Objet du Conseil n. 2246 du 8 novembre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2246/XII - Problemi concernenti i carburanti in esenzione fiscale. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che:
- i residenti della Valle d'Aosta potrebbero, dal 1° gennaio 2007, vedere ridotta o addirittura perdere l'esenzione sul quantitativo annuo di carburanti per autotrazione;
- che è prossima una decisione dell'Unione Europea sul futuro dei cosiddetti "buoni carburante", poiché a fine anno scadrà la deroga comunitaria che concede alla Valle d'Aosta un contingente di benzina e di gasolio che viene diviso tra gli oltre 90 mila possessori della Carte Vallée;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione o l'Assessore delegato per sapere:
1) se è stata presentata da parte della Regione una richiesta di proroga ai competenti organi comunitari: in caso affermativo, quando e quali sono i riscontri della UE;
2) se sono state avviate altre iniziative politiche, diplomatiche o negoziali presso la UE a salvaguardia della nostra peculiarità fiscale: in caso affermativo, quali;
3) se e come il Governo Italiano stia sostenendo le ragioni valdostane;
4) quale scenario probabile si profilerà per i residenti dal prossimo anno.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
Presidente - La parola al Presidente della Regione, Caveri.
Caveri (UV) - Questa è una questione molto delicata: si tratta di un tema caldo, nel senso che la questione dei buoni benzina è un diritto che i Valdostani hanno acquisito in termini compensativi alla mancata applicazione reale, nel dopoguerra, dell'articolo 14 dello Statuto di autonomia concernente la zona franca. Va detto che nel tempo questa norma non è mai stata costituzionalizzata nell'ambito di una norma di attuazione dello Statuto, quindi è una legge ordinaria dello Stato e come tale è una norma - e lo dice chi nel tempo con l'allora Senatore Dujany l'ha pure modificata aumentando i quantitativi di carburante in esenzione fiscale - molto difficile da toccare a livello Parlamentare, perché è evidente che questa situazione, più di altre, viene vissuta all'esterno come una situazione di privilegio nei confronti dei cittadini valdostani.
La Regione non ha la possibilità di un dialogo diretto con gli organi comunitari, quindi, come previsto dall'articolo 19 della direttiva comunitaria 96/2003, tocca agli Stati membri chiedere alla Commissione l'autorizzazione di applicare delle riduzioni o degli abbattimenti fiscali in deroga alle disposizioni di questa direttiva. Lo dico anche al collega Maquignaz, che la scorsa volta era intervenuto sul tema, segnalando un moto di ribellione nei confronti di determinati comportamenti dell'Unione europea; purtroppo, non essendo noi Stato sovrano, non abbiamo la possibilità di sfuggire a queste pesanti ingerenze che pure agiscono sull'ordinamento della Valle d'Aosta. Nel caso che ci riguarda, il Dipartimento delle politiche fiscali del Governo italiano ha presentato, il 13 ottobre scorso, una domanda esplicita di deroga riguardante il carburante in esenzione fiscale destinato ai consumatori della Valle d'Aosta. In questo momento l'Unione europea sta istruendo il "dossier" e, per quanto è a nostra conoscenza, circa un centinaio di domande simili sono state presentate alla Commissione europea da parte degli Stati membri.
Una delegazione importante della nostra Regione, di cui faceva autorevolmente parte l'Assessore Marguerettaz, assieme a membri del Dipartimento delle politiche fiscali e a membri della delegazione permanente dell'Italia, cioè dell'Ambasciata presso l'Unione europea, hanno ottenuto nel corso dell'ultimo incontro che, se i termini istruttori dovessero superare il 31 dicembre, la Commissione prenderà delle misure necessarie per l'estensione della deroga attualmente in vigore. Diciamo che non esiste oggi una problematica nel caso in cui la Commissione mettesse più tempo: questo significherebbe automaticamente il proseguimento di tali benefici.
Per quel che riguarda le iniziative politiche o diplomatiche, la delegazione permanente dell'Italia e il Dipartimento delle politiche fiscali del Ministero dell'economia e finanze stanno seguendo con impegno e determinazione tale questione, così come voglio rassicurare che anche personalmente ho fatto una serie di azioni nei confronti della Commissione europea, spiegando le ragioni per le quali abbiamo questo regime speciale sui carburanti e quali sono le ragioni storiche e l'attualizzazione di queste ragioni storiche. È del tutto evidente che, a seconda di come andrà la questione, lei sa che alla fine sarà il Collegio della Commissione a dover statuire sulla questione, noi valuteremo nuove ed eventuali iniziative da assumere nel caso in cui lo scenario fosse positivo o negativo. Per quel che riguarda l'attitudine del Governo italiano, abbiamo ricevuto tutta l'assistenza da parte del Dipartimento delle politiche fiscali e noi stessi l'abbiamo data anche alla delegazione permanente dell'Italia, soprattutto nella fase di preparazione del "dossier" e anche quando siamo stati ricevuti dai membri del Gabinetto della Commissione.
Per quel che riguarda le prospettive, mi sembra prematuro dire quali orientamenti assumerà la Commissione. È anche molto rischioso assumere un'attitudine da parte mia che sia positiva o negativa. Credo che le nostre ragioni siano ben fondate e in passato, quando ero Parlamentare europeo, avevo già avuto modo di occuparmi di questa deroga, perché la Regione ha già ottenuto in passato una deroga, in quanto la problematica legata a "nicchie" di fiscalità particolare sui carburanti è sotto osservazione da parte della Commissione europea da moltissimi anni (una parte della Commissione europea antipatizza nei confronti di queste misure). Abbiamo fatto dei calcoli dettagliati che dovrebbero dimostrare la bontà delle nostre ragioni. È ovvio che in prospettiva dovremo ragionare sul da farsi; un'idea potrebbe essere quella di "congelare" in maniera netta, in norme di attuazione, un meccanismo vantaggioso per questa materia, perché, essendo la norma di attuazione una norma sub-costituzionale, avrebbe una resistenza più solida rispetto alla semplice legge ordinaria dello Stato.
Ci conforta il fatto che, in un recente documento stipulato fra il Presidente Prodi e il Presidente Illy, il Governo italiano ha assicurato alla Regione Friuli Venezia Giulia il mantenimento della speciale dotazione di buoni benzina nelle Province di Gorizia e Trieste. Ci conforta il fatto che nella finanziaria dello Stato in discussione vi è una norma, all'articolo 30, comma 5, lettera a), dove vi è una proroga per le agevolazioni fiscali che scadevano il 31 dicembre; la proroga riguarda le disposizioni in materia di accisa concernenti il regime agevolato per il gasolio da autotrazione destinato al fabbisogno nella Provincia di Trieste e nel Comune e nella Provincia di Udine, perché Gorizia ha una sua specifica situazione. È scritto che l'efficacia delle disposizioni è subordinata alla preventiva approvazione da parte della Commissione europea, ma suppongo che l'impegno politico assunto nei confronti dei Friuli abbia una sua esatta corrispondenza, perché oggi non potremmo pensare che venga da parte del Governo creata una situazione di privilegio quando la nostra situazione è pregressa, addirittura - come abbiamo fatto valere a livello di Bruxelles - precedente al Trattato di Roma. Riteniamo quindi che il fatto che emerga nuovamente una proroga per le accise riguardanti il gasolio in Friuli Venezia Giulia, dia il segno di una consapevolezza del Governo italiano che questa proroga dovrà essere data.
Altro tema sarà, invece, come prepararsi al futuro, perché se passeremo, come spero, le "forche caudine" di questo passaggio, dovremo prepararci, fra qualche anno, a un nuovo attacco della Commissione europea rispetto al quale dovremo, anche nella trattativa con lo Stato, essere inventivi e ragionare su quale terreno consentire un risparmio ai cittadini valdostani.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Questa estate, quando abbiamo appreso la notizia dagli organi di informazione e abbiamo udito anche i commenti di diverse persone della Comunità valdostana, vi era una certa preoccupazione su un aspetto che giustamente il Presidente ha definito questione delicata: la possibilità che il contingente di carburante in esenzione fiscale per i Valdostani venisse ridotto, o addirittura non più previsto; questo perlomeno sulla base delle notizie che abbiamo letto sugli organi di informazione e le preoccupazioni che si sono diffuse nell'ambito della Comunità. Naturalmente siamo anche stati investiti di domande, alle quali ci siamo riservati di fornire delle risposte e l'interrogazione è uno strumento per avere delle risposte, che oggi il Presidente ci ha fornito.
Abbiamo fatto anche degli approfondimenti alla luce di alcune dichiarazioni fatte dall'Assessore Marguerettaz nel corso della stagione estiva e il Legislativo ci ha confortati perché questa deroga non rappresenta un fatto eccezionale, ma un fatto ormai consuetudinario. Questa deroga è scaduta più volte in sede amministrativa ed era contenuta in atti che poi si sono via via abrogati, ma che sono stati rinnovati; di conseguenza, tutto questo allarme estivo - in particolare mi rivolgo all'Assessore Marguerettaz, che potrà replicare se lo ritiene opportuno - è un fatto deprecabile, perché vi è stata una sorta di turbativa della quiete della Comunità valdostana che non aveva ragion d'essere! "Buoni benzina sotto esame dell'Unione europea", va bene, questo non è la prima volta che accade; "a rischio il contingente di carburante per i Valdostani", anche questo, altri Governi che vi hanno preceduto hanno affrontato la stessa situazione problematica - vedo che l'ex Assessore Ferraris annuisce, lui faceva parte dell'Esecutivo - con determinazione, ma lo hanno fatto in maniera più discreta, senza creare questa turbativa della quiete della Comunità valdostana che ha generato delle domande che sono state poste a tutti noi.
Siamo fiduciosi nel lavoro che sta facendo questa Giunta per cercare di ottenere l'ennesima proroga, ma per favore, Assessore, non vada a fare tali operazioni di procurato allarme come dicevo, delle sceneggiate vere e proprie che non hanno ragione d'essere, perché "quale scenario probabile si profilerà per i residenti dal prossimo anno"... ci pare di capire che lo scenario sia scontato. È una scenetta che ha un epilogo già scontato, adesso il Presidente Caveri forse ha un po' enfatizzato parlando di "forche caudine" che dobbiamo superare, ma credo che la situazione, come è successo per la Provincia di Gorizia e per la Provincia di Trieste, non abbia grossi problemi a risolversi anche per la Valle d'Aosta. Vi chiediamo di lavorare intensamente, magari senza fare tutto questo rumore perché i risultati possono giungere lo stesso e anche un minimo di prudenza da parte dell'Assessore competente non sarebbe una cattiva idea, anche perché le notizie estive che ci sono pervenute sono gonfiate e fuori luogo. Crediamo che la soluzione sia "a portata di mano" senza avere il cosiddetto salvatore della "petite patrie" che debba conservarci delle esenzioni fiscali sui contingenti carburante che a quanto pare anche nella prassi europea sono cosa consolidata.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz, per fatto personale.
Marguerettaz (UV) - Brevemente, auspico un po' più di serietà negli interventi e nelle dichiarazioni, perché qui, se c'è qualcuno che fa "teatrino", devo individuarlo in coloro che hanno fatto questa interpellanza. Prima di parlare bisognerebbe documentarsi e per documentarsi basta prendere i verbali della Commissione europea...
Presidente - ... chiedo scusa, Assessore, il fatto personale non è una replica.
Marguerettaz (UV) - ... fatto personale perché, nel momento in cui qualcuno mi accusa di fare del "teatrino" o procurato allarme, mi pare che siamo fuori strada. Vorrei che si tornasse su questo argomento magari in altra sede o magari in Commissione, dove possiamo presentare i documenti per far vedere che, se "teatrino" c'è, è da parte di qualcuno che in questo momento sta sminuendo un'importante attività che il Governo porta avanti.
Presidente - La parola al Consigliere Frassy, per fatto personale.
Frassy (CdL) - L'Assessore giustamente ha chiesto la parola per fatto personale in relazione all'affermazione che lui ha rifiutato di "teatrino", ora però non può intervenire nel fatto personale e definire che "teatrino" è il testo dell'interrogazione presentata, fra cui c'è anche la mia firma. L'interrogazione è seria, Assessore, il suo intervento per fatto personale lo è molto meno, comunque ne discutiamo in Commissione, sta bene, però respingiamo il "teatrino".
Presidente - Vista l'ora, penso non sia il caso di affrontare un'altra questione. I lavori riprenderanno alle 15,30 precise.
La seduta è tolta.
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La seduta termina alle ore 12,47.