Objet du Conseil n. 35 du 11 mars 1948 - Verbale

OGGETTO N. 35/48 - RIESAME DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL'AMMINISTRAZIONE DELLA VALLE. (Oggetto trattato in seduta privata)

Il Presidente Avv. Caveri, richiamandosi all'esposizione sulla situazione finanziaria della Regione fatta nell'adunanza del mattino dall'Assessore alle Finanze, Ing. Fresia, riferisce di ritenere opportuno che tale questione sia esaminata in seduta segreta, come suggerito dall'Assessore Sig. Nouchy. Aggiunge che, qualora la situazione finanziaria della Regione non dovesse migliorare, il Consiglio della Valle dovrebbe riesaminare il programma per l'esecuzione di opere pubbliche, approvato nella adunanza del 31 dicembre 1947.

Il Consigliere Avv. Torrione rileva che debbono essere riprese le trattative con lo Stato in merito alla questione finanziaria in conseguenza dell'avvenuto indiretto incameramento, da parte dello Stato dei proventi della Casa da Gioco di St. Vincent. Osserva che lo Stato non ha mai incamerato i proventi della Casa da Gioco di San Remo e che quindi non è ammissibile un diverso trattamento verso la Valle.

L'Assessore Ing. Fresia precisa che un quotidiano di Roma ha riferito che in Valle d'Aosta tutti sono contenti: la Società gerente della Casa da Gioco, per i milioni che ricava, il Comune di St. Vincent, per la percentuale che incassa e l'Amministrazione della Valle, che lucra sui proventi del gioco. Il Consigliere Avv. Torrione esprime parere che le trattative debbano essere riprese con il Ministero delle Finanze e non con il Ministro del Bilancio.

Il Presidente Avv. Caveri ribadisce che, allo stato attuale delle cose, non è possibile prendere alcuna iniziativa in merito alla esecuzione di opere pubbliche.

Il Consigliere Geom. Bionaz esprime la sua sorpresa per l'avvenuta decurtazione dell'integrazione in quanto, egli aggiunge, la proposta di decreto relativo era già stato approvato dai Ministeri competenti.

L'Assessore Ing. Fresia precisa che al Ministero delle Finanze tutti i funzionari erano favorevoli alla concessione alla Valle d'Aosta dell'integrazione concordata nella misura di Lire 580 milioni. Il solo Ministro del Bilancio, On.le Einaudi, era contrario e la sua tesi prevalse nella riunione del Consiglio dei Ministri e l'integrazione fu così ridotta da 580 milioni a 360 milioni. Rileva che, stando così le cose, gli non può prevedere su quali basi sarà possibile concordare il riparto delle entrate erariali fra lo Stato e la Regione Valle d'Aosta. Il Consigliere Geom. Bionaz dichiara che è cosa notoria che il parere dell'On.le Einaudi, non troppo favorevole alle autonomie, influisce notevolmente sugli altri Ministri; rileva, a titolo informativo, di aver letto sul periodico "OGGI" un articolo nel quale l'On.le Einaudi sostiene che l'autonomia è solo una scusa per vivere a spese dello Stato.

Il Consigliere Geom. Bionaz ritiene che gli altri Ministri abbiano aderito alla tesi dell'On.le Einaudi senza rendersi conto della realtà delle cose. L'Assessore Ing. Fresia riferisce di aver fatto presente che la decurtazione dell'integrazione annullava il frutto del lavoro svolto e delle economie fatte dall'Amministrazione durante due anni.

Il Presidente Avv. Caveri osserva che un funzionario del Ministero delle Finanze ebbe a proporre il riparto all'Assessore Ing. Fresia sulla base di Lire 273.000.000, somma che, a giudizio di tale funzionario, dovrebbe rappresentare il provento delle tasse erariali riscosse in Valle d'Aosta; propose ancora il suddetto funzionario di dedurre, dalla quota di riparto concordata e spettante alla Valle d'Aosta, la quota dei proventi del Casinò di St. Vincent spettante alla Regione. Rileva che, come già detto nell'adunanza del mattino, durante il regime fascista il consuntivo statale delle entrate e spese della Provincia si chiudeva con un deficit di 60-70 milioni a carico dello Stato.

L'Assessore Ing. Fresia, su richiesta del Consigliere Avv. Chanu, riferisce che a tutt'oggi lo Stato ha versato alla Valle lire centoquarantamilioni. Il Presidente Avv. Caveri rileva che nello scorso anno l'Amministrazione della Valle ha speso la somma di Lire 450 milioni per il pagamento di stipendi al personale dell'Amministrazione e agli insegnati. Aggiunge che, data l'attuale situazione finanziaria, l'Amministrazione della Valle non solo non è in grado di assumere a carico nuovi oneri di carattere continuativo, ma deve riesaminare il programma delle opere pubbliche da eseguirsi in Valle.

Il Consigliere Geom. Vesan ritiene che l'Amministrazione della Valle debba assumere una posizione netta e precisa nei confronti del Governo e prospetta l'opportunità che i Comuni siano invitati ad adottare una deliberazione di protesta contro la falcidia effettuata sul contributo statale già concordato tra la Valle e i Ministeri.

Il Presidente Avv. Caveri fa presente la necessità che, una volta tanto, i valdostani siano concordi per concretare un'azione comune. L'Assessore Ing. Fresia osserva che, in un primo tempo, egli aveva esaminata la opportunità che il Consiglio rassegnasse in blocco le sue dimissioni ma di essersi convinto, dopo, riflessione, che tale atto non avrebbe risolto la questione. Il Consigliere Sig. Savioz nutre fiducia che il Governo abbia adottato il citato provvedimento dietro pressione del Ministro del Bilancio non rendendosi esatto conto della situazione locale. Il Presidente Avv. Caveri osserva che la discussione, alla Assemblea Costituente, sugli Statuti regionali ha pregiudicato il buon esito della pratica della concessione del contributo di integrazione alla Valle. L'Assessore Ing. Fresia osserva che l'Amministrazione della Valle, concludendo le trattative con lo Stato per il riparto delle entrate erariali sulla base del 70-80 per cento a favore della Valle, ottenendo per il 1947 la concessione del concordato contributo straordinario di Lire 580.000.000 (cinquecentottantamilioni) in luogo del riparto, e impiegando le entrate straordinarie del Casinò di St. Vincent, avrebbe potuto finanziare parecchie opere di utilità pubblica la cui esecuzione si rende urgente ed indispensabile.

Il Consigliere Sig. Chabloz propone che il Consiglio della Valle approvi un ordine del giorno di protesta contro il Governo, ordine del giorno che dovrebbe essere, altresì, votato da tutti i Consigli comunali della Valle. L'Assessore Sig. Nouchy osserva che con gli ordini del giorno non si consegue alcun risultato positivo.

Il Presidente Avv. Caveri propone che, per il momento, si faccia presente al Governo che lo Statuto ha prodotto nel popolo valdostano scoraggiamento e sfiducia, che sono ora acuiti maggiormente dalla notizia della recente falcidia apportata al contributo straordinario per il 1947. Aggiunge che è opportuno che l'azione del Consiglio sia fiancheggiata a Roma da tutti i partiti. Il Consigliere Sig. Manganoni concorda con la proposta del Presidente Avv. Caveri; fa però presente che il suo gruppo non è rappresentato al Governo. L'Assessore Geom. Nicco suggerisce l'opportunità che, nel suo imminente viaggio a Roma, il Presidente sia assistito dai rappresentanti locali dei partiti. Il Presidente Avv. Caveri osserva che, per esperienza acquisita, è opportuno che le delegazioni non siano troppo numerose. Il Consigliere Geom. Bionaz osserva che i delegati potrebbero agire singolarmente. Il Presidente Avv. Caveri fa appello ai Consiglieri rappresentanti di tutti i partiti ed in particolar modo ai rappresentanti dei partiti che sono al Governo. Il Consigliere Sig. Savioz esprime il dubbio che una azione condotta dal suo gruppo possa ottenere l'effetto opposto, in quanto i partiti del suo gruppo non hanno rappresentanti al Governo. Il Presidente Avv. Caveri osserva al Consigliere Sig. Savioz che il gruppo social-comunista, pur non avendo rappresentanti al Governo, potrebbe svolgere una proficua azione a favore della Valle d'Aosta. Il Consigliere Avv. Torrione suggerisce l'opportunità che della questione sia interessato anche il Ministro degli Esteri, On.le Sforza. Il Consigliere Geom. Bionaz esprime parere che il Presidente Avv. Caveri, più d'ogni altro, sia in grado di suggerire quali personalità debbano essere interessate e quale via si debba preferibilmente seguire. Il Presidente Avv. Caveri, richiamandosi al programma di opere pubbliche da eseguirsi in Valle, a suo tempo approvato, ed alle opere varie di cui all'ordine del giorno dell'adunanza odierna, chiede al Consiglio quali decisioni intenda adottare in seguito all'attuale situazione finanziaria conseguente alla riduzione del contributo statale per il 1947. L'Assessore Ing. Fresia osserva che è necessario mantenere le disponibilità esistenti per far fronte alle spese di ordinaria amministrazione, in attesa che si possa addivenire al definitivo riparto delle entrate erariali tra la Regione e lo Stato. Il Consigliere Sig. Manganoni esprime parere che il programma di opere pubbliche da eseguirsi, a suo tempo approvato, non debba essere modificato né tanto meno annullato; aggiunge che, tutt'al più, potrebbe essere rinviata all'anno venturo l'esecuzione delle opere alle quali non sarà possibile di provvedere nel corrente anno; propone di dare, frattanto, esecuzione a qualche opera pubblica di più urgente necessità. L'Assessore Sig. Nouchy insiste per l'attuazione, sia pure graduale, del programma di lavori approvato e finanziato il 31 dicembre 1947. L'Assessore Ing. Fresia precisa che, nella sua qualità di Assessore alle Finanze, non può assumere la responsabilità di finanziare ora tali lavori, in considerazione che la situazione finanziaria attuale consente e consiglia di provvedere alle sole spese di amministrazione ordinaria. Il Consigliere Geom. Bionaz nutre fiducia che la questione finanziaria possa essere risolta felicemente; in caso negativo dovrebbe essere riesaminato il programma, approvato il 31/12/1947, delle opere pubbliche da eseguirsi in Valle.

L'Assessore Ing. Fresia ritiene che la questione finanziaria e del riparto delle entrate erariali non potrà essere risolta che fra alcuni mesi e più facilmente allorché non ci sarà più al Ministero del Bilancio l'On.le Einaudi. Aggiunge che, non ritiene di poter essere molto ottimista al riguardo. Il Consigliere Sig. Savioz esprime il parere che le trattative potranno essere agevolate se salirà al potere un nuovo Governo dopo le elezioni del 18 aprile. Il Presidente Avv. Caveri dichiara che, in realtà, sono i Direttori Generali dei vari Ministeri che svolgono le trattative e le pratiche e non già i Ministri. Il Presidente Avv. Caveri invita i Signori Consiglieri, nell'attesa della definizione della questione relativa al contributo per il bilancio 1947, ad astenersi dal fare premesse di lavori e dall'inoltrare richieste di contributi delle varie Amministrazioni comunali della Valle. Propone che, per un più esauriente esame della situazione, la Giunta, integrata di alcune persone pratiche in materia di finanze, esamini, in una apposita riunione, tutti i problemi finanziari e il programma di lavori pubblici nel quadro generale delle necessità della Valle.

Il Consigliere Geom. Vesan osserva che sarebbe opportuno far presente al Governo che il Consiglio della Valle è disposto a rassegnare le dimissioni qualora non siano accolte le richieste della Valle in materia finanziaria; propone, a tal proposito, che sia richiesto l'interessamento e l'appoggio del Dr. Guglielmone, personalità molto influente negli ambienti di Roma e che ha avuto, a suo tempo, comunicazione dal Ministro Pella della concessione del contributo statale nella misura di Lire 580 milioni. Il Presidente Avv. Caveri comunica che la Presidenza ha già pregato il Dr. Guglielmone di interporre i suoi buoni uffici a Roma per la revoca del provvedimento di riduzione del contributo. Su richiesta del Consigliere Sig. Savioz, l'Assessore Ing. Fresia precisa che a tutt'oggi nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta all'Amministrazione della Valle in merito alla lamentata riduzione del contributo statale. Il Presidente Avv. Caveri riferisce che il Consiglio dei Ministri ha ridotto il contributo statale in seguito ad alcuni articoli tendenziosi apparsi su quotidiani romani e relativi ai proventi della Casa da Gioco di St. Vincent; aggiunge di essere venuto a conoscenza della riduzione del contributo soltanto in via ufficiosa e dà lettura di una lettera pervenutagli, in via privata, al riguardo.

Il Consigliere Geom. Vesan prospetta l'opportunità che i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent non siano inclusi nel bilancio della Valle e prega l'Assessore Ing. Fresia di voler esaminare la possibilità della istituzione di un bilancio separato per quanto concerne i proventi suddetti. L'Assessore Ing. Fresia osserva di aver già esaminata la possibilità di istituire un apposito Ente locale, che dovrebbe gestire i proventi della Casa da Gioco di St. Vincent, amministrarli e finanziare l'esecuzione di lavori pubblici e di opere per l'incremento turistico nonché erogare fondi all'Amministrazione della Valle in caso di necessità. Il Presidente Avv. Caveri fa presente che la questione va prima esaminata molto attentamente dal lato legale e amministrativo. Il Consigliere Geom. Vesan ritiene che sia opportuno studiare le modalità di funzionamento dell'istituendo Ente e stabilire che i fondi gestiti dallo stesso rimangano, comunque, a disposizione dell'Amministrazione della Valle. Il Consigliere Geom. Bionaz osserva che il Consiglio della Valle, più che della questione della decurtazione dei 200.000.000, debba preoccuparsi di ottenere la revoca del principio sancito dal Governo con l'incameramento dei proventi della Casa da Gioco di St. Vincent. L'Assessore Ing. Fresia osserva con l'incameramento dei proventi della Casa da Gioco di St. Vincent. L'Assessore Ing. Fresia osserva che la questione della riduzione dei 200.000.000 ha minore importanza del provvedimento per il riparto delle entrate erariali, questione che lo preoccupa vivamente. L'Assessore Sig. Nouchy deplora che il Consiglio abbia approvato un programma per l'esecuzione di opere pubbliche in Valle prima di avere la certezza della erogazione totale del contributo.

Il Presidente Avv. Caveri fa presente che erano pervenute dal Governo comunicazioni scritte circa il contributo di Lire 580.000.000 e che il decreto relativo era già stato approvato dai Ministri del Tesoro e delle Finanze; rileva, pertanto, che non si poteva prevedere che il Consiglio dei Ministri potesse adottare un provvedimento di decurtazione. Il Consigliere Geom. Bionaz dichiara di nutrire fiducia che il Consiglio dei Ministri revochi tale provvedimento; ritiene e propone che il Consiglio della Valle non accetti il principio dell'incameramento da parte dello Stato dei proventi della Casa da gioco di St. Vincent. L'Assessore Ing. Fresia comunica che, allorché fu informato della decisione adottata dal Consiglio dei Ministri in merito alla decurtazione del contributo, egli richiese che, quanto meno, questa decurtazione venisse effettuata sul contributo del 1948, anziché su quello del 1947, in quanto l'Amministrazione della Valle aveva già approvato un programma di lavori per l'ammontare di Lire 500.000.000, e ciò anche ad evitare che la notizia della decurtazione producesse sfavorevole impressione nel popolo valdostano alla vigilia delle elezioni politiche. Il Presidente Avv. Caveri, su rilievo del Consigliere Geom. Bionaz, il quale fa rilevare che in Valle esistono troppi nemici della Valle d'Aosta, osserva che fra i peggiori nemici della Valle debbono essere compresi alcuni valdostani. Rileva che, a seguito dell'avvenuta decurtazione, il Consiglio della Valle dovrebbe rivedere il programma delle opere da eseguirsi in Valle, a suo tempo approvato, ed escludere le opere meno indispensabili. Ribadisce che il Consiglio non dovrebbe accettare il principio sancito dal Consiglio dei Ministri con il provvedimento di decurtazione. L'Assessore Sig. Nouchy esprime parere che sia necessario rivedere il programma stabilito ed autorizzare almeno l'esecuzione dei lavori per l'impianto delle linee telefoniche. Il Consigliere Avv. Torrione ritiene necessario che sia riesaminato il piano delle opere da eseguirsi in Valle. Il Presidente Avv. Caveri osserva che è opportuno, anzitutto, che i Consiglieri concretino un'azione per ottenere la revoca del provvedimento adottato dal Consiglio dei Ministri e che, soltanto nel caso che l'esito dell'azione sia negativo, si debba procedere alla revisione del programma di lavori stabilito. Il Consigliere Geom. Vesan prospetta l'opportunità che sia fatto rilevare al Governo che il Consiglio della Valle, nel caso di non accoglimento delle sue richieste, è disposto a rassegnare le sue dimissioni.

Il Presidente Avv. Caveri, rispondendo all'Assessore Geom. Nicco, il quale osserva che egli verrebbe a trovarsi in una situazione particolarmente delicata e difficile qualora non si ottenga la revoca del provvedimento di decurtazione, osserva che attualmente è in pericolo l'autonomia della Regione e che quindi non contano le situazioni personali. Il Consigliere Geom. Bionaz, ribadendo quanto già detto in precedenza, osserva che il Consiglio dei Ministri ha adottato il provvedimento suddetto dietro pressioni dell'On.le Einaudi e forse senza rendersi conto della realtà dei fatti. Il Presidente Avv. Caveri osserva che, effettivamente, l'On.le Einaudi esercita una grande influenza in seno al Consiglio del Ministri, come pure in seno all'Assemblea Costituente, come egli ebbe modo di constatare il 30 gennaio u.sc. in occasione della discussione all'Assemblea in merito agli Statuti regionali.

L'Assessore Ing. Fresia osserva che forse l'On.le Einaudi non si è ancora reso conto che l'Amministrazione della Valle ha assorbito parecchi servizi già di competenza di Enti locali soppressi e di uffici già statali.

IL CONSIGLIO

prende atto.

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