Objet du Conseil n. 2945 du 27 juillet 2007 - Resoconto
OGGETTO N. 2945/XII - Reiezione della mozione: "Definizione di criteri per la partecipazione di esperti della Regione in manifestazioni organizzate da esterni".
Mozione
Atteso che le varie articolazioni della società civile (forze sindacali, associazioni, il mondo della cooperazione, comitati, enti, eccetera) nonché le stesse forze politiche, organizzano iniziative di informazione/formazione su vari temi, contribuendo in tal modo allo sviluppo della capacità dei cittadini di esercitare il loro diritto/dovere di partecipare in modo sempre più consapevole alla vita democratica;
Considerato che tali iniziative di informazione e confronto, stante la complessità della società attuale, necessitano del contributo e dell'apporto di tecnici esperti del settore, e che tali tecnici sono molte volte gli stessi dirigenti o esperti che lavorano nella o per l'Amministrazione regionale;
Constatato che attualmente la possibilità per tali dirigenti o esperti dell'amministrazione pubblica di portare la loro competenza tecnica, qualora sia richiesta, alle iniziative organizzate da espressioni della società civile o del mondo politico, è aleatoria e non regolamentata;
Il Consiglio regionale
Impegna
il Governo regionale a definire un regolamento e a precisare le modalità alle quali le diverse espressioni della società civile o del mondo politico devono attenersi per richiedere la partecipazione, l'intervento o il contributo tecnico di dirigenti o di esperti dell'Amministrazione regionale, i quali evidentemente sono responsabili solo del loro apporto tecnico.
F.to: Bortot - Squarzino Secondina - Venturella
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Molto brevemente. Questa mozione si innesta un po' nel dibattito che c'è stato in questi 2 giorni. Non si tratta di favoritismi o clientelismo, si tratta di gestione del potere.
La mozione fa riferimento ad alcuni episodi che mi sono capitati in quanto Consigliere regionale e appartenente al gruppo "Arcobaleno", in occasione di alcune serate che abbiamo organizzato, e non citerò né l'argomento, né i nominativi, ma il contesto. A fronte della richiesta di poter contare sulla collaborazione di dirigenti regionali, ho avuto un rifiuto da parte dei loro superiori. Sono stato informato che non era opportuno che loro concedessero l'autorizzazione a loro dirigenti e funzionari a partecipare a serate - udite udite! - organizzate da forze politiche in Consiglio regionale! Il ruolo richiesto a questi dirigenti di partecipare alle serate era esclusivamente tecnico, non implicava alcuna responsabilità da parte di questi dirigenti sull'iniziativa, sull'introduzione, sulle conclusioni, che erano di assoluta pertinenza e responsabilità della forza politica che l'aveva organizzata. Mi è stato detto che per prassi non è opportuno, e qui scatta un meccanismo, perché io credo che le forze politiche, i partiti siano il sale, nonostante tutto, della democrazia, quindi la concezione che hanno in testa questi dirigenti della Regione dei partiti e delle forze politiche dovrebbe farci rabbrividire!
Impedire a dei dirigenti e funzionari di partecipare ad iniziative organizzate dalle forze politiche, partiti e movimenti presenti qua dentro, secondo me, ha dell'inverosimile! La cosa poi è aggravata, perché quando a questi dirigenti fa comodo - e ho le prove, se richieste -, a seconda delle forze politiche presenti in Consiglio che chiedono l'intervento alle loro riunioni di dirigenti e funzionari, questo è permesso e questa è un'ulteriore aggravante!
La mozione impegna il Governo regionale per evitare questi incresciosi episodi, a stilare un regolamento dove le forze politiche che assumono iniziative politiche, che hanno bisogno di dirigenti, tecnici o funzionari della Regione, compilino un modulo, facciano una richiesta e, se questa rientra nell'ambito del regolamento stilato dal Governo, i dirigenti e i superiori non potranno impedire a funzionari, dirigenti o esperti dell'Amministrazione regionale di partecipare alle iniziative politiche delle forze presenti in Consiglio. Non so se sono stato chiaro... Credo che la proposta sia molto chiara, d'altronde è anche scritto.
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Non si ravvisa la necessità di procedere all'approvazione di un regolamento volto a dettare una disciplina dell'argomento... la risposta sta nei principi.
Il dirigente regionale riceve il proprio incarico dalla Giunta regionale, incarico che si declina in una serie di funzioni proprie della struttura, a cui il dirigente medesimo è assegnato. Da ciò discende che il dirigente, in tale veste, esprime la posizione dell'Amministrazione, quindi è evidente che ogni dichiarazione debba essere concordata e autorizzata dall'amministratore, onde evitare ripercussioni negative ai fini dell'informazione a dare notizie contrastanti che potrebbero creare disorientamento e incertezze fra i cittadini. Diversamente, qualora il dirigente regionale intenda partecipare a iniziative a titolo personale, può farlo, assumendosi la relativa e completa responsabilità, precisando nelle premesse del suo intervento che si tratta di dichiarazioni personali, perché competente nella materia, che non vincolano però l'Amministrazione regionale: tanto vale anche per i dipendenti appartenenti al personale delle categorie. È infine del tutto evidente che il datore di lavoro non ha alcun titolo per dettare una disciplina che regoli l'attività privata e personale dei propri funzionari.
Presidente - La parola al Consigliere Bortot.
Bortot (Arc-VA) - Trovo che la risposta del Presidente del Governo ha dell'inverosimile, anche perché i dirigenti hanno un certo tipo di contratto che li vincola, non tanto ad un orario di lavoro, quanto allo svolgimento delle mansioni per le quali sono stati nominati i criteri.
Il fatto che non si voglia approvare un regolamento, presuppone la discrezionalità del Governo di autorizzare i dirigenti e i funzionari di andare dove vogliono "loro", quando vogliono "loro" e con chi vogliono "loro"... sottolineo la gravità di questo comportamento!
Ai dirigenti a cui il sottoscritto ha chiesto di partecipare a delle serate... è stato impedito dai dirigenti, è stato vietato! Non è che gli è stato detto: "guardi, se vuole andare vada pure, si assume la responsabilità"... ripeto, gli è stato impedito! Non è stato impedito su iniziative politiche di altre forze politiche presenti in Consiglio, che sono di maggioranza, quindi fa il pari di quella discrezionalità che per ben 2 ore di fila è stata sottolineata, giustamente, dal collega Sandri!
Qui non si tratta di professionalità, di capacità, di serietà, di onestà: si tratta che si vuole gestire non il Governo della Regione, ma si vuole gestire il potere a proprio uso e consumo "in barba" delle forze politiche presenti in questo Consiglio! Votiamo.
Presidente - Dichiaro chiusa la discussione generale.
Pongo in votazione la mozione in oggetto:
Consiglieri presenti: 24
Votanti: 5
Favorevoli: 4
Contrari: 1
Astenuti: 19 (Borre, Caveri, Cesal, Ferraris, Fey, Fiou, Frassy, Isabellon, Lanièce, Maquignaz, Marguerettaz, Ottoz, Perron, Praduroux, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana e Viérin Laurent)
Il Consiglio non approva.