Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2993 du 3 octobre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2993/XII - Problematiche concernenti la costruzione di edifici a basso consumo di energia. (Interrogazione)

Interrogazione

Vista la D.G.R. n° 2433 del 6 settembre 2007, avente per oggetto "Subconcessione alla società... di derivazione d'acqua dal pozzo ubicato... ad uso irriguo ed energetico (scambio di calore)...";

Richiamata la possibilità di ottenere un consistente risparmio energetico attraverso modalità diverse di costruzione degli edifici, con tecniche e prassi costruttive già consolidate, riducendo notevolmente i consumi di energia per il riscaldamento degli stessi;

Atteso che il Consiglio regionale è impegnato a predisporre un disegno di legge sul risparmio energetico degli edifici, che consentirebbe di favorire la costruzione di edifici a basso consumo di energia;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per conoscere:

1) qual'è la data di costruzione dell'edificio in questione e quali sono le sue dimensioni;

2) quali sono stati i criteri adottati per edificare il Centro Direzionale "Rosso Mattone" in relazione a un possibile contenimento dei consumi energetici;

3) il rapporto stimato, secondo le tecniche vigenti, tra energia consumata e calore/energia prodotta, nel caso previsto dallo scambiatore di calore;

4) la disponibilità del Governo a definire nuovi criteri di costruzione basati sulle tecniche di risparmio energetico.

F.to: Bortot

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - Riconosco al Consigliere Bortot sempre questa sua attenzione nei confronti dei problemi energetici e devo dire che, con lui, abbiamo avuto anche modo di parlare di queste cose. Sono rimasto perplesso dall'interrogazione, perché seppure puntuale rispetto a un suo interesse, diventa difficile per me dargli una risposta compiuta perché mi chiede cose che non sono concernenti con le nostre attività istituzionali, perlomeno nelle prime domande, cioè mi chiede dei dati con riferimento a degli interventi di privati, svolti in alcuni Comuni della Valle, anzi in un Comune particolare della Valle. Tant'è vero che alla prima domanda che mi fa mi chiede "qual'è la data di costruzione dell'edificio in questione e quali sono le sue dimensioni", alla seconda domanda "quali sono stati i criteri adottati per edificare il Centro Direzionale "Rosso Mattone" in relazione a un possibile contenimento dei consumi energetici". Essendo il Centro "Rosso Mattone" e comunque l'edificio che lei cita, di proprietà di privati, non sono in grado di darle queste indicazioni precise. Attraverso i nostri Assessorati sicuramente interpelleremo il Comune, lo abbiamo già fatto, per vedere se ci può dare qualche informazione a titolo assolutamente di conoscenza, ma non possiamo pretendere su competenze che non abbiamo, quindi non sono a conoscenza delle caratteristiche proprie del fabbricato, in quanto quest'ultimo è di proprietà di un soggetto privato. Per quel che riguarda il famoso rapporto stimato che dice lei, secondo le tecniche vigenti, la documentazione allegata alla stessa domanda di derivazione, depositata agli atti dell'Assessorato al territorio, ambiente e opere pubbliche, concerne esclusivamente il sistema di utilizzo dell'acqua di pozzo - stiamo parlando dell'anello liquido dell'impianto - e non indica i dati caratteristici utilizzati per il dimensionamento della pompa di calore per cui è stata chiesta la subconcessione. Pertanto non posso neanche in questo caso fornirle questi dati.

Per quanto riguarda invece la domanda più pregnante di questa interrogazione, ovvero la disponibilità del Governo a portare avanti le valutazioni in merito ai principi di costruzione per il risparmio energetico, qui stiamo parlando della certificazione energetica, lei sa che sono impegnato in prima persona in questo argomento, ma non solo io, perché l'impegno è stato preso nei confronti del Consiglio regionale e delle commissioni competenti. Con la commissione competente di cui lei fa parte, stiamo portando avanti un progetto di certificazione energetica per la Val d'Aosta, integrato in questi giorni proprio dal Politecnico di Torino e dal Politecnico di Milano con ulteriori suggestioni. Lo stiamo analizzando alla luce della legge di certificazione energetica della Regione Lombardia, appena uscita, ma lei sa anche, per condivisione del problema, che stiamo cercando di fare un lavoro compiuto per avere una certificazione energetica valdostana, quindi sicuramente prendendo spunto dal Trentino, dalla Lombardia o anche da Regioni come l'Emilia Romagna che sono molto avanzate, per arrivare attraverso un lavoro congiunto della commissione e dell'Assessore ad avere una certificazione nostra.

Il vero problema potrebbero essere i tempi, ecco perché quando lei sollecita queste cose, trova tutta la mia condivisione: noi dobbiamo avere dei tempi stretti. Allora io le ribadisco che solo due settimane fa abbiamo avuto modo di incontrarci con gli ordini professionali, con i quali abbiamo definito le partecipazioni costruttive che gli ordini professionali potevano dare, così come l'importanza del Comitato consultivo che è stato costituito in merito a questo, per poter concentrare il lavoro della commissione, i suggerimenti esterni che possono venire dagli ordini professionali, i lavori delle commissioni competenti anche non regionali e produrre, come ci siamo presi l'impegno, per i primi mesi del 2008 una definitiva proposta di certificazione energetica valdostana. Credo che su questo ci stiamo muovendo con velocità. Gli assi su cui ci muoviamo glieli ripeto, al limite per i Consiglieri che non seguono con la sua attenzione questa attività, sono gli assi che condividiamo insieme, sono i 4 assi portanti che fanno riferimento al famoso decreto legislativo n. 192/2005, che è la direttiva dello Stato.

Direi che sostanzialmente mi sento a posto anche per i rapporti che stiamo portando avanti in merito al lavoro del Governo; diversamente, non sono in grado di dare una risposta compiuta per le sue prime domande trattandosi di soggetti privati. Mi sono attivato per avere dal Comune - anche perché cerco sempre di dare un seguito alle interrogazioni - però non ho la certezza di poterle dare i dati in tempi brevi. Appena - e se - il Comune mi comunicherà i dati, sarà mio dovere farglieli avere.

Presidente - La parola al Consigliere Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Grazie, Assessore. Capisco che lei non mi possa dire di più, però i tempi stringono e richiamo l'attenzione del Consiglio su questa problematica.

È vero, l'edificio è privato, però nell'esaminare la convenzione sottoscritta dall'Amministrazione regionale ci sono delle grosse incongruenze, dobbiamo cominciare a capire con quale collegialità il Governo e il Consiglio lavorano sui piani urbanistici su questa problematica, perché da un lato andiamo in 10 Consiglieri in Alto Adige ad esaminare impianti di biogas, edifici di "Casa Clima" a grosso risparmio energetico; dall'altra, continuiamo a non intervenire sugli edifici, a non stabilire delle normative di costruzione a cui l'impresario, il privato, è obbligato ad attenersi, e continuiamo a versare acqua in un secchio. Ormai questa è la definizione delle modalità con cui noi, nella nostra Regione, continuiamo a costruire gli edifici, e costruiamo edifici "colabrodo", continuiamo "a versare acqua" in un secchio con una dispersione di tipo energetico. Nel merito ci sono delle incongruenze, perché l'articolo 4 concernente garanzie da osservarsi, dice che qualora a causa delle costruzioni... da notare che non siamo assolutamente contrari alle pompe di calore - lo voglio precisare - altrimenti si crea una contraddizione in termini, sono le modalità che non vanno bene, perché si opera, caso per caso, con assenza di strategie. Dicevo, qualora alla derivazione si verificasse l'inaridimento parziale o totale di sorgenti, pozzi o fontanili a qualsiasi scopo utilizzati, la società dovrà provvedere a fornire la corrispondente acqua perduta, però i costi per i 50 metri cubi di acqua annui sono costi per acqua di uso industriale e il canone che questi signori pagano all'Amministrazione regionale è di 1.549 lire per una derivazione, un prelievo di acqua di 50mila metri cubi annui. Allora è giusto non vessare chi interviene sulle fonti energetiche rinnovabili, ma 50.000 metri cubi di acqua ad uso industriale se poi si prosciugano sorgenti e fontane... la collettività ne ha un danno non indifferente!

L'altra incongruenza che voglio far rimarcare, all'articolo 6 della convenzione, Assessore, termine per inizio ed ultimazione lavori, trattandosi di opere interamente realizzate non è necessario fissare alcun termine per la loro esecuzione. Questo vuol dire che tale convenzione è stata sottoscritta quando i lavori sono stati fatti e anche questo non va bene, quindi occorre accelerare una normativa, però questa è competenza del Governo e del Consiglio, perché il rischio è che l'Assessore ci risponde per quanto di sua competenza, ma manca una collegialità del Governo e una strategia del Governo e anche del Consiglio su queste problematiche.

L'altra settimana abbiamo partecipato con lei al convegno del CIPRA, ci hanno dimostrato quanto Comuni e Comunità, intervenendo sulle fonti energetiche rinnovabili, possono non solo risparmiare con certe modalità di costruzione degli edifici, ma addirittura produrre energia e poi venderla per benefici non indifferenti per le casse di queste comunità. Allora veramente è necessario accelerare i tempi, noi abbiamo tecnologie che sono mature, basta solo copiare, basta solo indirizzare i contributi e le normative urbanistiche e dei regolamenti edilizi: questo va fatto, altrimenti ci troviamo la buona volontà del singolo che interviene senza una visione di insieme, con conflitti di competenza e ritardi nella costruzione dell'abitazione o del capannone o dell'immobile dovuti a nostre... che a questo punto rischiamo diventino... incompetenze!