Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3435 du 4 avril 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 3435/XII - Interpellanza: "Decentramento nella città di Aosta di punti di prelievo per analisi cliniche".

Interpellanza

Ricordato che i servizi sanitari territoriali sono un presidio importante per facilitare l'accesso dei cittadini alle prestazioni della salute e per ridurre il carico di lavoro sulle strutture ospedaliere;

Tenuto conto che le analisi chimico cliniche e biologiche sono uno dei più diffusi strumenti diagnostici e che pertanto tali prestazioni dovrebbero essere ben radicate sul territorio;

Constatato che nella città di Aosta i cittadini sono costretti ad utilizzare per la maggior parte le strutture ospedaliere, in quanto il punto di prelievo di via Guido Rey è spesso a ridotta attività per mancanza di personale e perché al Consultorio di Borgnalle, al servizio del quartiere Dora e delle zone limitrofe abitate da oltre 4 mila persone, gode di una funzionalità ridotta in quanto l'utente deve prima prenotare il prelievo presso gli uffici comunali di c.so Padre Lorenzo, poi recarsi al consultorio per il prelievo e poi ritornare in c.so Padre Lorenzo per ritirare i risultati, suscitando quindi scarso interesse nella popolazione;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore regionale competente per conoscere se intenda:

1) attivare un adeguato numero di punti prelievo nella città di Aosta, al servizio dei differenti quartieri;

2) nel frattempo attivare procedure più snelle per l'effettuazione di prelievi nel consultorio del quartiere Dora;

3) potenziare il personale presso il punto prelievi di via Guido Rey.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Da una personale constatazione è riemerso con evidenza il concetto che sul tema dei prelievi c'è una mala organizzazione a livello dell'USL della Regione, nel senso che abbiamo sempre detto che dobbiamo differenziare i servizi territoriali dai servizi ospedalieri, tuttavia la cittadinanza di Aosta differentemente da quella di tutto il resto della Regione è obbligata ad andare in ospedale per fare i prelievi... perché questo? Perché abbiamo dei servizi territoriali sul territorio della città di Aosta che non funzionano come dovrebbero; il punto prelievi di Via G. Rey che adesso avrà i soldi per la ristrutturazione grazie al Ministro Turco che eri ha firmato con l'Assessore un provvedimento in materia e un finanziamento importante, è stato chiuso svariati giorni nei mesi scorsi per mancanza di personale, facevano esclusivamente i prenotati e per un certo periodo non hanno neppure accettato le prenotazioni.

Abbiamo poi il discorso del Consultorio di Borgnalle, dove c'è una trafila complicatissima, bisogna prima andare a prenotarsi in Corso Padre Lorenzo presso i servizi sociali, poi fare il prelievo, poi tornare a ritirare le risposte in Corso Padre Lorenzo. Ci sono un serie di disfunzioni che rendono difficile per i cittadini valdostani avere un servizio di qualità, come invece c'è sul territorio: un cittadino di Morgex chiama il suo centro, vi si reca, fa le analisi e lì le recupera senza alcuna difficoltà e senza trovarsi in quella bolgia clamorosa che è il Laboratorio di analisi. Non fa bene all'Ospedale di Aosta avere tanti pazienti esterni che girano, perché c'è anche il rischio di infezioni.

Pertanto si chiede all'Amministrazione regionale quale fossero gli intendimenti per potenziare l'attività territoriale dei punti prelievo nella città di Aosta e trovare delle formule per migliorare l'efficienza e l'efficacia del Consultorio del Quartiere Dora e del punto prelievi di Via G. Rey.

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Condivido che in questo periodo il punto prelievi di Via G. Rey abbia avuto dei problemi organizzativi, dicevo prima alla collega Squarzino come i nostri piccoli numeri alle volte ci rendono più vulnerabili e il fatto che sia andato in pensione un amministrativo e un altro sia malato non ha permesso di continuare quell'attività che viene svolta lì regolarmente. Condivido che poteva essere gestito meglio, siamo però anche in un periodo in cui c'è una grande vertenza sulla stabilizzazione del precariato a cui noi teniamo molto, e la finanziaria dello Stato impedisce di prendere dei Co.Co.Co. e dei liberi professionisti.

Sul fatto del potenziamento della medicina territoriale e dei prelievi sono d'accordo, anche se il problema dei prelievi obiettivamente, come per esempio i prelievi nelle farmacie e negli altri punti, quanto si voleva fare nella manutenzione della "legge Bindi", pone dei problemi di qualità, di conservazione, di reagenti... per cui non è sufficiente solo pensare a più punti, ma garantire a questi una qualità. C'è comunque un grande programma che è in fase di ultimazione, che abbiamo chiamato programma P.O.C. (Point of care), con esami a distanza sotto il controllo qualitativo di una struttura complessa dell'ospedale, per togliere il più possibile i malati che vengono all'interno di un ospedale per fare un esame e per portare nell'ospedale delle altre problematiche, non solo le infezioni. Siamo ormai in fase di scelta delle apparecchiature, c'è stato un finanziamento anche con il Servizio informatico della Regione, proprio il P.O.C., una grande novità è il poter fare prelievi in diverse sedi per esempio anche nelle grosse RSA, eccetera. Di fronte a questo, nell'area territoriale nel 2007 sono aumentati del 34% i prelievi e il 35% dei prelievi domiciliari; sottolineo come una grande conquista il fatto che un'infermiera professionale mandata dalla struttura centrale e dall'area territoriale vada a fare dei prelievi e poi li riporti in ospedale, 35% in più dei prelievi domiciliari.

Infine ringrazio anch'io il Ministro Turco, che ieri ci ha dato un grosso finanziamento sottolineando l'importanza della sanità in Valle. Rettifico solo quello che ha detto il collega Sandri, perché il centro prelievi che ha finanziato sarà il centro di Viale Ginevra dell'ospedale, cioè pensiamo di rifare completamente un centro prelievi quasi all'esterno dell'ospedale in quella palazzina dove c'era l'ematologia, proprio per permettere intanto un'accoglienza diversa, un'efficienza maggiore e minori tempi di attesa.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (PD) - Evidentemente abbiamo scoperchiato un problema che esisteva. Non condividiamo, mentre apprezziamo l'onestà dell'Assessore che ha ammesso tutti i problemi di questo settore, il tipo di scelte che si stanno facendo, nel senso che i cittadini valdostani nella mente dell'Assessore sono divisi in due categorie: quelli di categoria "A" che hanno a disposizione dei punti chiari, unici, i consultori e i poliambulatori in cui si possono avere tutte le procedure e le prestazioni; quelli di categoria "B", che sono quelli di Aosta, che invece devono andare una volta al consultorio, una volta al poliambulatorio di Via G. Rey, una volta in ospedale e una volta adesso in questi nuovi P.O.C. Credo non sia utile disorientare le persone, soprattutto quelle più anziane, che sono quelle che utilizzano di più questi punti, con questa organizzazione e di nuovo non si fa la scelta di potenziare i consultori.

Chiediamo all'Assessore che ritorni sulla posizione che ha fatto o comunque adatti questa sua scelta di P.O.C. localizzandoli nei consultori; quindi aprire un punto prelievo in Via Saint Martin de Corléans, in Via Festaz non è più possibile perché siete riusciti a chiuderlo, lo facciamo a Plan Félinaz per la città di Aosta, non è il massimo, ma è sempre meglio perché lì la gente è abituata ad andare per il CUP e per altre prestazioni ambulatoriali, e ovviamente potenziare il servizio di Borgnalle, togliendo questa disgraziata procedura che abbiamo illustrato e che lei non ha avuto la bontà di smentire, né di pronunciarsi nel merito. Il tutto dimostra che questa sanità valdostana è stata gestita in questi anni con un'idea ospedalocentrica anche di tipo vecchio e che non c'è la volontà, né la capacità, di fare il nuovo. L'unica cosa nuova che si riesce a fare è trovare dei nomignoli in inglese con cui abbellire una realtà, che di moderno e di bello non ha veramente nulla!

Auspico che non ci si trovi mai più in questa regione di fronte a un amministrazione che si nasconde dietro i piccoli numeri, dietro le difficoltà organizzative per coprire delle deficienze dal punto di vista politico, delle incapacità dal punto di vista strategico che poi sono pagate da tutta la popolazione.