Objet du Conseil n. 2994 du 3 octobre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2994/XII - Formazione per medici specialisti e personale sanitario laureato non medico nel quinquennio 2003-2007. (Interrogazione)
Interrogazione
Richiamata la legge regionale 30 gennaio 1998, n. 6 che autorizza la Giunta regionale a stipulare convenzioni con le Università per attivare posti riservati alla formazione di specialisti, in aggiunta a quelli fissati dal Ministero della Salute, bandendo ogni anno accademico alcune borse di studio assumendone il relativo onere finanziario;
Considerato che l'assegno di studio per gli studenti specializzandi rappresenta la sola e unica fonte di reddito per il periodo del tirocinio;
Ritenuto importante conoscere quali meccanismi e procedure amministrative sono alla base dei diversi bandi di concorso;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
l'Assessore competente per sapere:
1) quanti posti di formazione per medici specialisti e per personale sanitario laureato non medico sono stati individuati nel quinquennio 2003-2007;
2) quali sono le procedure di pubblicazione dei bandi relativi alla borse di studio e come essi vengono finanziati;
3) dopo quanto tempo gli specializzandi ottengono l'assegno di studio;
4) se nel recente passato sono sorti dei problemi e in caso affermativo quali correttivi sono stati apportati.
F.to: Venturella
Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.
Fosson (UV) - La legge che cita il collega Venturella, la legge n. 6/1998, è una legge fondamentale per la nostra struttura sanitaria, nel senso che giustamente quella legge prevede la possibilità per la nostra Regione che non ha università, quindi è al di fuori di certe regole, di avere dei posti di specializzazione aggiuntivi, rispetto al numero chiuso che è stato introdotto. È determinante per noi avere degli specialisti da assumere, perché dalla "legge Bindi" è previsto che è possibile l'assunzione in ospedale solo per chi è specialista e questo ritarda l'entrata in lavoro di molti medici valdostani, mettendoli a carico delle proprie famiglie.
Io ho fatto due specialità post-universitarie lavorando, e questo era un grosso aiuto; da un lato, avevo le mie giornate, facevo delle guardie mediche in più, ma era anche un vantaggio perché avevo la possibilità di lavorare e mettere in pratica nel mio ospedale quello che imparavo fuori; quindi la regola che dice che se tu non sei specialista non puoi essere assunto, ha cambiato l'introduzione lavorativa del giovane medico. In questi anni abbiamo usufruito largamente di questa possibilità... lei chiede dal 2003 al 2007 quanti Valdostani hanno ottenuto queste borse di studio... sono stati 13: 11 di personale medico e 2 di personale non medico come fisici sanitari, eccetera. La procedura con cui vengono identificati è molto corretta, è prevista dall'articolo 5 della stessa legge, cioè parte tutto dal Direttore sanitario e dal Collegio dei primari dell'USL, che identificano alcune specialità mancanti. Siccome non ne possiamo indicare tantissime, si fa una ricognizione; per esempio, quest'anno ho visto la richiesta che è arrivata adesso, richiedono la copertura per un ematologo e un fisico sanitario, che non esistono. Lo scorso anno abbiamo indicato degli anestesisti e degli ortopedici che non avevamo. In base alla lettera dell'USL la Giunta fa una deliberazione, dopodiché viene fatto un avviso pubblico, sul Bollettino Ufficiale della Regione, sul sito Internet regionale, viene inviato a tutti i 74 Comuni, all'APS che provvede all'affissione per 15 giorni, all'USL... a questo avviso possono aderire dei laureati che devono aver già fatto l'esame di Stato, dopodiché faranno un concorso per entrare all'università e l'università fa una graduatoria. Io le ho parlato di ematologia prima, se però 2-3 Valdostani decidessero di aderire e di entrare in questa specialità, la graduatoria viene fatta dall'Università.
Sulla retribuzione... qui non è vero quello che lei dice in premessa, che la borsa di studio è l'unica fonte di guadagno in quel periodo, perché molti di questi specializzandi che fanno la specialità a Torino, poi fanno le guardie mediche, turni in emergenza, come abbiamo fatto tutti, all'inizio, ci sono dei lavori temporanei di sostituzione, che permettono delle entrate economiche...
(interruzione del Consigliere Segretario Venturella, fuori microfono)
... anche i sanitari, certo che sono penalizzati, perché sono laureati e gli altri hanno una dipendenza maggiore da questo, ma la legge è così, e - ripeto - ho dei dubbi su questo discorso... che uno prima di essere assunto debba avere la specialità... è una norma che contesto, perché l'ospedale ha delle possibilità di insegnamento e di contatto pratico che l'università non ha... il chirurgo che fa la specializzazione non fa gli interventi chirurgici che faceva da specializzando in ospedale.
Il finanziamento che mi chiede... quando l'università ha stilato una graduatoria deve fare una convenzione con la Regione Valle d'Aosta, dopodiché la Regione provvede al finanziamento all'università; ho fatto un'indagine, in genere questi finanziamenti arrivano in modo bimestrale agli specializzandi con un ritardo rispetto all'iscrizione di 5-6 mesi, si tratta di un ritardo burocratico dovuto in parte all'università.
Lei mi chiede se ci sono stati dei problemi... problemi specifici no, ma questo sistema quest'anno è stato completamente rivoluzionato, in quanto nella finanziaria nazionale del 2006 era stato previsto di cambiare le borse di studio in contratti di lavoro, cosa che abbiamo recepito nella nostra finanziaria 2007 a livello di principio, sapevamo che dovevamo passare dalle borse di studio a contratti di lavoro; il decreto sul costo del contratto è stato promulgato a marzo 2007 e il regolamento del contratto a luglio 2007, e qui capirà cosa è successo, cioè il corso di specializzazione 2006-2007 inizia a settembre del 2007. La variazione di costi è importante, nel senso che una borsa di studio costava prima 11.000 euro, diventando un contratto di lavoro costa 24-25mila euro, quindi per la Regione è un contributo notevole. Per noi è un meccanismo importante, il rischio con questo aumento di costi è che non si abbia la possibilità di sostenere queste 3 borse di studio che sostenevamo in modo annuale: questo percorso finalmente è stato definito con un regolamento di contratto, gli anni successivi penso che il meccanismo funzionerà a regime come prima.
Presidente - La parola al Consigliere Segretario Venturella.
Venturella (Arc-VA) - Ringraziamo l'Assessore per la risposta che è stata esaustiva. Naturalmente la nostra interrogazione era finalizzata a conoscere la situazione, e soprattutto a fare il punto su quello che stava succedendo rispetto alla trasformazione da borsa di studio a contratto di lavoro, perché sappiamo che vi sono stati dei problemi, alcuni ritardi; quindi alcuni borsisti che non hanno altri redditi perché non è personale medico, sono rimasti quasi per 8 mesi senza borsa di studio. Credo che se l'ipotesi dell'Assessore Fosson dovesse diventare tesi, per cui con questo problema del 2006-2007 tutto si assesta, le criticità evidenziate nell'anno accademico 2006-2007, nel 2007-2008 possano essere risolte.
Le prometto, Assessore, che nel caso questo non dovesse verificarsi, anche a fine legislatura faremo un'interrogazione.