Objet du Conseil n. 3413 du 3 avril 2008 - Resoconto
OGGETTO N. 3413/XII - Interrogazione: "Progetto Valle d'Aosta sicura".
Interrogazione
Ricordato l'articolo 30 della Finanziaria regionale 2008, che autorizza la Giunta regionale "ad avviare un progetto sperimentale, denominato Valle d'Aosta sicura, finalizzato ad assicurare il controllo del territorio e il monitoraggio del flusso di traffico sulla rete viaria regionale, per il tramite di apparati di video sorveglianza" e che a tal fine è stata autorizzata una spesa di 200.000 euro;
Ricordato inoltre che iniziative analoghe, ai sensi della stessa norma, potranno essere intraprese dagli enti locali secondo modalità da concordare con la Regione;
Evidenziato come tale importante argomento abbia una particolare evidenza per l'ordine e la sicurezza pubblica e che pertanto necessiti della massima trasparenza nella sua realizzazione, così come è stato realizzato in altre Regioni sia sul sistema autostradale che nelle strade comunali;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione per conoscere:
1) quali obiettivi di monitoraggio sono stati identificati per l'attuazione del progetto Valle d'Aosta sicura;
2) che tipologia di sistemi di video sorveglianza, compatibili con gli standards europei, siano stati identificati come quelli più consoni per il monitoraggio delle strade regionali valdostane;
3) quale procedura concorsuale o di appalto, e con quale evidenza pubblica, sarà adottata per la scelta della ditta fornitrice;
4) quale ruolo hanno svolto, svolgono o svolgeranno i rappresentanti valdostani delle Forze di Polizia e dell'arma dei Carabinieri nella progettazione, nella attuazione e nella gestione del progetto Valle d'Aosta sicura.
F.to: Sandri - Fontana Carmela
(alcuni battibecchi fra i Consiglieri Vicquéry e Sandri)
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - Per mozione d'ordine. Chiedo che il collega Vicquéry sia allontanato dall'aula perché continua ad insultarmi talmente forte che anche senza microfono lo ascoltano tutti i Consiglieri...
Presidente - Invito tutti i colleghi a un po' di calma, a moderare le parole, anche le parole che vengono dette fuori microfono.
La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Il collega Sandri ha proposto un'interrogazione relativa al Progetto "Valle d'Aosta sicura", chiedendo di conoscere quali siano gli obiettivi di monitoraggio individuati e quali le tipologie di sistemi di videosorveglianza, quale procedura sarà adottata per la scelta della ditta realizzatrice, quale ruolo sia stato, sia o sarà affidato ai rappresentanti delle Forze dell'ordine, nella progettazione, attuazione e gestione del progetto. Come è già stato informalmente segnalato al collega Sandri, buona parte delle problematiche e delle attività legate al progetto, penso alla tipologia di sistemi o ai "link" di collegamento con le Forze dell'ordine, rientrano nell'esercizio delle attribuzioni prefettizie di competenza del Presidente della Regione, attività non soggette a sindacato ispettivo.
Per rispondere a quella che potrebbe essere l'obiezione del collega Sandri in merito al dettato normativo del 1° comma dell'articolo 30 della legge finanziaria regionale per il 2008 riportato in premessa, che fa riferimento alla Giunta regionale e non al Presidente, va segnalato come siano numerosi i casi in cui i servizi regionali della Giunta esercitano per delega del Presidente le suddette attribuzioni. Molte di esse sono infatti espletate da strutture che neppure si trovano localizzate nell'ambito della Presidenza - cito a titolo esemplificativo i casi del Dipartimento trasporti, sanità e finanze - a significare come la particolarità dell'assetto istituzionale valdostano non si riduca alla sola figura del Presidente, ma si irradi all'intero complesso amministrativo della Regione. Anche in questo caso i servizi interessati dal progetto potranno essere e saranno certamente molteplici. Va aggiunto, al tema della videosorveglianza, come nel resto d'Italia numerosi enti locali abbiano stipulato convenzioni con le corrispondenti Prefetture finalizzate all'installazione di apparati di videosorveglianza a beneficio delle Forze dell'ordine, sono i cosiddetti "patti per la sicurezza".
In Valle d'Aosta procedere alla stipula di una convenzione o di un patto fra 2 soggetti coincidenti condurrebbe a un'evidente assurdità. Non vanno dimenticati i benefici derivanti da esperienze in corso di realizzazione ad altro titolo e per altre finalità: si sta rivelando particolarmente utile il lavoro svolto nell'ambito del Progetto "Alpcheck" relativo al monitoraggio sperimentale delle merci pericolose che transitano in Valle, finanziato grazie a fondi comunitari.
Vorrei rassicurare il Consigliere sul fatto che si procederà senza dubbio con procedure ad evidenza pubblica all'affidamento di opere e forniture, così come gli apparati di videosorveglianza saranno conformi agli "standard" tecnici richiesti dalle norme. Analogamente sin dall'inizio con numerose discussioni sul tema abbiamo coinvolto i rappresentanti delle Forze dell'ordine, che hanno sollecitato, essi stessi, alcuni aspetti di tipo tecnico nella realizzazione di un sistema che dovrà rendere più performante il loro lavoro quotidiano. Vorrei rassicurare il collega Sandri su un altro aspetto che riveste indubbio rilievo, riguardando la normativa in materia di "privacy": saranno prese tutte le accortezze del caso perché sia gli apparati installati che l'uso che sarà fatto dei dati da essi prodotti siano in tutto conformi alla legge. Non a caso, fin dall'inizio della discussione abbiamo coinvolto con un incontro personale il prof. Pizzetti che è il garante della "privacy".
Presidente - La parola al Consigliere Sandri.
Sandri (PD) - L'obiettivo di questa interrogazione è stato abbondantemente centrato: il Presidente della Regione si rifiuta ad ottemperare a un dovere che ha nei confronti del Consiglio regionale che gli ha dato una delega in materia di "Valle d'Aosta sicura", che è una norma della finanziaria 2008, articolo 30, comma 1, e che lui dovrebbe rispettare dando tutte le informazioni al Consiglio. Questo non è, perché è intenzione del Presidente Caveri gestire questo appalto al di fuori del controllo popolare e del Consiglio regionale, tant'è vero che nella giornata di martedì 4 marzo si è tenuta ad Aosta, nella sede del CPEL, una riunione allargata del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, COSPE, dove il Presidente Caveri ha presentato il progetto "Valle d'Aosta sicura", finalizzato ad assicurare il controllo del territorio e il monitoraggio del flusso di traffico sulla rete viaria regionale attraverso la videosorveglianza. Ha detto il Presidente Caveri: "la materia al momento si interseca con il Progetto Interreg Alpcheck, il cui obiettivo primario consiste nella creazione di un sistema informativo in grado di raccogliere i dati di traffico di diversi soggetti dello spazio alpino, monitorando gli automezzi adibiti al trasporto di merci pericolose con la possibilità di sottoporre l'eventuale attivazione di ulteriori funzionalità del sistema o ad approfondimenti congiunti nell'ambito di sinergie fra le strutture della Regione e le Forze dell'ordine".
Dopo questa riunione, una serie di società interessate alla questione hanno cercato di contattare l'Amministrazione regionale per capire come si sarebbero svolte le procedure concorsuali di evidenza pubblica. L'impressione che si è avuta è che qualche sistema non italiano sia già stato ipotizzato e che tutto questo sistema possa essere indirizzato verso qualche scelta già preventivata.
Sappiamo che su questo sistema ci sono molti prodotti italiani, sia utilizzati dall'Arma dei Carabinieri che dalla "Società autostrade per l'Italia", che funzionano molto bene e che hanno costi inferiori a quelli di altri sistemi stranieri, in particolare la differenza di costo fra una telecamera attiva dei sistemi italiani è circa 7-8 volte inferiore a quella dei sistemi stranieri. Non vorremmo, allora, che il fatto di essersi riportato sotto una presunta possibilità prefettizia questo tipo di cose sia per non consentire ai Consiglieri regionali di controllare come verranno svolte le procedure, se tutte le aziende che chiederanno di illustrare il proprio prodotto potranno essere ricevute dal Prefetto o se questo ne riceverà solo alcune e altre no, se l'appalto verrà fatto con evidenza pubblica in modo che tutti possano partecipare oppure se verranno messe delle clausole per cui verrà identificato un solo prodotto. Questi sono i problemi aperti, oggi, e dato che il "sistema Valle d'Aosta sicura" è importante, perché la videosorveglianza in un mondo che si complica, diventa fondamentale per la sicurezza del traffico e dei cittadini, questo passaggio è fondamentale.
Richiamo il Presidente Caveri a ricordarsi che lui è prima di tutto Presidente della Regione e dovrebbe avere l'accortezza di essere, prima, Presidente della Regione e, poi, Prefetto, perché questo è il debito che lui ha nei confronti del Consiglio, altrimenti a noi toccherà solo la speranza che le sue funzioni di Prefetto finiscano in fretta!