Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3001 du 3 octobre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 3001/XII - Funzionamento di strutture ricettive nel complesso del Forte di Bard. (Interrogazione)

Interrogazione

Constatato che nel complesso del Forte di Bard due strutture ricettive, un albergo e un ristorante, sono a tutt'oggi inutilizzati, pur essendo completamente e lussuosamente arredati e dotati di ogni più moderna apparecchiatura necessaria per il loro funzionamento;

Considerata la rilevanza degli investimenti fatti nel complesso del Forte di Bard e, nello specifico nelle due strutture ricettive sopramenzionate e quindi l'importanza della loro completa utilizzazione, al fine di consentire i più ampi ritorni occupazionali ed economici;

Evidenziato come l'Associazione Forte di Bard, tramite la Fondazione alberghiera di Châtillon, si sia dotata di risorse umane per valutare più attentamente le prospettive di sviluppo di tutto il complesso del Forte di Bard

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Governo regionale per conoscere:

1) le motivazioni per cui tali strutture siano ancora inattive;

2) i costi di realizzazione dell'albergo, delle cucine e del ristorante, nonché i costi della loro manutenzione ordinaria;

3) se vi siano prospettive di apertura di tali strutture ricettive nel prossimo futuro;

4) quali siano i progetti che l'Associazione Forte di Bard, utilizzando personale assunto dalla Fondazione Alberghiera di Châtillon sta mettendo a punto per lo sviluppo del complesso del Forte di Bard e se tali progetti abbiano già portato risultati concreti.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Président - La parole au Président de la Région, Caveri.

Caveri (UV) - Per evitare una risposta doppia con l'Assessore Viérin, risponderò io a questa interrogazione.

Le strutture ricettive al servizio del Forte di Bard sono un albergo, ristorante e caffetteria del Forte, noto come lotto 1, un albergo, un bar e il ristorante del Borgo, noto come lotto 5.

Il primo punto è: "le motivazioni per cui tali strutture siano ancora inattive"; l'affidamento in gestione dei lotti 1 e 5, che sono indicati in concessione contratto oppure affitto di azienda, ha dovuto formare oggetto di una gara europea in applicazione della normativa della concorrenza, richiamata nel programma operativo europeo di finanziamenti degli investimenti, che si sono svolti a cura della Finbard in attuazione della deliberazione di Giunta n. 3922/2005. La gara europea che si è svolta fra il 16 dicembre 2005 e il 24 febbraio 2006 è andata deserta per entrambi i lotti, principalmente a causa del valore dei seguenti canoni definiti e richiesti dall'atto dell'offerta: valore di perizia degli immobili, incrementato dell'ammortamento annuo, degli arredi in 12 anni, valutato a regime e ridotto nei primi anni per tener conto degli oneri di avviamento, e ritenuti da parte della domanda elevati, differenza costi ricavi. Lotto 1: valori minimi 82.600 euro annui nei primi 3 anni, 145.600 nel 4° anno, 240.600 annui nel 5° e 6° anno. Lotto 5: valori minimi 35.000 annui nei primi 3 anni, 70.000 nel 4° anno, 121.000 annui per il 5° e 6° anno. Il 24 maggio 2006 "Finbard", acquisito l'assenso della Regione, avviò la procedura negoziata già prevista dal bando, con possibilità di riduzione dei canoni fino a circa 1/4 e di rinegoziazione della durata articolata nelle seguenti fasi: pubblicazione di avvio procedura, manifestazioni di interesse del candidato, lettera a "Finbard", specificazione della procedura, sopralluogo immobili, produzione documentazione progettuale, esame e valutazione della documentazione da parte di apposita commissione di esperti, sopralluogo ad attività già gestite dal candidato e colloquio finale, esiti, valutazione e proposta all'Associazione "Forte di Bard" per la stipula del contratto. Gli esiti della procedura negoziata, conclusa da "Finbard" il 5 dicembre 2006, sono risultati i seguenti: lotto 1, 3 manifestazioni di interessi e 1 progetto presentato valutato negativamente da "Finbard" nel settembre 2006; lotto 5, 4 manifestazioni di interesse e 1 progetto presentato, valutato positivamente e proposto con riserva all'aggiudicazione nel novembre 2006. Lotti 1 e 5 congiuntamente, 4 manifestazioni di interesse, nessun progetto presentato. L'intera documentazione di gara di procedura è stata trasmessa per competenza da "Finbard" all'associazione il 4 gennaio 2007; da allora l'associazione ha effettuato le seguenti azioni che riguardano solo il lotto 5, non ancora aggiudicato, perché il bene non è ancora nella disponibilità dell'associazione e soprattutto non si sono ancora verificate le condizioni sospensive poste da "Finbard" per l'aggiudicazione.

Secondo punto... poi alla fine darò qualche valutazione politica... stando a quanto indicato da "Finbard", oltre ai costi relativi ai lavori di restauro eseguiti nell'ambito del progetto complessivo del recupero dell'intero Forte, le forniture degli arredi e i lavori edilizio-impiantistici ad essi complementari hanno formato oggetto di specifico appalto di forniture, esteso anche ai locali per uffici e conferenze, distinto da quello dei lavori edilizio-impiantistici principali con i seguenti costi indicati, al lordo di IVA: lotto 1, 1.266.570 di cui 177.188 per opere complementari, 1.089.382 per gli arredi di cui 654.058 per l'albergo, 245.277 per la caffetteria e ristorante, 190.047 per cucine; il lotto 5: 533.827 di cui 52.526 per opere complementari, 481.301 per arredi.

Per quanto riguarda le manutenzioni, l'associazione ha un contratto per l'esecuzione in economia dei lavori di manutenzione degli impianti elettrici e meccanici del Forte degli edifici del Borgo di Bard, per il periodo 5 febbraio 2007/4 febbraio 2008 ai sensi della legge regionale n. 12; il contratto è relativo alla manutenzione ordinaria del Forte e dell'edificio di accoglienza, del parcheggio pluripiano di Casa Ciuca e di Casa Urbano. L'albergo del Borgo è stato escluso dal contratto di cui al punto precedente, in quanto si prevedeva di imminente affidamento in gestione, fino a tale momento si è provveduto in amministrazione diretta da parte del servizio manutenzione dell'associazione ricorrendo a interventi specifici da parte della ditta di manutenzione aggiudicataria. Le spese di manutenzione ordinarie dei locali non museali corrispondenti all'albergo, alla caffetteria e al ristorante del Forte sono dedotte dall'importo a corpo, imputandone su base in millesimi in funzione della superficie netta dei locali, ammontano a 3.299 euro per l'albergo, 764 per la caffetteria, 2.420 per il ristorante. A tale importo si deve applicare una maggiorazione del 30% per interventi straordinari e materiale di consumo, stimata sulla base dei costi di manutenzione consuntivati e considerando che alcuni locali sono parzialmente inattivi; quindi gli importi complessivi ammontano a 4.290 euro per l'albergo, 995 per la caffetteria, 3.150 per il ristorante. Per l'albergo del borgo si stima un costo per il 2007 di manutenzione ordinaria di circa 3.000 euro.

A seguito degli esiti negativi della gara europea esperita da "Finbard", di cui non siamo per niente contenti, perché dà il senso di una gara che non ha tenuto conto della fotografia della realtà, e della procedura negoziata che ne è conseguita, l'associazione dal 4 gennaio 2007 - data di trasmissione della documentazione - ha operato per attivare tempestivamente il servizio di bar caffetteria del Forte, tranne il ristorante, attraverso una gestione diretta con personale assunto a tempo determinato. Tale iniziativa ha consentito di operare immediatamente un servizio indispensabile per i visitatori, nonché di mantenere libera la zona ristorante che è stata utilizzata quale spazio per l'erogazione di "catering" degli eventi, seminari, convegni e cene, comprati direttamente dai soggetti ospiti del Forte. In relazione all'albergo e al ristorante, l'associazione sta effettuando delle analisi rispetto alla possibilità che l'albergo del Forte, l'albergo del Borgo e il ristorante vengano gestiti da un unico gestore, che in tal modo rinvenga le economie necessarie, potendo armonizzare su più "assets" i costi fissi che paiono essere difficilmente assorbibili attraverso una gestione parcellizzata, fattore riscontrato empiricamente dai "feed back" con i potenziali gestori incontrati.

Quarto punto: l'Associazione Forte di Bard e la Fondazione Grand Paradis hanno concepito insieme un progetto dal titolo Forte di Bard-Fondation Grand Paradis, una proposta di offerta integrata a valere sul POR, Fondo sociale europeo obiettivo 3, 2000-2006; l'obiettivo del progetto è quello di raccordare l'offerta turistico-culturale del Forte con quella turistico-naturalistica della Fondation, ideando dei pacchetti di offerte integrati, chiavi in mano, per i diversi segmenti di utenza. Ente attuatore del progetto è stato individuato dai promotori nella Fondazione alberghiera di Châtillon, che opera istituzionalmente in tale ambito. Il progetto - durata 12 mesi - prevede la presenza di 2 risorse dedicate con la funzione di interfaccia operative localizzate prevalentemente presso le sedi dei 2 enti, come previsto dai fondi FSE analogamente ad ogni voce di spesa, anche l'inserimento con contratto a progetto è stato effettuato dal soggetto attuatore. Nella prima fase del progetto è scaturita l'ideazione di un pacchetto modulare di offerta didattica integrata che è già in corso di commercializzazione a cura di un "tour operator" specializzato in didattica, che verrà a breve circolarizzato a tutte le scuole valdostane, nonché presentato alla Borsa del turismo scolastico di Genova.

È chiaro che le preoccupazioni che abbiamo su questi aspetti, riguardanti l'insieme dei beni che avrebbero dovuto generare degli utili a vantaggio dell'associazione è un problema grave, che stiamo affrontando per capire anche quali sono le difficoltà che si sono evidenziate e di chi possono essere ritenute eventuali responsabilità.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Oggi forse mi devo sentire in sintonia con il candidato a Segretario del Partito democratico, Letta, quando parla bene del "Governo Caveri". Lui probabilmente dà un giudizio più generale, io lo ritengo un'eccezione che conferma la regola, ma anche le eccezioni meritano di essere evidenziate e rimarcate, perché mi sembra che le parole del Presidente abbiano dimostrato la piena coscienza di una situazione che non corrisponde alle aspettative che tutta la comunità valdostana aveva per questo enorme investimento, che è stato il Forte di Bard.

Al Forte di Bard abbiamo investito oltre un centinaio di milioni di euro in questa ristrutturazione, è un punto di riferimento interessante...70 miliardi, 35 milioni di euro, bene, che avrebbero dovuto generare però un ritorno dal punto di vista turistico. In una piccola visita che ho fatto qualche settimana fa ho constatato come un bellissimo albergo di 20 camere che c'è nel lotto 1... di 11 camere del lotto 1, è arredato, bellissimo, con strutture di altissimo livello ed è chiuso, così come è chiuso il ristorante, salvo l'utilizzo di un paio di sale per del "catering". La stessa cosa vale per il lotto 5, che è fuori dal complesso del Forte, ma è nel Borgo vicino al municipio. Allora si devono fare delle riflessioni su questo punto: credo che si debba dire che la gara europea sia stata un fallimento, e trovo una responsabilità, mi permetto di fare il colbertista, di scopiazzare Sarkozy per certi aspetti, perché credo siano questi i momenti in cui bisogna chiedersi se tutta la normativa europea di tutela della concorrenza ha un senso. C'è qualche parte che non ha senso e questo è uno di questi casi, come lo è stato l'appalto per la gestione dell'aeroporto, cioè questi appalti europei, quando si sa bene che le dimensioni della nostra Regione non sono interessanti per realtà che vanno al di fuori, non dico del nostro Stato, ma nemmeno della nostra Regione.

Noi auspichiamo allora che si metta mano alle conseguenze che le parole del Presidente dovrebbero comportare. Se la situazione è definita grave, come meritevole di grande attenzione, ci auspichiamo che nelle prossime settimane ci si dedichi con grande determinazione, perché è testimonianza di un insuccesso il fatto che una struttura che è fatta per sviluppare il turismo e quindi la ricezione turistica, trovi proprio tutta l'attività ricettiva a parte la caffetteria completamente chiusa, e anche la caffetteria aperta con personale dipendente e non in gestione: questo non aiuta né l'imprenditoria, né lo sviluppo della zona, non aiuta il raggiungimento degli obiettivi che ci si era posti quando si era deciso di ristrutturare il Forte di Bard.

Mi permetto di lanciare una suggestione: credo che una strada positiva sia stata quella di intravedere delle capacità di interrelazione fra più soggetti, quindi molto bene il fatto che si collabori con la Fondazione Grand Paradis e con la Fondazione alberghiera per dare un'offerta di tipo integrato, questo significa "fare sistema". Potrebbe essere una soluzione nel caso non si trovino partner privati, quella di pensare ad una integrazione più ampia con la Fondazione alberghiera; in fondo potrebbe essere il ristorante, piuttosto che l'albergo, un modo per dare ai ragazzi della scuola la possibilità di fare degli "stages" concreti e potersi misurare e anche gli insegnanti avere esperienze professionali di un certo livello. Credo che siano riflessioni complesse da valutare anche dal punto di vista dei costi, ma certamente piuttosto che tenerlo chiuso, potrebbe essere interessante darne la gestione alla Fondazione alberghiera.