Objet du Conseil n. 48 du 7 avril 1955 - Verbale

OGGETTO N. 48/55 - PROVVEDIMENTI A FAVORE DELLA FRUTTICOLTURA E VITICOLTURA. DELEGA ALLA GIUNTA.

Il Presidente, PAREYSON, richiama la deliberazione n. 13, in data 6 aprile 1955, con la quale il Consiglio ha stabilito di riunire la discussione della mozione concernente il concorso regionale nell'acquisto di barbatelle alla trattazione dell'oggetto iscritto al n. 22 dell'ordine del giorno: "Provvedimenti a favore della frutticoltura e viticoltura".

Dichiara aperta la discussione sulla predetta mozione, nonché sulla proposta di adozione di provvedimenti a favore della frutticoltura e viticoltura di cui alla seguente relazione, trasmessa in copia ai Signori Consiglieri, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza:

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I provvedimenti adottati, in passato, dal Consiglio regionale per la concessione di sussidi atti a favorire l'incremento ed il miglioramento dei frutteti e dei vigneti hanno dato risultati soddisfacenti, in quanto hanno determinato notevole interesse ed hanno sollecitato gli agricoltori ad effettuare nuovi impianti di vigneti od a rinnovare quelli che, per vetustà o malattie, erano infruttiferi.

Passando alle cifre, si trascrivono i seguenti dati statistici riassuntivi:

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VIGNETI:

1952

1953

1954

(dati non definitivi)

- iniziative sussidiate

517

471

560

- barbatelle messe a dimora

72.660

78.038

81.000

- importo dei sussidi elargiti

1.320.722

1.420.776

1.580.000

FRUTTETI:

(dati non definitivi)

- iniziative sussidiate

170

206

160

- piante messe a dimora

13.522

11.783

8.000

- importo sussidi elargiti

2.704.400

2.233.600

1.800.000

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Come si rileva dai dati statistici esposti, il lavoro svolto è rilevante; tuttavia, molto ne rimane ancora da svolgere, in quanto, per varie ragioni, - fra le quali, importante, la caduta del prezzo del bestiame -, l'interesse degli agricoltori è tuttora vivo per la frutticoltura e viticoltura, trattandosi di attività che, dal punto di vista economico, appaiono ancora convenienti.

Considerata, quindi, l'opportunità di mantenere in atto le predette provvidenze, si propone che il Consiglio regionale

Deliberi

1) - di approvare e di autorizzare la concessione delle seguenti provvidenze, a favore degli agricoltori e delle aziende agricole locali, per l'impianto di frutteti e vigneti con piante delle qualità e varietà ammesse al sussidio regionale:

a) concessione di sussidi in misura di lire 200 per ogni piantina da frutto di alto fusto messa a dimora ed attecchito;

b) concessione di sussidi in misura di lire 100 per ogni piantina da frutto di basso fusto messa a dimora ed attecchita;

c) assunzione, a carico dell'Amministrazione regionale, del 50% delle spese per costo di ogni barbatella di vite innestata, acquistata presso Ditte specializzate ed ammesse dall'Assessorato regionale all'Agricoltura;

2) - di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi di esecuzione della presente deliberazione per la concessione e la liquidazione dei sussidi e delle spese di cui ai precedenti capoversi, nonché per l'approvazione, il finanziamento e la liquidazione delle spese per i sussidi predetti entro i limiti di spesa degli appositi fondi residuati e degli appositi istituendi stanziamenti dei bilanci di previsione per l'esercizio finanziario 1955, in corso di approvazione, e per i seguenti esercizi finanziari.

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Il Consigliere NICCO Anselmo conferma la dichiarazione fatta nell'adunanza di ieri, ad illustrazione della mozione presentata concernente la proposta di concessione di contributi regionali, nella misura del 50% delle spese necessarie per l'acquisto di qualsiasi varietà di barbatelle (oggetto n. 13).

Il Consigliere SAVIOZ dichiara che, per avere raccolti abbondanti di uva e vigneti di buon reddito nel territorio della Valle d'Aosta, non è necessario addivenire all'impianto di barbatelle provenienti da fuori Valle; cita, ad esempio, la zona di Aymavilles, ove i vigneti sono coltivati per il 90% circa secondo i vecchi sistemi; cita ancora la zona di La Salle, ove non è conveniente di mettere a dimora barbatelle di qualità diverse dai vitigni della località. Ritiene che, se si sussidiano impianti di barbatelle provenienti da fuori Valle, per l'impianto o la ricostruzione di vigneti nel territorio di Aosta o di altri Comuni, è giusto e doveroso che si sussidi la ricostituzione di vigneti nelle zone di La Salle e di Aymavilles anche se le barbatelle ivi messe a dimora non sono della qualità specifica prescritta dall'Assessorato.

Formula viva raccomandazione all'Assessore Arbaney di voler prendere nella dovuta considerazione la sua proposta.

L'Assessore ARBANEY comunica che, nel proporre la concessione di sussidi per l'acquisto di barbatelle, si è attenuto alle norme già approvate dal Consiglio con deliberazione n. 51, del 5 ottobre 1951, norme con le quali, fra altro, si stabiliva che i sussidi sono concessi solo per le varietà di vitigni consigliate dall'Assessorato alla Agricoltura e Foreste.

Dichiara che la proposta di concedere il sussidio indistintamente per qualsiasi varietà di barbatelle non può essere accolta, perché significherebbe permettere e favorire l'impianto di vitigni a maturazione tardiva, non convenienti in Valle d'Aosta.

Cita, a titolo di esempio, le viti di barbera, di cui alcuni agricoltori sono entusiasti, perché molto produttive, ma che non sono assolutamente adatte e consigliabili per i terreni della Valle d'Aosta, in quanto l'uva barbera non riesce a conseguirvi la necessaria maturazione.

Precisa che tale sua asserzione trova conferma nel fatto che anche nell'astigiano la vendemmia dell'uva barbera viene fatta, di norma, nel mese di novembre, mentre in Valle viene fatta nel mese di ottobre.

Osserva che, generalmente, nel scegliere le varietà di barbatelle i contadini si preoccupano essenzialmente di piantare vitigni che producano molto, disinteressandosi della qualità della produzione.

Rileva che il contadino dovrebbe, invece, tener maggior conto della qualità che non della quantità della produzione nel procedere alla scelta dei vitigni.

Comunica che, tra i vari compiti dell'Ispettorato Agrario, vi è anche quello di consigliare e di indirizzare i contadini nella scelta dei vitigni e di eseguire, a tale scopo, i necessari esperimenti per accertare quali siano i tipi di barbatelle più adatti alle differenti zone della Valle d'Aosta, in relazione alle particolari caratteristiche del terreno, che possono variare da Comune a Comune.

Fa presente che sarebbe perfettamente inutile tenere in funzione un servizio di Ispettorato Agrario, se i contadini, agli effetti della concessione dei sussidi, venissero lasciati liberi di scegliere le qualità di barbatelle secondo criteri loro personali che, come già detto, possono essere errati.

Comunica che l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste ha sempre sussidiato l'acquisto di specialità di barbatelle di produzione locale, e ciò anche allo scopo di favorire la ricostituzione dei vigneti fillosserati e l'impianto di nuovi vigneti mediante la messa a dimora di vitigni locali di precoce maturazione e di qualità pregiata.

Rileva, in proposito, l'opportunità di addivenire alla selezione delle varietà speciali di barbatelle di produzione locale (Chambave, Morgex, Aymavilles, ecc.) e di favorirne l'impianto da parte dei contadini mediante la concessione di sussidi e previo controllo e accertamento delle qualità di barbatelle.

Conclude, rilevando che lo scopo del sussidio regionale è di indirizzare su basi razionali l'impianto di barbatelle, al fine di ottenere la produzione di uva a maturazione precoce e di migliorare la qualità del vino locale.

Il Consigliere NICCO Anselmo dichiara di concordare soltanto in parte su quanto detto dall'Assessore Arbaney, perché ritiene che, più che della qualità dell'uva, occorra tener conto della quantità, perché al contadino interessa di più la quantità che non la qualità, per il maggior vantaggio che ne ricava.

Richiama l'attenzione dell'Assessore alla Agricoltura e Foreste sull'opportunità che si creino in Valle d'Aosta dei vivai per la coltura di barbatelle adatte ai terreni dei vari Comuni della Valle.

Il Consigliere CHABOD Renato, premesso di non essere competente in materia di barbatelle, dichiara di condividere il parere dell'Assessore Arbaney circa l'opportunità di sussidiare l'impianto di barbatelle avendo riguardo essenzialmente alla qualità della produzione, anziché alla quantità.

Ritiene che sarebbe opportuno anche premiare i produttori di vini locali di qualità migliore presentati in bottiglie, con etichette indicanti la qualità del vino, la località e l'anno di produzione.

L'Assessore ARBANEY osserva che, qualora si dovesse addivenire alla creazione di un vivaio per la produzione di barbatelle, il vivaio dovrebbe essere impiantato a regola d'arte e fornito di un apposito fabbricato. riscaldabile, per gli innesti delle barbatelle.

Comunica che, per gli innesti, bisognerebbe fare venire ogni anno degli operai specializzati, per la durata di un mese, e che occorrerebbero due altri operai, per tutto l'anno, per la manutenzione del vivaio, che potrebbe dare una produzione annua di circa 200.000 barbatelle, con una spesa di circa L. 2.500.000.

Ritiene, però, che lo smercio di un così forte quantitativo di barbatelle potrà avere luogo nel primo e nel secondo anno forse, ma andrà sempre più riducendosi negli anni successivi. Rileva che prima di addivenire all'impianto di un vivaio è necessario assicurarsi sulla effettiva possibilità di un sufficiente continuo smercio di barbatelle per almeno dieci anni.

Si riserva di studiare bene il problema della eventuale creazione di un vivaio per la produzione di barbatelle.

Il Consigliere NICCO Anselmo si dichiara convinto che qualora si addivenisse alla costruzione di un vivaio per produzione di barbatelle lo smercio ne sarebbe assicurato.

Il Consigliere MANGANONI chiede se per la concessione dei sussidi regionali rimanga tutt'ora in vigore la disposizione che prevede la condizione della messa a dimora e dell'attecchimento di almeno 15 piantine.

L'Assessore ARBANEY risponde affermativamente.

Il Presidente, PAREYSON, pone ai voti, per alzata di mano, la proposta formulata dalla Giunta e di cui ai capoversi nn. 1 e 2 della relazione della Divisione Agricoltura e Foreste.

IL CONSIGLIO

ritenuta la necessità di favorire e di incrementare l'impianto di frutteti e di vigneti nel territorio della Valle d'Aosta;

richiamate le precedenti deliberazioni consiliari n. 85, del 5-10-1951, n. 120, del 22-12-1952, n. 47 e 48, del 7-4-1954;

ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti numero trentacinque);

Delibera

1) - di approvare e di autorizzare la concessione delle seguenti provvidenze, a favore degli agricoltori e delle aziende agricole locali, per l'impianto di frutteti e vigneti con piante delle qualità e varietà ammesse al sussidio regionale:

a) concessione di sussidi in misura di lire 200 per ogni piantina da frutto di alto fusto messa a dimora con un minimo di almeno 15 (quindici) piantine attecchite;

b) concessione di sussidi in misura di lire 100 per ogni piantina da frutto di basso fusto messa a dimora con un minimo di almeno 15 (quindici) piantine attecchite;

c) assunzione a carico dell'Amministrazione regionale del 50% delle spese per costo di ogni barbatella di vite innestata, acquistata presso ditte specializzate ed ammesse dall'Assessorato regionale all'Agricoltura;

2) - di delegare alla Giunta regionale l'adozione dei provvedimenti deliberativi di esecuzione della presente deliberazione per la concessione e la liquidazione dei sussidi e delle spese di cui ai precedenti capoversi, nonché, per l'approvazione, il finanziamento e la liquidazione delle spese per i sussidi predetti, entro i limiti di spesa degli appositi fondi residuati e degli appositi istituendi stanziamenti dei bilanci di previsione per l'esercizio finanziario 1955, in corso di approvazione, e per i seguenti esercizi finanziari.

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