Objet du Conseil n. 19 du 22 février 1950 - Verbale
OGGETTO N. 19/50 - APPROVAZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO ORGANICO PER GLI UFFICI E PER IL PERSONALE DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE E DELLE RELATIVE TABELLE ORGANICHE (TABELLA DEL PERSONALE E TABELLA DEI RELATIVI EMOLUMENTI ANNUI).
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, rileva la necessità che il Consiglio proceda, nell'adunanza odierna, all'approvazione del nuovo Regolamento organico per gli uffici e per il personale dell'Amministrazione regionale, previa approvazione degli ultimi articoli e delle tabelle organiche (tabella del personale e tabella dei relativi emolumenti annui).
Fa presente che il Consiglio, nelle adunanze ordinarie delli 14, 15, 27 e 28 ottobre e delli 10 e 11 novembre 1949, ha approvato gli articoli del nuovo Regolamento organico, ad eccezione dell'art. 156 (entrata in vigore del Regolamento - Decorrenza nuove retribuzioni - Aumenti periodici) e dell'art. 163 (Sistemazioni particolari ad personam) la cui discussione ed approvazione è stata rinviata alla adunanza odierna.
Fa presente che è opportuno che il Consiglio, nell'approvare il testo del nuovo Regolamento, apporti modificazioni ed aggiunte, per coordinamento e per aggiornamento, ad alcuni altri articoli, (23, 25, 54, 60, 70, 82, 142, 167, 164, 165, 169, 170, ecc. ecc.) come da proposte formulate dalla Giunta regionale.
Invita, quindi, il Consiglio a procedere in primo luogo all'esame ed all'approvazione della nuova tabella organica dei servizi e del personale nonché della tabella degli assegni previsti per i singoli posti.
Richiama a tal uopo l'attenzione dei Signori Consiglieri sulle tabelle (dei servizi, del personale e degli assegni annui) che sono state loro trasmesse unitamente all'ordine del giorno delle adunanze delli 22 e 23 febbraio 1950. Dà, quindi, la parola all'Assessore alle Finanze, Ing. Fresia, con invito a riferire sulle proposte formulate dalla Giunta in merito alla nuova tabella degli assegni annui del personale dell'Amministrazione.
L'Assessore Ing. FRESIA riferisce che la questione del trattamento economico del personale dell'Amministrazione regionale fu esaminata per la prima volta dal precedente Consiglio regionale nelle adunanze 21 e 23 marzo 1946, allorché fu approvato il vigente regolamento organico per i servizi e per il personale.
Rileva che in tali adunanze la Giunta regionale sottopose all'esame ed all'approvazione del Consiglio una tabella di assegni che prevedeva una sensibile maggiorazione percentuale sugli stipendi base già in vigore presso la soppressa Amministrazione provinciale di Aosta, in considerazione del fatto che tali stipendi erano divenuti ormai inadeguati in relazione all'avvenuto aumento del costo della vita.
Rileva che, allora il Consiglio, modificando in parte le proposte della Giunta, ridusse gli stipendi base dei gradi più elevati ed aumentò, su richiesta di alcuni Consiglieri, gli stipendi base dei gradi inferiori, con la conseguenza, rilevata, di un appiattimento di stipendi annui effettivi e di una relativa sperequazione fra il trattamento economico dei gradi più elevati ed il trattamento economico dei gradi inferiori.
Informa che sugli stipendi annui di tabella, furono, successivamente, applicati, di volta in volta, gli aumenti concessi con disposizioni di legge a favore del personale statale negli anni 1945, 1946, 1947 e 1948. Nel 1949 furono concessi al personale statale aumenti di stipendio, con decorrenza dal 1° novembre 1948, in misura variabile dal 30-35% al 10%. Successivamente furono emanate due circolari, di cui una dal Ministero del Tesoro, in data 24 giugno 1949 (che stabiliva per gli Enti pubblici locali l'obbligo della parificazione degli stipendi del loro personale agli stipendi del personale statale) e l'altra dal Ministero dell'Interno, in data 28 ottobre 1949 (che stabiliva per gli Enti pubblici locali l'obbligo dell'assimilazione degli stipendi del loro personale agli stipendi delle corrispondenti categorie di personale statale). Rileva che con le succitate circolari si è sostanzialmente sancito il principio dell'adeguamento alle tabelle statali secondo le quali il trattamento economico del personale di un determinato grado gerarchico non può comunque, essere superiore a quello del personale di grado superiore, sia all'inizio che alla fine della carriera. Precisa che le tabelle statali hanno una diversa scala, progressiva di stipendi iniziali e un diverso e meno favorevole sistema di aumenti periodici.
Rileva che, ai sensi delle vigenti leggi, gli emolumenti del personale dell'Amministrazione regionale debbono essere stabiliti in base ai principi e alle norme generali in vigore per gli stipendi del personale statale. Fa presente che il principio e i criteri ai quali si è attenuto il precedente Consiglio regionale nello stabilire, nell'anno 1946, gli emolumenti del personale dell'Amministrazione regionale, non sarebbero attualmente approvati dallo Stato; rileva che, in sede di trattative per la ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione Valle d'Aosta e per il corrispondente provvisorio contributo annuo statale al bilancio regionale furono detratte, dalla quota spettante alla Regione, anche le eccedenze di stipendio percepite in più dal personale dell'Amministrazione regionale nei confronti degli stipendi del personale statale.
Comunica, a titolo informativo, che la Regione della Sicilia ha parificato il trattamento economico del proprio personale al trattamento economico del personale statale, equiparando il Segretario generale al funzionario statale di grado 3° e 4°. Fa presente che i Segretari generali della Provincia di Torino e della Città di Milano sono equiparati, agli effetti economici, ai funzionari statali di grado quinto.
Rileva che, per una tassativa disposizione di legge, gli emolumenti degli insegnanti in servizio in Valle d'Aosta non possono essere in alcun modo superiori agli emolumenti degli insegnanti in servizio nelle altre Regioni dello Stato. Fa presente che, analogamente, il trattamento economico del personale dell'Amministrazione regionale deve essere stabilito secondo le disposizioni impartite con le succitate circolari del Ministero del Tesoro e del Ministero dell'Interno che, in definitiva, sanciscono lo stesso principio generale; rileva, tuttavia, che la circolare del Ministero del Tesoro è più rigida anche nei dettagli di applicazione della circolare del Ministero dell'Interno, che stabilisce il principio della "assimilazione" anziché il principio della "parificazione" al personale statale.
In relazione a tale fatto la Giunta regionale, tenute presenti le tabelle degli stipendi base del personale statale e dei relativi limitati aumenti periodici, ha stabilito di proporre come assimilazione base iniziale di raffronto - la assimilazione degli assegni del posto di Segretario generale agli assegni dei funzionari statali di grado 4°, in relazione al numero ed all'importanza dei servizi che l'Amministrazione regionale deve gestire direttamente ed alle conseguenti attribuzioni e responsabilità che ne derivano per il Segretario generale.
Fa presente che, in equa proporzione con gli assegni del Segretario generale, la Giunta ha stabilito una tabella di assegni per i Capi Divisione e per il rimanente personale direttivo, di concetto e di ordine dell'Amministrazione.
Fa presente che la Giunta si è preoccupata di trovare una equa soluzione al problema del trattamento economico del personale, problema assai delicato e complesso, tenendo presente la necessità di assicurare un minimo di sicurezza e di tranquillità, dal lato economico, al personale e nello stesso tempo la necessità di adeguarsi alle disposizioni vigenti in materia nonché le necessità e le possibilità di bilancio dell'Amministrazione regionale.
Propone di approvare la nuova tabella degli assegni al personale in base alla proposta di tabella trasmessa in copia ai Signori Consiglieri.
Rileva che, in base alla succitata tabella, gli assegni iniziali del personale appartenente ai primi sei gradi risultano leggermente maggiorati in confronto agli assegni iniziali stabiliti dalla vigente tabella organica per i singoli posti, mentre gli assegni iniziali del personale appartenente a gradi inferiori (7° e 8°) risultano inferiori agli assegni iniziali stabiliti dalla vigente tabella, eccezion fatta per gli assegni delle dattilografe.
Informa che al personale che abbia già maturato un trattamento economico superiore a quello stabilito nella nuova tabella sarà corrisposta la differenza a titolo di assegno ad personam, assorbibile nei futuri aumenti periodici.
Propone, inoltre, la concessione di una indennità fissa mensile integrativa in misura di Lire 5.000 per gli impiegati e di Lire 7.000 per i salariati e ciò allo scopo di non ridurre gli emolumenti attualmente maturati dal personale in servizio. Fa presente che l'indennità integrativa dovrebbe essere assorbita-conguagliata con le eventuali indennità ad personam (assegni ad personan) ad evitare sperequazione di trattamento economico tra il vecchio ed il nuovo personale.
Rileva che la concessione di indennità integrativa può essere ampiamente giustificata, in quanto lo Stato deve concedere ai propri dipendenti una indennità di funzione in misura variabile a seconda dei gradi e in quanto il personale statale beneficia di vari vantaggi economici di carriera di cui non beneficiano i dipendenti delle Amministrazioni pubbliche locali.
Rileva che il costo della vita nella Città di Aosta è di molto superiore al costo della vita nella maggior parte delle altre Città.
Fa presente che il personale dell'Amministrazione regionale potrà optare fra l'indennità integrativa e l'indennità di funzione, indennità da conguagliarsi.
Rileva che, per quanto concerne gli insegnanti e il personale del corpo forestale valdostano, ad eccezione di pochi elementi (custodi forestali) assunti direttamente dall'Amministrazione regionale, la questione della assimilazione è da considerarsi già risolta, trattandosi di personale statale comandato a prestare servizio in Valle d'Aosta dall'amministrazione statale.
Rileva che il Consiglio deve, invece, deliberare la assimilazione di tutto il rimanente personale regionale, compreso quello che presta servizio presso l'Istituto regionale di Assistenza Materna ed Infantile, di Aosta.
Riferisce, quindi, in merito al numero del personale attualmente in servizio alle dipendenze dell'Amministrazione regionale (n. 141 addetti ai servizi centrali e agli uffici vari; n. 30 guardie forestali; 21 cantonieri; una ventina di addetti all'Istituto di Assistenza Materna ed Infantile) ed al relativo onere annuo di spesa a carico della Regione per le retribuzioni (lire 120 milioni circa, oltre alle indennità varie, esclusa la spesa per il personale insegnante). Rileva che, con l'applicazione della nuova tabella degli assegni e, tenendo conto del previsto aumento del numero (25 unità), di personale degli uffici e dei servizi (escluso il personale scolastico), l'onere annuo ammonterebbe a circa L.170 milioni.
Rileva che, secondo la proposta formulata dalla Commissione interna dei dipendenti (maggiorazione del 35% sugli stipendi iniziali attuali e mantenimento dei cinque aumenti biennali del decimo dello stipendio iniziale) l'onere annuo risulterebbe di lire 184 milioni se calcolato sugli stipendi base iniziali e di lire 286 milioni se calcolato sugli stipendi maggiorati degli aumenti periodici. Fa presente che, sino ad oggi, la spesa per il personale gravava per circa il dieci per cento sulle entrate del bilancio regionale e ritiene tale percentuale soddisfacente. Precisa che la spesa per il personale insegnante si aggira, invece, sui 400 milioni, per cui la spesa annua complessiva per stipendi a tutto il personale si aggira a circa L. 650 milioni.
Rileva che se a tale spesa annua per i soli stipendi al personale si aggiungono le spese generali di amministrazione, di carattere obbligatorio ordinario, si supera di molto la somma di lire 700 milioni ammessa ed accettata dai competenti organi governativi quale limite per le spese annue ordinarie obbligatorie per l'Amministrazione regionale, agli effetti della ripartizione delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione. Dichiara che, da quanto salva riferito, risulta evidente la necessità di ridurre per quanto possibile il numero del personale da limitarsi allo strettamente indispensabile per garantire il normale funzionamento dei vari servizi dell'Amministrazione.
Fa, quindi, un esame comparativo - per vari posti - degli assegni mensili complessivamente spettanti al personale, in base alla tabella attualmente vigente, in base alla nuova tabella proposta dalla Giunta regionale ed in base alla proposta formulata dalla Commissione interna del personale:
POSTI |
VIGENTE TABELLA |
NUOVA TABELLA |
PROPOSTA DELLA COMMISS. INTERNA |
|||
iniziale |
fine carriera |
iniziale |
fine carriera |
iniziale |
fine carriera |
|
Impiegati: |
||||||
Segretario generale |
61.000 |
75.000 |
76.000 |
83.000 |
78 .000 |
103.000 |
Capo Divisione Gruppo B |
45.000 |
52.000 |
54.000 |
60.000 |
56.000 |
77 .000 |
Stenodattilografa |
33.000 |
36.500 |
34.000 |
38.500 |
40.000 |
52.000 |
Salariati: |
||||||
Usciere capo |
34.000 |
38.000 |
34.600 |
35.500 |
42.000 |
55.000 |
Inserviente |
27.000 |
29.000 |
31.000 |
32.000 |
33.000 |
41.000 |
Rileva che la tabella degli assegni, per assimilazione con quella statale, prevede due soli aumenti periodici quadriennali per i gradi più elevati, e un maggior numero di aumenti periodici per i gradi inferiori; rileva che la entità degli aumenti periodici nuovi risulta inferiore a quella degli aumenti periodici in vigore.
Rileva, infine, che per i gradi inferiori gli aumenti periodici sarebbero biennali e quadriennali. Fa presente che la vigente tabella organica prevede, invece, 5 aumenti biennali di un decimo e che tutti gli enti pubblici locali e parastatali adottano ora il sistema degli aumenti periodici delle tabelle statali.
Conclude, proponendo che il Consiglio, nella adunanza odierna approvi la nuova tabella degli assegni proposta dalla Giunta nonché la concessione al personale dell'Amministrazione regionale di una indennità integrativa fissa mensile di lire 5 mila per gli impiegati e di lire 7 mila per i salariati, indennità assorbibile con l'eventuale differenza di indennità di stipendio o di salario spettante ad per- sonam, nonché con l'eventuale indennità di funzione da corrispondersi ai dipendenti dello Stato e degli Enti pubblici locali.
Aggiunge che il Consiglio deve, inoltre, approvare il trattamento delle dattilografe-applicate e delle dattilografe nonché il nuovo trattamento economico del personale dell'Istituto di Assistenza Materna ed Infantile, di Aosta e del personale del Corpo forestale, in relazione alla nuova tabella di assimilazione degli stipendi del personale regionale con gli stipendi del personale statale assimilabili.
Rileva la necessità di tale assimilazione di stipendi anche per quanto attiene alla opportunità di uniformare il trattamento del personale regionale insegnante in servizio alle dipendenze della Regione.
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Mr. le Président de la Junte, Avt. CAVERI, déclare d'abord que la question qui est soumise aujourd'hui à la discussion du Conseil est une question grave et complexe; il déclare, ensuite, que l'Assesseur aux Finances, Ing. Fresia, a déjà exposé une relation complète au sujet de la question. Il juge, pourtant, qu'il est nécessaire d'en préciser certains points car, en d'autres occasions, on a rapporté plusieurs choses inexactes.
Il fait noter que le Règlement organique actuellement en vigueur a été approuvé par le Conseil précédent dans les séances du 21 et 23 mars 1946, et qu'il a été partiellement modifié par les délibérations du Conseil du 13 février 1947; 20 février 1947; 3 avril 1947; 31 juillet 1947; 5 février 1948 et 24 mai 1948; que le nouveau Conseil de la Vallée s'est occupé aussi de la question pendant les séances de la session ordinaire de l'automne dernier et, enfin, qu'on a adopté des modifications au fur et à mesure que la situation les rendait nécessaires.
Il fait ressortir qu'il est nécessaire que, dans la séance d'aujourd'hui, on envisage l'encadrement du problème dans ses termes généraux. Il faudra examiner les cadres, c'est-à-dire la "tabella organica" des employés, décider de l'organisation des bureaux, établir le nombre des employés nécessaires à chaque service, fixer les appointements pour chaque degré de places prévues dans les cadres et "inquadrare" les fonctionnaires dans les cadres de l'Administration régionale afin d'établir les places destinées au personnel provisoire; ceci pour le 26-2-50, date fixée par la loi 8 mars 1949, n. 99.
Il fait noter que le problème du personnel implique la résolution d'une question juridique, d'une question sociale et d'une question financière.
Question juridique: Il pense qu'il faut résoudre la question des employés en se tenant aux dispositions de l'Etat avec une certaine latitude, mais toujours dans le cadre des principes généraux du droit public de l'Etat, étant données les répercussions de la question sur le pourparlers en cours pour la répartition des entrées du trésor public entre l'Etat et la Région.
Question sociale: Il retient nécessaire d'assurer un minimum vital aux employés appartenant aux degrés les moins élevés.
Question financière: Il déclare que cette question a déjà été soulignée par Mr. l'Assesseur aux Finances, Ing. Fresia.
Il retient, cependant, devoir préciser certains points, vu qu'il a été dit par quelques Conseillers que la solution de la question du traitement économique est très simple à réaliser.
A ce sujet, il donne lecture du texte de l'art. 8 de la loi du l2 avril 1949, n. 59, concernant la revision du traitement économique des dépendants de l'Etat. Il ajoute que la loi communale et provinciale (Texte Unique 1934, art. 228) établit: "Gli stipendi ed i salari degli impiegati e salariati comunali devono essere fissati in equa proporzione con quello del Segretario Comunale e quelli degli impiegati e salariati della Provincia in proporzione con quello del Segretario Provinciale".
Il donne ensuite lecture de l'art. 8 de la loi du 12-4-1949 et des passages les plus remarquables - qui suivent - de la circulaire du Ministère du Trésor du 24 juin 1949, et de celle du Ministre de l'Intérieur du 28-10-1949, concernant la révision du traitement économique du personnel des Administrations locales; cette dernière circulaire, qui est pourtant d'une plus grande élasticité, répète que les employés des Communes ne peuvent pas être payés plus que le Secrétaire communal.
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a) "Estratto dell'art. 8 della legge 12 aprile 1949, n. 149.
Art. 8
Omissis
"Le Provincie, i Comuni e le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza sono autorizzati a provvedere, mediante deliberazioni dei competenti organi, alla revisione del trattamento economico del dipendente personale entro e non oltre il limite dei miglioramenti derivanti dalla applicazione delle precedenti disposizioni per le categorie dei dipendenti statali cui detto personale è assimilabile, ferma, inoltre la facoltà di adeguamento degli stipendi e salari in applicazione dell'art. 228 del testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con regio decreto 3 marzo 1934, n. 383.
Il trattamento economico complessivo derivante dall'applicazione del precedente comma spetta al personale che presti normale orario di servizio e, in ogni caso, non può superare la misura del trattamento economico complessivo derivante dall'applicazione della presente legge per i dipendenti statali cui detto personale è assimilabile. È invece dovuto in proporzione quando il servizio prestato sia inferiore al normale orario di servizio".
(Omissis)
"Nei miglioramenti economici comunque derivanti dall'applicazione del presente articolo si intendono riassorbiti i miglioramenti di trattamento economico che siano stati concessi dopo l'attuazione del decreto legislativo del Capo Provvisorio dello Stato 5 agosto 1947, n. 778, sotto forma di incremento degli emolumenti già in vigore o di concessione di nuovi assegni, fatta eccezione dei compensi per lavoro straordinario, del premio giornaliero di presenza e degli adeguamenti consentiti in applicazione dell'art. 225 del testo unico della legge comunale e provinciale di cui al citato regio decreto 3 marzo 1934, n. 383".
(Omissis)
b) Estratto dall'art. 228 del T.U. Legge comunale e provinciale.
"Art. 228 - Nella fissazione degli stipendi e dei salari degli impiegati e salariati dei Comuni, delle Provincie e dei Consorzi, si deve tener conto delle condizioni finanziarie degli enti, delle condizioni economiche locali, dei requisiti richiesti per l'ammissione del personale, della natura ed importanza del servizio, dei rapporti fra i rari gradi dell'organico e di ogni altro elemento utile.
Gli stipendi ed i salari degli impiegati e salariati comunali devono essere fissati in equa proporzione con quello del segretario comunale; e quelli degli impiegati e salariati della provincia in proporzione con quello del segretario provinciale".
c) Estratto dalla circolare 24-6-1949 del Ministero del Tesoro.
"Detti aumenti di stipendio - giova precisare - sono commisurati, per i dipendenti statali, in relazione alla posizione giuridica e gerarchica acquisita da tali dipendenti; ovvio, quindi, che la concessione degli aumenti stessi al personale dei suindicati Enti, presuppone che quest'ultimo personale rivesta identica posizione d'impiego.
Identità che, necessariamente, deve scaturire classificando - e, se necessario, conformando - al fine di determinarne la rispettiva parificazione con quelle dello Stato, le posizioni contemplate dagli ordinamenti dei dipendenti degli Enti locali, in base ai titoli, ai requisiti ed alle condizioni cui sono subordinati il conferimento delle posizioni stabilite dall'ordinamento del personale statale, e l'acquisizione del trattamento economico che vi è rispettivamente annesso".
(Omissis)
"Ed è, del pari, da escludere che posizioni d'impiego costituenti inizio di talune delle carriere del personale degli Enti locali, vengano parificate, ai fini prevalentemente del trattamento economico, a posizioni di grado superiore delle corrispondenti carriere del personale statale".
(Omissis)
"Resta comunque esclusa qualsiasi attribuzione di trattamento economico più vantaggioso di quello fruito, al medesimo titolo, dal personale statale di gruppo e grado o di categoria parificabile, e ciò anche per quanto concerne il numero e l'entità degli aumenti di stipendio in ciascun grado e la durata dei periodi di servizio necessari per conseguire detti aumenti".
d) Estratto dalla circolare 28-10-1949 del Ministero dell'Interno.
"Si osserva al riguardo che, pur tenendo presente l'inciso inserito nell'art. 8 della legge n. 149, la determinazione degli stipendi e dei salari dei dipendenti comunali e provinciali non può avvenire senza l'osservanza dei principi stabiliti dall'art. 228 del T.U. 3 marzo 1934, n. 383 della legge comunale e provinciale modificato dalla legge 27 giugno 1942, n. 851 cui, peraltro, fa esplicito riferimento lo stesso citato articolo 8 della legge n. 149. Tali principi, abbandonando il criterio di fissare i minimi di stipendio o di salario in misura eguale per il personale di tutti gli Enti locali, pongono, come termine di riferimento per la determinazione degli stipendi e dei salari di detto personale, lo stipendio del Segretario comunale e provinciale e prescrivono di tener conto delle condizioni finanziarie degli Enti, delle condizioni economiche locali, dei requisiti richiesti per l'ammissione del personale, della natura ed importanza del servizio, dei rapporti fra i vari gradi dell'organico e di ogni altro elemento utile.
Nessuna prescrizione può desumersi da tali principi circa l'obbligo degli Enti locali di effettuare, in ogni caso, una equiparazione gerarchica ed economica del proprio personale a quello statale.
Né un obbligo del genere può derivare dalla norma di cui al citato art. 8 della legge n. 149, in quanto essa non impone la parificazione del personale degli Enti Locali a quello statale, ma si limita ad accennare al criterio della assimilabilità, in cui è implicito il riconoscimento - nella grande varietà degli ordinamenti degli Enti Locali - di posizioni simili, ma non identiche, a quelle del personale statale e, quindi, della necessità di giudizi di approssimazione cui è inevitabile ricorrere allorché non possano farsi coincidere, senza mutarne profondamente le caratteristiche, (come avverrebbe nel caso di una generale e indiscriminata parificazione di gradi e di stipendi), posizioni di impiego che non si identifichino in tutti i loro elementi essenziali".
(Omissis)
"L'impossibilità di una rigida equiparazione di gradi con quelli dell'ordinamento gerarchico statale si dimostra anche nelle amministrazioni appartenenti a classe più elevata".
(Omissis)
"E ciò al fine non solo di rispettare la equa proporzione con lo stipendio del rispettivo Segretario, ma anche di attuare, nella graduazione degli stipendi, un rapporto quanto più possibile rispondente alle differenze fra gli assegni attribuiti ai gradi dell'ordinamento gerarchico statale, che, indubbiamente offre positivi elementi di raffronto, e ciò in armonia anche con lo spirito della legge n. 149, informato alla esigenza di mantenere congrui distacchi di stipendio fra i vari gradi, evitando comunque, gli inconvenienti dello "appiattimento" delle retribuzioni.
Analoghe argomentazioni possono valere per la determinazione degli aumenti periodici di stipendio che possono essere disciplinati, sia per l'importo, sia per il numero, che per la periodicità, con criteri diversi da quelli previsti nell'ordinamento statale, dovendo gli stessi aumenti tener luogo dello sviluppo di carriera normalmente previsto dall'ordinamento statale, sviluppo di carriera che, anche laddove non manchi del tutto, è limitato negli ordinamenti degli Enti Locali.
In tale caso, come d'altra parte previsto dal quarto comma dell'art. 228, nulla vieta che lo stipendio finale di un determinato posto sia superiore a quello iniziale del posto immediatamente più elevato, pur non potendo superare quello finale".
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Il fait cependant noter que la circulaire du Ministère du Trésor parle de parification du personnel de la Région au personnel de l'Etat, tandis que celle du Ministère de l'Intérieur parle d'assimilation.
Or, si l'on examine le principe qui a inspiré la Junte dans la réalisation de son tableau des appointements, on constate que l'on a assimilé, et non parifié, les degrés des employés de l'Administration régionale aux employés de l'Administration de l'Etat; en effet on a placé le Secrétaire général de notre Administration au 4ème degré des cadres de l'Etat.
Or, il est évident que si le premier fonctionnaire des cadres est assimilé au 4ème degré de l'Etat, tous les autres qui suivent sur l'échelle, à leur tour, se trouvent dans une position meilleure.
La nouvelle "tabella" prévoit des degrés nouveaux en faisant la moyenne des appointements existant pour les degrés fixés par l'Etat (par ex.: entre le 11ème et le 12ème et le 12ème et le 13ème degré), mais elle présente l'inconvénient de ne pas garantir le minimum vital aux employés des degrés inférieurs.
La Junte, après examen et discussion, étant donné que selon la nouvelle "tabella", les appointements de certains degrés sont inférieurs aux appointements actuels pour les degrés correspondants, propose, afin de couvrir cette différence, d'allouer au personnel une indemnité mensuelle de 5.000 lires pour les employés et de 7.000 lires pour les salariés. Quant aux gardiens de châteaux, ils feraient partie d'une nouvelle catégorie qui recevrait une indemnité inférieure à 5.000 lires, vu que les gardiens ont déjà le logement et d'autres occupations.
Selon ce système les montants totaux des appointements mensuels de base seraient fixés comme suit:
Secrétaire général: L. 76.000; Vice-secrétaire général: L. 68.000; Chef de Division, groupe A: L. 53.873; Employé groupe A: L. 48.235; Employé groupe B, 1ère classe: L. 44.391; 2ème classe et archiviste en chef: L. 40.847; commis (applicato) de 1ère classe: L. 37.286; commis (applicato) de 2ème classe et sténo-dactylographe: Lires 34.293; commis-dactylographe: L. 31.380; dactylographe: L. 28.800.
Degrés inférieurs: huissier en chef: L. 34.600; chauffeur: L. 34.135; huissier: L. 32.452; personnel chargé de l'entretien (inservienti): L. 33.868.
Il dit que ce système d'appointements peut être considéré comme assez satisfaisant tandis que celui qui a été proposé par le personnel prévoit des appointements trop élevés, vu que, par exemple, un employé de catégorie - groupe B, 1ère classe, viendrait à percevoir un appointement de 52.000 lires et celui de 2ème 48.259 lires; de ce fait un géomètre débutant percevrait un salaire de 49.000 lires.
Il fait remarquer que le montant des appointements doit subir l'influence de deux facteurs qui sont: le nombre des employés et salariés, et le montant de chaque appointement. Le personnel de l'Administration régionale se compose actuellement de 237 employés, y compris 67 gardes et agents des forêts, 21 cantonniers et 26 employés de la Maternité.
L'Administration régionale doit soutenir, avec le système actuel, une dépense annuelle de 113 millions de lires, dépense qui s'élèverait à 149 millions si la proposition du personnel était acceptée. Il faut encore ajouter à ces chiffres les contributions très élevées dues à l'Inadel et à d'autres Institutions de prévoyance. Lorsque l'on ajoute les agents des forêts et les employés de la Maternité, les dépenses rejoignent la somme de 200.000.000 de lires.
Pour ce qui concerne l'état ("tabella") des employés, Mr. le Président, Avt. CAVERI, communique que la Junte, après nouveau examen de la question et de la "tabella" juge qu'il est nécessaire de supprimer 32 places, afin de réduire le personnel au minimum indispensable pour assurer le fonctionnement régulier des services de l'Administration régionale.
Il réaffirme la nécessité d'assurer le minimum vital aux employés appartenant aux degrés inférieurs et une situation stable et tranquille à tous les employés.
Il fait remarquer qu'en se basant sur l'état ("tabella") des postes et des traitements, la dépense totale pour le personnel s'élève à deux cents millions, auxquels il faut ajouter les charges pour le personnel enseignant et pour les écoles. La prévision de ces charges est de 400 millions de lires, formant un total annuel d'environ 600 millions de lires. Cette somme rejoint un total de 700 millions de lires, somme admise par les organismes d'Etat compétents pour les dépenses ordinaires régionales obligatoires aux fins de la répartition des entrées du Trésor entre l'Etat et la Région.
Il fait noter que l'Administration doit, également, supporter d'énormes dépenses annuelles de caractère obligatoire ordinaire, qui doivent être financées, chaque année, par des moyens ordinaires.
Il dit que le pourcentage du 10% des entrées, employé jusqu'à ce jour pour régler le personnel de l'Administration, doit être considéré comme satisfaisant, si on le met en parallèle avec d'autres pourcentages plus élevés qui pèsent sur le bilan d'autres Administrations publiques.
En ce qui concerne l'activité et les dépenses extraordinaires de la Région, il fait savoir que les nécessités de la Vallée sont nombreuses et, en conséquence, l'Administration régionale doit s'occuper de l'exécution de nombreux travaux d'intérêt public absolument nécessaires pour améliorer la condition sociale de la population, surtout en montagne.
Il conclut son exposé en faisant ressortir que le Conseil, lorsqu'il prendra une décision à ce sujet, devra avoir devant les yeux les divers éléments indiqués plus haut sur cette question importante et difficile.
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Il Consigliere Geom. G. NICCO rileva che l'Assessore alle Finanze, Ing. Fresia, ha fatto una relazione esauriente e precisa sulla questione in esame, fornendo dati ed illustrando le ripercussioni e gli effetti finanziari derivanti dall'applicazione della nuova tabella organica proposta nonché dalla concessione dell'indennità integrativa proposta dalla Giunta.
Rileva che il Presidente della Giunta, Avv. Caveri, ha pure illustrato la questione fornendo altre argomentazioni di ordine sociale, giuridico e finanziario.
Dichiara che la tabella organica dei posti può essere considerata, nel suo complesso, soddisfacente: ritiene che, per alcuni servizi di maggior importanza, siano previsti posti in numero insufficiente e che, invece, per altri servizi siano previsti posti in numero superiore alle attuali esigenze.
Passando, quindi, all'esame della tabella degli stipendi annui osserva che occorre tener presente, da un lato, il problema finanziario dell'Amministrazione regionale e, dall'altro lato, le richieste del personale. Rileva che la Giunta ha proposto la assimilazione o la parificazione economica del personale regionale alle corrispondenti categorie di personale statale.
Fa presente, a questo proposito, che il personale statale beneficia, come giustamente già fatto rilevare dall'Assessore Ing. Fresia, di indennità straordinarie, di indennità varie (militari, di studio, di carica e di funzione, di riduzioni ferroviarie, di compartecipazioni su introiti vari, ecc.) mentre il personale dell'Amministrazione regionale e quello degli Enti locali in genere, oltre a non usufruire di tali. benefici, hanno anche minori possibilità di carriera.
Rileva che il costo della vita nella Città di Aosta è superiore al costo della vita nelle altre Città d'Italia.
Rileva che, per il personale dell'Amministrazione regionale, viene richiesta ora la conoscenza della lingua francese, il che deve essere in qualche modo compensato. Osserva che le disposizioni contenute nella circolare del Ministero del Tesoro e quella del Ministro Scelba sono contrastanti, perché, mentre la prima parla di parificazione, la seconda parla di assimilazione da attuarsi tenendo conto anche delle particolari situazioni locali.
Dichiara che i Consiglieri del suo gruppo sono contrari alla parificazione ed all'assimilazione - agli effetti economici - del personale dell'Amministrazione regionale al personale statale e propongono che il Consiglio elabori ed approvi la nuova tabella degli stipendi prendendo a base della discussione la proposta formulata dal personale (aumento percentuale degli attuali stipendi iniziali e conservazione dei 5 aumenti biennali del decimo).
Fa presente che, accettando la tabella proposta dalla Giunta, non sarà garantito il minimo vitale indispensabile al personale dei gradi inferiori, pur con la concessione delle indennità integrative proposte dalla Giunta.
Ribadisce, pertanto, la necessità che il Consiglio elabori la nuova tabella prendendo come base gli assegni della vigente tabella da maggiorarsi con una percentuale da stabilirsi e con la conservazione dei cinque aumenti biennali del decimo.
Concorda sulla opportunità che il Consiglio proceda, poi, all'inquadramento del personale di ruolo, in relazione alla necessità di stabilire, entro il termine del 26 febbraio 1950, i posti di organico disponibili per la sistemazione del personale avventizio.
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L'Assessore Ing. FRESIA osserva che, pur ammettendo che il Consiglio elabori la nuova tabella degli stipendi prendendo come base di discussione la proposta formulata dalla Commissione del personale, si renderà, comunque, sempre necessario provvedere alla assimilazione degli emolumenti del personale regionale con quelli del corrispondente personale statale, in applicazione delle sopracitate disposizioni di carattere generale.
Rileva che la Giunta, assimilando il Segretario generale al grado 4° dell'ordinamento statale, ha dimostrato di voler accogliere, nei limiti del possibile, le richieste del personale, in quanto, assegnando al Segretario generale uno stipendio base elevato, ha potuto proporzionalmente maggiorare anche gli stipendi del personale tutto dei gradi inferiori.
Il Consigliere Geom. G. NICCO rileva che la indennità integrativa di cui è stata proposta la concessione dalla Giunta non può essere conglobata nello stipendio pensionabile; pertanto, insiste affinché il Consiglio elabori la nuova tabella degli stipendi facendo uso della potestà normativa spettantegli in materia e senza assimilazione alle tabelle statali, ma bensì prendendo come base l'attuale tabella degli assegni e maggiorandola di una percentuale da stabilirsi, previo esame della proposta dal personale.
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Il Consigliere Sig. DUJANY dà lettura delle seguenti dichiarazioni di carattere generale:
"L'andamento di una Amministrazione è la risultante di diversi fattori, fra i quali, non ultimo, il personale in esso inquadrato.
Il Consiglio potrà avere la percezione esatta della fondamentale importanza che la formazione dell'organico ha nel nostro bilancio economico dando uno sguardo ai bilanci della nostra amministrazione: spese per il personale: nel 1947: L. 86 milioni; nel 1948: L. 120 milioni; nel 1949: L. 137 milioni. Questi dati dimostrano che il capitolo delle spese di personale ha una incidenza altissima sul totale delle spese. Certamente la nostra Amministrazione è chiamata ad assolvere una funzione importante, complessa e vitale pel nostro paese, la cui attuazione richiede il coordinato lavoro di decine di impiegati: lavoro multiforme che consente e richiede l'utilizzazione di laureati e diplomati in varie discipline e di molte specializzazioni, ai quali si chiede il corredo cospicuo di studi e di alte qualità intellettuali o fisiche, tali da renderli adatti al compito specifico che sono chiamati ad assolvere.
Ora, dopo avere sottolineato l'importanza dell'argomento in esame, vorrei passare ad una ravvicinata indagine sulla essenza delle piante organiche e sulla loro formazione.
La nostra Amministrazione si divide in diverse Divisioni, ciascuna delle quali attende a compiti ben definiti attraverso organismi minori, i servizi e gli uffici, ciascuno dei quali possiede, a sua volta, una propria funzione e attività.
Ora, ad ogni organismo sono affidati compiti precisi, ad assolvere i quali deve essere chiamato un certo numero di persone capaci, singolarmente, di attendere agli incarichi cui verranno preposte.
Ora vorrei chiedere alla Giunta come è pervenuta a quella formulazione numerica sottoposta all'esame del Consiglio. Quali sono i criteri seguiti per formare la pianta organica del personale propria di ogni servizio? Certamente non è cosa facile pervenire alla indicazione esatta del personale globalmente necessario, perché è lavoro improbo valutare il tempo necessario per assolvere una relativa parte di lavoro afferente ad un ufficio o ad un servizio, nonché prevedere tutti i fattori determinanti il fabbisogno numerico.
Ritengo, però, doveroso guardare con coraggio alle nostre questioni e scovare dentro di esse, in modo da provocare lacerazioni il meno possibile, soprattutto in un momento in cui ci ammonisce la burocrazia statale malata, che si sta dibattendo in un insanabile circolo vizioso: risanamento del bilancio e riforma burocratica.
Sorvolo sui criteri e sui modi di scelta degli uomini al momento della loro assunzione: in merito il Consiglio si è già pronunciato in altra seduta.
Vorrei insistere, invece, su un altro problema importante: l'approntamento delle condizioni di lavoro atte ad ottenere il massimo rendimento da ciascun dipendente per tutta la sua lunga carriera "regionale".
È necessario che l'impiegato neo-assunto trovi, - se si vuole che dia la sua maggior prestazione - condizioni ambientali che ne stimolino il rendimento.
Occorre considerare la necessità di assicurare un corrispondente sviluppo medio di carriera. La velocità dell'ascesa dovrà, pertanto, essere in funzione solo del rendimento dell'impiegato che cosi si sentirà spinto ad operare sempre meglio.
Il lavoro affidato ad ogni dipendente dovrebbe essere delimitato nella maniera più rigorosa ed essere, per quanto possibile, completo nel suo svolgimento: sarà come un campo affidato alle sue cure e nel quale il soggetto potrà dare libero sfogo alla propria personalità ed acquistare coscienza dell'importanza che il proprio lavoro riveste nel quadro generale della Regione.
E questa, secondo me, è una delle circostanze più importanti, perché, il poter trarre un minimo di soddisfazione è condizione fondamentale per un lavoro intenso e proficuo, per un lavoro che si liberi dalla limitata visione del tempo in cui deve essere compiuto e dalla considerazione dell'unico scopo remunerativo che con il lavoro si intende perseguire.
Nella distribuzione delle mansioni al personale ogni individuo deve essere considerato nella sua intera personalità e posto in condizioni di manifestarla; è un diritto reclamato dalla natura dell'uomo e va riconosciuto.
Inoltre, soprattutto per offrire le migliori condizioni di lavoro, occorre retribuire bene il personale per conferirgli un minimo di vita tranquilla per sé e per la propria famiglia.
Pur nei limiti delle tiranniche esigenze del bilancio, è necessario andare incontro alle esigenze dei dipendenti regionali, sia evitando la eccedenza di personale, sia commisurando maggiori salari all'effettivo rendimento.
Vorrei concludere questo sguardo generale nel campo delle premesse, fissando due punti che potrebbero essere la morale della chiacchierata:
1) prevedere, per ogni condizione di lavoro, il solo quantitativo di uomini veramente ed assolutamente indispensabile alla regolarità del servizio amministrativo odierno;
2) scegliere gli uomini qualitativamente adatti e sistemarli nelle migliori condizioni di lavoro".
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Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, rispondendo alla domanda del Consigliere Sig. Dujany, informa che la proposta di tabella organica trasmessa ai Signori Consiglieri è stata predisposta in base alle proposte formulate dai singoli Assessori e Capi servizio.
Rileva che la Giunta regionale, successivamente all'invio della tabella organica ai Signori Consiglieri, ha proceduto ad un accertamento accurato delle necessità dei vari servizi in base all'esperienza acquisita e, dopo ponderato esame, ha stabilito di proporre al Consiglio la riduzione di trentatre posti previsti dalla tabella di cui si tratta.
Fa presente che riferirà dettagliatamente in proposito in sede di esame della tabella stessa.
Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, considerato che nessun altro Consigliere intende formulare osservazioni di carattere generale, invita il Consiglio a procedere all'esame ed all'approvazione della tabella organica dei servizi e del personale dell'Amministrazione regionale.
Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, riferisce, quindi, al Consiglio sulle necessità dei servizi dell'Ufficio di Gabinetto del Presidente della Giunta e sui posti dei quali ritiene necessaria l'istituzione nella nuova tabella organica per assicurare il regolare funzionamento dei servizi stessi.
Successivamente, riferisce il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, sulle necessità dell'Ufficio di Segreteria della Presidenza del Consiglio.
Riferisce, quindi, nuovamente il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, sui servizi dipendenti dalla Segreteria generale (Ufficio personale e biblioteca - Servizi legali - Atti ufficiali - Contratti - Demanio - Segreteria della Giunta - Ufficio elezioni e statistica - Archivio generale - Ufficio copia, ecc. ecc.).
Riferisce, inoltre, sulle necessità del Servizio Ispettivo degli Enti locali e morali, sulle necessità della Divisione I (Controllo Enti locali e morali) - della Divisione II (Assistenza e Beneficenza: ufficio dementi, illegittimi, ciechi e sordomuti, ecc.; ufficio amministrativo e contabile dell'O.N.M.I.; servizi amministrativi dell'Istituto di Assistenza Materna ed Infantile), e della Divisione III (Sanità ed Igiene; ufficio Medico regionale; servizi sanitari dell'Istituto di Assistenza Materna ed Infantile; Laboratorio di Igiene e Profilassi; Sezione medicomicrografica e Sezione chimica).
Segue discussione sulle proposte formulate dalla Giunta in ordine ai servizi suelencati, discussione alla quale prendono parte il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, il Presidente del Consiglio, Avv. Dr. BONDAZ, gli Assessori Geom. ARBANEY, Geom. BIONAZ, Prof. DEFFEYES ed i Consiglieri Signori: DUJANY, Col. FERREIN, MARCHESE, Geom. G. NICCO e NOUCHY.
Il Consigliere Col. FERREIN formula riserve in merito alla riduzione del personale dell'ufficio amministrativo e contabile dell'O.N.M.I. proposta dal Presidente della Giunta, Avv. Caveri; ritiene che in seguito alle riduzioni del personale già previsto in tabella il servizio autonomo dell'O.M.N.I. non possa funzionare regolarmente.
Si dà atto che il Consiglio approva i posti di organico dei servizi sopraindicati e del relativo personale come risultano dalla sottoriportata tabella organica definitiva, con la sola riserva di cui sopra formulata, dal Consigliere Col. Ferrein per quanto riguarda il numero dei posti del servizio dell'O.N.M.I.
Su proposta del Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, approvata dal Consiglio, l'adunanza viene sospesa alle ore dodici e minuti trenta e rinviata alle ore quindici pomeridiane.
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