Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2962 du 19 septembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2962/XII - Eventuale istituzione di un'area protetta a tutela del Monte Rosa. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

- due Comuni valdostani (Ayas e Gressoney-La-Trinité) hanno proposto di istituire un'area protetta a tutela del Monte Rosa;

- tale ipotesi è stata oggetto di un incontro, il 23 novembre 2006, tra le amministrazioni comunali interessate e quella regionale;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione e/o l'Assessore delegato per sapere:

1) quali elementi di interesse scientifico o naturalistico suggerirebbero l'istituzione di quest'area protetta e sono stati effettuati studi in proposito;

2) se è già stata individuata o delimitata la superficie che potrebbe essere oggetto di eventuale destinazione a parco;

3) se la Regione condivide l'ipotesi di cui in Premessa.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Presidente - La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - Nell'interrogazione si fa riferimento alla proposta di 2 Comuni valdostani (Ayas e Gressoney-La-Trinité) per l'istituzione di un'area protetta a tutela del Monte Rosa e si fa altresì riferimento al fatto che si è svolto un incontro il 23 novembre 2006 fra le Amministrazioni comunali interessate e quella regionale. Questo è ciò che ufficialmente sappiamo, perché anche al di fuori di tali richieste vi è stato tutto un susseguirsi di annunci e di enfatizzazioni varie da parte degli organi di stampa, in merito a iniziative di divulgazione di questa idea, soprattutto nell'ambito del Comune di Ayas, in cui noi non siamo stati coinvolti, ma che hanno avuto un grosso rilievo da parte della stampa, in particolare da parte di qualcuno particolarmente sensibile a questa iniziativa.

In ogni caso, per tornare alle attività di cui siamo stati partecipi, in merito alla prima richiesta: "quali elementi di interesse scientifico o naturalistico suggerirebbero l'istituzione di quest'area protetta e sono stati effettuati studi in proposito", qui bisogna fare una premessa: che sicuramente in tutta la Valle d'Aosta vi sono degli elementi di interesse scientifico e naturalistico che potrebbero suggerire l'istituzione di aree protette per un motivo o per l'altro, ma questo non è sicuramente condizione necessaria e sufficiente affinché nascano dei parchi senza aver fatto tutta una serie di valutazioni sulla loro possibilità di insediamento. L'area del Monte Rosa riveste senza dubbio un grande interesse naturalistico, geologico, paesaggistico, culturale, storico e turistico. Infatti, già nel PTP, le linee programmatiche in materia di beni culturali e ambientali individuano l'area comprendente il Grand Combin, il Mont Cervin, il Monte Rosa come ambito di intervento strategico, area di tutela e valorizzazione naturalistica, integrata alle limitrofe aree svizzere e piemontesi dalla Val de Bagne alla Dent Blanche, al versante svizzero del Monte Rosa, al Parco regionale dell'alta Valsesia, nelle quali promuovere iniziative di protezione. Le valenze di tipo geologico e naturalistico hanno portato negli anni scorsi all'individuazione di un'area tutelata come sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale, costituita dal massiccio del versante valdostano del Monte Rosa, con le testate delle Valli di Ayas e Gressoney, e dall'area di crinale fra le conche di Valtournenche, del Breuil e del Vallone delle Cime Bianche in Val d'Ayas. L'attenzione che è stata data in questi anni alla salvaguardia di questi siti, quindi, è già stata manifestata in tali occasioni. Tra l'altro, il versante meridionale del Monte Rosa è di particolare interesse botanico, in quanto ospita numerose entità floristiche che sono anch'esse da valorizzare. Anche dal punto di vista faunistico e avifaunistico l'area è di particolare interesse, tanto da essere stata segnalata come zona di protezione speciale ai sensi della direttiva 79/409/CE, detta "direttiva uccelli". Come dicevo, tutti questi presupposti sono condizione necessaria, ma non sufficiente per l'istituzione "d'emblée" di parchi senza fare tutti i dovuti approfondimenti, per questo troviamo singolare la gestione di questa iniziativa, nel senso che prima si fanno gli annunci poi si va a verificare cosa significa fare un parco, tanto più che qui si è partiti da subito con un'idea legata non solo a un parco regionale, bensì internazionale... chi lo ha proposto avrà fatto le sue verifiche, probabilmente anche in altre sedi.

In merito al secondo punto: "se è già stata individuata o delimitata la superficie che potrebbe essere oggetto di eventuale destinazione a parco", bisogna dire che al momento non sono stati avviati studi finalizzati alla creazione di un parco naturale. La proposta di istituzione è stata avanzata dal Comune di Ayas che, con nota dell'11 settembre 2006, indirizzata al sottoscritto come Assessore all'agricoltura, chiedeva, d'intesa con il Comune di Gressoney-La-Trinité, di concordare la procedura per l'istituzione di un parco naturale per promuovere il turismo estivo. La nota non precisava quale fosse l'area da destinare a parco, sicuramente era l'idea che era stata lanciata con la finalità di promuovere il turismo estivo. Vediamo poi cosa significa invece un parco naturale, perché il fatto che promuova anche il turismo estivo è sicuramente una delle ricadute, ma non è l'iniziativa per cui si fa un parco.

Punto n. 3: a seguito di tale nota e dell'ipotesi avanzata dal Comune di Gressoney-La-Trinité... fra l'altro, bisogna premettere che nel frattempo, da parte dell'Amministrazione di Ayas, erano stati presi contatti - di cui eravamo a conoscenza perché erano stati evidenziati anche a noi per conoscenza - con i Comuni circostanti di Valtournenche, dell'alta Gressoney, di Issime, per sostenere questa iniziativa di istituire un parco internazionale. È stato organizzato un incontro il 23 novembre 2006 alla presenza del Presidente della Regione, del sottoscritto, dei Sindaci dei Comuni di Ayas, Gressoney-La-Trinité, Gressoney-Saint-Jean e Valtournenche e dei Presidenti delle Comunità montane Evançon, Monte Cervino e Walser-Alta Valle del Lys, per avviare una prima discussione in merito. Nel corso della riunione è stato evidenziato come la proposta di istituzione di un parco naturale in tale area possa risultare condivisibile, in quanto, come sopra accennato, sono presenti forti valenze naturalistiche e storico-culturali, quindi condizioni necessarie; sicuramente il consenso delle Comunità locali è un elemento indispensabile, ma occorre anche che le stesse Comunità locali comprendano le motivazioni e le implicazioni che una tale iniziativa comporta, in particolare a livello territoriale: questo è un passaggio importante, perché in tale sede è stato ribadito... come sarebbe stato ribadito se avessimo avuto un colloquio, come normalmente deve succedere per iniziative di questo tipo, preliminare, prima di partire con un'iniziativa, far presente come si devono impostare tali verifiche sul territorio. Questo lo dico perché recentemente abbiamo avuto un'istanza da parte del Comune di Châtillon che chiede di valutare un'ipotesi di ampliamento del Parco del Mont Avic. Visto che abbiamo avuto occasione anche di incontrarci in maniera preliminare, prima di intraprenderne il percorso, è stato detto al Comune che ci deve essere la massima condivisione su un'iniziativa di questo tipo e devono essere fatti tutti i dovuti passaggi con tutti i soggetti interessati in un modo o nell'altro nell'iniziativa, tutte le varie sensibilità che vanno dalla propensione al rispetto della natura, come delle varie sensibilità anche dal punto di vista delle passioni, della caccia, delle attività turistiche, le eventuali ricadute, le interferenze con l'attività agricola, comunque questo è quello che è stato detto in quella riunione. Vi deve essere consapevolezza da parte di chi propone queste iniziative e soprattutto è stato rimarcato che l'obiettivo principale è la tutela dell'ambiente naturale, pur nella convinzione che tale salvaguardia può portare anche degli sviluppi dal punto di vista dell'indotto e successivamente la realizzazione dell'area, sempre con un giusto equilibrio: questo deve essere inserito nella programmazione e pianificazione regionale, non siamo una Regione inadempiente da quel lato - i dati statistici ce lo confermano -, perché siamo una delle Regioni d'Italia con la più alta percentuale di territorio protetto; quindi, da tale punto di vista, siamo nella situazione di non essere inadempienti, quindi non proclami, ma seguire le giuste procedure, è questo quanto è stato ribadito e questo significa che vi è la massima disponibilità da parte dell'Amministrazione per seguire dal punto di vista territoriale tali iniziative. Le perplessità sul parco internazionale rimangono e vanno chiarite, poi nel corso della citata riunione sono stati evidenziati tutti questi temi e i rappresentanti degli enti locali sono stati invitati a fare le necessarie riflessioni e a far pervenire all'Amministrazione regionale una prima delimitazione cartografica dell'area su cui avviare i necessari approfondimenti; ad oggi questo non è ancora avvenuto, magari perché prima di fare le richieste andava verificato con i Comuni coinvolti l'impatto di tale iniziativa sul territorio.

Presidente - La parola al Vicepresidente Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - L'impressione, Assessore, è che la Giunta sia stata presa in contropiede su questa iniziativa del Parco internazionale del Monte Rosa, perché, come lei ha sottolineato normalmente, un'iniziativa di simile portata internazionale presupporrebbe dei colloqui preliminari fra i vari soggetti interessati. Qui qualcuno si è lasciato trascinare dall'entusiasmo e forse ha fatto qualche annuncio frettoloso: mi riferisco al Sindaco di Ayas. Posso comprendere anche la decisione del Sindaco di Ayas, perché se questo colloquio preliminare veniva fatto con il Presidente Caveri, l'annuncio frettoloso lo faceva Caveri, conoscendo le sue abitudini... di conseguenza dice: "non voglio farmi scippare l'idea, lo faccio prima io". Quali considerazioni facciamo? Indubbiamente è condivisibile l'idea che una nuova area protetta, se deve essere inserita nel contesto valdostano, debba essere approfondita da un punto di vista scientifico, geografico e di eventuali ricadute economiche che possono esserci per gli operatori dei vari settori e l'indotto. Vi è una moda dei parchi, è vero, che oggi vengono visti come rimedi indispensabili per il rilancio di una montagna che è in crisi. Non so quanto questi rimedi siano effettivamente giustificabili, è una moda del parco che ha coinvolto anche Châtillon e Saint-Vincent, perché anche lì con il Mont Avic si sta estendendo, a livello di influenza culturale, nei Comuni vicini. Credo che tuttavia, leggendo la rassegna stampa, sia stato più un "fuoco di paglia" del momento che si è consumato fra ottobre e novembre dello scorso anno e poi non ho più visto articoli o notizie in merito, pare che anche la Regione si fosse impegnata a fare approfondimenti più puntuali, in un'ottica di studio scientifico, di intesa con i Comuni che a distanza di un anno non mi è parso di cogliere dalle sue risposte. Gli elementi di interesse scientifico o naturalistico che lei ha citato quindi sono generici: abbiamo l'avifauna, elementi botanici, elementi geografici che possono essere valorizzati e di interesse, ma quello studio scientifico di cui si era fatto cenno non mi pare che l'abbiate avviato come Giunta; d'altro canto, l'ho compreso anche dall'ultima risposta che lei ha fornito, che è all'insegna della freddezza, anche se l'ipotesi è condivisibile e anche se da parte vostra vi è la massima disponibilità. La nostra interrogazione mirava a capire quali fossero le vostre intenzioni in merito e se posso tradurla con una sintesi estrema: l'annuncio c'è stato, vi stiamo ad ascoltare, ma per ora non ci interessa fare nulla. Questo annuncio allora ha il sapore di uno "slogan" lanciato da qualche Sindaco che ha voluto precedervi come idea, ma di fatto mi pare di capire che non trovi riscontro come fattibilità in Giunta.