Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2970 du 19 septembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2970/XII - Controlli sui flussi di merce in uscita dalle dispense del Grand Hôtel Billia. (Interpellanza)

Interpellanza

Appreso che anche quest'anno un affiatato gruppo di dipendenti e dirigenti del Grand Hôtel Billia ha organizzato la consueta cena privata estiva;

Venuti a conoscenza che l'approvvigionamento di vivande, bevande e alimenti sarebbe stato fatto direttamente in house, ovvero mediante prelievo dalle dispense e dalle cucine dell'albergo;

Considerato che il Grand Hôtel Billia non è più di proprietà privata, bensì appartiene da circa un anno a una società pubblica controllata indirettamente dalla Regione;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellanza

il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:

1) se è a conoscenza del fatto descritto in Premessa e se corrisponde a verità: in caso affermativo quali azioni ha intrapreso o intende intraprendere;

2) se l'approvvigionamento è stato autorizzato da qualche dirigente: in caso affermativo da chi e con quale motivazione;

3) se l'approvvigionamento è stato regolarmente registrato sotto il profilo contabile e fiscale;

4) per quali ragioni non sussistono controlli sui flussi di merce in uscita dalle dispense e dalle cucine e se non ritenga necessario istituirli al più presto.

F.to: Tibaldi - Frassy

Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Abbiamo scoperto che era consuetudine, anzi è consuetudine - non so se usare l'imperfetto o il presente, sarà l'Assessore che mi risponde a darmi conferma o smentita di quello che sto dicendo -, presso il Grand Hôtel Billia di organizzare una cena privata estiva fra dirigenti, amici, insomma "en amitié" come si suol dire dalle nostre parti. E questa cena veniva organizzata... diciamo, può essere anche legittimo, anche se discutibile sotto certi profili, quando la gestione e la proprietà erano eminentemente private. Tale consuetudine sembra si sia trasmessa anche durante la vigenza della proprietà pubblica regionale e quindi della gestione ad opera di "STV", tanto che anche quest'anno - come abbiamo scritto nell'interpellanza in oggetto - sembra che tale affiatato gruppo di dipendenti e dirigenti che viene costituito "ad hoc" per l'occasione abbia pasteggiato e brindato per l'arrivo della bella stagione in un luogo della zona, approvvigionandosi con vivande, bevande ed alimenti direttamente presso i frigoriferi, le dispense e le cucine dell'albergo. Noi abbiamo presentato l'evento utilizzando una formula ipotetica, come vedrà l'Assessore, anche se è di dominio pubblico, se ne parla con insistenza a Saint-Vincent e Châtillon e direi anche con una buona dose di sconcerto da parte di alcuni dipendenti, anzi di molti dipendenti, non penso solo perché esclusi da questa cena, ma anche da parte di altre persone.

Il Grand Hôtel Billia, come dicevo, non è più di proprietà privata, bensì appartiene da circa un anno ad una società pubblica controllata indirettamente dalla Regione; quindi, Assessore, noi le rivolgiamo, in quanto Lei è il rappresentante delle partecipazioni regionali, 4 quesiti che sono lì elencati: il primo, "se è a conoscenza del fatto descritto in Premessa e se corrisponde a verità: in caso affermativo se ha intrapreso qualche azione o se intende intraprenderne", si è parlato poc'anzi di reato con il collega Bortot, penso che, se questo fatto risulta vero, vi siano gli estremi per fare delle valutazioni più approfondite. Secondo quesito: "se l'approvvigionamento è stato autorizzato da qualche dirigente...", vi è un direttore generale, vi sono altri dirigenti o, meglio, funzionari che si occupano di diversi settori; quindi in caso affermativo, qualora fosse stato autorizzato, con quale motivazione è stato autorizzato. "Se l'approvvigionamento è stato regolarmente registrato sotto il profilo contabile e fiscale", insomma un prelievo di merce dalle dispense e dalle cucine dell'albergo deve lasciare una traccia che sia fiscalmente e contabilmente visibile. Quarta domanda: "per quali ragioni non sussistono controlli sui flussi di merce in uscita dalle dispense e dalle cucine e se non ritenga necessario istituirli al più presto". Le lasciamo adesso l'onore e l'onere di questa risposta, perché è particolarmente attesa anche dalle nostre parti, come si suol dire.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Devo dire che la penetrazione del Vicepresidente Tibaldi e dei suoi accoliti va in profondità e va in gangli dove sicuramente l'Assessore non arriva, può darsi qualche Consigliere, ma il sottoscritto sicuramente no e questa situazione probabilmente sconfina anche, non so se con la fantasia, ma con delle cose che in modo molto tassativo vengono considerate delle fantasie. Ovviamente, per dare contezza della sua interpellanza, ho girato le domande alla società e la società, nella persona del Presidente del Consiglio di amministrazione, mi dice questo:

"Quanto al primo punto, non è consuetudine l'organizzazione di una cena privata estiva tra il Direttore e altri dipendenti delle società, nel mentre può succedere che nel corso dell'anno lo stesso Direttore accetti inviti a partecipare ad incontri conviviali organizzati da dipendenti al di fuori dell'ambito aziendale.

Si certifica, rispetto al secondo punto dell'interrogazione, nel modo più tassativo, così come confermato dallo stesso Direttore, che mai in tali occasioni si siano prelevate derrate e/o bevande dalla dispensa e/o dalla cucina dell'albergo. Ne consegue pertanto che, mancandone i presupposti, nessuna autorizzazione si è resa necessaria, così come ovviamente nulla è stato registrato né sotto il profilo contabile, né sotto quello fiscale.

Quanto al terzo punto, e probabilmente il quarto, esistono da sempre collaudati e rigorosi controlli oggi anche automatici e in tempo reale, grazie al nuovo sistema informatico da poco adottato dalla società, sui flussi di merce sia in entrata che a maggior ragione in uscita. A tal proposito, sono attivi puntuali monitoraggi attentamente seguiti dagli uffici competenti e dalla Direzione stessa".

Questa quindi è la risposta che ho avuto dalla società e credo possa tranquillizzare il Vicepresidente Tibaldi che ha fatto l'interpellanza.

Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Non mi aspettavo una conferma da parte sua o, meglio, da parte del Direttore generale per voce sua. D'altronde lei ha intelligentemente dato lettura di una lettera che le è pervenuta, di conseguenza la lettera che le è pervenuta smentisce recisamente quanto scritto in questa interpellanza, sia a livello di premessa, sia soprattutto fornendo precise risposte alle 4 domande proposte.

Le faccio alcune considerazioni, comincio dalla vostra visita recente al Billia. Ci fa piacere che la Giunta abbia fatto una visita al Billia e che l'abbia fatta per rendersi conto di quello che ha acquistato, così come abbiamo letto sui giornali, così hanno riportato i giornali, peccato che l'abbia fatta "ex post" e non "ex ante" come la IV Commissione, ma questo è un commento...

Il ragionamento... ossia parto da questo spunto per dirvi che forse non si tratta di coefficiente di penetrazione in senso fisico, Assessore, ma di penetrazione nel senso di controlli che lei, come Assessore alle partecipazioni regionali, dovrebbe un attimino attivare...

Marguerettaz (fuori microfono) - ... controllare le cucine?

Tibaldi (CdL) - ... anche controllare le cucine, per il semplice fatto che a noi risulta - e ci sono testimonianze che sono concordanti - che questa consuetudine, oggi smentita, si sia in realtà sempre realizzata; che questa cena privata estiva sia stata...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... non si preoccupi, non si preoccupi, conosco le mie funzioni di pubblico ufficiale, quando svolgo il mandato consiliare, so quelle che saranno poi le azioni da intraprendere, in difetto da parte della Giunta o dell'Assessore...

(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... la cosa non ci spaventa. Le stavo dicendo che a noi risulta di segno completamente opposto il fatto, risulta ed è suffragato da una serie di testimonianze che sono quanto mai concordanti, oltre, come le dicevo, da quello sconcerto che è stato affermato da diverse persone.

Comprendiamo che vi sia imbarazzo da parte di chi dirige l'azienda - il Direttore generale che la Giunta ha riconfermato nell'incarico - nell'ammettere un simile fatto, che è effettivamente deprecabile; che però lei faccia ironia sul fatto di quella che è la penetrazione o, meglio, la capillarità di certe informazioni... questo non dà lustro al suo operato, al suo ruolo di rappresentante della Giunta regionale nelle partecipazioni regionali...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

... Presidente Caveri, lei abita nella mia stessa zona, come ci abita l'Assessore Isabellon, e voi avete decisamente maggiori conoscenze e più capillarità sul territorio della nostra forza politica o del sottoscritto: come hanno riferito al sottoscritto hanno probabilmente riferito anche a voi. Noi ci siamo permessi, attraverso una formula dubitativa e prudente, di segnalare il fatto...

Caveri (fuori microfono) - ... non è vero...

Tibaldi (CdL) - ... ecco vi dicono che non è vero, smentiscono nettamente quella che è da tutti conosciuta come una consuetudine, che peraltro sappiamo essere effettivamente consolidata. Prendiamo atto della sua risposta, Assessore, e naturalmente trasmetteremo tale questione alle sedi competenti per fare le verifiche del caso. Se non li avete voi, noi non abbiamo gli strumenti per sapere se effettivamente il Grand Hôtel Billia ha dispense o cucine che sono utilizzate come un "self-service" da certe persone o possiamo dire da chiunque... "open space" ecco... di conseguenza, saranno coloro che hanno queste possibilità per farlo, gli strumenti per farlo, per poter cercare la verità... Prendiamo atto comunque della risposta, che immaginavamo non confermasse i gravi fatti descritti nella nostra interpellanza.