Objet du Conseil n. 2250 du 8 novembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2250/XII - Valutazione del reale ritorno promozionale delle spedizioni alpinistiche extra europee finanziate dalla Regione. (Interpellanza)
Interpellanza
Ricordata la legge regionale 3 del 2004 "Nuova disciplina degli interventi a favore dello sport", che prevede, tra l'altro, contributi alla spedizioni alpinistiche extra europee, per il loro valore di promozione dell'immagine della Valle d'Aosta;
Sottolineata la piena condivisione del valore dell'alpinismo, anche estremo, come una delle sfide alla capacità dell'uomo di superare i propri limiti e, in tal senso, anche le spedizioni extra europee non sono in discussione in senso assoluto;
Preso atto che dal 2004 ad oggi sono state finanziate otto spedizioni in ambiente himalayano, per un importo totale di spesa di 169.300,00 euro, di cui 83.100,00 a carico della legge sopramenzionata e i restanti 86.200,00 in base alla legge 6 del 2001 "Riforma dell'organizzazione turistica regionale. Modificazioni alla legge regionale 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e direttive per l'esercizio dell'attività commerciale) e abrogazione delle leggi regionali 29 gennaio 1987, n. 9, 17 e febbraio 1989, n. 14, 2 marzo 1992, n. 33, 12 gennaio 1994, n. 1 e 28 luglio 1994, n. 35";
Considerato che non tutte le spedizioni summenzionate hanno ottenuto brillanti successi e in alcuni casi sono avvenuti gravi incidenti;
Tenuto conto della necessità di valutare l'effetto di immagine e di promozione turistica della nostra Valle ottenuto da queste spedizioni, per non incorrere nell'errore di finanziare il turismo alpinistico privato;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
1) se siano state fatte valutazioni sul reale ritorno promozionale di tali spedizioni;
2) se non intenda, riportare all'interno degli interventi di promozione turistica l'opportunità o meno di finanziare tali spedizioni o comunque di meglio precisare i criteri, turistici e sportivi, sulla base dei quali tali iniziative possono essere finanziate dall'ente pubblico.
F.to: Sandri - Fontana Carmela - Ferraris
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Questa interpellanza nasce da un'osservazione semplice, cioè abbiamo fatto una verifica di quello che si è fatto in questi anni.
Nel 2004 avevamo approvato una legge sul turismo che comprendeva, fra le altre cose, anche il finanziamento delle spedizioni alpinistiche in sede extraeuropea, verificando questi dati, abbiamo trovato circa 170mila euro spesi in capo a questa legge, ma anche in capo alla legge n. 6/2001. Siamo andati a verificare cosa è stato finanziato e abbiamo trovato un quadro che è "a scacchiera", nel senso che alcune sono imprese alpinistiche di rilievo e di grande difficoltà, quindi come detto nella premessa è importante promuovere l'idea della Valle d'Aosta, anche attraverso dei gesti sportivi di grande rilevanza, ad esempio le ascensioni alle montagne himalayane del 2005 e quelle del 2001 sono importanti e meritano grande attenzione, mentre abbiamo visto il finanziamento di imprese che di impresa hanno poco, nel senso che sono escursioni facili o molto facili, per cui non si capisce bene che ritorno di immagine possa venire alla Regione dal fatto che degli alpinisti valdostani facciano delle cose dal punto di vista alpinistico di scarsa rilevanza o di non particolare complessità. Questo tanto più quando ben due di queste, finanziate nel 2004 e nel 2005 per un importo di 24.800 euro di fatto non si sono realizzate, nel senso che questi alpinisti si sono recati in Pakistan, non sono riusciti a raggiungere la vetta che avrebbero dovuto raggiungere e se ne sono tornati a casa.
Da questi dati, che sono sommari, emerge però una certa perplessità, per non parlare degli incidenti che purtroppo sono capitati in queste imprese. Allora volevamo capire quale bilancio si può fare dal punto di vista del ritorno promozionale, visto il fine promozionale di queste iniziative, a 2 anni da questa legge, ma più in generale rispetto alle spedizioni extraeuropee che sono state finanziate, e capire se questo bilancio da parte dell'Amministrazione regionale è considerato positivo o meno.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.
Pastoret (UV) - Ho chiesto agli uffici di farmi avere un po' di informazioni su queste cose, dal momento che - come ha ricordato il collega Sandri - le ho vissute in forma del tutto residuale o addirittura non vissute. C'è però una questione di metodo, che mi fa piacere di ritrovare in quanto mi è stato detto e dato, e la questione di metodo è quella legata al fatto che io condivido, e che spero sia condivisa e utilizzata in diversi altri settori degli enti pubblici, ovvero che siano le strutture, i funzionari e i responsabili a fare le valutazioni ante e post e non esclusivamente gli amministratori e i politici.
Detto questo, rispetto a questo modo di procedere che ho ritrovato con piacere, il ritorno promozionale delle spedizioni alpinistiche extraeuropee finanziate ai sensi della legge n. 3/2004, nuova legge sullo sport, o ai sensi della legge n. 6/2001 sull'organizzazione turistica della Regione, è stato effettuato dalle strutture competenti e i ritorni di immagine sono stati ritenuti nel complesso positivi e adeguati agli investimenti effettuati, anche se diversi a seconda della tipologia e dell'importanza della spedizione finanziata e del relativo importo impegnato nella singola iniziativa. Si può in effetti ritenere che, in relazione alla promozione dell'immagine della Valle d'Aosta, sia dal punto di vista del sostegno all'alpinismo, attività strettamente legata al territorio, alla tradizione valdostana, nonché dal punto di vista della promozione turistica della Valle d'Aosta, le spedizioni alpinistiche di alto livello che sono state finora finanziate hanno rappresentato, nel loro complesso, un buon veicolo di diffusione dell'immagine regionale. In tali occasioni infatti i soggetti interessati hanno esposto - come è noto - sul proprio abbigliamento e sull'attrezzatura impiegata il logo della Valle, per cui in ogni foto o ripresa effettuata ciò è stato visualizzato, il materiale che ne è stato tratto è stato poi utilizzato per la diffusione dell'informazione sulla stampa o su altri canali mediatici. Su questo poi il livello di penetrazione di valore di questi messaggi è un po' come "i segreti di Fatima", nel senso che chi dà delle valutazioni più ampie, chi meno, ma un esatto modo per pesare questo credo che non sia ancora stato inventato in tutto il globo terracqueo, quindi non mi addentro in valutazioni del genere.
Le spedizioni di cui si tratta sono state seguite, sia pure in misura diversa a seconda della loro importanza e del rilievo tecnico, da diverse testate della stampa e da riviste tecniche e specialistiche nel settore nazionali e/o estere, a seconda del valore che è stato attribuito all'impresa, e hanno in alcuni casi formato oggetto di servizi televisivi trasmessi da reti nazionali o da canali televisivi monotematici, che sempre più vanno a proporre iniziative del genere o analoghe. Le stesse sono poi state accompagnate dalla produzione di materiale promozionale e diffuse sulla rete Internet, mediante la creazione di appositi siti "Web" in Italia e all'estero, presso i quali si è registrato un significativo numero di contatti da parte di soggetti interessati a seguirne le vicende. In tutto questo sono un po' vago, perché devo far riferimento all'insieme di queste imprese, ma il modo in cui si procede è che generalmente per ognuna di queste viene predisposta durante e dopo un'apposita documentazione che viene messa agli atti e che rappresenta i contatti, le inserzioni, gli articoli... per cui, se ci fosse necessità di avere particolari informazioni, sarà possibile farlo.
Detto questo, si chiede se non intenda, riportare all'interno degli interventi di promozione turistica l'opportunità o meno di finanziare tali spedizioni o comunque di meglio precisare i criteri, turistici e sportivi, sulla base dei quali tali iniziative possono essere finanziate dall'ente pubblico; fermo restando che le spedizioni fino ad oggi finanziate dalla Regione sono state per gran parte caratterizzate da un elevato rilievo tecnico, resta da capire cosa si vuole fare e dove si vuole andare in termini generali, perché tutto è possibile. Fissare nuovi criteri o ampliare quelli esistenti non risolverebbe la cosa, non potendo immaginare che si svolga tutto ciò sulla base di una sorta di automatismo, evidentemente un giudizio di valore deve essere dato; peraltro quelli suggeriti dal collega Sandri mi pare che già siano presi in considerazione e valutati dai competenti servizi dell'Assessorato.
Certo è che ogni impresa porta con sé una serie di incognite non prevedibili... si riuscirà nell'impresa?... Il tempo sarà clemente?... perché a volte per pure questioni meteorologiche le imprese non si portano a compimento... avrà il giusto rilievo un'impresa del genere?... a volte nasce senza che lo si sappia e per ragioni imprevedibili un altro evento in grado di catturare tutte le attenzioni dei media e che oscurano altri momenti che erano stati programmati per avere queste caratteristiche, ma questo fa parte dell'imponderabile e quando si interviene a sponsorizzare un'impresa alpinistica - come quelle che sono state ricordate - l'imponderabile è presente e non è un elemento totalmente valutabile prima.
Quello che conta è che la Valle d'Aosta, a mio avviso, fa bene a sostenere queste iniziative, che peraltro le consentono di esaltare e mettere in luce alcune delle sue peculiarità legate alla montagna e alle attività ad essa rapportate, cosa che peraltro è fatta da altre Regioni, quelle di mare sostengono altri tipi di iniziativa, quelle di montagna iniziative analoghe, e via di seguito. Sarebbero innumerevoli gli esempi che si potrebbero fare, e non solo per l'Italia, perché l'elemento della sponsorizzazione è considerato dalle diverse Regioni e dai diversi soggetti pubblici che sempre più sponsorizzano iniziative tendenti ad avere un grosso impatto mediatico ed emotivo sulla gente, un veicolo valido, stante il fatto di quella difficoltà che ricordavo prima, a misurare in termini precisi quale possa essere in modo esatto il ritorno.
Dico pertanto "sì" a mantenere e sostenere queste iniziative. Evidentemente il consiglio che sono in grado di accettare dal collega Sandri è sul tipo di valutazione anteriore che si può fare sul livello dell'impresa, perché qualche ragionamento più compiuto su questo si può fare, senza pretendere che si riesca a creare degli automatismi che siano in grado di perequare tutto con un'esattezza che non lasci margine ad alcun tipo di ragionamento ulteriore.
Président - La parole au Conseiller Sandri.
Sandri (GV-DS-PSE) - Ringrazio l'Assessore, perché con una splendida "arrampicata sul liscio" è riuscito a dare una risposta comprensibile e anche ad accettare qualche nostro suggerimento, quindi non possiamo che essere soddisfatti.
Due piccole osservazioni su quanto è stato detto; la prima, sui meccanismi di valutazione della validità dell'impresa e della tecnicità di queste imprese; credo che coinvolgere l'Associazione delle guide nella valutazione potrebbe essere una strada di quelle che si possono percorrere. La seconda è quella di stare attenti, perché a volte ho l'impressione che chi propone queste imprese sia più bravo a girare per i corridoi dell'Assessorato che non ad andare in montagna, quindi una valutazione dal punto di vista delle proposte tecniche forse è quella che potrebbe aiutarci a sfruttare al massimo questo che è uno dei tanti strumenti positivi per la promozione turistica della nostra Regione.