Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2213 du 25 octobre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2213/XII - Studio per la costituzione di un soggetto giuridico privato per la commercializzazione dei prodotti artigianali. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che:

- la Giunta regionale con deliberazione 2809 del 29/09/2006 ha conferito un incarico finalizzato alla costituzione di un soggetto giuridico privato per la commercializzazione dei prodotti artigianali;

- le funzioni ipotizzate per tale nuovo soggetto giuridico attualmente sono svolte dall'IVAT istituito con L.R. 10/85;

- il recente commissariamento dell'IVAT;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

Il Presidente della Regione e gli Assessori delegati per conoscere:

1) se il soggetto giuridico di cui in premessa prelude ad una soppressione dell'IVAT;

2) se alla ipotizzata veste giuridica privatistica corrispondono capitali pubblici minimi o, invece, maggioritari;

3) se sono state coinvolte nel percorso di cui alla deliberazione sopra indicata le rappresentanze delle categorie interessate.

F.to: Frassy - Lattanzi

Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, La Torre.

La Torre (FA) - L'interrogazione giunge opportuna, nel senso che probabilmente la deliberazione non è stata ben interpretata, quindi questa interrogazione mi permette di spiegare ai Consiglieri il vero senso.

Credo che la posizione del mio Assessorato, enunciata già parecchi mesi fa, cioè quella di creare dei momenti di sostegno alle imprese, trovi in questo caso una delle sue espressioni, tant'è vero che questa deliberazione va proprio in questo senso, perché getta quei presupposti di preparazione di eventuali possibili scelte che le imprese, che in questo caso sono quelle citate nell'interrogazione, potranno poi effettuare.

Cosa stiamo cercando di fare? Tra l'altro questo era anche uno degli obiettivi dirigenziali che erano stati dati nell'Assessorato, quello di creare una serie di opportunità, una serie di valutazioni supportate dalla Regione, da offrire alle imprese che devono commercializzare i prodotti. Questo è lo spirito della deliberazione: creare con uno studio sostenuto e pagato dalla Regione un percorso di opportunità, un ventaglio di ipotesi su cui le aziende, che sono alla ricerca di nuovi mercati e di ampliare le loro possibilità, possano verificare se esistono le convenienze per associarsi e mettersi insieme. Questo non vuol dire che la Regione presuppone la nascita di un nuovo soggetto; mette semplicemente a disposizione degli imprenditori con le sue risorse, in questo caso uno studio, ma è obiettivo del nostro Assessorato di fare numerosi di questi studi, dei percorsi che loro valuteranno e su cui decideranno come meglio muoversi in funzione dei risultati dello studio. Questo poi è enunciato con chiarezza negli obiettivi dirigenziali che mi sono preoccupato di farvi avere; quindi non c'è alcuna volontà da parte della Regione di andare a creare nuovi soggetti giuridici, poi se i privati vorranno intervenire e se lo vorranno fare con i loro capitali, perché c'era una domanda che forse faceva riferimento all'ipotesi di capitali, qui evidentemente tutte le decisioni vengono rimandate alle imprese private, che saranno libere di decidere come meglio credono. Questo credo sia un compito del nostro Assessorato: creare occasioni di sviluppo, supportarle con degli studi concreti, questi studi a volte le imprese non li fanno perché non hanno sufficienti capitali, né energie da investire in quelle direzioni, questo lo dobbiamo fare noi, e poi lasciare al libero arbitrio delle imprese valutare se attraverso quegli studi e quelle opportunità che creiamo ci siano delle possibilità per conquistare dei mercati nuovi.

Non c'è quindi assolutamente l'ipotesi di un nuovo soggetto giuridico, né tantomeno la soppressione dell'IVAT, perché invece è nostra intenzione, avendo finito il commissariamento e avviandoci al rilancio dell'istituto IVAT, assolutamente non c'è alcuna intenzione né di ridurne la portata, né di andarlo a sopprimere quanto meno; non ci sono capitali pubblici, quindi assolutamente da parte della Regione c'è solo presa in carico dei costi dello studio; per quel che riguarda il coinvolgimento delle categorie interessate questo è un processo che era già stato iniziato con le categorie, quindi lo studio già era qualcosa che all'interno era stato trattato con il coinvolgimento delle categorie interessate. Poi anche con la documentazione che ho predisposto e che vi fornirò, credo che la mia spiegazione possa aver fatto comprendere come non ci sia niente dietro questa deliberazione, se non la volontà di aiutare gli imprenditori.

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Assessore, lei ci è particolarmente simpatico, di conseguenza non vogliamo infierire più di tanto, però penso che lei possa contribuire a risolvere il problema dei suoi ex compagni di partito di "Stella Alpina", perché il nuovo Assessorato è il suo. Il suo è l'Assessorato del "funambolo", il suo è un Assessorato che sta al di sopra della politica valdostana. Non so, ma era giugno di quest'anno e lei era già Assessore; rispose a una nostra iniziativa e ci disse: "da qui a 30 giorni posso impegnarmi a portare tale legge modificata e rinnovata". È questo che vorremmo sapere: quale legge? La legge a cui lei faceva riferimento era la legge istitutiva dell'IVAT che è la legge n. 10/1985. La questione dell'IVAT mi sembra che le stia sfuggendo di mano; so che lei ha mani ampie e riesce sempre ad agguantare le situazioni, ha fatto così con la legge n. 19, sta facendo così con gli "Euro 0"...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... si, la legge n. 19 è quella a cui andrà a mettere mano successivamente, perché si era impegnato rispondendo ad un'altra iniziativa, sulla legge n. 6.

Nel momento in cui abbiamo scritto questa interrogazione, avevamo raccolto una serie di preoccupazioni che giravano nell'ambiente degli artigiani o, meglio, di quei soggetti che sono sinergici con l'IVAT, cioè artigiani della tradizione della produzione regionale, artigianato di tradizione come si suol dire, e allora lei dice: "no, questo soggetto giuridico non prelude alla soppressione dell'IVAT". Ebbene, siamo contenti di apprendere che oggi, a fine ottobre, ci sia questo convincimento, perché a giugno il convincimento era diverso: nelle more di quel commissariamento che era stato adottato, fra i vari problemi c'era quello di individuare una forma diversa per gestire ciò che gestiva l'IVAT.

Oggi prendiamo atto che l'IVAT rimane e prendiamo atto che quei 30 giorni che sono scaduti 90 giorni fa, non hanno portato ancora a nulla di concreto. Prendiamo atto che oggi l'IVAT rimane; probabilmente la legge istitutiva verrà modificata e nel frattempo viene dato un incarico, affinché dei soggetti privati possano fare delle cose private. Si chiama "distrazione di fondi pubblici"...

(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... come no? Lei mi dice: facciamo delle cose che riguardano i privati e riguardano i privati ... come no? Lo ha scritto in deliberazione! La deliberazione dice: "la costituzione di un soggetto giuridico", lei diceva "nessun soggetto giuridico" - c'è scritto qui - "che interpreti le esigenze per gli aspetti promozionali e commerciali", perciò ribadisco "distrazione di fondi pubblici a fini personali", personali delle persone che ne beneficiano, non personali suoi, sia chiaro! Dopodiché il problema dell'IVAT rimane, Assessore, e penso che sul problema sarebbe bene fare una riflessione, perché quando questo Consiglio, sul finire della scorsa legislatura, approvò la legge n. 2/2003, "Tutela e valorizzazione dell'artigianato valdostano di tradizione", avevamo espresso un giudizio negativo sul disegno di legge, perché avevamo detto che andava ad irrigidire in maniera eccessiva quel settore dell'artigianato tradizionale che ha avuto la capacità nei secoli di mantenersi, ma evolvendosi senza essere imprigionato nei rigidi binari di un atto normativo, come quello che voi nel 2003 avete voluto fare.

Oggi il problema dell'IVAT nasce da questa difficoltà di conciliare l'artigianato di tradizione con le esigenze di conto economico, di commercializzazione e di innovazione che anche nell'ambito dell'artigianato tradizionale possono trovare spazio. Le persone che si sono dimesse erano fiduciari vostri, fra i 3 dimessi 2 erano fiduciari su nomina della Giunta e dovevano dare interpretazione a quella che era la legge, in particolare la legge del 2003 e alle deliberazioni attuative di quella legge. Allora il problema - prima ancora che dell'IVAT - è politico, ed è per questo che ritengo la sua risposta insufficiente. Il tempo è scaduto; presenteremo per il prossimo Consiglio un documento di indirizzo.