Objet du Conseil n. 294 du 5 mai 1978 - Verbale

OGGETTO N. 294/78 - APPROVAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO PER LA RISTRUTTURAZIONE E REALIZZAZIONE TECNICA DEI SEGUENTI SERVIZI DELL'OSPEDALE GENERALE EX MAURIZIANO: DIPARTIMENTO DI EMERGENZA E DI ACCETTAZIONE - POLIAMBULATORI - DAY HOSPITAL - RADIOLOGIA - MEDICINA NUCLEARE - EMODIALISI - FARMACIA INTERNA - DIREZIONE SANITARIA ED ALTRI SERVIZI PER IL PERSONALE, ECONOMALI E TECNICI CONNESSI AL PROGETTO.

Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sulla seguente proposta relativa all'oggetto: "Proposta della Giunta regionale concernente il progetto esecutivo per la ristrutturazione e realizzazione tecnica dei seguenti servizi dell'Ospedale generale ex Mauriziano: Dipartimento di emergenza e di accettazione - Poliambulatori - Day hospital - Radiologia - Medicina nucleare - Emodialisi - Farmacia interna - Direzione sanitaria ed altri servizi per il personale, economali e tecnici connessi al progetto", proposta trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza del 26, 27 e 28 aprile 1978:

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LA GIUNTA REGIONALE

- atteso quanto deliberato dal Consiglio regionale al punto 4) dell'ordine del giorno approvato nell'adunanza del 4 gennaio 1978;

- considerato che nell'attesa di definire il quadro di ristrutturazione generale dei presidi ospedalieri della Regione si pone come estremamente necessario ed urgente provvedere a dare pratica attuazione ed operatività ai servizi già costituiti con legge o provvedimento regionale oltreché a dare effettiva capacità di servizio ed efficacia a servizi già in funzione presso l'Ospedale generale ma abbisognevoli di profonde ristrutturazioni;

- preso atto dei criteri organizzativi, di dimensionamento e realizzazione espressi nell'allegato progetto esecutivo di ristrutturazione dell'ospedale generale ex Mauriziano - redatto come da apposita convenzione dalla Società S.P.O. di Torino d'intesa con l'Assessorato della Sanità ed Assistenza Sociale - concernente i servizi di:

- dipartimento di emergenza ed accettazione;

- poliambulatorio e day-hospital;

- radio-diagnostica e medicina nucleare;

- emodialisi;

- farmacia;

- direzione sanitaria;

- servizi per il personale;

- altri servizi economali e tecnici (guardaroba, ufficio tecnico, laboratori di manutenzione);

- considerato che gli elaborati tecnici presentati rispondono effettivamente alle esigenze di eliminare la macroscopica carenza di servizi sanitari e generali dell'Ospedale ex Mauriziano e di decongestionare le degenze conferendo altresì maggiore efficacia all'attività ospedaliera ed al lavoro del personale addetto.

In relazione a quanto sopra e ad unanimità dei voti favorevoli espressi nelle forme di legge, propone che:

IL CONSIGLIO REGIONALE

- vista la propria deliberazione espressa al punto 4) dell'ordine del giorno approvato nell'adunanza del 4 gennaio 1978;

- esaminati gli elaborati tecnici in allegato presentati dalla Giunta regionale;

- attesa l'urgenza e la necessità di dare pratica attuazione ai provvedimenti concernenti il dipartimento di emergenza ed accettazione, il servizio di emodialisi, nonché di provvedere alla eliminazione delle gravi e macroscopiche carenze di altri servizi sanitari presenti in ospedale (radiologia, poliambulatori, ecc.) e ad una loro maggiore efficienza ed efficacia in corrispondenza alla situazione di bisogno della popolazione;

- vista la propria deliberazione n. 359, in data 18 ottobre 1977 concernente: "criteri tecnici per l'istituzione e la regolamentazione del dipartimento di emergenza e di accettazione dell'Ente Ospedaliero Regionale e per l'organizzazione degli interventi di pronto soccorso nel territorio";

- viste le leggi regionali 20 agosto 1976, n. 43 e 8 agosto 1977, n. 53 concernenti interventi per la prevenzione e la diagnosi precoce delle nefropatie, per l'assistenza ai nefropatici e l'esercizio della dialisi domiciliare o extra-ospedaliera;

- vista la legge 12 febbraio 1968, n. 132 ed il D.P.R. 27 marzo 1969, n. 128;

- visto il D.L. 8 luglio 1974, n. 264, convertito nella legge 17 agosto 1974, n. 386;

DELIBERI

1) di approvare il progetto esecutivo di ristrutturazione e realizzazione dei sottoindicati servizi dell'ospedale generale dell'ente ospedaliero regionale di Aosta - secondo quanto indicato negli elaborati tecnici che costituiscono parte integrante della presente deliberazione:

- dipartimento di emergenza ed accettazione;

- poliambulatori e day-hospital;

- radio-diagnostica e medicina nucleare;

- emodialisi;

- farmacia interna;

- direzione sanitaria ed altri servizi per il personale e tecnico-conomali connessi alla ristrutturazione.

2) di impegnare la Giunta regionale a predisporre con sollecitudine i necessari provvedimenti amministrativo-finanziari per la realizzazione del progetto esecutivo sopraindicato;

3) di impegnare la Giunta regionale ad assicurare in via prioritaria, in osservanza al progetto esecutivo sopraindicato e compatibilmente con le esigenze tecniche di realizzazione, l'esecuzione della parte di pronto soccorso del dipartimento di emergenza e di accettazione, del centro emodialisi ed il potenziamento della radiologia;

4) di impegnare la Giunta regionale a ricercare le opportune intese con l'amministrazione dell'ente ospedaliero regionale ed il Comune di Aosta, pur nel rispetto dei rispettivi ambiti di competenza, al fine di evitare intralci burocratici o inosservanze che possono compromettere o ritardare la realizzazione delle opere previste nel sopraindicato progetto esecutivo.

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Il Consigliere BENZO, dopo aver formulato i migliori auguri di pronta guarigione all'Assessore alla Sanità ed Assistenza sociale Jorrioz, sottolinea il fatto che la Regione è tuttora carente di un piano ospedaliero che potrebbe essere la base per uno studio approfondito.

Sostiene che il tipo di servizio è proporzionale alle strutture che possono essere utilizzate, per cui per avere un servizio ottimale da parte degli operatori sanitari occorre mettere a loro disposizione delle strutture ospedaliere in grado di funzionare con efficacia. Ribadisce le proposte formulate dal Consigliere Pollicini. Sostiene che il piano ospedaliero, di cui la Regione dovrebbe dotarsi, dovrebbe avere come base di partenza lo studio delle necessità degli utenti ed essere orientato ad assicurare la funzionalità delle strutture.

Ritiene necessario utilizzare al meglio le tre strutture attualmente disponibili, tenendo soprattutto conto delle necessità e della funzionalità dei servizi, dei tempi e dei costi che le varie scelte comporteranno, la qual cosa, a suo parere, potrà essere enucleata attraverso la predisposizione di un piano ospedaliero organico.

Dopo aver precisato che non bisogna sottovalutare l'aspetto giuridico della controversia che oppone la Regione all'Ordine Mauriziano, si augura che gli incontri che il Presidente della Giunta o gli Assessori avranno con i rappresentanti dell'Ordine valgano a dare una chiara definizione del problema.

Alla luce della situazione di incertezza circa la proprietà dell'Ospedale Generale di Aosta ed in considerazione anche del fatto che lavori di così ingente portata non potranno risolversi in poco tempo e provocheranno dei disagi non solo ai degenti, ma anche al personale medico e paramedico, chiede di soprassedere all'inizio dei lavori e di sistemare, accogliendo la proposta del Consigliere Pollicini, i nuovi reparti in altre zone dell'Ospedale Generale di Aosta.

Il Consigliere POLLICINI sostiene che le due mozioni aventi per argomento la sistemazione dell'Ospedale Beauregard sono in realtà profondamente diverse tra di loro in quanto la mozione presentata dal Gruppo dei Democratici Popolari nella parte deliberativa richiede delle scelte precise in ordine alla destinazione dell'Ospedale di Beauregard, mentre la mozione del Gruppo Democristiano ha carattere interlocutorio.

Afferma che la mozione presentata dalla Democrazia Cristiana, sostenendo che la Giunta Dujany dal 1970 in poi non aveva provveduto a dare una sistemazione a Beauregard, contiene un'inesattezza. Precisa infatti che fino a tutto il 1973 i lavori a Beauregard sono continuati e vi è quindi stato un solo anno di pausa, il 1974, anno nel quale i lavori furono sospesi per consentire ad una apposita Commissione di predisporre il piano ospedaliero regionale.

Ricorda che tale piano fu presentato in Consiglio, ma senza seguito, perché poco dopo la Giunta Dujany rassegnò le dimissioni.

Sostiene che la Giunta Andrione, non ritenendo valido tale piano, avrebbe dovuto presentarne uno sostitutivo che consentisse alla Valle d'Aosta di avere una programmazione ospedaliera globale.

Dichiara che l'attuale Giunta dimostra inoltre di non tenere in alcun conto la petizione sottoscritta da circa 10.000 persone con la quale si richiede che l'Ospedale Beauregard venga completato al più presto rispettando la sua destinazione ad Ospedale per lunga degenza e per funzione riabilitative.

Confuta le insinuazioni secondo le quali parte delle 10.000 firme della petizione sarebbero state carpite oppure ottenute da persone che non erano bene al corrente delle finalità che si proponevano i promotori della raccolta firme, sostenendo che le 10.000 firme sono la testimonianza dello stato di malessere diffuso fra gli anziani, i quali attendono una soluzione ai loro problemi.

Sostiene che tali problemi si risolveranno solo quando si riuscirà a trovare un'adeguata sistemazione agli anziani, che non può essere quella proposta dall'attuale Giunta, di relegarli nel sottotetto dell'Ospedale Maternità.

Conclude dichiarando che gli intendimenti del Gruppo dei Democratici Popolari, al fine di risolvere il problema degli anziani, sono di creare non un ospizio ma un Ospedale curativo che consenta la lungo degenza necessaria alla loro riabilitazione ed auspica che la Giunta, in chiusura di legislatura, approvi la mozione presentata dal Gruppo Democratici Popolari con la quale si chiede che le strutture esistenti a Beauregard vengano utilizzate ai fini suesposti; in caso contrario la soluzione del problema degli anziani sarà ancora rinviata.

Il Consigliere BORDON ammette che la proposta della Giunta concernente il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell'Ospedale Generale di Aosta è stata portata all'esame del Consiglio con un certo ritardo e che essa presenta degli inconvenienti che però, a suo avviso, potranno essere corretti anche successivamente alla sua approvazione.

Sostiene che la critica aprioristica svolta dai Democratici Popolari è demagogica.

Polemizza con le affermazioni secondo le quali la posizione della Democrazia Cristiana, per quanto attiene a Beauregard, non è stata coerente.

A questo proposito ricorda che la decisione di costituire un Ospedale geriatrico, la cui ubicazione fu stabilita a Beauregard, risale al 1968 allorché a capo dell'Esecutivo vi era il Democristiano Bionaz e che tale decisione fu motivata dal cattivo funzionamento dell'Ospedale Mauriziano per carenza di posti letto determinata dalle lunghe degenze delle persone anziane che costituivano il 40% dei ricoverati.

Fa presente che poi la Giunta Dujany diede attuazione al progetto in modo criticabile ed i lavori non furono ultimati, a causa di dissidi interni alla maggioranza che allora presiedeva le sorti della Regione.

Fa presente inoltre di non aver mai affermato che una parte delle 10.000 firme erano state carpite, ma di avere semplicemente detto che probabilmente qualche firma era stata data non avendo ben compreso l'impostazione dalla quale si muovevano i promotori della petizione.

Conclude sostenendo che la Democrazia Cristiana, fattasi promotrice della necessità di costruire un gerontocomio sin dal 1968, non ha cambiato idea al riguardo, ma ha leggermente modificato la sua posizione in relazione ai fatti nuovi sopravvenuti.

Il Consigliere PARISI annuncia il proprio voto favorevole alla proposta di ristrutturazione dell'Ospedale Generale, anche a prescindere dalle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, sostenendo che il provvedimento è inteso a tutelare la salute del cittadino, bene fondamentale che va difeso, a suo avviso, al di là delle questioni di parte.

Il Consigliere CHANU annuncia di prendere la parola per alcune puntualizzazioni sull'intervento del Consigliere Bordon.

Ammette che la Democrazia Cristiana, sin dal 1968, era apparsa orientata alla costruzione di un Ospedale geriatrico; afferma però che ora essa è legata all'impostazione dell'attuale maggioranza, espressione di una linea di tendenza del tutto opposta.

A riprova delle sue affermazioni ricorda che la Democrazia Cristiana, nell'adunanza del 4 gennaio, ha votato contro all'ordine del giorno presentato dal Gruppo dei Democratici Popolari per ottenere la destinazione delle strutture di Beauregard ad Ospedale geriatrico, mentre ora presenta una mozione per nulla chiara circa gli scopi che si prefigge anche nella parte deliberativa.

Un'ulteriore riprova della scarsa coerenza che la Democrazia Cristiana ha dimostrato in tutta la vicenda relativa a Beauregard è, a suo avviso, data dal fatto che la Giunta Andrione non ha tenuto in alcuna considerazione il piano ospedaliero predisposto dalla Giunta Dujany e senza suscitare reazioni da parte della Democrazia Cristiana, che pure condivide le impostazioni di tale piano.

Sostiene che il Gruppo Democristiano si è deciso a presentare una mozione solo dopo essersi accorto che la Giunta Andrione, nonostante gli impegni generici che assumeva ad ogni inizio di anno finanziario, non aveva alcuna intenzione di destinare l'edificio di Beauregard ad Ospedale geriatrico; del resto il contenuto poco chiaro della mozione denota che la preoccupazione principale della Democrazia Cristiana è quella di evitare la rottura degli equilibri determinatisi.

Conclude affermando che la mozione presentata dal Gruppo dei Democratici Popolari è, invece, molto più semplice e chiara chiedendo che le strutture di Beauregard vengano destinate ad Ospedale geriatrico.

Il Consigliere MAPPELLI fa una breve cronistoria delle varie decisioni assunte dalla Regione che hanno portato alla costruzione dell'edificio a Beauregard, sostenendo la necessità di approvare la mozione presentata dal Gruppo Democristiano.

Il Consigliere MANGANONI dichiara di non poter approvare gli ordini del giorno presentati dai Democratici Popolari.

Il Consigliere PEDRINI annuncia il proprio voto favorevole alla proposta della Giunta.

Il Consigliere BENZO ribadisce quanto già espresso in precedenza.

Il Consigliere MONAMI presenta il seguente emendamento alla parte dispositiva della proposta della Giunta:

- Sono aggiunte le seguenti parole finali al punto 3) della parte dispositiva:

"nonché dare immediato avvio allo studio relativo alla utilizzazione e ultimazione della struttura dell'edificio di Beauregard, anche in riferimento alla futura destinazione dell'attuale edificio destinato a Maternità;".

Annuncia il voto contrario del Gruppo Comunista ai due ordini del giorno presentati dal Gruppo dei Democratici Popolari.

Il Consigliere BORBEY ribadisce la posizione del Gruppo Democristiano.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver accertato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola per dichiarazione di voto sul primo ordine del giorno presentato dal Gruppo consiliare dei Democratici Popolari, pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione dell'ordine del giorno stesso, con la soppressione, alla prima linea del primo capoverso, dopo il sostantivo "notifica", delle parole "all'Amministrazione regionale", proposta dal Presidente della Giunta Andrione.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente DOLCHI accerta e comunica che il Consiglio, con ventun voti contrari e otto favorevoli (Consiglieri presenti: trenta; votanti: ventinove; astenutosi dalla votazione il Consigliere Parisi), non ha approvato il sottoriportato ordine del giorno:

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio regionale vivamente preoccupato per la notizia circa il deposito e la notifica all'Ente Ospedaliero della sentenza del Consiglio di Stato immediatamente esecutiva che conferma integralmente la sentenza del TAR nella Valle d'Aosta;

Preoccupato in particolare delle conseguenze estremamente negative della decisione stessa che riconduce alla disponibilità dell'Ordine Mauriziano il complesso dell'edificio ospedaliero di Aosta, attesa la illegittimità dichiarata (e confermata) del decreto del Presidente della Giunta 2 marzo del 1970;

Poiché dette conseguenze possono vanificare ogni ragion d'essere di interventi e di programmi afferenti alla ristrutturazione dell'Ospedale di Via Ginevra;

Stigmatizzato l'atteggiamento di incomprensibile lassismo assunto dalla Giunta regionale e dall'Assessorato alla Sanità, pur nella previsione, più che fondata, del verificarsi dell'attuale difficilissima situazione;

INVITA

la Giunta, l'Assessore alla Sanità ed il Presidente, anche nella sua qualità di Prefetto, ad assumere tutte le iniziative opportune volte a garantire all'Ospedale e ai suoi organi amministrativi la possibilità di continuare nella gestione senza incorrere nel pericolo di vedere vanificato ogni atto anche di ordinaria amministrazione, col carico di responsabilità personale.

Il Consiglio prende atto.

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Il Presidente DOLCHI invita il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione del secondo ordine del giorno presentato dal Gruppo consiliare dei Democratici Popolari.

Il Consigliere PARISI dichiara il proprio voto favorevole all'approvazione dell'ordine del giorno in questione.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente DOLCHI accerta e comunica che il Consiglio, con voti contrari ventuno e voti favorevoli nove (Consiglieri presenti e votanti: trenta), non ha approvato il sottoriportato ordine del giorno:

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio regionale, nella sua adunanza del 4 maggio 1978, dopo l'esame della proposta della Giunta concernente il progetto esecutivo per la ristrutturazione di servizi vari dell'Ospedale regionale da realizzarsi tramite la costruzione della cosiddetta "PIASTRA".

CONSIDERANDO i tempi di realizzazione e i costi della progettata opera e in assenza di una razionale previsione volta alla soluzione globale del complesso dei problemi ospedalieri della nostra Regione, assenza che rischia di compromettere la validità stessa del progettato "insieme" dei servizi, oltre a condizionare prospettive di globale soluzione della rete ospedaliera;

RIBADISCE

le osservazioni e i rilievi già espressi in precedenza e in modo particolare nella adunanza consiliare del 4 gennaio 1978;

RIAFFERMA

1) preliminare la definizione completa di tutte le strutture ospedaliere della Regione in rapporto alla loro consistenza e alla loro destinazione specifica;

2) necessario, alla luce dei rilievi emersi in ordine alla destinazione specifica della PIASTRA, un approfondimento del progetto presentato;

RITIENE

che l'approvazione e la realizzazione della PIASTRA debba essere vista in rapporto ad alcuni interventi assolutamente urgenti e prioritari - rispetto alla PIASTRA - riguardanti la situazione delle strutture ospedaliere attualmente esistenti in Valle e precisamente:

a) sistemazione razionale del reparto infettivi attualmente ubicato in locali inidonei e in condizioni igienico-ambientali assolutamente inaccettabili;

b) ampliamento e potenziamento del reparto radiologia;

c) sistemazione dei locali di degenza e degli spazi resisi liberi dal trasferimento di alcuni reparti nell'ala nuova dell'Ospedale regionale;

d) sistemazione adeguata del PRONTO SOCCORSO in funzione della realizzazione del DIPARTIMENTO DI EMERGENZA;

e) progetto per una sollecita entrata in funzione della sezione di NEFROLOGIA E DIALISI;

f) qualificazione e potenziamento dell'assistenza ospedaliera geriatrica;

g) ultimazione dell'ospedale di BEAUREGARD.

Il Consiglio prende atto.

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Il Presidente DOLCHI invita il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione dell'ordine del giorno presentato dai Consiglieri Monami, Tamone, Bordon, Di Stasi e Pedrini.

Il Consigliere POLLICINI, ai sensi dell'art. 74 del Regolamento interno del Consiglio, chiede che i singoli punti dell'ordine del giorno in questione siano votati separatamente.

Il Presidente DOLCHI pone quindi ai voti, per alzata di mano, l'approvazione del primo punto dell'ordine del giorno di cui si tratta.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente DOLCHI accerta e comunica che il Consiglio ad unanimità di voti favorevoli (Consiglieri presenti e votanti: trentuno), ha approvato il seguente primo punto dell'ordine del giorno sopraddetto:

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, riunito il 5 maggio 1978

INVITA

la Giunta

1) ad assumere urgentemente tutte quelle iniziative atte a sbloccare la situazione venutasi a creare all'Ospedale di Aosta in seguito alla ormai nota sentenza del Consiglio di Stato e ricreare quindi condizione di normale funzionalità per la gestione e l'amministrazione dello stesso.

Il Consiglio prende atto.

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Il Presidente DOLCHI pone ai voti, per alzata di mano, l'approvazione del secondo punto dell'ordine del giorno in esame.

Procedutosi alla votazione, per alzata di mano, il Presidente DOLCHI accerta e comunica che il Consiglio, con ventitré voti favorevoli e otto voti contrari (Consiglieri presenti e votanti: trentuno), ha approvato il seguente secondo punto dell'ordine del giorno in discussione:

2) dare inizio ai provvedimenti amministrativi-finanziari previsti al punto 2 della presente deliberazione solamente quando saranno risolte tutte le note questioni pendenti.

Il Consiglio prende atto.

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Il Presidente DOLCHI invita il Consiglio a procedere all'esame della proposta della Giunta regionale concernente il progetto esecutivo per la ristrutturazione e realizzazione tecnica dei seguenti servizi dell'Ospedale Generale ex Mauriziano: Dipartimento di emergenza e di accettazione - Poliambulatori - Day hospital - Radiologia - Medicina nucleare - Emodialisi - Farmacia interna - Direzione sanitaria ed altri servizi per il personale, economali e tecnici connessi al progetto.

Ricorda che alla parte dispositiva della proposta della Giunta è stato presentato un emendamento da parte del Consigliere Monami.

Il Consigliere CHANU annuncia l'astensione del Gruppo dei Democratici Popolari sull'emendamento del Consigliere Monami.

Il Consigliere BONDAZ annuncia il voto contrario del Gruppo Democristiano all'emendamento in questione.

Si dà atto che l'emendamento presentato dal Consigliere Monami non è approvato con voti favorevoli quattordici e voti contrari nove (Consiglieri presenti: trentuno; votanti: ventitré; astenuti i Consiglieri Benzo, Chanu, Fournier, Lanivi, Lustrissy, Maquignaz, Pollicini, Quey).

Il Consigliere QUEY, prendendo la parola per dichiarazione di voto, manifesta perplessità per il fatto che la proposta della Giunta giunga dopo anni di inattività ed in periodo pre-elettorale e sostiene che essa rispecchia le divergenze esistenti fra le stesse forze che compongono la maggioranza.

Ritiene che tale proposta manchi di un sufficiente approfondimento e non sia pertanto in grado di risolvere i problemi sanitari della popolazione valdostana; pertanto annuncia il voto contrario del Gruppo dei Democratici Popolari alla proposta della Giunta.

Il Consigliere MONAMI si dice stupito per il voto contrario del Gruppo Democristiano all'emendamento che egli aveva proposto a nome del Gruppo Comunista. Si rammarica dell'atteggiamento assunto in tale occasione dalla Democrazia Cristiana che, a suo dire, ha dimostrato di non capire lo sforzo del Gruppo Comunista volto ad una collaborazione per la soluzione, con fatti concreti, del problema sanitario della Regione.

Preannuncia il voto contrario del Partito Comunista Italiano alla mozione presentata dal Gruppo Democristiano.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola per dichiarazione di voto sulla proposta di deliberazione in oggetto, invita il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione della proposta stessa.

IL CONSIGLIO

- con voti favorevoli ventidue e voti contrari otto, espressi per alzata di mano (Consiglieri presenti e votanti: trenta);

DELIBERA

1) di approvare il progetto esecutivo di ristrutturazione e realizzazione dei sottoindicati servizi dell'Ospedale Generale dell'Ente Ospedaliero regionale di Aosta - secondo quanto indicato negli elaborati tecnici che costituiscono parte integrante della presente deliberazione -:

- dipartimento di emergenza ed accettazione;

- poliambulatori e day hospital;

- radio-diagnostica e medicina nucleare;

- emodialisi;

- farmacia interna;

- direzione sanitaria e altri servizi per il personale e tecnico-economali connessi alla ristrutturazione;

2) di impegnare la Giunta regionale a predisporre con sollecitudine i necessari provvedimenti amministrativo-finanziari per la realizzazione del progetto esecutivo sopraindicato;

3) di impegnare la Giunta regionale ad assicurare in via prioritaria, in osservanza al progetto sopraindicato e compatibilmente con le esigenze tecniche di realizzazione, l'esecuzione della parte di pronto soccorso del dipartimento di emergenza e di accettazione, del centro emodialisi ed il potenziamento della radiologia;

4) di impegnare la Giunta regionale a ricercare le opportune intese con l'amministrazione dell'Ente Ospedaliero Regionale ed il Comune di Aosta, pur nel rispetto dei rispettivi ambiti di competenza, al fine di evitare intralci burocratici o inosservanze che possono compromettere o ritardare la realizzazione delle opere previste nel sopraindicato progetto esecutivo.

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