Objet du Conseil n. 2992 du 3 octobre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2992/XII - Regolamentazione delle attività delle imprese di pulizia presso gli Enti pubblici e le strutture ospedaliere della Regione. (Interrogazione)
Interrogazione
Preso atto dei problemi che insorgono rispetto agli appalti di imprese di pulizia (non ultimo quello dell'Usl, inerente il servizio di pulizia all'Ospedale regionale e al Beauregard) e soprattutto delle condizioni lavorative degli addetti cui molte volte vengono imposti orari e ritmi di lavoro défatiganti;
Ricordato che più volte il nostro gruppo ha affrontato questo tema, anche in relazione ad appalti indetti dall'Amministrazione regionale;
Appreso che da più parti sindacali è stata avanzata la proposta di addivenire ad un protocollo di intenti per regolamentare l'attività delle imprese di pulizia negli Enti pubblici, inserendo nei capitolati di appalto impegni vincolanti;
Ritenendo tale proposta interessante e utile per garantire condizioni di lavoro più rispettose della persona;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interroga
Gli Assessori competenti per sapere:
1) se, in occasione dell'ultimo appalto per i servizi di pulizia presso le sedi ospedaliere di Aosta, sono emersi problemi, quali e le eventuali soluzioni individuate;
2) se la proposta avanzata dai sindacati di categoria, relativamente ad un possibile inserimento di impegni vincolanti negli appalti di imprese di pulizia presso gli enti pubblici, è stata presa in considerazione: se sì, con quali contenuti, con quali procedure e in quali tempi.
F.to: Squarzino Secondina
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Questo argomento è già stato oggetto di alcune analisi e riflessioni. La collega Squarzino con questa interrogazione torna sul tema non propriamente, ponendo all'attenzione i servizi direttamente dell'Amministrazione regionale... ma il servizio di pulizia dell'Ospedale regionale... rispetto a questo tema, con il collega Fosson, abbiamo cercato di fare un approfondimento presso le strutture dell'USL, per capire se vi erano dei problemi e quali potevano essere le soluzioni.
Dall'USL ci rispondono che nell'ambito del nuovo appalto per l'espletamento dei servizi di pulizia e di igiene sanitaria presso le sedi ospedaliere regionali si è venuti a conoscenza di talune difficoltà, relative al subentro della nuova impresa aggiudicataria rispetto a quella uscente nell'applicazione delle norme contrattuali, che prevedono l'assorbimento del personale dedicato ai servizi di cui all'oggetto. Fermo restando il fatto che i problemi di cui trattasi riguardano i rapporti fra le due imprese e non coinvolgono l'azienda USL, si fa presente che la normativa generale vigente in materia di appalti, nonché la normativa contrattuale di riferimento, prevedono specifici obblighi in capo ai datori di lavoro interessati, sia quello uscente sia quello subentrante, che non possono essere derogati, tanto che nella fattispecie, sia la documentazione di gara - si fa particolare riferimento al disciplinare di gara -, sia il contratto di appalto, ne prevedono la diretta applicazione.
Nel caso dei problemi che sono stati evidenziati dall'interrogazione, se a quelli ci riferiamo, pare che l'impresa uscente abbia dato attuazione in ritardo alle norme contrattuali che prevedono l'assorbimento del personale dedicato al servizio appaltato e secondo modalità non condivise dall'impresa subentrante, con un conseguente contenzioso fra le parti; ciò ha poi causato tensioni fra l'impresa subentrante, i lavori interessati e le organizzazioni sindacali, che tuttavia ci dicono dovrebbero essere in fase di risoluzione. In via generale si ribadisce che per determinare condizioni di lavoro diverse da quelle previste dalla normativa e dai contratti collettivi vigenti in materia, esporrebbe l'impresa a pesanti ripercussioni di ordine legale non solo civile e amministrativo, ma anche penale. Al riguardo potremmo richiamare l'articolo 5 della nuova legge statale, n. 123/2007, che riguarda le misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega del Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia, che prevede addirittura misure interdittive alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni, per le imprese che violino le norme in materia di lavoro irregolare e della tutela della salute e della sicurezza dei lavori. In sostanza vi è un'attività che è stata fatta dall'USL in materia di contratto, di disciplinare e di appalto, ma ci sono anche norme molto stringenti a livello generale.
Per quanto attiene le attività dell'Amministrazione regionale, se vuole poi le posso mettere a disposizione una metodologia, abbiamo una prassi che ci porta a chiedere alla ditta che si è aggiudicata i lavori, ogni volta che procediamo alla liquidazione della fattura, una dichiarazione di regolarità contributiva. Ad esempio, per modulistica diciamo: "L'azienda dichiara, ai sensi dell'articolo 9, che l'impresa è in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assicurativi e che, ai sensi del comma 2, dell'articolo 5 della legge n. 82/1994, a puntuale corresponsione degli stipendi a favore del proprio personale impiegato per i servizi di pulizia presso l'Amministrazione"... Rispetto a questo, di fatto presidiamo. È chiaro che qua abbiamo delle dichiarazioni che sono delle autodichiarazioni, ma hanno un certo valore e delle conseguenze, qualora siano mendaci, che attiene alla forma. Abbiamo parlato più volte, ma non abbiamo ancora trovato una definizione, rispetto ad un'attività di controllo sostanziale, che non riguarda solo l'aspetto contrattuale e l'inserimento delle persone all'interno dell'azienda, ma un controllo metodico e un controllo sistematico sull'attività con un nucleo che potrebbe essere interaziendale - per intendersi, un nucleo che può svolgere un'attività a servizio dell'Amministrazione regionale, dell'USL, del Comune di Aosta e di quanti altri enti pubblici hanno questi appalti - per verificare la qualità del servizio prestato, perché abbiamo degli appalti che sono aggiudicati sovente con il criterio della proposta economicamente più vantaggiosa, quindi non è una mera proposta economica, ma pone in una certa correlazione sia la proposta economica, sia la qualità del servizio, quindi nella proposta vi sono dei progetti che introducono quantità di lavoratori, che introducono dei parametri che meritano attenzione, perché una volta aggiudicato un lavoro bisogna avere un nucleo specializzato che questi discorsi li fa.
Diciamo che i controlli che sono dovuti, che sono anche particolarmente diligenti sulla regolarità contributiva, sull'inserimento delle persone in questione nei contratti corretti, l'Amministrazione li sta facendo, ma ritengo che si possa fare di più. Non è una cosa semplice, perché bisogna mettere d'accordo 2 o 3 enti, non è semplice nell'ambito di questo sistema che sempre più comprime le risorse disponibili per la pubblica amministrazione relativamente al pagamento e all'assunzione di personale in questione, perché per fare questi controlli dobbiamo mettere delle persone, per mettere delle persone dobbiamo fare delle assunzioni, per fare delle assunzioni contravveniamo ai limiti e agli organici che sono bloccati; quindi la tendenza odierna è a risparmiare e a non implementare, anche se l'implementazione produce un miglioramento della qualità e delle condizioni di lavoro, pertanto è un'attività non particolarmente semplice.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Bene ha detto l'Assessore dicendo che questa è una questione già affrontata dal nostro gruppo, perché abbiamo un'attenzione alle condizioni di lavoro di tutte le fasce più deboli. È una questione che abbiamo affrontato sia nel momento in cui c'erano gli appalti per la pubblica amministrazione per la Regione e lì mi sembra che una serie di tentativi per meglio controllare, monitorare, almeno formalmente, gli appalti, sia stata fatta... Però questo è un problema che forse non interessa alla Giunta più di tanto... perché? Perché lei, oggi, di fronte alla presentazione di difficoltà che qualche tempo fa erano emerse rispetto al casinò, altre volte rispetto alla Regione, ma pone sempre come risposta l'istituzione di un tavolo di lavoro dove condividere questo problema, sia che riguardi la sanità, il Comune di Aosta... sto leggendo quello che lei ha detto, qui, il 20 dicembre 2006, quindi quasi un anno fa, quando lei parlava di un'idea che è in fase di verifica, "costituire un nucleo di persone che hanno competenza specifica al riguardo, in modo che possano intervenire in orari diversi rispetto al normale svolgimento dell'attività lavorativa..." e poi aggiunge che l'idea era quella di "immaginare, all'interno dell'APS del Comune di Aosta, un centro con delle competenze, con una convenzione a monte fra i vari enti, che potesse individuare come soggetti a cui convengono delle risorse per fare dei controlli su tutte le attività..." quindi un controllo di merito, giustamente.
Mi stupisco che questa Amministrazione, così efficiente in tutti i suoi settori, per quanto riguarda un'attenzione per i più deboli, sia più cauta ad operare si tratta di monitoraggio, per i lavoratori più deboli che sono le fasce meno protette, è gente che ricorre al lavoro della pulizia perché tutti gli altri spazi lavorativi sono stati bloccati per motivi diversi, anche per situazioni familiari che purtroppo a volte intervengono nel corso della vita, e questi lavoratori sono lasciati alla mercè dal punto di vista sostanziale... qui condivido, non solo formale, ma sostanziale. Mi stupisco, ancora una volta, che per questi problemi di persone in difficoltà, l'Amministrazione regionale non presti abbastanza attenzione, perché mi sembra strano che dal dicembre dello scorso anno l'Amministrazione regionale non sia riuscita ad immaginare questo nucleo di persone che in qualche modo svolge questa attività di controllo nel merito!
Lei dice che non è tanto possibile, perché ci sono difficoltà per quanto riguarda l'assunzione di personale... ma lei sa bene, Assessore, che nell'ente pubblico nostro c'è una sovrabbondanza di personale in alcuni settori... perché non pensare ad una riqualificazione di questo personale...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... quando lei avrà presentato in questo Consiglio tutto lo studio sui carichi di lavoro dei singoli dipendenti, io allora le dirò quale, perché sarà quello studio a dirlo tranquillamente! Ma lei sa bene che ci sono questi esuberi di personale! Dicevo: si può intervenire per riqualificare queste persone.
Ancora: c'era un altro impegno che era stato preso, e su questo lei non ha risposto, forse doveva rispondere l'Assessore La Torre... avevamo detto che c'era stata una proposta da parte dei sindacati, che risale al luglio 2006, che chiedeva l'inserimento di impegni vincolanti negli appalti di imprese di pulizia presso gli enti pubblici. Poteva essere questo impegno da portare avanti con tutti i sindacati, con i lavoratori, con l'Agenzia del lavoro, con tutti coloro che si occupano dell'Ufficio del lavoro, del collocamento... un impegno preciso, perché ci siano dei vincoli negli appalti di imprese di pulizia. Questo sarebbe importante fare e su questo punto - sulla nostra richiesta esplicita di sapere a che punto è questa proposta - non c'è stata alcuna risposta!
Non posso essere soddisfatta della sua risposta, Assessore, perché se formalmente poteva apparire corretta, nella sostanza non c'è però interesse reale per questa categoria di persone!