Rédaction informelle du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 49 du 13 février 1970 - Resoconto

OGGETTO N. 49/70 - Sicurezza della circolazione stradale nel tratto Donnaz-Pont Saint Martin della strada statale n. 26. (Approvazione di mozione)

Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Tonino vuole illustrare? La parola al Consigliere Tonino.

Tonino (P.S.I.U.P.) - Io penso che il contenuto della mozione sia abbastanza chiaro per cui non occorre particolare illustrazione.

Circa la necessità di dare un limite di velocità a questo tratto di strada è evidente per la trasformazione che ha avuto quella strada, direi, in questi ultimi anni.

25 anni fa, in quel tratto di strada non vi era nulla, oggi è completamente cambiata, la popolazione tende a trasferirsi in quella zona, non già tanto per un incremento, perché la popolazione di Donnaz è sempre su per giù la stessa, sui 2050 abitanti, ma è piuttosto un obbligo per diversi motivi, il primo capoluogo è diventato centro storico e vi è un'altra frazione, che è la più grossa del paese, che è la frazione di Rovarey, che è anche quello centro storico, quindi è quello che vedete circondato da vigneti lassù; anche quello è centro storico, per cui non si può più costruire.

Vi era inoltre la zona Clarette dove operavano 4 o 5 imprese artigiane e anche quelle hanno dovuto sloggiare tutte assieme e sono state trasferite tutte in quella zona, e in quella zona è passata la deviazione del passaggio a livello; di qui il motivo dell'incremento in quella zona e l'abbandono delle vecchie abitazioni che non possono più subire delle trasformazioni di ampliamento per le cause che ho detto prima.

Quindi noi non ci troviamo di fronte ad un paese che si sviluppa in lunghezza lungo la Statale 26, e questo provoca un certo movimento di gente e di mezzi che prima non c'erano e di conseguenza non essendoci nessun limite di velocità succede quello che succede.

La mozione dice che l'incidente in quella zona è quasi sempre mortale o comunque gravissimo, io non sto qui a narrarvi tutti gli incidenti che sono avvenuti in quel tratto di strada, gente che viaggia tranquilla sul ciglio della strada, che viene investita alle spalle e che viene scaraventata a venti, trenta metri e uccisa sul colpo, a diverse donne che venivano e andavano per la spesa, è successo questo, una bambina che sfugge alla sorveglianza del nonno e attraversa la strada viene investita e, malgrado la frenata di 27 metri, viene scaraventata a 15 metri dal punto dell'urto, questo denota la velocità della macchina, e per giunta i genitori della bambina oltre ad aver perso ciò che di più caro avevano non hanno avuto nemmeno un minimo risarcimento, l'investitore è stato addirittura assolto in fase istruttoria, malgrado l'incidente fosse avvenuto proprio di fronte ad una grossa frazione e quindi in un centro abitato.

Ci fosse stato un limite di velocità, per prima cosa, una certa responsabilità non poteva non essere imputata all'autista che non avrebbe in questo caso rispettato il limite di velocità; seconda cosa, quasi tutti gli incidenti capitati non sarebbero forse avvenuti o comunque non così gravi, non proseguo oltre ad illustrare altri incidenti, in qualcuno ci sono stati anche due morti, comunque di quello che è passato, è inutile parlarne, quello che importa ora è prevenire per l'avvenire. Quel tratto di strada deve avere un limite di velocità perché non è che per incuria di qualcuno, altri devono perdere la propria vita. Questo è grosso modo il motivo della mozione che chiedo ai Colleghi Consiglieri di votare e l'impegno di chi di dovere a voler rispettare il deliberato.

Savioz (P.C.I.) - Io mi permettevo di aggiungere a quanto detto dal Consigliere Tonino: il problema che riguarda in modo particolare il tratto che dalla strada statale 26 all'altezza della centrale idroelettrica di Saint Marcel e la salita che va verso il Comune di Nus, dove neanche nello spazio di due anni ci sono stati ben cinque morti, l'ultimo è stato tirato fuori per miracolo da un coraggioso giovane che seguiva in macchina, ora se c'è un punto delicato, pericolosissimo della strada statale della Valle d'Aosta è quello, e tutti quelli che guidano l'automobile pensano che chi prima, chi dopo abbia avuto un momento di trance arrivando a quelle due curve, che sono curve e che non sono curve, che sono pianeggianti e non sono pianeggianti, ora, mentre sarebbe tanto semplice fare un muro lungo la dora e portare un rettilineo, e allargare la strada, perché è uno dei punti più stretti di tutta la Valle d'Aosta.

Io non capisco come l'ANAS non abbia mai provveduto a questa soluzione, tenuto conto che quel povero diavolo che guidava l'autobus è morto, secco sul colpo, per il fatto che il tir non potendo passare, si sono schiacciati uno contro l'altro, ma non di fronte, di fianco; quindi io non so se non sia il caso di intervenire direttamente come Presidenza della Giunta, in qualche modo, pregando l'ANAS di provvedere. Ho visto che stanno facendo dei lavori interessantissimi, non discuto, sulla Mongiovetta, nel comune di Monjovet, lì dove c'è quel famoso stabilimento, giù lungo la Mongiovetta, in altri posti ancora, della statale 26; tutte opere buone, io non discuto, per carità, vanno benissimo anche quelle, però avrei dato una precedenza assoluta, là dove a ogni piè sospinto abbiamo un morto in mezzo alla strada. Ancora tre giorni fa, un tir è rimasto perpendicolo sul fiume, fortunatamente il treno anteriore si è sfasciato completamente e siccome le ruote sono partite per conto proprio la pancia del tir ha strisciato sull'asfalto e si è fermato in bilico; ma bastavano quei 50 centimetri di più e anche quello andava a finire dritto giù nel fiume, profondo cinque o sei metri in quel punto e addio sarebbe partito anche quello.

Io ritengo proprio che sia una cosa di massima urgenza questo problema, di questo posto che io chiamo il punto della morte.

Manganone (D.C.) - Penso che non abbiamo nessuna difficoltà a votare favorevolmente la mozione del Consigliere Tonino, perché ci rendiamo perfettamente conto che quella zona manca di limite di velocità.

La prassi da seguire è una prassi che deve essere iniziata dal Comune di Donnaz che già aveva iniziato nel '62, ma avrebbe anche potuto continuarla nel '67. Avrebbe dovuto allargare il centro abitato fino ai confini territoriali di Pont St. Martin.

Per quanto riguarda Savioz, voglio dire che sono a conoscenza che c'è una perizia per l'assorbimento del ribasso d'asta avanzato nel tronco di Nus, per fare quei lavori, nelle strette di St. Marcel. Noi certamente lo seguiremo molto da vicino, perché sta a cuore anche a noi la rettifica di queste cose.

Quindi io prego di votare favorevolmente la mozione.

Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Allora chi approva la mozione alzi la mano, contrari? Astenuti?

Il Consiglio approva.

Si passa all'ultimo oggetto n. 10.