Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3433 du 4 avril 2008 - Resoconto

OGGETTO N. 3433/XII - Interrogazione: "Attendibilità scientifica di alcune misure di profilassi sanitaria degli allevamenti bovini".

Interrogazione

Premesso che:

- nell'ambito delle misure di profilassi sanitaria degli allevamenti bovini è utilizzato il test del gamma interferone;

- tale prova, in base alla procedura codificata nel piano regionale di bonifica sanitaria del bestiame viene eseguita non prima di 60 giorni dalla macellazione dell'animale infetto su tutti i capi di età superiore a sei settimane;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per conoscere:

1) se la certezza scientifica del test del gamma interferone è assoluta;

2) in quali regioni italiane è usato;

3) se è vero che recentemente sono stati sospesi i test su campioni di sangue già prelevato per "difetto" del reattivo;

4) se e vero e nel caso affermativo per quali ragioni il test del gamma interferone viene eseguito in strutture fuori regione.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi - Ottoz

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Sorvolerei sul sottolineare il primo punto: "se la certezza scientifica del test del gamma interferone è assoluta", mi permetto solo di dire che di assoluto in biologia e medicina non c'è nulla, nel senso che le variabili sono talmente tante che non si può parlare mai di garanzia assoluta. Il gamma interferone comunque - ho qui una rivista di medicina veterinaria - è il test che raggiunge il 95% di sicurezza di accertamento, è un test che viene fatto sul sangue, per cui non può essere deviato in modo fraudolento. Se pensiamo che la prova della tubercolina ha un 65% di positività, l'introduzione del test al gamma interferone ha sicuramente dato una precisione più alta...

Frassy (fuori microfono) - ... cosa vuol dire il 65%...

Fosson (UV) - ... che il test alla tubercolina dà una positività del 65%, ossia sfugge il 35% di positività, invece l'interferone ha il 95% di sicurezza, oltre ad avere la qualità di essere fatto sul sangue, per cui non può essere alterato.

"In quali regioni italiane è usato", intanto il test del gamma interferone è quello che ha debellato la tubercolosi in Paesi anglosassoni e di origine anglosassone come l'Australia e l'Inghilterra. L'introduzione è stata voluta e applicata in Piemonte già da alcuni anni, sa che il Piemonte ha iniziato una profilassi antitubercolare e un'indagine epidemiologica molto rigida con Carabinieri, eccetera. Fra l'altro, il Piemonte ha messo come regola il fatto che non possiamo commercializzare sul suo territorio nessun capo che non abbia prima fatto il test al gamma interferone. Le potrei lasciare questo contributo, questi test scientifici in cui si dice che... leggo tale punto: "in alcune situazioni in cui gli esiti della prova alla tubercolina non erano conclusivi il test del gamma interferone ha fornito chiarimenti risolutivi". Abbiamo avuto degli inconvenienti sui falsi positivi, gli scienziati dicono che il gamma interferone precede anche la localizzazione del microbatterio nei linfonodi, nel senso che se c'è è perché la malattia è già iniziata (magari è agli stadi iniziali). I dubbi o il non riscontro di una positività al gamma interferone e di una negatività all'esame autoptico sui linfonodi lascia perplessi, ma gli scienziati dicono questo. Termino dicendo che è vero, c'è stato un mese in cui ci sono state delle provette difettose, chiaramente è stato sospeso l'accordo con la ditta che forniva le provette. Lei sa che esiste l'Istituto zooprofilattico del Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria è un unico istituto con 3 sedi, la sede di Aosta è molto rappresentativa e si occupa anche di fauna selvatica. Nella sede di Aosta non si effettuano questi test per una questione di mercato, nel senso che i costi non sosterrebbero una strumentazione di tale tipo, però vengono inviati a Torino, ma sempre nello stesso istituto che ha una base anche ad Aosta. Penso che i dati che riferiva il collega Ottoz la volta scorsa del passaggio degli allevamenti positivi alla tubercolosi da 2,7% nel 2006 a 1,7% nel 2007 siano proprio dovuti all'uso di questo gamma interferone, che, se non dà la certezza assoluta - che in medicina non esiste -, si avvicina però molto alla precisione e una sua applicazione corretta in aggiunta al test alla tubercolina, che in grandi "screening" viene fatta, dà una precisione sicuramente maggiore.

Si dà atto che dalle ore 10,44 riassume la presidenza il Presidente Perron.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (PdL) - Alcune brevi considerazioni su questa materia. La premessa non può che essere la condivisione delle misure di profilassi che tendono a far sì che i nostri allevamenti siano indenni da malattie che possono avere un riflesso sull'uomo. È però evidente che nell'utilizzare misure di profilassi bisogna evitare che la profilassi alla fine finisca per essere un accanimento, non terapeutico in questo caso, ma un accanimento finalizzato all'ostinazione di cercare spesso una malattia che non esiste. Perché? Perché nella nostra Regione ormai da decenni si fa profilassi contro la brucellosi, la TBC e tante altre malattie, mentre in Svizzera gli allevamenti sono indenni ormai da tempo immemore. In Valle d'Aosta, nonostante le grandi risorse finanziarie, non abbiamo ancora conseguito questo risultato, tanto che in autunno facciamo una campagna TBC brucellosi e poi in primavera viene rifatto un test per la brucellosi. Quello che vogliamo evidenziare con questa interrogazione... lei dice che non c'è certezza scientifica, è ovvio che non c'è, ma il problema di fondo è capire se tali test vengono fatti in maniera tale da garantire un trattamento che, se non dà la certezza scientifica, non dia comunque la certezza di quello che è l'accanimento. Le cito alcuni fatti. Viene effettuato il test del gamma interferone, il capo viene macellato, risulta indenne ed è falso positivo; dopodiché succede che vengono fatti i prelievi degli organi dell'animale macellato e vengono fatti gli esami autoptici. Succede che la stalla nel frattempo rimane bloccata anche se a fronte di questi esiti negativi alla macellazione, viene confermata la negatività ai successivi esami autoptici; vengono poi rieffettuati i test del gamma interferone su tutti i capi di stalla e la stalla nel frattempo rimane bloccata, ma con una serie di conseguenze significative dal punto di vista economico. Ci risulta che siano state stanziate cifre significative - qualcosa come 300mila euro - negli ultimi tempi per indennizzare quegli allevatori, che si sono trovati le stalle bloccate per settimane, pur in assenza di epidemia e con il blocco del latte, che non può essere venduto a crudo. Ribadendo la premessa che siamo sicuramente per garantire la salubrità degli allevamenti e, di conseguenza, dei prodotti di allevamento, "in primis" il latte, riteniamo che qualcosa vada cambiato. Reputiamo che, quando a seguito dell'esito della macellazione sia evidente che non c'è infezione e quando all'esito dell'esame autoptico sugli organi degli animali macellati sia evidente che non c'è contagio, non si possa tenere l'allevamento bloccato e non si possa rifare il test del gamma interferone su tutti gli altri capi per cercare un qualcosa che non c'è! L'auspicio è che lei possa, nell'ambito delle sue funzioni di istituto, fare un ragionamento con i servizi veterinari, affinché non vi sia un accanimento nel voler cercare qualcosa che non esiste. È un po' come in sede di esame, ove vi sono dei docenti che, anziché cercare di verificare la preparazione dello studente, vogliono a tutti i costi individuarne i punti di debolezza. Riteniamo che sia un metodo sbagliato e in questo caso, Assessore, anche se il suo mandato come il nostro è a termine, la invitiamo a verificare tale procedura, perché siamo consapevoli che così è, e lei dovrebbe saperlo! Se non lo sa, glielo spiegherà il suo collega Isabellon che sono stati previsti ingenti risarcimenti per i danni causativa tale accanimento di profilassi e questo è significativo di una procedura che non funziona!