Objet du Conseil n. 2961 du 19 septembre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2961/XII - Modalità di garanzia della sicurezza dei reperti esposti al Museo archeologico regionale". (Interrogazione)
Interrogazione
Al Presidente della Regione e all'Assessore delegato per sapere:
1) se corrisponde al vero che al Museo regionale alcuni dei reperti esposti sono prestiti fatti da terzi, in caso affermativo a quanto ammontano gli oneri sostenuti da inizio legislatura per le coperture assicurative a tutela di tali beni;
2) se corrisponde a verità che durante l'estate è stato rubato un reperto archeologico esposto al Museo regionale, in caso affermativo se vi è copertura assicurativa;
3) quali sono le modalità con cui viene garantita la sicurezza dei reperti esposti;
4) qual è l'organico - e come è dislocato rispetto agli ambienti - del personale di custodia.
F.to: Frassy - Lattanzi - Tibaldi
Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Viérin Laurent.
Viérin L. (UV) - Je me complimente avec le collègue Frassy, qui est toujours bien informé sur ce qui se passe au Musée archéologique. Notre Musée archéologique régional expose effectivement des pièces qui lui ont été prêtées et ce dans la salle "Boson", laquelle est réservée aux collections. Il s'agit de 12 tablettes assyriennes en argile, dont l'auteur est inconnu et qui datent de la dynastie d'Ur et qui ont des tailles diverses. Ces tablettes appartiennent à la Collégiale de Saint-Ours et le Chanoine Franco Lovignana, Prieur de celle-ci, les a prêtées au Musée à titre temporaire depuis le jour où ce dernier a ouvert ses portes au public: le 15 octobre 2004. Les tablettes sont présentées dans une vitrine fermée, dont la clé est conservée par les bureaux de la Direction compétente. Ces pièces, qui ne constituent qu'une partie d'une collection plus étoffée appartenant à la Collégiale, ont une valeur estimée à 24.000 euros et sont assurées pour un montant annuel de 67 euros, ce qui représente un total de 455 euros au titre de cette législature.
Pour ce qui est du point n° 2, le 2 août dernier, entre 10 heures et 10 heures 30, un fragment de carreau nord-africain - "una formella" - a été volé. C'est un objet, qui figurait à l'inventaire sous la référence "AZ 3836", qui faisait partie de la collection régionale et avait été acheté aux termes de la délibération du Gouvernement régional n° 3898 du 29 avril 1988. Bien entendu, une déclaration de vol a immédiatement été effectuée au poste des Carabiniers qui, entre autres, est justement Place Roncas. Cet objet s'insérait dans la collection de 30 carreaux remontant à la période paléochrétienne et il était exposé depuis le 10 mai. Les biens appartenant à la Région sont assurés par les bureaux compétents de l'Administration régionale pour une valeur ne dépassant pas 25.000 euros par objet en cas d'incendie et autres calamités. Ils ne sont pas couverts contre le vol, ce qui me semblerait normal qu'ils auraient dû être assurés contre le vol, c'est pour cela que me suis tout de suite activé afin que les bureaux modifient cette police d'assurance, car nous n'avions pas d'assurance sur le vol.
Pour ce qui est du point n° 3, la Direction de la restauration et de la valorisation ayant communiqué la nouvelle du vol, le Service du crédit, des assurances et de la caisse complémentaire de l'Assessorat du budget, des finances, de la programmation et des participations régionales a demandé - sur notre requête - que dans le cadre de l'établissement du budget prévisionnel un nouveau détail budgétaire soit créé pour l'assurance du patrimoine archéologique, historique et artistique de la Région. A cette fin, et à la suite du dommage subi par ledit patrimoine, une délibération du Gouvernement régional - que je soumettrai vendredi à l'attention du Gouvernement - a été préparée en vue de la révision, ainsi que de l'extension du système d'alarme et de la surveillance, qui pourra comporter un détecteur sonore. Toutes les images enregistrées par la vidéosurveillance sont à l'heure actuelle dans les mains des enquêteurs. Enfin, pour ce qui est des ressources humaines consacrées à la surveillance des objets exposés, qui sont déjà considérables, elles seront encore renforcées.
Pour ce qui est du point n° 4, le Musée de la Place Roncas emploie 26 agents préposés aux manifestations, qui sont chargés de surveiller ses différents étages, ainsi que 4 gardiens qui, par équipes de 2 et depuis le poste central, contrôlent les entrées et surveillent les moniteurs du système d'alarme. En dehors de cela, je tiens à souligner que toutes les pièces exposées au rez-de-chaussée sont couvertes par le système de vidéosurveillance mis au point avec l'aide du DSI, qui contrôle presque totalement les différentes zones du rez-de-chaussée et est supervisé par les gardiens, donc vidéosurveillance qui existe, mais système d'alarme qu'on va insérer.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Alcune brevi considerazioni a seguito della risposta fornitaci dall'Assessore, che purtroppo conferma quanto noi domandavamo in forma dubitativa nell'interrogazione, ossia che in effetti il furto c'è stato e che paradossalmente le polizze di beni archeologici e artistici non sono state previste a tutela del furto. È un paradosso perché penso che in qualsiasi museo o esposizione la prima copertura assicurativa sia quella sul furto, perché l'ipotesi che vada a fuoco tutto, che si allaghi tutto è un'ipotesi abbastanza remota. Non voglio fare commenti su come è stata gestita e con quale attenzione nei vari livelli la vicenda delle polizze assicurative, perché probabilmente si impone una riflessione anche su tante altre polizze assicurative, bisognerebbe capire quali sono i meccanismi che sovrintendono alla stipula di polizze assicurative. Non penso sicuramente che il meccanismo sia stato nell'interesse economico della Regione, perché l'estensione a questo tipo di copertura sicuramente non è quello che fa la differenza, perciò sarebbe opportuno capire come mai in un'amministrazione, che non dovrebbe essere sprovveduta, accadono cose che sono difficilmente comprensibili, perciò all'Assessore l'onere di fare le verifiche del caso.
Altra considerazione sulla videosorveglianza, perché nel passato abbiamo assistito a più deliberazioni che implementavano in continuazione le risorse per la videosorveglianza, per i sistemi di allarme e apprendere che verso l'ora del mezzogiorno dei reperti possono essere prelevati senza che nessuno si accorga di nulla, senza che vi sia stato un sistema di allarme che sia entrato in funzione, senza che dalle videotelecamere sia emerso l'evidenza di questo furto anche in questo caso ci lascia perplessi. Ci lascia perplessi su come è stato fatto l'impianto, ci lascia perplessi su come viene gestito l'impianto stesso e anche su questo penso che una qualche verifica ulteriore vada fatta.
La terza questione sulla quale esprimiamo perplessità, ma di natura diversa è sull'esposizione dei cosiddetti "prestiti fatti da soggetti terzi". Al di là delle problematiche che si innestano in termini di coperture assicurative e di conseguenza di oneri aggiuntivi, sappiamo che questo Museo archeologico regionale è un museo totalmente insufficiente rispetto non solo ai reperti archeologici - è evidente che i reperti archeologici spesso sono in numero tale da non poter essere esposti nella loro completezza -, ma rispetto all'esigenza di documentazione della ricca storia della nostra Regione.Una storia ricca che parte dall'epoca salassa giungendo sino alla recente epopea medioevale, passando per la storia romana; abbiamo qualcosa come circa 3.000 anni di storia, che in spazi angusti come sono quelli del piano terreno sicuramente non ne danno un'immagine esaustiva. A fronte della ricchezza di reperti che sono stati nel tempo sottratti al sottosuolo e che sono stivati nei magazzini regionali, perciò diventa discutibile che sia necessario andare ad esporre dei pezzi presi a prestito da soggetti terzi, perciò anche qui invitiamo l'Assessore ad accelerare quel progetto di ampliamento dell'esposizione nell'ala nord - cosiddetta "Cappella della visitazione" -, sulla quale abbiamo avuto modo a più riprese in questa legislatura di intervenire. Le ricordo che c'è un atto di permuta fra Comune di Aosta e Regione Valle d'Aosta che attende di essere definito per poter procedere a quel tipo di ampliamento.
La conclusione è che rimaniamo perplessi su come possono accadere certi fatti e la invitiamo di conseguenza a verificare all'interno della struttura che certe situazioni non si ripetano.