Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2237 du 8 novembre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2237/XII - Realizzazione di una strada poderale nel Comune di Ayas. (Interrogazione)

Interrogazione

Appreso che è in fase di completamento una strada poderale che partendo da Saint-Jacques dovrebbe raggiungere un'area posta poco a valle del mayen Rejache;

Constatato che sono pervenute segnalazioni sul pessimo stato in cui verserebbe l'area boscata e un tratto del sentiero che partendo da Saint Jacques sale a Resy;

Ritenuto opportuno conoscere a fondo la procedura di autorizzazione;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore competente per sapere:

1) quali motivazioni sono state prodotte per giustificare la costruzione della strada;

2) attraverso quali procedure autorizzatorie ne è stata consentita la realizzazione;

3) quali benefici potranno essere realizzati;

4) se sono stati valutati gli impatti negativi sulla fruibilità dell'itinerario Saint-Jacques-Resy.

F.to: Venturella

Presidente - Informo che sono stati presentati 2 emendamenti da parte dei colleghi del gruppo "Arcobaleno" sul disegno di legge n. 120 e un emendamento dell'Assessore Cerise sul disegno di legge n. 121. Vi saranno distribuiti insieme alle relazioni.

La parola all'Assessore all'agricoltura e risorse naturali, Isabellon.

Isabellon (UV) - In merito alla strada di Rejache in Comune di Ayas, occorre fare alcune premesse, precisamente che un privato, proprietario di una zona boscata di 5 ettari, in Comune di Ayas, in località Rejache, ha presentato domanda di adesione al Piano di sviluppo rurale 2000-2006, precisamente in merito alla misura "3.4", forestazione, azione "3.4.2", che riguarda la pianificazione forestale, e il punto successivo le infrastrutture forestali in data 3 marzo 2005. Il proprietario chiedeva di poter accedere ai finanziamenti del Piano di sviluppo rurale per la realizzazione di un piano di miglioramento forestale e di una pista di accesso alla proprietà.

La prima domanda riguarda "quali motivazioni sono state prodotte per giustificare la costruzione della strada", qui bisogna richiamare le procedure. Nel Piano di sviluppo rurale è prevista la concessione di contributi per la realizzazione di tagli colturali a partire da una superficie boscata di 0,25 ettari: questo è il minimo necessario per poter accedere a tale finanziamento. Nel caso specifico si tratta di una superficie di circa 5 ettari, che richiede la presentazione di un elaborato specifico, ossia di un piano di miglioramento redatto da un professionista del settore forestale. Il piano di miglioramento in questione, che riguarda le superfici boscate citate in precedenza, prevede interventi di taglio colturale finalizzato all'affermazione della rinnovazione naturale e al miglioramento delle caratteristiche quantitative e qualitative dei popolamenti forestali del comprensorio. Oltre a un taglio colturale già effettuato, sono previsti interventi nel prossimo quindicennio di validità del piano. Per l'intervento attuale e per quelli futuri era perciò indispensabile realizzare una pista, seppure di ridotte dimensioni, al fine di accedere con mezzi meccanici atti all'utilizzazione forestale e al trasporto del legname. La costruzione della pista è perciò giustificata dalla necessità di effettuare le attività colturali iniziali, sia per continuare in futuro... che con quelle periodiche.

Punto n. 2: "attraverso quali procedure autorizzatorie ne è stata consentita la realizzazione", la richiesta di adesione al Piano di sviluppo rurale è stata presentata in data 3 marzo 2005 ed è completa di tutte le autorizzazioni previste dalla legge, precisamente: parere favorevole in relazione alla legge forestale n. 3267/1923 in data 16 novembre 2001; parere favorevole, in relazione alla legge paesistica, in data 22 marzo 2001; parere favorevole del Servizio cartografia e assetto del territorio in data 6 novembre 2001; parere favorevole espresso dalla Direzione urbanistica in data 6 novembre 2001; deliberazione della Giunta regionale n. 1050/2002 di valutazione positiva sulla compatibilità ambientale del progetto; concessione edilizia del Comune di Ayas del 26 agosto 2004. Tutte le autorizzazioni quindi sono state prodotte.

Punto n. 3: "quali benefici potranno essere realizzati", dalla lettura del piano di miglioramento si evince che sono necessari interventi colturali per facilitare la rinnovazione naturale e l'evoluzione del popolamento verso una forma stabile. Sono inoltre necessari interventi volti a selezionare gli individui migliori e perciò a provocare un miglioramento qualitativo del popolamento. Da rilievi puntuali effettuati dal tecnico incaricato è stata calcolata una provvigione di 100 mc/ettaro, di cui 65% di picea e 35% di larice. Il volume della pianta media è discreto, ossia di 0,80 mc. In seguito agli interventi colturali il bosco dovrebbe, nel quindicennio di validità, aumentare da 100 mc/ettaro a 150 mc/ettaro; il prelievo sarà pari al 26% della massa nel quindicennio. Il vantaggio del taglio colturale sarà di favorire, nel suddetto periodo di validità del piano, l'insediamento della rinnovazione naturale e perciò di assicurare un futuro al popolamento. La strada di accesso al bosco va a servire un comprensorio molto più ampio di quello definito inizialmente relativo ai 5 ettari, infatti la strada faciliterà anche le utilizzazioni forestali nel comprensorio a monte e sui due lati della proprietà del richiedente.

Punto n. 4: "se sono stati valutati gli impatti negativi sulla fruibilità dell'itinerario Saint-Jacques/Resy", qui occorre dire che quell'itinerario è un tratto dell'alta via n. 1, che proveniente dal Col di Nana passa per Saint-Jacques, raggiunge i rifugi Ferraro e Guide Frachey e prosegue per il Col Pinter. Nel corso dei sopralluoghi preliminari, prima dell'inizio dei lavori di costruzione della pista, si è raccomandato al proprietario dell'area boscata di provvedere al collegamento del sentiero nei punti di contatto e di interferenza con la strada di intersezione. In effetti nei tratti intercettati dalla strada il sentiero è stato puntualmente sistemato ed evidenziato con della segnaletica orizzontale ed è stato realizzato l'invito dalla strada al sentiero con tratti di recinzione in legno.

Per concludere, è importante sottolineare che non è assolutamente vero quanto detto nella premessa dell'interrogazione, ossia che il bosco versa in cattive condizioni, in quanto è stato recentemente utilizzato secondo quanto prescritto dalla stazione forestale e tanto meno che il sentiero non è percorribile, in quanto è stato oggetto di sistemazione puntuale da parte delle squadre forestali della Direzione sistemazioni montane nel corso degli anni 2004-2005. Il sentiero è perciò perfettamente fruibile dagli escursionisti.

Presidente - La parola al Consigliere Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Abbiamo scoperto che tale pista forestale è inserita in questo piano di miglioramento. Alcuni colleghi hanno ricevuto una mia "e-mail", l'hanno ricevuta anche in sala stampa, perché ho fotografato la pista e potranno avere testimonianza diretta di come essa non sia altro che una strada di accesso alla baita di Rejache, non ha alcuna caratteristica di pista forestale, è una vera e propria strada poderale. Mi ricordo che il Presidente Borre in III Commissione, quando lei, Assessore, aveva presentato il piano di sistemazione sulla sentieristica, diceva: "ma si potrebbe evitare di utilizzare quei tondini che provengono chissà da dove, ma utilizzare materiale in loco?" Ebbene, Presidente Borre, se lei si avvicina allo schermo del suo collega Cesal e apre la posta elettronica, vedrà che quella strada è fatta nel modo che lei aborriva. Questa strada è una pista che nessuno voleva in paese, è una pista che è stata autorizzata; voi pensate da Blanchard, che è una delle frazioni di Saint-Jacques, saliva verso Resy... e, se qualcuno ha interesse, vi sono le foto, questa pista con un paio di tornanti non ha alcuna caratteristica della pista forestale, di quello che gli esperti chiamano il "pistino", quello che serve per facilitare l'esbosco delle piante abbattute. Esistono degli attraversamenti, gli attraversamenti del torrente che scende da Resy verso Blanchard sono intubati e mi chiedo se questo è il rispetto. Lei, Assessore, sa che esiste una lettera alla stampa di alcuni turisti; è vero, "non ascoltiamo i turisti e non abbiamo lezioni da prendere da nessuno", però ogni tanto un po' di considerazione poteva esserci. Questa pista forestale non è una pista forestale, è una strada di accesso voluta da un privato e nulla è stato autorizzato in maniera illegittima, non ho detto questo, ma il luogo che veniva chiamato dai turisti la "fonte degli scoiattoli"... ha poco importanza il nome dato, ma da Blanchard il primo tratto era un sito che era il biglietto da visita per gli escursionisti che lasciavano la macchina a Saint-Jacques e si dirigevano verso la strada che poi sale ai piani di Verra... era un bosco molto caratteristico, vada a chiedere alla gente del paese un giudizio anche amichevole su questa cosa e vedrà che proprio questa strada è stata autorizzata, tutto legittimamente, ma sicuramente non era da fare. Quando lei dice che è una pista forestale, allora la invito a guardare le foto, gliele spedirò per opportuna conoscenza e mi dica lei se questa è una pista forestale.