Objet du Conseil n. 7 du 2 février 1950 - Verbale

OGGETTO N. 7/50 - APPROVAZIONE DI NORME GENERALI PER L'ATTUAZIONE DEL SISTEMA DEL CONTINGENTAMENTO IN VALLE D'AOSTA, IN APPLICAZIONE DELLA LEGGE 3 AGOSTO 1949, N. 623.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, dichiara aperta la discussione sull' oggetto "Proposta di approvazione delle norme generali per l'attuazione del contingentamento", di cui alla relazione della Divisione Industria e Commercio nonché alla relazione della Commissione consiliare incaricata di procedere all'esame ed allo studio del piano e delle norme per l'attuazione del sistema di contingentamento in Valle d'Aosta, in applicazione della legge 3 agosto 1949, n. 623.

Trattasi di relazioni che sono state trasmesse in copia ai Signori Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza odierna e che di seguito si trascrivono.

---

Legge 3 agosto 1949, n. 623 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 212 in data 15 settembre 1949

CONCESSIONE ALLA VALLE D'AOSTA DELLA ESENZIONE FISCALE PER DETERMINATE MERCI E CONTINGENTI

La Camera dei Deputali ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga

la seguente legge:

Art. 1

In attesa che sia attuato il regime di zona franca previsto per il territorio della Valle d'Aosta, dall'art. 14 della legge costituzionale n. 4, del 26 febbraio 1948, è consentita la immissione in consumo in detto territorio, per il fabbisogno locale, in esenzione dal dazio, dal diritto di licenza, dalle imposte di fabbricazione ed erariali di consumo e dalle corrispondenti sovraimposte di confine, dei sottoindicati prodotti, nei limiti dei contingenti annui a fianco di ciascuno di essi indicati:

zucchero

q.li

24.000

caffè

"

2.500

surrogati di caffè

"

500

Cacao in polvere

"

2.200

thè

"

50

Olio di semi

"

6.000

spiriti, liquori ed acquaviti compresi gli spiriti ottenuti nel territorio della Valle, dalla distillazione, per usi familiari in piccoli alambicchi

hl.

1.000

alcool denaturato

"

2.000

birra

"

9.000

benzina

q.li

15.000

gasolio

"

15.000

petrolio

"

3.000

oli lubrificanti

"

1.000

libri di testo scolastici, in altre lingue od in lingua mista approvati dal Provveditorato agli Studi

L.

5.000.000

Art. 2

La esenzione prevista dal precedente art. 1 è estesa alla imposta generale sulla entrata limitatamente al primo atto economico che dà luogo alla esenzione stessa, fermo restando il pagamento del tributo per i successivi passaggi.

Art. 3

È inoltre consentito l'esonero dal pagamento della imposta erariale di consumo e dal relativo diritto di licenza per l'energia elettrica prodotta nel territorio della Valle d'Aosta, per uso proprio con generatrici di potenzialità non superiore a chilowatt 5, non collegate ad altri impianti di produzione o di distribuzione.

Resta fermo, peraltro, l'obbligo della denuncia delle predette officine elettriche generatrici, nonché per gli alambicchi per uso familiare, la osservanza delle disposizioni generali di denuncia, dichiarazione di lavoro e conseguente vigilanza, stabilite dalle leggi e dal regolamento dell'imposta di fabbricazione sugli spiriti.

Art. 4

Le esenzioni di cui ai precedenti articoli l e 2 saranno concesse su richiesta del Consiglio della Valle, il quale amministra e gestisce i contingenti avvalendosi degli organi competenti previsti dalla vigente legislazione.

Saranno osservate le norme in vigore per la concessione di sgravi in materia di diritti di confine e di imposte interne di fabbricazione.

Rimane ferma, per la eventuale importazione dall'estero dei prodotti specificati all'art. 1, l'osservanza delle disposizioni in materia di divieti economici e valutari.

Art. 5

La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserta nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma, 3 agosto 1949.

EINAUDI

DE GASPERI - VANONI - SCELBA - PELLA - SEGNI

LOMBARDO - BERTONE - CORBELLINI

Visto, il Guardasigilli: GRASSI

---

DIVISIONE INDUSTRIA E COMMERCIO

Relazione alla Commissione consiliare sulle proposte per l'applicazione della legge sui contingenti- 3 agosto 1949 n. 523 -.

Il Consiglio regionale - in attesa che sia attuato il regime di Zona Franca previsto, per il territorio della Valle d'Aosta, dall'art. 14 della Legge costituzionale n. 4 del 26 febbraio 1948 - ha deliberato, nella sua seduta del 14 ottobre 1949, di chiedere al Governo l'applicazione delle esenzioni fiscali per determinati prodotti, ai sensi della Legge 3 agosto 1949, n. 623.

Nella stessa adunanza il Consiglio nominava una apposita commissione consiliare con l'incarico di studiare ed esaminare il piano e le norme per l'attuazione del sistema del contingentamento che sarebbero state presentate a suo tempo dall'Assessore all'Industria e Commercio.

Le proposte che si ha il pregio di sottoporre all'esame della Commissione sono il frutto di ampie discussioni svoltesi presso la Divisione Industria e Commercio con l'intervento del Comitato di Collaborazione previsto dall'art. 13 del D.L. C.P.S. 23-12-1946, n. 532 - che per la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha tutte le attribuzioni demandate alla Giunta delle Camere di Commercio -; in detto Comitato sono rappresentate le varie categorie economiche, vedi le Associazioni dei Commercianti, degli Industriali, degli Agricoltori, degli Artigiani, delle Cooperative, la Camera del Lavoro e i Liberi Sindacati.

Nelle discussioni anzidette la Divisione Industria e Commercio (richiamandosi ai criteri espressi dal Consiglio della Valle nella seduta del 9-10-1947 - di cui si allega copia del verbale -) si è preoccupata sopratutto di impedire che, tanto nell'acquisto come nella distribuzione dei contingenti, avessero da prevalere interessi monopolistici, a tutto danno del consumatore.

Concretare delle proposte non è stata cosa facile dato i contrastanti punti di vista che al riguardo avevano i rappresentanti delle singole categorie, ma l'obbiettività dimostrata ha permesso di conciliare le opposte tendenze facendo desistere le parti da qualsiasi egoistico irrigidimento.

Non abbiamo ritenuto necessario dilungarci con la presente relazione, poiché i dettagli emergono dagli otto verbali del Comitato citato che alleghiamo in copia. Ci limiteremo quindi a riassumere in modo schematico i criteri di massima a cui siamo Giunti, ripromettendoci di sviluppare verbalmente l'argomento.

ACQUISTO DEI GENERI CONTINGENTATI

Per l'acquisto dei generi contingentati si era accennato, da parte di alcuni, all'opportunità che l'Amministrazione della Valle assumesse in proprio l'iniziativa di finanziare gli acquisti e gestire direttamente i contingenti.

Tale proposta fu respinta da questa Divisione in quanto considerata non consona ai sani principi che vietano che l'amministrazione si sostituisca al commercio in un compito di specifica competenza di quest'ultimo.

Tale principio, d'altronde, corrisponde a quello già affermato dal Consiglio della Valle nel 1947.

DISTRIBUZIONE DEI CONTINGENTI

Circa la distribuzione sono stati esaminati vari criteri e precisamente i seguenti:

1) Distribuzione dei vantaggi derivanti dalla franchigia dei vari prodotti, compresi i carburanti, in parti uguali a tutti indistintamente gli abitanti della Valle.

2) Distribuzione dei vantaggi suddetti non già direttamente alla popolazione, ma ai Comuni in proporzione degli abitanti, per opere di pubblica utilità.

3) Costituzione di una barriera a Pont St. Martin, a spese della Valle sul tipo di una cinta daziaria, onde impedire l'esodo dei prodotti contingentati dalla Valle, lasciando pertanto libera e incontrollata la circolazione dei prodotti stessi nell'interno.

Il primo di questi criteri, se pure apparentemente poteva sembrare il più giusto, venne scartato perché giudicato dalla maggioranza del Comitato in contrasto con lo spirito informatore della legge, specie per quanto si riferiva ai carburanti.

Il secondo criterio venne ugualmente abbandonato in quanto non solo in contrasto, come il precedente, con lo spirito della legge, ma perché con la sua adozione, si verrebbe a costituire una vera e propria monetizzazione delle franchigie, già disapprovata dal Consiglio della Valle nel 1947.

In quanto alla terza proposta essa fu giudicata materialmente inattuabile e inefficace in ogni modo ad impedire gli eventuali accaparramenti delle merci contingentate, a danno dei consumatori.

Venne quindi riconosciuto, pur non nascondendosene tutti gli inconvenienti, che per la distribuzione dei prodotti contingentati era necessario adottare il sistema del tesseramento in modo da garantire al consumatore la quota spettantegli di diritto (le modalità sono proposte più avanti).

Fu giustamente osservato che i vantaggi derivanti dalla franchigia sulla benzina costituirebbero, per il loro importo elevato, una evidente sperequazione a vantaggio di una ristretta categoria di consumatori. A rimediare in parte a tale sperequazione fu proposto che tutte le spese relative alla amministrazione e al controllo dei contingenti da parte della Valle debbano gravare sulla benzina fino al 50% della relativa franchigia, se ciò non bastasse la rimanenza dovrebbe essere ricavata dagli spiriti.

CONTROLLO

In quanto al controllo che la Valle ha il dovere di esercitare sia sugli acquisti sia sulla distribuzione dei prodotti, allo scopo di assicurare agli abitanti della Valle il rispetto dei suoi diritti, si propone che venga istituito un apposito ufficio alle dipendenze dirette della Divisione Industria e Commercio. Le spese di questo Ufficio rientreranno in quelle dell'amministrazione dei contingenti stessi come detto più sopra.

ACQUISTO

1) L'acquisto dei seguenti generi verrebbe affidato normalmente ai grossisti della Valle o gruppi di dettaglianti riservandosi l'Amministrazione regionale il diritto di affidarlo ad altre Ditte solo quando irregolarità e differenze di prezzo consigliassero di farlo nell'interesse dei consumatori:

Zucchero - Caffè - Surrogato caffè - Thè - Cacao - Olio di semi - Spiriti - Petrolio - Alcool denaturato - Birra.

2) L'acquisto dei carburanti olii lubrificanti, sarebbe effettuato, come attualmente, dalle Società a ciò autorizzate dal Governo e che normalmente forniscono la Valle: Standard, Agip, ecc..

RIPARTIZIONE DEI CONTINGENTI DA ACQUISTARE FRA I GROSSISTI

Una prima ripartizione potrebbe essere effettuata su proposta dell'Associazione Commercianti fra i vari grossisti o gruppi di dettaglianti secondo il criterio che la stessa giudicherà più opportuno.

Le successive ripartizioni invece potrebbero essere fatte in base ai quantitativi venduti da ogni grossista (quantitativi da comprovare mediante versamento dei bollini).

I commercianti sono del parere che la ripartizione dovrebbe essere annuale e ciò per mettere gli interessati sopra citati in condizione di prendere accordi più vantaggiosi nell'importazione e nell'acquisto dei prodotti.

Dal canto nostro riteniamo invece che le successive ripartizioni debbono basarsi sulle rendite mensili o bimestrali perché solo così potremmo stimolare la concorrenza e tutelare la libertà di approvvigionamento dei dettaglianti.

CRITERI DI DISTRIBUZIONE

Olio di semi - surrogato di caffè - thè.

Esclusivamente alla popolazione.

Zucchero.

Alla popolazione, ai pubblici esercizi, alle industrie, ai turisti.

Caffè.

Alla popolazione e, possibilmente, ai pubblici esercizi e ai turisti.

Cacao.

Alla popolazione, alle pasticcerie e gelaterie.

Cioccolato.

Alla popolazione e ai turisti.

Spiriti

All'industria per la lavorazione - al commercio sotto varie forme (alcool puro, profumi, liquori) - agli alambicchi per uso familiare.

Birra.

Libera (l'assegnazione del relativo contingente, che è sufficiente, verrà data all'industria locale, riservando una quota percentuale al commercio, per la birra estera).

Alcool denaturato.

Libero.

Petrolio.

Ai Comuni mancanti di illuminazione elettrica -A coloro che si prenotino ai Comuni giustificando la richiesta.

Le distribuzioni ai pubblici esercizi sono fatte presupponendo che gli stessi consentano di effettuare congrui ribassi sui prezzi delle consumazioni; sono state negate per il momento agli albergatori in quanto questi si sono dimostrati restii ad effettuare qualsiasi ribasso sul prezzo delle pensioni.

Lo stesso criterio si è seguito per la distribuzione alle industrie, le quali sono tenute a ribassare il prezzo dei loro prodotti ed a giustificarne la destinazione.

CARBURANTI

Benzina.

Agli automezzi di:

1) Amministrazioni ed Enti Pubblici;

2) Addetti ai servizi pubblici (autocorriere che vanno a benzina, auto da noleggio);

3) Privati per qualsiasi tipo o genere di automezzo (auto, moto, ecc.);

4) Autotrasportatori a benzina.

Per le macchine da noleggio viene fatta una assegnazione come agli automezzi appartenenti ai privati con l'aggiunta di una aliquota fissa mensile. È ammessa la possibilità che il quantitativo di benzina che queste non consumano in alcuni mesi per di scarso lavoro venga adoperato in mesi di maggior consumo.

Inoltre è stato ammesso il criterio che:

a) al privato che ha più di un'autovettura possa essere concessa l'assegnazione per una sola macchina;

b) al privato che ha la macchina ed un camioncino spetti la assegnazione per tutti due;

c) al privato che ha la macchina ed una motocicletta spetti la assegnazione per tutti due.

5) Ai turisti.

Gasolio.

A tutti gli autobus, autocarri ed automezzi che funzionano a gasolio in circolazione, immatricolati nella Valle (con limitazione per le percorrenze fuori Valle).

LUBRIFICANTI

Olii lubrificanti.

A tutti gli automezzi, nella proporzione delle assegnazioni agli stessi assegnate.

La distribuzione dei carburanti e degli olii lubrificanti viene fatta mediante appositi buoni.

SISTEMA DI DISTRIBUZIONE

Tesseramento

Istituzione di una tessera A con bollini e di una tessera B con bollirli bimestrali, trimestrali, annui.

---

Tessera A

Caffè

(gr. 15O)

- bollivi mensili

Zucchero

(gr. 1.500)

- bollini mensili

Tessera B.

Surrogato di caffè

(gr. 300)

- bollini semestrali

Cacao

(gr. 250)

- bollivi trimestrali

Cioccolato

(gr. 500)

- bollini bimestrali

Thè (?)

(gr. 50)

- bollini annuali

Alcool puro (?)

- bollini annuali

Olio di semi

(kg. 1)

- bollini bimestrali

La tessera ed i bollini hanno validità annuale (cioè per l'anno per il quale sono stati emessi). Non è consentito il ritiro anticipato.

---

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PER L'ESAME E LO STUDIO DEL PIANO E DELLE NORME PER L'ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI CONTINGENTAMENTO IN VALLE D'AOSTA

La Commissione costituita nell'adunanza del Consiglio regionale del 14 ottobre 1949 è stata insediata dal Sig. Presidente del Consiglio il giorno 21 dicembre 1949.

Ha tenuto riunione nei giorni 21 e 23 dicembre 1949, il 4 e 11 gennaio 1950.

Nella prima riunione è stato designato come Presidente l'Ing. Pasquali Augusto, - Vice Presidente del Consiglio; tutte le riunioni, meno quella dell'11 gennaio, sono state plenarie con la partecipazione di tutti i membri Sig. Bréan Giuseppe - Consigliere regionale; Geom. Nicco Giulio, Consigliere regionale; Sig. Dayné Celestino, Consigliere, regionale; Sig. Dujany Cesare, Consigliere regionale.

A tutte le riunioni ha pure partecipato l'Assessore all'Industria e Commercio Per. Ind. Fosson. Alla riunione del 4 gennaio 1950 ha partecipato l'On.le Farinet.

Come base delle discussioni è stata presa la relazione presentata dall'Assessore Per. Ind. Fosson (relazione che viene allegata). Questa relazione era frutto delle ampie discussioni svoltesi presso la Divisione Industria e Commercio con l'intervento del Comitato di Collaborazione previsto dall'art. 13 del D.L. C.P.S. del 23-12-1946 n. 532 che, per la Regione Autonoma della Valle d'Aosta, ha tutte le attribuzioni demandate alle Giunte delle Camere di Commercio.

In detto Comitato sono rappresentate le varie categorie economiche come le Associazioni dei Commercianti, degli Industriali, degli Agricoltori, degli Artigiani e delle Cooperative della Valle d'Aosta, la Camera del Lavoro ed i Liberi Sindacati.

È doveroso riconoscere che l'opera svolta dall'Assessore nelle sedute del Comitato di Collaborazione aveva permesso di conciliare in vari punti in discussione le opposte tendenze dei rappresentanti delle diverse categorie interessate, in modo da poter presentare alla nostra Commissione Consiliare proposte che erano già state esaminate ed approvate dalla totalità o quasi dalla totalità dei rappresentanti delle varie categorie. Per altri punti invece non vi era stata discussione o non era stato possibile raggiungere un accordo o comunque non era stato espresso un parere lasciando la formulazione di ulteriori proposte alla Commissione Consiliare.

Il Consigliere G. Nicco prima dell'inizio della discussione ha ritenuto opportuno affermare che solo la attuazione della zona franca integrale permetterà di soddisfare le necessità del turismo e delle varie categorie economiche (industria, commercio, esercenti, ecc.) e che in attesa i benefici della attuale esenzione fiscale per determinate merci e contingenti dovevano andare esclusivamente alla popolazione e ripartiti in modo uguale fra tutti i membri della popolazione stessa.

La Commissione non ha potuto aderire a questo punto di vista in quanto nelle discussioni avvenute fra i rappresentanti della Regione Autonoma della Valle di Aosta ed i Rappresentanti del Governo per la determinazione dei contingenti erano state esaminate e tenute presenti almeno in parte le necessità del turismo, dell'industria e del commercio ed i quantitativi erano stati fissati in conseguenza, oggi non è possibile ignorare questi accordi. Comunque la assegnazione dei generi alimentari dovrà essere fatta prevalentemente alla popolazione e per quanto concerne la necessità di impedire che particolari e ristrette categorie di consumatori vengono ad avere vantaggi troppo elevati a seguito di alcune franchigie come, ad esempio, quella della imposta di fabbricazione della benzina, si ritiene opportuno di proporre che le spese di amministrazione e gestione del contingentamento vengano a gravare essenzialmente sulla benzina riducendo del 50% il vantaggio delle esenzioni fiscali sulla benzina stessa. Nel caso in cui la cifra così accantonata non risultasse sufficiente, si propone di provvedere riducendo di quanto possa essere necessario il vantaggio delle esenzioni fiscali sull'alcool puro.

Per quanto concerne le persone che dovranno godere dei vantaggi del contingentamento, si ritiene che per popolazione debbano intendersi tutte persone con residenza stabile in Valle, i lavoratori alle dirette dipendenze di ditte inscritte nell'Ufficio Anagrafe della Regione Autonoma della Valle di Aosta, gli appartenenti ai Corpi di polizia ed i militari che debbano prelevare i viveri al mercato libero; che debbano essere considerati turisti quelli che più propriamente potrebbero chiamarsi villeggianti e che risiedono in Valle per almeno quindici giorni.

Per ognuna delle questioni esaminate dalla Commissione si è ritenuto di esporre nella presente relazione le norme come sono state formulate dalla Commissione facendole seguire da brevi note esplicative delle ragioni che ne hanno giustificata la formulazione.

a) Criteri di distribuzione dei contingenti e dei vantaggi derivanti dalla franchigia.

"La Commissione unanime concorda sulla opportunità che la distribuzione dei generi contingentati sia assicurata col sistema del tesseramento che è risultato il solo che garantisce al consumatore la quota spettantegli di diritto".

Altri sistemi di distribuzione avevano fatto oggetto di discussioni in seno alla Commissione di Collaborazione e sono stati riesaminati dalla Commissione consiliare; fra questi:

1) Ripartizione dei vantaggi derivanti dalla franchigia dei vari prodotti fra tutti i Comuni della Valle in rapporto al numero degli abitanti e in modo da finanziare opere di pubblica utilità. La Commissione ritiene oggi non attuabile tale sistema che in sostanza si concreterebbe in una vera e propria monetizzazione dei vantaggi della franchigia e oltre essere in contrasto con lo spirito della concessione della franchigia stessa pregiudicherebbe la questione del riparto delle entrate erariali.

2) Istituzione di una barriera a Pont St. Martin a spese della Regione. Questa barriera del tipo di una cinta daziaria dovrebbe impedire l'esodo dei prodotti contingentati lasciando però libera e incontrollata la circolazione e la vendita dei prodotti stessi nell'interno della Regione Autonoma. Tale soluzione è stata scartata in quanto avrebbe portato inevitabilmente dispersioni ed accaparramenti a danno dei consumatori aventi diritto.

b) Modalità di acquisto dei generi contingentati.

"La Commissione propone che l'acquisto dei sottoelencati generi venga affidato normalmente ai grossisti della Valle, ai consorzi di cooperative o a gruppi di dettaglianti riservandosi l'Amministrazione regionale il diritto di affidarlo ad altre ditte o enti scelti a suo giudizio insindacabile: Zucchero, Caffè, Surrogato caffè, Thè, Cacao, Olio di semi, Spiriti, Alcool denaturato, Birra, Petrolio.

Il quantitativo minimo di ogni assegnazione sarà determinato per ogni genere dall'Amministrazione regionale.

L'acquisto dei carburanti verrà effettuato dalle società a ciò autorizzate dal Governo (AGIP, Standard, ecc.).

L'acquisto degli olii lubrificanti sarà effettuato dalle case che normalmente riforniscono la Valle di Aosta".

Da parte di alcuni era stato proposto che l' Amministrazione della Valle assumesse in proprio la iniziativa di finanziare gli acquisti e di gestire direttamente i contingenti. Tale proposta è stata rinnovata dal Consigliere G. Nicco, mentre il Consigliere Dayné proponeva di non accettare per il momento tale proposta ma di riservarsi di accettarla in un secondo tempo nel caso in cui fossero sorti inconvenienti.

La Commissione ha ritenuto che non fosse opportuno che l'Amministrazione regionale si sostituisse ai grossisti commercianti in un compito di specifica competenza di questi ultimi. Però la proposta sopra formulata è redatta in modo da lasciare libero il campo alla concorrenza fra i grossisti, di permettere a Consorzi di Cooperative ed eventualmente a gruppi di dettaglianti di rifornirsi direttamente ed infine lascia libera l'Amministrazione regionale di affidare ad altri. Enti (eventualmente di sua creazione) la gestione di particolari contingenti.

e) Controllo.

La Commissione dopo esame delle varie possibilità di controllo ha approvato la seguente norma:

"L'Amministrazione regionale istituirà un apposito Ufficio Zona Franca per assicurare agli abitanti della Valle il rispetto dei loro diritti, effettuando il controllo sui prezzi e sulle qualità dei generi contingentati ed eventualmente fissando i prezzi massimi di vendita.

Le spese di questo Ufficio rientreranno nelle spese di amministrazione dei contingenti stessi".

d) Ripartizione dei contingenti fra i grossisti ed equiparati.

"La Commissione, dopo esame delle proposte formulate dalla Divisione Industria e Commercio, ha approvato le seguenti proposte di ripartizione fra i grossisti ed equiparati dei contingenti da acquistare.

Una prima ripartizione fra le varie ditte sarà effettuata dall'Amministrazione della Valle su proposta delle Associazioni di categoria, fermo restando che l'assegnazione ad ogni grossista o Consorzio di Cooperative o gruppo di dettaglianti non potrà superare il 40% dei generi contingentati. Le successive ripartizioni saranno effettuate ogni due o tre mesi in base ai quantitativi venduti da ogni grossista o Consorzio o gruppo di dettaglianti (quantitativi da comprovare mediante il versamento dei bollini).

e) Criteri di distribuzione.

Norma fondamentale seguita è stata quella di distribuire il maggior quantitativo possibile di generi fra la popolazione in modo da migliorarne il tenore di vita pur evitando che una eccessiva larghezza nelle assegnazioni individuali portasse ad un commercio dei tagliandi delle tessere.

f) Olio di semi - surrogato di caffè - thè.

Si propone che vengano distribuiti esclusivamente alla popolazione: Olio di semi kg. 6, annui, surrogati di caffè kg. 0,600 annui, thè grammi 50 annui.

g) Zucchero.

Si propone di fissare, per il primo semestre, un quantitativo mensile di kg. 1,600 per abitante, salvo assegnare per il secondo semestre un quantitativo superiore.

Per i turisti villeggianti si propone un quantitativo di kg. 0,800 per ogni quindici giorni di residenza.

Si ritiene per il primo semestre di non fare nessuna assegnazione ad esercizi pubblici.

Si propone di assegnare: alle industrie per il primo anno q.li 2.000 da destinare alla fabbricazione di cioccolato per la popolazione ed i turisti villeggianti.

Si propone di assegnare alle industrie dei liquori q.li 50 per il primo anno.

Alle industrie delle marmellate si potrebbero assegnare, in rapporto alle disponibilità, q.li 400 (corrispondenti a q.li 700 di marmellate). Occorre però tenere presente che le industrie delle marmellate godono già di una larga esenzione fiscale sugli zuccheri.

h) Caffè.

Si propone che venga distribuito esclusivamente agli abitanti ed ai turisti villeggianti con una razione mensile di gr. 200 per abitante ed una razione quindicinale di gr. 100 per turista villeggiante.

Si propone che il caffè sia venduto crudo anziché tostato con facoltà ai dettaglianti di fornirlo tostato a chi ne fa esplicita richiesta.

Nessuna distribuzione ai pubblici esercizi per il primo semestre con riserva di farlo dopo i risultati della distribuzione alla popolazione.

i) Cacao.

Si propone che venga distribuito alla popolazione ed ai turisti villeggianti. Alla popolazione kg. 1 all'anno; ai turisti villeggianti gr. 50 alla quindicina. Nessuna distribuzione a gelaterie e pasticcerie.

l) Cioccolato.

Si propone che venga distribuito alla popolazione ed ai turisti villeggianti. Alla popolazione Kg. 3 all'anno; ai turisti villeggianti gr. 150 alla quindicina.

m) Alcool puro.

La Commissione propone che il contingente di alcool puro venga così distribuito: 30% direttamente alla popolazione in ragione di gr. 500 annui per ogni persona che abbia compiuto 18 anni e mediante tessera. Questo alcool verrebbe venduto tramite ditte in possesso della licenza UTIF in modo che l'alcool venga messo in commercio in bottiglie sigillate; 10% al commercio sotto forma di profumi nazionali ed esteri in vendita libera; 6% ai proprietari di alambicchi per uso familiare; 27% al commercio sotto forma di liquori nazionali ed esteri in vendita libera; 27% all'industria per trasformazione in liquori in vendita libera.

Anche questa ripartizione è da ritenere provvisoria per il primo semestre.

Eventuali variazioni potrebbero essere prese dopo i risultati di consumo dei primi mesi.

n) Birra.

Si propone che la vendita sia lasciata libera riservando un 6% al commercio di birra estera.

o) Alcool denaturato.

Si propone che la rendita sia lasciata libera.

p) Petrolio.

Si propone che un contingente di petrolio sia assegnato ai Comuni che sono sprovvisti di illuminazione elettrica e che la rimanenza sia ripartita fra coloro che inoltrino tramite i Comuni motivata richiesta di assegnazione.

q) Carburanti.

Si propone di distribuire la benzina agli automezzi immatricolati in Valle e funzionanti secondo le seguenti norme:

1) Amministrazioni ed Enti pubblici. Fare assegnazioni per tutti i quantitativi di presunto consumo.

2) Addetti ai servizi pubblici. Noleggio di rimessa Lt. 1.500 annuali (per vetture di media potenza - tipo Fiat 1100 e di Lancia Aprilia - in proporzione per le altre). Autobus di linea tutto il fabbisogno, previsto in Lt. 6.000 annuali.

3) Privati per automezzi targati e residenti in Valle.

Auto Lt. 720 annuali per vettura di media potenza (Fiat 1100, Aprilia, Fiat 1500) proporzionalmente per le altre. Moto di media potenza Lt. 175 annuali; motoleggere Lt. 100 annuali; autocarri a benzina potenza fiscale HP. 15-16 Lt. 1.500 annui, per potenze diverse quantitativi in proporzione.

Industria ed agricoltura Lt. 20.000 totali all' anno.

I privati possessori di più di una autovettura godranno della assegnazione di benzina per una sola autovettura.

Si verranno così ad impegnare Lt. 1.400.000 circa all'anno di benzina.

Le cifre segnalate sono indicative e verranno precisate dalla Divisione Industria e Commercio.

Rimangono disponibili per il turismo circa litri 500.000 che proponiamo vengano distribuiti secondo le seguenti norme:

Ogni automobilista entrando in Valle riceve una tessera nella quale verrà segnalato il numero di targa dell'autoveicolo e la data.

Sul libretto di circolazione verrà messo un piccolo timbro e data indicante che è stata consegnata la tessera.

Nel terzo giorno successivo lo stesso potrà recarsi in uno degli uffici di distribuzione buoni benzina della Valle d'Aosta e gli verranno senz'altro consegnati buoni per litri 10 di benzina (per macchine di media cilindrata, tipo Fiat 1100, più o meno per le altre).

Dopo altri tre giorni o periodo superiore l'automobilista potrà recarsi agli Uffici distribuzione buoni per ricevere ulteriori buoni per Litri 10 di benzina.

Analoga distribuzione avrà luogo per ogni successivo periodo di tre giorni, sino ad esaurimento della tessera per un quantitativo globale di Lt. 70.

Ad ogni consegna verrà stampigliata la tessera. I buoni consegnati saranno sempre per litri 10 anche nel caso in cui i buoni precedenti siano stati consegnati da più di tre giorni.

Gli uffici distribuzione buoni benzina potrebbero essere situati a Pré St. Didier o Courmayeur, a Verrès, a Pont St. Martin, a St. Vincent, ad Aosta. La validità della tessera dovrebbe essere di un anno solare.

r) Gasolio.

Si propone che il gasolio venga assegnato agli automezzi funzionanti immatricolati in Valle da parte di Ditte che hanno la sede legale nella Valle d'Aosta. Il quantitativo da assegnare potrebbe essere di Lt. 500 al mese.

Lt. 20.000 potrebbero essere tenuti a disposizione delle Industrie ed Agricoltura.

Per gli autobus di linea dovrebbe darsi una assegnazione corrispondente al totale fabbisogno che si prevede di Lt. 6.000 all'anno per autobus.

s) Lubrificanti.

Per i lubrificanti si propone che le assegnazioni seguano le stesse norme che per i carburanti.

Data l'impossibilità di poter accertare l'esatto fabbisogno di vari prodotti per le varie categorie di consumatori, tenuto anche presente il prevedibile incremento dei consumi, si ritiene opportuno precisare che le cifre che sono segnalate per le assegnazioni vengono limitate al primo semestre dell'anno 1950, con riserva di adeguarle per il secondo semestre alle risultanze dei primi periodi di distribuzione.

La Commissione fa voti che i benefici delle esenzioni fiscali abbiano inizio dalla data del 14 ottobre 1949 o, quanto meno, dal 17 novembre 1949, data di trasmissione al Ministero delle Finanze della richiesta da parte del Consiglio della Valle della applicazione della Legge del 3 agosto 1949, n. 623.

Allo scopo di accelerare la definizione della gestione, la Commissione ha ritenuto di indicare soltanto le norme generali; si ritiene necessario che il Consiglio Valle esamini con urgenza le attuali proposte della Commissione.

La Commissione si riserva di continuare l'esame particolareggiato delle norme di applicazione dopo la approvazione da parte del Consiglio delle norme di carattere generale.

Aosta, lì 11 gennaio 1950.

Il Presidente della Commissione

f.to Ing. A. Pasquali

---

DIVISIONE INDUSTRIA E COMMERCIO

SCHEMA DI REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELLA LEGGE 3 AGOSTO 1949 N. 623 CONCERNENTE LA CONCESSIONE ALLA VALLE D'AOSTA DELLA ESENZIONE FISCALE PER DETERMINATE MERCI E CONTINGENTI.

Titolo 1

Amministrazione e gestione dei contingenti

Art. 1

In virtù dell'art. 4 della legge 3 agosto 1949, n. 623, l'amministrazione e la gestione dei contingenti delle merci concesse in esenzione fiscale alla Valle d'Aosta sono affidate alla Divisione Industria e Commercio che vi provvede con l'apposito Ufficio "Zona Franca".

Detto Ufficio, al quale spetta, l'esecuzione del presente Regolamento, disponendone con opportuni provvedimenti la pratica attuazione, riceve ed esamina gli eventuali reclami; compie tutte le operazioni di controllo, - anche sulla qualità e sui prezzi delle merci - che ritiene opportune onde assicurare al consumatore il rispetto dei suoi diritti. Può eventualmente fissare i prezzi massimi di vendita.

Per l'espletamento dei suoi compiti l'Ufficio si avvale della collaborazione del Comitato di cui all' art. 13 del D.L.C.P.S. 23-12-1946, n. 532, con la eventuale assistenza del Direttore della Circoscrizione Doganale di Aosta e di un Rappresentante dell'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione di Torino.

Art. 2

Le spese per l'amministrazione e la gestione dei contingenti graveranno sulle esenzioni fiscali della benzina - sino al 50% delle stesse - ed eventualmente su quella degli spiriti.

Titolo II

Acquisto dei generi contingentati

Art. 3

I generi contingentati elencati all'art. 7 sono normalmente introdotti nella Valle da grossisti, da consorzi di cooperative, da gruppi di dettaglianti, che siano regolarmente iscritti presso la Camera di Commercio della Regione ed abbiano sede legale nella Valle.

L' Amministrazione regionale si riserva il diritto di affidare l'acquisto di tutti o parte di detti generi ad altre Ditte ed Enti.

Art. 4

Le Ditte, alle quali è concesso di introdurre in Valle delle merci contingentate, devono assumersi ogni responsabilità relativa alle modalità d'acquisto e al pagamento delle merci medesime e sottostare ai controlli disposti dall'Amministrazione.

Le eventuali domande d'importazione dall'estero, prima di essere inoltrate al Ministero competente, devono essere presentate alla Divisione Industria e Commercio - Ufficio Zona Franca - per il necessario benestare.

Titolo III

Ripartizione dei contingenti fra le Ditte

Art. 5

L'Ufficio Zona Franca provvede alla ripartizione dei generi contingentati fra le Ditte di cui all'art. 3 in base ai bollini delle tessere venuti in possesso delle Ditte stesse.

Per la prima ripartizione l'Ufficio può avvalersi dei dati e degli elementi forniti dalle locali Associazioni di categoria.

In ogni caso l'aliquota percentuale di assegnazione non deve superare per ciascuna Ditta e per ciascun genere il 40% del quantitativo ripartito, mentre il quantitativo minimo di assegnazione verrà fissato dall'Ufficio a seconda dei generi.

Titolo IV

Cessione dei generi contingentati ai dettaglianti

Art. 6

I grossisti cedono le merci loro assegnate ai dettaglianti su richiesta degli stessi, previo ritiro dei bollini corrispondenti fatta eccezione per la prima assegnazione da considerarsi in conto deposito.

I Consorzi di cooperative, nonché i gruppi di dettaglianti, non possono cedere le merci loro assegnate se non ai propri associati o componenti rispettivamente.

Titolo V

Distribuzione dei generi contingentati

Art. 7

La distribuzione dei generi contingentati, ad eccezione dei carburanti e degli olii lubrificanti, viene effettuata secondo i criteri sottoindicati:

ZUCCHERO

a) alla popolazione

b) ai turisti

e) alle industrie

Lo zucchero verrà distribuito alla popolazione ed ai turisti in parte puro, in parte incorporato nel cioccolato.

CAFFÈ (crudo)

a) alla popolazione

b) ai turisti

SURROGATO DI CAFFÈ

alla popolazione

CACAO

a) alla popolazione

b) ai turisti

Il cacao verrà distribuito alle suddette categorie in parte puro, in parte incorporato nel cioccolato.

THE

alla popolazione.

OLIO DI SEMI

alla popolazione.

SPIRITI

a) alla popolazione

b) al commercio

c) all'industria.

LA BIRRA

IL PETROLIO

L'ALCOOL DENATURATO

al commercio per la libera vendita.

Art. 8

Sotto la voce POPOLAZIONE devono essere compresi:

a) - tutte le persone che hanno residenza stabile nei Comuni della Valle;

b) - i lavoratori alle dipendenze di Ditte iscritte nell'Ufficio Anagrafe della Camera di Commercio Regionale non aventi residenza stabile nei Comuni della Valle;

c) - gli appartenenti ai corpi di polizia ed i militari, di stanza in Valle, che debbono prelevare i viveri al libero mercato.

Devono essere considerati TURISTI - ai fini della distribuzione dei generi alimentari - esclusivamente quelli che venuti a villeggiare in Valle vi si siano trattenuti per almeno quindici giorni consecutivi.

Fra le industrie citate all'articolo precedente devono essere incluse soltanto particolari industrie alimentari e quelle per la produzione di liquori e di profumi, sempre a condizione che immettano i relativi prodotti esclusivamente sul mercato locale.

Art. 9

È istituita una tessera individuale in due modelli (uno per la popolazione e uno per i turisti) che dà diritto all'acquisto dei generi menzionati all'art. 7.

La tessera per la popolazione contiene per ogni genere un numero di bollini staccabili corrispondenti alle razioni periodiche.

La validità d'acquisto dei bollini scade il 31 dicembre dell'anno di rilascio della tessera.

La tessera per i turisti contiene per ogni genere ad essi concesso un numero di bollini staccabili corrispondenti ad una razione quindicinale.

La validità di acquisto dei bollini è limitata alla fine del mese successivo a quello del rilascio.

Le tessere sono fornite dall'Amministrazione regionale. I Comuni provvedono alla loro compilazione e distribuzione.

Art. 10

La distribuzione dei carburanti e degli olii lubrificanti viene effettuata agli automezzi circolanti, immatricolati in Valle, nella quale i proprietari, abbiano residenza stabile e le Ditte proprietarie vi abbiano la sede legale, mediante appositi buoni, secondo i criteri sottoindicati:

CARBURANTI

BENZINA

Agli automezzi di:

1) Amministrazioni ed Enti pubblici;

2) Addetti a servizi pubblici (autocorriere, arto da noleggio, ecc.);

3) Privati (auto, moto, ecc.);

4) Autotrasportatori;

5) Turisti (quelli la cui permanenza minima nella Valle sia di giorni tre).

Alle macchine agricole ed eventualmente ai motori in attività presso artigiani, con potenza non superiore ad Hp. -, qualora non godano già di particolari esenzioni.

GASOLIO

Agli automezzi di:

1) Amministrazioni ed Enti Pubblici;

2) Addetti ai servizi pubblici (autocorriere, eccetera);

3) Autotrasportatori;

4) Turisti (quelli la cui permanenza minima nella Valle sia di giorni tre).

Alle macchine agricole ed eventualmente ai motori in attività presso artigiani, con potenza non superiore ad Hp -, qualora non godano già di particolari esenzioni.

OLII LUBRIFICANTI

A tutti gli automezzi, alle macchine ed ai motori, in proporzione del carburante assegnato.

---

L'Assessore all'Industria e Commercio, Per.Ind. FOSSON inizia la sua relazione rilevando che, nella seduta del 14 ottobre 1949, aveva già riferito sui precedenti della questione della zona franca dal 1946 al 1949 ed aveva spiegato le ragioni nei le quali il Consiglio aveva stabilito di richiedere la provvisoria applicazione del sistema del contingentamento, in attesa che venisse attuata in Valle d'Aosta la zona franca integrale.

Informa che in data 17 novembre 1949 è stata trasmessa al Ministero delle Finanze copia della deliberazione consiliare n. 122 del 14 ottobre 1949, con la quale il Consiglio aveva stabilito di richiedere l'applicazione delle esenzioni fiscali di cui alla legge 3 agosto 1949, n. 623. Precisa che il Ministero delle Finanze rispose chiedendo l'invio di un regolamento per l'applicazione della legge di cui sopra.

Ritiene necessario di riferire brevemente al Consiglio, come già ha riferito precedentemente alla Giunta e alla Commissione consiliare, sul lavoro svolto dall'Assessorato all'Industria e Commercio, lavoro che si concretò nella relazione che è stata rassegnata alla apposita Commissione consiliare.

Informa di avere ritenuto necessario di sentire il parere delle varie categorie economiche interessate, - e cioè delle categorie dei commercianti, degli industriali, degli agricoltori, degli artigiani, delle cooperative, - in ordine all'orientamento che doveva essere seguito per la distribuzione dei contingenti alla popolazione. Aggiunge che ritenne anche opportuno consultare varie persone appartenenti alle stesse categorie economiche, allo scopo di conoscere i punti di vista dei vari interessati, punti di vista che, in alcuni casi, risultarono contrastanti fra i diversi appartenenti alla medesima categoria economica.

Fa presente che i singoli pareri furono posti per iscritto e servirono di base per la discussione preliminare, le risultanze della quale furono oggetto di successiva discussione nelle adunanze tenute dal Comitato di Collaborazione di cui all'art. 13 del Decreto C.P.S. 23-12-1946, n. 532.

Riferisce:

a) che la categoria degli industriali richiese che fosse lasciata libera ed incontrollata la circolazione dei prodotti contingentati nella Regione, previa costruzione di una barriera daziaria a Pont St. Martin;

b) che i consumatori richiesero che i generi contingentati, compresa la benzina, venissero ripartiti fra tutti gli abitanti;

c) che altre categorie richiesero che la benzina fosse distribuita esclusivamente ai proprietari di macchine e di automezzi il cui numero si aggira sui duemila.

Fa presente che la tesi predominante era favorevole alla ripartizione, fra tutte le categorie, dei benefici derivanti dalle esenzioni fiscali sulla benzina e che, pertanto, - non essendo possibile convertire in denaro tali benefici, - fu ritenuto opportuno di far fronte alle spese per la gestione e la distribuzione dei contingenti gravando sulla benzina fino al 50% della relativa franchigia.

Riferisce che successivamente alla seduta del Consiglio del 14 ottobre 1949, fu convocato, presso la Divisione Industria e Commercio, il succitato Comitato di Collaborazione, che esaminò, in otto riunioni, le varie proposte avanzate dalle diverse categorie economiche; furono così formulate le proposte che sono state rassegnate, successivamente, alla Commissione consiliare, proposte che furono accettate in parte integralmente, in parte con lievi modifiche.

L'Assessore Per. Ind. Fosson riferisce, quindi, sui criteri di massima che, previa discussione, furono approvati dal Comitato di Collaborazione:

Controllo sugli acquisti. - Fu prospettata l'opportunità della creazione di un apposito Ente od organismo, gestito e finanziato dall'Amministrazione regionale, per l'acquisto, la gestione e la distribuzione di generi contingentati. Tale proposta, su conforme parere della maggioranza dei componenti del Comitato di Collaborazione, non fu accettata dalla Divisione Industria e Commercio, in quanto ritenuta non consona ai sani principi che vietano all'Amministrazione di sostituirsi ai commercianti in un compito di loro specifica competenza.

Distribuzione dei contingenti. - Furono prospettati ed esaminati i seguenti criteri:

1) Ripartizione dei vantaggi derivanti dalla franchigia sui vari prodotti, compresi i carburanti, in parti eguali fra tutti indistintamente gli abitanti della Valle.

2) Distribuzione dei vantaggi suddetti non direttamente alla popolazione ma ai Comuni, in proporzione al numero degli abitanti con destinazione dei rispettivi proventi per l'esecuzione di opere di pubblica utilità.

3) Costruzione di una barriera a Pont St. Martin, a spese della Regione, sul tipo di una cinta daziaria, onde impedire l'esodo dei prodotti contingentati dalla Valle, lasciando pertanto, libera ed incontrollata la circolazione dei prodotti stessi nell'ambito della Valle.

Il primo criterio fu respinto perché giudicato in contrasto con lo spirito informatore del decreto 3 agosto 1949, n. 623, specie per quanto si riferisce al carburante.

Il secondo criterio è stato pure respinto non solo perché in contrasto con lo spirito del decreto succitato, ma perché l'adozione di tale sistema di distribuzione si sarebbe concretato, praticamente, in una vera e propria monetizzazione dei contingenti, principio già respinto anche dal precedente Consiglio regionale.

Il terzo criterio fu giudicato materialmente inattuabile e, in ogni modo, non atto ad impedire eventuali accaparramenti delle merci a danno dei consumatori.

Fa presente che il Comitato di Collaborazione si orientò, quindi, verso l' adozione del sistema del tesseramento, che garantisce al consumatore la quota spettantegli di diritto.

Acquisto di generi contingentati. - Si é ritenuto opportuno di proporre che, di norma, venga affidato a grossisti o a gruppi di dettaglianti della Valle l'incarico di procedere all'acquisto dei seguenti generi contingentati, riservandosi l'Amministrazione regionale il diritto di affidare ad altre ditte l'acquisto quando irregolarità e differenze di prezzo lo consigliassero nell'interesse dei consumatori: zucchero, caffè, surrogati di caffè, thè, cacao, olio di semi, spiriti, petrolio, alcool denaturato, birra.

L'acquisto del carburante e degli olii lubrificanti, invece, dovrebbe essere effettuato dalle società a ciò autorizzate dal competente Ministero e che normalmente già ne forniscono la Valle.

L'Assessore Per. Ind. Fosson ritiene necessario di precisare che, mentre i grossisti debbono garantire l'assegnazione dei generi contingentati a tutti i commercianti, i gruppi di dettaglianti, invece, potranno procedere all'acquisto dei generi contingentali in relazione alle necessità dei singoli dettaglianti e non potranno, quindi, cedere parte dei generi stessi ad altri dettaglianti che non facciano parte del gruppo, a meno che abbiano ottenuto il rilascio della licenza occorrente per il commercio all'ingrosso.

Ripartizione di contingenti da acquistare fra i grossisti. - Si è ritenuto che la prima ripartizione fra grossisti, gruppi di dettaglianti e cooperative, possa essere fatta in base agli elementi ricavati in tempo di guerra con il sistema del tesseramento ed in base alle proposte che verranno fatte dalle singole Associazioni.

Si è ritenuto, invece, che le successive ripartizioni debbano essere fatte in base ai quantitativi venduti da ogni grossista o gruppo di dettaglianti, quantitativi da comprovarsi mediante versamento dei bollini.

In tal modo i dettaglianti potranno servirsi dai grossisti di loro gradimento come pure i consumatori potranno servirsi dai dettaglianti di loro gradimento.

Sarà così stimolata la libera concorrenza e tutelata la libertà di approvvigionamento dei dettaglianti e dei consumatori.

Criteri di distribuzione dei contingenti. Sono state concretate e trasmesse alla Commissione le proposte di distribuzione dei contingenti in base ai seguenti criteri:

Olio di semi, surrogato di caffè e thè: esclusivamente alla popolazione, in ragione di: olio di sensi 6 kg. all'anno per persona; surrogato di caffè kg. 0,600 all'anno per persona in razioni semestrali di 300 grammi; thè 50 grammi all'anno per persona.

Zucchero: si è proposta la distribuzione di zucchero alla popolazione, ai pubblici esercizi, alle industrie e ai turisti, si è proposto che la razione mensile per ogni abitante fosse stabilita in kg. 1,500. Rileva che tale quantitativo è stato, successivamente, un poco aumentato dall'apposita Commissione.

Caffè: alla popolazione e possibilmente ai pubblici esercizi e ai turisti.

Cacao: alla popolazione, alle pasticcerie, gelaterie e ai turisti.

Cioccolato: alla popolazione e ai turisti. È da tener presente che i quantitativi di cacao e di zucchero occorrenti per la confezione del cioccolato dovranno essere dedotti dai rispettivi contingenti concessi in esenzione fiscale.

Alcool puro (spiriti): alle industrie, per la lavorazione; al commercio sotto varie forme (alcool puro, profumi, liquori); agli alambicchi, per consumo familiare.

L'Assessore Per. Ind. Fosson informa che, per quanto concerne la distribuzione degli spiriti, esisteva netta divergenza di vedute fra le Associazioni degli industriali e l'Associazione dei commercianti e riferisce alle proposte delle singole Associazioni.

Rileva che il quantitativo di alcool puro destinato agli alambicchi locali dovrà sottostare al controllo e quindi sarà conteggiato nel contingentamento.

Birra: il contingente concesso in esenzione fiscale (9 mila ettolitri) è più che sufficiente, per non dire superiore, alle attuali necessità della Valle d'Aosta e, per tale ragione, si è ritenuto di lasciarne libera la vendita, riservando, peraltro, una quota percentuale, proposta nella misura del 3%, per il commercio della birra estera.

L'Assessore Per. Ind. Fosson cita alcuni dati statistici relativi ai quantitativi di birra prodotti in Italia negli anni 1947-1948 e 1949, nonché dati relativi alla birra importata in Italia durante tali anni.

Alcool denaturato: È stato proposto di lasciare libera la vendita, in relazione al lieve beneficio (10 lire al litro) derivante dall'esenzione fiscale sul quantitativo concesso.

Petrolio: È stato proposto che il petrolio sia ripartito fra i Comuni mancanti di illuminazione elettrica, nonché fra i privati che ne facciano richiesta al Comune di residenza per consumo negli alpeggi.

Benzina: L'Assessore Per. Ind. Fosson, rileva che il beneficio annuo derivante dall'esenzione fiscale sul quantitativo di benzina assegnato alla Valle d'Aosta ammonta a Lire 120 milioni e, richiamandosi a quanto esposto in precedenza, fa presente che il 50% della franchigia della benzina sarà prelevato per far fronte alle spese di amministrazione e di gestione di tutti i contingenti di merci e di prodotti concessi in esenzione fiscale alla Valle d'Aosta. Ritiene che l'importo del 50% della franchigia della benzina sia più che sufficiente per far fronte alle spese di amministrazione e di gestione dei contingenti. Osserva che, qualora l'importo del 50% della franchigia della benzina non sia sufficiente a coprire tali spese, la rimanente differenza di spesa graverà sulla franchigia dell'alcool puro.

Criteri di distribuzione dei carburanti.

Benzina: Si è ritenuto opportuno di dare la preferenza nell'assegnazione della benzina agli automezzi di: 1) Amministrazioni ed Enti pubblici; 2) addetti ai servizi pubblici (autocorriere, auto da noleggio); 3) privati per qualsiasi tipo o genere di automezzi; 4) autotrasportatori a benzina.

L'Assessore Per. Ind. Fosson riferisce che l'assegnazione di benzina dovrebbe avvenire in base ai criteri della percorrenza chilometrica annua per le varie categorie di cilindrata.

Gasolio: Si è proposto che il gasolio venga assegnato a tutti gli autobus, autocarri ed automezzi che funzionano a gasolio, in circolazione e immatricolati nella Valle (con limitazione per le percorrenze fuori Valle). Rileva che nessun gravame sarà posto sulla franchigia del gasolio.

L'Assessore Per. Ind. Fosson riferisce di avere fatto altre proposte più dettagliate in sede di adunanza dell'apposita Commissione consiliare. Dichiara che è opportuno dare atto della celerità con la quale la Commissione consiliare ha disimpegnato il suo compito, rassegnando proposte concrete al Consiglio.

Fa riserva di formulare proposte ed osservazioni dopo la relazione che sarà fatta dal Presidente della Commissione consiliare, Ing. Pasquali.

---

Il Vice Presidente del Consiglio Ing. PASQUALI, nella sua qualità di Presidente della succitata Commissione consiliare, riferisce che la Commissione, nell'accingersi al lavoro, si è preoccupata di espletare il suo compito entro il più breve tempo possibile e di tenere presenti gli interessi generali anziché gli interessi privati.

Informa che la Commissione ha avuto dall'Assessore Per. Ind. Fosson il materiale predisposto dalla Divisione Industria e Commercio il giorno 21 dicembre - giorno in cui ha tenuto la sua prima seduta - e nonostante le feste di fine e di principio d'anno ha proceduto all'elaborazione delle norme di sui trattasi entro il termine di venti giorni.

Rileva che la Commissione si è trovata di fronte a due opposte tendenze, di cui la prima chiedeva che i benefici della zona franca fossero ripartiti in parti eguali fra tutti gli abitanti, esclusi i benefici derivanti dalla esenzione sulla benzina, che sarebbero andati a favore di una determinata categoria. Fa presente che la seconda tendenza era favorevole alla monetizzazione dei benefici della zona franca e alla distribuzione ad ogni abitante della sua quota parte in contanti. Fa presente che la Commissione ha scelto una via di mezzo ed è addivenuta ad una transazione, in quanto ha ritenuto che sarebbe stato eccessivo il beneficio per i possessori di automezzi qualora gli stessi e solo essi avessero usufruito di tutte le franchigie sulla benzina. Pertanto, la Commissione ha ritenuto che si dovesse far fronte alle spese di amministrazione e di gestione del contingentamento gravandole sulla franchigia della benzina in misura del 50% della franchigia stessa.

Tale soluzione è stata l'unica possibile per non avvantaggiare eccessivamente un ristretto numero di persone nei confronti della generalità degli abitanti.

Rileva che, nelle proposte per l'assegnazione di generi contingentati, la Commissione si è sempre preoccupata, per quanto possibile, dell'interesse generale della popolazione anziché di quello di determinate categorie; comunica, ad esempio, che per il caffè è stata proposta la assegnazione alla popolazione ed ai turisti, con esclusione degli esercizi pubblici e che così si è fatto per altri generi, come per gli spiriti.

Fu tenuto anche presente che i quantitativi dei contingenti sono stati assegnati e concessi valutando pure le necessità dell'industria e del commercio. Ritiene che il Consiglio possa procedere senz'altro all'esame delle singole norme elaborate nonché delle varie voci dei contingenti, tralasciando la discussione di carattere generale.

Si riserva di fornire i chiarimenti che si renderanno necessari nel corso della discussione.

Il Consigliere Geom. G. Nicco dichiara di non poter approvare integralmente le proposte fatte dal Presidente della Commissione consiliare Ing. Pasquali; ritiene opportuno, quale rappresentante del gruppo dei Consiglieri social-comunisti, sia in seno al Comitato di collaborazione che in seno alla Commissione consiliare, di fare presenti anche ora i criteri sostenuti dal citato gruppo in proposito.

Rileva che sino dalla prima seduta del Comitato di Collaborazione era apparsa evidente la tendenza, soprattutto da parte dell'industria. e del commercio, di tutelare gli interessi loro particolaristici ed egoistici, perdendo di vista lo scopo vero del contingentamento che, per i Consiglieri del gruppo socialista-progressista, è il miglioramento del tenore di vita della popolazione valdostana.

Dichiara che il soddisfacimento delle necessità del turismo, del commercio e dell'industria e delle altre varie categorie e, conseguentemente, la valorizzazione della Valle d'Aosta sotto i diversi aspetti economici, non potranno essere attuati in modo efficace che con l'applicazione integrale della zona franca, che deve essere dal Consiglio tenacemente e continuamente rivendicata in tutti i modi.

Rileva che il punto di vista dei Consiglieri del gruppo social-comunista è stato combattuto soprattutto dagli industriali e dai commercianti (grossisti) e dallo stesso Assessore all'Industria e Commercio, tanto in seno al Comitato di Collaborazione che in seno alla Commissione consiliare.

Fa presente che, tanto in sede di Comitato di Collaborazione che in seno alla Commissione consiliare, compito suo è stato quello di mantenersi il più vicino possibile, nella elaborazione delle diverse proposte, al punto di vista pregiudiziale dei Consiglieri del gruppo social-comunista. Rileva che le varie proposte di monetizzazione delle franchigie per i carburanti sono state respinte con motivi più o meno plausibili, che non lo hanno convinto in pieno; esprime il dubbio che si voglia arrivare al monopolio, larvato fin che si vuole, per l'acquisto dei generi contingentati da parte di alcuni grossisti o gruppi di grossisti, intermediari del capitale bancario.

Precisa che per la massa della popolazione il beneficio del contingentamento si aggirerà sulle tre o quattromila lire all'anno per abitante, mentre, per certe categorie il beneficio raggiunge cifre molto elevate.

Riconosce, però, che la Commissione consiliare è stata unanime nell'accollare alla voce "benzina" tutte le spese, per il contingentamento e ciò contro il parere di un rappresentante industriale in seno al Comitato di Collaborazione che, non contento di richiedere per sé e per la sua categoria tutto il beneficio della benzina, della nafta e degli olii industriali, pretendeva accollare le spese del contingentamento a tutte le voci, comprese quelle di più largo consumo popolare.

Constata che, mentre da parte della Commissione consiliare era stata accettata, per l'acquisto dei generi contingentati, l'inclusione tra i grossisti dei consorzi di cooperative, questi sono stati esclusi nella relazione della Divisione Industria e Commercio. Ritiene si tratti di pura dimenticanza e chiede chiarimenti in merito, richiamando su questo punto l'attenzione del Consiglio.

Constata, inoltre, che vi è una certa differenza tra i quantitativi proposti dalla Commissione e quelli indicati nella relazione dell'Assessorato e ne chiede la ragione.

Per quanto concerne gli altri punti, frutto come già detto di lunghe e talvolta animate discussioni e compromessi, il Consigliere Geom. G. Nicco si rimette alla relazione molto obiettiva del Presidénte della Commissione.

Ritiene che sarebbe, però, opportuna qualche modificazione a favore delle classi più disagiate ed in tal senso rivolge viva raccomandazione al Consiglio.

Richiama ancora l'attenzione della Giunta ed in particolar modo dell'Assessore all'Industria e Commercio sulla utilizzazione del "clearing" per l'esportazione di alcuni prodotti della Valle d'Aosta, ad esempio, marmi, ecc.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, rileva che il Consigliere Geom. G. Nicco ha fatto dichiarazioni di carattere generale sull'argomento in esame. Chiede se qualche altro Consigliere intenda formulare osservazioni generali in proposito riservandosi, in caso contrario, di dichiarare aperta la discussione sui singoli punti della relazione elaborata dalla Commissione consiliare.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON, riferendosi ai rilievi fatti dal Consigliere Geom. G. Nicco fa presente che la relazione della Commissione è stata fatta successivamente alla relazione della Divisione per cui, logicamente, vi sono punti contrastanti fra le due relazioni.

Per quanto concerne la lamentata omissione delle cooperative, osserva che tale omissione è dovuta a pura dimenticanza.

Per quanto concerne, invece, l'appunto rivoltogli di aver sostenuto gli interessi di determinate categorie anziché gli interessi generali, ritiene che il Consigliere Geom. G. Nicco possa dare atto che, sia in seno al Comitato di Collaborazione sia in seno alla Commissione consiliare, l'Assessore all'Industria e Commercio è stato più che obiettivo, tanto è vero che quando si è trattato di prendere posizione contro le singole categorie egli non ha esitato a farlo.

Fa presente che l'unica sua preoccupazione è stata quella di ottenere un orientamento che garantisse da eventuali speculazioni e dalla creazione di monopoli.

Conclude, rilevando che la proposta del Consigliere Geom. G. Nicco attinente alla utilizzazione dei "clearings" per l'esportazione dei prodotti locali (marmi, ecc.) esula dall'argomento in discussione.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, prega il Consigliere Geom. G. Nicco di precisare in che consista la pregiudiziale alla quale ha accennato nelle sue dichiarazioni ed in quale modo tale pregiudiziale contrasti con le conclusioni della Commissione.

Il Consigliere Geom. G. Nicco precisa di aver posto la seguente pregiudiziale: "Sin dalle prime sedute del Comitato di Collaborazione era apparsa evidente la tendenza, soprattutto da parte dell'industria e del commercio, di tutelare gli interessi. particolaristici ed egoistici, perdendo di vista lo scopo vero del contingentamento che, per i Consiglieri del gruppo socialista-progressista, rimane il miglioramento del tenore di vita della popolazione valdostana".

Ritiene cioè, per principio, che i benefici del contingentamento debbano essere ripartiti in parti eguali fra tutti gli abitanti. Rileva di aver posto la pregiudiziale di cui si tratta sia in seno al Comitato di Collaborazione sia in seno alla Commissione consiliare. Fa presente che, non essendo stato accolto il citato principio, egli, in sede di discussione, si è sempre preoccupato di sostenere il punto di vista dei Consiglieri del gruppo social-comunista, facendo si che la Commissione si allontanasse il meno possibile dal suddetto principio nelle norme per l'assegnazione dei generi contingentati.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, rileva che, in sostanza, la pregiudiziale posta dal Consigliere Geom. G. Nicco si traduce nel desiderio che il sistema del contingentamento si risolva in un vantaggio per la popolazione, perché tale è lo scopo della zona franca e del sistema di contingentamento, che, attualmente sostituisce la zona franca ed anche perché si desidera che del contingentamento ed, in un domani, della zona franca non si avvantaggino gruppi monopolistici.

Ritiene opportuno, pertanto, di precisare che, se in tale senso va interpretata la pregiudiziale posta dal Consigliere Geom. G. Nicco, egli è certo di interpretare i sentimenti di tutti i Consiglieri nel dichiarare che il Consiglio è unanimemente favorevole a tale pregiudiziale.

Osserva, però, che occorre scendere sul terreno pratico e dimostrare, nei singoli casi, come si possa tradurre in realtà tale desiderio.

Il Consigliere Geom. G. NICCO obietta che se è vero che, in linea generale, tutti i Consiglieri sono sempre d'accordo, è altresì vero che, all'atto pratico, possono in alcuni casi affiorare interessi particolaristici.

---

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, preso atto che nessun altro Consigliere intende formulare osservazioni di carattere generale, dichiara aperta la discussione sui singoli punti delle proposte formulate dalla Commissione e, in primo luogo, sulla proposta di fare gravare sulla benzina le, spese di amministrazione e di gestione del contingentamento, riducendo cioè del 50% il beneficio della esenzione fiscale sulla benzina.

Il Presidente della Commissione, Ing. PASQUALI, dichiara che l'importo del 50% della franchigia sulla benzina dovrebbe essere più che sufficiente per il finanziamento delle spese di gestione e di amministrazione dei contingenti.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON ritiene che le spese saranno contenute in misura inferiore al 50% della franchigia sulla benzina ed aggiunge che la eventuale differenza a disposizione sarà destinata secondo quanto deciderà il Consiglio.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, rileva l'opportunità che le previsioni di spesa siano, per quanto possibile, corrispondenti alle spese effettive, ad evitare che la benzina sia venduta ad un prezzo superiore di quanto non sia necessario.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva che, in seno al Comitato di Collaborazione i pareri dei rappresentanti delle varie categorie erano nettamente contrastanti circa la devoluzione dei benefici delle franchigie sulla benzina e che fu soltanto dopo ampia ed animata discussione che il Comitato di Collaborazione stabilì, titolo di transazione, che l'importo del 50% della franchigia sulla benzina fosse devoluta per il finanziamento delle spese di amministrazione e di gestione di contingenti.

Il Consigliere Sig. VACHER rileva che i benefici della franchigia sulla benzina, sul gasolio e sui lubrificanti si concretano in annue Lire 176 milioni, di cui 120 milioni per la benzina, 48 milioni per il gasolio e 8 milioni per i lubrificanti. Fa presente che, deducendo - come da proposta - da tale somma Lire 60 milioni per le spese di amministrazione e di gestione del contingentamento, rimangono ancora 116 milioni.

Ritiene che il beneficio di questi 116 milioni non debba andare a vantaggio esclusivo di una determinata categoria di persone (circa duemila), proprietari di automezzi, escludendo da tale beneficio gli altri 98 mila abitanti della Valle d'Aosta. Per tale ragione dichiara di non poter concordare sulla proposta formulata dalla Commissione consiliare e propone che benzina, gasolio, lubrificanti siano venduti al prezzo normale e che, dedotta dall'importo totale di lire 176 milioni la somma di lire 60 milioni, necessaria per le spese di amministrazione e di gestione per il contingentamento, i rimanenti 116 milioni siano distribuiti alla popolazione anche sotto forma di generi alimentari.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON - su richiesta del Consigliere Sig. BREAN - riferisce sulle ragioni per le quali il Comitato di Collaborazione non ha ritenuto opportuno di gravare sulle franchigie del gasolio, che sono molto inferiori ai benefici della franchigia sulla benzina, per le spese di gestione e di amministrazione dei contingenti.

Fa presente che il Comitato di Collaborazione ha ritenuto di gravare soltanto sulla franchigia della benzina per il fatto che della stessa usufruiscono anche i privati proprietari di macchine, mentre del gasolio usufruiscono i proprietari di autocarri e di autobus adibiti a servizi pubblici di linea; si è anche voluto ottenere, con una riduzione (sia pure prevista soltanto del 5%) sul prezzo dei biglietti, un vantaggio diretto anche per la popolazione. Rileva che il criterio stabilito dal Comitato di Collaborazione è stato successivamente seguito dalla Commissione consiliare e ribadisce l'affermazione che il Comitato di Collaborazione è addivenuto alla proposta di gravare nella misura del 50% soltanto la franchigia della benzina per una ragione di equità e per conciliare le opposte tendenze.

Il Vice Presidente del Consiglio, Ing. PASQUALI, osserva che il Consigliere Sig. Vacher non avrebbe sollevata alcuna obiezione, qualora lo Stato avesse autorizzato l'applicazione della zona franca integrale, pur essendo pacifico che avrebbero usufruito della benzina soltanto i possessori di automezzi.

Il Consigliere Sig. VACHER eccepisce che con l'applicazione della zona franca integrale la popolazione valdostana avrebbe usufruito di benefici maggiori e più sostanziali di quelli concessi con il sistema del contingentamento.

Il Consigliere Sig. MANGANONI dichiara di concordare sulla proposta del Consigliere Sig. Vacher, accogliendo la quale i benefici del contingentamento andrebbero a favore di tutta la popolazione e non soltanto di una determinata categoria di persone. Aggiunge, di ritenere molto dubbia la concessione dell'eventuale riduzione sul prezzo dei biglietti da parte delle Aziende esercenti pubblici servizi di linea in Valle d'Aosta.

Il Consigliere Sig. BREAN fa presente che i prezzi dei biglietti delle Aziende esercenti pubblici servizi di linea sono controllati e fissati dagli organi competenti e non possono venire modificati a piacimento dalle Aziende stesse.

L'Assessore Geom. BIONAZ fa presente che la proposta formulata dal Consigliere Sig. Vacher si concreta nella monetizzazione del beneficio del contingentamento, principio che è stato già respinto anche dal precedente Consiglio regionale. Segue discussione fra l'Assessore Per. Ind. FOSSON ed il Consigliere Sig. VACHER in ordine alla proposta formulata da quest'ultimo.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, ricorda che, nella adunanza del 14 ottobre 1949, il Consiglio, pur riaffermando la sua decisione unanime per la. sollecita attuazione della zona franca integrale, ha deliberato di richiedere l'applicazione della esenzione di cui alla surriportata legge 3-8-1949, n. 623, della quale illustra l'articolo 1.

Fa presente che il problema che il Consiglio regionale deve risolvere oggi verte sulla possibilità o meno della monetizzazione dei contingenti concessi in esenzione fiscale.

Ritiene che possa essere accolta la proposta formulata dalla Commissione di gravare nella misura del 50% la sola franchigia della benzina per finanziare le spese di amministrazione e di gestione dei contingenti.

Ritiene, invece non accoglibile, perché in contrasto con la citata legge, la proposta formulata dal Consigliere Sig. Vacher; rileva che la attuazione della proposta stessa si concreterebbe nella monetizzazione dei benefici del contingentamento.

Dopo ampia discussione alla quale prendono parte, altresì, l'Assessore Prof. DEFFEYES ed i Consiglieri Sigg. BREAN, CUAZ, CIAMPORCERO e MARCHESE, il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, rileva l'opportunità che il Consiglio proceda, in primo luogo, alla votazione sulla proposta formulata dalla Commissione consiliare e, successivamente, alla votazione sulla proposta formulata dal Consigliere Sig. Vacher.

L'Assessore Prof. DEFFEYES, rileva che non intende fare una dichiarazione di voto, ma che ritiene, peraltro, necessario di precisare che la Commissione consiliare, composta dai rappresentanti di tutti i gruppi componenti il Consiglio regionale, ha formulato la proposta di cui trattasi, dopo approfondito esame, preoccupandosi unicamente di andare incontro alla popolazione e di evitare la creazione di monopoli. Ritiene, quindi, che debba essere accolta la proposta formulata dalla Commissione consiliare.

Monsieur PERRON, Conseiller, déclare que, tout en étant d'accord en partie avec ce que Mr. le Conseiller Vacher a exposé, il s'abstiendra de participer à la votation relative à sa proposition car il pense que cette dernière se concrétiserait par la monétisation des bénéfices du contingentement et il se déclare contraire à ce principe.

Il Consigliere Geom. G. NICCO dichiara che, pur concordando con il Consigliere Sig. Vacher, si asterrà dall'esprimere il proprio voto in ordine alla votazione sulla sua proposta, avendo approvato, in sede di Commissione consiliare, la proposta formulata dalla Commissione stessa.

Dichiara pure di astenersi dall'esprimere il proprio voto il Consigliere Sig. Dayné, quale componente della Commissione consiliare.

I Consiglieri Sig. MANGANONI e Geom. G. NICCO, in via pregiudiziale, chiedono che sia posta per prima ai voti la proposta formulata dal Consigliere Sig. Vacher; precisano che se tale proposta sarà respinta dal Consiglio regionale, essi approveranno la proposta formulata dalla Commissione consiliare.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, per ragioni procedurali, pone in votazione, per prima, la seguente proposta formulata dalla Commissione consiliare:

"Le spese di amministrazione e di gestione del contingentamento gravano, in primo luogo, sulle franchigie della benzina in misura del 50% delle franchigie stesse. Qualora l'importo del 50% delle franchigie della benzina non sia sufficiente a finanziare completamente le spese stesse, la differenza graverà sulle franchigie dell'alcool puro, in misura da stabilirsi, in relazione alle spese da finanziare."

Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Consiglio approva, ad unanimità di voti, la proposta surriportata.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, accertato e comunicato l'esito della votazione, pone ai voti, per alzata di mano, la proposta sostitutiva, formulata dal Consigliere Sig. Vacher nei seguenti termini:

"Considerato che l'importo delle franchigie sulla benzina, sul gasolio e sugli olii lubrificanti ammonta a complessive Lire 176 milioni, si propone che le contingenze suddette vengano vendute al prezzo attuale di mercato e che l'importo totale delle franchigie, di Lire 176 milioni, sia assegnato e ripartito come segue:

a) - lire 60 milioni (pari al 50% dell'importo delle franchigie sulla benzina) per il finanziamento delle spese di amministrazione e di gestione del contingentamento;

b) - lire 116 milioni da distribuirsi equamente alla popolazione sotto forma di generi alimentari."

Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, si accerta il seguente risultato:

Consiglieri presenti n. 35 (trentacinque);

Consiglieri astenutisi n. 3 (tre: Geom. G. Nicco, Sig. Perron, Sig. Dayné);

Consiglieri votanti n. 32 (trentadue);

Consiglieri favorevoli all'approvazione della proposta sostitutiva n. 6 (sei);

Consiglieri contrari all'approvazione della proposta sostitutiva n. 26 (ventisei);

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, visto l'esito della votazione, comunica che la proposta sostitutiva del Consigliere Sig. Vacher è stata respinta dal Consiglio e che, pertanto, rimane approvata la proposta formulata dalla Commissione consiliare.

IL CONSIGLIO

prende atto.

---

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, dichiara quindi, aperta la discussione sulle altre norme proposte dalla Commissione consiliare, norme di cui dà, di volta in volta, lettura:

a) CRITERI DI DISTRIBUZIONE DEI CONTINGENTI E DEI VANTAGGI DERIVANTI DALLA FRANCHIGIA.

"La Commissione unanime concorda sulla opportunità che la distribuzione dei generi contingentati sia assicurata con il sistema del tesseramento, che è risultato il solo che garantisce al consumatore la quota spettantegli di diritto."

Si dà atto che il Consiglio approva, ad unanimità di voti, la proposta formulata dalla Commissione consiliare.

1) MODALITÀ DI ACQUISTO DEI GENERI CONTINGENTATI.

"La Commissione propone che l'acquisto dei sottoelencati generi sia affidato normalmente ai grossisti della Valle, a consorzi di cooperative, a cooperative, a gruppi di dettaglianti, a dettaglianti riservandosi l'Amministrazione regionale il diritto di affidarlo ad altre ditte o enti, scelti a suo giudizio insindacabile: Zucchero, Caffè, Surrogato caffè, Thè, Olio di semi, Spiriti, Alcool denaturato, Birra, Petrolio.

Il quantitativo minimo di ogni assegnazione sarà determinato, per ogni genere, dall'Amministrazione regionale.

L'acquisto dei carburanti verrà effettuato dalle società a ciò autorizzate dal Governo (AGIP, Standard, ecc.).

L'acquisto degli olii lubrificanti sarà effettuato dalle case che normalmente riforniscono la Valle d'Aosta."

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, illustra brevemente la proposta surriportata, rilevando che la Commissione si è preoccupata di evitare che potessero crearsi dei monopoli ed ha ritenuto che l'acquisto dei generi contingentati possa essere affidato normalmente oltre che ai grossisti, anche ai Consorzi di Cooperative o a gruppi di dettaglianti. Aggiunge che la Commissione ha, inoltre, ritenuto opportuno di riservare all'Amministrazione regionale il diritto di affidare l'acquisto dei contingenti elencati nel primo comma anche ad altre ditte o ad altri enti, scelti a suo giudizio insindacabile, per la eventualità di possibili irregolarità.

Segue breve discussione, quale partecipano il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, il Presidente del Consiglio, Avv. Dott. BONDAZ, il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, ed i Consiglieri Col. FERREIN e Geom. G. NICCO.

Si dà atto che il Consiglio, ad unanimità di voti, approva le proposte di modalità di acquisto di generi contingentati formulate dalla Commissione consiliare.

---

c) CONTROLLO.

"L'Amministrazione regionale istituirà un apposito Ufficio Zona Franca per assicurare agli abitanti della Valle il rispetto dei loro diritti, effettuando il controllo sui prezzi e sulle qualità dei generi contingentati ed, eventualmente, fissando i prezzi massimi di vendita.

Le spese di questo ufficio rientreranno nelle spese di amministrazione dei contingenti stessi."

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, illustra le ragioni per le quali la Commissione ha ritenuto opportuno di riservare il diritto all'Amministrazione regionale di fissare eventualmente i prezzi massimi di vendita dei generi-contingentati.

Si dà atto che le norme surriportate vengono approvate dal Consiglio regionale, ad unanimità di voti, senza osservazioni.

---

d) RIPARTIZIONE DEI CONTINGENTI FRA I GROSSISTI ED EQUIPARATI.

"La Commissione, dopo esame delle proposte formulate dalla Divisione Industria e Commercio ha approvato le seguenti proposte di ripartizione fra i grossisti ed equiparati dei contingenti da acquistare.

Una prima ripartizione fra le varie Ditte sarà. effettuata dall'Amministrazione della Valle su proposta delle Associazioni di categoria, fermo restando che l'assegnazione ad ogni grossista o Consorzio di Cooperative o gruppo di dettaglianti non potrà superare il 40% dei generi contingentati. Le successive ripartizioni saranno effettuate ogni due o tre mesi, in base ai quantitativi venduti da ogni grossista o Consorzio o gruppo di dettaglianti (quantitativi da comprovare mediante il versamento dei bollini)."

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, illustra brevemente le ragioni che hanno determinato la proposta surriportata e rileva che la parola "equiparati" comprende i gruppi di dettaglianti, i Consorzi di Cooperative e di dettaglianti. Aggiunge che, limitando al 40% il quantitativo di generi contingentati che può essere ripartito fra le varie ditte, viene eliminato il pericolo della creazione di monopoli.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, rileva l'opportunità che la disposizione di cui al secondo comma "Una prima ripartizione fra le varie Ditte sarà effettuata dall'Amministrazione della Valle, su proposta delle Associazioni di categoria", sia completata con l'aggiunta delle parole "Ufficio Zona Franca", dopo le parole "Amministrazione della Valle", in quanto ritiene che la ripartizione dei contingenti debba essere effettuata dall'Ufficio Zona Franca, ufficio funzionante sotto il diretto controllo dell'Amministrazione regionale.

Si dà atto che il Consiglio, unanime, approva la proposta del Presidente della Giunta, Avv. Caveri.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, rileva che non sono state previste - fra le norme e i criteri generali - le norme per l'esame delle richieste in sede di contenzioso amministrativo.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva che il limite del 40% fissato per la prima ripartizione dei generi contingentati deve essere stabilito anche per le successive ripartizioni.

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, comunica che, in base alla proposta formulata dall'Assessore Per. Ind. Fosson, il penultimo comma dovrebbe essere modificato come segue: "le successive ripartizioni, elle non potranno, comunque, superare la predetta misura del 40%, sono effettuate ogni due o tre mesi, in base ai qualitativi venduti da ogni grossista, Cooperativa, o Consorzio di Cooperative, dettagliante gruppo di dettaglianti (quantitativi da comprovare mediante versamento di bollini)."

Si dà atto che il Consiglio, unanime, approva la proposta di modifica.

Prendono, altresì, parte alla discussione, il Presidente della Commissione, Ing. PASQUALI, l'Assessore Geom. ARBANEY, l'Assessore Geom. BIONAZ ed i Consiglieri Geom. G. NICCO, Col. FERREIN e Sig. MANGANONI.

Si dà atto che la norma proposta dalla Commissione consiliare viene approvata dal Consiglio ad unanimità di voti, con le varianti surriportate.

---

e) CRITERI DI DISTRIBUZIONE.

"Norma fondamentale seguita è stata quella di distribuire il maggior quantitativo possibile di generi fra la popolazione, in modo da migliorarne il tenore di vita, pur evitando che una eccessiva larghezza nelle assegnazioni individuali portasse ad un commercio dei tagliandi delle tessere."

Si dà atto che il Consiglio, unanime, approva la surriportata norma generale della Commissione consiliare.

---

f) OLIO D1 SEMI - SURROGATO DI CAFFÈ - THÈ.

"Si propone che vengano distribuiti esclusivamente alla popolazione: Olio di semi kg. 6 annui, surrogati di caffè kg. 0,600 annui, thè grammi 50 annui".

Il Presidente della Commissione, Ing. PASQUALI, rileva che la Commissione consiliare, ha accettato, in ordine alla distribuzione dei succitati generi contingentati, la proposta formulata dall'Assessore all'Industria e Commercio e dalle categorie interessate.

Si dà atto che il Consiglio, unanime, approva la proposta surriportata, senza osservazioni.

---

g) ZUCCHERO.

"Si propone di fissare, per il primo semestre un quantitativo mensile di kg. 1,600 per abitante, salvo assegnare per il secondo semestre un quantitativo superiore.

Per i turisti villeggianti, si propone un quantitativo di kg. 0,800 per ogni quindici giorni di residenza.

Si ritiene per il primo semestre di non fare nessuna assegnazione ad esercizi pubblici.

Si propone di assegnare alle industrie per il primo anno q.li 2.000 da destinare alla fabbricazione di cioccolato per la popolazione ed i turisti villeggianti.

Si propone di assegnare alle industrie dei liquori q.li 50 per il primo anno.

Alle industrie delle marmellate si potrebbero assegnare, in, rapporto alle disponibilità, q.li 400 (corrispondenti a q.li 700 di marmellata). Occorre però tener presente che le industrie delle marmellate godono già di una larga esenzione fiscale sugli zuccheri".

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, illustra brevemente la proposta surriportata, rilevando che la Commissione consiliare ha ritenuto che il quantitativo mensile di chilogrammi 1,600 di zucchero per abitante corrisponda alle necessità della popolazione.

Informa che tale quantitativo è stato calcolato tenendo presente che il consumo medio annuo di zucchero per abitante in Italia è di otto chilogrammi, mentre il consumo medio per abitante nel Piemonte è di tredici chilogrammi; onde non è parso eccessivo fissare l'assegnazione per ogni abitante in Valle d'Aosta, in chilogrammi 19,200 annui, corrispondente a mensili kg. 1,600.

Rileva che la Commissione consiliare ha fatto riserva (con 1a disposizione "salvo assegnare per il secondo semestre un quantitativo superiore") di aumentare, in seguito, l'assegnazione stessa anche, eventualmente, a scapito di altre categorie interessate.

Osserva che ai turisti verrebbe ad essere assegnato un quantitativo di zucchero pari a chilogrammi 0,800 per ogni quindici giorni di residenza in Valle d'Aosta.

Dichiara che, per una omissione, la Commissione consiliare non ha proposto assegnazione di zucchero per la confezione di sciroppi e di bibite analcooliche; ritiene che tale lacuna possa essere colmata, assegnando un maggior quantitativo di q.li 300 di zucchero per tali confezioni dato che il contingente concesso in esenzione fiscale è più che sufficiente.

Fa presente che non è stata proposta alcuna assegnazione a favore dei pubblici esercizi, in quanto gli stessi possono, attualmente, rifornirsi di zucchero sul libero mercato.

Rileva che è stata, invece, proposta l'assegnazione di q.li 400 per l'industria delle marmellate, sebbene tale industria già benefici di esenzioni fiscali per la confezione delle marmellate.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva che il Comitato di Collaborazione aveva espresso parere favorevole all'assegnazione di un quantitativo di zucchero ai pubblici esercizi.

Osserva che la Commissione consiliare non ha accettato tale proposta. Ritiene, però, necessario che siano tutelati, oltre che gli interessi della popolazione, anche gli interessi delle varie categorie economiche. Ritiene che, data la quantità annua di zucchero assegnato in esenzione fiscale (q.li 24.000) possano essere accolte e soddisfatte tutte le richieste di assegnazione, come appare evidente dal seguente computo:

Per la popolazione, calcolata sulla base di 100.000 abitanti e per un contingente di kg. 19,200 per abitante - e tenuto presente che tale assegnazione - è largamente sufficiente anche per il fabbisogno dei turisti, in quanto, effettivamente, la popolazione totale in Valle di Aosta è di 92.000 abitanti...........

q.li

19.200

Per gli esercizi pubblici, gelaterie, pasticcerie...................................................................................................................................

q.li

1.800

Per le industrie...........................................................................................................................................................................................................

q.li

800

Per la confezione di cioccolato.....................................................................................................................................................................

q.li

2.000

Totale quintali:

23.800

Propone, pertanto, che il Consiglio accolga la sua richiesta di assegnazione di zucchero agli esercizi pubblici, gelaterie, pasticcerie, anche perché, nella richiesta per la concessione del contingente, si era tenuto conto delle necessità di tutte le categorie.

Il Consigliere Sig. MANGANONI chiede se sia possibile effettuare il controllo sui prezzi dei prodotti e sul consumo dello zucchero che verrà distribuito per la confezione dei sciroppi e delle marmellate, ecc., qualora il Consiglio decida di procedere alla assegnazione di zucchero in esenzione fiscale anche per tali prodotti. Rileva che, attualmente, il consumo dello zucchero è limitato, in Valle d'Aosta, dato il suo prezzo elevato e ritiene che il consumo aumenterebbe qualora venisse diminuito il prezzo. Osserva che potrebbe essere aumentata l'assegnazione di zucchero pro capite, allo scopo di favorire la confezione delle marmellate nelle famiglie e di migliorare il tenore di vita della popolazione.

Propone, quindi, di approvare la proposta di assegnazione dello zucchero fatta dalla Commissione consiliare nella misura di kg. 1,600 mensili per persona e di destinare la rimanente disponibilità alle industrie per la confezione delle marmellate e del cioccolato.

Il Consigliere Signora RONC-DESAYMONET, si associa alla proposta formulata dal Consigliere Sig. Manganoni e propone che sia maggiorata l'assegnazione di zucchero alla popolazione, con particolare riguardo ai vecchi, ai bambini, agli ammalati.

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, in relazione a quanto già in precedenza esposto, propone che siano assegnati quintali 350 di zucchero alle industrie dei liquori, dei sciroppi analcolici per il primo anno, e ciò a modifica della proposta di assegnazione di quintali 50 alla sola industria dei liquori, come formulato nella relazione della Commissione consiliare.

Aggiunge che il Consiglio deve, inoltre, pronunciarsi sull'opportunità o meno della assegnazione di zucchero agli esercizi pubblici.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON, rispondendo alla richiesta fatta in precedenza dal Consigliere Sig. Manganoni, comunica che l'assegnazione di zucchero all'industria per la confezione delle marmellate e dei sciroppi è subordinata alla condizione che sia apportata una congrua riduzione del prezzo delle marmellate e dei sciroppi. Rileva che il controllo sulla quantità di zucchero destinata a tale industria potrà essere effettuato dall'Ufficio Imposte di consumo. Ribadisce che il contingente di zucchero è più che sufficiente, in relazione alle attuali necessità locali, ed insiste affinché siano fatte assegnazioni di zucchero anche agli esercizi pubblici.

Il Consigliere Sig. DUJANY propone che, almeno per il primo semestre, non sia fatta alcuna assegnazione di zucchero agli esercizi pubblici (sarebbe insignificante la riduzione applicata sui prezzi delle consumazioni zuccherate; non si potrebbe assegnare corrispondente quantitativo di caffè, non essendo sufficiente il contingente concesso in esenzione fiscale; comporterebbe notevoli difficoltà per la distribuzione; gli esercizi pubblici delle località di montagna non beneficerebbero di assegnazioni di zucchero in quanto non servono, generalmente, caffè).

L'Assessore Per. Ind. FOSSON, in relazione alla osservazione fatta dal Consigliere Sig. Dujany, propone che il Consiglio soprassieda, momentaneamente, ad ogni decisione in ordine alla assegnazione del contingente di zucchero e proceda all'esame della proposta formulata dalla Commissione consiliare, in ordine alla distribuzione del caffè, che è collegata alla assegnazione dello zucchero.

Il Consiglio concorda sulla proposta formulata dall'Assessore Per. Ind. Fosson, e procede all'esame della proposta formulata dalla Commissione consiliare in ordine alla distribuzione del Caffè.

---

h) CAFFÈ.

"Si propone clic venga distribuito esclusivamente agli abitanti ed ai turisti villeggianti con una razione mensile di gr. 200 per abitante ed una razione quindicinale di gr. 100 per turista villeggiante.

Si propone che il caffè sia venduto crudo anziché tostato, con facoltà ai dettaglianti di fornirlo tostato a chi ne fa esplicita richiesta.

Nessuna distribuzione ai pubblici esercizi per il primo semestre con riserva di farla dopo i risultati della distribuzione alla popolazione."

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI riferisce al Consiglio che la commissione stessa ha ritenuto opportuno di proporre che il caffè contingentato sia venduto crudo anziché tostato, essendo in tal modo molto più facile il controllo della qualità del caffè.

Rileva che, assegnando 200 grammi di caffè al mese per ogni abitante, il contingente di caffè viene quasi totalmente assorbito e, pertanto, non è possibile procedere ad assegnazione di caffè agli esercizi pubblici, salvo che sia diminuita la razione proposta dalla Commissione consiliare per ogni abitante.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON, propone di fare assegnazione anche agli esercizi pubblici, previa riduzione della razione mensile individuale di caffè crudo da 200 a 175 grammi.

Consiglieri Geom. G. NICCO, Sig. MATHAMEL e Sig. PERRON si dichiarano contrari alla proposta formulata dall'Assessore, Per. Ind. Fosson.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON osserva che pur non avendo alcun motivo particolare per insistere sulla proposta testé formulata, ritiene conveniente procedere alla assegnazione di caffè anche agli esercizi pubblici, affinché gli stessi applichino una riduzione sul prezzo del caffè in bevanda, riduzione che avrebbe un favorevole riflesso anche sul turismo.

L'Assessore Prof. DEFFEYES osserva che, nel richiedere al Governo l'assegnazione dei contingenti di caffè e di zucchero erano state tenute presenti anche le necessità del turismo e, pertanto, propone siano fatte assegnazioni di caffè e di zucchero anche ai pubblici esercizi, allo scopo di ottenere una riduzione sul prezzo del caffè in bevanda.

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, gli Assessori Per. Ind. FOSSON, Prof. DEFFEYES e Geom. BIONAZ ed i Consiglieri Sig. DUJANY, Dr. NORAT, Sig. CUAZ, Sig. PAGE, Sig. MANGANONI, Sig. NICCO Anselmo, Signora RONC-DESAYMONET e Sig. PERRON prendono parte alla lunga discussione che segue in merito alla proposta.

Il Consigliere Sig. CUAZ richiama l'attenzione del Consiglio sul fatto che il Governo nel concedere i contingenti alla Valle d'Aosta, ha altresì, tenuto presente le necessità degli esercizi pubblici, delle industrie e del commercio.

Il Consigliere Sig. MANGANONI, dichiara di non essere contrario alla assegnazione di caffè ai pubblici esercizi, ma di ritenere che ai pubblici esercizi debbano essere assegnate razioni di caffè soltanto se vi saranno disponibilità e dopo che sia stata assegnata una razione sufficiente alla popolazione.

I Consiglieri Sigg. Geom. G. NICCO, MATHAMEL e PERRON dichiarano di concordare.

Il Consigliere Sig. MANGANONI propone che la razione di zucchero per ogni abitante sia elevata da kg. 1,600 a kg. 1,800 e che la razione mensile di caffè per ogni abitante sia mantenuta in grammi 200, come da proposta della Commissione consiliare.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva che per la popolazione occorrono 2.400 quintali di caffè, in base alla razione di 200 grammi per persona al mese; per cui essendo il contingente annuo di 2.500 quintali, rimane disponibile ancora un quantitativo di 100 quintali, che potrebbe essere distribuito ai pubblici esercizi. Propone, pertanto, che il Consiglio decida se convenga o meno fare assegnazione di caffè anche agli esercizi pubblici con decorrenza dal primo semestre. Fa presente che, qualora il Consiglio ritenga di non assegnare caffè agli esercizi pubblici per il primo semestre, sarà opportuno di soprassedere alla assegnazione anche per il secondo semestre; infatti non sarebbe possibile verificare se vi sia o meno una disponibilità di caffè alla fine del primo semestre in quanto i bollini assegnazione hanno la durata di validità di un anno, per culi potrebbe avvenire che parte rilevante di razioni annue siano ritirate dalla popolazione durante il secondo semestre.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, conclude la lunga discussione, rilevando che il Consiglio deve procedere alla votazione sulle seguenti tre proposte:

1°) Proposta della Commissione consiliare: assegnazione di una razione mensile di 200 grammi di caffè crudo per abitante e di una assegnazione quindicinale di grammi 100 per ogni turista villeggiante; - nessuna assegnazione ai pubblici esercizi per il primo semestre, con riserva di procedere ad una assegnazione ai pubblici esercizi in base a disponibilità accertate dopo avvenuto controllo dell'esito della distribuzione alla popolazione;

2°) Proposta del Consigliere Sig. Manganoni: assegnazione di una razione mensile di grammi 200 per abitante; - assegnazione di una razione quindicinale di grammi cento per ogni turista villeggiante; - assegnazione di eventuale disponibilità accertata agli esercizi pubblici;

3°) Proposta dell'Assessore Per. Ind. Fosson: assegnazione di una razione mensile di grammi 175 per abitante; - assegnazione della rimanente disponibilità di caffè ai pubblici esercizi, con decorrenza dal primo semestre.

Il Consigliere Sig. MANGANONI dichiara di recedere dalla sua proposta.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, preso atto della dichiarazione fatta dal Consigliere Sig. Manganoni pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione della proposta, formulata dalla Commissione consiliare.

Il Consigliere Sig. CUAZ dichiara di astenersi dall'esprimere il proprio voto, nella sua qualità di esercente di caffè e quindi di parte interessata.

Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, sulla proposta formulata dalla Commissione consiliare, si accerta il seguente risultato:

Consiglieri presenti n. 34 (trentaquattro);

Consiglieri astenutisi dalla votazione n. 1 (uno: Sig. Cuaz);

Consiglieri votanti n. 33 (trentatre);

Consiglieri favorevoli alla approvazione de la proposta n. 24 (ventiquattro);

Consiglieri contrari alla approvazione della proposta n. 9 (nove).

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, accertato e comunicato l'esito della votazione, dichiara approvata la proposta surriportata formulata dalla Commissione consiliare.

---

g) ZUCCHERO

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, rileva che il Consiglio, definita la questione del caffè, deve ora pronunciarsi ancora in merito all'assegnazione e alla distribuzione dello zucchero.

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, in considerazione del fatto che il contingente di zucchero è più che sufficiente alle attuali necessità locali, propone che, per il primo semestre, sia assegnato zucchero anche agli esercizi pubblici.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva che l'eventuale assegnazione di zucchero a favore degli esercizi pubblici non comporterà alcun beneficio per la popolazione, in quanto il prezzo del caffè non sarebbe diminuito, non avendo il Consiglio approvato la proposta di assegnazione di caffè ai pubblici esercizi.

Il Consigliere Sig. PERRON propone di non fare assegnazione di zucchero ai pubblici esercizi.

Il Consigliere Sig. MANGANONI, ribadendo quanto già esposto in precedenza, insiste nella proposta di aumento della razione mensile di zucchero, da kg. 1,600 a kg. 1,800, a favore della popolazione, con esclusione degli esercizi pubblici.

Il Consigliere Sig. DUJANY insiste affinché il Consiglio approvi, per il momento, la proposta formulata dalla Commissione consiliare e cioè l'assegnazione di un quantitativo mensile di zucchero di kg. 1,600, per abitante, salvo assegnarne, per il secondo semestre, un quantitativo superiore.

Il Consigliere Sig. CUAZ ricorda che, durante la guerra, si effettuava l'abuso del baratto dei bollini ed esprime il timore che tale inconveniente possa nuovamente verificarsi.

Mr. le Prof. DEFFEYES, Assesseur, est d'accord avec ce qui a été exposé par Mr. le Conseiller Cuaz et, vu que le contingent annuel de sacre accordé en exemption fiscale est plus que suffisant pour les nécessités locales, il propose d'en faire aussi une allocation aux exercices publics.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, ritiene che l'eventuale assegnazione di zucchero a favore degli esercizi pubblici debba essere effettuata soltanto nel caso che si possa ottenere una riduzione sul prezzo di vendita da parte degli esercenti di bar e di caffè; ritiene che, in caso contrario, sarebbe illogica e non giustificata l'assegnazione di zucchero ai pubblici esercizi.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON dichiara di essere contrario all'assegnazione dello zucchero a favore degli esercizi pubblici, in quanto - in mancanza di assegnazioni di caffè agli esercenti - non si otterrebbe alcuna riduzione del prezzo del caffè liquido al consumatore, data la lieve incidenza del prezzo dello zucchero sul prezzo del caffè liquido.

Ritiene, invece, che debba approvarsi l'assegnazione di zucchero alle pasticcerie, alle gelaterie e alle industrie. Fa, però, rilevare che, qualora il Consiglio accedesse alla proposta formulata dal Consigliere Sig. Manganoni di elevare da kg. 1,600 a kg. 1,800 la razione mensile per ogni abitante, non sarebbe più possibile assegnare zucchero alle categorie suddette.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, fa presente che il Consiglio deve pronunciarsi in merito a due proposte:

a) quella della Commissione consiliare, con la modifica proposta, al 4° comma della lettera g) della relazione della Commissione, dal Presidente della Commissione stessa, Ing. Pasquali, per la ulteriore assegnazione di 300 quintali all'industria dei sciroppi analcoolici;

b) quella dell'Assessore Per. Ind. Fosson, di emendamento al 3° comma della lettera g) della relazione della Commissione.

Osserva, quindi, per quanto riguarda la prima proposta che il comma 4° di cui alla lettera g) della relazione della Commissione consiliare dovrebbe essere modificato come segue: "Sono assegnati alle industrie dei liquori e dei sciroppi analcoolici q.li 350 per il primo anno".

Invita, quindi, il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, in ordine alla prima proposta di cui alla surriportata lettera a).

Il Consigliere Sig. CUAZ dichiara di astenersi dalla votazione.

Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Consiglio approva, ad unanimità di voti, con la astensione del Consigliere Sig. Cuaz, la prima proposta di cui alla surriportata lettera a).

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, invita, quindi, il Consiglio a procedere alla votazione in ordine alla seconda proposta di cui alla surriportata lettera b), formulata dall'Assessore Per. Ind. Fosson per l'assegnazione di quantitativi di zucchero a favore delle pasticcerie e delle gelaterie.

Segue lunga discussione alla quale prendono parte il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, l'Assessore Prof. DEFFEYES ed i Consiglieri Signori BREAN, DUJANY e Geom. G. NICCO, il quale ultimo dichiara che i Consiglieri del gruppo social-comunista sono contrari all'accoglimento della proposta formulata dall'Assessore Per. Ind. Fosson per quanto concerne l'assegnazione di zucchero alle pasticcerie, mentre, invece, sono favore-voli all'assegnazione di zucchero alle gelaterie.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, tenuto presente che non vi sono elementi precisi sul consumo dello zucchero da parte delle pasticcerie e delle gelaterie, rileva l'opportunità che la proposta dell'Assessore Per. Ind. Fosson sia formulata nel modo seguente: "Assegnazione alle pasticcerie e gelaterie di contingenti di zucchero in misura da stabilirsi in seguito, in base al rispettivo accertato fabbisogno".

Invita, quindi, il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, in ordine alla proposta di cui si tratta.

I Consiglieri Signori PERRON e DAYNÉ dichiarano di astenersi dalla votazione, non avendo alcuna garanzia circa la riduzione dei prezzi da parte delle pasticcerie e gelaterie.

Dichiarano pure di astenersi dalla votazione i Consiglieri Signori SAPEGNO, CUAZ e DUJANY.

Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente accerta e comunica il seguente risultato, dichiarando che la proposta in votazione risulta approvata dal Consiglio:

Consiglieri presenti n. 34 (trentaquattro); Consiglieri astenutisi dalla votazione n. 5 (cinque): (Perron, Dayné, Sapegno, Cuaz e Dujany); Consiglieri votanti n. 29 (ventinove); Consiglieri favorevoli all'approvazione della proposta n. 23 (ventitré); Consiglieri contrari n. 6 (sei).

---

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, fa presente che il Consiglio deve ora pronunciarsi in ordine alla proposta del Consigliere Sig. Manganoni di aumento della razione mensile di zucchero da kg. 1,600 a kg. 1,800 per abitante.

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI fa la seguente dichiarazione di voto: "Dichiaro di non concordare sulla proposta del Consigliere Sig. Manganoni per quanto riguarda il primo semestre, non avendo il Consiglio la certezza che vi sia una disponibilità di zucchero sufficiente ed anche perché la popolazione potrà beneficiare, durante il primo semestre, di razioni di zucchero per periodi e quantitativi arretrati".

Il Consigliere Sig. MANGANONI, preso atto della precisazione fatta dal Presidente della Commissione Ing. Pasquali, dichiara di accettare che l'aumento della razione mensile a favore della popolazione decorra dal secondo semestre anziché dal primo.

Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, rileva che la maggiorazione della razione mensile di zucchero per abitante, da kg. 1,600 a kg. 1,800, è subordinata alla disponibilità o meno del contingente di zucchero.

Ritiene che la proposta formulata dal Consigliere Sig. Manganoni non possa per ora essere accolta avendo l'Assessore Per. Ind. Fosson dichiarato in precedenza che non vi erano disponibilità sufficienti di zucchero, tenuto conto delle assegnazioni già stabilite.

Aggiunge che solo con l'esperienza si potrà arrivare ad una equa distribuzione dei contingenti.

Osserva che, d'altra parte, accogliendo la proposta formulata dalla Commissione consiliare ("salvo assegnare per il secondo semestre un quantitativo superiore"), sarà sempre possibile di aumentare successivamente l'assegnazione a favore della popolazione, nei limiti delle accertate disponibilità (rimanenze - giacenze).

---

L'Assessore Per. Ind. FOSSON rileva che, tenuto conto delle assegnazioni di razioni di zucchero già approvate dal Consiglio e della eventualità di assegnazione agli esercizi pubblici nel secondo semestre, non è più possibile accedere alla richiesta del Consigliere Sig. Manganoni in quanto la rimanenza ancora disponibile non sarebbe sufficiente per l'aumento della razione mensile da kg.1,600 a kg. 1,800 per abitante.

L'Assessore Geom. ARBANEY propone che, verso la metà del secondo semestre, sia approvata ed effettuata una assegnazione straordinaria di zucchero (1 kg. per ogni famiglia) alla popolazione, per la confezione di marmellate, qualora, dagli accertamenti fatti, risulti disponibile un congruo quantitativo di zucchero.

Il Consigliere Sig. MANGANONI propone che il Consiglio approvi, seduta stante, l'assegnazione straordinaria di un chilo di zucchero per abitante, per la confezione di marmellate, come da proposta dell'Assessore Geom. Arbaney.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, ritiene che possa essere accolta la proposta - intermedia e prudenziale - formulata dalla Commissione consiliare, in quanto il Consiglio non è attualmente in possesso di dati precisi sulla disponibilità o meno di un quantitativo di zucchero tale da consentire l'aumento della razione a favore della popolazione.

Il Consigliere Sig. DUJANY rileva che la Commissione consiliare nella sua relazione con l'inciso "salvo assegnare per il secondo semestre un quantitativo superiore" ha lasciato la possibilità di aumentare, in un secondo tempo, la razione a favore della popolazione.

Rileva, inoltre, che la Commissione ha ritenuto di non fare alcuna assegnazione agli esercizi pubblici nel primo semestre.

Dichiara, quindi, che il Consiglio, in base agli accertamenti da farsi alla fine del primo semestre, esaminerà se vi sarà la possibilità di aumentare la razione mensile alla popolazione e se vi sarà altresì la possibilità di assegnare un determinato quantitativo di zucchero agli esercizi pubblici.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, concordando su quanto esposto dal Consigliere Sig. Dujany, esprime parere che il Consiglio debba accedere alla proposta formulata dalla Commissione consiliare e, pertanto, ritiene che non possa, per ora, essere accolta la proposta del Consigliere Sig. Manganoni, tendente ad ottenere, nell'adunanza odierna, l'aumento della razione mensile a favore di ogni abitante da kg. 1,600 a kg. 1,800 per il secondo semestre.

Prendono, altresì, parte alla discussione il Presidente della Commissione, Ing. PASQUALI, l'Assessore Geom. BIONAZ ed i Consiglieri Signori BREAN, CUAZ, RONC-DESAYMONET, Geom. G. NICCO e VUILLERMOZ.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, invita, quindi, il Consiglio a procedere alla votazione sulla proposta formulata dal Consigliere Sig. Manganoni.

Il Consigliere Geom. G. NICCO dichiara di astenersi dalla votazione nella sua qualità di membro della Commissione consiliare.

Dichiara pure di astenersi dalla votazione il Consigliere Sig. CUAZ, in quanto interessato nella questione, nella sua qualità di esercente di caffè.

Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, si accerta il seguente risultato:

Consiglieri presenti n. 32 (trentadue); Consiglieri astenutisi dalla votazione n. 2 (due: Geom. G. Nicco e Sig. Cuaz); Consiglieri votanti n. 30 (trenta); Consiglieri contrari all'approvazione della proposta n. 25 (venticinque); Consiglieri favorevoli n. 5 (cinque).

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, accertato e comunicato l'esito della votazione, dichiara che il Consiglio ha respinto la proposta di emendamento sostitutivo fatta dal Consigliere Sig. Manganoni.

---

i) CACAO.

"Si propone che venga distribuito alla popolazione e ai turisti villeggianti; alla popolazione kg. 1 all'anno; ai turisti villeggianti gr. 50 alla quindicina. Nessuna distribuzione alle gelaterie e alle pasticcerie".

Il Presidente della Commissione consiliare, Ing. PASQUALI, - in relazione al fatto che il Consiglio ha già approvato di assegnare un determinato quantitativo di zucchero alle pasticcerie e gelaterie - propone che, a parziale modifica della proposta della Commissione, sia approvata, altresì, l'assegnazione di cacao alle pasticcerie e alle gelaterie nonché l'assegnazione di q.li 1.000 (mille) all'industria per la fabbricazione del cioccolato da distribuire alla popolazione.

Segue discussione alla quale prendono parte il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, il Presidente del Consiglio, Avv. Dr. BONDAZ, e i Consiglieri Sig. DUJANY, Col. FERREIN e Sig. VACHER.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON dichiara di concordare con la proposta formulata dal Presidente della Commissione, Ing. Pasquali.

Il Consigliere Sig. DUJANY dichiara invece che si asterrà dalla votazione in ordine alla proposta del Presidente della Commissione consiliare, Ing. Pasquali, perché non è stata approvata alcuna assegnazione di zucchero agli esercizi pubblici.

Dichiarano pure di astenersi dalla votazione i Consiglieri Signori DAYNÉ e PERRON, nonché i Consiglieri del Gruppo social-comunista (ARMAND, DESAYMONET-RONC, MANGANONI, NICCO Anselmo, NICCO Geom. Giulio).

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, pone, quindi, ai voti, per alzata di mano, la proposta formulata dalla Commissione consiliare con la modifica proposta dal Presidente della Commissione stessa.

Si dà atto che, procedutosi alla votazione, per alzata di mano, si accerta il seguente risultato:

Consiglieri presenti n. 30 (trenta); Consiglieri astenutisi dalla votazione n. 8 (otto: Dujany, Dayné, Perron, Armand, Désaymonet-Ronc, Manganoni, Nicco Anselmo e Nicco Geom. Giulio); Consiglieri votanti n. 22 (ventidue); Consiglieri favorevoli all'approvazione della proposta n. 22 (ventidue): Consiglieri contrari: nessuno.

---

l) CIOCCOLATO.

"Si propone che venga distribuito alla popolazione e ai turisti villeggianti; alla popolazione kg. 3 all'anno; ai turisti villeggianti gr. 150 alla quindicina".

Il Consigliere Sig. MANGANONI constata che le razioni di cacao e di cioccolato fissate per la categoria dei turisti villeggianti sono, in proporzione, superiori alle razioni fissate per la popolazione.

L'Assessore Ing. FRESIA ricorda che, in sede di trattative, a Roma, è stato fatto presente che dei contingenti richiesti e da concedersi in esenzione fiscale avrebbero beneficiato anche i turisti. Rileva, quindi, l'opportunità della assegnazione di contingenti a favore delle industrie, degli esercizi pubblici e degli alberghi, affinché anche i turisti possano beneficiare, sia pure in minima parte, dei contingenti.

Il Consigliere Sig. CUAZ dichiara di concordare con l'Assessore Ing. Fresia.

Il Consigliere Sig. DUJANY rileva che i turisti potranno, altresì, beneficiare dell'esenzione fiscale sui liquori, sui profumi e sulle marmellate.

L'Assessore Prof. DEFFEYES constata che, mentre nel richiedere, a suo tempo, l'assegnazione dei contingenti è stato fatto presente a Roma che dei contingenti avrebbero beneficiato anche i turisti; in realtà, i benefici di cui i turisti potranno beneficiare sono quasi nulli, in quanto i turisti di passaggio non beneficeranno affatto dei contingenti.

Aggiunge che, per favorire l'incremento del turismo in Valle d'Aosta, è assolutamente necessario che si faccia quanto è possibile per ridurre i prezzi di tutti i generi e delle diarie di pensione. Si augura, pertanto, che parte di determinati contingenti vengano assegnati agli alberghi affinché gli stessi possano applicare una riduzione sui prezzi.

L'Assessore Per. Ind. FOSSON riconosce giusta l'osservazione fatta dall'Assessore Prof. DEFFEYES. Osserva, però, che, in sede di riunione del Comitato di Collaborazione, un rappresentante della categoria degli albergatori dichiarò che, con l'assegnazione di olio, caffè e zucchero, nessuna riduzione poteva essere apportata ai prezzi.

Il Presidente della Giunta, Avv. CAVERI, dichiara che, in sede di approvazione dei criteri di distribuzione e assegnazione dei contingenti, ben poco si è fatto per favorire l'incremento del turismo in Valle d'Aosta.

Il Consigliere Sig. MANGANONI rileva che il turismo in Valle d'Aosta potrà essere incrementato soltanto con l'applicazione della zona franca integrale.

Il Presidente, Avv. Dr. BONDAZ, pone, quindi, al voti, per alzata di mano, l'approvazione della proposta della Commissione consiliare.

Si dà atto che il Consiglio approva, ad unanimità di voti, la proposta surriportata, formulata dalla Commissione consiliare.

---

Il Presidente, Avv. Dott. BONDAZ, propone di soprassedere all'esame delle successive norme generali proposte dalla Commissione consiliare, di sospendere la seduta e di rinviare la trattazione dei rimanenti oggetti all'ordine del giorno, alla adunanza del giorno successivo (3 febbraio 1950).

IL CONSIGLIO

unanime, approva la proposta del Presidente, Avv. Dr. Bondaz.

---

Si dà atto che l'adunanza viene sospesa alle ore diciannove e minuti quaranta e rinviata alle ore nove del giorno successivo, 3 febbraio 1950.

Letto, approvato e sottoscritto.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO IL SEGRETARIO

DEL CONSIGLIO DEL CONSIGLIO ROGANTE

(Avv. Dott. V. Bondaz) (Geom. A.Valleise) (Dott. A. Brero)