Objet du Conseil n. 2958 du 19 septembre 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2958/XII - Problematiche relative a progetti di derivazione di acque nei Comuni di Cogne e Valsavarenche. (Interrogazione)
Interrogazione
Appreso dello svolgimento di una Conferenza di servizi in sede istruttoria per una prima analisi di un progetto di doppia derivazione delle acque dei torrenti Grand Eyvia e Savara e di costruzione di un bacino idroelettrico in loc. Fontaines a Cogne;
Considerato che l'introduzione all'argomento è stata condotta per una buona parte dal Presidente della CVA, peraltro non invitato alla stessa Conferenza ma solo informato;
Constatato che l'originale comportamento del Presidente della Compagnia, unito alla mancata presa di posizione di chi avrebbe dovuto garantire la correttezza (almeno formale) delle modalità di svolgimento della riunione, pongono ulteriori e pressanti interrogativi sul potere di ingerenza che il mondo "politico" ha sulle attività delle aziende pubbliche a carattere economico e di riflesso sul grado di autonomia che effettivamente possiedono gli apparati sia aziendali che regionali;
Rilevato infine che a tale riunione, inspiegabilmente, non era stato invitato il Sindaco di Valsavarenche;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere:
1) attraverso quali criteri vengono stabiliti i destinatari delle convocazioni;
2) se gli interventi in premessa sono inseriti nel piano energetico regionale;
3) se esistono altre richieste di derivazione nei tratti dei torrenti interessati all'invaso e alle nuove prese di captazione.
F.to: Venturella - Squarzino Secondina - Bortot
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - La "CVA" ha segnalato al Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche, con nota dell'8 agosto, di aver in corso di valutazione la possibilità di realizzare un bacino di regolazione sul torrente Grand Eyvia, in località Les Fontaines in Comune di Cogne, bacino che dovrebbe avere una capacità di invaso di circa 100.000 metri cubi: questo dovrebbe servire per adeguare l'impianto idroelettrico di Chavonne e aumentarne l'efficienza in termini di produttività. La "CVA" ha quindi richiesto di poter illustrare le proprie necessità e recepire tutte le osservazioni in merito utili per l'iter progettuale. Ricordo come la legge sulla conferenza dei servizi prevede che questa non risponda solo all'esigenza di accelerare i tempi del procedimento, rendendo contestuali le determinazioni spettanti a ciascuna amministrazione, ma anche alla possibilità di consentire dialogo e reciproca interlocuzione quale strumento idoneo a sviluppare e rendere effettiva la cooperazione in vista di obiettivi comuni. La conferenza viene così ad assumere il rilievo di un metodo che caratterizza il procedimento di raccolta, di valutazione e di espressione dei diversi interessi e come tale sicuramente auspicabile per la valutazione preliminare di progetti che possono avere un forte impatto sul territorio. In data 13 agosto il Coordinatore del Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche ha quindi convocato per il 27 agosto una conferenza dei servizi istruttoria per esaminare l'idea progettuale della "CVA".
Con riferimento al primo quesito, faccio presente che alla conferenza sono stati inviati i rappresentanti di tutte le strutture regionali, degli enti e delle agenzie che dovranno esprimere un parere nel corso dell'istruttoria di approvazione del progetto se e quando questo sarà presentato. Tali soggetti hanno quindi fornito tutte le indicazioni e le valutazioni di fattibilità preliminari utili alla "CVA" a predisporre una progettazione coerente con le indicazioni e le esigenze manifestate. Alla conferenza è stato poi invitato il solo Sindaco di Cogne, sul cui territorio è ipotizzata la realizzazione del bacino e nel corso della presentazione del progetto i tecnici "CVA" hanno evidenziato come la riorganizzazione delle opere di derivazione di acqua che afferiscono alla centrale di Champagne avrebbe interessato anche una presa sul torrente Savara in Comune di Valsavarenche. La "CVA", quale soggetto promotore, ha ricevuto la nota di convocazione alla conferenza dei servizi per conoscenza e per essere resa informata della data di svolgimento della conferenza, tra l'altro concordata con questa, pur essendo ben specificato nel testo che avrebbe in tale data dovuto presentare il progetto che intende realizzare e fornire le indicazioni tecniche per la sua caratterizzazione che si sarebbero rese necessarie. Nelle premesse dell'interrogazione viene definito come originale il comportamento del Presidente della "CVA" che ha introdotto l'argomento e viene criticato il comportamento di chi doveva garantire "la correttezza - almeno formale - delle modalità di svolgimento della riunione". La conferenza dei servizi è stata condotta dal Coordinatore del Dipartimento territorio, ambiente e risorse idriche che ha illustrato le motivazioni della riunione e ha poi lasciato alla "CVA" la descrizione dell'idea progettuale, oggetto della riunione stessa, come era ben chiarito nella nota di convocazione e come peraltro adesso ho ricordato. Il Presidente della "CVA" ha quindi "introdotto" il progetto illustrando come esso si inserisca nel quadro di iniziative della "CVA" per incrementare l'efficienza del sistema elettrico regionale, fornendo quindi alcune indicazioni sugli obiettivi che si pone il progetto stesso. La descrizione delle opere previste, il loro dimensionamento e le misure di mitigazioni degli impatti sono invece state descritte dai tecnici della "CVA" quando il Presidente aveva già lasciato la riunione dopo circa 20 minuti dal suo inizio, senza quindi partecipare all'intera conferenza dei servizi, né alle sue conclusioni, dichiarando che gli aspetti tecnici dovevano essere visti e approfonditi tra i tecnici. Lo svolgimento della riunione è stato pertanto del tutto trasparente e corretto non solo formalmente, ma anche dal punto di vista sostanziale, permettendo ai diversi soggetti intervenuti di illustrare i propri dubbi e le proprie esigenze senza la preoccupazione di un progetto già redatto o di scadenze vincolanti dal punto di vista temporale.
Rispetto al secondo quesito, il Piano energetico regionale del 2003 non individua puntualmente tutti gli interventi da realizzare, ma cita solo quelli per i quali era stata presentata una richiesta e manifestato un interesse. Il progetto del quale stiamo discutendo si presenta come un potenziamento di una derivazione già in atto al servizio di una centrale esistente e nel paragrafo 6.2.1 - dove si esaminano le fonti energetiche alternative - gli interventi derivanti sul parco impianti esistente sono definiti come auspicabili in quanto massimizzano l'efficienza del sistema nel suo complesso. Le caratteristiche del progetto presentato sono quindi coerenti con il Piano energetico e nel corso della conferenza dei servizi sono state fornite indicazioni specifiche per verificare e attuare la coerenza anche con gli altri strumenti di pianificazione territoriale regionale e con il Piano di tutela delle acque in particolare.
Rispetto al terzo quesito, per il tratto a valle della derivazione di acqua dall'invaso proposto sono state presentate 3 richieste di captazione: 1 della "CVA" per una potenza di 5.437 kW e 2 di altre società private per una potenza rispettivamente di 2.930 kW e di 8.090 kW.
Président - La parole au Conseiller Secrétaire Venturella.
Venturella (Arc-VA) - L'interrogazione attiene a 2 criticità, nonostante la risposta dell'Assessore Cerise: la prima è su cosa s'intenda per conferenza dei servizi, perché lei ha ragione, Assessore, quando dice che la conferenza dei servizi potrebbe essere utilizzata come strumento principe per la condivisione delle idee che hanno le amministrazioni di diverso livello sulle progettazioni in generale - ed è un dialogo che deve essere fatto precedentemente fra amministrazioni, serve per "oliare" bene i meccanismi amministrativi per poi poter velocemente andare a conclusione -, questa potrebbe essere una cosa positiva, ma, quando in una conferenza di servizi, che è essenzialmente un dialogo fra tecnici e amministratori di enti locali, si inserisce invece il Presidente della "CVA", come a voler significare che dietro questo progetto esiste una precisa volontà di portarlo avanti... questo è sembrato essere un intervento in fuori gioco, un intervento quasi di assunzione di forte responsabilità senza esserne né il soggetto, né l'oggetto. In definitiva è sembrato che vi fosse una specie di pressione - volontaria o involontaria questo non lo sappiamo - nei confronti dei diversi responsabili dei servizi, da parte di chi è stato nominato della politica in "CVA" e questo è un primo problema: su chi fa che cosa. Per conferenza dei servizi abbiamo sempre inteso un incontro, uno scambio di opinioni fra tecnici, casomai all'interno vi sono i responsabili degli enti locali interessati agli interventi, mai e poi mai credo sia stato organizzato un incontro anche con i rappresentanti politici; sembra questa un'indebita ingerenza e sembra questo un originale comportamento.
Veniamo poi al progetto. Il progetto prevede un invaso che sì è stato dichiarato come potenziamento, ma l'invaso è costruito "ex novo", è un invaso di 100.000 metri cubi in un territorio che è parte importante e sfiora il territorio di un'area protetta o tutelata. È un intervento che ha una sua caratteristica particolare, che avrà delle ricadute. Sappiamo che per qualche servizio, proprio perché si è da parte del Presidente di "CVA" dichiarato che un soggetto era già stato sentito, vi è stata una correzione, in quanto era stato sentito in maniera molto informale. Crediamo che vi sia stata in generale una deviazione dei comportamenti verso un comportamento che non è né illegittimo, né non corretto, ma molto originale, che in definitiva la dice lunga sul potere effettivo di ingerenza che ha il mondo politico sia sugli apparati aziendali, sia su quelli regionali. Solleviamo in questo Consiglio la nostra estrema preoccupazione.