Objet du Conseil n. 51 du 27 février 1970 - Resoconto
OGGETTO N. 51/70 - Comunicazioni del Presidente del Consiglio.
Montesano (P.S.D.I.) - Io leggo al Consiglio una lettera del Prof. Ruggero Marconi Presidente dell'Associazione nazionale Primari ospedalieri della Valle d'Aosta:
"Ho il dovere di informarla che in conformità alle disposizioni impostate dal Consiglio nazionale dell'Associazione nazionale Primari ospedalieri i primari dell'Ospedale Mauriziano e dell'Istituto Ospedaliero saranno in sciopero dalle ore 8 di lunedì 23 febbraio prossimo venturo a tempo indeterminato. Lo sciopero bianco avverrà secondo le modalità indicate in allegato".
Vi è una lettera di risposta del Sindaco della Val d'Isère che io leggo al Consiglio:
"Monsieur Noël Machet, Maire de Val d'Isère, son Conseil Municipal et la population de la Station vous remercient très sincèrement des marques de sympathie que vous leur avez manifestées et de la part que vous avez prise lors de la catastrophe qui a frappé la station".
A proposito di questi disastri determinati dalle valanghe, anche in Valle d'Aosta ci sono stati degli episodi che per fortuna non hanno causato delle vittime; però, in dipendenza anche di una... un deliberato della commissione per gli alluvionati che aveva constatato esserci un fondo messo a disposizione del Presidente del Consiglio, per venire incontro ad eventuali casi di assoluta necessità e di urgente necessità, io ho interrogato il Sindaco di Rhêmes e il Sindaco di Valgrisanche per domandare se fra i colpiti materialmente da queste valanghe ci fosse qualche caso di estremo bisogno. Il Sindaco di Rhêmes mi ha detto che non c'erano dei casi se non danneggiati nei loro beni; lo stesso ha detto, ha riferito il Sindaco di Valgrisanche, però ha segnalato un caso di una certa signora Bois Serafina in Darbelley, che ha un particolare bisogno anche in dipendenza di un ricovero in casa di cura di suo marito e quindi io ho fatto giungere attraverso il Sindaco, attraverso il Sindaco, a nome del Consiglio regionale, la somma di 50.000 lire per venire incontro ai primi bisogni di questa famiglia.
Savioz (P.C.I.) - Io vorrei, signor Presidente, signori Consiglieri, esporre un problema che ritengo sia di attualità e mi aggancio a quanto detto dal Presidente, sulla questione del pericolo delle valanghe in Valle d'Aosta.
Non vorrei tediare nessuno, però mi permetto di ricordare che ci sono due posizioni dell'opinione pubblica, una che fa capo a quello che si chiama il buon senso, contadino e montanaro, e l'altra che fa capo a quelli che sono gli organi di stampa che non sempre sono disinteressati nella faccenda.
Mentre i primi, constatato l'innevamento delle montagne sono preoccupatissimi e vedono il pericolo grave che può colpire le nostre popolazioni e i beni delle popolazioni stesse, i secondi invece tendono piuttosto a fare una campagna tranquillante. Ora, è proprio questo che mi preoccupa, questa campagna tranquillizzante, è stata fatta anche nella Val d'Isère e quando quelli della Val d'Isère, Sindaco in testa, avevano segnalato l'urgenza dello sgombero e del pericolo imminente delle valanghe, anche lì c'è stata una parte della stampa, una parte degli interessati, che hanno fatto una precisazione tranquillizzante, poi è successo quello che è successo. Qui abbiamo due posizioni gravissime in questo momento: l'ingresso del tunnel del Monte Bianco, checché se ne dica, io ho parlato con dei competenti, a Courmayeur, sono stati sul posto e quindi il pericolo lo ritengono grave e preoccupantissimo; ora lì hanno fatto dei trasferimenti da baracca a baracca però, a quanto sembra, quei trasferimenti non sono il toccasana e qui bisognerebbe tenere presente, ed è per questo che mi permetto di intervenire, per dire al Presidente della Giunta, che ritengo l'unico che possa intervenire in questa faccenda, perché non soltanto siano presi dei provvedimenti tipo quelli di mettere lì una guida col binocolo per vedere quando si staccano le slavine o le valanghe, ma di vedere di fare un qualche cosa di più, se non sia il caso di un trasferimento opportuno, affinché non succeda quello che, purtroppo, è già successo quando è stata investita la baracca, e per fortuna la medesima era vuota, perché gli operai erano al lavoro, perché se gli operai fossero stati nella baracca, non ci sarebbero stati due morti ma ce ne sarebbero stati un centinaio.
Ora, poco tempo fa una macchina è stata investita, e anche lì per un caso fortunoso non ci sono state vittime, però un pericolo sussiste ed è abbastanza grave questa situazione del Monte Bianco che, almeno dagli esperti del posto, dalla gente del posto, che conoscono bene questi problemi è detto e ripetuto che i provvedimenti per salvare e per fermare le valanghe opportunamente non sono stati tutti escogitati; i provvedimenti sono di carattere palliativo e non definitivo, quindi io ritengo che noi abbiamo due doveri, il primo di autorità regionale, il secondo di compartecipe alla società; penso che sarebbe opportuno in questo caso di intervenire con un certo peso.
Il secondo è quello del Breuil. Gli esperti del Breuil dicono che quest'anno dalle Grandes Murailles verrà giù una massa tale di neve che temono il ripetersi del 1935. Se eventualmente dovesse mai profilarsi una questione del genere, lì ci sono degli alberghi che partono radicalmente, completamente, in quanto che costruiti in zona pericolosa, e non hanno voluto tenere conto delle nostre osservazioni, ma bensì si sono rivolti ad autorità come già ebbi occasione di dire, in precedenti consigli, per avere i relativi permessi per l'edificazione; però questi sono dei problemi di una gravità tale che se vengono mai a succedere, portano un danno enorme a tutta quella che è l'economia della Regione. Non solo, ma, in coscienza, possiamo rimanere così tranquilli, aspettando gli eventi? o forse non è meglio che ci preoccupiamo e facciamo almeno tutto quello che è umanamente possibile; questa è la mia richiesta che rivolgo al Consiglio. Grazie.
Bordon (D.C.) - Io speravo di non tediarvi con una chiacchierata più o meno lunga, ma ringrazio il Consigliere Savioz perché mi dà lo spunto di fare una chiacchierata su questo argomento di capitale importanza. Allora, seguiamo il problema del Monte Bianco, fin da lunedì scorso: il giorno di martedì abbiamo convocato qui ad Aosta i due ingegneri, cioè l'ingegnere capo e il vice ingegnere compartimentale ANAS di Torino e cercherò di essere un po' telegrafico, se no vi porto via mezza mattinata, e ieri ancora abbiamo fatto una riunione per poter esaminare questi vari problemi. Allora in questa riunione, proprio per il problema del Monte Bianco, ho convocato il Sig. Questore di Aosta, - mi dimenticherò qualcuno, ma per darvi un'idea precisa di quello che abbiamo fatto - l'Ing. Abbrescia, capo dei pompieri, l'Ing. Maione del Genio Civile, l'Ing. Grosjacques, della Regione, l'Ing. Vinci, e l'Ing. Mina del compartimento ANAS di Torino, e forse qualcun altro che in questo momento dimentico, ma credo che sia già un qualche numero sufficiente per poter fare una discussione. Questa Commissione è stata completata, è stata integrata dall'Ing. Franco Cuaz, direttore del Traforo del Monte Bianco e dal Consigliere Manganone, come assessore, che mi fiancheggiava con maggiore competenza della mia in questo settore. E allora è arrivato l'Ing. Franco Cuaz e ha portato tutta una documentazione di quello che stava facendo e di quello che era accaduto anche in passato, quindi una fotografia di tutta la catena, dove ci dimostrava come in linea di massima queste slavine scendevano dal Pavillon, quindi queste slavine, una valanga, la prima che è già scesa, che è già partita ma che cade in direzione di Notre Dame de la Guérison, tanto è che il soffio, addirittura, ha imbiancato la facciata di Notre Dame de la Guérison; questa non è pericolosa. Ce n'è un'altra invece, anzi, due altre, di minore entità, che cadono, appunto, nella zona del piazzale e disgraziatamente una in quella zona che tu giustamente ricordavi adesso, là dove nel 1962, se non erro, ebbe a uccidere quegli operai che erano in questa baracca. Allora, abbiamo esaminato con l'Ing. Cuaz questa situazione e l'Ing. Cuaz ha incaricato una delle più vecchie guide di Courmayeur, che è il Sig. Grivel, che è competente in materia, proprio perché si facessero, facesse lui dei rilievi quotidiani, facendogli fare una specie di rapportino giornaliero, in duplice copia, uno nelle mani di Franco Cuaz e l'altro nelle mani del Sig. Grivel per fare il punto della situazione, e da questi rapportini si è potuto constatare che, per il momento, non c'era nessun pericolo. Però era troppo comodo questo ragionamento, come sarebbe stato troppo comodo quello mio, per scanso di responsabilità, di dire ai signori che occupano le baracche, ve ne andate fuori dai piedi tutti, e fermiamo il traffico così non abbiamo più nessun pericolo. Voi capite che fermare un traffico attraverso il Traforo del Monte Bianco, con tutte le conseguenze che può portare è una cosa da prendere con una certa ponderatezza e soltanto quando si prevede che c'è qualche cosa di grave. Naturalmente, purtroppo, io dicevo, in questa riunione, che ho constatato attraverso l'esperienza che abbiamo acquisito, attraverso 50 anni ormai, che generalmente, quando si studiano queste valanghe e si seguono, non vengono giù; vengono poi giù là dove non si sono studiate, e mi servivo di un esempio, nella zona del Crammont ad un certo momento essendoci un pericolo grave pregammo l'autorità militare di voler sparare cannonate, o colpi di mortai, se ne spararono tanti, non venne giù niente, neanche un fazzoletto di neve e dopo dieci o dodici giorni partì una valangona che attraversò tutta la vallata e andò finire a Pallusieux.
Questo per dirvi che si fa tutto quello che si può, ma di fronte alle forze della natura o alla situazione della natura, non è sempre facile prevedere tutto. Ad ogni modo, non soddisfatti di questo, ed era logico che non fossimo soddisfatti, abbiamo fissato per oggi un sopralluogo e a questo sopralluogo partecipa appunto l'Ingegnere Grosjacques, come Regione, mandato da Manganone, i due ingegneri dell'ANAS, l'Ing. Franco Cuaz, l'Ingegnere Abbrescia, l'Ingegnere Maione, i quali dovrebbero andare sul posto e questa mattina trovare già un rapportino, oggi pomeriggio, pardon, trovare già un rapportino di stamane, di alcune guide che, aiutando il Grivel, dovrebbero fare un sopralluogo.
Naturalmente lì si è venuto fuori anche con la richiesta del famoso elicottero di moda, perché con l'elicottero sembra che si potrebbe vedere se ci sono delle corniche che vogliono partire; ad ogni modo, questa è la situazione e noi aspettiamo questo rapportino.
Grandes Murailles: l'altra sera alle 8.20 ho ricevuto una telefonata, mentre ero qui in ufficio, mi si diceva "Bisognerebbe che il Prefetto provvedesse a fare sgombrare i condomini che sono nella zona delle Grandes Murailles". Naturalmente, considerazione personale, certamente condivisa da tutti voi, è semplicemente pazzesco pensare che si sia lasciato, o siano andati a costruire dei condomini in una zona di valanga, perché arriviamo a questo assurdo che ad un certo momento vi chiedono un permesso per costruire in una determinata località, perché quei terreni probabilmente costano meno, e non sono appetiti dalla gente del posto, perché sapientemente sanno che può venire giù una valanga. Naturalmente se voi rifiutate il permesso, fanno i ricorsi, v'insultano, ne fanno di tutti i colori; quando il condominio è fatto, l'autorità tutoria, o chi per essa, dovrebbe provvedere a fermare le valanghe e, col bottone, quindi immediatamente. Ad un certo momento però, anche qui, con tutte queste considerazioni abbiamo dovuto fare qualche cosa, e che cosa abbiamo fatto? Abbiamo pregato il Sindaco di Valtournanche, che già lo aveva fatto per conto suo, di continuare queste ispezioni, di esaminare, perché noi ricordiamo che già precedentemente si ebbero a prendere dei provvedimenti per quella pericolosità della valanga sulla strada, ecc., però è altrettanto vero anche lì, chiudere una strada, se non ce c'è proprio bisogno, era pericoloso, era un po' difficile.
Ad ogni modo, che cosa ne è venuto fuori? Ne è venuto fuori che attraverso il Comune di Valtournanche, e ci sono tutte le lettere al dossier, io non pensavo che questo affiorasse in questo momento, che emergesse in questo momento, il Comune di Valtournanche, attraverso il suo sindaco, ha organizzato una pattuglia o due che anche lì, quotidianamente, seguono questa situazione. Mi si diceva che non c'è più il pericolo della grande valanga delle Murailles, auguriamoci che ciò sia vero, perché con il continuo transito degli aerei si è frazionata la valanga, cioè questo scuotimento, questo bang, provoca delle cadute di valanghe più piccole di prima, quindi, invece di una grande, ne vengono giù tre piccole per esempio, e questo sarebbe un enorme vantaggio. Ma non basta, abbiamo avuto dei Consiglieri che avendo avuto occasione di recarsi su determinati campi di sci, hanno richiesto, per esempio il Consigliere Lustrissy, se non sbaglio, hanno segnalato il pericolo di determinate valanghe in quel di Pila; e lì anche si è veduto con l'autorità militare, anzi, voglio poi dirlo a Milanesio, abbiamo scritto una lettera che chiede se è il caso di fare un sopralluogo, e in seguito al sopralluogo, di fare brillare qualche esplosivo, qualche cosa per provocarlo. In aggiunta ancora a questo, quindi mi sembra di aver già detto tre zone, aggiungerei quella di La Thuile dove già hanno fatto qualche cosa gli stessi militari, ecc. ecc..
Ma vorrei concludere dicendo che nella riunione di ieri è emersa la necessità di esaminare attentamente, io vorrei chiamarlo, non so come chiamarlo questo, entriamo ormai nella teoria, prima era la pratica, una specie di studio delle valanghe, delle zone nostre della Valle d'Aosta, e siccome l'Assessore Manganone già aveva preso in mano questo problema, sia per averlo seguito, sia per aver trovato anche del materiale già prima predisposto, io penso che la Regione farà fare questo studio e, per vedere un po' dove si può intervenire, e, a lunga data, cioè a lunga scadenza.
Nello stesso momento, su segnalazione dell'Assessore Mappelli, abbiamo segnalato agli ingegneri dell'ANAS, che i lavori di paravalanghe fatti nella zona di Cogne sono già sufficientemente robusti e ben fatti, però ci sono ancora due zone che si prestano a questo pericolo, e allora avremmo chiesto di poter intervenire anche in questa zona.
Quindi con questo io ho fatto un po' un giro, così, di tutta la situazione e questo lo si segue, naturalmente speriamo in bene, perché, come dicevo prima, molte volte si seguono determinate zone, e lì non viene giù niente, e lì dove si crede di essere tranquilli, accadono dei fenomeni come quello di S. Barthelemy, dove non era mai avvenuto niente, ma qui andiamo, entriamo in un altro campo, si vede che questa mattina vogliamo criticare un po' tutti; abbiamo poi anche dei turisti che se li vanno a cercare, è vero, perché io so che era una zona che frequentavamo con gli amici, e non ci siamo mai messi in testa di andare a passare una colonna al fondo valle e l'altra sul cucuzzolo, perché si capisce che, tagliando con gli sci la neve, ad un certo momento il pericolo di valanghe c'era, quello che è anche accaduto e che quindi dovrebbero anche pensare quelli che ci vanno.
Caveri (U.V.) - Monsieur Bordon a parlé des dangers du Breuil, il me semble. Il y a quelques années la situation avait été particulièrement dangereuse et c'est alors que j'avais pris la décision impopulaire, évidemment, d'interrompre le passage des voitures sur la route du Breuil.
Mais je pense qu'il serait nécessaire de voir attentivement la situation aussi en cet annexe, vu les grandes quantités de neige qui sont tombées cette année, et je veux rappeler au Président de la Junte qu'il y a le danger d'avalanches qui risquent de descendre sur la route du Breuil, mais il y a un autre danger, il y a une avalanche qui descend presque toutes les années en direction des hôtels du Breuil, et je me rappelle que cette année-là, à laquelle j'ai fait allusion, une avalanche était descendue, et au lieu de dévier, comme elle dévie habituellement, cette avalanche s'était arrêtée sur un petit replan qui est situé au-dessus des maisons du Breuil, et alors on disait qu'il y avait le danger qu'une deuxième avalanche parte, et aille à finir sur le toit des hôtels directement. Il faudrait faire faire des photos, il faudrait envoyer des experts et voir s'il n'y a pas ce danger-là, parce que naturellement s'il arrivait quelque chose du genre je crois qu'il en serait fait du sort du Breuil comme station d'hiver.
Andrione (U.V.) - Une seule question: l'avalanche qui est sous contrôle à Courmayeur, est celle qui descend du glacier de Toule?
(voce: ...Je pense que oui)
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Allora si passa al secondo punto dell'ordine del giorno.