Objet du Conseil n. 2229 du 26 octobre 2006 - Resoconto
OGGETTO N. 2229/XII - Approvazione della mozione: "Approvazione del regolamento per il controllo dell'attività della Casa da gioco di Saint-Vincent".
Mozione
Premesso che:
- l'articolo 2 comma 2 lett. D) della L.R. 36 del 30/11/2001 istitutiva della "Casino de la Vallée S.p.a." prevede che i rapporti tra Regione e società di gestione siano retti da un disciplinare che, tra le altre questioni, regolamenti anche "le modalità di gestione da parte della Regione, sotto il profilo finanziario, gestionale ed operativo in ordine alla Casa da gioco, nonché le attività del servizio ispettivo regionale";
- l'articolo 13 del Disciplinare, approvato con deliberazione di Giunta del 14/04/2003, prevede che i controlli regionali sulla Casa da gioco siano svolti secondo "le modalità previste dall'apposito regolamento da approvarsi dal Consiglio regionale entro 180 giorni";
- il nuovo regolamento per definire il controllo, la regolarità dei giochi e dei relativi incassi non è stato a tutt'oggi determinato e, pertanto, continua ad applicarsi quello approvato nel 1967;
Rilevato che:
- a più riprese le cronache giudiziarie hanno evidenziato la debolezza dei controlli interni con particolare riferimento alle loro procedure e ai loro strumenti;
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Impegna
la Giunta regionale a dare attuazione, entro 90 giorni dall'approvazione del presente documento, alla previsione di cui all'articolo 13 del Disciplinare per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent, portando all'esame delle competenti Commissioni consiliari una proposta di regolamento inerente le modalità e gli strumenti del controllo regionale.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Presidente - La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Questo non è un argomento nuovo, più volte il Consiglio ne ha discusso; fin da quando esiste la casa da gioco. In particolare sull'argomento dei controlli abbiamo avuto modo di fare ulteriori puntualizzazioni quando venne approvata la legge istitutiva della "Casinò S.p.a.", anche perché, a seguito di quella legge e a seguito del successivo disciplinare che regolamenta i rapporti fra l'Amministrazione regionale e la "Casinò S.p.a.", veniva prevista una revisione di quel vecchio regolamento datato 1967 che tutt'oggi è il regolamento che sovrintende ai controlli della casa da gioco. Dal 1967 ad oggi sono cambiate molte situazioni dal punto di vista delle esigenze di certi controlli rispetto a certi fenomeni, che forse nel 1967 non esistevano o erano marginali; sono cambiati anche gli ausili che la tecnologia può offrire a controlli più puntuali ed attenti. La problematica dei controlli è una problematica reale, perché comunque l'Amministrazione regionale è dotata di una sua struttura: quella dei controllori regionali che sono preposti a queste funzioni. È un problema reale, perché anche i fatti recenti di cronaca giudiziaria ci portano a dire che sulla tematica dei controlli forse una qualche maggiore attenzione da parte del Consiglio sarebbe auspicabile ed opportuna, soprattutto in tempi compatibili con esigenze che ogni giorno che passa denotano di essere in attesa di risposte concrete. Dei tempi c'erano e i tempi erano fissati nei 180 giorni che avrebbero dovuto decorrere da quell'articolo 13 del disciplinare, che era stato approvato nell'aprile 2003. Siamo in ritardo quanto meno di 2 anni e mezzo rispetto a quella previsione, non era sicuramente un termine perentorio, ma era un termine indicativo di una volontà politica e di una situazione che aveva visto concordi le forze politiche allora presenti nell'evidenziare la necessità di modificare quel regolamento che ricordavo prima risale al 1967. Le problematiche di questi tempi ci portano a dire che dovremmo fare in fretta, che dovremmo valutare ipotesi concrete che non sono state esposte in tale mozione, perché auspichiamo che il dibattito che dovrebbe accompagnare l'approvazione di questo nuovo regolamento possa essere "a tutto campo".
Solo a titolo di spunto di riflessione - in vista del futuro dibattito su quella bozza di regolamento - pensiamo a questioni come il tipo di controlli che il Corpo dei controllori regionali possa effettuare. Oggi la loro attività è limitata alla sala da gioco, ma ci sono tutta una serie di situazioni che vanno oltre la sala da gioco, a partire da quello che accade alle casse, per continuare con quello che accade nell'Ufficio fidi. Ci sono tutta una serie di situazioni che bisognerebbe capire se debbano essere monitorate non dico condizionate all'assenso delle funzioni del Corpo dei controllori, ma quanto meno monitorate. Per non parlare del problema delle telecamere, sappiamo che ormai in tutti i casinò le telecamere sono una realtà che aiuta il momento del controllo; telecamere che ovviamente devono attenersi alle previsioni della legge n. 300/1970, lo Statuto dei lavoratori, e che perciò non servono a controllare ciò che combina o non combina il "croupier", ma servono comunque a verificare cosa accade al tavolo o alle casse sui cambi, su tutte quelle situazioni che in tempi recenti hanno denotato una carenza del controllo nel senso più ampio del termine.
Cosa devo dire perciò rispetto a questa problematica? Auspico che il Consiglio prenda atto di un ritardo significativo di 2 anni e mezzo rispetto alla previsione del disciplinare del 2003; che recuperi il tempo perduto, cercando di portare a conclusione una revisione del regolamento; che possa percepire tutte quelle modifiche operative che in 30 anni si sono susseguite; che possa valutare una serie di spunti che in maniera sintetica ho cercato oggi di riassumere. Non penso sia il caso di dilungarsi ulteriormente su questa materia, auspico e penso che su di essa, se dibattito serrato ci dovrà essere, dovrà essere sul contenuto da dare a tale regolamento. Sarebbe paradossale se oggi il Consiglio non recepisse tale mozione, che ribadisce un impegno che questo Consiglio si era dato nel 2003 e prima ancora con la legge istitutiva della "Casinò S.p.a." nel 2001. Alla luce dell'andamento del dibattito, ci riserviamo di intervenire per ulteriori e più approfondite considerazioni.
Président - Je déclare ouverte la discussion générale.
La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Rispetto a questa mozione, credo ci si debba avvicinare con estrema onestà e così nell'ambito della presentazione della stessa le premesse sono delle premesse assolutamente lineari, corrispondono ad articolati che tutti conosciamo. Volevo solo confrontarmi con voi per poi fare un ragionamento. Dall'inizio del 2006, per ricordare solo le attività dell'ultimo anno, abbiamo avuto diversi incontri con i responsabili regionali sia della casa da gioco, sia del personale, così come incontri che poi nel tempo si sono susseguiti con i rappresentanti dei lavoratori, anche perché la definizione di un nuovo regolamento è una definizione che, da un lato, come diceva il collega Frassy, evidenzia una serie di obiettivi; dall'altro, bisogna poi tradurre in pratica il perseguimento di quegli obiettivi con delle funzioni e degli organici che sono corrispondenti a quegli obiettivi.
Con il servizio di controllo regionale vi è uno scambio importante, tanto che vi sono anche delle proposte che sono state consegnate; è chiaro che parliamo di attività che devono adeguarsi a una nuova filosofia ma, se questo è vero, bisogna capire se i profili professionali saranno adeguati. Vi è una richiesta che è stata fatta indipendentemente dal regolamento, ma non può che essere legata ad esso, che è una richiesta dell'inquadramento di tutti i controllori regionali nella categoria "D" (vecchio ottavo livello). Noi dobbiamo assolutamente fare tutta una serie di valutazioni, capire se quegli obiettivi che ci poniamo sono perseguibili, se lo sono con le professionalità presenti oggi, con gli inquadramenti che ci sono oggi, oppure sono delle verifiche di altro genere e quindi necessitano di professionalità più elevate e di organici più importanti, perché non è indifferente. Qui ci sediamo attorno a un tavolo e decidiamo che bisogna controllare e bisogna fare, poi alla fine vi è sempre un discorso, che deve essere fatto anche: chi paga? In teoria si può controllare tutto, possiamo mettere tutte le modalità possibili e immaginabili, ma dobbiamo poi calarci nella realtà; ad esempio, oggi esiste la necessità importante di avere dei controlli su tutti i giochi elettronici, ma il controllo che viene fatto fino ad oggi è un controllo di tipo formale. Vogliamo estendere questi controlli anche su aspetti di tipo sostanziale? Ma allora dovremmo introdurre nell'ambito del Corpo dei controllori degli informatici, dovremmo introdurre delle persone che hanno determinate competenze anche in ambito "hardware" e in ambito "software". Non dico di no: dico che è un'operazione molto complessa, per cui gli incontri che abbiamo avuto fino ad oggi sono degli incontri assolutamente positivi e propositivi. Vi è la questione dei tempi. Personalmente il Governo non è contrario a questo tipo di mozione espressa abbastanza sobriamente, tuttavia nella seconda parte della mozione prima dell'impegno non condivido quello che viene detto, ovvero "a più riprese le cronache giudiziarie hanno evidenziato la debolezza dei controlli interni...", in quanto non ho visto nessun atto giudiziario dove veniva evidenziato questo, nel senso che è un giudizio che viene fatto dal gruppo "CdL", pertanto su questo vorrei una posizione più sobria. Sappiamo che vogliamo rinnovarlo con la proposta di un nuovo regolamento, quindi eviterei di esprimere dei giudizi, è stato scritto tutto, non c'è nulla di nuovo, anche perché poi mi chiedo: dov'è che è stata evidenziata questa debolezza? Lei ha degli atti, da qualche parte la Magistratura ha detto che non abbiamo fatto bene i controlli? Per quanto riguarda questo ragionamento, chiederei se fosse possibile avere un lasso di tempo, per permettere a tutte le parti di fare le valutazioni su quali potrebbero essere le conseguenze di quella modifica del regolamento del controllo, per poi parlarne in Commissione; mi piace questo ragionamento: a presentare in Commissione, dove si dibatterà.
La proposta che faccio quindi è sopprimere il passo "rilevato che" e sostituire "entro 90 giorni" con "entro il 28 febbraio 2007"... dall'approvazione del presente documento, pertanto andrebbe riformulata, ma indicativamente entro il 28 febbraio da portare in Commissione una bozza di regolamento, al fine di poter...
Frassy (fuori microfono) - ...120 giorni...
Marguerettaz (UV) - ... possiamo scrivere: "120 giorni", da presentare in Commissione con la soppressione del capo "rilevato che". Io dico che prima lo facciamo meglio è, quindi credo che possa essere avviata anche prima la discussione in Commissione, ma è per evitare...
Caveri (fuori microfono) - ... mettete 4 mesi...
Marguerettaz (UV) - ... ma, per evitare di riformulare la frase, 150... ma è la filosofia, io sono d'accordo su questo, bisogna darci dei tempi, però chiederei che quel "rilevato che" fosse escluso dalla mozione, perché non mi sento di aderire a un giudizio che è un giudizio personale, ma che non è ad oggi riscontrabile dagli atti.
Presidente - Posso chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa.
La parola al Consigliere Frassy.
Frassy (CdL) - Brevemente, anche perché, come auspicavo, il dibattito lo faremo sugli elementi che daranno sostanza al regolamento. Un'interpretazione autentica rispetto al "rilevato che". L'Assessore forse lo ha letto in una maniera soggettiva, ma andava forse letto in una maniera oggettiva, ossia che le cronache giudiziarie non hanno evidenziato direttamente problematiche sui controlli, ma ci fanno dire che probabilmente con dei controlli articolati in maniera diversa certi fatti, che non sono imputabili ai controlli o ai controllori, non si sarebbero realizzati. Va benissimo cassarlo, ma il concetto era - per volerlo riassumere - che a più riprese le cronache giudiziarie hanno evidenziato la necessità di controlli più efficaci: questo era il senso, perché la vicenda giudiziaria che ruota attorno al casinò è vicenda nota. Va bene comunque cassarlo, perché non aggiunge nulla e non toglie nulla alla sostanza del documento. Anche per quanto riguarda i tempi: 2 anni e mezzo sono passati, metterci 60 o 90 giorni in più rispetto ai 90 che abbiamo messo a noi va bene, perciò, visto che lei prende impegno a nome della Giunta, ci dica lei, Assessore, se sono 120 o 150 come termine massimo e per noi va bene. Recepiamo perciò le sue richieste di emendamento.
Presidente - Pongo in votazione la mozione nel testo così emendato:
Mozione
Premesso che:
- l'articolo 2 comma 2 lett. D) della L.R. 36 del 30/11/2001 istitutiva della "Casino de la Vallée S.p.a." prevede che i rapporti tra Regione e società di gestione siano retti da un disciplinare che, tra le altre questioni, regolamenti anche "le modalità di gestione da parte della Regione, sotto il profilo finanziario, gestionale ed operativo in ordine alla Casa da gioco, nonché le attività del servizio ispettivo regionale";
- l'articolo 13 del Disciplinare, approvato con deliberazione di Giunta del 14/04/2003, prevede che i controlli regionali sulla Casa da gioco siano svolti secondo "le modalità previste dall'apposito regolamento da approvarsi dal Consiglio regionale entro 180 giorni";
- il nuovo regolamento per definire il controllo, la regolarità dei giochi e dei relativi incassi non è stato a tutt'oggi determinato e, pertanto, continua ad applicarsi quello approvato nel 1967;
Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
Impegna
la Giunta regionale a dare attuazione, entro 150 giorni dall'approvazione del presente documento, alla previsione di cui all'articolo 13 del Disciplinare per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent, portando all'esame delle competenti Commissioni consiliari una proposta di regolamento inerente le modalità e gli strumenti del controllo regionale.
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.