Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 27 du 23 juillet 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 27/XIII - Interrogazione: "Criteri di realizzazione di alcune opere, nella città di Aosta, previste nel Piano grandi opere di Aosta".

Interrogazione

Preso atto del programma del Governo regionale presentato nella seduta del Consiglio regionale del 1° luglio 2008, che al punto LLPP - Grandi opere e viabilità esprime la determinazione di voler realizzare una metropolitana leggera, "favorendo la realizzazione del teleriscaldamento...";

Constatato che è già in essere una recente convenzione stipulata tra il Comune di Aosta e la società TELCHA, incaricata di realizzare la rete e la costruzione della centrale termica nell'ex area Cogne, secondo il progetto di teleriscaldamento che la citata società ha già presentato;

Visto che, secondo quanto emerso fino ad oggi, l'opera aveva un costo previsto di 50 milioni di euro, già saliti a circa 70 mlm stando alle stime fornite il 10 luglio 2008 dal Presidente di CVA Riccardo Trisoldi, e un tempo di esecuzione presunto di 5 anni;

Atteso che l'energia prodotta dovrebbe ridurre in modo consistente l'inquinamento derivante da CO2 e da polveri sottili, nonché produrre un notevole risparmio di combustibile fossile;

Rilevato che anche in alcuni alloggi di edilizia pubblica residenziale, ad esempio nel quartiere Cogne, esistono ancora impianti tradizionali e/o privati nei singoli appartamenti in attesa di impianti centralizzati, la cui realizzazione è rinviata alla realizzazione del teleriscaldamento;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per sapere:

1) se è prevista in concomitanza con la progettazione della metropolitana leggera una riprogettazione del teleriscaldamento;

2) se la scelta di far collimare i lavori delle varie opere, che comprendono anche il trasporto pneumatico dei rifiuti solidi urbani, comporterà un dilatamento nei tempi della realizzazione delle opere di teleriscaldamento ed eventuali costi aggiuntivi;

3) se eventuali variazioni dell'iter burocratico-progettuale e tempistiche diverse da quelle sino ad ora previste possano comportare costi amministrativi, sociali e risarcimenti danni per la società TELCHA coinvolta finora nel progetto;

4) se in qualche modo e in quali forme è stato coinvolto in queste decisioni il Comune di Aosta.

F.to: Donzel - Fontana Carmela - Rigo

Presidente - La parola all'Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Viérin Marco.

Viérin M. (SA-UdC-VdA) - Nell'aprile 2007 la società "Telcha S.r.l." ha presentato al Comune di Aosta un progetto preliminare per il teleriscaldamento del centro abitato di Aosta. Nel mese di settembre 2007 il Consiglio comunale ha approvato una mozione di indirizzo con la quale ha impegnato il Sindaco e la Giunta a predisporre uno schema di convenzione per regolare i rapporti fra la città di Aosta e la società "Telcha S.r.l.", schema che il Consiglio comunale ha approvato il 13 febbraio 2008. In via autonoma su questo tema la società "Telcha S.r.l." ha avviato la redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un cunicolo tecnologico sottostante le principali vie cittadine, almeno per le arterie principali nord-sud ed est-ovest, con una tripla finalità: avere minori disagi nell'esecuzione dei lavori, abbreviare i tempi di realizzazione ed eventualmente poter ospitare, oltre al teleriscaldamento, tutti i servizi a rete, vale a dire linea elettrica, telefonica, acquedottistica, trasmissione dati, eventuali condutture ulteriori idriche, con esclusione solo delle tubazioni per la distribuzione del gas. Infatti i tunnel potrebbero scorrere a quote variabili e sotto il livello dei piani archeologici e delle altre strutture di servizio, evitando in tal modo soprattutto nell'area della cinta muraria romana più urbanizzata sia di intercettare i servizi esistenti, sia gli strati archeologici. I tempi per la costruzione dei tunnel previsti sarebbero decisamente inferiori ai tempi per gli scavi in superficie, in quanto, come precedentemente detto, non si intercetterebbero servizi esistenti e/o aree archeologiche. Verrebbe inoltre evitato quasi totalmente il problema del ripristino del manto stradale. Nei tunnel ovviamente i vari servizi potranno essere ospitati anche in fasi successive, permettendo così alle varie amministrazioni o enti flessibilità organizzative. La Regione pertanto intende verificare e perseguire la soluzione di aumentare le dimensioni dei tunnel da 3 metri circa a 6-7 metri circa, per ospitare, oltre ai servizi appena citati, anche un metro leggero e una rete di trasporto pneumatico dei rifiuti solidi urbani. L'esempio di altre città che utilizzano sistemi a tunnel, Parigi ed altre, dà ampie garanzie sia di cantieri che di servizi; infatti i cantieri di lavorazione esterni riguardano solo lo smaltimento di quanto scavato e sono concentrati solo in alcuni punti e superfici molto limitate: questo eviterebbe lavori come quelli che abbiamo oggi su Aosta quale il tratto di Via Sant'Anselmo, il quale porta alcune discussioni che sono ancora all'ordine del giorno sui tempi di esecuzione e di blocco delle attività commerciali. Appena saremo in possesso di una documentazione tecnica amministrativa ed economica di fattibilità, procederemo ad un sereno confronto e ad una giusta concertazione con l'Amministrazione comunale di Aosta.

Presidente - La parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD) - Ringrazio l'Assessore, anche se, a dire il vero, mi pare sia sfuggito alla vera ragione della questione, nel senso che è certo che noi avevamo conoscenza del fatto che la società "Telcha" avesse l'intenzione di fare un tunnel tecnologico che consentisse una maggiore rapidità nell'esecuzione dei lavori, che spesso, quando sono fatti nella città di Aosta, con tutta la città antica, romana, creano non pochi problemi quando sono fatti alla luce del sole, è però vero che siamo preoccupati per il fatto che, da alcune informazioni che abbiamo avuto, emerge che gli scavi previsti dalla "Telcha" non sono tal da consentire il passaggio di una metropolitana leggera e che va rivisto l'intero progetto. Almeno ci dicono i tecnici che va fatto un progetto nuovo, non quello che aveva in mente di fare la "Telcha" per il teleriscaldamento. Vorremmo avere al più presto indicazioni di questo nuovo progetto, per capire se la natura di tale progetto che richiede una maggiore ampiezza e dei costi superiori sia già preventivata, non sia solo un'idea, ma sia qualcosa di operativo, perché nel caso del teleriscaldamento si trattava di qualcosa di già operativo.

Infine vorrei ribadire che il Comune di Aosta era assolutamente all'oscuro di questa variazione, tanto che aveva provveduto alla convenzione della "Telcha" senza prevedere metropolitane e cose del genere. È il caso che al più presto vi sia un incontro con il Comune di Aosta per dare ragione di quanto si sta decidendo di fare, per valutare se questo sia o meno nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale. Non ravvisare per l'ennesima volta a parole la dichiarata volontà di un rapporto con l'Amministrazione di Aosta e poi ogni volta quest'ultima apprende dai giornali delle decisioni del Consiglio e della Giunta.