Objet du Conseil n. 34 du 11 avril 1949 - Verbale

OGGETTO N. 34/49 - (VARIA) - TRAFORO DEL MONTE BIANCO.

L'Assessore alle Finanze, Ing. FRESIA, riferisce brevemente al Consiglio in merito alle trattative concernenti il progettato traforo del Monte Bianco, accennando, in modo particolare, ai colloqui svoltisi a Roma nei giorni scorsi. Ricorda anzitutto che, nello scorso anno, furono invitati in Valle d'Aosta e successivamente accompagnati in Svizzera (Chamonix, Losanna, Ginevra), alcuni parlamentari di Milano, Genova e Savona, per convincerli della convenienza e della maggiore importanza, dal punto di vista tecnico ed economico, del traforo del Monte Bianco nei confronti del traforo del Gran San Bernardo. Ricorda, inoltre, che già nello scorso anno il Cantone di Ginevra si era dichiarato favorevole al traforo del Monte Bianco ed aveva deliberato lo stanziamento di una forte somma per il finanziamento di tale opera, mentre, invece non aveva appoggiato la proposta di traforo del Gran San Bernardo. Precisa che la Francia aveva pure aderito al traforo del Monte Bianco a condizione però che l'Italia si pronunciasse favorevolmente per la realizzazione di tale opera; a Roma, invece, erano indecisi se appoggiare la realizzazione del traforo del Monte Bianco o quella del traforo del Gran San Bernardo. Era quindi necessario promuovere pressioni da più parti presso il Governo italiano per indurlo a pronunciarsi favorevolmente al traforo del Monte Bianco. Informa che ebbero luogo importanti riunioni nel corso delle quali anche i parlamentari della Liguria appoggiarono la proposta del traforo del Monte Bianco. Comunica che il Prof. Ing. Panetti ebbe a far presente che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici era favorevole alla realizzazione di tale opera e consigliò di invitare a Roma i rappresentanti della Svizzera ed alcune personalità parlamentari di Genova e di Savona, allo scopo di indurre il Governo italiano a prendere una decisione favorevole al traforo del Monte Bianco. Ebbe così luogo a Roma una riunione alla quale intervennero vari Ministri, i rappresentanti della Svizzera, parlamentari di Genova, Savona, Milano e Torino, l'On. Bertone, il Prof. Zignoli, l'Ing. Montezemolo ed alcune altre personalità. In tale riunione furono sollevate e discusse alcune obiezioni in merito alle difficoltà di realizzazione del traforo del Monte Bianco. Contestarono tali obiezioni varie personalità, fra cui il Prof. Zignoli, il quale rilevò che, in seguito al notevole progresso compiuto dalla scienza nel campo tecnico, il traforo del Monte Bianco non presenta ecces-sive difficoltà tecniche, potendosi oggi disporre di impianti e di macchine perforatrici che danno il massimo rendimento e riducono le fatiche e le difficoltà al personale addetto ai lavori. Il problema finanziario fu esposto ed illustrato dall'Ing. Montezemolo, il quale concluse la sua relazione facendo notare che, in base agli accordi preliminari, per la esecuzione dell'opera verrebbe impiegata soltanto mano d'opera italiana (circa tre mila lavoratori) il che costituisce indubbiamente un vantaggio econo-mico per l'Italia, tenuto presente che i lavoratori che presteranno la loro opera sul versante francese percepiranno le loro mercedi in valuta francese. Altro vantaggio per l'Italia sarebbe costituito dal notevole incremento che verrebbe dato al turismo e al transito commerciale.

L'Assessore Ing. Fresia, richiamandosi a quanto già comunicato in precedenti adunanze di Consiglio in merito al progetto di finanziamento delle spese per il traforo, conferma che metà del capitale oc-corrente dovrebbe essere versata a fondo perduto, cioè come investimento senza interesse, e metà do-vrebbe essere costituita da azioni ad interesse da emettersi da un gruppo di banche svizzere. Comunica che tali azioni saranno cedute in parte in Italia, in parte in Francia ed in parte in Svizzera. Ritiene che tali azioni saranno molto ricercate essendo garantite sul franco svizzero.

L'Assessore Ing. Fresia informa che i rappresentanti della Svizzera ed i parlamentari italiani furono ricevuti dal Ministro dei Lavori Pubblici, On.le Tupini, il quale, non essendo bene a conoscenza della questione, si riservò di interpellare in merito il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Si è appreso, successivamente, che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si era espresso favorevolmente per l'attuazione del traforo del Monte Bianco. Il Ministro On.le Tupini diede assicurazioni che avrebbe riferito al Consiglio dei Ministri al più presto in merito al problema del traforo. Comunica ancora che i rappresentanti della Svizzera ed i parlamentari italiani furono, altresì, ricevuti dal Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le De Gasperi, nonché dal Presidente della Repubblica, On.le Einaudi e che l'On.le De Gasperi diede assicurazione che la questione concernente il traforo del Monte Bianco sarebbe stata sottoposta all'esame del Consiglio dei Ministri entro breve tempo. Informa che la questione del traforo del Monte Bianco costituisce per la Francia uno dei problemi principali da risolvere nel campo delle grandi comunicazioni in quanto è collegata alla costruzione del tunnel sotto il canale della Manica per il collegamento della Francia con l'Inghilterra. Precisa che si potrà passare alla fase esecutiva non appena la Francia avrà stabilito l'ammontare del capitale che intende versare quale sua quota per il finanziamento dell'opera e l'Italia avrà dato la sua adesione e stabilito l'apporto finanziario con il quale intende concorrere alla realizzazione dell'opera. Dà quindi lettura di un telegramma inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con il quale si sollecitava una decisione favorevole alla soluzione del problema del traforo del Monte Bianco. Conclude la sua relazione ricordando che, nella adunanza dell'8 novembre 1948, il Consiglio regionale ha garantito un apporto di capitale azionario di sei milioni di franchi svizzeri, da sottoscriversi in Valle d'Aosta.

IL CONSIGLIO

prende atto.

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