Objet du Conseil n. 3439 du 4 avril 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3439/XII - Disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2007".
Articolo 1
(Entrate di competenza)
1. Le entrate derivanti da tributi propri, dal gettito di tributi erariali o di quote di esso devolute alla Regione, da contributi e assegnazioni dello Stato ed in genere da trasferimenti di fondi dal bilancio statale, da rendite patrimoniali, da utili di enti o aziende regionali, da alienazione di beni patrimoniali, da accensioni di mutui, da prestiti e da altre operazioni creditizie e per contabilità speciali, accertate nell'esercizio finanziario 2007 per la competenza propria dell'esercizio stesso, sono riassunte e approvate in Euro 2.024.629.820,62 delle quali:
riscosse |
Euro |
1.413.645.466,62 |
rimaste da riscuotere |
Euro |
610.984.354,00 |
Articolo 2
(Spese di competenza)
1. Le spese correnti, di investimento, per rimborso di mutui e prestiti e per contabilità speciali della Regione, impegnate nell'esercizio finanziario 2007 per la competenza propria dell'esercizio stesso, sono riassunte e approvate in Euro 2.058.406.329,57 delle quali:
pagate |
Euro |
1.587.040.467,59 |
rimaste da pagare |
Euro |
471.365.861,98 |
Articolo 3
(Riepilogo della competenza)
1. Il riepilogo delle entrate e delle spese di competenza dell'esercizio finanziario 2007 risulta stabilito dal rendiconto come segue:
entrate |
Euro |
2.024.629.820,62 |
spese |
Euro |
2.058.406.329,57 |
risultato negativo della gestione di competenza dell'esercizio finanziario 2007 |
Euro |
-33.776.508,95 |
Articolo 4
(Entrate esercizi precedenti)
1. I residui attivi iscritti in conto esercizio 2006 e precedenti, rimasti da riscuotere alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007, sono approvati in complessivi Euro 697.163.139,90 e riassunti come segue:
residui attivi in carico al 1° gennaio 2007 |
Euro |
1.187.583.883,19 |
minori accertamenti in conto residui attivi |
Euro |
2.467.765,36 |
residui attivi riaccertati al 31 dicembre 2007 |
Euro |
1.185.116.117,83 |
residui attivi riscossi al 31 dicembre 2007 |
Euro |
487.952.977,93 |
residui attivi rimasti da riscuotere al 31 dicembre 2007 |
Euro |
697.163.139,90 |
Articolo 5
(Spese esercizi precedenti)
1. I residui passivi iscritti in conto esercizio 2006 e precedenti, rimasti da pagare alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007, sono approvati in complessivi Euro 457.058.375,66 e riassunti come segue:
residui passivi in carico al 1° gennaio 2007 |
Euro |
1.045.534.235,81 |
minori accertamenti in conto residui passivi |
Euro |
57.665.784,44 |
residui passivi riaccertati al 31 dicembre 2007 |
Euro |
832.330.182,35 |
residui passivi pagati al 31 dicembre 2007 |
Euro |
375.271.806,69 |
residui passivi rimasti da pagare al 31 dicembre 2007 |
Euro |
457.058.375,66 |
Articolo 6
(Riepilogo dei residui)
1. I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007 risultano determinati dal rendiconto nei seguenti importi:
rimasti da riscuotere sulle entrate accertate nella competenza dell'esercizio 2007 (articolo 1) |
Euro |
610.984.354,00 |
rimasti da riscuotere sui residui degli esercizi 2006 e precedenti (articolo 4) |
Euro |
697.163.139,90 |
totale |
Euro |
1.308.147.493,90 |
2. I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007 risultano determinati dal rendiconto nei seguenti importi:
rimasti da pagare sulle spese impegnate nella competenza dell'esercizio 2007 (articolo 2) |
Euro |
471.365.861,98 |
rimasti da pagare sui residui degli esercizi 2006 e precedenti (articolo 5) |
Euro |
457.058.375,66 |
totale |
Euro |
928.424.237,64 |
Articolo 7
(Situazione di cassa)
1. Il fondo di cassa alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007 è determinato in Euro 31.784.940,85 in base alle seguenti risultanze del conto reso dal tesoriere:
fondo cassa al 31 dicembre 2006 |
Euro |
92.498.770,58 |
riscossioni nell'esercizio 2007 |
Euro |
1.901.598.444,55 |
pagamenti nell'esercizio 2007 |
Euro |
1.962.312.274,28 |
fondo cassa al 31 dicembre 2007 |
Euro |
31.784.940,85 |
Articolo 8
(Situazione finanziaria)
1. L'avanzo di amministrazione alla chiusura dell'esercizio finanziario 2007 è accertato nell'ammontare di Euro 411.508.197,11 derivante da:
entrate in conto competenza rimaste da riscuotere al 31 dicembre 2007 (articolo 1) |
Euro |
610.984.354,00 |
entrate in conto residui rimaste da riscuotere al 31 dicembre 2007 (articolo 4) |
Euro |
697.163.139,90 |
fondo cassa al 31 dicembre 2007 (articolo 7) |
Euro |
31.784.940,85 |
spese in conto competenza rimaste da pagare al 31 dicembre 2007 (articolo 2) |
Euro |
471.365.861,98 |
spese in conto residui rimasti da pagare al 31 dicembre 2007 (articolo 5) |
Euro |
457.058.375,66 |
avanzo di amministrazione alla chiusura dell'esercizio 2007 |
Euro |
411.508.197,11 |
Articolo 9
(Situazione patrimoniale)
1. La consistenza patrimoniale alla data del 31 dicembre 2007 è approvata nelle seguenti risultanze finali:
attività |
Euro |
2.805.020.750,55 |
passività |
Euro |
1.744.535.216,06 |
attivo netto patrimoniale al 31 dicembre 2007 |
Euro |
1.060.485.534,49 |
Articolo 10
(Approvazione del rendiconto generale)
1. È approvato il rendiconto generale dell'esercizio finanziario 2007 della Regione nelle risultanze di cui agli articoli 7, 8 e 9 (allegato A).
Articolo 11
(Economie di stanziamento su fondi assegnati dallo Stato e dall'Unione europea)
1. I fondi relativi a trasferimenti dello Stato e dell'Unione europea, di cui alla tabella n. 1 allegata alla presente legge, non impegnati alla scadenza dell'esercizio finanziario 2007, costituiscono economie di spesa e concorrono alla formazione dell'avanzo di amministrazione di cui all'articolo 8.
Articolo 12
(Disposizioni finanziarie)
1. Sono regolarizzati accertamenti e impegni totali per euro 51.554,61 sui capitoli di contabilità speciale 12520 (Gestione fondi per il versamento dei contributi dovuti all'I.N.P.D.A.P. con riferimento alla retribuzione fondamentale ed accessoria dovuta al personale ispettivo, direttivo, docente ed educativo delle scuole ed istituzioni educative dipendenti dalla Regione) dello stato di previsione dell'Entrata e sul corrispondente 72320 dello stato di previsione della Spesa.
Articolo 13
(Pubblicazione del rendiconto generale)
1. Il rendiconto generale della Regione è pubblicato per estratto nel Bollettino ufficiale della Regione.
Articolo 14
(Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
Président - Il y a eu l'illustration de l'acte, je peux ouvrir donc la discussion générale sur le projet de loi n° 211.
La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Je ferai une intervention très courte parce que je voudrais aller jusqu'à l'Eglise de Saint-Etienne pour les funérailles de la belle-mère de mon collègue.
Affrontare il discorso del bilancio consuntivo, se uno volesse farlo voce per voce, punto per punto, dovrebbe passare qui ore ed ore, molte più di quelle che si utilizzano quando si affronta il bilancio preventivo. Il bilancio consuntivo dovrebbe essere infatti il bilancio, dal punto di vista tecnico e dal punto di vista politico, di un intero anno di amministrazione; già altre volte abbiamo detto come sia invalsa l'abitudine in questa Amministrazione di presentare un documento del bilancio consuntivo, che essenzialmente è un rendiconto finanziario. È un documento prettamente tecnico, e lo dimostrano sia la relazione che accompagna il disegno di legge n. 211, sia la relazione dello stesso relatore Praduroux, nel senso che vengono dati una serie di elementi ragionieristici, quali l'entità dell'avanzo di amministrazione, il suo rapporto con l'avanzo dell'anno precedente, la spiegazione della crescita di questo avanzo, la previsione definitiva delle entrate che superano dell'11% la previsione iniziale... Le due relazioni sono molto stringate, però, se andiamo a spulciare sia in questo enorme rendiconto, sia nelle pieghe della relazione che l'Assessore Marguerettaz ci ha fatto pervenire, credo che possano emergere alcuni dati interessanti.
Il primo dato interessante riguarda le entrate. Ora, se analizziamo il capitolo delle entrate, ci sono 411 milioni di euro come avanzo di amministrazione, di cui 61 milioni sono l'aumento delle entrate e se andiamo a vedere i vari titoli delle entrate, verifichiamo che l'aumento più consistente è avvenuto sul primo titolo, entrate per la compartecipazione. Se prendiamo il primo titolo, abbiamo il resoconto analitico a pagina 10, vediamo che c'è stato nella previsione finale di competenza alle maggiori entrate accertate un passaggio da 1 milione e 60, fra 1.000... adesso non so neanche più leggere... fra 1.060 milioni a 148 milioni di euro con un aumento consistente di 148 milioni di euro, quindi sono forti entrate che sono dovute, se andiamo a guardarcele bene, sia ad aumenti della birra, delle quote fisse di ripartizione riguardanti l'imposta sulla fabbricazione della birra, quasi un quinto in più rispetto alle previsioni, riguardano sia il gettito dell'IVA sia l'ex IRPEF, l'ex IRPEG e la stessa IVA da importazioni dove si registra un aumento che riguarda l'aumento dell'ISTAT, una quota di 2 milioni circa della quota di IVA sostitutiva dell'IVA da importazioni. Accanto a questi aumenti registriamo, invece, nella parte dei tributi propri, una diminuzione delle entrate del casinò, cioè qui si registra che, a fronte di una previsione di 65 milioni della tassa di concessione della Casa da gioco di Saint-Vincent, sono stati riscossi solo 61,5 milioni, quindi quasi 3,5 milioni di euro in diminuzione. Credo che questi dati che ho ricordato brevemente ci aiutino a riflettere su quello che è un poco il senso del federalismo fiscale, cioè noi basiamo la nostra ricchezza essenzialmente sulla compartecipazione a dei tributi, che altrove vengono decisi. Questo fa sì che siamo legati a maggiori o minori entrate, all'andamento di un maggiore o minore aumento o diminuzione di tasse che vengono definite a livello governativo. Per certi aspetti questo può essere un vantaggio, nel senso che non siamo, noi, responsabili delle tasse che decidiamo, ma questo è uno svantaggio perché non abbiamo in mano la leva fiscale per decidere i meccanismi con cui definire le tasse e quindi le entrate di cui abbiamo bisogno.
Per quanto riguarda le spese, so che gli uffici stanno ripensando a un modo di riformulare questo bilancio e sarebbe molto utile, e faccio un esempio che vale soprattutto per le uscite. Prendo il capitolo che riguarda il trasferimento dell'USL da parte della Regione, leggo: previsioni finali di competenza 237 milioni di euro, impegnato 237 milioni con un'economia di 500mila euro, non è neanche tanto, ma quel che manca in questo bilancio è l'indicazione di quanto è stato previsto nel bilancio di previsione, di quanto è stato poi previsto come previsione finale di competenza, perché quello raccoglierebbe eventuali introiti e inserimenti di nuove risorse nell'assestamento di bilancio o con altre leggi di finanziamento ulteriore. Questo consentirebbe anche di vedere quali sono i settori in cui si sono indirizzate le risorse ulteriori che nel corso dell'anno si sono liberate e consentirebbe di capire meglio, anche politicamente, quali sono i settori più importanti. In questo senso ringrazio l'Assessore che nella sua relazione ha evidenziato qua e là alcuni settori importanti, in particolare come i settori su cui si è concentrata maggiormente la collocazione degli aumenti di risorse che si sono verificate nel 2007 siano stati messi in quel che riguarda il finanziamento degli enti locali, più 5 milioni di euro, nella sicurezza sociale più 28 milioni di euro, nel territorio e ambiente in cui si ha addirittura il 3,3% del bilancio, un aumento molto forte, nello sviluppo economico più 40 milioni di euro. Ho visto che nei settori che anche a me interessano, la cultura, eccetera, non si sono segnalati aumenti, anche perché, andando a verificare, si è trattato di aumenti pochissimo significativi; quindi chiederei proprio questo: che nella revisione dello strumento del rendiconto finanziario si offrissero anche queste informazioni, in modo che sia possibile leggere l'andamento di un anno intero, le previsioni iniziali, quelle accertate e poi l'impegno...
Quando andiamo a vedere le spese, a me colpisce sempre la separazione, la quantità di risorse che vengono assegnate ai diversi settori. Qui abbiamo praticamente il settore dello sviluppo economico, in cui le risorse complessive sono oltre 290 milioni di euro, ma di questi 290 milioni di euro solo in agricoltura sono 145 milioni di euro, per industria e artigianato 23 milioni, per il turismo 41, per i trasporti 39... c'è una disparità fra il settore agricolo e il settore dell'industria, del commercio e dell'artigianato. Veramente c'è una sproporzione e allora credo che su questo varrebbe la pena di riflettere. Non solo, ma nel settore dei trasporti ho notato con sorpresa che spendiamo, in un anno, per il trasporto pubblico, tante risorse quante ne spendiamo per il trasporto delle funivie; sono stati spesi nel 2007 per le funivie oltre 21 milioni, per il trasporto pubblico 21,6 milioni, quindi mettiamo sullo stesso piano l'insieme del trasporto pubblico di tutta la Valle con il trasporto funiviario. A me sembra che siano due settori che hanno un'importanza strategica diversa: uno serve per il turismo, ma l'altro dovrebbe essere ulteriormente sviluppato per consentire anche l'abbattimento dell'inquinamento dovuto all'uso smodato della macchina, come ricordava ieri il collega Bortot, che da Nus ad Aosta c'è una colonna infinita di auto, ciascuna con una sola persona a bordo!
Sarebbe interessante anche capire la motivazione delle varie economie. Non sto ora ad analizzare tutto, farò semmai un secondo intervento, ma mi ha sorpreso che nel funzionamento delle scuole, ad esempio, a fronte di uno stanziamento consistente, ma non ai livelli di quel che riguarda i settori economici, cioè su uno stanziamento accertato di 6,752 milioni di euro, abbiamo un'economia di 500mila euro; non si capisce bene come mai si giunga a un risparmio, a un non uso di risorse che vanno poi a formare l'avanzo di amministrazione. Quando vedo a pagina 276 che su una previsione finale di competenza di 6,752 milioni di euro abbiamo un impegno accertato di 6,218 milioni e un'eccedenza di 533mila euro, che non rimangono all'Assessorato, ma rientrano a far parte del grande avanzo di amministrazione, qui mi si pongono due problemi: il primo, come mai, quali sono i motivi all'interno degli uffici per cui ci sono questi avanzi di amministrazione; il secondo, è vero che abbiamo delle risorse liberate per impegnarle nell'assestamento, ma una quantità notevole di queste risorse sono non spese negli anni precedenti, che ci trasciniamo un poco. Una parte sì, non i 61 milioni di entrate, ma una parte è servita per non attingere al debito è vero, ma una parte ce la trasciniamo, e il 2007 finisce con un avanzo di amministrazione superiore a quello che ha visto invece all'inizio dell'anno comporre il bilancio: su questo, secondo me, andrebbe fatto un lavoro serio. C'è un lavoro serio da parte degli uffici nell'individuare le entrate, perché le entrate accertate sono molto simili a quelle previste in anticipo, ma per quanto riguarda la capacità di spesa delle strutture intanto si tratta di chiedere che siano impegnati i soldi di cui hanno bisogno, che ci sia capacità poi di spenderli, altrimenti vengono rimessi nel calderone e, a seconda delle scelte politiche, spostati da un settore all'altro: è questo che ci preoccupa.
Ultima cosa, un'annotazione politica: mi dispiace che questi cinque anni di amministrazione si concludano senza che si sia dato mano a due riforme importanti che erano nel vostro programma di maggioranza. La prima, la n. 45/1995 cioè la revisione della riforma dell'Amministrazione, sono passati più di 10 anni, c'è stato un comparto unico, è cambiata totalmente la logica di organizzazione dei processi decisionali e procedurali e qui tutto rimane "ingessato", ma su questo tornerò quando si parla del telelavoro, e poi non insisto perché su questo aspetto il nostro gruppo ha continuato in questi anni a sottolineare questa rigidità della macchina organizzativa, in assenza di una riforma della pubblica amministrazione. La seconda riforma che non è stata fatta, non si è messo mano in modo serio alla "54", cioè qui si è voluto disegnare un sistema delle autonomie, ma questo sistema è un sistema che è stato delineato in un certo modo e poi rigidamente applicato e ogni tanto si è cercato, di fronte ai problemi, di trovare dei correttivi, ma la volontà politica di ripensare in modo innovativo il rapporto fra la Regione e gli Enti locali, fra le competenze, fra il ruolo della Regione e il ruolo degli Enti locali... questo non è stato fatto! Non parlo del casinò, che è un altro discorso, ma questi due grossi temi importanti, qualificanti, che questa maggioranza aveva posto nel proprio programma, non sono stati neanche sfiorati, e di questo purtroppo prendiamo atto!
Presidente - Grazie, collega Squarzino, se può portare le condoglianze di tutto il Consiglio al suo collega le sarei grato.
Squarzino (Arc-VA) - D'accordo, signor Presidente.
Presidente - La parola al Consigliere Ottoz.
Ottoz (PdL) - Rapidamente e sinteticamente sulla sintesi di stamani, fra l'altro chiara, fatta dall'Assessore Marguerettaz sulla relazione al rendiconto.
L'Assessore ha detto che l'avanzo del rendiconto che dà origine al successivo assestamento è dovuto a tre fatti: entrate da compartecipazione fiscale, quindi al riparto fiscale, cioè a 9/10 di tasse non previste all'inizio; il fatto che il Patto di stabilità ci impedisce a livello di preventivo di superare determinati livelli di spesa, che poi non trovano riscontro puntuale, ma vengono superati ampiamente dalle entrate, mentre le spese sono predeterminate per l'appunto nell'ambito del Patto di stabilità; le risorse che derivano da residui non spesi che, dopo essere stati non spesi per un certo numero di anni, vengono riassegnati, quindi diciamo l'Assessorato, il settore, il capitolo, l'obiettivo al quale erano destinati viene privato di questa somma non spesa e la somma viene riassegnata, nel caso questo avverrà con l'assestamento.
Due considerazioni sui tre punti di tipo generale, che fra l'altro in discussione generale possono essere interessanti. La prima, come già abbiamo visto per il famoso "tesoretto valdostano" di 94 milioni di euro, di cui abbiamo parlato approvando la legge di bilancio del 2008, c'è un surplus di tasse che entra nelle casse regionali. Malgrado l'economia nazionale sia ferma, l'economia regionale... "se Atene piange, Sparta non ride"... l'economia regionale... sappiamo tutto sul PIL, sulla produttività, è ferma o comunque tende allo zero come crescita, purtuttavia crescono le entrate fiscali. Questo però l'Assessore a noi lo ha detto bene, non dipende solo da aumento di imposte che sarebbe l'effetto indotto di quei simpaticoni del "Governo Prodi", che ci hanno massacrato di tasse per due anni, di cui pian piano cominciano ad arrivare i frutti, ma anche alla compartecipazione sull'IVA che viene dal settore energia e quindi dagli effetti benefici che ha sul bilancio regionale il bilancio di CVA. Questo fatto dovrebbe farci riflettere sulla destinazione che avverrà a livello di assestamento, intanto le entrate eccezionali da imposte ci auguriamo che con un mutamento dello scenario politico nazionale mutino anch'esse nell'interesse di tutti i cittadini valdostani; questo però si tradurrà in una diminuzione degli introiti della Regione, perché se finalmente a qualcuno verrà in mente di diminuire il massacro fiscale a cui tutti siamo sottoposti in Valle, soprattutto le categorie meno abbienti, automaticamente pagando meno tasse le famiglie ci saranno meno 9/10 per la Regione; quindi sono entrate che ci auguriamo non essere di tipo strutturale, continuativo, consolidato nel tempo, ma essere temporanee.
Lo stesso potrà accadere, salvo che il petrolio continui a salire fino a livelli stratosferici per quel che riguarda il settore dell'energia, anche se lì è fortemente probabile che nei bilanci di CVA su questi livelli si mantengano le entrate dovute ai 9/10 di compartecipazione all'IVA, perché non è ipotizzabile che, ancorché il petrolio possa stabilizzarsi e scendere, scenda ai livelli di alcuni anni fa. Questo per dire che queste entrate non sono necessariamente strutturali, anzi, ci auguriamo che non lo siano, ma non perché entrino meno soldi nella Regione, bensì perché paghino meno tasse le famiglie valdostane. Se così è, ci troveremo nei prossimi anni a non avere più queste entrate e quindi nella necessità di valutare bene le spese che inseriamo nelle prossime leggi finanziarie, in modo che non generino spesa corrente, che poi ci troverebbe impiccati qualora venissero meno le entrate non essendo strutturali, quindi vanno indirizzate verso investimenti che non generino o che generino poca spesa corrente. Se l'Assessore ha fatto una distinzione che non si può che condividere sul fatto che non tutte le spese correnti sono negative, perché molte di esse riguardano investimenti nel sociale, è anche vero che non tutte le spese di investimento sono positive, perché ci sono spese di investimento che finquando tu realizzi l'opera sono un investimento, nel momento in cui l'opera finisce ed entra a regime, comincia a generare spesa corrente. Necessita quindi una grande attenzione da parte del Governo regionale nel destinare risorse eccedenti che non siano di tipo strutturale; penso che questo l'Assessore non possa che condividerlo.
Per quanto riguarda l'inserimento immediato dei saldi positivi dovuti al rispetto del Patto di stabilità, la situazione è più complessa, perché nel resto del Paese, in teoria, se tutti rispettassero il Patto di stabilità, l'eccedenza che si verificasse di entrate dovrebbe essere rivolta essenzialmente alle politiche di crescita del Paese e all'abbassamento del debito pubblico. La CE vorrebbe che questo sia fatto prima di tutto sul debito pubblico, ci sono situazioni in tutto il Paese di disagio delle famiglie e delle classi meno ricche, che fanno sì che si debba seguire un bilanciamento fra quello che va investito di questo surplus ad aiuto delle classi meno privilegiate e quanto deve essere destinato alla diminuzione del debito.
Nel nostro caso, mentre da un lato siamo bloccati sulla spesa, perché siamo sottoposti al Patto di stabilità ancorché con difficoltà che ogni anno viviamo sul modo in cui questo deve essere applicato, se per settori o se globale per la Regione, rimane il fatto che quanto viene incassato di più non siamo tenuti a restituirlo al Paese per l'abbassamento quanto meno del debito pubblico, cioè è un settore nel quale prendiamo senza restituire, mentre l'origine del vincolo del Patto di stabilità è legato alla diminuzione del debito pubblico. Vi ricordo che quando siamo entrati nella CE... occorre il rispetto di tre parametri caratteristiche e l'Italia non le aveva... malgrado la stangata di Amato nel 1992, malgrado quello che fece il "Governo Ciampi" per portarci in Europa, accadde che le tre regole che erano necessarie per entrare nell'area euro ci trovavano, grazie a queste politiche che misero in ginocchio il Paese, in linea con due parametri: l'inflazione che non doveva essere superiore alla media europea e che allora era circa il 3%; che il deficit annuale del Governo non superasse il 3% la media europea dei deficit, ma il terzo parametro era che il debito pubblico nazionale non fosse superiore al 60% del PIL e noi, lì, eravamo fuori.
Fu inventato il Patto di stabilità per poterci fare entrare nella zona euro, dicendo: "però vi impegnate a rientrare, questo perché probabilmente preferivano averci dentro a far danni fuori, che averci fuori a far danni dentro" e... qui mi fermo. Questo fa sì che la diatriba sulla necessità... anzitutto come prima regola di restituire gli eventuali avanzi di bilancio a restituzione del debito continua da allora, tutti gli anni i giornali sono pieni, anche perché la condizione con la quale fummo accettati e potemmo entrare nell'euro ancorché con il cambio 1936,27 che ci ha praticamente massacrati, quindi il cambio prodiano ci ha massacrati e lo sanno tutti, al punto che le 1.000 lire sono diventate un euro, fu che qualunque avanzo di bilancio non sarebbe stato destinato ad altri investimenti, ma sarebbe stato destinato fino al rientro del 60% alla restituzione del debito, cosa che in Italia non abbiamo fatto, perché siamo al 102, 103, 104 a seconda dei mesi, a seconda del tasso (perché quando si spostano i tassi di interessi di un punto sono 10 milioni di euro che ballano di costi in più sul nostro bilancio).
Noi abbiamo questo privilegio che, dovendo sottostare al Patto di stabilità e questo è uno svantaggio e non possiamo spendere tutti i soldi che ci entrano, ma i soldi che ci entrano sono nostri e non dobbiamo restituirli per il debito: questo è un problema che crea questo tipo di situazione. Anche qui, però, sarebbe opportuno che la destinazione a investimento o a spesa di queste cifre fosse oculatamente indirizzata ad investimenti, che non creino nuova spesa corrente o a quegli investimenti che ne creino il meno possibile, lasciando alla decisione politica più condivisa non solo a colpi di maggioranza come invece investire parte di queste cifre in investimenti sociali, che per loro natura hanno un ritorno sociale, ma non necessariamente un ritorno economico in termini di profitti.
La questione dei residui perenti, che è il terzo punto, intanto ci ha spiegato l'Assessore - e sicuramente è vero - almeno per 50 milioni di euro è dovuta al fatto che la funivia Courmayeur non se n'è ancora visto... e poi al fatto che una delle spese messe a bilancio e non le spendi vanno a residuo, dopo un certo numero di esercizi vengono prese e rimesse nella "cagnotte"; ma questa è la dimostrazione che mentre da un anno all'altro in due anni è possibile che ci siano ritardi, vischiosità del sistema che fanno sì che non si riescano a impegnare le risorse, quando sistematicamente ci sono dei livelli anomali di perenzione vuol dire che non si è capaci a spendere, cioè la macchina non gira, anche se il gioco dei 50 milioni cambia la natura del negozio, perché è una voce sola che fa cambiare la faccia a tutta questa parte di residui generati dal fatto che si è andati in perenzione. Ma, anche qui, questa funivia serve o non serve? Perché se serve, facciamola, se non serve non facciamola! Noi siamo perché la si faccia, perché i lavori si facciano, ma si facciano quando si decide di farli, quindi subito, quando farli subito costa meno, e quando si realizzano si danno i servizi ai cittadini, ai turisti, al sistema Valle d'Aosta, e non per rinviare "sine die" in mezzo a mille difficoltà! Perché o questa Regione ha la possibilità, avendo la competenza sugli Enti locali, di fare in modo che le iniziative di interesse regionale ancorché facendo il possibile per generare il consenso sul territorio, possano essere realizzate, oppure siamo nella situazione "No TAV", ma siamo "No Funivie", cioè siamo nella situazione "No doppia canna"... Bisognerebbe anche qui studiare, fare una sorta di "assessment" del sistema, per capire dove sono i nodi e i vincoli che ci impediscono di spendere i soldi che abbiamo e che destiniamo, per ritrovarceli regolarmente... perché qui l'anno scorso abbiamo avuto 94 milioni in più di tasse, ragazzi, sono tasse che hanno pagati i Valdostani! Cioè i 9/10 in più li hanno pagati i Valdostani, al netto delle partite di 9/10 di IVA, CVA, che magari sono stati venduti fuori Valle, ma voglio dire, sono soldi pagati dai Valdostani, i 9/10 li pagano i Valdostani e poi ce li ridà indietro lo Stato, li pagano le famiglie valdostane, li pagano gli operai valdostani, li pagano gli imprenditori valdostani, li pagano i pensionati valdostani... non è che li paga qualcun altro!
Sarebbe quindi opportuno, già vengono trasferiti dalle tasche dei cittadini alle casse della Regione, che siano almeno spesi rapidamente per poter fornire migliori servizi ai cittadini, soprattutto in un modo da aumentare i servizi e la qualità della vita per le famiglie valdostane perché il livello di 300 milioni è anomalo. È tutto vero, abbiamo tutto spiegato, il Patto di stabilità, più tasse, l'energia, la funivia, ma 300 milioni è un livello pazzesco! Su un bilancio di 1,6 milioni di euro 300 milioni sono il 20%, sono percentuali assolutamente fuori da ogni logica e ci devono far porre delle domande: siamo capaci di spendere quello che deliberiamo di spendere o no, o scriviamo delle cifre su dei "libri di sogni" e poi li realizzeremo quando potremo? Perché il problema rimane, questo è un livello assolutamente fuori da ogni norma e da ogni logica.
Si dà atto che, alle ore 16,23, presiede il Vicepresidente Lanièce.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Intanto, una considerazione: quando parliamo di bilancio è fine anno e pensiamo alle feste, adesso siamo al rendiconto e all'assestamento e pensiamo alle elezioni, e non c'è alcuna attenzione da parte del Consiglio, tranne Salzone, il sottoscritto, forse l'Assessore. Eppure considerazioni qui ce ne sono da fare: una parte le ha fatte la collega Squarzino, una parte, che condivido in parte, anche il collega Ottoz.
Volevo fare un'osservazione alle relazioni: sono relazioni di tipo tecnico, alcune considerazioni politiche, questo è il Consiglio, e se non ne ha fatte lei nell'introduzione, cerco di farle io. Intanto sul contesto macroeconomico ci sono due righe e anche la valutazione che dà lei, non so poi se nel mondo c'è questa crescita a vantaggio dei Paesi emergenti; c'è un'immigrazione, la riproduzione di un modello che abbiamo visto dove ci ha portato, parlo di Cina e India: una urbanizzazione che fa paura con una concentrazione umana e di antropizzazione e ne vediamo i risultati sul clima, e... mi fermo qui. Che con questo processo economico le popolazioni si arricchiscano ho i miei dubbi, parlo di dubbi e non do giudizi negativi, però poi veniamo "à notre mouton". Abbiamo un sacco di soldi e non siamo capaci di spenderli, e qui una considerazione in un certo senso anche dialettica con i miei colleghi. Non ho paura se la Regione fa una politica keynesiana, cioè abbiamo dei soldi come istituzione, li mettiamo in rete, li spendiamo; ma dove questa politica ha funzionato, negli Stati Uniti dopo la recessione, la politica keynesiana ha portato a un processo che si può condividere o meno, ma ha fatto sì che gli investimenti, il denaro immesso da quel Paese nel Paese abbia portato a una ripresa economica complessiva. Qui siamo alla crescita zero, la nostra Regione è a crescita zero... prima contraddizione.
Seconda contraddizione: sono i soldi spesi e la qualità dei servizi resi. Allora se io spendo un sacco di soldi per migliorare i servizi, il miglioramento dei servizi crea risparmi e ulteriore ricchezza e crea ulteriori entrate. Per queste ulteriori entrate bisogna fare scelte strategiche lungimiranti per poterle investire, quindi noi immettiamo denaro pubblico nell'economia, incrementiamo una crescita, questa crescita porta al miglioramento dei servizi, e il miglioramento dei servizi porta a una maggiore economia e diventa un circuito virtuoso. Scopriamo con il rendiconto degli scompensi incredibili, cioè ogni anno c'è la ripartizione delle risorse finanziarie della Regione per comparti e per settori, senza un'analisi se l'investimento e i finanziamenti su quel comparto allocati l'anno prima hanno creato miglior qualità dei servizi o se l'hanno peggiorata. Qui entriamo in una serie di contraddizioni, da cui è difficile capire come uscirne se non si ragiona.
Unione Europea, liberalizzazione dei servizi, peggioramento della qualità dei servizi, abbiamo un sacco di soldi, le poste non funzionano nei piccoli paesi, in città ci riempiono le cassette della posta di pubblicità e funzionano sempre meno. Quindi è necessario investire sulla qualità di questo servizio e non lo stiamo facendo, e le risorse finanziarie le abbiamo; se investiamo sulla qualità del servizio ne beneficia tutta l'economia.
Parliamo della ferrovia, abbiamo soldi dello Stato da investire, abbiamo un disavanzo che capiremo dopo con l'assestamento dove va a finire, e anche per questo disavanzo non mi sembra che le indicazioni siano di tipo strategico, c'è un circuito virtuoso che investendo dei soldi crea servizi e miglioramento dei servizi, che a loro volta ci permettono di risparmiare e far tornare i soldi in circolazione. Faccio un esempio nella sanità: abbiamo un processo di privatizzazione della sanità, non solo perché si creano strutture nuove private, ma nel senso che il cittadino quando deve usufruire della sanità paga le tasse, e abbiamo visto l'aumento delle entrate, paga il ticket e va bene, è una piccola entrata, ma sui numeri è significativa, e terzo, vado al bar, un mio amico si fa operare di cataratta 15 giorni fa e la visita di controllo dopo l'operazione gliel'hanno prenotata a dicembre... ecco la privatizzazione. Perché poi il paradosso è che se la privatizzazione avvenisse con i medici, con la struttura che investe denaro proprio su strutture private, uno ci mette... invece, la privatizzazione avviene all'interno della struttura pubblica, dove utilizzando le strutture pubbliche e gli impianti delle strutture pubbliche, i medici si fanno pagare privatamente, hanno un aumento dei ricavi e dei profitti - perché a questo punto sono profitti senza nulla rischiare - e c'è un peggioramento della qualità dei servizi al cittadino...
(interruzione del Consigliere Lattanzi, fuori microfono)
... domani mattina viene con me al bar de la Vallée, lì c'è il sig. Mimmo che è stato operato di cataratta, il figlio è andato per prenotare la visita di controllo, gliel'hanno data per dicembre di quest'anno! E queste cose succedono quotidianamente! Allora, se siamo per le liberalizzazioni e le privatizzazioni, come sostiene il collega Lattanzi, è uno suo punto di vista, non voglio fare polemica, uno rischia i suoi quattrini, perché se mi devo fare la libera professione nelle strutture pagate dalla collettività e i ricavi vanno al dottore o al primario a scapito della persona che deve pagarsi tre volte la sanità, se permettete, la Regione con il disavanzo deve intervenire, perché questo fa parte della qualità dei servizi!
Veniamo alla politica delle entrate. Giustamente lei dice: "abbiamo un aumento delle entrate dovute alle partecipate e alle tasse"... qui non sono d'accordo con il collega Ottoz: a me va bene che si paghino più tasse, se qualcuno finalmente paga le tasse e altri che hanno sempre pagato pagano le tasse e c'è un aumento del gettito, credo che lo sforzo di questo Consiglio sarebbe di capire come questo gettito, derivante da cittadini con una coscienza civica... viene restituito ai cittadini. Vediamo i capitoli di spesa sulla casa: ci sono 500 persone che hanno bisogno di casa e noi vediamo sul rendiconto quanto era stato messo, vediamo sull'assestamento quanto è stato messo, e queste... sono le politiche che siamo capaci a fare noi?
C'è poi un'ulteriore contraddizione, perché la rigidità dei capitoli di spesa, per esempio la mia collega accennava ai trasporti, noi abbiamo sempre la stessa spesa in aumento e il servizio è sempre uguale, se non peggiore, a causa dell'aumento del traffico individuale, dell'obsolescenza dei mezzi di trasporto, della rigidità dei mezzi di trasporto. Qui uno sforzo sperimentale per intervenire nel migliorare i mezzi, nel rendere più flessibili gli orari, nell'aumentare le corse, nel disincentivare e vedremo come utilizzeremo i soldi che derivano dal fatto di dover pagare la benzina a prezzo pieno, vedremo che scelte faremo... morale: abbiamo un incremento della spesa corrente e un abbassamento della qualità dei servizi. Lo stesso modello lo trasferiamo all'amministrazione pubblica, dove abbiamo un incremento, ma ecco dove non sono d'accordo, non sul fatto che aumenti la spesa pubblica rispetto agli investimenti, ma sul fatto che l'aumento della spesa pubblica non porta a un miglioramento della qualità dei servizi alla popolazione... vedo che siete tutti attenti, ma non è un grande problema, mi ripasso un po' di lezioni di economia per conto mio, ma non venite a dire che vi faccio perdere tempo... Ripeto: abbiamo un aumento delle spese correnti e non mi scandalizzo per questo, se questo significa miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini, perché torniamo a quel circuito virtuoso... ma non è così!
Entriamo poi nel merito. Volevo chiedere su 46,6 milioni di spese legali, assicurative e contrattuali, se l'Assessore può dirmi...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... sì, non faccio le domande, cerco di essere breve, ma questo non vuol dire che il Consiglio non discute di strategie o di come utilizzare l'aumento delle entrate e dove investirle. Va bene, ne parliamo dopo anche di questo. Comunque, se vedete le spese del rendiconto... si ripetono da un capitolo all'altro! C'è una rigidità che non deve esserci, perché non è detto che tutti gli anni gli stessi comparti devono essere finanziati con gli stessi soldi, perché vuol dire che non li abbiamo investiti bene nella qualità dei servizi! Se io spendo dei soldi sulla Protezione civile, a un certo punto dovrò arrivare a una qualità della Protezione civile per cui l'anno dopo la spesa dovrebbe diminuire... è di questo che sto parlando!
Se parliamo di formazione professionale dei Vigili del fuoco e investiamo un tot di lire, nell'arco di 3-4 anni la formazione professionale, salvo l'aggiornamento, perché si presuppone che arrivino in parte professionalizzati, dovrebbe diminuire! Formazione professionale del comparto pubblico dell'Amministrazione regionale: se io investo dei soldi, posso in 2-3 anni avere degli avvocati professionalizzati su tutto il ramo dello scibile umano, dei dirigenti capaci e quindi le consulenze diminuiscono! Posso parlare di queste cose? Perché è di questo che sto parlando! Se metto dei soldi in un settore pubblico e diventano una spesa corrente, foraggiamo fine a sé stesso il comparto e non ci interessa se migliora la qualità dei servizi ai cittadini... allora mi chiedo cosa stiamo a fare qua! Ma se metto dei soldi in un comparto, vuol dire che nel giro di 2 anni ho creato una ricchezza culturale e di qualità dei servizi tale che dopo qualche anno quel capitolo lì dovrò diminuirlo... sì o no? E la finisco qua!
Si dà atto che, dalle ore 16,33, presiede il Vicepresidente Tibaldi.
Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.
Lattanzi (PdL) - Considerato che il collega Ottoz ha già fatto una serie di riflessioni di tipo tecnico e politico sul consuntivo, vorrei aggiungere una serie di richieste di tipo politico, perché lei, Assessore, anche questa volta, e non vorrei dire "speriamo che sia l'ultima", perché non vorrei augurarle di non essere in questo Consiglio, ma mi auguro che lei non faccia più l'Assessore alle finanze, perché in ogni occasione che abbiamo parlato di bilanci lei non ha fatto altro che farci una relazione ragionieristica!
Siccome la sede è politica, quello che ci si aspetta da un Assessore alle finanze, così come da un Ministro alle finanze, è che a una lettura dei dati ci sia anche un giudizio politico, cioè se lei è contento di questo consuntivo, se ritiene che attraverso questo strumento che lei ha governato si siano raggiunti gli obiettivi che voi vi eravate posti. Lei è l'Assessore alle finanze, è quello che dice ai suoi colleghi di Giunta, su indicazione del Presidente: "qui si può spendere, qui no, qui l'abbiamo, qui non l'abbiamo...", ma non è il ragioniere della Giunta, perché il commercialista della Giunta non l'hanno ancora inventato, e poi abbiamo uno staff di tecnici qualificati per fare questo.
Quello che vorrei da lei, se le aggrada, è avere un giudizio politico. Allora io le dico qual è il nostro, come abbiamo fatto sempre, in questi 5 anni. Intanto, collega Bortot, lei fa un'affermazione sulle entrate +11% quello ci può stare; no, noi diciamo no! Lei dice: quello ci può stare se poi la Regione fa bene le cose. Noi diciamo politicamente no, perché lei non si sofferma su questo capitolo... quando diciamo che i Valdostani lo scorso anno hanno aumentato il bilancio della Regione dell'11%, ci dobbiamo rendere conto di cosa stiamo dicendo. Poi l'Assessore dice: "non è mica colpa mia, è Roma che ha aumentato le tasse ai cittadini, noi compartecipiamo" e slitta via... Allora perché credo che a maggior ragione questo consuntivo abbia bisogno di un giudizio politico, perché l'Assessore fa parte di una compagine politica che si sta presentando alle politiche, proponendo che due candidati vadano a Roma e vorrei sapere cosa andranno a fare questi due candidati a Roma della vostra coalizione politica? Questi due candidati ritengono che queste entrate siano per il Paese abnormi... Valdostani compresi? Noi diciamo di sì, riteniamo che questo bilancio si chiuda con un forte disavanzo, certamente perché ci sono una serie di imposizioni di Patto di stabilità per cui non si può spendere, adesso facciamo la riflessione anche su quello, anche se il collega Ottoz già una considerazione su questo l'abbia fatta, ma il giudizio politico sulle entrate va fatto! Tanto più se a questo aggiungiamo un dato tecnico che conosciamo, cioè mentre nel 2007 i Valdostani hanno pagato il 10% in più di tasse dell'anno precedente, il PIL, cioè la capacità di crescita dell'economia valdostana è stato dello 0,9.
Qualcuno mi deve allora spiegare come sta in piedi la comunità che vede aumentare la pressione fiscale italiana, certo, che viene decisa a Roma, ma a Roma... ci vogliamo mandare qualcuno? Allora quelli che ci vogliamo mandare ritengono che questa imposizione, che nel 2007 ha creato una forte entrata, sia una cosa buona e giusta perché le Regioni e lo Stato ne hanno bisogno, oppure si è chiesto troppo ai cittadini? Assessore, vorremmo sapere cosa ne pensa lei di questo aumento importante che ha avuto il bilancio regionale. La tassazione nazionale ha prodotto una forte entrata del +11%, e qui le do ragione, una parte è compartecipazione all'aumento delle tasse dell'anno fatto dalle finanziarie del Governo, un'altra è un recupero di tassazione a cui non avevamo partecipato, per cui è chiaro che questo è un forte disavanzo, ma io, per onestà intellettuale, dico: non fosse stato l'11, ma fosse stato anche solo il 6, come era stato preventivato nel primo bilancio di previsione - teniamo il capitolo del recupero delle compartecipazioni passate per un attimo distaccato, avremmo comunque avuto un aumento delle entrate del 6% -, ritengo che un'amministrazione debba dire ai cittadini se ritiene questo aumento delle tassazioni nazionali di cui beneficiamo regionalmente se è cosa buona politicamente. E qui vi voglio perché o ha ragione il Consigliere Bortot, che è una cosa accettabile e lui dice: "purché il pubblico sia efficace ed efficiente", oppure potrebbe avere ragione il "PdL" che dice: "noi riteniamo che in questo momento l'efficienza che potrebbe raggiungere l'Amministrazione regionale non è più giustificazione, perché non crediamo che questi soldi in più portino maggiore efficienza per il cittadino, ma portano solo più povertà nelle famiglie e nelle aziende e maggiore dipendenza dal Palazzo - perché è un sistema di socialismo reale - e noi non siamo d'accordo". Anzi, siamo addirittura dell'idea che dovremmo ridurre le tasse nazionali e quindi regionali e nei prossimi bilanci avere meno risorse a Palazzo regionale perché tanto si è dimostrato che l'amministrazione pubblica - noi aggiungiamo: chiunque la governi - fa peggio di quanto non potrebbero fare i cittadini e le aziende con i soldi in tasca!
Siamo addirittura dell'idea che dovrebbe esserci una zona franca, perché così il 20% dell'IVA rimane nelle tasche delle aziende e dei cittadini. Non la conquisteremo mai la zona franca, ma riteniamo che possa essere uno strumento per lasciare più risorse là dove riteniamo che creino ricchezza, cioè in tasca dei cittadini, perché questo Palazzo, come tutti i palazzi nazionali, regionali, provinciali, comunali, dimostra da anni di essere incapace - qui ci differenziamo, collega Bortot! - ogni volta che ha avuto un euro in più, di portare un beneficio al cittadino, e di portare invece un beneficio per la "casta". E quando parliamo di costi della politica, si intende una pletora di politici di professione che nominano consulenti di professione - ecco i 45 milioni dove vanno, caro Bortot! - che sono consulenti fiduciari politici di professione, aziende che lavorano con il pubblico e quindi sono aziende pubbliche, privatistiche ma pubbliche, e una pletora di consenso elettorale finalizzato alla "casta" e basta!
Riteniamo che continuare ad aumentare la pressione fiscale non porti né l'amministrazione statale, né le amministrazioni regionali, tanto meno quella della Valle d'Aosta, a dare un euro in più di valore aggiunto alle famiglie valdostane! Sarà una idea sbagliata, ma noi ci siamo fatti questa idea e con noi se l'è fatta almeno il 25, il 30, il 40% dei cittadini che ritengono che la politica non meriti più la disponibilità di risorse in tasca, perché tanto dalla politica scelte non ne arrivano, servizi migliori non ne arrivano, ogni volta che sono stati investiti dei soldi, il beneficio non è arrivato! Oggi non è quindi sufficiente dire +11... come mai? Un po' abbiamo recuperato delle compartecipazioni passate, e questo va bene, dall'altra parte è +6, che viene dalle "finanziarie Prodi", e allora? Era giusto, Assessore, avere questo 6% in più, ha dei progetti per questo 6% in più, quali saranno gli investimenti? Nell'assestamento di bilancio, che vedremo dopo, perché poi è legato, nell'assestamento di bilancio vediamo tutte queste risorse in più dove vanno a finire e vanno a finire dove sono andate negli ultimi 15-20 anni! Non è cambiato nulla! Voi continuate a mettere i soldi nello stesso posto dove li avete messi negli ultimi 15 anni: apparato, burocrazia, appalti, perché adesso abbiamo il dissesto idrogeologico, adesso dalle alluvioni in poi facciamo muri di cemento di 30 metri con pietra a vista, ma dove non passa mai nessuno! Poi chiudiamo il sentiero reale per andare al rifugio Vittorio Sella perché cadono i sassi e mettiamo un bel cartello: non si può andare a 2.700 metri perché cadono i sassi, e facciamo dei muri alti 40 metri in posti dove non passa nessuno! Non a Cogne o a Valtournenche dove bisognerebbe fare veramente dei lavori, perché passano migliaia di turisti! In Valtournenche, dove Maquignaz si sta battendo da 5 anni, non ha risolto un euro, ma non è colpa sua, è colpa di chi non ha fatto l'investimento! La strada che va da Gressan a Pila, milioni di euro, non ci passa un cristiano! Sbancamenti totali e non ci passa un cristiano! Ma stiamo entrando nel merito e non voglio entrare nel merito.
Dico che sull'assestamento di bilancio il giudizio è: noi abbiamo una plusvalenza enorme, non è sufficiente dire che l'abbiamo perché compartecipiamo alle tasse statali e siccome Prodi ha aumentato le tasse noi abbiamo tanti soldi in più. Il giudizio politico dov'è? Abbiamo tanti soldi in più che non avreste mai chiesto? Se fosse la vostra capacità impositiva, se avessimo avuto noi il federalismo fiscale per imporre le tasse ai cittadini, li avreste incassati questi soldi in più o no? Nella vostra cultura i prossimi 10 anni siete per il federalismo fiscale, dove la Regione imponga i 9/10 ai cittadini, li incassi e si faccia responsabile di fronte ai Valdostani dei soldi che incassa? Bella domanda, Assessore, non vedo l'ora di sentire la risposta, visto che avete due candidati che stanno dicendo che andranno a Roma, ma... per fare cosa sulle tasse? Quando ci sarà un governo che proporrà la riduzione delle aliquote fiscali, il che vorrà dire che nei prossimi anni meno entrate, voi voterete a favore o vi asterrete?
Ho visto i voti di Perrin e di Nicco, quei voti sono stati a favore di finanziarie che hanno aumentato le tasse! Per quanto mi riguarda, Perrin e Nicco hanno già dato...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... bravo, Presidente, battutona: perché lui sa cosa vuol dire quando i cittadini arrivano con le cartelle esattoriali inferociti, quando questo 11% si traduce in contenziosi che sono di fatto condoni mascherati! Valentino Rossi, 150 milioni di tasse, se l'è cavata con 22 milioni! Ma lui è residente a Londra o a Roma? Se era a Roma doveva pagare 150 milioni, se era a Londra neanche un euro: come mai ha fatto 22 milioni? E così sono partite 20 milioni di cartelle esattoriali, piccole, grandi, le grandi aziende stanno negoziando l'evasione fiscale! Condoni mascherati da contenziosi, ti pianto una cartella esattoriale da 100mila euro, poi vai a discutere e te la cavi con 20mila... non è un condono? Io le tasse o te le devo o non te le devo; se te le devo le pago tutte, se non te le devo, non le pago! Fine! Visto che questa era l'idea della Sinistra!
Caro Presidente, al di là delle facili battute, lei mi deve spiegare se è d'accordo oppure no che i suoi Parlamentari vadano a Roma a continuare una linea politica che Perrin e Nicco hanno approvato, di aumentare le risorse del suo bilancio regionale, perché Prodi ha incassato i suoi, non parliamo poi di quando c'eravate voi: quando c'eravate voi non è che avete brillato, perché avete votato per la riduzione delle tasse. Mi pare che anche voi vi siate sempre ben distinti per quelli che, quando andava bene a noi cittadini, vi astenevate. Tutte le finanziarie della Sinistra le hanno sempre votate, tutte le finanziarie del Centro-Destra le hanno sempre bocciate, quelli che non stanno "ni droite, ni gauche", alla facciata! Allora, noi, un giudizio politico su questo discorso lo vorremmo sentire, così come vorremmo fare la riflessione sul fatto che nel bilancio di assestamento i costi, per effetto del rinnovo dei contratti del personale, dei costi di gestione, della spesa corrente, aumentano del 3,5%. Lei dice che c'è una legge che ci impone di non aumentare più di tanto, ma noi abbiamo comunque visto dei costi che aumentano. Su questo, visto che il personale non lo possiamo ridurre, dove pensate di tagliare? Se volta che qualcuno ha un aumento di stipendio, allarghiamo le braccia, vuol dire che i cittadini hanno la certezza; ogni volta che c'è un aumento dei costi, invece che lavorare per ridurre i costi dello spreco della burocrazia regionale, allarghiamo le braccia e diciamo: "abbiamo più costi, quindi bisogna percepire più tasse".
Sul PIL come la mettiamo, visto che abbiamo avuto 15 anni di vostre finanziarie e il PIL cresce meno di quello italiano... il giudizio politico come me lo fornisce, Assessore? Negli ultimi 15 anni, forse anche 20, siete voi che governate. Negli ultimi 15 anni con avanzi o senza avanzi avete gestito la politica economica degli investimenti di questa Regione; siamo arrivati nel 2007 che il PIL della Valle d'Aosta cresce meno di quello italiano, che è il peggiore d'Europa. Qualcuno dovrà assumersi la responsabilità politica di queste scelte, o voi siete sempre quelli che arrivano dopo e quelli che c'erano prima non contano? Sembrate Veltroni: non sembra che sia del "Governo Prodi", non sa neanche chi sia Prodi, non lo conosce, è solo il suo Presidente di partito, ma non lo conosce più! Non si sa più che sta governando Prodi, meno male che Berlusconi ha parlato dell'"Alitalia", così Prodi è uscito allo scoperto, ci siamo ricordati che c'è Prodi che sta governando, altrimenti era sparito Prodi dalle parole del "PD"!
Io vorrei sapere... ma l'"Union Valdôtaine" dove sta, su questi temi dell'economia, degli investimenti, della crescita che è inferiore all'Italia, dei bilanci che crescono per effetto delle tasse... dove sta? La volete smettere di fare il gioco delle 3 carte di parlare della difesa dell'autonomia, che è la bufala del secolo che non ci crede più nessuno, perché non c'è un solo valdostano, a parte Borluzzi, che vuole togliere l'autonomia, siamo tutti d'accordo sull'autonomia, gli unici che la stanno affossando siete voi! Allora smettete di difenderla, così siamo tutti più ricchi! Quindici anni di investimenti, di avanzi di bilancio, 0,9% di PIL contro l'Italia 1,4 lo scorso anno, quest'anno l'Italia va allo 0,6, noi... riusciremo a fare 0,4? Se continuiamo così, sì! Sarà perché investiamo più in attività industriali che non forniscono PIL, perché poi crollano perché l'unica che sta in piedi è la "Cogne", tutte le altre... non c'è un'azienda che funzioni, tanto che nel sito del Presidente Caveri c'è la Valle d'Aosta dalla "A" alla "Z" e non c'è il turismo, però c'è la "I" di industria; sapete chi c'è nella "I" di industria come esempio degli investimenti di questa Regione? C'è la "Tecdis"...
Caveri (fuori microfono) - ... l'ho scritto 15 anni fa!
Lattanzi (PdL) - ... allora rinnova il tuo blog, cosa fai il fenomeno! Dalla "A" alla "Z", la "T" di turismo non c'è! Nel vostro DNA politico non c'è il turismo, perché voi investite in burocrazia, in consulenze, in aziende, in studi di fattibilità, in aziende che falliscono, in tentativo di "tacconare" la bassa Valle per dare un posto di lavoro che non trovate mai, in ammortizzatori sociali, in corsi di formazione, Agenzia del lavoro... tutti i soldi che possiamo prendere dall'Europa e dall'Italia per fare formazione, li abbiamo presi noi, 10 anni che stiamo formando disoccupati! State formando disoccupati!
Vorrei chiedervi allora un giudizio politico su questo bilancio, togliamo il recupero delle tasse passate, ma mi dica il 6% di tasse in più come lo giudica, se è un dato positivo per la Regione oppure no! Noi lo riteniamo negativissimo, perché i cittadini valdostani da 4 anni nonostante il +4 e il +6, di tasse pagate in più non hanno avuto un euro di valore di servizio in più! Questo ci dicono i cittadini, ci dicono che negli ultimi 5 anni non è cambiato nulla, la sanità questa era e questa è rimasta, le strade queste erano e queste sono rimaste, ci sono alcune rotonde in più da 3-4 milioni di euro che non esistono, perché a Carema costano 700mila euro, qua costano 3 milioni, non si capisce come mai, passato il confine, le cose costano 10 volte di più, e ci mettiamo 5 volte di più di tempo a farle! È una realtà, la nostra, veramente particolare: qui si vive di Regione, socialismo reale, i cittadini pagano le tasse, ogni anno di più, sono 15 anni che pagano tasse in più, quest'anno è stato il record di tasse, ma l'economia reale degli stipendi non cresce, cresce solo il potere del politico della Regione! Questo è quello che ci dicono i cittadini, che in questi giorni mentre andiamo a chiedere i voti ci dicono: "ma andate al diavolo, siete tutti uguali"! Io mi permetto di dire: "no, non siamo tutti uguali, c'è chi le tasse le vuole diminuire e dice che la Regione le vuole arretrate"...
(interruzione del Consigliere Bortot, fuori microfono)
... no, Bortot, non devi dire così, perché tu sei il primo che chiede l'aumento degli stipendi, dei servizi, delle persone, del personale, i sindacati e... su e giù! Non siamo tutti uguali, è vero, voi siete molto simili a loro, questo è vero, voi siete uguali a loro, Sinistra uguale socialismo reale, la Regione come centro del mondo che fa vivere tutti quanti! Qui i ragazzi si laureano e la prima cosa da fare non è andare all'Ufficio di collocamento a cercare un lavoro, ma dall'Assessore di turno, magari in campagna elettorale, a cercarsi un lavoro! Hanno gli uffici pieni di gente che chiede, poi adesso non danno più lavoro perché bisticciano fra di loro, ma sennò fanno a gara a chi ne assume di più: 27 di qua, 3 di là, part-time fino a giugno poi vediamo dopo le elezioni, magari ti do il tempo indeterminato... le solite balle da politici che si raccontano fra di loro per potersi perpetrare con la poltrona!
Voglio un giudizio politico, Assessore, non mi accontento di un giudizio tecnico del +11%, voglio sapere cosa ne pensa di questo sistema che tassa i cittadini, aumenta le risorse della Regione e non dà un valore aggiunto ai cittadini. Se mi dice che i cittadini sono contenti di quello che avete fatto voi, allora lo vedremo a giugno!
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - È un piacere poter parlare dopo l'amico Lattanzi, perché effettivamente pone un problema che è vero e che assolutamente condivisibile: si pagano troppe tasse!
Lo diceva perfino l'Assessore Marguerettaz nel 2005, nella relazione a un assestamento di bilancio del 2005, evidenziava come i tributi erariali fossero aumentati rispetto alla previsione del 5,5%, nettamente sopra all'inflazione, quest'anno siamo fra IRPEF e IRPEG grosso modo... IRPEG-IRES a un aumento del 47%, l'IRPEF è sicuramente superiore all'inflazione, evidentemente c'è qualcosa che non va! Allora questo qualcosa che non va è questo debito statale, sono anche d'accordo con il collega Ottoz quando ha ricordato il 130% di percentuale del debito sul PIL, che portava l'Italia fuori in maniera incredibile dai parametri di Maastricht, poi c'è stato il miracolo, da un lato l'accordo con l'UE, dall'altra l'accordo e la capacità del primo "Governo Prodi" di risanare i conti dello Stato, e siamo scesi al 100 e qualcosa percento. Perché tutto questo? Intanto per la dissennata politica degli anni '80-'90, dove abbiamo vissuto al di sopra delle nostre capacità e questo ha portato a un enorme aumento dell'indebitamento dello Stato, ma poi credo che si debba riconoscere il merito all'amico Berlusconi che fra il 2001 e il 2006 è riuscito a far ricrescere la percentuale di debito sul PIL. Gli amici del "PdL" dovrebbero quindi starsene abbondantemente zitti su questi argomenti, perché se proprio c'è un problema viene dalla loro parte, in quanto è stata la dissennata politica di Tremonti che ha portato a un indebitamento, a preoccupanti richiami da parte dell'UE e grazia ha voluto che per 25.000 voti abbia vinto il Centro-Sinistra nel 2006 per cui è arrivato Padoa-Schioppa al Ministero delle finanze e, insieme a Prodi, in poco più di un anno e mezzo, ha dato una rassettata notevole, tanto che sono emersi questi "tesoretti" che per 5 anni non abbiamo assolutamente visto! Queste sono però politiche statali che ci interessano fino a un certo punto.
Più interessante, invece, credo sia fare una riflessione accurata sull'assestamento di bilancio, per la quale non si può non partire dalla relazione dell'Assessore, che è standard, cioè la scrive una volta in italiano, una volta in francese, ma l'inizio è sempre incentrato sull'economia mondiale che va su, va giù, sta ferma, c'è sempre questo riferimento che non c'entra assolutamente niente con il bilancio della Regione, perché come è ben dimostrato dalla relazione di quest'anno gli introiti sono indipendenti da come va l'economia! L'economia va male, lo dice anche lui, l'unica cosa che va bene - ovviamente lui che ha molte occupazioni - è l'occupazione che in Valle, dice, si mantiene su livelli molto alti, questa è l'unica cosa che va bene. In effetti tutti sanno, per percepirlo dalle sollecitazioni che vengono dalla popolazione, che il problema del lavoro è drammatico anche nella nostra regione e che l'occupazione sarà statisticamente a livello molto alto in questa regione, ma in realtà mi sembra che siano un po' come le statistiche sul costo della vita: l'aumento del costo della vita è del 2% all'anno, ma quando vai al supermercato ti rendi conto che è aumentato del 10% in un mese. Sull'occupazione siamo nella stessa situazione.
Dal punto di vista delle entrate, almeno qualche tempo fa era un po' più onesto l'Assessore perché citava le poste vere. Rileggo sempre dal 2005, dove dice che i principali scostamenti rispetto alle previsioni riguardano l'imposta IRE, con l'incremento di 10 milioni di euro, e l'imposta di fabbricazione della birra con un incremento del gettito dovuto all'aumento della aliquota stabilita dallo Stato nei primi mesi del 2005; quindi parla dei 16,5 milioni di incremento dall'accise della birra, poi l'imposta di fabbricazione dell'energia 26,5 milioni, l'IVA 10 milioni, l'IRES 17 milioni... Questa volta abbiamo che le accise della birra hanno portato a un aumento di 23 milioni delle entrate e l'Assessore si dimentica di citarlo nella relazione.
Voi troverete in questa relazione l'aumento di gettito dell'IVA di 24 milioni, l'aumento di 2 milioni di tasse automobilistiche, l'aumento che però è solo pro forma, dell'energia elettrica, perché ci sono delle contabilità diverse, passa da 2,3 milioni a 38 milioni di euro, perché è cambiato il tipo di registrazione. Comunque c'è un aumento, perché negli anni scorsi si era attestato sui 28 milioni di euro, quest'anno ne abbiamo 38, quindi c'è stato un grosso aumento. Cosa avviene? Avviene che l'Assessore non ci racconta com'è esattamente la situazione delle entrate della nostra Regione. E noi questo lo dobbiamo raccontare ai nostri concittadini, che devono sapere che ci troviamo di fronte a una enorme pressione fiscale, abbiamo un debito di circa 1.500 miliardi di euro di debito pubblico che ci costano circa 700 euro a testa; quindi partiamo già con questo fardello ed è chiaro che non siamo competitivi a livello internazionale perché le nostre imprese sono obbligate a pagare delle grosse tasse per cercare di ripianare questo debito; la stessa cosa la fanno i cittadini e questo comporta una riduzione della qualità della vita.
Cosa fa la Regione da questo punto di vista? Non c'è una politica della riduzione delle tasse in Valle, cosa che si potrebbe invece fare, e porto due esempi in campo industriale. Il primo, ci siamo inventati la tassa sull'acqua minerale, adesso nell'assestamento di bilancio ne rinvieremo l'applicazione; abbiamo una disgraziata azienda a Morgex, nel senso che poverina ha avuto grosse difficoltà a partire, riesce a mantenere con difficoltà una certa capacità di produzione... ha ogni tanto obbligatoriamente la necessità di mettere in cassa integrazione il personale e noi andiamo a darle le mazzate. Diceva l'Assessore Cerise - fuori microfono - è la finanziaria statale che ci obbliga: ma facciamoci impugnare, abbiamo un po' di coraggio! In Piemonte non l'hanno messa, e loro non ce l'avevano la finanziaria? Su "Il Sole 24Ore" che ho letto nei giorni scorsi ho letto che non l'hanno messa, non so se ha scadenza 2010, comunque non l'hanno messa, noi l'abbiamo messa; adesso torniamo indietro e la togliamo, ma... potevamo stare un po' attenti? Lì ci sono posti di lavoro, c'è reddito, c'è produzione di merce importante, fra l'altro in una zona in cui non è che ci siano tante occasioni di lavoro in campo industriale. Per altri versi, sempre nel settore delle tasse, anche se non è propriamente una tassa, il disastro e il disordine di "VDA Structure"; abbiamo visto in questi anni che, a causa dell'incapacità dell'Assessore di capire che bisognava chiudere con l'esperienza di "VDA Structure S.r.l.", e trasformarla in un'agenzia senza scopo di lucro, che non avesse i vincoli di bilancio che hanno le società a scopo di lucro, "VDA Structure" ha dovuto, in tutti i nuovi canoni di locazione, o quasi tutti, visto la recente firma del contratto per la "Cogne" che mi sembra... adesso ho richiesto la copia della perizia per capire come mai sono uscite certe cifre, che secondo me sono incongruenti rispetto a quello che è stato fatto per altri imprenditori, ha dovuto mettere delle tasse al 7, 8, 9% per affittare i nostri capannoni: ma sarà questo il modo di capire che bisogna aiutare gli imprenditori valdostani, che bisogna ridurre le tasse? Per ridurre le tasse bisogna prima di tutto ridurre i costi, per ridurre i costi occorre l'efficienza e qua torniamo a un altro discorso, sempre nel campo dell'imprenditoria.
Continuiamo a prendere dal bilancio della Regione soldi per ripianare i debiti delle funivie, si è arrivati che perfino gli albergatori di Gressoney hanno dovuto cacciare di tasca loro per tenere aperti gli impianti, e questo perché il sistema delle funivie, sempre per scelta politica dell'Assessore alle finanze, è di gestione campanilistica. Così si tengono 9-10 Consigli di amministrazione con un sacco di Consiglieri, con tanti commercialisti, ognuno con una propria azienda a cui prendere dei soldi, con parecchi direttori di manutenzione... Noi avremmo potuto ridurre drasticamente i costi facendo enormi economie di scale, facendo una unica società, in cui far entrare tutte le imprese di funivie di proprietà della Regione - ce ne sono 3 molto importanti fra cui anche quella di Gressoney, la "Monterosa Ski" -, e poi portando i Comuni a riflettere sulla necessità di portare in questa società anche le loro partecipazioni. Sarebbe una società pubblica mista fra Regione ed Enti locali, che potrebbe fare enormi economie di scala, ma soprattutto potrebbe diventare un competitor a livello europeo, con la possibilità di gestire un immenso parco e con le capacità di fare professionalità... potrebbe pensare di svilupparsi al di fuori dei confini della Valle, ma... per fare cosa? Ovviamente per importare ricchezza nella nostra regione, perché con la nostra mentalità, se la teniamo troppo chiusa, abbiamo difficoltà ad ottimizzare le nostre iniziative.
Non vorrei che si facesse come si è fatto per "CVA", ed è questo un altro dei passaggi "clou" del mio intervento, che al posto di mettere in piedi capacità di relazionarsi sul territorio nazionale, ha avuto la possibilità di comprare all'asta delle centrali idroelettriche in Lombardia, ha avuto la possibilità di entrare in società con "AM Torino" per le centrali idroelettriche della Valle dell'Orco e della Val Soana, non ha fatto assolutamente niente, adesso i geni dell'imprenditoria valdostana stanno cominciando a pensare di fare investimenti in Repubblica ceca e Slovacchia o chissà da qualche altra parte dell'Est europeo, quando ci sono, dietro le alpi Graie o le alpi Pennine, fiori di imprese svizzere, di Enti locali come noi, con bacini idroelettrici come i nostri, con cui poter fare, anche lì, economie di scala, fare squadra, vendere il nostro prodotto in modo coordinato e garantire delle grosse entrate.
Qui c'è la seconda nota dolente, ovvero il capitolo 8700, là dove si interviene sui dividendi e sulle azioni di società per la quota di partecipazione regionale, che vede entrate per la Regione di poco più di 2,2 milioni di euro. Allora questa è una sottrazione di democrazia avallata dall'Assessore, che è l'azionista di riferimento di "CVA". Lasciamo ogni anno in "CVA" 50 milioni di euro che vengono gestiti in modo che non è palese a noi, difficile capire quali siano le strategie aziendali...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... è facilissimo...
Sandri (PD) - ... ovviamente è facilissimo, però facciamo finta di crederci, ed è evidente che abbiamo a livello di "CVA" un secondo bilancio regionale, cioè è una finanziaria che ha molto più potere rispetto alla sua capacità di liquidità che non rispetto alla sua attività produttiva. Credo che in questo momento in "CVA" ci stiano 450 milioni di euro, questi invece potrebbero essere messi a bilancio, magari per fare degli investimenti. Io li metterei nel tunnel Aosta/Martigny, ognuno ha le sue fisime... ma questo potrebbe essere deciso qua, in quest'aula, mentre viene deciso fra qualche telefonata dell'Assessore sorridente e qualche noto imprenditore, che fino a qualche tempo fa magari era alla Presidenza di "CVA". Questo non va bene per la democrazia, quindi la prossima volta se non ci sarete più voi, ma ci saremo noi da quella parte lì, una delle prime cose sarà che in questo capitolo 8700 compariranno i dividendi di tutte le società, "CVA" compresa, o quantomeno compariranno le scelte che avremo deciso. Se decidiamo che "CVA" debba mettere da parte 500 milioni di euro per comprarsi la società autostrade Torino-Milano perché possiamo tornare proprietari dell'autostrada Aosta/Quincinetto, per me va bene, ma si decide in questo Consiglio! Queste sono alcune delle osservazioni sulla parte entrate.
Non ultima, tuttavia, la questione del "Grand Hôtel Billia"; questa è una parte molto interessante, perché mi ricordo che durante le valutazioni che si erano fatte a livello politico per l'acquisizione del "Grand Hôtel Billia" l'Assessore si stracciava le vesti dicendo che ci dovevamo indebitare per acquistare il "Grand Hôtel Billia". Non so se avete letto, a pagina 3, la relazione dell'Assessore: "Nel Titolo V nel 2007 non si è fatto ricorso al debito, a differenza di quanto evidenziato negli accertamenti del 2006, per euro 74 milioni per l'acquisizione del complesso alberghiero immobiliare Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent, come previsto dall'articolo 9 della legge regionale n. 15/2006. Rispetto alle previsioni non è stato necessario far ricorso ad alcun indebitamento". Allora è chiaro il comportamento: il fatto che ci troviamo con un assestamento di bilancio che è più ricco del bilancio di previsione della finanziaria collegata è che qui, da tempo, si è trovato il trucco, cioè si fa un bilancio al ribasso, cercando di non far vedere quali sono le poste che entreranno o non entreranno, dopodiché a marzo o a settembre si viene a dire che sono avanzati 315 milioni di euro; però lì l'attenzione dei politici è meno forte con il risultato che consente poi di fare grossi investimenti.
Nell'assestamento di bilancio che affronteremo subito dopo avremo investimenti straordinari: 100 milioni a "Finaosta", 11 milioni per degli elicotteri... e questo rientra in un altro tipo di logica che ho condannato ieri, ovvero questi assestamenti di bilancio diventano un elenco della spesa dei vari Assessorati, per cui l'Assessore Fosson si porta a casa 5, l'Assessore Marguerettaz 10, l'Assessore Isabellon che è più bravo 25, l'Assessore Cerise che urla 14, l'Assessore Laurent Viérin che è più gentile 3,5, l'Assessore Pastoret 22, con una logica di lottizzazione all'interno delle frazioni dell'"Union" e delle sottofrazioni dell'"Union", che non portano niente alla Regione, perché in questo rendiconto si vede che non c'è un progetto strategico che sia uno!
Ieri c'è stata una polemica con gli amici del "PdL" sull'Aosta/Martigny, quello è un investimento e non una spesa, tant'è vero che le banche in Svizzera si spellavano le mani per poter entrare nel "pool" che concedeva il prestito al Cantone vallese, al Cantone di Berna e alla Confederazione per costruire la galleria del Loetschberg, perché sapevano che i soldi sarebbero rientrati in maniera straordinaria, perché il passaggio sotto la ferrovia rende "royalties" e le rende "ad libitum". In Italia siamo stati un Paese così poco previdente che abbiamo costruito le autostrade con i soldi pubblici, le abbiamo fatte pagare ai cittadini e quando avevamo finito di pagarle le abbiamo privatizzate, in modo che potessero guadagnarci i privati; che intelligenza, ragazzi miei! E anche in Val d'Aosta abbiamo fatto questo, perché nel 1997 qualcuno cedette delle belle quote autostradali, il Consigliere Borre c'era e forse si ricorda, e fu fatta anche una perizia per sapere come rimetterci i soldi... 500 milioni solo per la perizia!
Dobbiamo renderci conto che qua non ci sono progetti, i grandi progetti su cui abbiamo lavorato in questi anni sono fallimentari, abbiamo investito decine di milioni sul Forte di Bard... andate a vedere sul rendiconto e troverete quel Forte fra le spese! Non rende, non porta reddito, anzi è un peso per le nostre casse! Allora siamo stati intelligenti a investire dei soldi per rimetterci ogni anno? Qui faccio una previsione facile, e sono in questo pienamente d'accordo con il collega Bortot: l'Aeroporto di Saint-Christophe costerà un sacco di soldi e sarà un buco economico impressionante! E se volete divertirvi a vedere dove ho trovato questa previsione, andate a vedere il buco dell'Aeroporto di Bolzano che è una roba da far paura: siamo dai 9 ai 10 milioni di euro all'anno. Anche qua non ci sono le entrate dall'aeroporto, ci sono le spese e ci saranno sempre più. È chiaro che, pur avendo questa enorme disponibilità finanziaria per cui l'Assessore si può permettere di accennarne così, tanto poi i soldi per fare l'assestamento ci sono, io sono convinto che facendo una politica un minimo assennata, quella del buon padre di famiglia, tagliando le spese inutili, ogni anno potremmo avere a disposizione non 315 milioni di euro, ma 630 milioni di euro per fare investimenti seri, di grande spessore.
In tutti questi anni... spero che il Presidente della Regione ci possa illustrare l'accordo di programma quadro con la Regione Piemonte, che ci ha annunciato nelle trattative di stamani, che sembra dare un'ulteriore avanzata nella questione della ferrovia, però quello è veramente un progetto strategico. Ha anche detto il Presidente che verrà il momento (forse fra 2-3 anni) in cui anche la Regione dovrà tirare fuori dei soldi per il completamento di quell'opera: bene, quello è uno dei progetti forti che è cominciato già all'inizio di questa legislatura, e che sta procedendo ed è importante, ma ce ne vorrebbero altrettanti!
Chiudo questa parte ricordando il WI-FI e la larga banda. Su "Il Sole 24Ore" di ieri c'è un'analisi sulla larga banda in Italia: Alfabetizzazione alla banda larga. La copertura è ormai al 98,5% del territorio nazionale, ci sono i progetti di larga banda in varie Regioni d'Italia: Eolo 1.000 Comuni (Lombardia, Piemonte e Veneto); Linken Brescia, 180 Comuni; Nokia Bergamo, 10 Comuni; Aikom Cremona, 100 Comuni. Di fronte a questi dati la situazione valdostana è un disastro e lo ha detto bene la collega Squarzino, quando dice che se vogliamo mettere in piedi il telelavoro, una legge che discuteremo a breve, sorgono problemi per Comuni come Champorcher, dove non arriva l'ADSL, dove per aprire Google, che sul mio computer mi ha dato una risposta su Luciano Caveri Wikipedia in 0,34 secondi, ci vogliono 8-9 minuti, perché arriva ancora una connessione disastrata! La larga banda l'abbiamo ad Aosta dove la gente può andare a lavorare, e non l'abbiamo a Cogne, a proposito del "PdL", dove gli operatori turistici sono obbligati a viaggiare a 56K perché non c'è la larga banda! Ma qua facciamo pena rispetto al Piemonte, io sono come sapete molto amante di alcuni Comuni piemontesi e adesso lo sono ancora di più di tutta la Regione Piemonte, perché da quasi un anno la Bresso ha attuato un progetto per il WI-MAX o un progetto simile dei rifugi alpini, per cui abbiamo la larga banda nei rifugi alpini del Piemonte...
Marguerettaz (fuori microfono) - ... ma cosa dici!
Squarzino (fuori microfono) - ... sarebbe interessante, Presidente, che lei vedesse i gestacci che fanno...
Sandri (PD) - ... in Piemonte hanno portato la larga banda nei rifugi alpini e questo è un plus per chi opera nei rifugi alpini. In questi casi dovremmo - come dice bene il collega Fosson - essere all'eccellenza e non alla retroguardia e la cosa buffa è che a Saint-Rhémy-en-Bosses basterebbe che si guardassero attorno, perché dalla parte di là del tunnel c'è tutto di più. Forse non è arrivata l'aria attraverso il tunnel del G.S. Bernardo... Cosa c'è dietro tutta questa cosa? C'è che a questa Giunta non interessa il futuro della Valle d'Aosta! Non interessa dare delle dei ragionamenti che diano delle prospettive ai nostri giovani, che diano una regione positiva nel 2020, nel 2030, ma interessa portare a casa l'uovo oggi per sopravvivere alle elezioni, per poi sopravvivere alla finanziaria e poi ancora alle europee, e poi... te vai a Roma, io vado a Bruxelles... è così!
Tornando a quello che dicevamo prima, c'è il problema della determinazione dei canoni industriali alle imprese; questi canoni variano, non è che ci sia una regola, variano. Poi si fanno le perizie e le controperizie, ma il risultato finale è che si cerca di dare una risposta adeguata al soggetto, se è amico o non è amico, se è grosso o piccolo, se ha poteri contrattuali... è questo il ragionamento, al posto di dare delle prospettive di altro genere.
Noi avremo molte domande sui singoli capitoli, ma devo dire che sulle capacità di spesa vorrei spendere qualche parole. Con competenza il relatore - che ringrazio per aver illustrato molto bene il documento - ha evidenziato la questione dei residui perenti; vorrei capire perché non sono stati spesi questi soldi: 177 milioni di euro non sono mica noccioline... perché non siamo stati capaci di spenderli? Andiamo a vedere: ci sono un sacco di capitoli che hanno dei residui perenti di svariati milioni di euro; per esempio, spese per la costruzione e sistemazione straordinaria di infrastrutture ed edifici pubblici... mandiamo in perenzione 2,5 milioni di euro; perché non siamo riusciti a spendere per fare degli edifici pubblici? Ci sono dei capitoli che dimostrano un ottimo funzionamento della "macchina regionale", quindi sicuramente non è che vada tutto male, ma è un alternarsi di dati positivi e di dati negativi e questo dimostra che è casuale, che manca una politica di direzione di questa "macchina", che manca una direzione politica che indichi la strada dopo poter andare a portare in porto gli investimenti o le economie che si vogliono fare.
Prendiamo atto di questo stato di cose e facciamo solo due considerazioni finali. La prima: la Valle d'Aosta è in un regime di stagnazione che non dipende dal fatto che l'economia mondiale è influenzata dai mercati finanziari e il livello economico complessivo prosegue, ma a vantaggio dei Paesi emergenti che hanno continuato a sostenere con la loro crescita l'economia mondiale, India e Cina, per cui saremmo ostaggio di questa situazione. Credo che la Regione, che ha delle dimensioni infinitesime rispetto a questi grandi scenari, abbia come punti di riferimento, come variabilità in positivo e in negativo delle proprie prospettive dei fattori locali. Il primo è l'inefficienza della "macchina pubblica", questo bilancio consuntivo dimostra l'incapacità di gestire le risorse immense che ci sono e questo è fatto a detrimento dei cittadini, a detrimento delle imprese, a detrimento del buon funzionamento dell'Amministrazione. Dall'altra parte, non avendo un progetto, una capacità, né un'idea di cosa potrebbe essere la Regione fra qualche anno, e quindi come indirizzare la "macchina" in modo che raggiunga degli obiettivi di un certo valore, c'è questa distribuzione di soldi a pioggia, in settori, alcuni in modo intelligente, altri meno, altri non si sa neanche bene dove vadano a finire! Credo che sia giunto quindi il momento di cambiare.
Il giudizio su questo bilancio consuntivo credo che lo dovranno dare non tanto i Consiglieri regionali, ma i Valdostani. Sappiano i Valdostani che cambiare si può, ma soprattutto cambiando si potranno avere immediatamente degli enormi vantaggi per la nostra Regione, il vantaggio di pagare meno l'immondizia, perché ci sarà maggiore efficienza nella gestione, di pagare meno l'acqua, perché ci sarà più efficienza nella gestione, di pagare meno di canoni di locazione e di tutto ciò che è possibile tenere sotto controllo con la spesa pubblica regionale, perché ci saranno forze politiche capaci di fare di questa Regione un modello di efficienza e sapranno ridare quello sviluppo, di cui la Valle ha assoluto bisogno, perché sapendo che senza sviluppo non si può dare ai cittadini quel reddito sicuro che proviene solo dal fatto che si crea ricchezza... non si può distribuire una ricchezza che non c'è. Pensare di sopravvivere distribuendo solo la ricchezza che proviene da posizioni varie è una pia illusione, occorre diventare dei produttori di ricchezza, avere una "macchina" efficiente che produca ricchezza e attraverso questo ridistribuire la ricchezza nel modo più perequativo possibile attraverso la popolazione: questo pensiamo di essere in grado di farlo. E chiederemo agli elettori la fiducia per poter realizzare questo nel più breve tempo possibile.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina, per secondo intervento.
Squarzino (Arc-VA) - Avevo annunciato nel mio primo intervento che ne avrei fatto un secondo e il secondo vorrei farlo ad alta voce insieme a voi, scorrendo la nuova azione del Governo regionale 2006-2008 e vedendo che cosa di questo programma di legislatura è stato realizzato. Era questo un programma che si voleva presentare con delle aspirazioni a grandi progetti; io mi fermerei alle prime pagine, che sono forse le più interessanti, nel senso che si dice che si vuole raccogliere una sfida di mantenere i livelli ottimali di efficienza e di efficacia nei servizi, incrementando processi di snellimento e semplificazione amministrativa, aumentandone la rapidità, la trasparenza, la qualità, la correttezza, l'omogeneità dell'azione regionale. Credo che su questo punto il cammino non so se è stato intrapreso, ma la meta è molto lontana, perché non abbiamo visto una semplificazione delle procedure, una riduzione dei tempi, anzi, è passata in commissione alcuni mesi fa una norma che indicava i tempi delle procedure, ed erano tempi superiori a quelli che erano previsti precedentemente.
Secondo: è detto, qui, che era prevista la revisione dell'organizzazione della dirigenza regionale e del comparto unico delle amministrazioni locali, perché questo è uno strumento sinergico che serve a far crescere l'efficienza della Regione, si tratta anche di procedere a una attenta rilettura della legge n. 54/1998 e dell'insieme dell'impianto normativo che regola le vita dei nostri Comuni e Comunità montane. Su questo abbiamo detto prima che nulla è stato fatto in questi 5 anni. Ancora, introdurre procedure per attivare controlli di gestione e, in generale, procedure per condurre a un'evoluzione del sistema dei controlli interni, in modo da tradurre questi in processi e servizi innovativi coerenti e coordinati: qui si fa riferimento al RUPAR. Allora, che ci sia questo progetto sulla carta della realizzazione unitaria della pubblica amministrazione regionale, che ci siano i vari progetti "Partout" già avviati, che ci sia un programma articolato pluriennale interessante, lo abbiamo riconosciuto, ma una cosa è stendere un programma articolato e preciso con tutte le sue tappe e i suoi momenti attuativi, una cosa è realizzarlo! Rispetto a questo programma l'Assessore Marguerettaz può essere soddisfatto dei documenti che sono stati presentati in Consiglio, ma non di come sono stati realizzati!
C'era ancora un punto: individuazione di soluzioni per razionalizzare le diverse sedi della Regione, modificando la distribuzione degli uffici in modo da diminuire la frammentazione, la dispersione delle sedi e attenuare le conseguenti criticità gestionali. Credo che in questi 5 anni abbiamo visto proliferare sedi diverse, pensiamo solo alla sanità che ha decentrato alcuni suoi uffici un po' alla Croix Noire, un po' a Borgnalle, un po' in altre zone; prendiamo la "Finaosta" che va da una parte all'altra, ma questo per dire come non si sono razionalizzate le diverse sedi della Regione. Si è continuato, di fronte a una esigenza, ad affittare o a comprare dei locali per traslocare alcuni uffici, quindi sicuramente questi che erano dei principi che dovevano ridare snellezza e movimento, mettere in cammino tutto l'apparato amministrativo... questo non è stato realizzato!
L'unica cosa che era nel programma di governo, nell'apertura del programma di governo: una Regione a servizio del cittadino, della famiglia e della comunità, l'unico punto che è stato realizzato è la valorizzazione del binomio identità-autonomia anche attraverso l'attribuzione del giusto rilievo ai simboli ufficiali della Regione. Questo mi sembra che possa essere un punto a favore della maggioranza, perché abbiamo il Presidente con la coccarda, abbiamo tutti gli Assessori con una patacca nuova e più pesante di quella che hanno i Consiglieri, perché loro sono a un altro livello, quindi questo è stato realizzato! Quello che serviva per l'apparenza della Giunta e del Presidente, questo è stato fatto, non solo, si è anche definita la modalità di come va cantato l'inno della Regione... questo ci mancava! Non solo, è stato anche prodotto un documento storico che fissa per i posteri le tappe fondamentali dello sviluppo della nostra autonomia, in cui guarda caso tutto l'apporto che la Chiesa ha avuto non c'è, perché ormai siamo una regione laica, quindi non abbiamo bisogno di ricordare l'apporto che gli uomini di Chiesa hanno dato all'autonomia della nostra Regione! E guarda caso, si evidenzia in questo documento storico che fondamentale pilastro è stata la famiglia Caveri, dall'inizio alla fine! Credo quindi che questo sia un punto essenziale del programma che è stato realizzato, prendo atto che questo è stato raggiunto; peccato che gli altri obiettivi, che erano: definire le competenze del Consiglio e quelle della Giunta, del Presidente della Regione; introdurre adeguati sistemi di controllo di gestione... questo non lo abbiamo visto!
Ancora: istituire una commissione consiliare speciale con il compito di definire un progetto di nuovo statuto di autonomia, riletto alla luce dell'evoluzione costituzionale ed europea, questa commissione è stata istituita e poi dopo, a volte la sorte delle commissioni non dipende da quelli che ci lavorano, ma da incidenti esterni. Ci sono una serie di obiettivi che riguardano le attività Interreg di organizzazione, poi, certo, l'obiettivo di rivedere l'organizzazione dell'ufficio della Regione a Bruxelles, questo è stato fatto. Non entro nel merito di come è stato fatto, probabilmente è stato fatto ad uso e consumo di qualche "amico degli amici", e non della funzione che questo ufficio deve avere come nodo importante dei rapporti fra la Regione e la CE e tutto l'apparato europeo. Non ho visto in questi anni migliorare la qualità di questi rapporti. Allora ci si chiede se è utile... sì, come rappresentanza, appunto: siamo sempre nell'ottica dell'apparenza!
È vero che questa è la nuova politica che avanza in campo nazionale, ma pensavo che la serietà che ha sempre caratterizzato la gente che ha contatto con la montagna, avrebbe prevalso sull'apparenza. Invece ancora una volta no, si è rinunciato alle caratteristiche fondamentali della nostra comunità per accogliere l'apparenza, il voler mettere in luce quello che i mass media passano, ma la sostanza? Dei punti fondamentali del programma messi come cardine, che riguardavano la Presidenza della Regione, abbiamo visto che è passato tutto quello che riguardava i simboli della Regione, ma quello che riguardava l'organizzazione del comparto unico della Regione, delle sedi amministrative di questi uffici, che riguardava la rete dei rapporti fra le varie istituzioni, quello non c'è stato!
Prendiamo atto, purtroppo, perché questa Regione aveva bisogno di queste due grandi riforme; in 5 anni non sono passate e qui dico una cosa che mi sta molto a cuore: dal punto di vista dell'immagine rispetto alla popolazione sarebbe stato importante per il Consiglio dare un segnale sulla diminuzione dei costi della politica, ma dal punto di vista dell'organizzazione del lavoro, della quotidianità in cui passano le procedure, i rapporti fra enti in questa Regione, queste cose non sono state fatte! Mi dispiace doverlo constatare perché sarei contenta se fossimo all'avanguardia in questo, invece non lo siamo e tutti quanti ne hanno un danno!
Passando all'aspetto di una regione plurilingue aperta alla formazione e alla cultura, credo che qui ci siano alcuni punti che sono stati presi in considerazione e che condividiamo, perché non è che tutti i punti del vostro programma li condividiamo, ma alcuni punti che qui sono indicati li abbiamo visti attuare e li elenco. In primo luogo, valorizzare iniziative di formazione permanente attraverso il coordinamento fra centro territoriale, Agenzia del lavoro, Università, quindi quello che è il sistema della formazione, abbiamo visto anche le iniziative sull'ex cotonificio "Brambilla" di Verrès, c'è stato uno sforzo rispetto alla valorizzazione della cultura walser, valorizzazione del ruolo dell'IRRE. Si è lavorato, anche senza essere arrivati a una definizione precisa, su quel che riguarda la spendibilità della maturità bilingue in ambito francofono, e questo va bene; non è stato fatto l'adeguamento della recente normativa statale relativa al secondo ciclo di istruzione, anche perché c'è stato un cambiamento della normativa statale, quindi alcuni di questi progetti sono stati avviati, altri non lo sono stati, come quello che riguarda la regionalizzazione del comparto scuola.
C'è tutta una parte del programma che riguarda il casinò... qui stendo un velo pietoso, perché quando vedo nel programma... pensate cosa si era scritto allora pensando di essere all'avanguardia come programma di lavoro: attivazione di una "task force", vedo che il Vicepresidente Tibaldi sorride ricordando tutti gli interventi fatti su questo tema, coordinato dal Presidente della Regione che riassumendo le necessarie competenze e professionalità e coinvolgendo la "Casino de la Vallée" e il Comune di Saint-Vincent, operi per il rilancio della casa da gioco in condivisione con il Consiglio regionale. Credo che questo punto non sia stato trattato.
Invece il rafforzamento delle politiche regionali in materia di energie alternative credo che qui si siano almeno individuate alcune strade che vanno in questa direzione. C'è un punto del programma che dovrebbe realizzarsi con l'approvazione della legge sulla disabilità, in quanto si parla di un approccio trasversale alla situazione dei disabili e degli svantaggiati, attraverso iniziative mirate e coordinate per assicurare la massima integrazione delle fasce deboli nel lavoro, nella scuola e in ogni spazio della vita sociale. Nell'ambito della sanità e dell'emergenza abitativa, credo che alcuni tentativi siano stati fatti, ma che molta strada ci sia ancora da fare. Quando poi si parla di consolidamento del ruolo della Camera di commercio, quella legge è stata fatta. Rafforzamento del ruolo dell'Agenzia regionale per le relazioni sindacali, quale sede privilegiata di concertazione di decisioni a servizio di tutto il comparto pubblico regionale, sì, questo è un ufficio che viene utilizzato per i contratti, ma non è che si sia rafforzato, e così via anche altri temi.
Concludo dicendo che da questo breve "excursus" del programma di governo si nota come alcuni punti ritenuti importanti, nodali per il futuro di questa Regione, non sono stati neanche trattati.
Si dà atto che, alle ore 18,08, presiede il Vicepresidente Lanièce.
Presidente - Se non ho altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz. Per prassi non abbiamo mai analizzato il rendiconto... collega Ottoz, lei non può intervenire, perché ho chiuso la discussione generale...
Marguerettaz (UV) - ... sappiate che la prossima volta non replico... è una discussione infinita...
Squarzino (fuori microfono) - ... non voglio intralciare...
Presidente - ... si può fare in sede di discussione degli articoli le osservazioni, giusto?
Procediamo con l'analisi degli ordini del giorno? No.
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Volevo fare alcune domande su alcuni capitoli...
Presidente - ... ora no, ho parlato di ordini del giorno, allora... eventualmente, collega Sandri, nell'analisi del rendiconto si potrebbe fare l'articolo 10 dove si approva il rendiconto, quindi sull'articolo 10 potrebbe fare delle domande...
Sandri (PD) - ... signor Presidente, qua abbiamo un testo identico a quello del bilancio preventivo, giustamente abbiamo un bilancio consuntivo: ho bisogno di fare alcune domande su alcuni capitoli, credo che si possa fare, così come facciamo per il bilancio preventivo...
Presidente - ... si poteva fare in discussione generale, questo...
Sandri (PD) - ... però ho in particolare domande sul problema dell'IRPEF, nel senso che abbiamo il capitolo 1200...
Presidente - ... solo per sapere un cosa: lei fa un unico intervento o... pagina per pagina?
Sandri (PD) - Alcuni interventi su alcuni capitoli che non ho capito.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz, per mozione d'ordine.
Marguerettaz (UV) - Adesso, al di là del tempo, vorrei solo capire come ci attrezziamo, perché se mi fate delle domande su dei capitoli, devo avere almeno dei funzionari accanto con un adeguato materiale, non siamo a "Rischiatutto", in cui uno mi chiede cosa c'è su quel capitolo e io sbobino delle informazioni! Allora, o siamo in grado di raccogliere - potrebbe essere un'altra soluzione - una serie di domande in modo da trasferire e non avere questo pasticcio di avere dei dirigenti che vanno e vengono, ma un elenco che viene formulato, noi raccogliamo le informazioni e poi io faccio un intervento dove do tutte le risposte a tutti i Consiglieri che chiedono delle informazioni... perché dobbiamo definire una metodologia.
Se fosse questo, chiederei 5 minuti di sospensione per raccogliere le informazioni e poi mi metto alacremente al lavoro per voi.
Presidente - Va bene la proposta di sospensione, così anche il collega Ottoz può...
(interruzione del Consigliere Ottoz, fuori microfono)
... mi sembra che la cosa più ragionevole sia la sospensione, così tutti potete formulare le vostre osservazioni.
Il Consiglio è sospeso per 10 minuti.
Presidente - Il Consiglio è rinviato alle ore 21, quindi potete andare a mangiare mentre noi continuiamo in Capigruppo.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,24 alle ore 21,11.
Presidente - Riprendiamo i lavori del Consiglio. Iniziamo con una notizia positiva: c'è stata una Conferenza dei Capigruppo che ha concordato all'unanimità una rimodulazione dell'ordine del giorno del Consiglio, per cui oggi si approverà il consuntivo, domani l'impegno è di approvare l'assestamento, domenica non si viene in Consiglio regionale, si ritorna lunedì e lunedì si approveranno i punti di cui ai nn. 35, 40, 30.1, 32, 41.1 dell'ordine del giorno; ovviamente è possibile andare anche in seduta notturna, in modo da ultimare i 5 oggetti. Martedì si riprenderanno i lavori al mattino con i punti di cui ai nn. 48.1, 29.2, 42, 43, 45, 30.2 dell'ordine del giorno; anche qui, vale quanto già detto e cioè che si può andare anche in seduta notturna pur di approvare i provvedimenti inseriti per il giorno di martedì. Mercoledì si inizieranno i lavori sempre alle 9 con il punto n. 37, per proseguire con i punti di cui ai nn. 30, 34.1, 41, 39, 36. Questi sono gli accordi presi all'unanimità dalla Conferenza dei Capigruppo con l'impegno di rispettarli tutti. Vi sarà distribuito l'elenco nel corso della serata.
Stiamo discutendo il disegno di legge n. 211. Abbiamo 44 ordini del giorno... chiedo al collega Sandri se vengono ritirati.
La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Credo che questo passaggio meriti una piccola riflessione. Siamo giunti a un risultato positivo, malgrado le premesse non fossero così esaltanti, per la buona volontà di molti, forse di tutti, e questo deve essere preso come un risultato premiante per il Consiglio regionale, che ha ritrovato un suo modo di lavorare concreto, positivo, e questo penso accomuni tutti noi nel desiderio di lavorare bene per la Valle d'Aosta come primo bene superiore a ogni parte politica.
Rimangono però due osservazioni da fare, in modo che tutto questo confronto possa insegnare a tutti noi qualcosa, perché questa esperienza possa far crescere le istituzioni della Regione. La prima è che le regole devono essere condivise; non è un "inciucio", non è una frammistione fra maggioranza e minoranza, ma le regole del gioco devono essere condivise e quando le regole sono condivise credo che occorra il supporto di tutti per far funzionare bene, coscienti che ognuno ha un ruolo diverso a seconda che sia in maggioranza o in minoranza. La seconda osservazione che mi deriva da questo confronto è che per ottenere un buon risultato bisogna sapersi ascoltare; ho apprezzato molto nell'attività del Presidente della Regione in queste ore e anche nell'attività degli altri membri della Giunta la volontà di ascoltare, al di là dei temi più caldi del confronto, anche su altri temi e disegni di legge. Sono certo che tutti converremo che questi progetti di legge emendati dal contributo di tutti, saranno migliori di quanto avrebbero potuto essere solo a colpi di maggioranza. Questo è un segnale per chi si impegna in questo Consiglio regionale e credo che questo abbia portato a dei risultati positivi. Mi auguro che chi ci sarà dopo di noi, andando a rileggersi questi verbali, possa ottenere la stessa dose di esperienza senza dover pagare gli antefatti che ognuno di noi ha dovuto pagare.
Ovviamente i 44 ordini del giorno sul disegno di legge n. 211 vengono ritirati dal nostro gruppo.
Presidente - Mi associo alle parole del collega Sandri nell'aver ritrovato un po' di armonia, pur ribadendo che, al di là delle posizioni, non deve mancare il rispetto personale, nel senso che le offese meglio lasciarle da parte. Passiamo all'esame dell'articolato del disegno di legge n. 211.
La parola alla Consigliera Squarzino Secondina, sull'articolo 1.
Squarzino (Arc-VA) - Vorrei fare qui una dichiarazione di voto sull'intero disegno di legge. Anzitutto vorrei in premessa esprimere la mia soddisfazione perché dopo un giorno di dialogo, di confronto, siamo riusciti a condividere un minimo di regole comuni, e questo consente a tutti i Consiglieri di lavorare in modo più disteso. Anche se il confronto può essere duro, perché non è che approveremo tutte le leggi che sono iscritte in questo ordine del giorno, ma quando si instaura il rispetto reciproco e quando si concordano insieme i comportamenti e le regole, e una volta decise si seguono, questo determina un clima di lavoro che è produttivo per tutti. Detto questo, volevo rispetto al rendiconto fare due considerazioni, ma prima vorrei rispondere all'Assessore Marguerettaz rispetto alle reti informatiche.
L'Assessore Marguerettaz aveva sottolineato con forza che noi siamo i primi nelle reti informatiche; allora la prego, Assessore, di leggere con attenzione il programma operativo di cooperazione Italia-Francia che è stato approvato dalla Giunta e che sarà poi approvato in Consiglio, ma visto che questo tema non è il tema complessivo trattato, però ci serve oggi, se vede a pagina 15 di questo programma operativo dove si descrive il contesto delle reti informatiche, si dice: "Per quanto riguarda la copertura di reti informatiche in Italia la Provincia di Torino risulta ben infrastrutturata, al punto che la popolazione coperta, cioè raggiunta dal servizio a banda larga ADSL, quindi potenziale utilizzatrice, risulta superiore al 75% della popolazione residente, mentre nella Provincia di Cuneo e nella Valle d'Aosta la copertura riguarda meno del 50% della popolazione residente". Questo per dire che non siamo i primi della classe rispetto alle potenzialità di comunicazione di reti infrastrutturali per la comunicazione con la banda larga, è un dato che, ripeto, lei ha approvato quando in Giunta è passato questo documento. La seconda osservazione, che mi sembra più importante e più pertinente rispetto al consuntivo, è che noi non voteremo a favore di questo consuntivo, ci siamo impegnati a votarlo. Come d'altra parte nel nostro comunicato stampa fatto prima dell'inizio del Consiglio avevamo detto che consideravamo importanti alcune leggi, quindi eravamo d'accordo nel votarle, mentre altre erano secondarie e soprattutto c'erano alcuni punti che non condividevamo affatto.
Perché votiamo contro questo consuntivo? Votiamo contro perché l'impostazione complessiva delle scelte politiche non è da noi condivisa; chiaramente il nostro non è un voto contro il documento tecnico come è costruito, perché questa è una questione di uffici e non è un problema di tipo politico, ma votiamo contro perché le scelte che sono state fatte sia precedentemente nel preventivo, sia attualmente, non ci vedono d'accordo. Visto che oggi lei ha accettato una mia proposta, anzi una proposta degli uffici che ho percepito e che ho fatto presente, anche se è un'esigenza che già gli altri anni avevamo posto come difficoltà di lettura, le faccio un'altra proposta, non so se lei ricoprirà questo Assessorato nella prossima legislatura, ma se noi ci saremo credo che imposteremo in modo diverso dal punto di vista politico... perché? Perché metteremo in luce quali sono i grandi obiettivi che vogliamo raggiungere, di cui le singole leggi sono la realizzazione, non un elenco di leggi senza indicare chiaramente qual è il progetto politico sotteso a questa serie di leggi! Secondo noi, accanto a questo documento tecnico dovrebbe esserci un documento di tipo politico che indica le scelte fatte e in qualche modo valuta i risultati, l'efficacia delle scelte fatte e di quello che è avvenuto nell'anno che è preso in considerazione. Questo è il nostro augurio, se lei sarà di nuovo rieletto Assessore, e la nostra speranza, invece, è che saremo noi e quindi imposteremo in modo diverso questo documento.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Ne approfitto per associarmi alle parole del Presidente, nel senso che ringrazio il Presidente dell'Assemblea in questo momento, per ringraziare il Presidente della Regione, i Capigruppo e tutti coloro che sono riusciti a definire un metodo di lavoro che possa essere di reciproca soddisfazione.
Vi dovevo alcuni chiarimenti che mi sono stati posti.
Come ordine di capitolo, il capitolo 1401 che riguarda l'imposta di fabbricazione sulla birra, abbiamo fatto una previsione per il 2007 sulla scorta dei dati che erano a consuntivo relativi al 2005. Sapete che l'imposta di fabbricazione sulla birra ha avuto un incremento importante e, in virtù di questo incremento di aliquota, noi ci troviamo a consuntivo con degli importi più elevati.
Il capitolo 1402, che riguarda l'energia, il 2007 è stato il primo anno nel quale l'addizionale sull'imposta dell'energia elettrica ci viene devoluta dallo Stato già mensilmente, come era prima solo per la parte di imposta erariale; quindi è stata accertata e se ne ha evidenza nel consuntivo 2007. Non si poteva iscrivere in previsione per la legge di contabilità, perché vi era un approccio prudenziale.
Capitolo 2110, un fondo Stato: qua abbiamo la legge regionale n. 72/1984 che prevedeva un contributo ANAS di 12,5 miliardi, è stata introitata la prima fase e gli uffici dell'Assessorato delle opere pubbliche ci hanno chiesto di mantenere il residuo, come introito, di 2,579 milioni ad un processo di spesa che si è concluso.
Capitolo 4129, un altro fondo Stato: questo è un fondo previsto da un accordo di programma del 2004 di 2,1 milioni di euro; l'intervento è stato attivato nel 2006 e l'erogazione da parte dello Stato avviene per quote, sono state introitate le prime due erogazioni per 700mila euro e il resto è a residuo.
Capitolo 8700, dividendi sulle azioni di società per la quota di partecipazione regionale: abbiamo 2,221 milioni che sono la "SAV" 1,171 milioni, la "VALECO" 360mila, la "SAV" un ulteriore dividendo di 689.361 euro. Quindi accertiamo, anche se sono di due esercizi, quando viene disposto il pagamento della società; si riferiscono ad utili di anni diversi, ma questi pagamenti sono stati disposti nel 2007.
Capitolo 8800, canoni per concessioni e subconcessioni di acque: abbiamo una previsione costruita sulla base dei tassi di crescita degli ultimi anni, ed è risultata sovrastimata, quindi gli uffici terranno conto nella prossima previsione di bilancio di questa nuova ritaratura.
Capitolo 9700, dove vi erano questi recuperi: abbiamo avuto modo di dirlo direttamente al collega Sandri, abbiamo questi 14,1 milioni che sono il rimborso per il pagamento riferito all'annualità 2006 dei premi previsti dal piano rurale 2000-2006, AGEA.
Capitolo 10200, proventi per vendita di immobili: dei 2,550 milioni previsti sono stati perfezionati entro l'anno i relativi contratti di vendita per 2,045 milioni di euro. Dovete tener conto che abbiamo un'asta...
(interruzione del Consigliere Sandri, fuori microfono)
... abbiamo un'asta che alla conclusione del 2007 è andata deserta, quindi abbiamo fatto una seconda asta che verrà svolta nel mese di aprile 2008. Questo perché abbiamo il piano vendite a trascinamento, non abbiamo come prima la necessità di approvare un piano vendite anno per anno, quindi quello che non viene venduto noi lo rimettiamo all'asta. Avevamo introdotto un procedimento simile a quello del Tribunale, se l'asta va deserta, la volta successiva viene messa con un piccolo ribasso per rendere appetibile, perché se rifacessimo le perizie e le stime, lei sa bene che i nostri uffici rifarebbero la stima che hanno fatto l'anno prima, ma se già l'anno prima è risultato infruttuoso il bando perché nessuno ha partecipato, vuol dire che a prescindere dalla bontà della perizia non è appetibile dal punto di vista commerciale... anche in Tribunale fanno così, fanno una prima perizia e poi si va con dei ribassi.
Molte volte, a forza di fare dei ribassi, quando la gente partecipa, a volte il prezzo di vendita va a posizionarsi a un prezzo più elevato rispetto al primo prezzo peritato, perché si scatena una competizione fra i vari partecipanti e lo dico con una nota di colore, se ci sono delle donne che partecipano, molte volte c'è una passionalità così elevata che, pur di vedere aggiudicato il bene, sono disposte a fare sacrifici maggiori rispetto agli uomini. Detto questo, il ragionamento fatto sulla banda, ci ritorneremo, la collega dice anche delle cose corrette, perché prende la Provincia di Torino che credo abbia un'appetibilità e una distribuzione, se prende anche la Provincia di Milano, tant'è che la Provincia di Cuneo... ho fatto una valutazione sul Piemonte e su aree simili noi abbiamo sicuramente una medaglia d'oro, non solo... quei dati si riferiscono a dati che sono riferiti al 2006...
Squarzino (fuori microfono) - ... al 2004...
Marguerettaz (UV) - ... ecco, rispetto a questo tipo di discorso cercavo di portare a vantaggio di questo Governo l'attività fatta in questi ultimi anni con l'accordo della "Telecom" e con tutta una serie di investimenti che non hanno risolto tutti i problemi, ma hanno marcato un sensibile miglioramento...
Squarzino (fuori microfono) - ... una cartina con questi...
Marguerettaz (UV) - ... l'abbiamo, e gliela farò avere molto volentieri, così se avrà l'occasione di proporre in campagna elettorale per le regionali, mi farà una grande cortesia...
Squarzino (fuori microfono) - ... volentieri.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 1:
Consiglieri presenti 24
Votanti: 21
Favorevoli: 19
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 2:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 3:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 4:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 5:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 6:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 7:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 8:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 9:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 10, con la votazione si approva anche l'allegato A:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 11:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 12:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 13:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione l'articolo 14:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - Pongo in votazione la Tabella 1:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.
Presidente - La parola al Consigliere Sandri, per dichiarazione di voto.
Sandri (PD) - Una valutazione molto breve. Mi dispiace di non aver potuto nel trambusto che c'è stato oggi, affrontare con più calma i capitoli. L'Assessore ci ha dato alcune risposte, gradirei se potesse farci avere lo scritto...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... gli uffici ci faranno avere poi queste cose, anche perché su alcuni non c'è stata risposta, ma non è un problema. Un capitolo complesso andrò personalmente a farmelo spiegare, perché è tutta questione di cassa presso lo Stato... insomma, di accreditamenti che vorrei capire. Questo lo dico perché ho l'impressione che sul bilancio preventivo e sul bilancio consuntivo occorra prevedere, chi ci sarà lo vedrà, una procedura differente per la sua analisi. Continuo a ripetere che occorre fare un'analisi per capitoli, ma non credo che sia l'aula il luogo in cui questo possa essere realizzato nel modo più serio. Invito quindi e spero che rimanga a livello di verbale, che si metta mano al Regolamento per cui dal prossimo bilancio si possa fare un'analisi in commissione sui capitoli, soprattutto che anche il consuntivo - ma il consuntivo è meno grave -, ma il preventivo debba essere stampato dopo che sia stato approvato dal Consiglio regionale, altrimenti è evidente che prima non si possono più fare le modificazioni. Questo diventa quindi un "minus" per il Consiglio regionale; se invece rimane a bozza è possibile fare un poco di lavoro.
Mi fermo qua dal punto di vista formale; dal punto di vista sostanziale avevo già espresso il parere del "PD" nell'intervento in discussione generale.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Come ha anticipato la mia collega, voteremo contro, ma volevo approfittare per dire un paio di cose al collega Lattanzi, iperliberista, nel senso che a questa logica che si debbano pagare meno tasse e poi pagarsi i servizi, evidentemente siamo nettamente contrari. Perché a questo punto qualcuno non può pagarsi i servizi e qualcuno continua ad arricchirsi ancora di più, e la polemica è nei confronti dei colleghi che non ci sono.
Al Governo vorrei dire che rispetto a questa forbice fra investimenti e qualità dei servizi, il prossimo Consiglio deve porsi il problema della qualità dei servizi a fronte dell'erogazione finanziaria, altrimenti ha ragione quando tuona il "PdL" che a maggiori entrate equivale una maggiore burocratizzazione e potenziamento della "casta" dell'apparato pubblico e una vessazione nella qualità dei servizi alle persone; quindi minore attenzione alle clientele politiche e più attenzione alla qualità nei servizi alla popolazione, soprattutto meno elargizioni di tipo personale e più servizi dal punto di vista dei diritti delle persone, perché se si riducono i diritti delle persone e si aumenta l'opportunità da parte di chi governa, chiunque esso sia, di elargire, evidentemente scivoliamo verso sudditanze e chine pericolose anche per quanto riguarda la qualità della democrazia che dobbiamo esercitare.
Per il resto interverremo domani. Ripeto quello che abbiamo già detto: con un ordine del giorno così voluminoso diventa difficile entrare nel merito, perché questo presuppone un sacco di tempo e scatta l'accusa dell'ostruzionismo. È vero che l'ostruzionismo è un'arma prevista dalle regole istituzionali, ma l'idea che se si interviene nel merito si fa ostruzionismo e si ostacolano provvedimenti che magari un sacco di persone aspettano, evidentemente si cade in una contraddizione dove devi scegliere fra approvare provvedimenti o non approvarli senza però approfondirli, oppure approfondirli con il rischio che non ci sia il tempo reale per approvare tutti i provvedimenti che le persone aspettano.
Chiunque ci sia - concordo con il collega Sandri e con la collega Squarzino - deve cambiare il sistema, probabilmente anche noi dell'opposizione dobbiamo porci il problema di dare indicazioni strategiche sul bilancio non solo all'atto della discussione nel momento in cui arriva in aula; bisognerà far lavorare meglio le commissioni, perché alcune sessioni di commissione e alcune commissioni hanno lavorato meglio di altre, quindi bisognerà potenziare il lavoro delle commissioni rispetto a quello in aula, ma questo è a futura memoria, speriamo che qualcuno ascolti e qualcuno provveda.
Presidente - Pongo in votazione il disegno di legge nel suo complesso:
Consiglieri presenti 26
Votanti: 23
Favorevoli: 21
Contrari: 2
Astenuti: 3 (Fiou, Fontana Carmela, Sandri)
Il Consiglio approva.