Objet du Conseil n. 3438 du 4 avril 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3438/XII - Illustrazione del disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2007".
Presidente - Grazie, Presidente, per aver riassunto l'esito di questo incontro mattutino, procediamo con il punto n. 33 dell'ordine del giorno.
La parola al relatore, Consigliere Praduroux.
Praduroux (UV) - Volevo chiedere se posso leggere la relazione per il punto n. 33 e anche per il punto n. 34, oppure facciamo due votazioni separate...
Presidente - ... se non ci sono obiezioni a unire i due punti, la consideriamo congiunta, la relazione, certo. Le votazioni saranno poi distinte...
Praduroux (UV) - Con l'approvazione del rendiconto generale si affronta un momento importante dell'anno finanziario e dell'attività dell'Amministrazione regionale. Si ha infatti l'opportunità di verificare in che modo le risorse a disposizione siano state impiegate e in che modo gli interventi programmati siano stati portati a compimento con l'effettiva realizzazione.
Il rendiconto finanziario generale dell'anno 2007 presenta complessivamente un avanzo di amministrazione di 411,5 milioni di euro circa, in crescita rispetto al 2006 di quasi 177 milioni. Tale incremento è spiegato da un aumento delle poste positive delle entrate di 61 milioni di euro e una diminuzione dei residui passivi riaccertati di 117 milioni di euro, dovuta ad un aumento dei residui passivi che sono stati dichiarati perenti e quindi eliminati dal conto.
Per quanto riguarda la parte entrate, dall'analisi del rendiconto emerge che complessivamente le previsioni definitive delle entrate del 2007 superano dell'11% la previsione iniziale. Ciò è dovuto in gran parte all'iscrizione dell'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2006; inoltre, particolari scostamenti si rilevano nel titolo secondo con aumenti nelle previsioni definitive, conseguenti alla consueta iscrizione dei Fondi statali assegnati nel corso dell'anno. Un'altra variazione significativa è da segnalare nel titolo quarto dovuta alla cessione a Finaosta delle quote della Struttura Valle d'Aosta s.r.l., avvenuta a seguito di conferimento a quest'ultima degli immobili industriali regionali. La capacità di riscossione, rispetto agli accertamenti finali, si è attestata attorno al 70%. Lo scostamento positivo degli accertamenti del titolo primo rispetto alle previsioni è dovuto alla crescita del gettito delle imposte erariali, mentre per quanto riguarda il titolo terzo il rilevante incremento è dovuto al rimborso effettuato dall'AGEA dell'anticipazione erogata dalla Regione.
Per quanto riguarda la gestione di competenza, la differenza tra le entrate accertate e le spese impegnate al 31 dicembre 2007 fa registrare un disavanzo di 33,7 milioni circa di euro. Il disavanzo risulta ampiamente compensato dall'avanzo di amministrazione dell'esercizio 2006 applicato al bilancio 2007 comportando un avanzo di gestione della competenza pari a circa 200,7 milioni di euro.
Passando al versante delle Spese, va evidenziato lo scostamento complessivo tra previsioni iniziali e definitive, al netto delle contabilità speciali, del 16%, laddove gli impegni rappresentano quasi l'88% delle previsioni definitive. La capacità di pagare, vale a dire la capacità di concludere l'intero procedimento della spesa nel corso dell'esercizio, registra un miglioramento rispetto all'anno precedente con un rapporto tra somme impegnate e somme pagate che passa dal 68% a oltre il 70%. Il dato complessivo che tiene conto anche della gestione dei residui passa da 60,7 a 63,8%.
Venendo ai residui attivi, relativi agli esercizi precedenti e in carico al primo gennaio 2007, essi ammontano a circa 1.187,5 milioni di euro. Il 41% di tale importo è stato riscosso nel corso del 2007, mentre lo 0,2% è stato eliminato per accertata insussistenza o inesigibilità. Resta da riscuotere quasi il 60 % del volume dei crediti che risulta equivalente a 697 milioni di euro circa, che sono riferiti in massima parte al titolo primo, cioè alle quote del riparto fiscale.
Per quanto riguarda invece i residui passivi al 1° gennaio 2007 risultano pari a 1.045 milioni di euro circa e di questi quasi il 36% è stato pagato durante la gestione 2007, con un lieve miglioramento rispetto alla fine del 2006 quando la percentuale era attestata sul 34% con un miglioramento nella gestione dei residui passivi. Sono stati trasferiti all'esercizio 2008 quasi il 44% di tali residui e sono stati eliminati per perenzione amministrativa quasi il 15% e quindi il volume dei residui passivi nell'esercizio finanziario 2007 ha registrato una diminuzione rispetto all'anno precedente pari a circa l'11%. Il maggior volume di residui si registra nel settore della Finanza Locale, nel programma patrimoni e partecipazioni, nei settori assetto del territorio e ambiente, nel settore sviluppo economico e infine in quello della sicurezza sociale. Lo smaltimento dei residui registra un aumento rispetto al 2006 con una percentuale che passa dal 43% a quasi il 50% del 2007.
Proseguendo per quanto riguarda il punto successivo, il n. 34 dell'ordine del giorno, l'obiettivo degli interventi adottati è quello di favorire un utilizzo corretto e coerente delle risorse adeguando alcuni stanziamenti alle effettive esigenze di spesa emerse successivamente all'approvazione del bilancio 2008. La finalità è quella di destinare l'avanzo di amministrazione registrato in seguito alla chiusura dell'esercizio finanziario del 2007; nel contempo si apportano le modifiche alle disposizioni legislative in vigore per un adeguamento delle spese previste a bilancio, rispetto agli obiettivi già stabiliti.
Sono 3 i Titoli in cui si articola questo disegno di legge regionale. Le disposizioni in materia di assestamento del bilancio di previsione 2008 e le relative modifiche alle disposizioni legislative sono contenute nel Titolo I. In questo primo Titolo, il Capo I rettifica la consistenza dei residui attivi e passivi e aggiorna il Fondo iniziale di cassa, mentre il Capo II rappresenta di fatto la manovra finanziaria con la quale si accompagna l'assestamento di bilancio di previsione per l'anno finanziario 2008 e con cui si adeguano le autorizzazioni di bilancio agli obiettivi di politica economico-finanziaria. È invece il Capo III ad occuparsi della determinazione della variazione al bilancio di previsione 2008 e per il triennio 2008/2010.
L'assestamento di bilancio 2008 contiene una novità rappresentata dal Titolo II. Il legislatore regionale con questa parte del disegno di legge dà attuazione al decreto legislativo 28 gennaio 2008 n. 13 che riguarda le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione in materia di motorizzazione civile e di tasse automobilistiche, va precisato che l'intervento legislativo in questo caso è riferito alla fase collegata alla gestione delle tasse automobilistiche dal primo gennaio 2009, ma tratteremo più avanti questo argomento.
L'avanzo di amministrazione dell'esercizio finanziario 2007 è di 411,5 milioni di euro, con questa manovra finanziaria di assestamento al bilancio 2008 sono riassegnate le risorse disponibili. La serie di interventi che stiamo analizzando mettono a disposizione risorse in settori determinanti per il sistema socio-economico valdostano e che consentono un'articolazione della spesa capace di produrre risultati significativi e facilmente valutabili dalla popolazione.
Per proseguire sinteticamente con alcuni dati, va detto che nel Capo I la consistenza dei residui attivi iscritti a bilancio viene rettificata in via presuntiva: il conto dei residui attivi viene così rideterminato in euro 1.308 milioni, in crescita in valore assoluto in confronto al 2006 (1.187 milioni) ma in calo come incidenza sul totale: da 60% 2006 a 58% 2008.
Per quanto riguarda invece la consistenza dei residui passivi a seguito delle opportune variazioni, il conto risulta rideterminato in euro 928 milioni in calo rispetto al 2006 (1.045 milioni). All'articolo 3, a seguito delle risultanze derivanti dal conto reso dal tesoriere alla chiusura dell'anno finanziario 2006, si procede all'aggiornamento del Fondo iniziale di cassa, che risulta definito in euro 32 milioni. La dinamica dei residui, in miglioramento rispetto al 2006, è uno dei fenomeni che ha influenzato l'importo dell'avanzo, che trova destinazione nel Capo II.
Il dato quantitativo collegato alla manovra di assestamento di bilancio ammonta a circa 411,5 milioni di euro, che è la cifra dell'avanzo registrato nel rendiconto 2007, che registra un incremento di quasi 177 milioni di euro rispetto a quello relativo all'anno precedente. Oltre alla dinamica dei residui, questo incremento va collegato ad una spiegazione che riguarda, anche a livello nazionale, una crescita del gettito delle imposte. Un secondo motivo di questo incremento è dovuto al Patto di stabilità che condiziona, non tanto il versante delle entrate, quanto la spesa che viene limitata e ci pone in condizioni di registrare un avanzo. A livello regionale si registra un aumento delle poste positive delle entrate di 61 milioni di euro e una diminuzione dei residui passivi riaccertati di 117 milioni di euro, dovuta ad un aumento dei residui perenti, eliminati dal conto consuntivo.
La variazione allo stato di previsione della spesa di competenza per l'anno 2008 ammonta a circa 345,5 milioni di euro e, per quanto riguarda invece la cassa, ammonta a circa 139,5 milioni di euro. Si registra una riduzione del mutuo a pareggio di circa 50 milioni. C'è poi da sottolineare una voce significativa relativa alla gestione speciale, che ammonta a 100 milioni di euro. Va sottolineato che l'assestamento di bilancio migliora il rapporto percentuale tra le spese correnti e gli investimenti.
Scorrendo brevemente i principali settori toccati dalla manovra di assestamento vanno sottolineati in particolare i seguenti: all'articolo 4 l'ammontare delle risorse finanziarie destinate agli interventi in materia di Finanza locale è incrementato, per il 2008, di 18,6 milioni di euro circa, destinando ad essa la quota di avanzo da essa stessa determinato. All'articolo 10, finanziamento straordinario al Comune di Aosta che ammonta a 4,5 milioni di euro. Il finanziamento è collegato agli interventi di rilevanza regionale realizzati nel territorio del capoluogo, in relazione alle importanti ricadute sulla rete viaria. All'articolo 16, ulteriori risorse sono previste per l'acquisto della sede ex "INVA" e della ex sede di "Finaosta" per finalità istituzionali, tra cui, si pensa al trasferimento del Dipartimento servizi informativi. L'onere per l'acquisto di tali immobili ammonta per il 2008 a 7,5 milioni di euro. All'articolo 17, in materia di Sistema informativo regionale si amplia il raggio di azione del Piano regionale per l'informatica alla cooperazione tra Regione ed Enti locali. Questo Piano, che già prevede la promozione e il sostegno dello sviluppo della società informatica favorendo la piena parità di accesso alle tecnologie informatiche, intende altresì favorire il processo di innovazione organizzativa e tecnologica degli enti pubblici territoriali valdostani in un contesto di cooperazione e di collaborazione. L'autorizzazione di spesa è rideterminata a favore di questi interventi nella cifra di circa 21 milioni di euro per il 2008. All'articolo 18, finanziamento della spesa sanitaria regionale di parte corrente che è determinata per il 2008 nella cifra di poco meno di 272 milioni di euro, con un incremento di 18 milioni. All'articolo 28, gli incentivi regionali per il rinnovo tecnologico del parco auto e moto circolanti in Valle d'Aosta sono rideterminati in circa 2,5 milioni di euro nel 2008, rispetto al milione previsto inizialmente. All'articolo 30, misure per il contenimento dei costi dell'energia elettrica con la previsione di uno sconto del 30% per gli utenti in Valle d'Aosta che sarà praticato direttamente in bolletta sul costo relativo alla componente energia, retroattivamente al primo gennaio 2008.
Prima di concludere questo intervento torno per un attimo alla novità contenuta nel Titolo II. La legge di assestamento di quest'anno contiene una componente molto importante, che è contenuta nel Titolo II con il quale si disciplina il settore delle Tasse automobilistiche. Le nuove disposizioni per la gestione regionale delle tasse automobilistiche portano con sé modifiche alla legge regionale 27 febbraio 1998, n. 7, che disciplina la ripartizione e distribuzione dei contingenti di carburanti e lubrificanti in esenzione fiscale, al fine di permettere i relativi controlli. Va ricordato a tal proposito che viene così corretta un'anomalia, poiché dal 1999 tutte le Regioni a statuto ordinario gestiscono le tasse automobilistiche e lo Stato ha gestito finora quelle della Sardegna, del Friuli e le nostre. Dal primo gennaio 2009 quindi le norme di attuazione contenute nel decreto legislativo 28 gennaio 2008 n. 13 trasferiscono alla Regione le funzioni amministrative in materia di tasse automobilistiche. È previsto un incremento della percentuale di compartecipazione della Regione pari ai 9/10 del tributo erariale legato alle tasse automobilistiche, in base a questa nuova normativa la Regione disciplina la riscossione e la gestione diretta delle tasse automobilistiche. Tutti gli aspetti legati a tali funzioni saranno in capo alla Regione stessa, quindi le fasi di accertamento, il recupero, i rimborsi, l'applicazione delle sanzioni ed eventuale contenzioso. Vi ringrazio.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie al relatore Praduroux per aver voluto relazionare in modo dettagliato sui 2 disegni di legge, oggi ci troveremo in sequenza ad affrontarli; adesso trattiamo il disegno di legge n. 211, l'approvazione del rendiconto generale. Vi è stata distribuita una relazione che è fascicolata con entrambi gli argomenti, ma dove tutta la prima parte è destinata al rendiconto, quindi facendo questa premessa cercherò di non leggere, dando per acquisito e mettendo a disposizione dei Consiglieri e del Consiglio la relazione.
Volevo solo fare una considerazione con voi rispetto al rendiconto, che ha un dato molto importante che è un avanzo di 411 milioni, una cifra che ritengo debba essere spiegata. Come troverete nella relazione, questo rendiconto ha tre macro ragioni. Una prima ragione, ve l'ha già detta il relatore, è una parte importante costituita da un aumento delle entrate, delle compartecipazioni, è un discorso che abbiamo già riscontrato a livello nazionale. Ci sono dei fenomeni particolari, come avete visto nella relazione che vi è stata distribuita, ad esempio dei recuperi che in passato non avevamo; nel settore energetico abbiamo avuto un incremento assolutamente considerevole, ma qua ci inseriamo all'interno di una maggiore disponibilità.
L'altro argomento è un argomento a cui il Consiglio deve guardare con grande lucidità ed è da ricondurre al Patto di stabilità, che non ha messo in discussione il nostro sistema finanziario, né i nostri 9/10, ma ha messo in discussione la nostra capacità di spesa. Per rispettare in modo grossolano un patto di stabilità a livello europeo, si pongono dei limiti alle amministrazioni locali, disconoscendo la particolarità; da anni abbiamo chiesto che il Patto di stabilità deve riguardare le amministrazioni locali, ma lo deve fare con un approccio intelligente. E l'approccio intelligente non è costituito dal porre dei limiti alla spesa, ma deve costituire un limite all'indebitamento, perché paradossalmente ci troviamo con delle risorse disponibili e con l'incapacità di spenderle. Allora capite che questo modo di amministrare pone dei lacci e dei vincoli alla nostra amministrazione, ed è per questo che nelle ultime finanziarie abbiamo pregato i Parlamentari della Regione, forti di un certo tipo di equilibrio, di chiedere per la Val d'Aosta l'inserimento immediato dei saldi di bilancio, perché i saldi di bilancio permettono alla finanza pubblica di non degenerare, di non andare verso un indebitamento, ma allo stesso tempo riconoscendo dignità e possibilità di spesa; quindi, sì, al Patto di stabilità, ma non in questo modo sciocco, perché questo modo di parametrare la spesa... attenzione: parlo di spesa in senso lato, quindi si parla sia di spese correnti - che tutti guardano con sospetto e non sempre a ragione -, sia di spese di investimento... allora, se limitiamo le spese di investimento, qual è lo sviluppo che possiamo assicurare alle generazioni future? Ecco che questo tipo di lettura possa dare un contributo ai Consiglieri.
Il terzo elemento che giustifica i 411 milioni è un sensibile incremento dei residui perenti. Voi sapete che dopo 2-3 anni, a seconda che siano spese correnti o spese di investimento, se non c'è la liquidazione abbiamo una perenzione, uno stralcio; ma questo stralcio non corrisponde a un'economia effettiva, è solo un procedimento contabile che consente una certa dinamicità del bilancio evitando delle rigidità eccessive. All'interno di questo fenomeno possiamo, da un lato, vedere una serie di opere pubbliche e di investimenti che negli anni sono state previste e finanziate, ma che non sono state compiute, quindi rimanendo per 2-3 anni i residui, questi residui spariscono. Ecco perché troverete nel disegno di legge n. 212 dei fondi importanti che andranno allocati nei fondi per la perenzione dei residui, cioè quei debiti in realtà non spariscono, ma hanno solo una manifestazione diversa... ce n'è una di queste che credo vi dia la sensazione. Abbiamo, nel 2004, finanziato la funivia del Monte Bianco allocando più di 50 milioni di risorse per poter costruire la funivia. Ovviamente questo è stato un procedimento che ha permesso il finanziamento, ma ad oggi, non essendo arrivato il momento della liquidazione, abbiamo un importante aumento dei residui, quindi già più di 50 milioni di residui perenti sono da ricondurre a questo tipo di iniziativa. In sostanza, tutti i dati che vi sono stati descritti dal relatore, quelli che sono nella mia relazione, costituiscono questi tre fenomeni e credo possano aiutarci a svolgere l'analisi dettagliata.
Sono a disposizione per tutte le domande e per tutti gli interventi che ci saranno sul rendiconto.
Presidente - Apprezziamo la sintesi dell'Assessore. Direi che prima di dare avvio alla discussione generale sia opportuno sospendere la seduta, ci riaggiorniamo alle 15,30.
La seduta è tolta.
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La seduta termina alle ore 12,59.