Objet du Conseil n. 43 du 13 février 1970 - Resoconto
OGGETTO N. 43/70 - Disegno di legge regionale concernente: "Modificazione alla normativa della legge regionale 22 giugno 1964, n. 8, riguardante interventi tecnico-finanziari per la costruzione, la sistemazione e la riparazione di opere di pubblica utilità".
Manganone (D.C.) - Io ho notato in questi anni di applicazione della legge regionale 22 giugno 1964, n. 8, che nonostante le provvidenze della legge stessa, non tutti i problemi relativi all'adeguamento degli impianti idrici sono stati completamente risolti. Mentre in determinati Comuni si è ottenuto una soddisfacente soluzione, per altri ed in particolare per i Comuni in fase di sviluppo turistico commerciale e industriale, la situazione contingente richiede un notevole sforzo finanziario affinché si adeguino le strutture idriche alle sempre maggiori esigenze delle utenti; talune zone sono state dotate di buone disponibilità di acqua potabile, mentre altre ne sono completamente prive e ne dispongono in misura insufficiente.
Molti Comuni e molte vallate soffrono di questa carenza che solo uno sfruttamento razionale ed organico può superare; occorrono nuove ricerche di sorgenti, nuove trattazioni d'acqua, costruzione di serbatoi di compenso, di buone capacità; potenziamento già esistenti e allacciamenti vari tra Comuni, affinché questo liquido che diventa sempre più prezioso, sia completamente utilizzato.
La costruzione di tali opere a sfruttamento intercomunali comporta notevoli spese non sopportabili da molte Amministrazioni, per favorire ciò la Regione dovrebbe intervenire a sussidiare le relative spese con contributi in misura sensibilmente superiore a quella massima già del 70% attualmente concessa e già fissata con la legge regionale n. 8 del 1964.
Si propone quindi la sostituzione della lettera a) con la seguente disposizione: "mediante concessione di contributi in misura non inferiore al 30% e non superiore al 70% delle spese riconosciute sussidiabili per l'esecuzione delle opere tenuto conto delle condizioni finanziarie dell'Ente o Istituto richiedente, nonché dell'importanza e dell'entità delle opere; per l'esecuzione di opere di costruzione di ammodernamento di acquedotti intercomunali, da parte di consorzi di Comuni appositamente costituiti, la misura massima di detti contributi può essere elevata fino al 90% delle spese riconosciute sussidiarie".
Tonino (P.S.I.U.P.) - Io sono favorevole a questa modifica, perché dà la possibilità a più Comuni di affrontare dei grossi problemi, quali quelli degli impianti idrici; devo però fare osservare all'Assessore ai Lavori Pubblici che sarebbe necessario che la Regione mettesse a disposizione dei Comuni dei tecnici in tale materia, in modo da poter reperire tutte le fonti non solo quelle già esistenti, ma anche quelle che potrebbero sorgere per mezzo di ricerche tecniche. Vi sono delle sorgenti che hanno cessato di dare quell'approvvigionamento e altre non danno più quel quantitativo che davano prima; occorre sondare quali sono i motivi di questa crisi dell'acqua potabile; non possiamo imputare la causa di questo fenomeno alla sola crescita degli utenti. Io sono convinto che una nuova ed organizzata ricerca in tale direzione, sempre che ci sia la volontà di farlo, possa dare dei risultati soddisfacenti; è vero che ci sono dei Comuni della Valle d'Aosta che hanno delle risorse idriche in esuberanza, vi sono altri Comuni invece che devono pagarsi l'acqua, intendo dire i Comuni che si dissetano con l'acqua dei pozzi, e l'acqua dei pozzi costa; vi sono delle pompe sommerse, che pompando hanno il non lieve costo di esercizio.
Ora, quale politica convincitrice si può fare per pareggiare un approvvigionamento idrico per tutti gli acquedotti regionali, non solo a parole, ma con i fatti? Perché sostengo col dire che bisogna costruire degli acquedotti regionali piuttosto che intercomunali; per un semplice motivo, e vi faccio un esempio che è premesso prima e solo un esempio, che non può valere per il caso in cui vi dico, ma che però può essere veritiero per infiniti altri casi. Ammettiamo per esempio che il Comune di Chambave non avesse delle risorse d'acqua sufficienti per la sua popolazione e sa che il Comune di Nus ne ha in esubero, in questo caso come volete fare? Volete lasciare che si azzuffino due Comuni, perché uno vuole tenersi la sua acqua e l'altro vorrebbe prendergliene un po' perché sa che ne ha in avanzo? Non è forse meglio uno studio che non richieda molto tempo, fermo restando sentire sempre i Comuni interessati in uno studio più generale del problema e risolto nell'ambito regionale?
Con quegli accorgimenti tecnici di ricerca che potrebbero essere risolti nello stesso Comune senza andare a ricercarlo in altri Comuni; e poi il problema non esiste solo nell'acqua potabile, esiste anche per quanto concerne l'irrigazione a pioggia e in questo caso la risoluzione di un problema potrebbe risolverne due, se si vuole affrontare il problema in modo organico più generale e più responsabile. Ecco perché pur essendo favorevole al principio di questa modifica, riterrei più opportuno una risoluzione più globale di tutto l'interessante problema, sia quello di una giusta distribuzione di acqua potabile per tutta la popolazione, sia anche per quanto concerne l'acqua ad uso irrigazione, perché penso che uno non si disgiunge dall'altro.
Germano (P.C.I.) - Abbiamo già discusso in Consiglio a proposito del piano degli acquedotti regionali perché una legge nazionale prevede la costituzione di Commissioni regionali che non in determinato tempo dovevano fornire un piano. Il Presidente del Consiglio in una seduta ci aveva informati della costituzione e del lavoro di questa Commissione, io chiederei e al Presidente del Consiglio e al Presidente della Commissione di Programmazione com'è il lavoro in questo senso, perché i Consiglieri non hanno in mano nessun piano e non possono quindi essere al corrente, noi come minoranza siamo stati esclusi da questa Commissione, chiederemmo perciò di essere informati.
Lustrissy (D.C.) - Allora risponderò all'ultima parte dell'intervento del Consigliere Germano che nella Commissione noi non siamo rappresentati, o la Commissione non si è mai riunita o noi non siamo rappresentati perché non ci è mai stata data notizia... (Montesano - Vorrei rispondere io...) ...no, ma per quanto mi riguarda o la Commissione non si è mai formata oppure noi non siamo interessati al problema in questo modo; però noi abbiamo già avuto modo, come Comitato alla Programmazione, di interessarci al problema. Nei contatti avuti con l'Assessore competente abbiamo indicato nello studio delle acque disponibili, nella rilevazione completa delle acque disponibili in Valle d'Aosta e nella predisposizione di una ricerca che riguardi la situazione degli acquedotti e delle fognature della nostra Regione che si è resa in questi ultimi tempi sempre più impellente. Soprattutto anche in considerazione del fatto che noi e cioè il Comitato della Programmazione ritiene ormai esaurito il grande piano della viabilità regionale, cioè gli interventi proposti dal piano di sviluppo 1966-1970 per la viabilità regionale siano risultati ormai concretizzati, se non altro per la grande viabilità, e aveva indicato come priorità per gli anni a venire previo lo studio della situazione generale delle opere igieniche di natura primaria, acquedotti e fognature. Aveva indicato in queste soluzioni la priorità degli interventi da effettuarsi da parte dell'Assessorato ai Lavori Pubblici, pertanto è impensabile che ancora oggi, alla situazione attuale, ci si trovi con delle frazioni, con dei Comuni che siano sprovvisti di acquedotti e di impianti igienici di natura primaria.
Abbiamo delle strade che ormai raggiungono quasi tutte le località della Valle; rimane da completare forse la grande viabilità regionale, ma noi riteniamo che il massimo sforzo dell'Amministrazione regionale debba essere indirizzato, per gli anni a venire, in questa direzione; perché non è pensabile che nello sviluppo civile e sociale di una popolazione valdostana manchino nella struttura questi di tipi di infrastrutture che sono considerate addirittura come priorità in ogni ordine e grado di società sia pure primitiva.
Fosson (U.V.) - Io aspetterò anche le delucidazioni che ci darà il Presidente sul funzionamento di quella Commissione, ma sono stupito che in quella Commissione non sia stato rappresentato il Comitato della Programmazione, perché se effettivamente noi dobbiamo esaminare il problema idrico di tutta la Valle, questo mi sembra che non possa essere estraniato il Comitato della Programmazione. Venendo al provvedimento in sé, vorrei solo chiedere la misura massima di detti contributi, può essere elevata sino al 90% delle spese riconosciute sussidiabili, quindi non è che sia tassativo che sia il 90%; quindi si esaminerà volta per volta, in base all'entità del lavoro, e quindi, in questo caso, sono d'accordo anche su questo, però va da sé che le osservazioni che sono già state fatte e le faccio proprie, le faccio mie anche nel senso che questo è un provvedimento contingente per permettere eventualmente di venire incontro a quegli acquedotti intercomunali che sono progettati attualmente e che possono essere eseguiti abbastanza presto. Però il problema rimane nel suo complesso ed è quello di approfondire la ricerca di quelle che sono le sorgenti che possono essere disponibili, in maniera di garantire l'approvvigionamento idrico ai vari Comuni della Valle, non solo per l'immediato futuro ma con la visione di quelle che saranno le necessità a un certo termine lungo che è quello che preoccupa oggi, non solo la Valle d'Aosta, ma preoccupa effettivamente in campo nazionale e in campo internazionale, perché noi vediamo che il problema delle acque si fa sempre più impellente sia per le contaminazioni, sia per altro, anche per la carenza in base alle necessità, quindi questo problema è effettivamente un problema di capitale importanza, anche se viviamo in una Regione di montagna che va affrontato con quegli altri mezzi e quella programmazione che è auspicabile.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Allora io do una risposta in merito alle diverse... Consigliere Savioz. Scusi.
Savioz (P.C.I.) - Io sto facendo attenzione a diverse cose, da un po' di tempo a questa parte nel nostro Consiglio e sempre più mi rendo conto che abbiamo una carenza tremenda per la nostra Regione, cioè il piano regolatore regionale.
Io ritorno su questo argomento, perché fin quando la Valle d'Aosta non avrà il suo piano regolatore regionale molti dei problemi insoluti, e se non si farà un raffazzonamento; si faranno delle cose che poi a un certo momento potranno servire come può anche darsi che non servano più.
Quindi non so come bisogna dirlo, come bisogna fare, se devo fare una mozione o se è sufficiente rilevare questo al Consiglio sperando che i Consiglieri componenti di questo Consiglio si rendano conto della necessità inderogabile di studiare il piano regionale regolatore; e che se non lo facciamo, continueremo a brancolare nel buio, continueremo a prendere dei provvedimenti così parziali e di piccola entità che poi crediamo di risolvere, mentre non si risolve un bel niente. Io non lo so, ma per studiare un piano regionale non è che ci voglia, e non è nemmeno necessario che passino degli anni, si può fare abbastanza rapidamente, anche tenuto conto che dal piano regionale generale devono dipendere i piani regolatori dei Comuni, devono dipendere tutte le altre misure che vengono successivamente; mi sembra talmente lapalissiano per me questo, per cui io non lo so, ma, Signor Presidente della Giunta, è necessario presentare una mozione per ottenere qualcosa in merito, indispensabile, io direi, allora; perché non è possibile continuare di questo passo qui, noi spendiamo decine e centinaia di milioni e non sappiamo cosa facciamo con esattezza; quindi io non so, perché rivolgo ancora un caldo invito a tutto il Consiglio, perché queste cose vengano prese nella debita considerazione.
Milanesio (P.S.I.) - Io condivido pienamente l'invocazione del Consigliere Savioz sulla necessità di arrivare a dotare la Regione di un piano urbanistico regionale, ora non è che siamo rimasti nel frattempo con le mani in mano; io ho già avviato concretamente una certa prassi e certe indagini e certe immagini, ho fatto distribuire questa mattina, e credo che Savioz l'abbia ricevuta, una lettera nella quale si davano due comunicazioni: una che finalmente il Castello Sarriod de la Tour era diventato di proprietà regionale, perché si erano superate tutte quelle difficoltà di ordine legale; due, che la Giunta regionale aveva, con presa d'atto, esaminato un certo supporto sull'urbanistica che il sottoscritto aveva presentato alla Giunta stessa dando un mandato alla parte finale di questa presa d'atto di: "provvedere e presentare proposte in merito a", e dice una lunga serie di problemi. Pregherei il Consigliere Savioz di vederlo, questo problema a me sta veramente a cuore e credo a tutta la Giunta e io comunque su questo problema chiedo l'interessamento e il contributo di opinioni del Consiglio regionale intero.
Il problema del piano urbanistico regionale non può riguardare una maggioranza consiliare, non può riguardare una solo parte del Consiglio, deve riguardare tutte le forze del Consiglio che credono nell'urbanistica e vogliono dare una sistemazione, una disciplina urbanistica alla Regione.
Io quindi condivido pienamente la richiesta del Consigliere Savioz che mi pare sia condivisa dalla grande maggioranza del Consiglio e in questo quadro io mi impegno a operare e credo che anche il Consiglio sia poi in grado di affrontare serenamente questo tipo di discussione, serenamente, badate bene, perché i problemi che pone un assetto della Regione sono problemi di scelte molto qualificanti, molto difficili, che se venissero strumentalizzate da non importa quali parti per fini demagogici potrebbero bloccare il tutto sul nascere.
Quindi, quello che io chiedo al Consiglio è solo un grosso senso di responsabilità nell'esame del futuro di questa vicenda e l'impegno per parte mia, di presentare al più presto delle proposte concrete, e sto già lavorando in questa direzione.
Manganoni (P.C.I.) - Brevissimo, ha accennato il Consigliere Lustrissy, sull'intervento... esaurito il piano della viabilità in Valle d'Aosta, non voglio intervenire, perché altrimenti imposteremmo una discussione che dura fino a questa sera; io però penso che tutti questi studi di cui sento accennare in questo Consiglio, verranno poi portati in Consiglio, se ne discuterà in Consiglio, io è questo che mi auguro; perché va benissimo che elabori la Commissione, che faccia, perché normalmente le Commissioni dormono; però fin quando voi lo elaborate nel chiuso della vostra Commissione non viene portata in discussione, non dico a conoscenza, in discussione, perché poi è il Consiglio che delibera, che decide. Scusate ma i vostri lavoro non servono molto, fin quando rimangono lì, allora io vi chiedo, lo volete portare in Consiglio? Questa è una domanda che io vi pongo. Quando? Prima delle future elezioni? Parlo delle elezioni regionali, non quelle comunali, prima del '75 o dopo? Perché qui i tempi e poi vedremo dopo...
Acquedotti: io sono d'accordo su questa legge, anche per una ragione che gli acquedotti intercomunali, non è un acquedotto che costa mezzo milione o due milioni e che il trenta per cento il Comune può affrontarlo perché sono tre, quattro, cinque, seicento mila lire; questi acquedotti, se li faremo, costeranno centinaia e centinaia di milioni, se i Comuni devono affrontare il trenta per cento, non ce la fanno, pertanto il 90% sta bene, perché dal 30 riduce al dieci, è una cifra già più affrontabile da parte delle modeste finanze comunali, però io qui voglio fare un'altra raccomandazione e questa è l'esperienza che insegna, che mi ha insegnato, fate molta attenzione agli acquedotti intercomunali, fate attenzione a tutti gli acquedotti, ma particolarmente a quelli perché quelli... (voce) ...ecco, perché noi in Valle d'Aosta, abbiamo interrato per centinaia di milioni di tubi che per una parte della stagione sono vuoti.
Io ho detto noi: tutte le amministrazioni, ma non è colpa tanto dell'Amministrazione regionale, perché? Perché quando arrivava una dichiarazione del Sindaco che diceva la portata di questa sorgente è di "x" litri al minuto secondo, e beh, si diceva: "è una dichiarazione del Sindaco", ma quale veridicità avevano queste dichiarazioni? Lo vediamo dopo, in Valle d'Aosta le sorgenti, forse anche altrove, presentano questo grave inconveniente; hanno il periodo di morbida e il periodo di magra. Nei periodi di morbida, hai voglia l'acqua che viene da quelle sorgenti, ed allora la gente dice: "hai visto quanta acqua?", nel periodo di magra, che per lo più corrisponde con il periodo invernale, e tenuto conto che le sorgenti sono ad un certa altitudine, è difficile che al mese di gennaio, febbraio, la gente vada a vedere la portata, perché bisogna calpestare metri di neve, ed allora non si rendono conto che nel periodo di magra, dico, non sempre e non dappertutto, in genere nel periodo invernale che allora l'acqua manca, e allora cosa succede? Che questa esperienza, e io la colpa non l'attribuisco a nessuna amministrazione, perché a grosso modo tutte le Amministrazioni regionali si sono sempre affidate a queste dichiarazioni, poi quando sono spesi i milioni, dice: "oh, il problema di quel Comune è risolto". È risolto un cavolo, perché arrivano i periodi di magra e l'acqua manca, quindi non fidatevi delle dichiarazioni così portate dalla sorgente, sì, ma nel periodo di magra, quando la misurate, e non basta andare un anno a misurarla, bisogna tenerla diversi anni sotto controllo e andarla a misurare, non so, in tutti i periodi, non solamente nei periodi in cui l'acqua viene grossa, su questo io mi raccomanderei all'Assessore ai Lavori Pubblici di fare molta attenzione, perché questo me lo sono sperimentato io quando ero lì. Vedo che il problema viene sollevato da Colombo, quindi se lo sarà sperimentato anche lui; un po' tutti, tutta l'Amministrazione in modo particolare gli Assessori ai Lavori Pubblici se ne sono accorti di questo, non per colpa loro ma perché in buona fede, si dava retta a quelle dichiarazioni che arrivavano e che poi le dichiarazioni non valevano un bel niente.
Montesano (P.S.D.I.) - Nessun altro chiede la parola? Allora io do qualche accenno a quella Commissione che è stata ricordata in questa seduta in merito all'approvvigionamento idrico della Valle. Prima di tutto devo precisare che non si tratta di una Commissione consiliare, si tratta di una Commissione che è stata nominata dalla Giunta regionale e la migliore risposta che io posso dare è la lettura di una lettera che io ho fatto il 19 novembre 1968, in qualità di Presidente di questa Commissione al Presidente della Giunta regionale, dopo quattro sedute di Commissione nelle quali sono state discusse e sono state affrontate delle soluzioni per quello che riguarda l'argomento. Le sedute sono state seguite dai soliti verbali che io ho qui e che possono essere utili alla conoscenza del problema così come è stato dibattuto e che naturalmente possono essere gli stessi verbali trasmessi ai Consiglieri qualora la Giunta regionale tragga le conclusioni da questi studi e dicevo per dare un'informazione precisa dei lavori di questa Commissione così come si è svolto, come si sono svolti nell'anno 1967-'68: io leggo la lettera che in conclusione scrissi al Presidente della Giunta.
"La Giunta regionale con delibera in data 14.10.1966, n. 3615 nominava la Commissione di studio per i problemi dell'approvvigionamento idrico dei Comuni della Regione allo scopo di esaminare la possibilità di una soluzione organica, razionale, articolata e pianificata di questo importante settore sanitario.
Tale Commissione veniva affidata alla presenza del sottoscritto, veniva integrata da altri elementi con delibera di Giunta in data 17.3.1967 n. 768; essa ha tenuto le riunioni alle date del 31.7.1967, 18.1.1968, 1.7.1968 e 29.10.1968. Allegati alla presente le invio i verbali delle tre prime sedute, alle quali farò seguire l'ultimo appena pronto.
Come potrà rilevare da essi, il problema affidato alla Commissione è stato ampiamente discusso con apporto di contributi concreti da parte dei componenti, ed essa è stata analizzata sia sotto una prospettiva futura, sia sulle necessarie articolazioni con le attuali condizioni settoriali derivanti da iniziative comunali e già adottate in via d'attuazione.
Il punto che a questo riguardo è stato maggiormente esaminato è quello relativo all'acquedotto di Aosta, per il quale la Commissione ha ritenuto di non dover in alcun modo intralciare la pronta attuazione dell'opera indipendente di studi e progetti già eseguiti e di finanziamenti statali già ottenuti, ma di ravvisare l'opportunità che l'opera, anche se attuata a sé stante, possa essere idoneamente inserita nel futuro e auspicato un piano regionale di acquedotti per eventuali disponibilità a favore dei Comuni delle cintura e di quelli toccati nella sua percorrenza. Nell'ultima seduta la Commissione intendendo acquisire elementi indispensabili alla stesura del piano il quale dovrà necessariamente derivare da studi relativi alla disponibilità idrica delle vallate, alle esigenze orografiche, alle loro caratteristiche geologiche, ha stabilito di affiancare all'Ufficio Acque funzionante nell'Assessorato ai Lavori Pubblici elementi tecnici idonei ad un esame approfondito di tali diversi aspetti del problema. Nello stesso tempo, non potendo ravvisare nell'organicità del piano una idonea corresponsione degli uffici attualmente esistenti nell'ambito dell'Amministrazione regionale, la Commissione stessa, ha creduto di porre allo studio, che non potrà essere per il momento di larga massima, il potenziamento di uffici già esistenti o la creazione come attuato in altre Regioni di un Organismo specificatamente destinato agli studi, alle proposte di costruzione, e alla organica gestione di tutta la procedura e degli elaborati derivati dal piano.
Per quello che riguarda la composizione della Commissione io posso leggere anche i nominativi dei componenti che sono stati i seguenti: Prof. Montesano - Presidente della Commissione; Mappelli - Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale - Primo componente; Assessore Colombo; Ing. Benzo - Assessore all'Industria e Commercio; Maquignaz Assessore dell'Agricoltura e Foreste; Avv. Chanu - Sindaco di Aosta; Consigliere Berthet - che era stato uno dei proponenti della Commissione; Geom. Chamonin - Consigliere regionale; Dr. Cusumano; Dr. Barbero; Prof. Luria; Dr. Canuti; Ing. Ferrarrotti; Geom. Gonrad; Arch. Prola; Ing. Maione; Dr. Chantel; Dr. Rotti (?) geologo; Dr. Campani - Ingegnere della S.A.V.; Prof. Cambosi - Direttore di studio di igiene all'Università di Torino; Prof. De Benedetti - geologo libero docente preside dell'Università di Torino; Sig. Rigollet - funzionario dell'Assessorato quale Segretario della Commissione.
Quindi non è che la Commissione non abbia fatto nulla: c'è un lavoro abbastanza interessante che la Commissione ha accolto - lavoro che viene condensato in verbali che sono agli atti e che sono stati trasmessi per dovere d'ufficio alla Presidenza della Giunta, dopo di che la Presidenza della Giunta, per le note vicende che ci sono state, anche della malattia del Presidente Bionaz, non ha mai risposto a questo nostro invio e pregherei l'attuale presidente della Giunta di voler incaricare i suoi uffici, per poter riprendere, anche modificando la Commissione, riprendere questo studio con l'inserimento di altri elementi da parte del Consiglio e con l'inserimento di esponenti dell'ufficio di programmazione, perché non vorrei anche per interesse che riguarda un po' tutti i componenti della Commissione, i quali hanno lavorato a questo riguardo, non vorrei che uno studio di questo genere rimanesse a metà, ma io auspico che venga completato con elementi, con l'appoggio di altri elementi che possono integrare la Commissione stessa.
Germano (P.C.I.) - Io voglio ringraziare il Presidente, ma richiedere nel medesimo tempo, tenendo conto dell'importanza del problema, che ai Consiglieri venissero distribuite le fotocopie dei verbali, in modo che se è necessario portare un contributo, possiamo portarlo...
Montesano (P.S.D.I.) - Consigliere Germano, io aderisco personalmente alla richiesta, siccome nella Commissione, non nominata dal Consiglio ma nominata dalla Giunta, il Presidente della Giunta, mi dà adesso l'autorizzazione di inviare a tutti i Consiglieri i verbali della Commissione, di modo che, in secondo tempo vedremo di continuare questo discorso che è un discorso importante per quello che riguarda questo...
Manganoni (P.C.I.) - Io, aderendo alla proposta di Germano, vorrei chiedere questo: c'è una Commissione ai Lavori Pubblici? Allora io proporrei di inviare questi studi a tutti i Consiglieri, ma che ne sia investita la Commissione ai Lavori Pubblici, la quale dovrà poi portare in Consiglio; questa è una domanda che io rivolgo, e prego l'Assessore interessato... l'Assessore interessato è d'accordo su questo?
Pregherei di fare presto, perché se la Commissione ci ha messo due, tre anni, non so quanti per fare questi studi, che saranno approfonditi, documentati, io non lo metto in dubbio, se la si porta presto in Commissione e la Commissione si riunisce in un termine breve, e io raccomando in un termine breve, potrà portare a termine i suoi lavori e presentare il problema in Consiglio.
Si potrà dire che lo studio non è completo, ma un momento, se noi vogliamo aspettare gli studi completi, parlavo un momento fa del 1975, beh, andiamo sempre in quell'ordine di tempo, cominciamo a portare in Consiglio quello che c'è, la Commissione esamina, porta in Consiglio, poi si potranno ultimare, ma intanto, sentiamo un po' il parere, cosa ne dice il Consiglio, no? Ormai sono due, tre, quattro anni che c'è la Commissione, e io chiedo l'impegno non del Presidente che non c'è, ma dell'Assessore, e in pochissimo tempo, non so, un mese, un mese e mezzo, lo si esamina e poi lo si porta in Consiglio.
Montesano (P.S.D.I.) - A questo proposito io vorrei aggiungere ancora qualche altra cosa: il problema, ho detto, è molto importante per poterlo risolvere. Io ricordo di aver scritto un'altra lettera, ve la cercherò e la comunicherò, di aver richiesto, non per iniziativa ma per deliberato della Commissione, di aver richiesto al Presidente della Giunta, la nomina di due o tre tecnici per la necessità di studi che riguardano il reperimento di sorgenti con la portata, lo studio geologico dei posti dove le sorgenti esistono, quindi questi due studi devono essere alla base di uno studio conseguente e positivo per quello che riguarda l'approvvigionamento idrico, quindi ricominciamo per il momento a dare i verbali ai Consiglieri. Possiamo mettere al corrente la Commissione Affari Pubblici e poi continuare in questi studi - che sono già fatti - mi dice l'Assessore Colombo, sulle sorgenti e altri studi sul...
Manganone (D.C.) - Io rispondo brevemente ai Consiglieri che sono intervenuti sulla necessità di un catasto delle acque.
Posso dire che da diversi mesi i miei tecnici stanno lavorando, hanno già portato a buon punto l'ubicazione e la classificazione di queste sorgenti.
Qualche sorgente è tenuta sotto controllo anche nel periodo invernale, perché non faccia brutti scherzi. Posso dire che una in particolare ha deviato percorso ed è risultata secca.
Posso dire al Consiglio che lunedì saremo a Roma per esaminare i finanziamenti del piano quinquennale 1971-1975. Io spero di ottenere dei buoni risultati.
Vorrei ancora dire a Manganoni che appena avremo i verbali trasmessi dal Presidente del Consiglio, io riunirò la Commissione, la farò riunire dal Presidente Chamonin e porterò già anche dei dati relativi a quest'inverno delle sorgenti che sono state classificate.
Vorrei ancora invitare il Consiglio ad accettare questa piccola modifica dell'art. 1, in cui si dice: "la norma della lettera A) - dell'art. 2 della legge regionale 22.6.1964 n. 8, concernenti: interventi tecnico finanziari della Regione per la costruzione, sistemazione e la riparazione delle opere di pubblica utilità è modificata come segue e non varia niente; varia solo la norma della lettera A) all'art. 1".
Fosson (U.V.) - Avevo chiesto la parola prima del Consigliere Germano e siccome il Segretario... (Montesano: allora mi scuso) ...no, no ma è il segretario che ha guardato. Direi, eventualmente prenda nota... (Montesano: prendo nota e come...) ...no no, ma è il Segretario che aveva guardato. Ad ogni modo, niente di male, almeno, non penso che sia una discriminazione politica da parte del Segretario.
Ad ogni modo, molte cose sono state dette, quindi il mio intervento è brevissimo.
Io temevo di non aver capito bene quello che aveva detto il Presidente, invece nella sua replica ho capito benissimo che la Commissione non aveva finito i suoi studi.
La Commissione finirà i suoi studi, io mi associo alla richiesta degli altri che mi hanno preceduto, nel senso di avere al più presto quello che è stato fatto fino adesso dalla Commissione e che si possa esaminare sia in sede di Commissione dei Lavori Pubblici, sia in Consiglio quello che c'è già; in modo che si possa suggerire qualche cosa per il proseguimento di questi studi.
Montesano (P.S.D.I.) - Altri che chiedono la parola? Allora si passa alla votazione della legge.
Manganone (D.C.) - Mentre prima, c'era all'art. 1 cominciava all'art. 2 della legge, io vorrei porre avanti le norme della lettera A) dell'articolo è modificata come segue: alla quarta riga, Germano, è modificata come segue, non varia niente.
Montesano (P.S.D.I.) - Assessore, io chiederei, è doveroso da parte del Consiglio che mi precisi la data, a decorrere dal...
Manganone (D.C.) - Dal quindicesimo giorno, art. 2, Presidente, la presente legge entrerà in vigore dal quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
Montesano (P.S.D.I.) - Sì, sì, ma dal primo articolo ci sono puntini, non possiamo lasciare puntini, dobbiamo fissarli.
(Voci in lontananza)
Montesano (P.S.D.I.) - Allora, sopprimere "a decorrere". E modificate come segue.
Allora, ci sono altri interventi? Chi approva l'art. 1 della legge emendato come proposto dall'Assessore ai Lavori Pubblici, alzi la mano. Contrari? Astenuti?
Il Consiglio approva.
Art. 2 - Chi approva alzi la mano. Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva.
Si passa alla votazione a scrutinio segreto.
Risultati della votazione.
Presenti: trentuno; votanti: trentuno; favorevoli: ventinove; contrari: due.
Il Consiglio approva.
Si passa all'esame dell'oggetto n. 5.
Prego, per favore fare un po' di silenzio.