventi di fronte ai quali noi ci troveremo dalla parte dell'ALPILA; io ripeto la presentazione della progettazione esecutiva di Chacard e della Gorraz, per cui esiste già quello che viene chiamato in linguaggio manageriale un planning cioè un piano coi tempi di esecuzione, - per dirlo in italiano - e questi progetti dovrebbero essere presentati per l'esame da parte degli uffici competenti in questi giorni, almeno per quanto riguarda, diciamo così, la Gorraz.
È inutile che vi dica che si tratta di un impegno notevole, da parte della Società, noi riteniamo che i denari siano stati impegnati essenzialmente per delle iniziative, per delle opere necessarie allo sviluppo e all'esistenza della Società stessa, è chiaro che si pone il problema, a questo punto, dell'aumento del capitale sociale, si pone perché bisogna passare alla fase successiva di attuazione dei programmi previsti, cioè dalla fase ricognitiva e di decisioni, occorre passare alla fase esecutiva, i denari sono stati spesi come abbiamo potuto constatare essenzialmente per provvedersi di quei strumenti necessari per garantire l'esistenza di una stazione. Ora, io credo...
Montesano (P.S.D.I.) - Io invito quel signore del pubblico che ha il cappello in testa di toglierselo, perché, qui, per regolamento, il cappello in testa non si può tenere, siamo in un luogo pubblico, tra l'altro è scritto nel regolamento, deve rimanere a capo scoperto, e mi risulta che l'usciere l'ha invitato... per favore, espellere quel signore dalla tribuna!
Milanesio (P.S.I.) - ... Beh, io continuo, mi pare di aver detto...tenuto conto dei dati che sono a mia conoscenza, mi pare di aver detto tutto quanto era possibile in questa fase...
Montesano (P.S.D.I.) - Scusami, Milanesio, ma quel signore è stato invitato da due uscieri a togliersi il cappello, si è rifiutato, io per rispetto al Consiglio, mica per me, quindi chiedo scusa al Consiglio e all'Assessore Milanesio...
Milanesio (P.S.I.) - ... Per carità, io proseguo, dicevo che questi sono i dati in mio possesso, i quali sono abbastanza chiari, e fanno desumere, in modo inequivocabile, come si sia sviluppata l'attività degli amministratori dell'ALPILA in questo momento, e quali siano le esigenze che si prospettano, è chiaro che a questo punto occorre arrivare ad un aumento del capitale sociale se si vuole proseguire nell'attività. Quello che noi dobbiamo ancora ancora chiarire con i rappresentanti di questa Società, a mio avviso, è l'utilizzazione immediata di questi denari che dovrebbero essere esborsati da parte degli azionisti, per l'aumento del capitale sociale. Devo anche dire che da notizie in mio possesso, pare che il Gruppo francese stia per - diciamo così - modificarsi come composizione, pur mantenendo lo stesso rapporto di capitale azionario.
Si parla del Trévilloner (?) - io faccio un nome - sono cose queste che si dovranno vedere essenzialmente gli amministratori della Società, ma queste sono le voci che circolano in questo momento, io non vorrei allo stato attuale delle cose, dire altro, perché, in fondo, questi sono gli elementi a mia conoscenza. Io ritengo che però da parte della Regione sia necessario chiedere ulteriori informazioni, soprattutto per quanto riguarda l'impiego dell'eventuale aumento del capitale sociale che è stato richiesto agli azionisti e per il quale siamo stati anche noi sollecitati ed invitati a dare una risposta, solo dopo aver avuto ulteriori notizie io penso che la Giunta potrà assumere delle decisioni e fare delle proposte al Consiglio, e sentire il Consiglio in merito a questo.
Io, per il momento non ho nulla da aggiungere, sono a disposizione dei signori Consiglieri, per le domande che vorranno fare.
Caveri (U.V.) - Io vorrei fare qualche domanda all'Assessore Milanesio, cioè, ho sentito parlare di quaranta milioni per progettazione della STIFA, ho sentito parlare di cinquanta milioni di progettazioni per la Valtour e di 23 milioni di altre progettazioni.
Quindi, a questo riguardo, io vorrei sapere qualche cosa di un po' più preciso, cioè vorrei sapere quali sono i progettisti, vorrei sapere i nomi, e quali somme ciascuno di questi progettisti ha avuto. Questa è la prima questione.
Per la questione delle infrastrutture, vorrei sapere quali sono le richieste dell'ALPILA all'Amministrazione regionale, che cosa chiede l'ALPILA all'Amministrazione regionale, come esecuzione di infrastrutture. Ho sentito dire che l'ALPILA chiede altresì delle infrastrutture al Comune di Gressan, anche qui, vorrei sapere quali infrastrutture.
Si è accennato ad un altiporto, l'idea dell'altiporto era stata accantonata in un primo tempo, ora ritorna...dove sarebbe situato il parcheggio di Chacard, al quale pure ha accennato l'Assessore Milanesio in base ai dati fornitigli dall'Amministratore delegato della Società; adesso l'Assessore Milanesio...il piano relativo alla Gorraz sarà trasmesso agli uffici competenti, io vorrei sapere quali sono gli uffici competenti ai quali verrà trasmesso questo piano; questa potrebbe anche sembrare una domanda ingenua e candida, ma non è poi tanto candida, siccome abbiamo visto che la Giunta precedente ha avuto il coraggio di portare in Consiglio il primo piano regolatore dopo aver saltato a piè pari la Sovraintendenza, Antichità e Belle Arti che non era stata affatto informata dell'esistenza di questo piano. Vorremmo sapere se la Sovraintendenza sarà saltata a piè pari anche per questi ulteriori progetti o meno.
Però, noi chiediamo, non è tanto questione di gloria e di sole per tutti, è questione di regolarità amministrativa, è quella regolarità che non è stata spedita dalla Giunta precedente, per quanto riguarda il primo piano regolatore di Pila, infine chiedo un'altra cosa: qual è l'emolumento del Presidente della Società? Sappiamo che l'emolumento dell'Amministratore delegato è di ben 750 mila lire al mese - somma non eccezionale, se è vero che questo Amministratore delegato, Dr. Ferretti, ha le virtù eroiche alle quali allude il giornale "Il Giorno", in quel numero che io vi ho letto nella seduta precedente, qui di eroico ci sono certamente le 750 mila lire al mese, credo che sia il principale eroismo in questa materia.
Poi vorrei sapere se e che cosa ricevono i Consiglieri di Amministrazione; non parlo più dei due milioni del Dr. Balestri e dei due milioni dell'Assessore Benzo, perché di questo ne abbiamo già parlato altre volte, ne abbiamo discusso in seduta segreta, la nostra mozione ha avuto, salvo errore, 16 voti favorevoli, 14 contrari, e ben inteso come astenuti il Dr. Balestri e l'Ing. Benzo, che secondo la legge avrebbero dovuto allontanarsi dalla sala del Consiglio, ma su questo io non ritorno e aspetto che l'Assessore mi risponda alle domande che io ho posto.
Savioz (P.C.I.) - Io su questa relazione letta dell'Assessore al Turismo, sì, sì, così di primo acchito, si può dire che in fatto di studi, se ne sono fatti tanti, però dare un giudizio su una relazione letta così in fretta, che porta in sé tutta una serie di studi fatti dagli uni e dagli altri, con centinaia di milioni, a destra e a manca, sarebbe non giusto, non giusto e secondo me neanche onesto. Però mi viene un dubbio, un dubbio che è questo: se la Società ha un capitale versato di 793 milioni e questi 793 milioni sono già tutti consumati per fare degli studi, e non so, posso dirlo, ma mi sembra che quegli studi siano solo di carattere generale, non siano studi di carattere esecutivo, non so se ho capito bene, può darsi che abbia capito male, me lo auguro, se non sono di carattere esecutivo, allora mi domando e dico, bisognerà spendere altre centinaia di milioni per determinare l'esecutività di questi primi studi di carattere generale, e poi bisognerà reperire questi soldi per la costruzione delle opere. Arrivati a questo punto, mi sembra doveroso di ricordare che noi in fatto di partecipazione a questa società siamo con il 20%, altre Società per determinate percentuali, non ha versato niente per adesso, si dice per delle ragioni di trasferimento di capitali all'estero, l'Italia, insegna, amici miei, purtroppo, che se c'è una cosa molto facile da fare è di prendere i capitali da una patria e portarli nell'altra, purtroppo, ripeto, quindi, per me, il fatto che quei Signori non hanno versato, non è il fatto di non aver potuto portare i capitali in Italia, ma il fatto è che purtroppo dietro a questa Società ALPILA, se ne sentono un po' di tutti i colori, motivo per cui ci siamo decisi a presentare questa mozione, perché desideriamo sapere esattamente come stanno le cose, non è certamente da una relazione letta così in quattro e quattro otto che possiamo essere tranquilli e di dare un nostro parere in merito. Quindi io per quanto mi concerne chiederò che benevolmente l'Assessore voglia mandarmi una copia di quella relazione, sempre che questo sia possibile e non troppo gravoso, e in seguito vedrò che cosa dedurre da tutto questo, ma fin d'ora sono molto perplesso e anche un po' confuso, perché ho l'impressione che qui si siano fatti e dati degli incarichi a troppa gente, e che troppa gente abbia avuto dei benefici che forse, a lume di naso, non i sembrerebbe troppo giusto. A me una Società che spende tutti i suoi soldi dando degli incarichi a destra e a sinistra per fare degli studi di carattere generale, francamente, non mi sembra molto serio.
Manganoni (P.C.I.) - Io mi riallaccio anche alla discussione che abbiamo avuto in Consiglio, cioè che abbiamo avuto nel passato Consiglio su questo argomento.
Vorrei porre alcune domande, si era parlato allora e anche oggi nella relazione di infrastrutture. A me interesserebbe sapere a grandi linee in che cosa consistono queste infrastrutture, si è già parlato di acquedotti, si è parlato di fognature ecc. - primo - in secondo luogo c'è un progetto di queste infrastrutture? - terzo luogo: chi paga queste infrastrutture? Le paga l'ALPILA o le paga la Regione? Facendo presente che nel caso dovesse pagarle la Regione, noi costruiremmo delle opere pubbliche, quindi delle infrastrutture su un terreno privato, di una società, e noi costruiremmo un principio in base al quale qualsiasi società in Valle d'Aosta potrebbe in analogia chiedere la costruzione di infrastrutture sui terreni di sua proprietà, e noi se siamo coerenti, come accettiamo qui, dovremmo accettare là.
Certo...queste sono le domande...ah!...corrono anche queste voci: acquisto dei terreni, costruzione di infrastrutture, e poi non so se lo statuto di questa Società proibisce, vieta la vendita dei terreni ai privati; perché se lo statuto non lo vietasse e se per caso a questi signori saltasse in testa di vendere dei terreni urbanizzati, moltiplicandone il costo, il valore, cioè quanto loro hanno speso, quanto l'ALPILA ha speso, no? Costruendo tutte le opere necessarie su questo terreno, naturalmente il prezzo va alle stelle e quindi sarebbe un'ottima speculazione, finanziaria, quale garanzia abbiamo noi che cioè non avvenga? In secondo luogo, terzo, o quarto, comunque, domande che io pongo: a quanto ammonteranno, grosso modo, dico a grosso modo le spese per la totale valorizzazione? Perché io penso che una società quando parte con delle cifre del genere dovrebbe almeno sapere dove vuole arrivare e naturalmente grosso modo sapere con quanto, con quale capitale arriverà al traguardo, in secondo luogo, dopo questi investimenti, che da voci che circolano si parla di 10-15 miliardi, la Società pensa di trarre almeno gli interessi su questo capitale...anche qui, io penso ci saranno degli studi di massima, perché nessuno butta via dei quattrini in quel modo, senza sapere, anche con delle previsioni molto larghe, vero, la possibilità di ricavare gli interessi, ammortizzare il capitale e possibilmente anche degli utili; poi c'è l'impegno degli altri azionisti, no? Parlo degli azionisti, privati, di sottoscrivere il capitale necessario per raggiungere quella cifra occorrente per la totale completa valorizzazione di Pila, cioè noi non ci troveremmo domani in quella situazione, che alcuni azionisti dicono, di soldi non ne cacciamo fuori più, poi mi risulterebbe, io vorrei avere delle rassicurazioni in questo campo che alla Gorraz, e mi pare che l'Assessore Milanesio abbia parlato di La Gorraz, degli studi, progettazione, ecc. che invece sia una delle società azioniste, che sta facendo delle progettazioni per conto proprio, cioè di propria iniziativa, è una domanda che pongo, e poi dalla relazione di Milanesio, io ho tratto un po' questa conclusione, che fino ad oggi si sono comperati terreni, si sono distribuiti milioni a varie personalità, professionisti, per progettazioni, per studi e beati loro, quindi il primo capitale sottoscritto è andato a finire lì; l'acquisto del terreno...va beh...gli altri milioni: studi, progettazioni, ora ha accennato ancora Milanesio all'aumento del capitale sociale, il capitale sociale doveva essere un miliardo, ridotto a 793 milioni, perché due società, quella francese e la STIFA devono versare ancora duecento milioni circa, duecento e sette milioni, ora noi dovremmo versare una seconda quota quando alcuni azionisti non hanno ancora versato la prima quota. Ora io sono della tesi che l'Amministrazione regionale prima di versare la seconda quota pretenda innanzi tutto che tutti gli azionisti versino la prima, non solo, ma che per versare la seconda quota pretenda dagli altri azionisti il versamento della seconda quota, se voi me l'avete insegnato, io penso che ve lo ricorderete anche al momento buono quando si parla dell'ALPILA.
Quindi queste sono le domande che io pongo, alle quali chiederei che mi si rispondesse. Inoltre io avevo preparato un biglietto al Presidente del Consiglio per avere una copia dei documenti di cui l'Assessore Milanesio ha dato lettura circa l'ALPILA e chiederei inoltre di volermi comunicare le spese sostenute fino adesso oltre a quelle che ha già citato Milanesio, ma in modo dettagliato per gli amministratori, per gli uffici, ma dettagliate, non che ci si dica per gli amministratori nel 1969 dice: speso x milioni. Bene. X milioni così suddivisi, no? In modo che si abbia anche un'idea di dove vanno a finire questi quattrini, perché una Società che fino adesso ha fatto fuori quasi 793 milioni, pare che molti progetti siano ancora da pagare, non tutti sono stati pagati, e quindi una parte del capitale azionario che aveva sottoscritto sarà già impegnato per pagare questi studi e quindi sono dati che io chiederei, cioè il numero dettagliato, non solo per l'anno scorso, anche per gli anni passati, dalla data di costituzione di questa società, perché io ho l'impressione che se per adesso che siamo limitati agli studi, noi spendiamo delle cifre del genere per gli amministratori la cui capacità io non voglio mettere in dubbio, quando si dovrà passare alla fase di realizzazione non so dove andremo a finire con dei compensi del genere e quando ci vorranno delle personalità, degli amministratori che non si limitano a dare degli incarichi a dei professionisti per fare degli studi, ma quando si tratterà di realizzarli.
Fosson (U.V.) - Alcune domande sono già state poste dal Consigliere Caveri e quindi io le faccio mie, ma non le ripeto.
Mi sembra che l'Assessore Milanesio sia d'accordo almeno se ho ben capito, sia d'accordo di dare a ogni Consigliere una copia di quella relazione, a tutti i Consiglieri; quindi io non entro in questo momento in altri particolari, perché mi riservo di prendere visione e di approfondire maggiormente la relazione e si ci sarà da discutere, discuteremo in base a dei dati precisi.
Vorrei fare un'altra domanda invece all'Assessore Milanesio sperando che possa accontentarmi, ed è sulla partecipazione dell'ALPILA alla vecchia Pila, chiedo subito e sarò breve: ci siamo occupati per lunghi anni della Pila e se oggi Pila è conosciuta è merito a questi pionieri, i pionieri non hanno mai fortuna, si capisce, ma ad ogni modo, fra questi pionieri, c'era l'Amministrazione regionale che deteneva la maggioranza nella Società Pila.
Oggi questa maggioranza attraverso l'intervento dell'ALPILA è passata all'ALPILA, se non sbaglio il 53% è dell'ALPILA, 52%, tanto nella maggioranza basta avere il 50,0 e qualche cosa, ora io desidererei sapere, essere messo al corrente con precisione su questa operazione di sottoscrizione dell'ALPILA nella Pila.
Dico subito, questi dati potrei richiederli anche agli ex-colleghi della Pila, ma siccome ritengo mio dovere in quanto Consigliere regionale e quindi avendo partecipato come rappresentante della Regione per molti anni alla Pila, di averle non dai Consiglieri o dall'Amministrazione attuale della Pila, ma direttamente dall'Amministrazione regionale e vorrei, dico subito i motivi, perché a un certo momento quando si parlava di altre partecipazioni, si era fatto un ragionamento che era logico nella Pila, questo tutelando anche quello che era il denaro pubblico, sottoscritto, il primo, sottoscritto nel 1946, e sottoscritto da molti piccoli azionisti, perché allora, anche allora c'erano i grandi finanzieri che volevano fare di Pila chissà che cosa, però al momento di tirar fuori i soldi, si sono tutti tirati indietro, e la Pila ha potuto iniziare la sua attività con le sottoscrizioni con gli operai e gli impiegati della Cogne, e poi è venuta in un secondo tempo l'Amministrazione regionale e ognuno di noi si è fatto paladino ad andare a cercare le 5.000 lire del tizio, caio e sempronio e abbiamo racimolato i primi fondi per iniziare l'attività della Pila. Ora quei soldi nel 1946 avevano un dato valore, oggi quelle 5000 lire di allora dovrebbero contare qualche cosa e quindi quando si era prospettata la possibilità di un intervento dell'ALPILA nel capitale sociale della Pila, si era pensato di rivalutare queste azioni che avevano vent'anni e questi azionisti, che poi è subentrata la Regione, è subentrata la Cogne, è subentrato il Casinò di St. Vincent, ma parlo particolarmente a tutela dei piccoli azionisti, questi piccoli azionisti avevano versato del denaro buono, non hanno mai preso un soldo, perché hanno preso i biglietti, gli hanno dato ogni tanto i biglietti per la funivia di Pila e oggi, praticamente sono in minoranza, quindi bisognerebbe sapere se queste azioni sono state rivalutate. Questo è lo scopo particolare che mi interessa di sapere con precisione come è avvenuta questa operazione, e anche perché in base, - e non dico di più - perché in base a quello che mi sarà dato, non pretendo stasera, dall'Assessore Milanesio che mi dia questi dati, ma penso che lui possa darmi una relazione in questo senso - darla a me e agli altri Consiglieri - in un secondo tempo, in modo che ci si possa rendere conto di come è avvenuta questa operazione, e se effettivamente i rappresentanti dell'Amministrazione regionale in seno alla Società, rappresentanti che si sono messi in sostituzione esclusivamente per questioni politiche, rappresentanti che non avevano mai sentito prima di questi ultimi tempi dove era Pila, e oggi invece sono i rappresentanti della Regione nella Società Pila, quindi eventualmente sapere se questi rappresentanti hanno tutelato quelli che erano gli interessi dell'Amministrazione regionale, perché c'è molta gente, e non dico di più oggi, ma ci sono i sintomi che molta gente, questi merli fanno i loro interessi e noi vediamo che, come rappresentanti dell'ALPILA, creano delle altre società che domani possono incrementare i loro introiti proprio in attinenza a quelli della Società Pila, quindi desideriamo sapere un po' a fondo questo problema.
Germano (P.C.I.) - Una sola domanda: può dire l'Assessore Milanesio qual è lo scoperto che la Società ha in banca? Perché dalle cifre fornite... (Voce) ...un milione, ma questo a parte, ma ci sono 113 milioni per i due studi; 554 per i terreni, 204 per Pila fanno già 871 milioni, se poi aggiungiamo i 27 milioni per le spese di gestione superiamo i 900 e abbiamo un versamento di 723 milioni, evidentemente ci deve essere uno scoperto. Vorrei sapere l'identità di questo...
Milanesio (P.S.I.) - Io cercherò di rispondere dove potrò ai Consiglieri che mi hanno fatto delle domande, non potrò rispondere a tutte non perché non voglia, risponderò in seguito ad alcune domande perché non sono in possesso di tutti i dati sulle domande che mi sono state fatte.
Cominciamo dall'Avv. Caveri. Dove faranno il parcheggio di Chacard, non lo so, però devono presentare questi progetti, e questi progetti, rispondo all'altra domanda, verranno presentati all'autorità competente che è in questo caso la sezione urbanistica e la Sovrintendenza.
Noi abbiamo già avuto dei contatti con i progettisti e abbiamo già detto in via preliminare quali erano le opinioni della Sovraintendenza in merito a determinati insediamenti e ai volumi che questi insediamenti avrebbero occupato, siamo in attesa di vedere se questi elaborati corrisponderanno alle indicazioni che la Sovraintendenza ha dato ai progettisti.
Per quanto riguarda l'argomento studi e cioè i 113 milioni circa, io devo dire che mi sono stati comunicati due soli dati e cioè i 40 milioni attribuiti alla STIFA in conto capitale. Cioè la STIFA cosa fece? La STIFA è una società di valorizzazione turistica, viene qui, prende un primo contatto con la realtà, elabora un progetto di utilizzazione turistica di una zona, praticamente vende un'idea abbozzata e la vende per quaranta milioni, cioè ne chiede 100, gliene danno 40, è una cosa abbastanza normale a livello di società promozionali, questi sono. Non so esattamente in cosa consistano questi studi, il fatto però che la Società li abbia acquistati, io non credo che li abbia acquistati, così, per fare un piacere a qualcuno, non dimentichiamo che vi sono in questa società amministratori che amministrano denari sì, anche della Regione, e quindi su questo, si spendono soldi della Regione senza preoccuparsi molto di come si spendono, perché sono soldi di tutti e quindi anche di nessuno. Io ho sempre delle preoccupazioni in questo caso, ma vi sono anche dei denari del capitale privato, di società, le quali io penso con una certa avvedutezza investono e nominano dei rappresentanti che diciamo così, che li guidino nella loro attività e quindi io non sarei per fare un discorso del tipo così, ma qui hanno buttato via tutto. Io non posso rispondere a certe domande, perché non conosco, vada, così è anche per quanto riguarda la Valtour, che dà un progetto di fattibilità, studio delle principali condizioni di fattibilità, il famoso progetto Chapis, per quanto riguarda la Valtour, ecco, questo è l'impegno della Valtour, gli altri ventitré milioni, io credo, non sono in grado di dirvelo, ma credo che si riferiscano alle progettazioni che sono state fatte da alcuni professionisti, ad esempio, relativamente alle fognature, all'acquedotto, i rilievi aerofotogrammetrici, i rilievi celerimetrici, e cose di questo genere. Presumo, la mia risposta non è una risposta certa, è una presunzione, comunque potrò benissimo cercare di dare delle risposte più precise, facendo delle domande più precise, rispetto alla relazione che mi è stata presentata.
Emolumento presidente della Società, io so solo una cosa; mi pare che il Presidente della Società non prende niente stando alle notizie che ho; so che in tutto, al 15.10.1969, medaglie di presenza agli amministratori, figura una voce di 450 mila lire, questo significa per il complesso del Consiglio di Amministrazione, ora mi dice il Presidente Bordon che fino a quando non venne nominato Perecchia amministratore delegato, nessun membro del Consiglio di Amministrazione prese un quattrino, poi è stato istituito un gettone di presenza di diecimila lire per seduta; emolumento amministratore delegato, non sono in grado di precisarlo, non lo so.
Io guardi... non lo so, avvocato non lo so, non ho nessuna diciamo così... io... mi dice il Consigliere Balestri che è vero, asserendo che è vera quella cifra, io non me ne sono preoccupato, comunque... ecco, credo di aver risposto grosso modo all'Avv. Caveri alle principali domande, ad alcune non avevo dati per rispondere.
Savioz dice: gli studi sono di carattere generale o esecutivo; alcuni sono di carattere generale e altri di carattere esecutivo. Ora, Savioz, io non credo che gli investitori privati quando investono così, buttino via i loro soldi, io sono convinto esattamente del contrario, cioè ci pensano una, due, tre, quattro e forse anche più volte, prima di fare degli investimenti.
Gli studi, io ritengo che gli stretti studi necessari e indispensabili, per poter lanciare nel modo conveniente e dovuto una stazione turistica di certe dimensioni con la capacità di attrazione di una terza offerta turistica, no, e quindi questi studi devono essere proporzionati anche alla dimensione dell'intervento, che sarà un intervento consistente, io non so, evidentemente materializzarlo in termini di miliardi, però si parlava di almeno cinquemila posti letto, cinquemila posti letto sono un grosso impegno e quindi comprendono necessariamente degli studi di carattere generale e particolare, e promozionale anche di un certo tipo.
Ora, io credo, quindi lo ripeto, non credo che i soldi siano stati spesi in studi inutili, comunque questo giudizio non spetta ancora a me, vado avanti e poi farò una conclusione di carattere generale.
Manganoni dice le infrastrutture cosa sono e chi le paga. Sostanzialmente questo era il discorso di Manganoni, ecco, ora le infrastrutture dovrebbero ammontare a circa 800 milioni, come voi avete sentito dalla relazione che io ho letto un po' rapidamente, la Società si riserva di fare un'apposita convenzione con la Regione per il carico di queste infrastrutture, non evidentemente a completo carico della Regione, dovremo esaminare, ci sarà una contrattazione, ci sarà una discussione, noi non sappiamo ancora in questo momento quali sono le richieste per quanto riguarda le infrastrutture che loro imputano alla Regione.
Comunque farà parte di un accordo, non sarà certo un atto unilaterale, lo dovremo esaminare questo aspetto, le infrastrutture sono viabili, igieniche, ecc., mi pare che sia abbastanza chiaro, i parcheggi sono un'infrastruttura, le strade, l'illuminazione, le fognature, l'acquedotto, ora c'è da fare un discorso di un certo tipo, alcune infrastrutture è anche giusto che vengano caricate all'Ente Regione, possono essere anche di carattere generale, altre invece che sono attinenti al complesso, che sono opere di urbanizzazione del complesso, va da sé che la Regione non può e non deve caricarsele, perché fanno parte di quelle spese che un imprenditore quando fa un investimento deve sostenere, a corredo dell'investimento che fa, però è tutto un discorso da precisare, questo.
Dice, quando verseremo le quote dell'aumento del capitale, chiede sempre Manganoni, beh, questo non è l'argomento che dobbiamo affrontare questa sera, io mi sono riservato di fare una relazione di carattere illustrativa, sulla base dei dati che mi erano stati forniti, non dimentichiamo che si tratta sempre di una Società privata, sia pure con partecipazione regionale, io ho chiesto certi dati, mi sono stati forniti, li ho comunicati al Consiglio, io non volevo dare un giudizio di merito in questa sede, sia ben chiaro, sono pronto a dirlo, anche, ma non voglio darlo in questa sede, in quanto occorre che come Giunta ci si chiarisca un pochettino le idee e si affronti questo problema con una certa profondità.
Io ritengo, e posso dirlo fin da adesso, che comunque sulla richiesta di aumento del capitale sociale mi vedrebbe favorevole, a condizione che tutti quelli che dovevano versare abbiano in primo luogo versato e sottoscritto, questa è la condizione diciamo, sine qua non, poi questo aumento di capitale sociale, a mio avviso, dovrebbe essere condizionato a un certo tipo di politica, che ci fossero degli impegni, io non ho seguito questo problema, se non da quando ho assunto questa carica, mi pare che ci fosse un impegno della Regione a seguire nell'aumento del capitale sociale, fino a un massimo di due miliardi, e cioè fino a 400 milioni, mi pare, ripeto, è tutto un discorso da esaminare e da vedere, ad ogni buon conto, la Regione può benissimo non sottoscrivere, farà la scelta che la Giunta dovrà fare, e poi da sottoporre al Consiglio per la ratifica o il diniego dipenderà dalle opinioni che questo Consiglio esprimerà, comunque, voglio tranquillizzare nel modo più assoluto Manganoni, noi non dobbiamo sottoscrivere se prima, coloro che sono impegnati a sottoscrivere, non fanno quel gesto naturale che è di mantenere fede all'impegno assunto. Questo è logico ed evidente.
E sono anche contrario personalmente a una sottoscrizione unilaterale da parte della Regione, cioè un aumento del capitale sociale che non sia pro-quota, non potrebbe vederci d'accordo e consenzienti.
Fosson chiede se c'è stata una rivalutazione delle azioni che i vecchi azionisti pionieri si sobbarcavano, in questo senso, mi diceva il Consigliere Balestri e anche il Presidente Bordon, che ci sia stata una rivalutazione, non so, in quale entità e in quale misura, me ne accerterò e comunicherò al Consigliere Fosson questo.
Ora, quale considerazione possiamo trarre da questo tipo di discorso generale? Il solo interrogativo che ci si pone tutte le volte che ci si trova di fronte ad una iniziativa privata di valorizzazione sia turistica che industriale, che commerciale di una zona, cioè cosa deve fare la Regione in questi casi? La Regione deve limitarsi a intervenire a livello di infrastrutture, creando delle condizioni di favore per lo sviluppo di una certa iniziativa; questa sarebbe la politica che hanno seguito fino ad oggi lo Stato e gli Enti locali, attraverso leggi dello Stato, disposizioni degli Enti locali, attraverso anche leggi degli Enti locali, quando questi ne hanno la potestà. L'azione di partecipazione regionale, l'azione di partecipazione diretta in una iniziativa economica è sempre saggia, è sempre opportuna, qui ci sarebbe da fare un esame della storia delle partecipazioni regionali, perché noi abbiamo delle partecipazioni regionali, in quanto la Regione si è comportata come l'IRI, nei confronti di tante piccole iniziative, grandi o piccole iniziative, ha assunto delle partecipazioni, ha preso una parte del pacchetto azionario, però io devo dire non sempre ha seguito queste partecipazioni, tanto è vero che molto spesso le partecipazioni della Regione sono state considerate come delle partecipazioni praticamente a fondo perduto, dove la Regione metteva dei soldi, e poi gli altri li amministravano per conto loro, senza tenere in grande considerazione la Regione. Questo è avvenuto in quasi tutte le società funiviarie fino adesso, questo sta avvenendo in tante altre società. È un discorso che dobbiamo fare, noi non abbiamo l'IRI, evidentemente regionale, ma la Regione si è comportata come tale, ha assunto delle partecipazioni, ora abbiamo seguito queste partecipazioni, io ritengo mediamente poco, ma non per fare una critica a qualcuno, mediamente non le abbiamo seguite, è stato opportuno fare questo. Io non sono in grado di fare un giudizio, non lo so se è stato opportuno. Forse era meglio prevedere dei contributi a fondo perduto, eventualmente, è un discorso aperto. Io non voglio fare una lunga discussione, comunque una cosa è certa: che quando la Regione prende una partecipazione di tipo finanziario e di tipo azionario, come in questo caso, va da sé che si trova ad operare nella duplice veste di ente pubblico, e gli chiedono di fare le infrastrutture come Ente pubblico, e quindi di favorire le iniziative, come Ente privato, come azionista, e gli chiedono di aumentare il capitale sociale, questo è chiaro, non si sfugge da questa logica, perché noi facciamo l'azionista, e facendo l'azionista ci comportiamo come gli altri azionisti, dobbiamo chiedere certe linee di politica aziendale, dobbiamo rappresentare certi interessi all'interno di questa azienda però siamo sempre un'azionista di questa azienda.
Poi abbiamo l'altra faccia della medaglia che è quella dell'Ente pubblico, e allora ci chiedono le strade, gli acquedotti, le fognature, i parcheggi, ecco cosa succede, è un tipo di azione ibrida - io la definisco così - che evidentemente si presta a diverse considerazioni, il Consigliere Manganoni mi diceva: "ma adesso quelli cosa fanno? potrebbero stabilire i dirigenti dell'ALPILA di urbanizzare queste aree e poi venderle, e a questo punto ricaverebbero dei soldi", è vero, ma li ricaveremmo anche noi, perché? Perché noi siamo lì nella duplice veste di azionista e di Ente pubblico; questo è un discorso che vale fino a un certo punto.
(Voce) ...Savioz, io volevo solo indicare, non esprimere un giudizio di merito, volevo solo indicare che questa nostra veste è duplice, noi siamo azionisti e Ente pubblico e così ci chiedono i soldi come azionisti da una parte e come Ente pubblico dall'altra; e niente altro, la discussione di merito, ritengo, la dovremmo fare in modo più approfondito, ecco, però mi pare che sia giusto farlo rilevare.
Ora, dico, io ritengo che l'acquisto dei terreni sia stata un'operazione interessante, sono stati pagati 200 e rotti lire al mq. mediamente, oggi penso di poter dire che quei terreni con un piano approvato di urbanizzazione e di edificazione, questi terreni hanno aumentato il loro valore, certamente se la Società vendesse tutto quello che possiede: gli studi, le iniziative, ecc. certamente ricaverebbe almeno il doppio dei denari che sono stati impiegati dalla Società ALPILA, e quindi anche noi ricaveremmo il doppio. Questo ragionamento sotto il profilo economico e commerciale, perché dobbiamo anche tener conto di questi aspetti, in quanto siamo azionisti, abbiamo tirato fuori dei denari, ecco quando dicevo che, mi pare, che la veste di azionista della Regione, sia una veste strana, io non sono contrario alle partecipazioni regionali e quindi pubbliche, contratterei con una impostazione politica e ideologica, voglio solo dire che questa veste comporta da parte nostra anche una politica di tipo imprenditoriale, comporta delle decisioni anche di tipo imprenditoriale, ed è questo che dobbiamo valutare in qualche modo, altrimenti noi non dovevamo prendere una partecipazione, dovevamo limitarci a sostenere dall'esterno con delle iniziative infrastrutturali, una certa attività, una certa iniziativa. Nella misura in cui noi partecipiamo siamo anche azionisti e abbiamo anche dei problemi aziendali, sotto un certo profilo, comunque io ho dato le risposte che potevo dare allo stato attuale delle mie cognizioni, in materia di ALPILA. Io mi riprometto di dare ai Signori Consiglieri tutte le altre informazioni che non ho potuto dare in questa sede e che mi procurerò e che darò.
Il 21 di questo mese c'è una riunione del Consiglio di Amministrazione dell'ALPILA, non ho qui l'ordine del giorno...l'ordine del giorno dice: esame del piano di sviluppo, esame e progetto planivolumetrico Gorraz, che è quello che poi ci presenteranno, situazione patrimoniale, ecc.
Ora, evidentemente alcuni dati che io ho trasmesso al Consiglio sono dati entro certi limiti riservati. Io trasmetterò al Consiglio tutto quello che ho, con preghiera di farne un uso riservato, trattandosi di situazione finanziaria e patrimoniale che è privata, sulla quale è stata chiesta una certa garanzia di riservatezza, io ritengo che sia giusto comunicare quello che so, io chiedo però in modo altrettanto chiaro ai Consiglieri che ne facciano un uso più riservato possibile, in quanto si tratta di un'azienda privata, alla quale noi partecipiamo in posizione minoritaria del 20%.
Io per il momento non ho niente altro da aggiungere.
Caveri (U.V.) - Preciserò quali sono le domande, le mie domande alle quali ha risposto l'Assessore Milanesio, quali sono le domande alle quali non ha risposto e quali sono le domande alle quali l'Assessore Milanesio ha risposto in modo insufficiente.
Io chiedevo prima di tutto di sapere come fossero composti i 40 milioni dati alla STIFA. L'Assessore Milanesio non lo sa, ma io domando che l'Assessore Milanesio alla prossima occasione, quando si discuterò di nuovo, o in seguito a una nostra mozione, o in seguito a una proposta della Giunta, io chiedo di sapere, quanti di questi 40 milioni sono andati alla Società STIFA e quanti sono andati all'Architetto Chapis per quel piano, che per nostra fortuna e per la fortuna della tutela del paesaggio di Pila, in definitiva non è stato adottato.
Nessuna risposta per quanto riguarda la seconda somma dei 50 milioni assegnata alla Società Valtour, osservo che per la progettazione la Società Valtour ha fatto la parte del leone.
Mi pare che su un totale di 113 milioni, si sono spesi 113 milioni in progetti, una somma molto rispettabile, comunque su questa somma di 113 milioni, 50 milioni sono stati assegnati alla Società Valtour, io domando che l'Assessore Milanesio, quando discuteremo di nuovo di questi problemi, mi sappia dire a quali professionisti sono stati assegnati questi 50 milioni e per quali progetti, e intendo pure sapere come sono costituiti i 23 milioni, a quali professionisti e per quali progetti.
Abbiamo chiesto a quanto ammontassero le domande dell'ALPILA per quanto riguarda le infrastrutture che dovrebbero essere pagate dalla Regione, salvo errore l'Assessore Milanesio ci ha detto che la Società ALPILA chiede che la Regione spenda 800 milioni di infrastrutture...
Milanesio (P.S.I.) - ...ci chiederebbe grosso modo il 50%, su 800 milioni....
Caveri (U.V.) - Allora 400 milioni, va bene. Allora 400 milioni dovrebbe spendere la Regione di infrastrutture, e duecento milioni dovrebbe spendere la Regione per l'ulteriore sottoscrizione di azioni per un miliardo, siccome la Regione ha il 20% dovrebbe dare 200 milioni - sono quindi 600 milioni che in totale la Regione dovrebbe versare, dovrebbe spendere. Ora, dato che tre miliardi che lo Stato doveva dare in relazione al terzo paragrafo dell'art. 12 dello Statuto, quei tre miliardi del '68 non sono stati incassati dalla Regione, io penso che la Giunta prima di decidere di sottoscrivere i 200 milioni e di impegnarsi a spendere 400 milioni per fare le infrastrutture, in totale 600 milioni, la Giunta prima e il Consiglio dopo, dovranno riflettere un momento e vedere quali entrate della Regione prevedono di spendere questi 600 milioni, questa è la seconda osservazione.
Terza osservazione, constato che l'Assessore Milanesio non ha affatto risposto alla mia domanda dove dovrebbe sorgere l'altiporto... l'Assessore Milanesio non ha neanche risposto all'altra domanda, quando ho chiesto di sapere dove dovrebbe sorgere il parcheggio, io domando all'Assessore Milanesio, se lo sa, bene, se non lo sa risponderà alla prossima occasione, dove dovranno sorgere le costruzioni nel complesso statale, dovranno sorgere sul piano inclinato sottostante al Chacard o sull'area attuale delle vecchie costruzioni del Chacard?
Io so che uno dei progettisti ha detto: "demoliremo la Cappella di Pesein"; questo l'ha detto, io ho l'abitudine di fare i nomi, ho la cattiva abitudine di fare i nomi, l'Ing. Franco Binel ha detto: "demoliremo per il complesso di Chacard, demoliremo la Cappella di Pesein", dato che la Cappella di Pesein è situata alla metà circa, ma oltre alla metà, nello spazio compreso tra Chacard e Pesein; ma allora questo complesso del Chacard deve giungere a demolire la Cappella di Pesein, e allora vedremo. Quel Parroco di Pont St. Martin parla di brontosauri, qui vedremo sorgere un tropico immenso di dinosauri, io qui, se permette, io faccio tute le domande, poi vedremo, può rispondere globalmente, poi si continua a parlare di 5.000 letti, io chiedo all'Assessore Milanesio: "è stato studiato il problema dell'acqua potabile in relazione a queste 5000 presunte, pretese, ipotetiche 5000 presenze?". Io ricordo che in una riunione di Giunta, questa stessa domanda l'avevo posta all'Architetto Chapis e l'Architetto Chapis mi ha risposto: "J'ai demandé à quelqu'un, il m'a répondu qu'il y avait de l'eau potable"; come profondità di studio non c'è male da parte di un progettista che spara ai 5000 letti e poi dice che qualcuno gli ha detto che l'acqua c'era senza aver studiato il problema un po' meglio.
Io conosco una a una le sorgenti di tutta la zona di Pila, e ho delle notevoli perplessità a riguardo.
Ad ogni modo i tecnici si fanno pagare. Si sono fatti pagare finora con la bellezza di 113 milioni, e domando se fra tutti questi progettisti qualcuno ha studiato la questione dell'acqua potabile? Queste sono le principali domande che io pongo in aggiunta o a conferma di quelle che ho già posto. Inoltre, ben inteso chiedo che mi sia consegnato, che mi sia inviato il testo stenografico delle dichiarazioni dell'Assessore Milanesio, sia di quelle che ha dato finora; la relazione che ha dato sulle spese e le entrate finora incontrate, e finora incassate da parte dell'ALPILA, ma chiedo anche un testo stenografico di tutto quello che in questa seduta dirà l'Assessore Milanesio.
Manganoni (P.C.I.) - ...volevo fare un paio di domande, perché forse non mi sono spiegato bene prima, no? Allora vorrei precisare, dunque quali garanzie abbiamo che l'ALPILA dopo l'acquisto dei terreni all'urbanizzazione, a spese della Regione, parzialmente, non provveda alla lottizzazione e alla vendita dei terreni? Perché se noi non abbiamo delle garanzie conveniva urbanizzarlo, preparare dei piani regolatori ben precisi e rigidi, per evitare degli scempi che sono già avvenuti altrove, e poi lasciare che ogni privato si costruisse l'albergo, la villa, tutto quanto è previsto. Avremmo potuto così dare la possibilità anche a non grandi società finanziarie, ma a piccoli privati modesti, locali, di investire i loro piccoli capitali senza mettersi nelle mani delle grandi società finanziarie, allora prima quella; secondo, Milanesio, per evitare che io le ripeta, prendi nota, no? Quel piano di Pila esaminato dal Consiglio è sempre valevole? È sempre una domanda ingenua, scusatemi, che quel piano di Pila che abbiamo esaminato qui in Consiglio, approvato, su cui si è discusso, io chiedevo solo se è sempre valevole. Poi, terza, a quanto ammonterà la spesa per la totale valorizzazione di Pila, cioè io ho detto un momento fa che la Società un pochino seria quando versa dei capitali, fa delle previsioni, no? Cioè per la costruzione, per la valorizzazione totale, oltre l'infrastruttura, poi ci sono gli impianti di risalita, poi ci sono gli alberghi, poi ci sono i ristoranti, poi c'è tutto quello che ne segue, la Società deve avere una previsione di massima, naturalmente, no? Perché Milanesio dice un momento fa, se ho ben capito che si prevedeva un investimento di due miliardi, se ho capito bene, per le prossime sottoscrizioni.
(Voce in lontananza)
Milanesio (P.S.I.) - Oltre no, sarebbe stata un'azione del capitale privato...
Manganoni (P.C.I.) - Benissimo. Allora, oltre quindi a questa previsione che io avevo detto, dalle voci che si sentono, 10-15 miliardi, io le ripeto come le sento, perché, purtroppo, noi Consiglieri, molte cose le dobbiamo apprendere o dal "si dice" o dai giornali, ma certamente non in Consiglio, quindi, poi, altra domanda, piano di ammortamento, di gestione, di utile, ecc. anche qui, una Società un po' seria dice di investire X miliardi. Siccome noi non siamo un'Amministrazione pubblica che il denaro può anche buttarlo dalla finestra, fa male, ma noi privati, se investiamo pretenderemo almeno un utile, o almeno gli interessi, se non gli utili, quindi anche qui io penso che ci sarà un piano di massima, di larga massima, di previsione, no? Sull'ammortamento, come dicevo prima, in secondo luogo. Poi la quarta, la quinta domanda, - sull'impegno degli altri azionisti, se è vero che questo piano prevede una spesa di dieci o quindici miliardi, c'è l'impegno degli altri azionisti di sottoscrivere magari gradualmente questa rilevante cifra? Perché se non c'è questo impegno e allora abbiate pazienza non è cosa seria. Perché, se si parte per la valorizzazione di una zona e prevedendo che per valorizzare quella detta zona necessita la cifra X, bisogna che fin dall'inizio, dalla partenza, i vari azionisti si impegnino di sottoscrivere la cifra X necessaria alla valorizzazione, naturalmente gradualmente ed in futuro, perché se noi non abbiamo questi impegni in base a queste previsioni che ho chiesto, secondo me, questo è un grande bluff. Cioè io ho l'impressione che si tratti di una grossa montatura, destinata a distribuire laute prebende a professionisti, raccomandati, ecc., che hanno i santi in Paradiso, naturalmente, ha speso del denaro pubblico, ora io vorrei veramente togliermi questa impressione, quindi io ho questa sensazione, però io posso toglierla se mi si risponde in un modo concreto a queste domande che io gli rivolgo, io capisco, ha attinto delle informazioni e quindi riferisce in base alle informazioni.
Però io chiederei alle domande che può rispondermi oggi, a quelle che non mi può rispondere oggi e sia chiaro io non gli faccio nessuna colpa, perché io capisco che non puoi sapere tutto, d'altronde se fossi l'Amministratore delegato, forse, ma siccome non lo sei, non puoi sapere tutte queste cose, che mi risponda in un avvenire non troppo lontano.
Montesano (P.S.D.I.) - C'è ancora il Consigliere Caveri che vuol chiedere qualcosa, no? Poi l'Assessore Milanesio risponde.
Caveri (U.V.) - Voglio dare una risposta al Consigliere Manganoni, usurpando le funzioni dell'Assessore al Turismo; poi vorrei fare una domandina molto innocua.
Dunque, la risposta a Manganoni. Manganoni ha detto: "il progetto che è stato approvato dal Consiglio è da considerarsi valido o è superato?". Io crederei di poter rispondere che il progetto - se la logica non è un'opinione - il progetto approvato dal Consiglio è superato.
È superato perché? È superato in questo senso, che non si parla più del centro sciistico di cui si era parlato e che secondo il progetto approvato non da noi, ma dalla maggioranza del Consiglio, il centro sciistico che si prevedeva dovesse sorgere nel vallone tra Pila e Pesein, sembra che a questa area edificabile si sia rinunciato, se non ho frainteso. Tra l'altro ci sono gravi dubbi sulla possibilità che possano sorgere delle costruzioni in quella zona per delle ragioni di composizione geologica, di stabilità, perché? Perché la parte inferiore di quel vallone è acquitrinosa e tutti lo sanno, almeno i pastori che conducevano le mucche al pascolo lo sapevano benissimo e io lo so che la parte inferiore è acquitrinosa, quindi non so come si possa costruire su degli acquitrini. La parte superiore è costituita da terreno morenico, friabile, molto leggero, e io non sono un tecnico, ma ho dei gravi dubbi sulla possibilità di costruire in quella zona, comunque non si parla più di quella zona, ma si parla della Gorraz e del Chacard, quindi mi pare che dovrebbe essere fatto un nuovo piano che preveda almeno queste modificazioni, alle quali ho accennato.
Vengo all'ultima domanda che si rivolge anche al Presidente della Giunta, che è distratto in questo momento da uno dei soliti interventi del capo gruppo, forse il piccolo scambio di idee sul nome del Sindaco che dovrà essere eletto domani sera, penso...dunque la mia domanda è questa: si è sentito parlare di un cambiamento, di un cambio della guardia alla presidenza dell'ALPILA, cioè la presidenza dovrebbe essere tolta al dottor Rota e dovrebbe essere assegnata al Consigliere regionale Pedrini, che da quando è stato disarcionato dalla Società Autostrade Valdostane dal Consigliere Chamonin, cerca disperatamente una presidenza, possibilmente retribuita con gli stessi criteri con cui sono stati retribuiti gli Assessori Balestri e Benzo, anzi, prima di terminare questa domanda vi dirò che io ingenuamente mi aspettavo di leggere sui quotidiani nazionali un annuncio economico del Consigliere Pedrini, concepito in questi termini: "AAA Presidenza qualsiasi anche usata cercasi".
Montesano (P.S.D.I.) - Il Consigliere Pedrini non c'è...diamo la parola all'Assessore Milanesio per chiudere questa discussione.
Milanesio (P.S.I.) - L'Avvocato Caveri ci ha riservato una fine di serata piacevole e simpatica e di questo ne siamo grati, perché incominciavamo già ad annoiarci.
Dunque, posso rispondere alle due domande suppletive dell'Avvocato Caveri, cioè Cappella di Pesein e acqua potabile per 5.000 posti letto.
Premetto che la Sovraintendenza e il sottoscritto sono contrari a qualunque abbattimento di qualunque cappella di Pesein, devo anche aggiungere che l'Ingegner Binel ha declinato l'incarico di progettista dell'ALPILA, in questo momento i progettisti locali rimasti a lavorare per quanto riguarda questa progettazione esecutiva sono tre, e sono l'Architetto Castelli, l'Architetto Giuffré e l'Architetto Piccato... ha rinunciato alla progettazione.
Acqua potabile: nel lungo elenco di studi compiuti e in via di compimento, Avvocato Caveri, ho letto anche quello che riguardava "Studio di massima geotecnico e idrogeologico della Conca di Pila per una visione completa della natura del terreno e delle possibilità di rifornimento idrico", poi ancora "Studio delle sorgenti della Conca di Pila e relative opere per la creazione di stramazzi per la misura delle stesse".
Io credo che questo problema idrico in qualche modo esista e quindi è chiaro che condizionerà la possibilità di insediamento abitativo e umano, questo è logico, e la Regione non concederà che si insedi più gente di quella che può essere rifornita idricamente. Questo è chiaro.
Per quanto riguarda Manganoni, lui ci ha chiesto, dunque: quali garanzie abbiamo che dopo l'urbanizzazione dei terreni l'ALPILA non venda tutto questo? In questo momento, io direi che non ne abbiamo, perché non gliele abbiamo mai chieste queste garanzie, questo è un problema che ci dobbiamo porre, perché noi abbiamo partecipato per la valorizzazione della zona di Pila, cioè per il completamento di quelle iniziative che venivano ipotizzate, cioè io ho parlato prima di quei 5.000 posti letto, non vorrei aver detto un'eresia, ma si è sempre parlato in questo caso di 5.000 posti letto che potranno anche essere meno, perché va da sé che nella progettazione esecutiva, noi dovremmo esaminare quello che salterà fuori e noi non consentiremo nel modo più assoluto che si facciano degli scempi, questo deve essere chiaro. Almeno per quello che mi riguarda, io sono contrario a che dia una utilizzazione intensiva ma fissa, diciamo così, speculativa. Dobbiamo dire che però il Consiglio regionale ha votato, deliberato un certo piano urbanistico, il quale è legge regionale ed è vincolante per l'Amministrazione e per il privato. Io non credo che sia superato, a meno che vi siano delle intenzioni di eluderlo, nel qual caso, va da sé che potrà formare oggetto di revisione, però in questo momento è una legge regionale, quindi vincolante, oggettivamente per tutti, per noi, e per gli altri, per quanto riguarda...io vi dirò che le garanzie non le abbiamo ma le chiederemo, ci preoccupiamo, abbiamo un venti percento, non possiamo decidere, però è una nostra preoccupazione. È chiaro che noi non vogliamo che la cosa finisca così, in una, diciamo, speculazione, ecco; per quanto chi investe dei denari, non è che li investe per beneficienza, vuole dell'utile, e questo utile sarà tanto più elevato nella misura in cui la stazione di Pila avrà successo, soprattutto, per la Valle d'Aosta, non per il 20% del capitale che abbiamo dentro, per i riflessi economico-sociali, che derivano da questa società.
Chiede ancora: il piano approvato è sempre valevole? Sì, è chiaro. E: a quanto ammonterà la spesa per la totale valorizzazione di Pila? Non lo sappiamo, questo, dipende evidentemente dai posti letto che potranno insediarsi, dipende da un sacco di considerazioni, sulle quali oggi non possiamo soffermarci, perché la Società ha fatto sì delle previsioni di investimento, ma le ha già fatte prima con diecimila posti letto, non so se vi ricordate, mi pare la prima con diecimila, poi sono stati ridotti, poi si è parlato di estendere la zona interessata da questo piano di valorizzazione, io so che la Società sta facendo uno studio per estendere la zona di valorizzazione, ecco. Quindi non posso dare una risposta in questo momento, dovremo esaminare più a fondo.
Io ho risposto alle cose a cui potevo rispondere, di solito, così posso rispondere a più domande, ma devono riguardare questioni che ho trattato direttamente, non sono né un cervello elettronico né un indovino; né mi piace raccontare delle panzane, quindi ho risposto alle cose a cui potevo rispondere; le altre le girerò a chi di dovere, per poi dare una risposta più precisa ai Consiglieri.
Montesano (P.S.D.I.) - Io pregherei i Consiglieri di fare le domande che devono fare all'Assessore e poi di chiudere questa discussione, c'è prima il Consigliere Savioz, poi lei Avvocato Caveri.
Savioz (P.C.I.) - Ho soltanto una brevissima osservazione da fare: una cosa che ulteriormente mi preoccupa. Io sono un uomo preoccupato questa sera, in virtù della relazione su Pila, chi è perplesso? Milanesio, allora andiamo d'accordo; uno è perplesso, l'altro preoccupato.
La preoccupazione viene fuori da quanto affermava l'Assessore al Turismo e cioè questo: sulla fornitura di acqua potabile per i presunti 5.000 posti letto. Ma Signor Assessore, qui stiamo capovolgendo un po' la situazione, qui abbiamo messo il carro davanti ai buoi, e a me stupisce che l'Architetto Chapis non abbia capito questo; perché prima di tutto bisognava fare gli stramazzi di cui Lei parla, e poi lasciar passare almeno due anni e poi fare le misurazioni di tutte le sorgive, per avere un'idea non dico chiara ma abbastanza approssimativa su quello che è la fornitura di acqua, invece qui mi sto accorgendo che prima ci sono stati tutti i piani e poi si va a cercare se si vedrà se ci sarà l'acqua, quanta ce ne sarà.
Qui non ci siamo mica, qui mi sembra che o io non ho capito bene, o tu non hai spiegato bene o quelli, come io temo, siano ancora sempre sul terreno speculativo, come già avevo a suo tempo detto, anni fa, quando si era prospettata l'idea di quella società che si chiama STIFA e che doveva fare miracoli ecc. e invece io sono sempre stato del parere che erano venuti qui per fare delle promesse, per ottenere tutto quello che potevano, poi facevano dei piani bellissimi o meno bellissimi e poi vendevano il tutto, e difatti è avvenuto così...
(Voci) ...Sì, 15 milioni, hai voglia, sembrava che ci fosse l'oro... no, no, a un certo punto avevano tirato fuori che c'era da utilizzare l'oro che avevano ritirato dall'Egitto, quando l'Egitto aveva pagato gli azionisti del Canale di Suez, e questo oro doveva arrivare niente meno che ad Aosta e a Pila, e in cui, io dicevo: "non è mica possibile", così da povero diavolo, ma come si possono immaginare delle cose simili? Motivo per cui mi ero sentito sempre molto perplesso di fronte a questa Società, e oggi sento dire che hanno venduto per 40 milioni quella specie di piano che purtroppo la maggioranza del Consiglio regionale ha voluto approvare. Piano che non è più aggiornato, piano che voi stessi, oggi, avete detto che viene modificato profondamente, perché quel piano prevedeva tutta una seria di costruzioni nella Valle di Pesein, e che oggi nella Valle di Pesein non si fa più niente, si porta via perlomeno 15.000 mc di costruzione, mi ricordo bene, come era previsto nei piani a vari stadi, che dovevano coprire tutta la Valle di Pesein. Oggi non si costruisce più Pesein, quindi per me quel piano è profondamente modificato e mi auguro che anche voi vi rendiate conto che è necessario rivedere quel piano e soprattutto stiamo attenti a non mettere il carro avanti i buoi.
Caveri (U.V.) - L'Avvocato Caveri intende prima di tutto calmare il Presidente del Consiglio.
Montesano (P.S.D.I.) - Perché?
Caveri (U.V.) - Calmare in questo senso, cioè eliminare le sue preoccupazioni sulla lunghezza di questo mio intervento.
Allora prima di tutto assicuro che questo è l'ultimo mio intervento sulla Società ALPILA, e i problemi di Pila, questa sera, e poi il mio intervento si restringe a una sola considerazione, considerazione che è già stata fatta dal Consigliere Savioz, e cioè, "da quanto ha detto su questo punto l'Assessore Milanesio, si ricava per una logica ferrea la conclusione che lo studio sulle acque potabili non è stato fatto finora", "perché deve essere fatto", ha detto l'Assessore Milanesio... (Voce) ...in corso - tanto piacere, ma per me anche se è in corso, fa lo stesso, perché io dico una cosa molto semplice che il primo studio che doveva essere fatto era proprio lo studio delle acque potabili, perché era assurdo parlare di 10.000, di 5.000, o di 2.500 letti, se non si sa quanta acqua potabile c'è nella zona di Pila.
La Società STIFA aveva bensì provveduto a un altro studio, allo studio sulla insolazione delle zone di Pila, questo studio è stato fatto, quello certo era necessario ed era uno studio che aveva carattere di priorità, perché se non si sa come è combinata l'insolazione di una futura stazione invernale, naturalmente manca la prima base, ma la seconda base prioritaria doveva essere proprio lo studio sulle acque potabili.
Io non ho altro da aggiungere.
Milanesio (P.S.I.) - Per quanto riguarda Pesein, io non ho detto che non costruiranno Pesein, ho detto solo che prioritariamente presentano progetti di esecuzione sulle zone la Gorraz e Chacard, prioritariamente, non che non intendono costruire. Il piano che è stato approvato è vincolante per tutti, se poi non vogliono costruire saranno affari loro, ma questo piano regolatore diciamo così, vincola nella destinazione di queste aree, uno può costruire dove è autorizzata la costruzione, può anche non costruire, però, da quello che so io, presentano prioritariamente i progetti di costruzione sulla zona di La Gorraz e Chacard, è una scelta di priorità, non è una scelta che esclude altre edificazioni.
Nient'altro. Io voglio però dire che la mozione a questo punto deve essere ritirata, cioè non credo che conservi attualità, i dati di cui ero in possesso, che ho letto, dovranno venire trasmessi materialmente per iscritto in fotocopia, credo che a questo punto i proponenti della mozione, la vogliano ritirare. Ecco.
Montesano (P.S.D.I.) - Conclusa la discussione, sentiamo i proponenti sulla richiesta dell'Assessore Milanesio, visto e considerato che poi la mozione si proponeva di instaurare una discussione sull'argomento in una delle prossime sedute. Invece l'Assessore Milanesio ha portato degli elementi anche parziali che però hanno dato una panoramica sulla questione di Pila e ha aggiunto che si riserva di dare tutte le notizie di carattere... di dettaglio a chi le richiederà, oppure l'argomento sarà nuovamente trattato, nel caso che venga riproposta un'altra mozione, come ha annunciato il Consigliere Caveri, o che oppure venga portata dalla Giunta.
Quindi, io chiedo ai Consiglieri Manganoni, Germano e Savioz se aderiscono alla richiesta di ritiro della mozione, per le ragioni che ho detto.
Germano (P.C.I.) - Io penso questo: la mozione è stata, direi, superata, nel senso che noi chiedevamo che queste notizie fossero fornite al prossimo Consiglio; però si è fatto un primo scambio di idee, un primo dibattito, molte risposte non sono state date, io penso che, o per iniziativa delle Giunta, o della Presidenza del Consiglio, sia bene in una delle prossime sedute mettere all'ordine del giorno il dibattito sull'argomento.
Penso anche che proprio per seguire quella interpellanza presentata da Pollicini, noi siamo grati all'Assessore Milanesio per il suo lavoro, cioè perché ci ha dato tutte queste cose, ma sarebbe bene che notizie particolari, o qualsiasi altra cosa che l'Assessore Milanesio non può sapere, evidentemente lo devono sapere i rappresentanti del Consiglio, nel Consiglio d'Amministrazione dell'ALPILA, in modo che un dibattito sia più concreto.
Montesano (P.S.D.I.) - Allora, esaurito l'ordine del giorno, la seduta è sciolta e il Consiglio sarà convocato a domicilio.
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La seduta è tolta alle ore 20,30