Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2251 du 8 novembre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2251/XII - Provvedimenti per superare la gestione commissariale della Fondazione turistica. (Interpellanza)

Interpellanza

Ricordata la precedente iniziativa sulla Fondazione turistica alberghiera di Châtillon, in cui la Regione è di gran lunga il principale soggetto finanziatore, che ha dimostrato il settennale stato di gestione straordinaria commissariale, fuori da ogni controllo del Consiglio regionale, in contrasto con le norme in materia deliberate e ribadite dal Consiglio stesso;

Preso atto che malgrado gli impegni dichiarati in Aula dalla Giunta regionale di arrivare ad un ritorno alla normalità, con la ricostituzione del Consiglio di amministrazione e il ripristino di tutte le procedure istituzionali, comprese quelle di controllo della gestione;

Venuti a conoscenza che il Commissario straordinario dell'ente ha siglato un impegno a presentare un piano con tre forze sindacali, senza la sottoscrizione da parte della FLC-CGIL, che rappresenta la stragrande maggioranza dei lavoratori, né quella dell'unica rappresentanza sindacale d'istituto;

Evidenziato che con tali atti non solo si contrasta con la politica di concertazione, ma anche si dilatano i tempi per una corretta applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro ANINSEI (CCNL), obbligatorio da quando la Fondazione ha ottenuto il pareggiamento;

Constatato che l'accordo firmato da alcuni sindacati potrebbe rinviare di parecchi anni gli obblighi di assunzione a tempo indeterminato e l'attuazione di numerosi diritti dei lavoratori della Fondazione, sia docenti che non docenti;

i sottoscritti Consiglieri regionali;

Interpellano

il Governo regionale per conoscere se intenda:

1) porre fine alla situazione di totale arbitrarietà nella gestione della Fondazione, attraverso la costituzione del Consiglio di amministrazione della stessa e la nomina del Presidente, nonché di tutte le altre ordinarie cariche gestionali, così come previsto dalla legge regionale 4/2001;

2) nell'attesa, richiamare il Commissario pro tempore a un più corretto comportamento nei confronti di tutte le maestranze, della loro rappresentante sindacale e del sindacato più rappresentativo nella Fondazione, la FLC-CGIL;

3) indicare al Commissario stesso opportune istruzioni perché il CCNL ANINSEI sia recepito entro il 31 dicembre 2006 e siano rispettati tutti gli altri dettati ed impegni in carico ad una scuola pareggiata come l'IPRA.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Président - Il n'y a pas besoin d'illustration? Alors, la parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Pastoret.

Pastoret (UV) - Ho già dato, non molto tempo fa, risposta a parte delle richieste contenute nell'interpellanza del collega Sandri, rispondendo ad un'iniziativa analoga da lui presentata.

Oggi torniamo sull'argomento e mi viene purtroppo sottratta la possibilità di argomentare sulla base della sua illustrazione, quindi devo riferirmi al solo testo dell'interpellanza e mi baserò su questo per dare delle risposte. Cercherò di non tornare su cose che ho già detto, devo anche premettere che desidero fare tutto e cerco come sempre di rispondere alle richieste avanzate, fornisco dati, ma una cosa non sarò in grado di farla: cercare di convincere il collega Sandri sulle questioni riguardanti la Fondazione. Non voglio commettere un eccesso di presunzione attribuendogli delle idee che per adesso non ha esternato, ma ho la netta sensazione che così sarà... spero di sbagliarmi...

Risponderò, nonostante questo, cercando di fornire degli elementi rispetto a quanto è stato contenuto nell'introduzione di questa interpellanza. In primo luogo, ritenere che la gestione commissariale della Fondazione sia stata caratterizzata dalla totale arbitrarietà, come è stato scritto nelle premesse di questa interpellanza, mi pare sfornito di una qualunque dimostrazione e lo considero assolutamente gratuito. Per giudicare sulla base dei fatti poi il risultato della gestione del Commissario straordinario, credo che si debba partire dal passato e ricordare quale risultava essere la situazione operativa della Fondazione all'atto del commissariamento e raffrontarla con quella che è oggi in essere; peraltro tutto questo percorso è noto al collega Sandri per averne parlato e condiviso a lungo negli anni scorsi le modalità gestionali, ma perché era a conoscenza che non vi era altra possibilità di uscita rispetto alla situazione che si era venuta a determinare e che continuava a permanere in uno stato di "stallo".

Vorrei ricordare ai colleghi alcuni dati rispetto a questo ed evidenziare che nel giugno 2001 la Fondazione era composta da un'unica struttura formativa, la cosiddetta "Scuola alberghiera", frequentata in quell'anno da circa 40 allievi e avente una struttura che contava 24 dipendenti e con fondi da gestire nell'anno ammontanti a 1.480.000 euro. A questa attività, nel corso dei successivi anni di gestione commissariale, si è aggiunta quella derivante dalla gestione dell'Istituto professionale regionale alberghiero "IPRA", che ha reso la gestione della Fondazione maggiormente onerosa, sia sotto l'aspetto gestionale che sotto quello organizzativo. Ricordo anche che questo è avvenuto in regime di commissariamento, ma su richiesta di tutte quelle associazioni che facevano parte della Fondazione, che pur non riuscendo a mettersi d'accordo fra di loro per andare a ricreare gli organismi direttivi della Fondazione, tutti però furono d'accordo nel chiedere alla Regione, tramite il Commissario, di provvedere a mettere in piedi questo Istituto professionale regionale alberghiero, cosa che fu fatta dal Commissario. I fondi da gestire sono aumentati quindi fino a raggiungere l'ammontare di 3,55 milioni di euro nel 2005, gli allievi presenti sono passati da 40 a 298, il personale da 24 a 93 unità (faccio sempre riferimento alla dotazione del 2005 sulla base dei dati completi nel corso dell'anno); quindi, anche solo sulla base di questi sintetici dati, è possibile tracciare un giudizio positivo sulla gestione del Commissario straordinario, la cui attività nel corso degli anni non solo non è risultata arbitraria, ma ha contribuito a rilanciare l'attività della Fondazione dopo un lungo periodo di stallo culminato con il commissariamento.

Per quanto riguarda l'uscita dalla gestione commissariale, perché ritengo che il collega Sandri non abbia un accanimento personale nei confronti del Commissario, non so neanche se lo conosce, ma credo che il problema che pone sia quello dell'uscita dalla gestione commissariale, cosa che è auspicabile al fine di consentire alla Fondazione di realizzare pienamente gli obiettivi che erano stati posti a fondamento della sua istituzione. Su questa opinione siamo assolutamente d'accordo, anche perché ce la siamo raccontata per degli anni e sappiamo tutti quali sono gli ostacoli che si sono frapposti a questo percorso; anche recentemente sono state evidenziate in Consiglio le iniziative a tal fine assunte dall'Amministrazione regionale, per garantire una ricostituzione degli organi della Fondazione idonea a determinarne una gestione più snella ed efficiente, e sono state anche esplicitate da me le cause della sua mancata realizzazione, cause riconducibili esclusivamente al venir meno di un accordo fra i soci fondatori.

Il Governo regionale, tramite l'Assessorato competente, continuerà a farsi carico di riproporre agli altri soci la questione della revisione dello Statuto della Fondazione, perché sappiamo tutti che questa è una premessa irrinunciabile alla ricostituzione degli organi di amministrazione dell'ente, e questo proprio perché si riconosce che per definizione la gestione straordinaria non possa protrarsi a tempo indefinito, ma si ritiene nel frattempo che questa stia offrendo valide garanzie, che non sia lo strumento con il quale governare la Fondazione, ma su tale questione che è ben nota, ci sono dei passi avanti da fare con i soggetti che ho appena citato.

Quanto all'altro tema presentato in questa interpellanza e che mi pare stia a cuore al collega Sandri, riguardante le relazioni sindacali, fornisco le informazioni seguenti. Certo la "CGIL" non compare fra i firmatari del documento del 20 dicembre 2006, documento siglato dalle altre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del mondo della scuola e che tengo a leggere in quanto diceva qualcosa di importante: "l'ente Fondazione si impegna a predisporre un piano di fattibilità di assunzione a tempo indeterminato del personale IPRA attualmente in servizio entro il 6 novembre 2006; le organizzazioni sindacali si impegnano ad esaminare la proposta fatta al fine di avviare le procedure di assunzione a tempo indeterminato e di definirne i criteri con la controparte; le parti concordano di ritrovarsi entro la data del 15 novembre 2006 per proseguire nella trattativa".

Questo documento, come si evince dalla sua lettura, aveva solo uno scopo di carattere programmatorio, per cui mi sfugge la ragione per cui ci sia stato il rifiuto di firmarlo poiché esso impegnava la Fondazione a fare ciò che mi pare sia richiesto dal collega Sandri. Siccome a molte persone preme che si esca da questa situazione, ciò che importa è vedere se gli impegni che erano stati presi, pur non firmati, dall'organizzazione sindacale che abbiamo detto prima, siano stati rispettati o siano rispettabili. In primo luogo, il piano di fattibilità è stato predisposto e presentato nei tempi previsti dall'accordo siglato. Le organizzazioni sindacali lo hanno ricevuto, ivi compreso - credo - quella che non aveva firmato l'accordo; sarà ripresa il 15 novembre la trattativa nel merito della questione, a questo tavolo saranno sedute tutte le organizzazioni sindacali del comparto, compresa la "CGIL" che, avendo ricevuto il documento, avrà la possibilità di entrare nel merito della trattativa sedendosi al tavolo che ha abbandonato, e di argomentare compiutamente nel merito della proposta del piano di fattibilità. Evidentemente come abbiamo visto prima, si diceva che c'era un impegno nel presentare un piano, ma questo piano dovrà essere condiviso nei suoi contenuti. So come funzionano le trattative sindacali e non credo che questo documento sia accettato dai sindacati così com'è, ma ci sarà una discussione nel merito delle questioni perché già quell'accordo di cui parlavo prima, rimandava per definizione a uno strumento discutibile e modificabile.

Credo che la trattativa e l'applicazione del contratto si completeranno entro la fine dell'anno. Solleciterò certamente il Commissario in questo senso e mi farò anche parte diligente nel sollecitare - anche se non mi spetterebbe, ed io sono rispettoso dei ruoli e delle funzioni - la definizione delle assunzioni sulla base di criteri oggettivi, e spero che lo chiedano anche i sindacati. Spero che la richiesta non sia quella di dire: "adesso scegliamo... questo perchè è mio, questo perché è tuo e questo è di quell'altro"... perché così non ci siamo. Credo che i criteri dovrebbero essere condivisi dal punto di vista dei principi, per cui ne enuncio almeno uno di questi principi, cioè l'anzianità di entrata in servizio e il possesso eventuale di titoli conformi; poi in quale modo li si voglia mettere insieme fa parte della trattativa, ma si riconoscerà che questo dovrebbe essere uno dei criteri attorno ai quali si sviluppa questa trattativa, altrimenti si rischierebbe di fare torto agli uni e agli altri, senza essere riusciti a rappresentare le ragioni di una scelta piuttosto che un'altra. In questo senso la bozza presentata introduce alcuni criteri che le organizzazioni sindacali potranno chiedere di modificare e di ampliare, ma credo che sulla base di questo si debba condurre la trattativa. Detto questo, credo di aver preso tempo sufficiente per rispondere alle questioni poste.

Rispetto alla fine della situazione della gestione della Fondazione ho già esposto il mio pensiero. Quanto al fatto di richiamare il Commissario a un più corretto comportamento, mi sembra di aver spiegato come sono andate le cose e credo che nessuno stia escludendo nessun altro dalla trattativa; sul fatto di chiedere di giungere entro il 31 dicembre a chiudere questa contrattazione e soprattutto di provvedere a definire l'entrata in ruolo a tempo determinato di questi docenti sulla base di criteri oggettivamente riscontrabili, è un impegno che ho detto avrei preso e che assumo volentieri.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Ringrazio l'Assessore per la disponibilità a passare almeno dal punto di vista pratico a un percorso condiviso, che porti alla soluzione del problema, che è quello che ci interessa. Devo però dargli subito una pessima notizia: non sarà l'ultima volta che tratteremo questo argomento perché, differentemente da qualcuno che non mantiene in quest'aula la parola data, io ho una parola data che questa soluzione deve finire, quella della straordinarietà dell'"IPRA"; quindi, come qualcuno in tempi antichi - Delenda Cartago lo diceva tutte le volte che il Senato si riuniva - io non dico tutte le volte, ma la riporterò volentieri a fare il "résumé" delle puntate precedenti: è una promessa che le faccio e che spero di riuscire a mantenere con dignità.

Prendo atto degli impegni che lei ha preso, ma mi consenta un'osservazione: credo che in questa situazione che non si sia voluto trovare il modo di ricucire le difficoltà che erano insorte nella discussione sindacale con il sindacato più rappresentativo all'interno dei lavoratori di quella Fondazione, che rappresenta il 90% di quei lavoratori, credo sia stata una disattenzione colpevole. Mi sembra che ci sia la volontà di recuperare questo rapporto nel momento in cui si apre questo tavolo, di darci dei tempi rispetto agli obiettivi, poi i criteri... credo non sia competenza nostra; credo che i criteri debbano essere i più corretti possibili, non ho neanche gli elementi per valutarli, ma mi sembra che su questo possiamo essere ampiamente d'accordo.