Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2956 du 19 septembre 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2956/XII - Riconduzione ad un'unica gestione di tutte le attività inerenti la Casa da gioco di Saint-Vincent. (Interrogazione)

Interrogazione

Constatato che lunedì 3 settembre u.s. è stato effettuato l'ennesimo sciopero alla Casa da gioco di Saint-Vincent, da parte degli impiegati tecnici dei giochi francesi, che si sono astenuti dal lavoro dalla mezzanotte del 2/9 alla chiusura del 3/9;

Verificato che le motivazioni delle sciopero possono essere ricondotte a mancanza di strategie per recuperare la diminuzione della clientela cosiddetta vip e più in generale sulle prospettive future del Casinò, al quale la diminuzione di quel tipo di clientela ha portato una non indifferente diminuzione degli introiti, sia per la Casa da gioco che per gli impiegati tecnici;

Considerato che in questi mesi in tutte le audizioni volute dalla IV Commissione consigliare è stato richiesto dalla stessa al Consiglio di Amministrazione della Casinò s.p.a. di presentare sia la bozza di nuovo disciplinare che il documento predisposto dal comitato strategico;

Accertato che la gestione della ristorazione e di altri servizi all'interno della Casa da gioco assegnati alla STV crea confusione, conflitti di competenze e la conseguente perdita di clienti;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per conoscere:

1) le decisioni prese al fine di ridurre la conflittualità nella casa da gioco;

2) se esistono strategie per impedire l'ulteriore diminuzione e la perdita di clienti;

3) se non ritiene opportuno ritornare ad una unica gestione di tutte le attività inerenti la Casa da gioco per eliminare incomprensioni, conflitti di competenza, e un'immagine negativa della stessa.

F.to: Bortot

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - L'interrogazione riprende una serie di fatti che sono stati proposti dai nostri organi di stampa e che riguardano delle vicende sindacali avvenute il mese di agosto, che sono state oggetto di situazioni il mese di agosto.

Il 23 agosto, per la precisione, la delegazione del reparto "roulette francese" scriveva all'azienda una lettera nella quale venivano espresse le preoccupazioni dei lavoratori del reparto "roulette francese" per il calo di introiti determinatosi nel periodo di ferragosto nell'area riservata al cosiddetto "privé". Al tempo stesso veniva programmato uno stato di agitazione. In data 26 agosto 2007, dopo un week-end particolarmente negativo, la delegazione chiedeva un incontro per il 28 agosto 2007. In data 27 agosto 2007 l'azienda convocava per il giorno 4 settembre la delegazione; la dilazione temporale era legata sia alla necessità di portare al confronto sindacale i dati riferiti all'intero mese di agosto, sia la necessità di organizzare le agende di tutti i rappresentanti aziendali di cui era richiesta la presenza. In data 28 agosto 2007 la delegazione sindacale chiedeva di anticipare l'incontro al 30 agosto. In data 29, l'azienda, pur esprimendo comprensione per il senso di urgenza della delegazione, confermava sia la convocazione per il giorno 4, sia una precedente convocazione per il giorno 5, legata ad una discussione già avviata sul modello di gestione dei lavoratori del reparto. In risposta, la delegazione proclamava lo sciopero del 3 settembre dalla mezzanotte alla chiusura della sala giochi, la cui causa immediata e diretta è stata in definitiva la semplice dilazione dell'incontro richiesto. Tutto ciò premesso, con riferimento all'oggetto, per ogni punto dell'interrogazione precisiamo quanto segue. Prima di entrare nel merito, come vede, collega Bortot, c'è uno scambio fitto fra azienda e sindacato su dei temi particolarmente importanti.

Nella prima domanda mi si chiede: "le decisioni prese al fine di ridurre la conflittualità nella casa da gioco"; già tutta questa trattativa dimostra in qualche modo la voglia di discutere e di confrontarsi, l'incontro delle delegazioni è avvenuto il 4, il 5 e il 7 settembre. Nell'incontro del 4 sono stati trattati temi relativi all'andamento commerciale ed operativo e per l'azienda erano presenti il Presidente Martini, l'Amministratore delegato Chatel, il Direttore stampa Fiore, il Direttore giochi Romano, il Direttore del personale Buat, e il responsabile dei giochi francesi Damé; quindi c'erano tutte le persone che hanno attualmente delle responsabilità nell'ambito della casa da gioco. Nel corso dell'incontro l'azienda ha raccolto le preoccupazioni dei lavoratori sul fatto che il calo di introiti potesse essere dovuto al disimpegno aziendale nelle attività promozionali rivolte alla clientela di fascia alta, al tempo stesso i lavoratori hanno stigmatizzato il fatto che tale situazione ha determinato e determina una riduzione dei benefici economici dei lavoratori legato all'elargizione di mance da parte dei clienti. In risposta alle sollecitazioni sindacali, l'azienda ha confermato che mentre continua ad essere forte e consistente la difesa della clientela tradizionale, in particolare di fascia alta, sono in corso investimenti per l'acquisizione di nuova clientela attraverso la diversificazione dell'offerta di intrattenimento, rinnovazione dei prodotti di giochi offerti, ampliamento e miglioramento dell'offerta di giochi elettronici. L'azienda ha poi offerto un quadro sintetico delle iniziative volte allo sviluppo commerciale ed ha esposto i dati dell'andamento degli introiti. Per quanto riguarda gli aspetti economici è stata avviata una trattativa sulla rivendicazione del reparto e si sono svolti quei due incontri: il 5 e il 7 settembre. La trattativa è ancora in corso e per l'azienda è condotta dalla Direzione del personale e dalla Direzione giochi.

La seconda domanda chiede: "se esistono strategie per impedire l'ulteriore diminuzione e la perdita di clienti"; gli introiti lordi al mese di agosto sono stati 79,266 milioni con una flessione di poco più dell'1% rispetto allo stesso periodo del 2006, e una flessione delle presenze che è inferiore all'1%. La differenza assoluta di 1 milione di euro è tuttavia recuperabile nel periodo settembre-dicembre sulla base dell'andamento degli anni precedenti. L'attesa è quindi un risultato in linea per il 2006 e di questo credo anche il Consigliere Bortot abbia potuto vedere le notizie stampa che sono state date in merito. In questo quadro va registrato il calo degli introiti della "roulette francese" (50%) di agosto, in particolare per quanto riguarda il "privé" i clienti potenzialmente interessati sono stati 511, mentre nell'agosto 2006 sono stati 594. Le presenze, 2.656 e 3.041 in agosto, nel 2006, l'anno precedente; il denaro cambiato ha registrato una flessione del 34% dovuta per il 92% all'area cliente "Club 6", che sono i clienti "top". Tale andamento è legato ad episodi molto circostanziati, relativi alla gestione di alcuni clienti di fascia alta presenti nel 2006 e che non hanno potuto essere presenti nel 2007 per ragioni diverse che vanno dai problemi di salute a problemi di esposizione finanziaria. Nonostante il calo degli introiti nel "privé", il reparto "roulette francese" ha registrato nel mese di agosto un incremento degli introiti sul 2006 del 18%. Sempre nel mese di agosto gli introiti complessivi del casinò sono stati di 11,628 milioni di euro, pari a un incremento del 5,6% rispetto al 2006. Calcolo a voce, perché comunque sono dei segnali che possono essere anche analizzati positivamente. In generale l'azienda ha nel 2007 incrementato del 20% rispetto al 2006 gli investimenti commerciali rivolti alla clientela, portando a 14,720 milioni, pari all'82% del totale; la parte rimanente del budget è destinata ad iniziative promozionali e a manifestazioni di prestigio. Il programma è stato riqualificato, a partire dall'introduzione di un nuovo premio di prestigio dedicato al settore della radiofonia, è appena finito ed è andato molto bene. Inoltre sono partiti i lavori per il miglioramento dell'arredo esterno, sono stati incrementati i servizi miniclub e le opportunità di gioco, "area slot" esterna. Dal punto di vista dell'innovazione dell'offerta, oltre all'introduzione del nuovo gioco "Texas Hold'em", l'azienda è con il 2007 presente nel segmento di mercato strategico del gioco online con proposta controllata "4 Games", nata da una "joint venture" con "Cogetech".

Se "... non ritiene opportuno ritornare ad una unica gestione di tutte le attività inerenti la Casa da gioco per eliminare incomprensioni, conflitti"... l'azienda intende certamente raccogliere le sollecitazioni per un miglioramento della gestione della casa da gioco che va resa più semplice e flessibile. Al tempo stesso sono necessari interventi urgenti che adeguino l'offerta di gioco alla domanda dei clienti, progetti in tal senso sono contenuti nel piano strategico dell'azienda e su tali progetti sarà certamente necessario o, per certi aspetti, determinante un confronto con le organizzazioni sindacali.

Al riguardo, Consigliere Bortot, le dico anche... non so se ha avuto modo di vedere, che c'è da parte dei sindacati dei giochi americani una proposta molto importante che merita di essere analizzata, assolutamente nuova e innovativa, perché propone delle cose che mai erano state proposte. Non voglio dire che è tutto bene, voglio dire che sono nuove. In particolare nell'ambito di questa attività una migliore flessibilità della gestione dell'orario di lavoro, una revisione degli organici nella quantità e mix contrattuale, l'introduzione di un sistema a gettone unico e del ticket in "area slot", ovviamente un'attività che si concentri sulla clientela ordinaria, quindi da questo punto di vista il mantenimento nell'ambito delle novità di un'importante clientela tradizionale - quindi non c'è una velleità di diminuire a tutti i costi il casinò -, una significativa innovazione del prodotto con la revisione di minimi e massimi e l'incremento dei tavoli di maggior successo tipo il "punto e banco"; però, come sapete, il "punto e banco" è un gioco che produce poche mance - in teoria non dovrebbe neanche produrle essendo un gioco alla pari -, quindi sotto alcuni aspetti, con il meccanismo delle mance, gli impiegati chiedono delle alternative per potersi occupare di giochi che hanno una produttività della casa da gioco, ma non per i croupiers.

Come vede, Consigliere Bortot, c'è un'attività importante che merita un certo lasso di tempo, ma anche di buona volontà e onestà intellettuale da parte di tutti.

Président - La parole au Conseiller Bortot.

Bortot (Arc-VA) - Assessore Marguerettaz, è vero tutto quello che lei ha riferito, però c'è una conflittualità permanente all'interno del casinò, dovuta ad una crisi di identità della gestione che non si può ricondurre esclusivamente alla trattativa, ma alle strategie, perché è vero che i croupiers dei giochi francesi hanno posto il problema anche con lo sciopero della riduzione delle mance, ma è anche vero che hanno posto problemi riguardo "chi fa... cosa", chi si prende responsabilità e quali strategie vengono intraprese per sistemare la casa da gioco e soprattutto la crisi di identità, perché una parte dello sciopero è riferito a crisi di identità sulle persone che gestiscono la casa da gioco. C'è la percezione che non si sa chi comanda all'interno della casa da gioco e, di conseguenza, il disagio che viene sottolineato rispetto alla portata della crisi e le soluzioni che vengono prospettate.

Vedo di entrare nel merito. Ci troviamo di fronte al quarto sciopero, in un anno, di una parte o di tutti i dipendenti della casa da gioco...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... sì, ma... Assessore, può anche darsi che non abbiano voluto calcare la mano. Sono anche d'accordo con quella parte di dipendenti che nemmeno lo volevano fare lo sciopero, è vero anche questo; poi c'è stata una radicalità, ma la radicalità - ripeto - è dovuta al disagio che viene percepito continuamente da troppo tempo.

Quando solleviamo il problema della "STV", c'è... non dico un conflitto, ma ci sono incomprensioni sui ruoli e i comportamenti tra le due società, incomprensioni che si riversano sulla gestione e sulla qualità del trattamento che deve essere erogato ai clienti della casa da gioco; non è un problema da poco, lo abbiamo già sollevato diverse volte: "chi fa... chi"... Ci troviamo - lo abbiamo detto in commissione - ad un Consiglio di amministrazione assente, il Presidente del Consiglio di amministrazione non può presentarsi a Saint-Vincent due volte al mese, delegare a un personaggio che più che fare riferimento al Consiglio di amministrazione, fa riferimento a personaggi esterni alla casa da gioco... queste cose non possiamo più nasconderle! Quando erano marginali, facevano parte fisiologica di un modo di fare... clientelismo..., di esercitare del potere su tutti i settori della vita pubblica ed economica della nostra regione. Adesso questo tipo di intervento diventa pesante, occorre metterci le mani, non possono essere dismissioni di dipendenti professionalizzati e qualificati e assunzione di personale che non conosce la casa da gioco, perché va ulteriormente ad aggravare questa crisi di disagio e di gestione. Non è venendo incontro alla parte economica di perdita di introiti da parte dei croupiers che si risolve il problema. C'è una crisi di identità all'interno della casa da gioco, poi ne riparleremo con la risoluzione, in fase di discussione del bilancio.

Sollecitiamo quindi nuovamente il Governo a mettere le mani su questa difficoltà, su questa mancanza da parte di chi lavora all'interno della casa da gioco, difficoltà ad identificare chi decide "chi fa... cosa", perché il rischio è che ci siano spinte contrapposte corporative e soprattutto vengano prese decisioni extra Consiglio di amministrazione, extra Governo regionale ed extra Consiglio regionale, con grave aggravamento della situazione gestionale all'interno della casa da gioco.