Objet du Conseil n. 66 du 4 mai 1955 - Verbale
OGGETTO N. 66/55 - RINVIO DELLO SVOLGIMENTO DELLE INTERPELLANZE E DELLE MOZIONI E MODALITÀ DI DISCUSSIONE SUL PROGETTO DI LEGGE CONCERNENTE L'ORDINAMENTO FINANZIARIO REGIONALE E LA RIPARTIZIONE DELLE ENTRATE ERARIALI FRA LO STATO E LA REGIONE DELLA VALLE DI AOSTA.
Il Consigliere CHABOD Renato rileva che la discussione del progetto di legge concernente l'ordinamento finanziario regionale e la ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione richiederà molto tempo e, per tale considerazione, propone che si rinvii la trattazione delle interpellanze e delle mozioni e che si inizi senz'altro la discussione del predetto progetto di legge.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, comunica che la Giunta è favorevole all'accoglimento della proposta formulata dal Consigliere Chabod Renato, in quanto ritiene necessario e opportuno di iniziare subito la discussione del predetto progetto di legge per ragioni ovvie e, in particolare, perché si tratta di argomento della massima importanza.
Osserva, a questo proposito, che desidera, a nome della Giunta, sottoporre al Consiglio una proposta, consigliata dalla esperienza acquisita negli anni passati.
Propone al Consiglio che la discussione del predetto progetto di legge e del problema dell'ordinamento finanziario regionale, per quanto concerne la prima parte della discussione, cioè sino alle dichiarazioni di voto, sia fatta in seduta segreta.
Dichiara, peraltro, che per la Giunta è indifferente che la discussione abbia luogo in seduta pubblica o in seduta segreta; ma fa presente che la discussione in seduta segreta della questione in esame, che è estremamente importante, darebbe la possibilità alla Giunta e ad ogni Consigliere di sviscerare più liberamente e in modo più esauriente la questione, per cui ogni Consigliere potrebbe, poi, assumere la propria decisione con effettiva conoscenza di causa.
Osserva che l'opportunità e le ragioni della proposta sono evidenti, trattandosi di argomento della massima delicatezza e importanza, e ribadisce l'opportunità che la prima parte della discussione sia fatta in seduta segreta in modo che, in seguito, in seduta pubblica, ogni Consigliere possa fare le sue dichiarazioni di voto.
Dichiara, infine, che la Giunta non intende insistere sulla proposta di cui sopra, qualora il Consiglio non fosse di tale avviso.
Il Consigliere CHABOD Renato dichiara di prendere atto che la Giunta concorda sulla sua proposta di rinviare la trattazione delle interpellanze e delle mozioni e di iniziare senz'altro la discussione del progetto di legge concernente l'ordinamento finanziario regionale per la ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione.
Per quanto riguarda la proposta fatta dal Presidente della Giunta, Bondaz, a nome della Giunta stessa, secondo la quale la discussione della questione in esame abbia luogo in seduta segreta sino alle dichiarazioni di voto, precisa di essere contrario a detta proposta, perché ritiene che i problemi e gli argomenti di carattere finanziario debbano essere discussi in seduta pubblica.
Osserva che i Parlamenti sono stati, inizialmente, creati essenzialmente per la discussione dei problemi finanziari, e ritiene, quindi, che il Consiglio regionale - il quale, in sostanza, è un piccolo Parlamento - non debba discutere in seduta segreta il problema dell'ordinamento finanziario della Regione. Precisa che, d'altra parte, non vede la ragione che giustifichi la discussione del problema in seduta segreta, sia perché i principi concernenti l'ordinamento finanziario regionale sono stati discussi, a suo tempo, dall'Assemblea Costituente in seduta pubblica, e sia perché si è dato notizia della questione sui giornali, giungendo sino a dichiarare sui giornali stessi che il gruppo delle sinistre è contrario alla proposta di ordinamento finanziario in esame. Aggiunge che, anche in considerazione della grande pubblicità che si è fatta al riguardo, l'argomento dovrebbe essere trattato in seduta pubblica; chiede che sia, perciò, resa pubblica la discussione dell'importante problema.
Osserva che il regolamento interno del Consiglio stabilisce che la discussione deve avvenire in seduta segreta soltanto quando concerne persone e fa presente che, pertanto, in tutti gli altri casi, la discussione deve aver luogo in seduta pubblica.
Rinnova, quindi, la proposta che la discussione concernente il problema in esame sia fatta in seduta pubblica.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, rileva che il regolamento interno del Consiglio non stabilisce che le sedute debbano essere segrete soltanto quando si tratti di questioni riguardanti persone, perché, infatti, il secondo comma dell'articolo 88 dice: "Il Consiglio può, tuttavia, deliberare di riunirsi in seduta segreta o di continuare in seduta segreta la discussione su un determinato argomento". Osserva che la questione non è propriamente quale è stata esposta dal Consigliere Chabod Renato, in quanto la questione deve vertere non già soltanto sul problema finanziario della Regione, ma bensì anche sul parere che il Consiglio deve dare su un progetto di una legge che sarà emanata dallo Stato; il che, naturalmente, determina la necessità, attraverso la relazione che la Giunta farà, di parlare anche di persone e di cose per illustrare in maniera più esauriente e più intelligibile ancora la proposta che è stata sottoposta all'esame del Consiglio. Rileva che, d'altra parte, non sarebbe la prima volta che in una adunanza consiliare si tiene seduta segreta per sentire una relazione su un determinato argomento, come ad esempio, avvenne nella seduta del 12 marzo 1954, per la relazione in merito al bilancio.
Ribadisce che, nel presente caso, trattasi di discutere sulla ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione, questione che è molto diversa e più importante e che la relazione e la discussione hanno ora lo scopo di sviscerare completamente, ed in modo esauriente, ogni aspetto del problema.
Il Consigliere MANGANONI riconosce che, effettivamente, nell'adunanza del 12 marzo 1954, è stata tenuta una seduta segreta in merito alla questione del bilancio, ma sottolinea che la situazione di allora era ben diversa da quella di oggi, perché nel 1954 si era ancora in fase di discussione e di trattative con lo Stato per la ripartizione delle entrate erariali, mentre oggi il Consiglio si trova già di fronte ad una concreta proposta governativa.
Rammenta, poi, che il Consiglio ha già discusso due altre volte precedenti proposte governative concernenti l'ordinamento finanziario della Regione Valle d'Aosta, proposte simili a quella in esame nell'adunanza odierna, e fa presente che la discussione delle predette due proposte ha avuto luogo in seduta pubblica.
Precisa di essere del parere che anche la discussione del presente schema di legge debba avere luogo in seduta pubblica, per le ragioni esposte in precedenza, in quanto il problema dell'ordinamento finanziario della Regione è una questione di importanza vitale che interessa tutta la popolazione. Pone in rilievo che, se si trattasse l'argomento in seduta segreta anziché in seduta pubblica, si farebbe supporre di avere qualche cosa da nascondere alla popolazione. Dichiara di essere del parere che la popolazione debba essere messa a conoscenza ed informata di ogni cosa, tanto più sulle questioni finanziarie, e ribadisce la proposta che la questione in esame sia trattata in seduta pubblica.
Le Conseiller Monsieur FERREIN rappelle que Monsieur le Président de la Junte a divisé la question en deux points, c'est-à-dire histoire des "trattative", qui devrait être faite en séance secrète, et éventuelles déclarations de vote de chaque Conseiller, qui pourraient être faites en séance publique.
Il déclare d'être d'avis qu'il serait bon d'accepter la proposition du Président de la Junte, en tant qu'en séance secrète celui ci pourrait faire une relation beaucoup plus détaillée et complète, ce qui ne serait pas possible en séance publique.
Car il pourrait y avoir des données et des détails qu'il ne serait pas opportun de rendre publics, aussi pour la raison que pour le passé les journaux, en publiant des nouvelles sans fondement ou réservées sur la question financière, ont fait beaucoup de mal à la Vallée d'Aoste.
Il Consigliere CHABOD Renato premette di non aver inteso dire che il Consiglio non possa deliberare che la discussione avvenga in seduta segreta, in quanto il Consiglio, se lo crede opportuno, può farlo, ma ribadisce che, per le ragioni esposte, egli ritiene che la discussione sul problema finanziario debba avere luogo in seduta pubblica.
In quanto alle ragioni addotte dal Consigliere Ferrein e al fatto che i giornali, nel pubblicare certe notizie infondate o riservate, abbiano recato danno alla Valle d'Aosta, ritiene, proprio per tale ragione, opportuno che la discussione abbia luogo in seduta pubblica perché, in tale modo, la popolazione potrà venire a conoscenza della realtà delle cose, mentre, se la discussione avesse luogo in seduta segreta, il pubblico potrebbe essere indotto a pensare che si voglia nascondere qualche cosa.
Rispondendo al Presidente della Giunta, fa presente che la disposizione del terzo comma dell'articolo 88 del regolamento del Consiglio ("Il Consiglio deve discutere in seduta segreta allorquando si tratti di questioni riguardanti persone") va interpretato nel senso che la discussione deve aver luogo in seduta segreta solo se può intaccare l'onorabilità di persone. Dichiara che, nella questione in esame, non è proprio esatto dire che non si tratterà di questioni riguardanti persone, in quanto si potrà parlare anche di persone, senza, però, intaccare la loro onorabilità. Insiste, quindi, affinché l'argomento sia trattato interamente in seduta pubblica.
Il Consigliere NICCO Giulio propone una tesi conciliativa e, cioè, che il Consiglio faccia in seduta pubblica una discussione ampia e completa sull'argomento, salvo, eventualmente, fare una breve seduta segreta, anche di pochi minuti, qualora se ne riscontrasse la necessità, per dare la possibilità al Presidente della Giunta di informare il Consiglio di questioni riservate che non possano essere rese note in seduta pubblica.
Ritiene che la sua proposta possa essere accolta.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, dichiara che per la Giunta è perfettamente indifferente che la discussione abbia luogo in seduta pubblica o in seduta segreta; osserva, tuttavia, che ritiene inutile di ripetere le ragioni di opportunità che consigliano di fare una prima parte della discussione in seduta segreta. Dichiara di essere convinto che, nel corso della discussione, ogni Consigliere sentirà la necessità di una seduta segreta per approfondire nei dettagli l'argomento. Rileva di aver proposto che si faccia prima una seduta segreta solo allo scopo di avere la possibilità di sviscerare più liberamente, ed in modo più esauriente, la questione; dopo di che, l'adunanza proseguirebbe successivamente in seduta pubblica, affinché i Consiglieri possano fare le loro dichiarazioni di voto. Ribadisce di non essere affatto contrario a che l'adunanza abbia luogo in seduta pubblica, qualora il Consiglio si pronunci in tale senso.
Il Consigliere CHABOD Renato comunica che i Consiglieri del gruppo delle sinistre concordano sulla proposta del Consigliere Nicco Giulio.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, pone in rilievo che sarebbe preferibile iniziare dapprima in seduta segreta, e, successivamente, continuare la discussione in seduta pubblica per le dichiarazioni di voto.
Il Consigliere MANGANONI ritiene che il Consiglio potrà, eventualmente, prima delle dichiarazioni di voto, fare una breve seduta segreta, se lo riterrà necessario.
Le Conseiller Monsieur FERREIN propose qu'en premier lieu le Président de la Junte fasse sa relation en séance secrète et qu'ensuite la discussion ait lieu en séance publique, afin que chaque Conseiller puisse exprimer son opinion en parfaite connaissance de cause.
Il Consigliere CHABOD Renato ribadisce l'opportunità che la discussione abbia luogo in seduta pubblica e rammenta che, ai sensi dell'articolo 24 dello Statuto Speciale per la Valle d'Aosta, i Consiglieri regionali non possono essere perseguiti per le opinioni espresse ed i voti dati nell'esercizio delle loro funzioni. Esprime il parere che il Presidente della Giunta potrebbe fare in seduta segreta la relazione su questioni che non riterrà opportuno trattare in seduta pubblica.
Il Presidente della Giunta, BONDAZ, comunica di non essere contrario a fare la sua relazione in seduta pubblica, ma dichiara che, nell'interesse della Regione, parlerà, in tal caso, come si può parlare in una seduta pubblica.
Fa presente, quindi, di aderire alla richiesta fatta dal Consigliere Chabod Renato, di iniziare la trattazione e la discussione dell'argomento in seduta pubblica.
Propone che l'Assessore alle Finanze illustri la relazione già trasmessa ai Signori Consiglieri; quindi, segua la discussione, e, a un dato momento, se il Consiglio lo riterrà opportuno, abbia luogo una seduta segreta; dopo di che si procederà nuovamente in seduta pubblica per le dichiarazioni di voto e la votazione.
Osserva che tale è, sostanzialmente, la proposta che egli aveva già fatto prima, in via di stretta opportunità, nell'interesse della Regione, ed aggiunge che non bisogna dimenticare, fra l'altro, che i dati e le cifre di cui oggi si parlerà possono essere anche male interpretate ed erroneamente divulgate.
Il Consigliere MANGANONI dichiara che il gruppo consiliare di minoranza accetta la proposta del Presidente della Giunta.
Il Consigliere CHABOD Renato dichiara pure di concordare su tale proposta.
Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, la proposta formulata dal Presidente della Giunta.
I Consiglieri PERRUCHON Oscar e FERREIN Giuseppe dichiarano di essere contrari alla proposta del Presidente della Giunta.
Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica che il Consiglio, a maggioranza di voti, (Consiglieri presenti e votanti: numero trentaquattro; Consiglieri e voti favorevoli: numero trentadue; Consiglieri e voti contrari: numero due),
HA APPROVATO
la proposta del Presidente della Giunta, secondo la quale la trattazione dell'oggetto in esame deve aver inizio in seduta pubblica e deve aver luogo secondo l'ordine e le modalità seguenti:
- in seduta pubblica: relazione dell'Assessore alle Finanze; relazione del Presidente della Giunta; discussione;
- in eventuale seduta segreta: comunicazioni del Presidente della Giunta;
- in seduta pubblica: ultimazione della discussione, con dichiarazioni di voto e votazione.
Il Consiglio prende atto.
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