Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2212 du 25 octobre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2212/XII - Interventi per il rilancio del Traforo del Gran San Bernardo. (Interpellanza)

Interpellanza

Venuto a conoscenza della diminuzione del traffico turistico e pesante attraverso il Tunnel del Gran San Bernardo, a partire dal 2002 anno della riapertura del traforo del Monte Bianco e della prematura scomparsa dell'allora presidente della Sitrasb dott. Paul Charbonnier;

Tenuto conto che pochi miglioramenti avvenuti nei primi otto mesi del 2006, in termini di traffico, sono in massima parte riferiti alla chiusura temporanea del traforo del Gottardo;

Preso atto che il risultato netto del bilancio 2005 Sitrasb, di 1,04 milioni di euro, è stato ottenuto attraverso la dismissione di alcuni beni non più considerati strategici e che il miglioramento del risultato del 1° semestre 2006, pari a 200.000 euro è legato al sensibile progresso dei ricavi lordi di pedaggio;

Ricordato il progetto di messa in sicurezza della galleria attraverso la realizzazione di un tunnel di sicurezza parallelo all'attuale, anche al fine di esternalizzare rispetto al traffico veicolare l'oleodotto attualmente posizionato al di sotto del manto stradale;

Constatato che questa via di comunicazione, fondamentale per gli scambi commerciali, produttivi, culturali e turistici fra la comunità francofona e germanofona vallesana e la nostra comunità, è fortemente penalizzata dall'esorbitante pedaggio richiesto e che le forme di abbonamento comunque prevedono un costo superiore ai 10€, per una tratta autostradale a velocità limitata di poco più di cinque chilometri;

Richiamata la composizione societaria, che vede, oltre alla maggioranza detenuta dalla regione, una partecipazione di minoranza del gruppo Gavio, notoriamente aggressivo in termini di acquisizioni di partecipazioni autostradali detenute da enti pubblici;

Interpellano

il Presidente della Regione per conoscere se intenda:

1) dare indicazioni, in quanto socio di maggioranza della Sitrasb, per una forte attività di marketing, rivolta in particolare ai cantoni di Vaud, Fribourg, Valleise-Wallis, nonché agli operatori economici della Svizzera romanda e dell'agglomerato di Basilea, al fine di incrementare soprattutto il traffico leggero turistico nell'utilizzo del Tunnel del Gran San Bernardo;

2) proporre allo stesso Consiglio di amministrazione di predisporre tariffe agevolate per i residenti valdostani e vallesani, anche sull'andata e ritorno semplice, a tariffe omogenee con quelle di una normale tratta stradale, con l'obiettivo di favorire l'incontro delle due comunità;

3) continuare a privilegiare la proprietà pubblica delle infrastrutture autostradali, anche nella prospettiva di impedire che anche nel Tunnel del Gran San Bernardo si attui da parte dei concessionari privati la politica già vista nel tratto autostrade Aosta-Quincinetto, caratterizzata da una grande tempestività nell'aumentare i pedaggi e nella grande lentezza nell'attuare gli investimenti infrastrutturali previsti, dalle protezioni antirumore, alle protezioni per separare le corsie di marcia, ecc.;

4) quale siano le prospettive per la realizzazione della galleria di servizio e di messa in sicurezza.

F.to: Sandri - Fontana Carmela

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Crediamo che l'interpellanza sia molto chiara nella sua premessa; vogliamo attirare l'attenzione su una situazione della "SITRASB" che già ha illustrato il Presidente Caveri nelle sue comunicazioni stamani, ma che deve avere un'attenzione molto maggiore di quanto non le sia stata data finora.

Siamo preoccupati sulla situazione della "SITRASB", perché vediamo che dal decesso del Presidente Charbonnier, che aveva fatto di questa società un gioiello del "sistema Valle d'Aosta" ad oggi la situazione si è deteriorata, nel senso che abbiamo l'impressione che vi sia un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni della gestione di Charbonnier, in cui, al di là del traffico aumentato per la chiusura del traforo del Monte Bianco, vi era stato un "trend" positivo legato alla grande attività promozionale che veniva fatta nei territori dei Cantoni Vallese, Vaud e Fribourg, contingenti al nostro e anche nel Cantone di Bâle-Campagne, in modo che tutta una serie di operatori sia turistici che persone private o imprenditori utilizzassero questo itinerario per i loro spostamenti.

Da questo punto di vista, vediamo un calo dei passaggi e anche le dichiarazioni che abbiamo visto su "Il Sole 24Ore" dell'Amministratore Vietti, che dice: "siamo riusciti ad ottenere un risultato positivo per 1,04 milione di euro solo grazie alla dismissione di alcuni beni considerati non più strategici al fine del perseguimento e della realizzazione di obiettivi societari"... ci sembra che vi sia un atteggiamento remissivo all'interno di questa società, un atteggiamento di scarsa voglia di promuovere tale infrastruttura, soprattutto laddove ci troviamo di fronte a una scelta strategica che è quella della messa in sicurezza del traforo con la costruzione della galleria di sicurezza, parallela all'attuale galleria e collegata attraverso delle opportune vie di fuga, ma che consente di spostare il tubo di petrolio che corre sotto l'attuale manto stradale e che non è il massimo dal punto di vista della sicurezza.

Ancora ieri, guardandoci come unica simpatica trasmissione di informazione sulla Svizzera romanda il telegiornale, abbiamo scoperto che gli Svizzeri si dicono pronti, ma che siamo noi ad essere in difficoltà. Il Presidente stamani ha annunciato una parte delle spiegazioni, vorremmo però capire meglio quando e come si riuscirà a fare, anche attraverso chiarificazioni rispetto all'impegno della Regione in tutto questo "affaire", a difesa di una società che è di proprietà regionale, ma che ha un partner privato molto aggressivo sulle partecipazioni.

Se vi è un obiettivo di questa interpellanza, è quello di far riflettere tutta la popolazione e non solo il quadro politico sul fatto che è una delle infrastrutture più care nel mondo, perché, a fronte del fatto che è un tratto autostradale di poco più di 5 chilometri, la tariffa di attraversamento in un senso è di 22,40 euro per un'autovettura e di 35,6 euro per l'andata e ritorno, cioè tariffe con cui mediamente in vettura si va da Aosta a Ventimiglia passando molte più gallerie di quanto non sia la lunghezza del Gran San Bernardo. È chiaro che le tariffe sono legate all'ammortamento degli impianti, ma credo che, da quando è stato costruito 40 anni fa, oggi ci saremmo già pagati un paio di volte il Gran San Bernardo.

Non dico di fare modifiche su tutta la tariffazione, che probabilmente è legata alla convenzione con l'"ANAS", ma che vi siano per i Valdostani e per i Vallesani delle possibilità di biglietti anche singoli a tariffa ridotta credo sia opportuno. Che vi sia scarsa volontà da parte dell'Amministrazione regionale in merito è anche dimostrato dalle promozioni sul sito della "SITRASB", se si va a vedere a promozioni, fra le varie iniziative non c'è un'istituzione della Valle d'Aosta - Forte di Bard, musei regionali, Casinò di Saint-Vincent... - che consenta lo sconto così come fanno gli Svizzeri. Gli Svizzeri utilizzano questo... se tu vai al "Fort du Valais", paghi solo l'andata e non paghi il ritorno; da noi per la "Foire de Saint-Ours" e per tali manifestazioni perché non possiamo fare le stesse cose? Questa interpellanza è per riportare l'attenzione su tale collegamento transfrontaliero, perché non vorremmo che l'amicizia con i Francofoni vallesani, anche se sono anche germanofoni, sia nelle intenzioni di questa maggioranza più una cosa di cui "riempirsi la bocca" che non un atto pratico.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Ovviamente, intervenendo nella mia duplice veste di Assessore al bilancio e alle partecipate e di Consigliere di zona del Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses facente parte dei "Pays du Grand Saint-Bernard", do una doppia lettura all'interpellanza del collega Sandri: una più nobile, che apprezzo, vuole portare all'attenzione del Consiglio un tema molto importante, affrontato dal Presidente in premessa, ci possiamo tornare nell'affrontare questa interpellanza; l'altra forse meno nobile, e che non condivido, è quella di fare una classifica di quelli che hanno fatto bene e di quelli che hanno fatto male e, se poi andiamo a sovrapporre quelli che hanno fatto bene e quelli che hanno fatto male, andiamo a ricondurre l'appartenenza ai "DS" di quelli che hanno fatto bene e ad altre componenti politiche per coloro che hanno fatto male.

Se abbandoniamo questa lettura, cercando di fare un ragionamento più onesto e corrispondente alla realtà, vi sono una serie di criticità e di problemi che nessuno vuole nascondere; però, dal punto di vista della lettura, cerco di dare dei dati. I primi dati devono permettere un confronto fra i passaggi del 1998 e quelli del 2005: quelli del 1998 sono i passaggi prima della chiusura drammatica del Monte Bianco e quelli del 2005 sono i dati annuali che abbiamo a disposizione rispetto all'ultimo anno solare terminato. Se facciamo questo confronto, nel 1998 i passaggi complessivi erano 525.664; nel 2005 i passaggi sono diventati 585.468. Sicuramente quello che voglio dire è che è assolutamente apprezzabile l'attività fatta dall'amico Charbonnier prematuramente scomparso, ma, rispetto a questi dati, il collega Sandri forse nel leggere dall'estratto del giornale non aveva tutti i dati correttamente esposti. Oltre a quelli del giornale, le statistiche sono queste, quindi era per dirle che l'incremento percentuale dell'11,4% è così distinto: 8,9% del traffico pesante e 11,65% del traffico turistico, però le metto a disposizione la sua tabella. Dunque 1998, ultimo anno prima dell'esplosione dei passaggi rispetto alla chiusura del Monte Bianco, 2005 ultimo esercizio; quindi siamo in una situazione di notevole incremento. Dico questo anche in virtù di situazioni che hanno penalizzato il Tunnel del Gran San Bernardo e quali sono? Sono le politiche della Svizzera che hanno introdotto delle importanti tassazioni, quindi, rispetto al passaggio dei "poids lourds", hanno introdotto un aumento significativo delle "redevances" dei mezzi pesanti. Questa tassa che viene applicata ai mezzi pesanti che transitano sul territorio elvetico rende meno appetibile la tratta in questione. Questi sono i dati, dopodiché vi è la necessità di fare un'azione significativa al fine di promuovere un traforo internazionale che passa in mezzo ai luoghi più belli del mondo; quindi, rispetto a questo discorso, sono sensibile e mi unisco alle esortazioni del collega Sandri. Rispetto a questo tipo di attività, segnalo che, da un lato, vi sono delle promozioni che sono state ricordate; vi sono tutta una serie di eventi - siccome nell'interpellanza si parla anche di agevolazioni sulla tratta semplice, non sull'andata e ritorno - che permettono, presentando il biglietto di partecipazione ad un evento, di avere il ritorno gratuito. Si tratta quindi di inserirsi... prendiamo atto anche di questo e sollecitiamo tutti i vari enti che hanno autonomia ad approfittare di tali opportunità che sono state progettate all'interno del progetto "Interreg aux Pays du Grand Saint-Bernard", che ha visto la "SITRASB" come capofila, al fine di promuovere i vari transiti.

Un'altra cosa interessante riguarda una sensibile riduzione che avremo tra poco con l'entrata in vigore finalmente del provvedimento introdotto nella finanziaria del 2003, che considera la prestazione del traforo esente da IVA, quindi su questa tratta vi sarà un 20% di riduzione, una riduzione che credo potrà essere di grande interesse per i Valdostani. Nell'ambito della "misurazione", collega Sandri, lei non deve contenere i 5 chilometri, perché gli effettivi sono 16 chilometri, che sono molto costosi, perché purtroppo quell'impianto è stato fatto quasi tutto in viadotti e ha dei costi proibitivi. Infatti il trattamento invernale e i sali hanno compromesso il cemento armato, che ha dovuto anno per anno subire delle manutenzioni importanti; quindi parliamo di costi di gestione molto elevati.

Dal punto di vista delle tariffe, il collega Sandri sa che le tariffe sono definite in ambito di convenzione, quindi non è una scelta unilaterale; vi è un'azione che deve essere concertata con i rispettivi enti concedenti, che sono, da un lato, l'"ANAS" e, dall'altro, il Cantone del Vallese. Dal punto di vista delle tariffe, quindi sapete che le concessioni si definiscono sulla base di due criteri: il tempo e i rientri tariffari e il "mix" di tali soluzioni ha portato a questo tipo di ragionamento.

Vi è inoltre l'aspetto del tunnel di sicurezza, che sicuramente è un'opera indispensabile che è stata già valutata dal punto di vista tecnico dall'"ANAS", dicendo che si tratta di una struttura indispensabile che merita un finanziamento pubblico. Il Dott. Charbonnier ha fatto bene a lanciare all'epoca questa operazione; rispetto alle assicurazioni che egli probabilmente aveva avuto a livello verbale, abbiamo lanciato un progetto cercando di convincere i partners svizzeri, ma purtroppo tale progetto non aveva documentalmente l'impegno dello Stato italiano, piuttosto che dell'"ANAS", di contribuire sensibilmente, così come per tutti gli interventi che vanno a vantaggio della sicurezza. Ecco perché questo tipo di attività è un'attività che deve essere portata avanti con forza da parte di tutti ed ecco perché oggi si parlava di emendamenti alla finanziaria, per costringere il Governo a prendere in seria considerazione questo intervento e soprattutto nella considerazione che quest'ultimo non farà che aggravare i conti economici della società, perché, indipendentemente dai costi di costruzione, questo intervento dal giorno dopo che sarà terminato comporterà delle spese aggiuntive rispetto alla gestione, perché vi saranno costi energetici, costi manutentivi e bisognerà presidiare questo tunnel di servizio e dal giorno dopo della sua ultimazione il conto economico della "SITRASB" non avrà dei benefici, ma dei costi aggiuntivi.

Quanto alle intenzioni del Governo regionale rispetto alla partecipazione, non abbia dubbi il collega Sandri, nessuno si è mai immaginato di privarci della maggioranza in questa società, né tanto meno ci siamo immaginati di "annacquarla" in altre partecipazioni che ci vedono minoritari; quindi vi è una nostra seria volontà di mantenere lo "status quo". Rispetto al bilancio del 2005, corrisponde a verità il fatto che il conto economico ha avuto dei risultati positivi in virtù di dismissioni.

Evidenzio un altro aspetto che forse i giornali non hanno riportato: la società ha avuto dei risultati economici di un certo tipo anche in virtù di una convenzione che ha sottoscritto con "ANAS" per la progettazione della galleria che evita gli abitati di Saint-Oyen e di Etroubles, al fine di creare un percorso alternativo che metta in sicurezza i 2 abitati. Nel fare questo la società si è appesantita di spese progettuali molto importanti, a memoria mi verrebbe da dire 1,5 milione di euro, ma, se non è così, poco ci manca. Questa convenzione ha portato a fare alla società dei progetti su una tratta di una statale non sua, con l'impegno da parte di "ANAS" di rimborsare la società all'atto dell'approvazione dell'inizio lavori. Con tali "chiari di luna" non solo non si fa la galleria di servizio, non si fanno neanche queste 2 gallerie, quindi all'interno di tale quadro la società è di nuovo appesantita da costi che ha messo nel conto economico per più di 1,5 milione di euro e che ad oggi non possono essere inseriti nel bilancio come credito, perché i crediti devono essere certi ed esigibili, e abbiamo questa posta sospesa.

Per concludere la mia risposta, sperando di aver dato gli elementi e mettendo a disposizione i dati, abbiamo una situazione che è migliore rispetto al 1998, ma che si impoverisce ogni anno. È stata sollecitata in sede di Assemblea con mia dichiarazione a verbale un'attività importante di promozione su tutta l'area francofona e sui cantoni più lontani; accogliamo il fatto di promuovere l'attività e le possibilità commerciali del traforo alle nostre iniziative di tipo commerciale, la partecipazione pubblica non è messa in discussione. Quanto alla volontà di fare la galleria di servizio, qui richiamo tutte le considerazioni fatte dal Presidente e associo le mie al fine di poter risolvere un annoso problema.

Presidente - La parola al Consigliere Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Devo dire che non sono soddisfatto della risposta nella parte iniziale, perché non ho capito due cose. Cosa intende l'Assessore per Consigliere di zona? Credevo che i nostri elettori fossero tutti uguali, non so se fra i suoi elettori ve ne sono di serie "A" e di serie "B", cioè quelli della sua zona valgono più di quelli delle altre zone...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... ho capito, gli elettori ne terranno conto prossimamente come ne hanno tenuto conto negli ultimi mesi.

Credo che, quando lei differenzia la tradizione dei "DS", "PCI-PDS" e quella dell'"UV", lei illustri semplicemente una situazione di fatto: prendete atto che siamo più bravi e dovete arrendervi all'evidenza.

Per quanto riguarda i dati, so che lei è un campione di elusione, nel senso di trovare tutte le "gabole" per riuscire a... pur nel limite della legge. Il paragone non deve essere fatto fra il 1998, che era la gestione a cui mi riferivo, ma con la gestione attuale cominciata nel 2003. Dal 2003 ad oggi i passaggi "in toto" sono scesi da 630mila a 585mila - legga, Assessore... - il traffico turistico è sceso da 552mila a 528mila, il traffico pesante da 78mila a 56mila, questi sono i risultati, non quelli che ha raccontato lei, cercando furbescamente di mischiare due gestioni diverse!

La questione che poi volevamo presentare mi fa piacere che l'abbia invece colta, nel senso che ci rendiamo tutti conto che, dal punto di vista dei collegamenti intervallivi, interregionali, internazionali e transfrontalieri, questa è una struttura fondamentale e quindi che lei si appelli a tutti gli enti affinché facciano come gli enti svizzeri, molto attivi da questo punto di vista, per facilitare gli scambi credo sia molto utile. La posso informare che, insieme con il mio gruppo consiliare, il 4 novembre ci recheremo a Sion ad incontrare Marcelle Monnet, Capogruppo del partito socialista svizzero-romando del Vallese romando per promuovere, insieme con i colleghi vallesani socialisti, la possibilità di ridurre... non in abbonamento, ma anche la tratta semplice per gli abitanti delle due zone.

Credo che sullo sviluppo del traforo si debba guardare in avanti. Lei ha parlato di costi, non possiamo che "stracciarci le vesti", essere con lei e piangeremo anche sotto qualche albero vedendo il dramma dei costi che la devono angosciare, ma lei potrebbe anche mettersi lì a "buttare" un po' di fantasia per promuovere. Sono convinto che nella nuova galleria di servizio chi farà passare il petrolio pagherà molto di più di quanto non paghi adesso come affitto annuale per molti e molti anni, tant'è vero che da mie informazioni so che sarebbero disposti a dare una significativa quantità di soldi per la costruzione stessa di questa cosa a mo' di prestito o altra cosa. D'altra parte nulla vieta, visto che lei è anche a capo dell'informatica, di prevedere il passaggio di fibre ottiche o altre cose, perché anche questo porta reddito; quindi in questa "cosa" vediamo che forse andare sempre a prendere dalle tasche dei cittadini non è la cosa migliore del mondo. Secondo me, pensare di arrivare a 10 euro a tratta semplice e a 15 euro andata e ritorno per i cittadini valdostani e vallesani non è un obiettivo impossibile da raggiungere.

Ultima questione: il finanziamento del tunnel di sicurezza. Ricordo che, quando si finanziano opere di questo genere, metà di ciò che si investe torna immediatamente nel territorio in cui è stato generato l'investimento, per cui se dovessimo spendere 100 milioni di euro, 25 rientrano subito nel vallese e 25 in Valle d'Aosta attraverso le imprese e tutto ciò che circonda l'attività; per cui dico che la Valle d'Aosta deve capire che, se si vogliono realizzare le cose e non fare solo degli annunci - sport in cui qualcuno in questa sala è particolarmente prestigioso -, ma anche realizzare le cose, bisogna sborsare anche un po' di lira, proprio perché c'è questo ritorno immediato. È un cambiamento di logica su cui si può lavorare, soprattutto perché diventa facile scaricare sullo Stato, che è al disastro, le responsabilità che certamente ha, ma non possiamo aspettare i disastri italiani per non fare le cose nella nostra Regione.

Presidente - Vista l'ora penso di non potervi proporre un'altra interpellanza. I lavori sono aggiornati al pomeriggio.

La seduta è tolta.

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La seduta termina alle ore 12,55.