Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2148 du 21 septembre 2006 - Resoconto

OGGETTO N. 2148/XII - Impegno per ridurre la presenza di automezzi maggiormente inquinanti. (Approvazione di mozione)

Mozione

Considerato che il rilevamento della qualità dell'aria anche in Valle d'Aosta evidenzia una situazione di forte criticità in relazione ad inquinanti che sovente superano i limiti imposti dalla normativa comunitaria;

Appurato che tale fenomeno è imputabile anche alle emissioni dovute alla circolazione degli autoveicoli, ed in particolare di quelli di fabbricazione meno recente e quindi maggiormente inquinanti;

Appreso che risultano ancora immatricolati e circolanti in Valle d'Aosta oltre 8000 veicoli la cui classe ambientale di appartenenza è riconducibile alla definizione "pre EURO 1", quindi certamente inferiore al rispetto delle direttive C.E. 91/441, CE 93/59 e CE 97/24 e successive, in materia di classi ambientali;

Constatato che provvedimenti quali targhe alterne, blocco totale o parziale della circolazione, con tutti i problemi e i disagi conseguenti, non sembrano sufficienti per la risoluzione del problema legato all'inquinamento atmosferico;

Ritenuto che nemmeno le misure adottate dalla Giunta regionale con deliberazione 1753 del 15/6/2006 potranno contribuire in modo apprezzabile alla risoluzione del grave problema dell'inquinamento atmosferico;

Preoccupato inoltre della concreta possibilità di incorrere in misure sanzionatorie da parte della Commissione Europea che potrebbero ricadere in modo pesante e negativo sui bilanci regionali, qualora non risultassero adottate tutte le possibili azioni tendenti a ridurre le emissioni inquinanti;

tutto ciò premesso

Il Consiglio regionale

Impegna

la Giunta regionale:

1) a prevedere, nella predisposizione del bilancio preventivo, per l'anno 2007 e triennale 2007/2009, all'accantonamento delle risorse necessarie per l'avvio di interventi volti ad incentivare la più rapida diminuzione degli automezzi più inquinanti dell'attuale circolante in Valle d'Aosta, allo scopo di ridurre le emissioni inquinanti;

2) a predisporre entro il mese di novembre 2006 un provvedimento legislativo che preveda:

a) incentivi alla rottamazione di mezzi con omologazione precedente ad "EURO 1", se alimentati a benzina, ovvero con omologazione precedente ad "EURO 2" per quelli alimentati a DIESEL;

b) buoni sconto per l'acquisto di veicoli con motorizzazioni non inferiori all'"EURO 4", in sostituzione di quelli di cui al precedente punto A);

c) ulteriori agevolazioni per l'acquisto di mezzi alimentati a metano ed a G.P.L..

F.to: Rini

Président - La parole au Conseiller Rini.

Rini (GM) - Credo che il problema dell'inquinamento atmosferico sia ritenuto reale e da risolvere anche da molti Consiglieri presenti in quest'aula. Ho presentato tale mozione e sono soddisfatto del fatto che successivamente anche altri abbiano condiviso la preoccupazione e presentato altre iniziative, proponendo delle soluzioni certamente da valutare con serietà, ma tutte tendenti alla riduzione delle emissioni nell'atmosfera di gas nocivi. Sappiamo che il rilevamento della qualità dell'aria anche nella nostra Regione presenta ancora una situazione di forte criticità in relazione ad alcuni inquinanti che continuano a presentare frequenti superamenti dei limiti imposti dalla normativa comunitaria e che buona parte dei gas nocivi sono prodotti dal traffico automobilistico ed in parte consistente da mezzi datati e non provvisti di sistemi di depurazione adeguati. È da ricordare fra l'altro che anche il nostro Paese ha ratificato il Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni nell'atmosfera di gas inquinanti, per cui anche la nostra Regione potrebbe incorrere nelle pesanti sanzioni previste, quindi è sicuramente ragionevole cercare di eliminarli. L'incentivo non può che essere a mio avviso l'elargizione di un contributo alla rottamazione.

Voglio ricordare che in Valle d'Aosta circolano ancora circa 8.000 veicoli con classi ambientali "pre Euro1" e che i provvedimenti fin qui addottati, quali circolazione a targhe alterne, blocco della circolazione, bollino blu, eccetera, non sono stati che dei palliativi e hanno prodotto dei gravi disagi con dei problemi di vario genere che tutti ben conosciamo. Non parliamo poi della deliberazione di Giunta n. 1753 del 15 giugno 2006, con la quale veniva deciso di non assegnare ulteriori quote di benzina in esenzione fiscale per i veicoli appartenenti alla classe ambientale cosiddetta "pre Euro 1". Io, come molti altri Consiglieri sia di maggioranza, sia di opposizione, sono stato veramente sorpreso e stupito di quella deliberazione che fra l'altro ha creato molto malumore nella popolazione. Sono convinto che non sempre si possano proporre dei provvedimenti che accontentano tutti e che a volte bisogna, se necessario, avere il coraggio di scontentare qualcuno nell'interesse generale, ma in questo caso il provvedimento secondo me non fa che penalizzare le fasce deboli e non porterà alcun vantaggio sul piano dell'inquinamento dell'aria. In genere chi possiede i mezzi di fabbricazione meno recente non "naviga nell'oro" e, se avesse le disponibilità finanziarie sufficienti, sarebbe ben lieto di possedere un veicolo nuovo e meno inquinante. Visto che non può farlo, con o senza buoni carburante continuerà ad usare l'auto che possiede e, quando sarà costretto a sostituirla, probabilmente si dovrà accontentare di un mezzo usato, non di ultima generazione che inquina e che non gli consentirà di avere i buoni carburante: ecco che, come al solito, a pagare è sempre il meno abbiente. Sono convinto che chi possiede auto di più recente costruzione, ma di elevata cilindrata, non avendo probabilmente grossi problemi finanziari, circola molto di più ed in proporzione può inquinare più di chi ha un'auto da rottamare, godendo dell'assegnazione dei buoni carburante. Se si ritiene che i buoni carburante siano causa d'inquinamento, è giusto intervenire, ma in modo complessivo, rivedendo tutto il sistema e, se è il caso, pensare all'introduzione di buoni per il riscaldamento che potrebbero essere utilizzati da tutti, comprese le fasce deboli che non posseggono nemmeno l'auto e che vivono nel disagio maggiore. Insisto: la decisione di abolire i buoni carburante per le auto vecchie, per rispettare l'ambiente, come asserito dall'Assessore Marguerettaz in un'intervista pubblicata su di un settimanale di informazione regionale, non ha senso, penalizza i meno abbienti e non può risolvere il problema di base!

Tornando alla mozione, secondo me, il contributo alla rottamazione è una via da percorrere e provvedimenti che vanno in tal senso stanno per essere messi in atto in altre Regioni, come per esempio nel vicino Piemonte che come Giunta ha già provveduto ad accantonare notevoli risorse da indirizzare in tal senso. Non voglio divulgarmi troppo, anche perché credo che la mozione sia abbastanza chiara e comprensibile. In sostanza, se si vorrà andare nel senso da me auspicato, ci vogliono le risorse necessarie e queste devono essere rese disponibili nel bilancio. Vorrei ricordare che incentivare la rottamazione, e di conseguenza l'acquisto di veicoli nuovi, può portare nelle casse regionali delle risorse in più, in quanto i 9/10 dell'IVA pagata finiscono nelle casse della Regione. Parte di queste entrate potranno essere dirottate nel capitolo da prevedere per la rottamazione. Bisognerà poi predisporre un provvedimento legislativo da sottoporre all'esame delle Commissioni consiliari competenti in tempi brevi e 2 mesi mi sembrano più che ragionevoli. Con le incentivazioni che ho voluto ipotizzare credo che il parco di veicoli obsoleti e più inquinanti circolanti in Valle verrà ridotto ed il problema dell'inquinamento in parte risolto. Non sarà certamente sufficiente, ma sarà un primo passo, molto rimarrà da fare anche in altri settori, come ad esempio nel settore del riscaldamento. Bisognerà ancora spingere l'ammodernamento delle flotte per il trasporto pubblico con la sostituzione dei mezzi vecchi con veicoli in linea con le normative vigenti e proporzionati all'effettivo utilizzo, sovente si notano sulle strade mezzi da 50 posti che quando va bene trasportano 2 o 3 passeggeri. Bisognerà incentivare l'inserimento di mezzi a basso impatto ambientale - alimentati a metano o elettricamente - nel trasporto pubblico; prevedere contributi atti a realizzare impianti di distribuzione di metano per autotrazione (è stato appena affrontato questo problema). Potrebbe essere utile, se possibile, ridurre le tasse di circolazione per veicoli alimentati a metano o a GPL, come pure incentivare ulteriormente la trasformazione degli impianti di riscaldamento e lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili. Questa mozione è una mozione aperta e credo che, se dalla discussione verranno dei suggerimenti migliorativi, potrà essere modificata prima della votazione.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Per mozione d'ordine. Volevo chiedere al Presidente se era possibile unificare la discussione delle mozioni nn. 31, 34 e 38 ed eventualmente sospendere la seduta per coordinare i lavori.

Presidente - Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

Si dà atto che la seduta viene sospesa dalle ore 10,50 alle ore 11,18.

Président - Nous pouvons reprendre nos travaux; il y aura une discussion conjointe des points n° 31, qui a déjà été illustré, et des points n° 34 et n° 38.

Mozione

Preso atto della volontà della Giunta regionale di ridurre l'inquinamento atmosferico da auto e motoveicoli, utilizzando la leva della distribuzione del contingente in esenzione fiscale dei carburanti;

Ricordato che la principale causa dell'effetto serra, così come testimonia il Protocollo di Kyoto ratificato dall'Unione Europea e dalla Repubblica Italiana, è l'anidride carbonica prodotta dai motori a combustione termica, proporzionalmente alla loro potenza energetica;

Consapevole che iniziative su questo tema non possono che essere gestite in modo partecipativo, sottoponendo ai cittadini una prospettiva da raggiungere in un arco di tempo ragionevole;

Ritenuto opportuno non pesare sul bilancio regionale per il recupero delle risorse necessarie a rendere disponibili sostanziosi contributi alla rottamazione delle autovetture e dei motocarri più datati, attuando la competenza dell'articolo 12 dello Statuto di Autonomia per recuperare risorse dei proprietari di autoveicoli che immettono nell'atmosfera più di duecento grammi per km di anidride carbonica;

Impegna

La Giunta regionale

a predisporre entro 60 giorni un provvedimento di legge che:

1) istituisca una tassa di 5€ annui per ogni grammo/km di anidride carbonica prodotta dal veicolo, al di sopra della soglia dei 200 grammi;

2) istituisca un contributo sino a 4.000€, con una modularità basata sull'indice regionale socio-economico, per la rottamazione di autovetture o motoveicoli Euro 1 o inferiore e il contemporaneo acquisto di autovetture con un'emissione massima di 150 grammi di anidride carbonica per chilometro o di motocarri adeguati all'attuale livello d'inquinanti previsto dall'Unione Europea;

3) di ritirare la sospensione della corresponsione del carburante in esenzione ai veicoli (automobili e motocarri) pre-Euro 1 sino al 31.12.2008.

F.to: Sandri - Fiou - Ferraris

Mozione

Richiamati i provvedimenti che la Giunta regionale ha adottato per ridurre il quantitativo di benzina in esenzione per i proprietari di auto non catalizzate;

Rilevato che tali provvedimenti ledono soprattutto le fasce più deboli della nostra comunità che materialmente non possono sostituire il proprio autoveicolo in tempi brevi;

Condividendo l'obiettivo di ridurre l'inquinamento atmosferico, e quindi anche quello prodotto dagli autoveicoli;

tutto ciò premesso

Il Consiglio regionale

Impegna

la Giunta regionale:

1) di sospendere momentaneamente i provvedimenti adottati;

2) di predisporre entro il 31/12/2006 un piano di interventi che tenga conto della realtà sociale, istituendo gli aiuti necessari affinché tutti possano sostituire in tempi accettabili i propri autoveicoli che ad oggi sono ritenuti fortemente inquinanti.

F.to: Viérin Marco - Comé - Lanièce - Stacchetti

La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Una certa attenzione da parte della popolazione vi è stata nelle scorse settimane riguardo ai nuovi sistemi di distribuzione dei buoni benzina, decisi dalla Giunta a partire dal 1° luglio scorso. Questo è un fatto ormai conosciuto e bisogna riconoscere all'Assessore il merito, che forse anche lui si rivendica, che con questa "entrata da elefante nei negozi di cristalli" comunque ha portato l'attenzione sul tema di utilizzare tali mezzi per migliorare non solo la possibilità di spostamento dei nostri concittadini, ma in generale la salute del nostro ambiente e dell'aria che respiriamo. Abbiamo preso atto con soddisfazione che la Giunta intende ridurre l'inquinamento e credo che essa abbia fatto bene ad utilizzare uno degli elementi che ha in mano: quello appunto della leva sulla distribuzione dei carburanti. Ci sembra però interessante ricordare che abbiamo un'altra leva, prevista dallo Statuto della Valle d'Aosta all'articolo 12: la leva fiscale, cioè abbiamo potestà fiscale di mettere tasse o sovrattasse; da questo punto di vista, credo sia una possibilità di cui dobbiamo tenere conto.

Non ripeterò qui il problema già sviluppato in un'interrogazione qualche mese fa sulla necessità della Valle d'Aosta di mobilitarsi sul Protocollo di Kyoto, anche perché stamani abbiamo già discusso di questo e sono stati presi impegni grazie al collega Bortot, che ha evidenziato tale necessità. Arriviamo però a conclusioni diverse da quelle a cui è arrivata la Giunta, perché forse diversamente da loro, al posto di prendere le decisioni e poi andare a capire cosa pensa la gente, cerchiamo di fare un meccanismo inverso, cioè ascoltare la gente e poi prendere le decisioni. Ci siamo resi conto che questa decisione ha profondamente allarmato la popolazione valdostana, perché sia gli utenti di motocarri (cosiddette "Api della Piaggio"), sia gli utenti di macchine "Euro 0" non catalitiche si sono ritrovati con un "minus" rispetto agli altri proprietari di autoveicoli con il diritto alla "Carte Vallée" e questo spesso si è identificato con situazioni di relativo disagio, perché è gente che non poteva aggiornare il proprio parco macchine o motocarrozzette. Ovviamente ha dovuto prendere atto di questa situazione, quindi una difficoltà si è aggiunta a un'altra difficoltà.

Pensiamo che questa potrebbe essere l'occasione per fare un salto di qualità, cioè quello di usare l'altra leva che abbiamo in mano: quella della tassazione. È vero che i veicoli "Euro 0" sono più inquinanti dal punto di vista delle emissioni di benzene, piuttosto che di altre particelle chimicamente attive, ma in generale sono molto meno inquinanti dal punto di vista dei gas serra. I gas serra sono prodotti dai motori a combustione proporzionalmente alla loro dimensione e, dato che le autovetture e le motocarrozzette di qualche anno fa viaggiavano con cilindrate intorno agli 800-600-1000-1100 (una volta la macchina di famiglia era la 1100), oggi un buon Consigliere regionale che si rispetti se non viaggia con il 3000 o il 4000, non è contento, evidentemente il mondo è cambiato però è anche cambiata notevolmente l'emissione di gas serra. Perché allora per non gravare sul bilancio regionale, che ha già abbastanza problemi, le risorse per andare a fare gli incentivi al rinnovo del parco automobilistico dei motocarri non utilizziamo la leva fiscale e penalizziamo? Abbiamo proposto una tassa di 5 €, per esempio un "BMW X5" a benzina abbiamo fatto i conti che comporta una spesa annua di tasse di circa 450 €, non è esagerato però... quei 450 € possono andare al signore che ha la vecchia "Panda" e che con 4-5.000 € si può comprare una "Punto Euro 3" che emette solo 135 gr/km di anidride carbonica.

L'ultima questione è quella della riconversione o dell'aggiornamento del parco automobilistico o motocarri. Qui bisogna fare degli interventi, come ne sono stati fatti dal Governo nazionale in altri tempi e in altre Regioni italiane, però dando da noi un taglio particolarmente sociale: non si può anche apprezzare la mozione che ha presentato il gruppo di "Stella Alpina", in quanto bisogna modulare questi incentivi non solo rispetto alla tipologia - rottamazione, riconversione, eccetera -, ma anche al reddito equivalente in base ai parametri regionali del richiedente. Secondo me, questo dovrebbe avere nei casi più gravi di persone che hanno redditi molto bassi anche un'estrema rilevanza, non dico pagare tutta la macchina, ma dare un relativo incentivo. Solo al termine di 2-3 anni di un procedimento di questo genere allora dire: "se entro il 2010 o il 2011 non vi mettete in ordine rispetto a queste cose...", a quel punto si andrà a fare la seconda leva che è quella dei buoni benzina. Nulla vieta che in tutto questo "tran tran" non si possa utilizzare la leva dei buoni benzina per il discorso delle emissioni di "CP2", cioè le vetture che producono più di 200 gr/km di anidride carbonica dal prossimo anno potrebbero avere una riduzione o un annullamento della distribuzione di buoni carburante.

Queste sono delle tracce di lavoro. Come gruppo e in particolare per l'intervento importante nella redazione della mozione, ma anche nella riunione che abbiamo fatto prima del collega Ferraris, che ha gestito questo Assessorato per molti anni, siamo disponibili a trovare una situazione di mediazione, perché su questi temi in breve tempo si possa trovare a larghissima maggioranza un indirizzo che possa soddisfare le attese della popolazione valdostana.

Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - Ci allacciamo ad alcune affermazioni e analisi fatte dai colleghi che mi hanno preceduto, credo che la nostra mozione vada in un indirizzo simile, ma con alcune particolarità.

Volevamo solo ribadire le cose che ci uniscono, per questo stiamo cercando di trovare un testo concordato e le cose che ci uniscono sono certamente quelle... questo provvedimento va a toccare, se rimane allo stato attuale, le fasce più deboli, anche perché di quegli 8.000 veicoli che oggi non godono più di esenzione fiscale sicuramente per il 90% sono in possesso di famiglie che non possono sostituire il mezzo, quindi il fatto di non avere l'esenzione fiscale equivarrebbe ad applicare una tassa, quindi qualcosa bisogna fare. Condividiamo - lo affermiamo nel terzo comma delle premesse della nostra mozione - l'obiettivo di ridurre l'inquinamento atmosferico, anche se è chiaro che, se devo utilizzare il mezzo perché ce l'ho come unico mezzo di trasporto come nucleo familiare o come lavoro che devo fare - tipo le "API" e altre cose -, il ragionamento è che, a prescindere dall'esenzione, io la benzina la consumo alla stessa maniera, l'unica cosa che cambia è che la pago a livello annuale e spendo qualcosa in più, perché comunque, se ho bisogno del mezzo, non dico: "non mi danno i buoni non l'utilizzo", ma lo utilizzo ugualmente, solo che mi costa di più. Il ragionamento è ancora più pesante, ma soprattutto dobbiamo fare attenzione che alla fine dell'anno non vi siano poi gli avanzi dell'esenzione, per cui andiamo a restituire allo Stato, perché l'avanzo non può essere sommato all'esenzione dell'anno successivo e quindi perdiamo l'avanzo. Lo scorso anno sulla benzina abbiamo avanzato 1,4 milione di kg - quasi 2 milioni di litri -, per cui l'obiettivo sarebbe quello di non arrivare ad un avanzo negli anni futuri superiore a quello avuto nel 2005. Con queste premesse chiediamo di predisporre un piano di intervento che tenga conto della realtà sociale, affinché tutti possano restituire in tempi accettabili, perché non possiamo dire: "o lo fai in 3 mesi, o non lo fai", ma dobbiamo fare una pianificazione. Qui torno sul ragionamento per cui alcune famiglie dovranno con l'aiuto per la rottamazione prevedere che nei prossimi 2-3 anni possono mettere la differenza e cambiare il proprio automezzo ritenuto oggi fortemente inquinante. Avevamo presentato un emendamento in merito alle "API" che chiede di inserire al punto 2bis nel sopraccitato piano di interventi che si ponga particolare attenzione a tutti quei veicoli che hanno una funzione insostituibile nelle attività quotidiane per il mantenimento del nostro territorio montano, tipo le "API ". Se troveremo l'accordo su un testo unico, ritireremo l'emendamento.

Président - La parole au Conseiller Venturella.

Venturella (Arc-VA) - Vorrei capire dai gruppi che hanno presentato queste mozioni qual è il loro obiettivo, esse potranno poi essere in una seconda fare unificate in un unico provvedimento. Se l'obiettivo è quello di far risaltare la mancanza di equità del provvedimento di sospensione di erogazione dei buoni benzina dal 1° gennaio 2007 nei confronti dei veicoli che hanno certe caratteristiche, credo che una larga fetta del mondo agricolo che usa ad esempio le "API", una larga fetta di popolazione che rappresenta le fasce sociali più deboli, sicuramente questo lo avrà capito. Se invece la questione viene guardata dal punto di vista del Protocollo di Kyoto, cioè puntare a un'effettiva diminuzione delle emissioni di gas serra ("CO2" compreso), credo però che si debba fare un discorso più articolato e generale e vorrei affrontarlo per punti.

Primo punto. Come ha giustamente illustrato il collega Sandri, nel 2004 il Ministero delle Attività Produttive, insieme al Ministero dell'Ambiente, aveva prodotto un librettino che veniva dato in regalo in tutte le concessionarie di auto, intitolato: "Controlla quanto emetti", finalizzato alla diminuzione del gas serra e al risparmio sul carburante. In questo librettino vi erano elencate tutte le auto di tutte le marche con indicate a fianco le emissioni in grammi di "CO2" per chilometro percorso. Si vedeva benissimo che, vuoi per il peso, vuoi per la potenza sviluppata, la "Panda" - faccio riferimento a una macchina comune - rispetto a quelli che ora chiamiamo i "SUV" o i "RAV", cioè quelli molto potenti, a parità di chilometri percorsi, emette da 3 a 6 volte in meno rispetto a queste cilindrate... per cui già questo provvedimento di differenziare l'assegnazione dei buoni benzina solo rispetto alla data di immatricolazione, non accorgendosi che queste grandi cilindrate producono anidride carbonica in quantità elevatissima, e tra l'altro permettetemi una piccola osservazione: per chi ha danaro sufficiente per comprarsi un 3000-4000 di cilindrata i buoni benzina rappresentano un pieno; in definitiva, secondo una mia modestissima opinione sarebbe bene che l'assegnazione dei buoni benzina andasse in modo inversamente proporzionale o alla cilindrata, o alla produzione dei grammi di "CO2" di chilometri percorsi...

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

... inversamente perché la curva è un'iperbole, per cui 3000 di cilindrata asintoto zero, mi pare sia la sua auto, Assessore Marguerettaz.

Secondo punto: incentivo alla rottamazione. Esistono sul mercato, ma circolano anche sulla strada delle auto che sono colpite da questo provvedimento; incentivare la rottamazione per delle auto che sono state immatricolate prima di una certa data, a cui non viene più dato il buono, ma che sono funzionanti e che possono essere riconvertite (la Provincia di Bolzano mi pare che metta a disposizione un filtro anti-particolato), oppure riconvertite a GPL... questo può essere ancora meglio della rottamazione, perché la rottamazione cosa fa? Raddoppia l'emissione di gas serra, in primo luogo perché la rottamazione prevede che la macchina entri in un ciclo industriale produttivo, per cui si aumenta l'emissione di gas serra, poi per costruire una nuova macchina che sostituisce quella rottamata, la produzione di gas serra risulta ancora aumentata. Non vorrei riferirmi a nessun fatto concreto, ma dall'incentivo della rottamazione - che non potrà mai coprire la perdita netta della famiglia che non può pagarsi una nuova macchina - chi ci guadagna? Ma chi vende le automobili! Vi è quindi il timore che in fondo in fondo senza volerlo, in maniera involontaria, si aumenti il numero di auto, si obblighi una fetta di cittadini a sborsare denaro per comprare un'auto nuova perché non viene data la possibilità di mantenere quella vecchia.

In terzo luogo credo che nel patrimonio genetico di queste iniziative, che toccano dei punti importanti, manchi l'aspetto più importante che è il rispetto del principio secondo cui la mobilità sostenibile negli spostamenti, quelli più corti casa-lavoro, dovrebbe avvenire non utilizzando gli automezzi privati, ma gli automezzi pubblici: questo è un altro problema non toccato dalla mozione.

Ultima riflessione. Se si guarda sempre al Protocollo di Kyoto, abbiamo lodevoli intenzioni per quel che riguarda la limitazione o l'aumento della qualità delle emissioni rispetto al parco automezzi privati o al parco automezzi pubblici nel caso fosse accettata la mia terza osservazione, la quarta osservazione è che di fronte a questo, per le emissioni di "CO2", non far alcun riferimento al trasporto di merci su strada mi pare un'operazione che ometta di dire che una gran parte del traffico sulle strade della Valle d'Aosta è riconducibile al traffico dei mezzi pesanti, TIR e non TIR. Di fronte a un documento del genere, che contiene certamente alcune parti importanti, perché si parla di Protocollo di Kyoto, di riduzione delle emissioni, di alcuni limiti che tra l'altro la Confederazione elvetica ha recentemente introdotto ed aggiornato, ma che omette altri contenuti che per noi sono fondamentali, proporremo degli emendamenti e vedremo se questi saranno accettati.

Presidente - La parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Dico subito che non voglio entrare nel merito della questione sotto l'aspetto ecologista, perché questa vicenda dei contributi dati per intervenire sul fattore ecologico dei gas inquinanti è una faccenda mal posta. L'ho già detto quando abbiamo discusso dell'interpellanza, lo ripeto ai colleghi del gruppo "Arcobaleno", perché stiamo confondendo due concetti, su cui potremmo anche essere d'accordo: uno, il concetto della salvaguardia dell'ambiente, dell'ecologia; il secondo un aspetto fiscale.

Quando parliamo dei buoni benzina vorrei che fosse chiaro che non stiamo parlando di un privilegio; i buoni benzina non sono un privilegio, ma i soldi a cui la Regione rinuncia abbattendo la fiscalità, quindi lasciando ai Valdostani per una quantità limitata... mentre io sarei invece dell'idea che fosse totalmente concessa perché, se siamo valdostani e vogliamo l'autonomia e volevamo la zona franca che non ci hanno mai dato... oggi dire di pagare la benzina senza le tasse non è un privilegio, è un'opportunità per il cittadino, è l'Amministrazione regionale che rinuncia a delle entrate fiscali di cui sono stracarichi i litri di benzina che consumiamo. Non vorrei che venissero confuse queste cose, perché se iniziamo a dire che la Regione Valle d'Aosta deve togliere questa rinuncia di fiscalità, allora dobbiamo cominciare a discutere dell'autonomia. I buoni benzina non sono un privilegio, sono un piccolo pezzo di zona franca dove l'Amministrazione regionale e i Valdostani rinunciano a pagare tasse sulla benzina, perché almeno su questo siamo riusciti a conquistare tale beneficio. Qui apro una parentesi: un beneficio che l'Europa ci contesta? Ma dovremmo essere in piazza! Vi anticipo iniziative del gruppo europarlamentare di "Forza Italia" a difesa della fiscalità autonoma della Regione Valle d'Aosta, perché non è pensabile che Bruxelles entri nel merito della gestione della fiscalità dell'Amministrazione regionale! Ho visto andare in piazza l"UV" e gli "Autonomisti" per molto meno di questa "roba"! Non ho visto alzare una bandiera rosso-nera su questa cosa e non stiamo parlando di un privilegio dei buoni benzina: stiamo parlando della rinuncia alla fiscalità che l'Amministrazione regionale autonomamente decide di applicare nel settore dei beni dei carburanti, ma potrebbe domani decidere di rinunciare con i Comuni alle ICI, piuttosto che alle IRAP o a una parte dei nove decimi, potrebbe farlo a favore dei propri cittadini. Se non abbiamo questo diritto, è inutile che parliamo di autonomia, perché l'autonomia certamente è culturale e politica ma, se non è finanziaria, non è autonomia! Entrando nel merito, se un Assessore decide di togliere questo abbattimento fiscale per disincentivare l'utilizzo di mezzi inquinanti, secondo me è cosa sbagliata, perché non è lo strumento giusto, perché è una costrizione. Noi partiamo da un'altra visione, che dicevo prima: il carburante in Valle d'Aosta non dovrebbe essere caricato di tasse, quindi i buoni benzina esistono per questo. Non ci dovrebbe neanche più essere il passaggio dei buoni della benzina, della tessera, ma un Valdostano dovrebbe recarsi con un documento in un distributore valdostano e la benzina la paga esente fiscalmente...

(interruzione dell'Assessore La Torre, fuori microfono)

... puoi farlo tu, puoi proporre, invece che di togliere i buoni alle "Euro 0", di dare i buoni a tutti per tutto l'anno, senza un limite di consumo. Lo decidi tu... non lo hai deciso! L'unica cosa che sei stato capace di decidere con il tuo Governo è quella di penalizzare quelli che hanno automezzi "Euro 0". Noi abbiamo chiesto - quindi il Consigliere Rini arriva buon ultimo - che vi fosse una strategia applicativa diversa, che fosse incentivante e non penalizzante, perché se utilizziamo la leva fiscale come strumento penalizzante, mettiamo in discussione l'autonomia.

Nulla vieta a questo Governo di prendere atto che l'abbattimento dell'inquinamento è un costo, li avete letti i rapporti sulla Cina? I colleghi "Verdi" sicuramente sì, sanno che in questo momento Cina, Pakistan e India hanno un problema ambientale devastante, perché più producono economia consumando energia, più producono inquinamento ambientale; ma modificare questi sistemi è un costo! Allora o la Regione vuole ridurre le emissioni inquinanti e quindi investe incentivando i cittadini a cambiare la marmitta o la macchina, e mi sembra ridicolo che se vogliamo cambiare le macchine in favore di quelle meno inquinanti... creiamo un doppio inquinamento, perché anche la rottamazione dell'auto è un inquinamento, allora non cambiamo nulla! Ho sentito stamani la questione del gas metano, cioè cambiamo le macchine e mettiamole tutte con il gas metano, ma costa mettere i distributori, ha ragione l'Assessore, chi li paga? E quando sarà finito il gas? Non è così semplice. Qui stiamo parlando di sistemi, non dei buoni "Euro 0".

Mi permetto solo di sottolineare la delicatezza dell'argomento fiscalità, che adesso stiamo applicando ai buoni carburante, perché parlare di abbattimento fiscale in questa Regione non deve essere un privilegio, ma un diritto dell'autonomia. Noi vorremmo addirittura avere di più, vorremmo tutti insieme essere zona franca, cioè che l'Amministrazione regionale potesse rinunciare all'IVA o alla zona franca di impresa, alle tasse per le aziende, questo vogliamo. Sull'unica cosa dove abbiamo la zona franca, cioè buoni benzina e carburante, poi vogliamo rinunciare all'applicabilità di tale abbattimento fiscale. Mi sembra ridicolo!

Sotto l'aspetto della fiscalità quindi attenzione a come ci muoviamo; noi porremmo in atto tutte le iniziative a Bruxelles per difendere l'ingerenza di Bruxelles sulle autonomie finanziarie della Regione. Bruxelles che limita gli investimenti in agricoltura, nei trasporti a fune lo troviamo sbagliato, perché dobbiamo lottare per essere liberi di utilizzare le risorse regionali come meglio crediamo visto che siamo un'economia di montagna e facciamo più fatica delle economie di pianura. Questa Amministrazione quindi deve avere l'opportunità a favore dei cittadini valdostani di fare investimenti nel settore dei trasporti, di incentivare le imprese, di abbattere il costo dell'energia, il costo dei carburanti, rinunciando come Amministrazione a gestire risorse, è chiaro, perché, se lasciamo più soldi in tasca ai cittadini, ne lasciamo meno in tasca alla politica. È quello che vogliamo tutti a parole, ma poi cominciamo a fare questi ragionamenti che sono molto pericolosi.

Président - La parole au Conseiller Maquignaz.

Maquignaz (UV) - Colgo l'occasione per intervenire riguardo a questa mozione, ma anch'io farò un discorso più politico che nello specifico della mozione. Condividiamo tutti la necessità di andare verso una diminuzione dell'inquinamento, questo è un fatto palese; su come farlo vi sono vari modi e vari metodi. Per fare subito degli esempi, si parla tanto delle automobili, il problema si è addirittura riversato sulle "API": le famose "API" della nostra Valle d'Aosta, amata valle, ma tante volte dimentichiamo di parlare anche degli impianti di riscaldamento della nostra Regione. Per entrare nello specifico, voglio dire che bisognerà andare nella direzione di fare dei ragionamenti su questi impianti e qui mi ricollego al Consigliere Lattanzi, che mi sembra abbia fatto un intervento molto interessante, un intervento che finalmente va a dire qualcosa anche nei confronti dell'Europa. Mi fa piacere e condivido pienamente questo modo di porsi sull'andare a specificare che su certe questioni si può andare a mediare in Europa, perché siamo obbligati, ma su altre bisogna iniziare a fare delle battaglie, perché in questi ultimi anni abbiamo visto con i fatti i problemi che può avere creato anche indirettamente l'Europa. Lo abbiamo visto riguardo all'agricoltura, dove abbiamo avuto un po' di problemi, per alcuni motivi sono stati fatti dei tagli, perché le direttive europee obbligavano la Regione ad adeguarsi, quindi non si poteva più dare quei contributi che potevano essere dati in passato; lo abbiamo visto negli impianti a fune quando sulla legge sugli impianti abbiamo dovuto andare a concordare alla Commissione Concorrenza la possibilità di dare i contributi. Abbiamo decine di esempi che avvengono continuamente nei confronti della nostra Regione, dove le competenze che abbiamo vengono messe in parte in discussione.

Voglio quindi intervenire sulla questione dei buoni benzina per collegarmi a questo intervento, perché anche lì sembra che vi sia una specie di introduzione nelle nostre competenze da parte della Commissione europea, delle direttive europee e quant'altro, quindi è forse giunto il momento di parlare con maggiore chiarezza. Riteniamo cioè... almeno la mia posizione come Unionista, lo dico ad alta voce, è quella di andare a mediare in Europa sì su certe questioni, dove è legittimo mediare, ma su altre sono dell'idea che si debba avere il coraggio di alzare più la voce come Regione autonoma Valle d'Aosta: questo è un messaggio che deve passare, perché non si può solo accettare, ma si deve anche far capire chiaramente quali sono le nostre competenze, qual è la nostra autonomia e fino a dove può andare. Fino a poco tempo fa si trattava solo con lo Stato italiano, si trovavano delle intese e degli accordi, oggi tutto va nella direzione dell'Europa, ogni legge deve passare e deve essere valutata. Ogni volta su delle leggi che proponiamo vi sono dei problemi, le competenze diminuiscono puntualmente, quindi è giunto il momento in cui forse si deve iniziare a dire che su certe cose non si è d'accordo. Personalmente ho voluto intervenire su questo, perché oggi si parla dei buoni benzina ed è un diritto che abbiamo oggi, ma se lediamo questi diritti dei buoni, cominciamo dai buoni benzina, abbiamo visto in agricoltura, abbiamo visto nel settore del turismo dove abbiamo dei problemi per gli aiuti agli impianti a fune, se continuiamo in questa direzione, mi chiedo se fra 10 anni la Valle d'Aosta le competenze le avrà ancora e cosa potrà fare.

Riguardo alla questione inquinamento, mi voglio ricollegare alla questione legata ai famosi sconti sull'energia elettrica e qui vorrei fare una precisazione. Si parla con mozioni di indirizzo, interpellanze e interrogazioni, della questione degli sconti ai Valdostani sull'energia; anche qui andrà aperto un dibattito che deve essere molto più forte ed aperto. Mi ricollego agli amici del gruppo "Arcobaleno", che fanno dei discorsi molto importanti sull'inquinamento; abbiamo visto l'inquinamento che problemi sta creando alla nostra Regione, ma più in generale nel mondo, l'ultima conferenza che è stata fatta dice che nei prossimi anni avremo difficoltà nelle località alpine ad avere la neve, quindi ci saranno dei problemi che saranno legati all'economia locale e ovviamente dovremo andare nella direzione di diminuire l'inquinamento generale.

Detto questo, il mio intervento si vuole riferire, oltre che al discorso dell'inquinamento da autovetture, all'inquinamento degli impianti delle abitazioni e delle strutture esistenti in Valle d'Aosta; su questo si deve dire che l'inquinamento è molto forte, pertanto, per collegarmi al discorso degli sconti sull'energia elettrica, propongo al Consiglio di fare uno studio per un progetto pilota per andare a creare in certe zone della Valle d'Aosta dei progetti pilota per elettrificare delle zone della Valle. È chiaro che l'impianto elettrico costa molto di più, sappiamo bene quali sono i costi per installare un impianto elettrico in un'abitazione privata, però noi abbiamo la nostra energia, perché, se è vero che l'energia è nostra e se è vero che le nostre competenze ci permettono di fare degli sconti in questa direzione -, ma si vedrà anche lì se ci saranno di nuovo dei problemi con l'Europa, perché sembra che vi siano delle regole da rispettare -, il fatto di gestire la propria energia per andare ad agevolare i nostri cittadini sarà una scelta e qui lancio l'idea di un progetto pilota di alcune zone un poco alla volta da trasformare in impianti elettrici. Sappiamo che gli impianti elettrici non inquinano rispetto agli impianti che abbiamo, per cui potrebbe essere un'idea per fare un ragionamento per il futuro e per l'ambiente della nostra Regione. Ho voluto intervenire su questo perché mi sembrava necessario, ma soprattutto perché la questione dell'Europa comincia a diventare pesante, per cui da Unionista e da Valdostano tengo a dire chiaramente che nei confronti dell'Europa siamo contenti di essere Europei, di far parte dell'Europa, ma, d'altro lato, devo dire che su certe questioni forse l'Europa è poco attenta alle problematiche dei popoli di montagna, delle autonomie speciali e ai problemi dei popoli che faticano ad andare avanti. Tale intervento vuole andare nella direzione di dare un impulso a questo Consiglio, un impulso generale ai nostri concittadini, per iniziare ad avere un approccio diverso nei confronti dell'Europa: l'Europa sì, ma - come abbiamo sempre detto in tutte le battaglie che abbiamo fatto nell'"UV" - se sarà nei prossimi anni un'Europa dei popoli e delle Regioni, non un'Europa dei tecnocrati.

Presidente - È pervenuta alla Presidenza una mozione, che riassume le 3 che sono in discussione, a firma dei colleghi Viérin Marco, Sandri, Rini, Lavoyer e Vicquéry; è pervenuta poi una risoluzione del gruppo "La Casa delle libertà" a favore del Santo Padre. Ve le faccio distribuire immediatamente. Se non vi sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale.

La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, La Torre.

La Torre (FA) - Una volta ho assistito a una seduta spiritica e il medium diceva: "se ci sei, batti un colpo". Oggi qualche "colpo" l'ho sentito, non pensavo di suscitare un dibattito così ampio, semplicemente mi facevo carico di un sentire comune che è emerso all'interno del Consiglio, di questo vi ringrazio, un sentire comune che è una sensibilità che è emersa da parte di tutti, è emersa dai proponenti delle mozioni che però rappresentano le loro linee politiche, seppure traguardando il problema da punti diversi, ma che si sono incontrate su questo tema che oggi è stato così ampiamente partecipato.

Ritengo - sto leggendo la mozione che raggruppa le 3 mozioni che erano state presentate - che questa mozione contenga in sé i principi a cui io stesso mi sono ispirato e che condivido, nel senso che è necessario amplificare tale confronto. Questo è un confronto che stiamo portando avanti in Giunta, con l'Assessore Cerise, l'Assessore all'ambiente, per il Piano della tutela dell'aria, lo stiamo portando avanti "in caduta", come avete sentito prima, anche con l'Assessore ai trasporti; un piano su cui ci siamo confrontati e su cui vogliamo confrontarci con il Consiglio, perché è un qualcosa che attiene a tutti noi, non attiene solo alla politica, attiene alla salute, alla qualità dell'aria, dell'ambiente, al modo di vivere, alle nostre abitudini: ecco perché è così difficile a volte intervenire su questi argomenti.

Partendo forse dalla disincentivazione degli "Euro 0", quindi non abbiamo chiesto qualcosa a questi cittadini, semplicemente non gli abbiamo dato tale contributo alla circolazione in linea con le regole generali che ormai sono applicate in tutte le più grandi città: quelle di disincentivare un certo tipo di circolazione. Ebbene da qualche parte bisognava partire, ma se il risultato è quello che stiamo cercando di costruire oggi insieme attraverso una mozione che mi impegna... e per me è molto faticoso il pensiero di essere costretto in un percorso breve, entro il 15 dicembre, per portare un piano concreto, ma anche un piano confrontato all'interno delle Commissioni, ma che si articola su 3 principi che cerco di riassumere: quello della tutela dell'ambiente e della salute; quello della disincentivazione dell'uso dell'auto in generale, perché tutti, al di là della macchina, abbiamo l'abitudine ad usare il mezzo per muoverci anche quando non ce n'è bisogno, questo vale per tutti, ricchi e poveri, ed è il secondo elemento; il terzo elemento è quello che è emerso e di cui mi faccio carico, che vi sia anche un sostegno alle classi più deboli che in questo sistema potrebbero essere penalizzate. Credo che su queste 3 direttrici non si possa che essere d'accordo, ma che la costruzione di un piano di questo tipo debba essere - come si dice anche nella mozione - fatta traendo spunto dalle diverse sensibilità che ogni forza politica e ognuno di noi ha. Diventa anche essere presuntuosi, è difficile pensare di poter essere quelli che hanno in tasca il piano risolutivo, però voglio fare presente che noi sul Piano della tutela dell'ambiente stiamo lavorando con molta serietà. Voglio dare atto all'Assessore Cerise che sta portando avanti con molta serietà... non è vero che non ci stiamo preoccupando dell'inquinamento legato al riscaldamento o all'effetto serra, o legato a tutta una serie di fattori, oppure non ci stiamo preoccupando dell'atteggiamento della pubblica amministrazione, nel senso che la pubblica amministrazione per prima deve dare un esempio di tutela ambientale.

Voglio ringraziare i proponenti delle mozioni, ma li voglio ringraziare soprattutto per la capacità che hanno avuto di ricondurre le loro mozioni all'interno di un'unica mozione, li ringrazio perché questo ci permetterà di lavorare insieme per costruire - e continuare il lavoro che è già stato fatto - un piano ambientale che possa contenere tutti questi principi, compreso il sostegno alle classi più deboli. Vi sono delle azioni che a volte possono sembrare anche forti, ma se queste azioni devono servire per smuovere certe posizioni, credo che certe azioni siano necessarie, perché dobbiamo assumerci in quanto amministratori delle responsabilità e questo significa prendere delle decisioni. Direi, perlomeno leggendo la mozione, che la stessa non solo è accoglibile, ma auspico che possa avere un esito positivo nei lavori che faremo successivamente, quindi invito anche la maggioranza a votarla.

Presidente - La parola al Consigliere Rini.

Rini (GM) - Sicuramente il mio voto sarà favorevole. Avevo premesso che lo scopo della mozione è quello di cercare di ridurre l'inquinamento atmosferico e in particolare per incentivare la rottamazione dei mezzi più datati. Ho cercato insieme ad altri colleghi di suggerire alcune soluzioni, che sono state accettate in gran parte dall'Assessore, che ha preso l'impegno di risolvere in breve tempo il problema. L'Assessore ci ha assicurato che, per quanto concerne l'incentivo alla rottamazione, sta già lavorando. Avevo già premesso che la mozione era aperta a suggerimenti, con un po' di buona volontà e con l'unico scopo di risolvere un vero problema siamo riusciti a predisporre un testo unico, è un compromesso e come ogni compromesso non può accontentare tutti, ma ognuno deve sempre rinunciare a qualcosa. Sono soddisfatto del testo nel suo complesso, starò attento che gli impegni presi dall'Assessore vengano mantenuti, in caso contrario tornerò sull'argomento con altre iniziative atte a risolvere un vero problema sentito da tutti.

Président - La parole au Conseiller Viérin Marco.

Viérin M. (SA) - Abbiamo firmato questo testo che riprende quanto abbiamo presentato; ritiro l'emendamento in merito alle "API" perché nel nuovo testo, al comma 1, è stato inserito: "in tempi definiti dei veicoli più inquinanti", anziché "autoveicoli", in modo che l'Assessore possa prendere in esame il concetto del nostro emendamento. Volevo solo dire, a nome del gruppo, che siamo pienamente in sintonia con quanto hanno detto i colleghi Lattanzi e Maquignaz sulla libertà di utilizzare le nostre risorse in montagna come meglio crediamo. Il gruppo "Stella Alpina" quindi è perfettamente in linea per fare tutti i confronti anche duri, o anche le battaglie da fare, perché il confronto con l'Europa ci deve essere, in quanto essere Europei non vuol dire essere in difficoltà per quanto concerne la nostra vita quotidiana e il nostro destino. D'altronde siamo d'accordo anche su meno soldi da far gestire alla politica e più soldi nelle tasche dei cittadini - la legge sull'energia idroelettrica da noi presentata giacente da 2 anni in Commissione è lì a dimostrarlo -, per cui dobbiamo andare verso normative che permettono di dare maggiori opportunità alla vita quotidiana dei cittadini valdostani senza far transitare tutte le risorse direttamente nella gestione politica, che può essere di questa aula o di altre aule.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Anch'io per annunciare il voto favorevole del nostro gruppo al testo concordato della mozione, con due brevi considerazioni. Terremo ovviamente gli occhi addosso all'Assessore nei prossimi mesi, non pensi di "aver salvato capra e cavoli", abbiamo dato un mandato di fiducia a termine, vedremo e lavoreremo, ma dalle parole che ha detto le diamo già un piccolo suggerimento: verifichi le emissioni di gas serra del patrimonio automobilistico dell'Amministrazione regionale, ci sarà già da divertirsi lì.

Secondo dato importante: questo è un terreno su cui tutti ci misuriamo, prendiamo atto con soddisfazione che nel Centro-Destra è venuta fuori una piccola gara oggi di demagogia su chi la "spara" più grossa sui buoni benzina, sui contributi per l'energia elettrica. Ora la Destra è un po' dispersa in giro per lo schieramento del Consiglio, però la gara è iniziata e nel 2008, che non è poi così lontano, vedremo chi vincerà.

Président - La parole au Conseiller Venturella.

Venturella (Arc-VA) - La dichiarazione di voto è in linea con l'intervento di carattere generale, vorrei solo fare due osservazioni.

Al gruppo "La Casa delle Libertà" quando dice che confondiamo due questioni: la questione della fiscalità, legata ai buoni benzina, con la questione della tutela ambientale, ebbene a loro rispondiamo che proprio i più recenti ed evoluti strumenti di limitazione del traffico veicolare e quindi a cascata con un effetto "feedback"... su tutte le cause di inquinamento è proprio la leva fiscale, è proprio questa accoppiata di incentivi-disincentivi che non sono la panacea, ma che funzionano assieme ad altri provvedimenti. La mozione che ci è stata presentata ora, che è in definitiva il testo unico delle mozioni nn. 31, 34 e 38, rappresenta un passo avanti, ma crediamo che non vi siano all'interno delle garanzie. Lavoreremo in Commissione - fra l'altro, dovrebbe essere un lavoro di Commissioni congiunte - affinché siano introdotti alcuni principi sul rispetto rigoroso del Protocollo di Kyoto, sull'evitare di colpire le fasce più deboli siamo d'accordo e lo abbiamo già detto, ma questa mozione non contiene in maniera incisiva due cose importantissime: la prima riguarda i mezzi di trasporto privati, in Valle d'Aosta abbiamo un tasso di motorizzazione che raggiunge l'1,2-1,3 per abitante, compresi neonati e anziani non più dotati di patente, che è di gran lunga superiore a quello dell'area metropolitana milanese, ma in questa mozione manca anche un riferimento vero, reale, non un riferimento in chiusa, al fatto che bisogna disincentivare al massimo l'utilizzo del mezzo di trasporto privato, soprattutto in quei tipi di spostamenti per i quali il mezzo pubblico potrebbe essere la vera soluzione dei problemi di traffico, di inquinamento, di congestione.

Solo un richiamo ad una fonte Apat, che riferisce sulle emissioni relative al 2003 dei vari tipi di trasporto, per agganciarmi a ciò che volevo introdurre nella mozione stessa in merito al traffico dei mezzi pesanti, perché possiamo intervenire sulle migliaia di auto circolanti, ma se non si interviene in Valle d'Aosta su uno dei corridoi più inquinati, ovvero il corridoio della valle centrale dove stiamo raggiungendo i livelli della Pianura padana, gli obiettivi del Protocollo di Kyoto saranno ancora lontani a venire. Il nostro gruppo si asterrà su questa mozione, che è il frutto sì di un lavoro di condivisione di alcuni obiettivi, ma mancano alcune questioni che secondo noi sono importanti. Comunque lavoreremo in Commissione perché questi diversi aspetti, qui non ben definiti, possano trovare spazio in questo piano regionale di interventi.

Président - La parole au Conseiller Lavoyer.

Lavoyer (FA) - Nell'esprimere il voto favorevole del nostro gruppo, prendo spunto dall'intervento accalorato del collega Maquignaz, del quale condivido in pieno le finalità, per dire che ritengo che il metodo per dare un senso all'autonomia speciale della nostra Regione nel contesto europeo non sia un metodo di conflittualità; penso piuttosto a un rapporto intenzionale che, per certi versi, l'Amministrazione regionale da diversi anni ha tenuto anche con lo Stato nazionale. A maggior ragione questo atteggiamento deve essere perseguito anche a livello europeo, perché l'autonomia sia da un punto di vista della fiscalità che delle competenze, siano esse integrative o primarie, significa che la nostra Regione ha per certe materie una competenza primaria, quindi si può comportare nel momento legislativo come Stato membro di una Comunità che è la Comunità europea. Lo stesso Consigliere Maquignaz ha detto che si sente europeo "in toto", quindi condivide l'inserimento della nostra Regione a livello europeo. Dobbiamo quindi valorizzare la nostra autonomia e sfruttare le competenze primarie, ma dobbiamo sfruttarle come uno Stato membro che deve sottostare a delle regole più generali. Penso che lo sforzo politico che deve essere fatto soprattutto per le forze autonomiste sia quello di cercare di individuare la nuova ragion d'essere dell'autonomia speciale, aprire questa nuova fase con nuove motivazioni che non possono essere quelle del 1945. Sono motivazioni e scenari completamente diversi, perché questa partita la dobbiamo giocare a livello europeo. Ritengo sia più importante avere un atteggiamento costruttivo, intenzionale più che conflittuale, per cercare di far capire a tutti l'utilità che può avere - anche prendendo l'esempio di questi 60 anni di autonomia speciale - l'autonomia speciale nel creare dei modelli di sviluppo soprattutto nell'arco alpino che possono essere utili a tutti. Penso che è su questo terreno che si deve giocare il futuro dell'autonomia speciale della Valle d'Aosta.

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Noi forse stoneremo rispetto alle dichiarazioni fatte al dibattito che ha accompagnato l'esame di questi 3 documenti che sono stati riassunti da un testo unitario. Stoneremo perché riteniamo di non poter votare la mozione che è stata presentata in sostituzione delle 3 iscritte all'ordine del giorno per un insieme di ragioni. Innanzitutto riteniamo che la mozione non colga nel segno né il problema dell'inquinamento, né tanto meno il problema della deliberazione di Giunta. Allora, Assessore, vogliamo essere molto chiari con lei, perché ci siamo detti ieri durante il dibattito su altre questioni che spesso il confronto serve a far maturare convincimenti diversi. Noi abbiamo la certezza che lei sia in grande difficoltà e la sua difficoltà deriva da situazioni di cassa; il suo Assessorato, che dovrebbe avere grandi disponibilità finanziarie, è l'Assessorato che in questo momento ha meno disponibilità di cassa. Non sappiamo come farà a far fronte a certi contributi che dovrà erogare a seguito della proroga che avete adottato sulla modifica dei criteri di erogazione dei contributi previsti dalla legge n. 6/2003. Noi abbiamo il convincimento che lei stia gestendo alla giornata le politiche del suo Assessorato dal punto di vista finanziario e che abbia l'esigenza di far cassa, altrimenti se vi fosse un disegno politico, ci sarebbe una programmazione. Abbiamo invece la consapevolezza di trovarci di fronte all'improvvisazione delle modifiche attuative della legge n. 6/2003 - per intenderci, quella deliberazione che ha tolto i contributi definiti a pioggia, salvo poi doverli prorogare per un periodo di 2 mesi - e la stessa cosa accade con la deliberazione n. 1753 di mezza estate, perché, colleghi di maggioranza - mi riferisco anche ai colleghi "Verdi", che avevano apprezzato quella deliberazione -, quella deliberazione di Giunta è un "bluff"! Se vi fosse veramente la filosofia ambientale ad animare quella deliberazione, forse il percorso sarebbe stato diverso, inoltre la deliberazione non si sarebbe limitata ad incentrare la sua attenzione sul conguaglio, sull'aggiunta del quantitativo di benzina in esenzione fiscale che viene distribuito fra luglio e novembre, perché non ha senso da un punto di vista ambientalistico limitare l'orizzonte all'ultimo semestre 2006. A chi va quella benzina? Quella benzina non va a nessuno, ma la benzina costa e sappiamo che, quando facciamo il pieno di benzina, facciamo per metà il pieno di benzina e per metà il pieno di tasse. È evidente allora che tale manovra porterà i cittadini valdostani a comprare benzina a prezzo pieno e di conseguenza ad aumentare il gettito fiscale prodotto dalla benzina: questo è il vero risvolto di tale manovra! Se vi sono problemi di cassa, questi problemi bisogna evidenziarli, dovete parlarne in maggioranza, perché voi avete fatto quello che fanno in queste settimane a Roma: avete, senza dirlo, fatto il carico di tasse a quei cittadini sfortunati che non hanno l'automezzo che rispetti certi parametri.

Non è sostenibile allora una mozione del genere, perché una mozione dove si dice: "predisporre il piano di interventi per la sostituzione, la riconversione, la rottamazione...", doveva essere preliminare alla scelta di politica ambientale di disincentivare certi mezzi. Voi invece avete fatto il ragionamento di cassa e il ragionamento di cassa a Roma lo fanno con il decreto legge, che viene votato nelle sedute notturne del Governo e che all'alba del giorno dopo è in Gazzetta ufficiale, perché sulle tasse bisogna colpire e colpire duramente. La deliberazione di mezza estate perciò è una deliberazione di tipo fiscale, non è una deliberazione di tipo ambientale e dimostra tutta la debolezza con cui voi operate a livello di maggioranza.

Diremo di più: se avessimo voluto fare delle politiche di incentivazione ambientale, allora perché non considerare il piano del trasporto pubblico in relazione magari a limiti più severi sul parco dei mezzi che usufruiscono delle concessioni delle linee pubbliche? Perché non ipotizzare delle diverse metodologie nel pattugliamento delle Forze dell'ordine nelle vie pedonali, dove spesso le vediamo con le auto? Non potremmo arrivare con ragionevolezza ad ipotizzare dei pattugliamenti pedonali? Lei, Assessore, che è così sensibile all'impresa e al fatto di andare a piedi, perché non ipotizza per certi appalti di servizi, che implicano l'uso dell'automezzo, coefficienti premianti per chi usa degli automezzi con determinate classi poco inquinanti? O perché non tornare a quella sana abitudine del metronotte in bicicletta? Lei che ha un interesse specifico nel campo della sicurezza si ricorda i metronotte in bicicletta? Non inquinavano e mantenevano anche un rapporto più cordiale con la popolazione; adesso abbiamo un rapporto di un vigile urbano una macchina, un vigilante in una macchina e dobbiamo dire che, forse, quelli che inquinano di meno sono i Carabinieri o la Polizia che viaggiano in più di uno in macchina, se non altro, la proporzione fra pattuglia e automezzo è meno inquinante.

Noi allora per tutte queste motivazioni esprimiamo un voto di astensione, perché condividiamo che il piano venga predisposto e che vi sia la disincentivazione nell'utilizzo di certi veicoli, ma non accettiamo le tempistiche e denunciamo soprattutto tale manovra fiscale di mezza estate occulta, che serve a far cassa. Questi sono i motivi che ci portano ad astenerci.

Président - Est-ce qu'il y a d'autres Conseillers qui souhaitent intervenir? Autrement je considère les objets n° 31, n° 34 et n° 38 retirés, ainsi que les amendements qui avaient été déposés de la part du groupe "Stella Alpina", dont je donne lecture pour le procès-verbal:

Emendamento

Nella parte "impegna" eliminare il punto n. 1 (sospendere momentaneamente i provvedimenti adottati).

Emendamento

Inserire il punto 2/bis.

"2bis. Nel sopracitato piano di interventi venga tenuta particolare attenzione a tutti quei veicoli che hanno una funzione insostituibile nelle attività quotidiane per il mantenimento del nostro territorio montano - tipo le api.".

Je soumets au vote le nouveau texte de la motion, dont je donne lecture:

Mozione

Richiamati i provvedimenti che la Giunta regionale ha adottato per ridurre il quantitativo di benzina in esenzione per i proprietari di auto non catalizzate;

Rilevato che tali provvedimenti ledono soprattutto le fasce più deboli della nostra comunità che spesso non possono sostituire il proprio veicolo in tempi brevi;

Condividendo l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas inquinanti e a effetto serra, e quindi anche quelli prodotti dai veicoli;

tutto ciò premesso

Il Consiglio regionale

Impegna

la Giunta regionale:

1) a predisporre entro il 15/12/2006 un piano di interventi, da sottoporre all'esame della Commissione consiliare competente, che tenga conto della realtà sociale, istituendo gli aiuti necessari per agevolare la sostituzione, la riconversione e la rottamazione in tempi definiti dei veicoli più inquinanti;

2) a disincentivare l'utilizzo dei veicoli con elevata emissione di anidride carbonica ed altri gas "serra", anche nell'ottica di favorire il trasporto pubblico collettivo.

F.to: Viérin Marco - Sandri - Rini - Vicquéry - Lavoyer

Conseillers présents: 33

Votants: 27

Pour: 27

Abstentions: 6 (Bortot, Frassy, Lattanzi, Squarzino Secondina, Tibaldi, Venturella)

Le Conseil approuve.