Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2940 du 27 juillet 2007 - Resoconto

OGGETTO N. 2940/XII - Reiezione della proposta di legge: "Disposizioni in materia di assegno vitalizio dei Consiglieri regionali. Modificazioni alle leggi regionali 21 agosto 1995, n. 33, e 8 settembre 1999, n. 28".

Articolo 1

(Modificazione alla legge regionale 21 agosto 1995, n. 33)

1. Dopo il comma 2 dell'articolo 13 della legge regionale 21 agosto 1995, n. 33 (Norme sulle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta e sulla previdenza dei consiglieri regionali), è inserito il seguente:

"2bis. La possibilità di cumulo di cui al comma 2 non è consentita con i trattamenti di quiescenza eventualmente maturati nell'espletamento di almeno un intero mandato elettivo in qualità di parlamentare europeo, senatore della Repubblica, deputato o consigliere regionale di altra Regione. In tali ipotesi, al consigliere regionale è riconosciuto un assegno vitalizio il cui ammontare è determinato dalla conversione della parte di capitale individuale corrispondente alla trattenuta obbligatoria di cui all'articolo 3 e al relativo rendimento eventualmente conseguito.".

Articolo 2

(Modificazione alla legge regionale 8 settembre 1999, n. 28)

1. Il comma 1 dell'articolo 7 della legge regionale 8 settembre 1999, n. 28 (Interventi per il contenimento della spesa in materia di previdenza dei consiglieri regionali. Costituzione dell'Istituto dell'assegno vitalizio. Modificazioni alla legge regionale 21 agosto 1995, n. 33 (Norme sulle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta e sulla previdenza dei consiglieri regionali)), è sostituito dal seguente:

"1. Nel regime della capitalizzazione, l'ammontare dell'assegno vitalizio è costituito dal capitale come definito all'articolo 6, comma 1. Può essere erogato con le seguenti modalità:

a) rendita mensile e posticipata, corrispondente al capitale, determinata applicando al capitale accantonato coefficienti di conversione variabili in funzione dell'età, del sesso e della reversibilità. Nel regolamento di applicazione di cui all'articolo 1, comma 2, sono indicati i parametri necessari ai fini del calcolo dei predetti coefficienti di conversione;

b) parte in capitale, per un importo massimo pari alla parte di capitale individuale corrispondente alla trattenuta obbligatoria di cui all'articolo 3 e al relativo rendimento eventualmente conseguito dall'Istituto, e parte nella corrispondente rendita sull'importo residuo.".

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Per dichiarazione di voto. Ho apprezzato la capacità del Presidente Caveri di intervenire controllando la voglia di far polemica, che forse questo argomento ha suscitato in tutti, e devo in particolare apprezzare un dato su cui concordiamo.

Non abbiamo fatto queste proposte di legge proprio perché erano piccole e relativamente ad aspetti limitati, perché pensavamo che qui ci fosse chissà quale situazione. Proprio questi interventi misurati e mirati a contenere alcuni dei costi della politica sono l'espressione che siamo d'accordo con lei, che rispetto a tante altre situazioni, almeno sulla questione dei numeri, ci siamo comportati molto più correttamente di tanti altri, nessuno ha negato questo, anzi il nostro comportamento su questo è stato molto preciso.

Con grande serenità d'animo e onestà intellettuale del "Governo Prodi" abbiamo apprezzato il provvedimento che è stato fatto e gestito fra l'altro in gran parte dal Ministro Lanzillotta con le autonomie locali, ma è proprio perché volevamo avere certezza di tutto quel contenuto che c'era che non abbiamo accettato quella risoluzione così confusa e molto superficiale su alcuni punti essenziali come la riduzione a partire dal Consiglio, eccetera, proprio per garantirci di questo. Poi che il "Governo Prodi" su alcuni temi, tipo la riduzione dei Consiglieri comunali o degli altri componenti dei Consigli regionali, forse si doveva interessare alla riduzione degli stipendi, perché alla fine nei Consiglieri comunali ci sono meno privilegiati... ma comunque privilegiati sono... ma lei non può dare lezioni dicendo di essere in contraddizione con un "Governo Prodi", quando lei, con la Lanzillotta, qui dentro, ha detto di tutto e di più... adesso la usa a suo uso e costume! In politica purtroppo un po' di queste cose ci sono, l'onestà è sempre uno che fa riferimento ad uno schieramento politico non è così cieco da vedere che alcune cose possono essere giuste, altre meno... ma noi abbiamo chiesto proprio l'attuazione di quella cosa e sono proprio le perplessità sul fatto che si voglia davvero realizzare questa cosa in Val d'Aosta che ci impediscono di votare quella risoluzione.

Non solo, ci sono alcuni passaggi che lei ha voluto... fra l'altro, cosa vuol dire "Ganassa"?

(interruzione del Consigliere Vicquéry, fuori microfono)

... non ho Internet, non me lo porto dietro, perché trovo una cosa sconvolgente mischiare le due cose... poi il collega Venturella mi fa avere queste cose. Su tale questione credo che ci sia un tentativo di strumentalizzare che... verso la fine, lo ha fatto con un certo "savoir-faire" politico, ma l'ha buttata lì. È evidente che proprio il motivo per cui non votiamo questa cosa è perché non è stato messo in prima fila il Consiglio regionale rispetto agli enti locali, e... lei lo vuole ributtare su di noi? Noi, invece, abbiamo richiesto che al posto di usare la parola "locale", si usasse la parola "regionale", al posto di parlare solo di "enti locali" si parlasse anche di "Consiglio regionale"... adesso vuole scaricarla su di noi? Quello è un problema vostro che vi siete posti voi, e ve lo gestirete! Noi parteciperemo al lavoro seriamente, perché l'accordo del 12 luglio interessa anche noi portarlo a casa, ma non con queste premesse così aleatorie e poco rassicuranti!

Ci sono state alcune battute fuori microfono sulla questione dei referendum. Sono d'accordo per andare a votare sui referendum, credo che sia una cosa molto importante; concordo con lei che alcune delle proposte referendarie comporterebbero un aumento dei costi della politica, quello di prevedere che una Giunta regionale eletta direttamente dal popolo si andrebbe ad aggiungere al numero dei Consiglieri regionali che attualmente ci sono...

(interruzione della Consigliera Squarzino Secondina, fuori microfono)

... a parità di costi degli stipendi, ma ci sono 7 uffici in più, sicuramente quella è una cosa che non va molto bene, ma credo che questo evidenzi proprio che su questi temi ci vuole una grandissima attenzione, perché talvolta qualche proposta - pure in buona fede - viene "sparata" lì e si deve un po' riflettere e... questo serve per tutti!

Questo dibattito credo che sia stato molto positivo e rivendico al gruppo dell'"Arcobaleno" e dei "DS" almeno il merito, attraverso queste 2 proposte di legge che hanno fatto fatica ad arrivare in Consiglio, perché sono ormai lì da 10 mesi, di avere suscitato questo dibattito, fra l'altro in tempi casualmente connessi con un'attenzione. Qui chiudo facendo un riflessione dal punto di vista mediatico: è possibile, così come vediamo in ogni provvedimento, tipo quello delle automobili, un tentativo di farvi pubblicità elettorale mandando le lettere a maggio dove si comunica "Vi abbiamo dato il contributo di 1.500 euro per l'automobile", che vediate nel nostro atteggiamento... come dire? È uscito questo discorso della casta, ora corrono su questa cosa. Può darsi che ci sia un po' di deriva da questo punto di vista reciproca, però credo che si possa, tutti, riflettere su un dato diverso. Se questo tema comunque non solo ha suscitato il dibattito fuori, ma ha suscitato un dibattito così grande qui dentro... che questa è la più lunga discussione, salvo il bilancio, di tutto il Consiglio regionale di quest'anno e forse anche di tutta questa legislatura, è perché su tema c'è un'attenzione popolare straordinaria. È una sfida per tutti: per voi, che approvate la risoluzione e per noi, che non la voteremo.

Vedremo al 30 novembre i risultati di tutto questo impegno; sarei felicissimo di poter dire in questo Consiglio che ho pensato male, ho avuto dei pregiudizi, il risultato finale è effettivamente una riduzione dei costi della politica in Consiglio regionale e in tutto il sistema democratico valdostano, enti locali e non. Ho la speranza che questo si possa fare: per questo non solo non voteremo contro questo provvedimento, ma diamo un voto di astensione positivo, perché credo che dalle parole del Presidente e dall'impegno che ci ha messo, di controllare la parte emotiva della discussione, ci possa essere uno spiraglio per questa cosa. Perché togliere la speranza, dato questo spiraglio? Credo che sia per tutti noi un appuntamento in cui ci dobbiamo impegnare, per ottenere i risultati più positivi per il popolo valdostano.

Si dà atto che, dalle ore 12,56, presiede il Vicepresidente Lanièce.

Presidente - La parola al Consigliere Fiou.

Fiou (PPD-VDA) - All'inizio della seduta di ieri eravamo orientati a votare a favore di questo disegno di legge, ma i vari interventi, compreso quello di uno dei firmatari dello stesso, credo che abbiano collocato questo in una logica non condivisibile. Non vogliamo essere omologati alle logiche distruttive che qui sono state sostenute; però abbiamo un problema di coerenza da salvaguardare circa i contenuti sostanziali delle nostre posizioni riguardo ai problemi dei costi della politica, coerenza che non ci permette di votare contro i contenuti della proposta in discussione, perciò come gruppo non partecipiamo alla votazione.

Presidente - Pongo in votazione l'articolo 1 della proposta di legge n. 133:

Consiglieri presenti: 30

Votanti: 28

Favorevoli: 5

Contrari: 23

Astenuti: 2 (Frassy, Tibaldi)

Il Consiglio non approva.

Presidente - In base all'articolo 77, comma 2, del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, visto che il primo articolo è stato respinto, l'intera proposta di legge si intende respinta.

Il Consiglio respinge pertanto la proposta di legge n. 133.