Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 31 du 23 juillet 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 31/XII - Definizione dell'acquisizione del Grand Hôtel Billia e di altri immobili di proprietà del gruppo SAAV-SITAV. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso

- che il 9 settembre 2002 la Giunta regionale ha conferito un incarico a Finaosta per la definizione dell'acquisizione del Grand Hôtel Billia e degli altri immobili di proprietà del gruppo Saav-Sitav;

- che il 29 gennaio 2003 Finaosta ha formulato parere negativo poiché non sussistono "i presupposti teorici necessari per il perfezionamento della trattativa";

- che le trattative tra le parti sono comunque proseguite, nonostante il parere di Finaosta, e si protraggono infruttuosamente da diversi mesi;

- che il Grand Hôtel Billia e il Centro Congressi, pur rivestendo una notevole importanza dal punto di vista funzionale e occupazionale, stanno soffrendo una lenta agonia a causa dell'assenza di chiare prospettive sul loro futuro;

- che nel programma della nuova maggioranza figura il perfezionamento delle operazioni di acquisto e di locazione di beni del complesso immobiliare di interesse della Casa da gioco: il Grand Hotel Billia, il Centro Congressi, i parcheggi ed altri cespiti, con l'obiettivo preciso di addivenire quanto prima alla cosiddetta "rottura dell'accerchiamento";

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione o l'Assessore delegato per sapere:

1. a che punto sono le trattative per l'acquisizione del patrimonio immobiliare e per la definizione dei contenziosi:

a) se ed entro quando è prevedibile la loro conclusione;

b) se sussistono ora sufficienti garanzie, prima carenti, a tutela dell'acquirente;

2. se l'ipotesi di affitto d'azienda dal gruppo Saav-Sitav appare temporaneamente praticabile: in caso affermativo, entro quale termine e secondo quali modalità si prevede di concretizzarla.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Credo che nell'interrogazione abbiano fatto bene a ricordare un passaggio del programma di questa maggioranza in cui viene evidenziato che la rottura dell'accerchiamento è un obiettivo strategico e, per "rottura di accerchiamento", ricordiamo l'acquisizione di tutta una serie di beni che sono accessori all'esercizio della casa da gioco. Come gli scriventi si ricorderanno, questo obiettivo era già stato indicato in tutta una serie di deliberazioni della Giunta regionale precedente, deliberazioni che avevano dato alla Finaosta mandato per concludere delle trattative. A fronte di questo mandato, era stata data un'indicazione di affrontare una "due diligence", in modo tale che la Regione avesse tutte le garanzie del caso per concludere questo tipo di acquisto, in modo che il contraente fosse nella condizione di offrire tutte le garanzie del caso, che evitassero in futuro revocatorie o azioni di questo genere. Quel tipo di operazione purtroppo si era conclusa con una "due diligence" negativa, per cui era stata data un'indicazione di non luogo a procedere.

Successivamente si è aperta una nuova trattativa. La fonte di innesco di questa nuova trattativa è stata un'offerta da parte del rappresentante della proprietà, l'Avvocato Tasco, che ha espresso nei confronti dell'Amministrazione regionale un'offerta articolata su tre punti; evidentemente questi tre punti erano rivolti a tre soggetti diversi.

La prima parte di questa proposta richiede la definizione transattiva di tutti i contenziosi fra "SITAV S.p.A.", "SAAV S.p.A." e Gestione straordinaria in liquidazione per un importo di 3,5 milioni di euro, esclusi già i contenziosi definiti. La seconda proposta era una proposta di una cessione a titolo definitivo di una parte delle proprietà, tutta una serie di beni che sono definiti accessori, per un importo complessivo di 10.711.316 euro. La terza parte di questa proposta è una proposta di locazione di azienda per un canone annuo compreso fra i 3,8 - 4 milioni di euro, con un'indicizzazione rapportata agli indici Istat e con un'opzione di acquisto finale per 10 milioni di euro. Questa offerta, che è stata prodotta nei confronti dell'Amministrazione regionale, è stata successivamente inoltrata a tutta una serie di soggetti, che sono i soggetti preposti a dare una risposta, per cui intendo la Gestione straordinaria in liquidazione, la "Finaosta S.p.A.", la "Casinò S.p.A.".

A fronte di questa richiesta di pareri, la Giunta regionale ha adottato il 30 maggio la deliberazione n. 2256 in cui si da mandato alla Finaosta di verificare la congruità delle proprietà offerte in vendita e di procedere all'acquisto qualora le valutazioni fossero congrue e qualora il venditore offrisse tutte le garanzie del caso.

Nell'interrogazione si chiede di conoscere i tempi; evidentemente questo tipo di operazione è un'operazione che richiede tutta una serie di accertamenti per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli in futuro e soprattutto la verifica della coesistenza di tutte e tre le condizioni, perché nella nota della Finaosta nella quale si accettava questo tipo di incarico si indicava anche la necessità di verificare la possibilità di avere tutte e tre le parti dell'offerta che fossero ritenute congrue e sostenibili.

Per quel che attiene l'attività della "Casinò S.p.A.", per verificare l'affitto di azienda c'è un'attività in questo momento di istruttoria per verificare innanzitutto le condizioni dell'azienda che viene concessa in affitto, perché ricordo che nella proposta vi è un'indicazione da parte della locatrice di effettuare tutta una serie di manutenzioni che possano rendere l'azienda consona al suo utilizzo. Da una stima iniziale sembrerebbe che i lavori da eseguire si attestino sui circa 5 milioni di euro, per cui in questo momento non siamo nella condizione di dare dei tempi, ma siamo nella condizione di aver avviato un processo, una nuova trattativa che questa Giunta seguirà con particolare attenzione.

Si dà atto che, dalle ore 11,04, presiede il Vicepresidente Nicco.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - A domande puntuali non sono state date risposte altrettanto puntuali, nonostante sia apprezzabile lo sforzo dell'Assessore di cercare di portare qualche elemento di novità rispetto alle conoscenze che avevamo in precedenza. Senz'altro l'obiettivo della rottura dell'accerchiamento è condiviso e questo è stato sempre dichiarato e sostenuto; obiettivo condiviso, ma non ancora traguardato.

Non bisogna dimenticare che una scadenza si è già consumata ed è il 31 dicembre 2002; è una scadenza di un accordo sessennale, quindi temporaneo, al termine del quale doveva verificarsi una svolta che, tradotta in poche parole, era la rottura dell'accerchiamento. Sono trascorsi sette mesi da quella scadenza, ma la situazione continua a galleggiare e speriamo che continui a galleggiare e non rischi di affondare. Lo dico non per partito preso, ma sulla base di dati ufficiali che ci sono stati forniti e che delineano che nell'ultimo quinquennio il Grand Hôtel Billia ha vissuto un periodo di relativa solidità, in particolare nel 1998 vediamo che i dati relativi alle presenze e ai pasti - mi riferisco alle presenze autonome, derivanti dall'attività congressuale del Centro e non tanto a quelle differite dalla casa da gioco ai sensi dell'accordo sessennale, che l'Assessore conosce - sono confortanti: quasi 28.000 presenze autonome al Grand Hôtel Billia e 42.000 differite del Casinò, e quasi 48.000 pasti. Nel 2001 questi dati scemano a livelli preoccupanti, scendendo a 14.000 in tre anni come presenze e a 25.000 come pasti. Naturalmente questi dati sono ancora in ulteriore decremento, perché il 2002 segna dei risultati parziali di declino e il 2003 registra delle situazioni che non stanno tranquillizzando i 150 dipendenti del Grand Hôtel Billia e non tranquillizzano neppure noi, perché la situazione rimane assolutamente irrisolta!

L'ultima data certa era quella del 29 gennaio quando la Finaosta formulò un parere negativo, poi come un fiume carsico la questione si è persa nei meandri del sottoterreno ed è riemersa solo il 30 maggio con la deliberazione citata dall'Assessore, con un nuovo conferimento di mandato alla Finaosta per continuare a verificare, sperando di non perdersi nella giungla delle verifiche, seppure doverose perché sono soldi… sono 67 milioni di euro che dovrebbero essere impegnati per l'acquisizione di tutto il patrimonio immobiliare e la definizione dei contenziosi.

Adesso non so se questa nuova proposta dell'Avvocato Tasco per conto del "gruppo Léfèvre" disaggregata corrisponda alla cifra preventivata, io ho annotato le singole voci poi faremo i conti. C'è da dire però che i tempi non sono prematuri ed inopportuni e utilizzo questi due aggettivi perché sono due aggettivi che lei Assessore Marguerettaz citò in un telegramma inviato il 29 ottobre scorso in occasione di un incontro dibattito sul tema in Consiglio comunale a Saint-Vincent. Un telegramma perché lei, insieme ad un altro coordinatore di un partito locale, brillò per una particolare assenza, dicendo che la "questione Billia" non era ancora opportuna da affrontare e l'avete bollata come prematura ed inopportuna. Direi che non era e non è tantomeno oggi prematura e inopportuna, ma che siamo in tremendo ritardo. Ieri da Presidente del mouvement poteva permettersi quella dichiarazione, oggi da super Assessore, con deleghe così importanti, credo che abbia l'onore-onere di portare a conclusione tale questione! Una questione che però non può essere isolatamente considerata, perché il Grand Hôtel Billia, se si continua a condividere l'obiettivo della rottura dell'accerchiamento, è un tassello di un mosaico che si innesta nella "questione Casinò" e quindi la definizione di un piano di sviluppo - che attendiamo entro fine luglio visto che i tempi del disciplinare sono quelli - prevede comunque una soluzione, perché immagino che chi deve definire il Piano di sviluppo della casa da gioco debba anche sapere cosa si farà del Grand Hôtel Billia e degli immobili funzionali, accessori ad esso.

Spero che queste consapevolezze siano diffuse e presenti in tutte quelle persone ed enti che lei ha citato e che devono procedere alla verifica, nell'auspicio che quanto prima si conoscano anche i tempi d'azione.