Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2228 du 26 octobre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2228/XII - Reiezione della mozione: "Indagine sui meccanismi di controllo della regolarità dell'attività della Casa da gioco di Saint-Vincent".

Mozione

Considerato il grave fatto della presenza all'interno del Casinò di Saint-Vincent di attività di riciclaggio di denaro sporco ad opera di elementi mafiosi, così come è stato rilevato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo;

Ritenuto che si tratti di una vicenda estremamente grave, su cui il Consiglio debba poter avere informazioni precise, anche per capire se sia necessario che la Regione, in quanto azionista principale, intervenga sia per correggere le eventuali storture evidenziate sia per introdurre meccanismi di controllo più certi;

Il Consiglio regionale

Impegna

la competente Commissione consiliare:

- a procedere ad un'indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 24 del regolamento, al fine di conoscere quali meccanismi di controllo sono risultati inadeguati a rilevare il fenomeno del riciclaggio e quali correttivi possano essere introdotti;

- a riferire entro tre mesi al Consiglio le acquisizioni e le conclusioni dell'indagine.

F.to: Squarzino Secondina - Venturella - Bortot

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Credo siano sufficienti poche parole, visto che ne abbiamo discusso ieri a lungo. Ricordo solo che da sempre si indicano i casinò come luoghi privilegiati per il riciclaggio del denaro sporco: lo sanno i responsabili della Magistratura, lo sanno i politici che si occupano di questo, lo ricordo ogni volta, ma voglio appositamente ricordare che ogni volta che qualche Magistrato, come Caselli, viene ad Aosta a parlare di problemi della Magistratura o della mafia, problemi di etica e politica, sempre ricorda che il casinò è comunque un luogo di riciclaggio di denaro sporco, per cui ci deve essere un'attenzione particolare. La stessa cosa ce l'ha ricordata 2 anni fa il Deputato dei "DS", Lumia, ma questo lo riporta la Commissione antimafia per cui è un dato assodato. Più volte in Consiglio abbiamo ricordato che vi è questo dato di fatto, non è che il Casinò di Saint-Vincent sia peggiore o migliore di altri, sta di fatto che anche il Casinò di Saint-Vincent è soggetto a tale pericolo. Ogni volta che abbiamo sottolineato questo problema e abbiamo chiesto un'attenzione particolare, purtroppo l'Assessore alle finanze e il Presidente della Regione ci hanno sempre risposto: "se avete delle informazioni, andate in Procura". Io credo che sia invece compito della politica intervenire per cambiare la situazione, in modo che non si creino degli episodi da denunciare alla Magistratura e che possano dare adito a procedimenti penali. Ogni volta i nostri interventi volevano essere da parte nostra un richiamo, una sollecitazione al Governo di tenere alta l'attenzione su questo aspetto, ma pare che tale argomento non interessasse mai il Governo. Adesso che il fenomeno è stato sbattuto in prima pagina, non possiamo più non tenerne conto.

Ieri l'Assessore ci ha descritto tutte le azioni messe in atto, tutto quello che intendono fare per capire meglio la situazione, per prendere informazioni, ma l'impressione che abbiamo avuto ieri, e che adesso ribadiamo, è che la Giunta dica: "non preoccupatevi, la Regione, maggior azionista del casinò, non ha nessuna responsabilità; il "CdA", che è responsabile dell'amministrazione, non ha nessuna responsabilità, tanto che sono disposti addirittura a presentarsi come parte civile contro eventuali colpevoli", come dire: "tutto ha funzionato" e ieri l'Assessore ha fatto tutta una descrizione di alcuni passaggi, rispondendo a domande precise. Questo atteggiamento non lo condividiamo tanto, perché, come le dicevo ieri, sembra che lei "metta le mani avanti", quasi a dire che la Giunta non è responsabile e questo tecnicamente può essere anche vero, ma politicamente no. "Il "CdA" non è responsabile"? Probabilmente non lo è materialmente, ma politicamente credo di sì. Come dire: "noi non siamo responsabili, sono altri i responsabili", allora, chi sono gli altri? Sono i dirigenti? Ma chi ha nominato i dirigenti? Sono i dipendenti? Ma chi ha dato ai dipendenti le indicazioni e chi doveva verificare che quelle indicazioni fossero rispettate? Chi ha autorizzato tutta una serie di operazioni, a cui lei ieri ha fatto cenno... cioè vi è il momento in cui bisogna cambiare certi assegni e sembra che addirittura abbiano verificato che i proprietari di questi assegni non avessero una situazione economica così certa da giustificare simili assegni; eppure, a fronte di queste osservazioni, a fronte della rilevazione di tali elementi, dubbi preoccupanti, nulla si è mosso e nulla si è fatto.

Credo che invece occorra assolutamente fare chiarezza; la Giunta ha detto che provvederà a verificare, a seguire tutta la situazione, noi pensiamo che anche il Consiglio abbia il dovere di capire cosa succede all'interno della gestione del casinò, quali sono i meccanismi di controllo che dovrebbero presiedere e impedire e fare da freno a operazioni di riciclaggio. Il Consiglio ha diritto di verificare se alcune "storture" si sono evidenziate, magari non è chiara l'indicazione di comportamento; per esempio, sono rimasta esterrefatta del fatto che, da un lato, i "rabatteurs" non devono giocare, però sì, possono giocare, è loro permesso ogni tanto, ma non è permesso quando è la tal persona... insomma, anche lì non vi sono indicazioni chiare di comportamento. Credo che vadano individuate con chiarezza meccanismi di controllo più certi e su questi puntare perché i ladri ci sono sempre, ma credo che noi abbiamo il compito, come proprietari di questa casa da gioco, di garantire il massimo di trasparenza delle regole. Per questo chiediamo che il Consiglio, preso atto di questa situazione, indipendentemente dalle indagini che la Giunta, giustamente, vuole fare, tramite la Commissione competente, proceda ad un'indagine conoscitiva, il nostro Regolamento lo consente. La IV Commissione ha fatto, su sollecitazione dell'Assessore, un'indagine conoscitiva sui "benefits" e i vari meccanismi di premiazione di dirigenti e mi chiedo perché si possa anche un minimo di indagine in IV Commissione su tali meccanismi che dovrebbero presiedere all'antiriciclaggio: questa è la nostra richiesta, quindi questo è un impegno che facciamo direttamente al Consiglio. La Giunta fa la sua indagine, giustamente, ma il Consiglio ha il diritto-dovere di informarsi, di "se pencher" su questo problema e di verificare come funzionano i meccanismi interni di controllo, dove non hanno funzionato, dove bisognerebbe intervenire per farli funzionare; per questo chiediamo al Consiglio che prenda atto di tale nostra proposta e che chieda di potere, come IV Commissione, procedere ad un'indagine conoscitiva prevista dal nostro Regolamento.

Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale. Vi sono degli interventi? Se non vi sono colleghi che intendono intervenire, dichiaro chiusa la discussione generale.

La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Il Governo è contrario a tale impegno, la proposta di procedere a un'indagine conoscitiva credo che, al di là di una conoscenza personale dei singoli, che possono partecipare a questo tipo di indagine, non porti a nulla, nel senso che abbiamo una serie di organi preposti che sono riconducibili alla funzione di controllo regionale. Ci sarà modo nella mozione di cui al punto n. 37 di discutere di questo, per migliorare, per dare una "performance" migliore al servizio di controllo ma, rispetto a questo, vedo una notevole contraddizione fra quanto si dice e quanto si fa. Da tutte le parti si dice che la politica si deve allontanare dal casinò ed è la prima volta al mondo che un Consigliere regionale partecipa a un'assemblea sindacale dei lavoratori del casinò! Rispetto a questo, abbiamo una situazione dove da una parte si dice: "qui dobbiamo allontanarci...", dall'altra parte: "vogliamo istituire delle Commissioni di inchiesta", a che pro? Abbiamo gli strumenti per poter fare tutto, funzionano male, hanno delle regole vecchie, modifichiamole, ma non credo che una Commissione come è stata richiesta porti a nulla se non a forti speculazioni di natura esclusivamente politica, perché per i controlli sull'antimafia vi è la "DIA", per i controlli sull'antiriciclaggio vi è la Banca d'Italia, vi sono tutti gli organi preposti. Cosa può dare in più un Consigliere regionale su materie così specifiche, se non aumentare sulle pagine dei giornali tutta una serie di notizie, che male fanno prima di tutto alla Valle d'Aosta e poi al casinò; quindi, rispetto alla mozione, la nostra posizione è di contrarietà.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina, per dichiarazione di voto.

Squarzino (Arc-VA) - Come prima firmataria potrei anche intervenire di più, comunque...

Assessore, capisco la sua posizione, infatti con questa mozione non vogliamo impegnare il Governo, il nostro obiettivo non è chiedere al Governo di fare qualcosa, Governo che - e qui riprendo una battuta che mi suggerisce il collega Fiou - fra "il dire e il fare" è molto più in contraddizione di noi Consiglieri e di noi del nostro gruppo anche. Voi potete fare, giustamente, le vostre indagini, ma o il Consiglio regionale non è chiamato mai in nessuna occasione ad esprimere un giudizio o una valutazione sul casinò ed è considerato un soggetto che nulla ha a che fare con il casinò, per cui mai il Consiglio regionale interviene sul casinò, mai è chiamato a dire la sua sui bilanci, mai è chiamato a dire la sua sui piani di sviluppo, mai è chiamato a dire la sua su investimenti - vedi acquisto "Billia" ed altri per quanto riguarda l'accerchiamento - o ad esprimere il suo parere su questo argomento, allora lei può a ragione dire: "il Consiglio regionale perché si deve occupare all'improvviso del casinò?". Dato che il Consiglio regionale è periodicamente chiamato a dare il suo assenso, a dire "sì" o "no" a bilanci e ad altre decisioni, che sono anche la conseguenza di tutto un modo di lavorare, credo che il Consiglio regionale abbia il diritto-dovere di occuparsi di queste cose. Lei, quando è nata l'indagine conoscitiva sul "dossier Bo", non ha detto: "no, questa è una cosa che riguarda il casinò, non deve riguardare la politica, i Consiglieri non devono occuparsi di queste cose..."

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... appunto, ma lei ha fatto di tutto affinché vi fosse una Commissione di indagine su questo "dossier", Assessore. Credo che anche su tale punto il Consiglio sia autonomo, magari quest'ultimo pensa come l'Assessore Marguerettaz, e va bene, prendiamo atto che i Consiglieri non hanno voglia di occuparsi di problemi che riguardano il casinò e tutta la Valle d'Aosta, prendiamo atto di questo, ma che sia il Governo a dire: "voi, Consiglio, non dovete occuparvi di questo" lo trovo gravissimo, lesivo dei diritti e delle responsabilità del Consiglio.

Président - Je soumets au vote la motion:

Conseillers présents et votants: 29

Pour: 9

Contre: 20

Le Conseil n'approuve pas.