Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2988 du 3 octobre 2007 - Resoconto

OBJET N° 2988/XII - Communications du Président de la Région.

Président - La parole au Président de la Région, Caveri.

Caveri (UV) - D'abord je voudrais me féliciter avec le Président du Conseil et le Bureau de la Présidence pour cette idée de transmettre nos séances sur le numérique terrestre. Le Gouvernement avait signalé plusieurs fois l'importance du numérique terrestre, qui donnera de plus en plus la possibilité de multiplier les émissions dans notre Vallée et je pense que cet exemple est un exemple remarquable des possibilités techniques... je pense, notamment, à toute la question de la retransmission des émissions francophones, c'est un sujet qui est en train d'être suivi par l'Assesseur Marguerettaz et moi-même.

Je voudrais encore profiter de la parole pour me féliciter avec le Recteur de l'Université de la Vallée d'Aoste, M. Pietro Passerin d'Entrèves, qui a été nommé, hier, par le Conseil de l'Université en tant que Recteur de notre Université et la durée de son mandat sera de 4 ans. Je pense qu'il a vécu déjà une période fort intéressante pour l'essor de notre Université et ce sera sans doute la même chose dans les prochaines années. Justement, hier, avec la présence importante dans la matinée du Secrétaire d'Etat de la Présidence du Conseil, M. Letta, nous avons inauguré l'immeuble de la "Brambilla", qui contient, outre que des écoles supérieures de notre Vallée, le Polytechnique de Turin: là aussi a été une opération importante, qui a été conduite pendant de longues années par les différentes Administrations régionales et les différents Gouvernements, et je pense qu'il s'est agi pour tout le monde un moment de grande satisfaction.

Le 12 avril dernier, à la suite des contacts instaurés par le biais de nos bureaux de représentation respectifs à Bruxelles, une délégation valdôtaine dont je faisais partie, s'est rendue dans les Régions d'Örebro en Suède pour une visite officielle et je dois dire que lundi 24 septembre la Vice-présidente du Conseil d'Örebro, Mme Susanne Stenlung et moi-même nous avons signé une déclaration d'intentions pour l'instauration des rapports de collaboration entre notre Région et le Conseil pour le développement de la Région d'Örebro. Je pense que c'est une chose importante qui est dans la logique d'instaurer, avec une Région dans chaque Pays d'Europe, des rapports privilégiés.

Vendredi 21 septembre dernier, avec l'Assesseur aux activités productives, M. La Torre, nous avons reçu, au Palais régional, l'Administrateur délégué, Directeur général de l'Institut Poligrafico Zecca dello Stato, Lamberto Gabrielli, qui, au cours de la rencontre, nous a informé que l'Institut Polygraphique de l'Etat connaît parfaitement la situation de la société allemande "Eurocoin". Il a par ailleurs ajouté que ses actionnaires ne créent aucun problème à la "Verrès S.p.a.", et qu'il est impensable de vendre de façon impromptue les quotes-parts, parce que le droit de prélation est assuré aux deux actionnaires: Institut Polygraphique et "Finaosta". M. Gabrielli nous a ainsi confirmé que la "Verrès" est une entreprise solide, qui peut tranquillement garder le contrôle sur le marché. Je peux donc affirmer en toute sérénité que cette rencontre a eu pour résultat de démentir toutes les difficultés liées à la solidité de cette entreprise.

Venerdì scorso, 28 settembre, ho partecipato alla seduta del Consiglio dei Ministri, che aveva all'ordine del giorno il disegno di legge finanziaria dello Stato per il 2008, essendovi stato convocato ai sensi dell'articolo 44 dello Statuto speciale. Il rito, per così dire, si è rilevato simile a quello dello scorso anno... considerato che il testo del provvedimento ci è stato messo a disposizione - erano presenti, oltre a me, il Presidente della Provincia autonoma di Trento e l'Assessore alle finanze del Friuli Venezia Giulia - pochissimi minuti prima della chiamata nella sala del Consiglio dei Ministri. Devo dire, per onestà intellettuale, che era la stessa cosa per i Ministri, però loro hanno avuto 6 ore per discuterla, mentre noi abbiamo avuto pochi minuti nell'anticamera per poter esprimere il nostro parere. Il rapidissimo esame delle quasi 200 pagine del documento ha consentito di appurare la sostanziale assenza di disposizioni che riguardino direttamente ed espressamente le autonomie differenziate nel loro complesso e la Valle d'Aosta singolarmente, accertando, invece, la presenza della consueta clausola finale di compatibilità con gli ordinamenti speciali, benché nella consueta debole formulazione. In particolare, con riferimento a uno dei principali aspetti da anni al centro della finanziaria, cioè la disciplina del cosiddetto "Patto di stabilità", non risulta a prima vista alcuna disposizione innovativa, dovendosi ritenere vigenti quelle contenute nella finanziaria dello scorso anno, dettate come è noto per il triennio 2007-2009. Queste dispongono, fra l'altro, che il Patto di stabilità per le "Speciali" venga concordato su proposta dei rispettivi Presidenti di Regione con il Ministro dell'economia e delle finanze entro il 31 marzo di ogni anno. Devo dire che in questo testo viene inoltre previsto che venga avviata, sulla base di candidature volontarie, in parallelo all'attuale prescritto sistema dei tetti di spesa, una sperimentazione basata invece sui saldi. Solo in seguito alla verifica dell'esito positivo di quest'ultima la sperimentazione potrebbe sostituire del tutto il sistema dei tetti. Tuttavia, d'accordo con il Presidente di Trento, Dellai, abbiamo ritenuto di dover rappresentare al Consiglio dei Ministri l'esigenza che il nuovo sistema, per la cui sperimentazione la Valle d'Aosta, come Trento, si è candidata, sostituisca quello dei tetti già a partire dal 2008, restituendo in tal modo un'adeguata autonomia e conseguente responsabilità alle autonomie differenziate.

Ho inoltre evidenziato, di fronte al Presidente Prodi e all'insieme dei Ministri presenti in quel momento al Consiglio dei Ministri, come le misure in materia fiscale, in particolare ICI, IRES, IRAP e in parte IVA, richiedano la salvaguardia del particolare ordinamento finanziario valdostano, nonché delle funzioni svolte dalla Regione con riferimento alla finanza locale. È del tutto evidente che il venir meno dell'ICI sulla prima casa, che può essere anche un elemento sul quale essere d'accordo, avrà delle ricadute notevoli sul sistema comunale, perché mentre la norma nazionale prevede esplicitamente che l'ICI venga rimborsata dallo Stato, noi potremmo ritenere che ricadendo la finanza locale sulle nostre casse, questo creerà delle difficoltà, in particolare al Comune di Aosta, che ricava molto del suo bilancio dall'ICI. Si tratterà, da parte nostra, di trovare una soluzione che non metta in ginocchio il capoluogo regionale.

Devo peraltro rendere noto - ma ci torneremo nelle interrogazioni e interpellanze - che la mia attenzione era, quel giorno del Consiglio dei Ministri, concentrata principalmente sulle annunciate disposizioni volte a sopprimere il regime di esenzione fiscale sul carburante, i famosi "buoni di benzina". Al riguardo, avevo preliminarmente incontrato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Segretario del Consiglio medesimo, Enrico Letta, al quale avevo rappresentato la situazione venutasi a creare con riguardo alla Valle d'Aosta, a seguito delle iniziative intraprese dalla Commissione europea e della reazione della comunità valdostana, segnatamente manifestatesi con una petizione al Parlamento europeo. Ho quindi constatato, ma tornerò con maggior dettaglio nelle interrogazioni e interpellanze sui buoni benzina, con un certo sollievo - ma avevo scritto anche al Viceministro Visco alla vigilia del Consiglio dei Ministri - che tali misure soppressive previste per il Friuli Venezia Giulia - quindi ci sono in finanziaria per i buoni benzina di Gorizia - non riguardano per il momento la Valle d'Aosta nel testo del disegno di legge all'esame del Consiglio dei Ministri, risultando tuttavia preoccupante che le medesime siano state adottate per il Friuli Venezia Giulia, il quale non risulta abbia reagito come noi abbiamo fatto in sede europea.

La nostra attenzione sul punto - io non potrò essere presente alla riunione che voi avrete con i Parlamentari nella giornata di venerdì, ma sarà presente il Vicepresidente Cerise... ricordo che incontreremo i Parlamentari valdostani sabato mattina, in occasione di una Giunta regionale che si svolgerà nella Valsavarenche - deve quindi continuare a rimanere massima, in piena consonanza con l'azione dei Parlamentari eletti in Valle d'Aosta. Devo dire che, alla vigilia del Consiglio dei Ministri, avevo incontrato il Senatore Perrin e l'Onorevole Nicco per manifestare loro una certa preoccupazione su tale questione dei buoni benzina, con i quali è già prevista questa riunione di sabato, in cui approfondiremo i diversi argomenti della finanziaria. Ce n'è uno in particolare, ed è - e a maggior ragione lo si deve invocare all'indomani della nomina del Rettore Passerin d'Entrèves - la questione dell'Università della Val d'Aosta e del suo mancato inserimento nel Patto di stabilità che la Regione stipula, restando valido il contenuto del "decreto Bersani", addolcito solo per il 2007 da un apposito decreto legge che è sortito nei mesi scorsi, ma che non incide sul 2008. Alla luce della finanziaria dello Stato del 2007, ci troviamo, oggi, nelle condizioni di avere una certa preoccupazione che, fra l'altro, ho espresso ieri nel corso del Consiglio dell'Università congiuntamente al collega Viérin Laurent, con il rappresentante del Ministero che siede nel Consiglio di Università: la Vicecapogabinetto del Ministro Mussi. Va detto, per onestà, che il Ministro Mussi conosce perfettamente la questione e, parimenti alla signora Moratti che sedeva in quel Ministero prima di lui, hanno sempre appoggiato questa istanza dell'Università della Val d'Aosta, trovando un muro per adesso non traversabile negli atteggiamenti assai arcigni del Ministero dell'economia. Questo sarà uno dei temi su cui incentreremo il nostro incontro di sabato con il Parlamentari valdostani; da qui a sabato potremo probabilmente essere in grado, con l'Assessore Marguerettaz, di cominciare a fare qualche simulazione della ricaduta immediata sulla finanza locale dei nostri Comuni, ma anche delle simulazioni sulle ricadute sull'ordinamento finanziario rispetto ad alcune fiscalità importanti, perché l'IRAP, in questa Regione, a suo tempo si decise di introitarla a vantaggio del sistema sanitario, cosa che già non bastava, come ci ricorda periodicamente l'Assessore Fosson... oggi, la riduzione dell'IRAP, nel caso della Val d'Aosta, è veramente un modo di farsi belli con i soldi degli altri!